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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/26/17 in Risposte
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Bella l'idea di un tipo di moneta per zecca e la tua si presta bene allo scopo . Il periodo di produzione dovrebbe essere 1372-1387. Tipo 1/A Bellesia- MIR 141 Non sono sicuro si possa arrivare a una datazione più precisa ma forse qualche amico più esperto potrà meglio chiarire. Saluti3 punti
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MA che cosa è...io resto basito...è un gioiello. Che dire...niente mi taccio e ammiro. Super pezzo...e bellissima foto.3 punti
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Oggi al convegno numismatico torinese mi hanno proposto alcuni due denari , secondo il venditore , millesimi inediti. Tuttavia se non leggo bene la data e devo ipotizzarla , rinuncio sempre all'acquisto !3 punti
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Buonasera, la monetina in oggetto non fa parte delle emissioni di mio specifico interesse, ma credo che in collezione un tipo per zecca ci sta sempre bene soprattutto se rientra nell'ambito del periodo comunale italiano. la moneta che posterò è un grosso da tre soldi emesso dalla zecca di Lucca a partire dal 1369 del tipo volto santo al dritto e al rovescio LVCA a forma di croce intorno a globetto per un peso di un grammo spaccato. Credo che la tipologia del mio esemplare sia molto comune e in legenda sia al dritto che al rovescio ho notato i due trifogli che si sovrappongono. Questa moneta è caratterizzata da molteplici varianti. Sarebbe possibile conoscere la classificazione esatta della moneta in esame e soprattutto la datazione precisa di emissione? Saluti Antonio2 punti
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Il mio "Evviva le ciotole!' non era riferito alla effimera quanto improbabile possibilità di trovarvi pezzi rari, ma piuttosto alla secondo me ben più commendevole funzione che le stesse svolgono nell'avvicinare chiunque alla Numismatica, giovani e meno giovani, solleticando in loro - come facevano in me bambino ahimè ormai mezzo secolo fa - una irrefrenabile curiosità nello scovare la moneta "da studiare", il pezzo mal conservato ma interessante, il dieci centesimi ape conciato "da tra' via" ma magari del '28 o del '32, il portarsi a casa in tre euro un pezzettino in rame del settecento con una faccia piatta...e l'altra quasi...e si faccia avanti chi non ne ha goduto almeno una volta! ?2 punti
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Il re della ciotola indiscusso rick2 e' vivo ma temo che ci siamo giocati un grandissimo uomo forum, questa sezione con lui in forma faceva 4/5 discussioni al giorno, dicevano tutti che era ingestibile io me lo gestivo benissimo qui, peccato ... Scrivemmo un articolo che c'è ancora sul forum in alcuni sui diversi conii delle monete di Maria Teresa poi ne feci sempre con lui uno su Omni in inglese, credo che si sia dato ad altro, ma lo riprenderei al volo subito ... nonostante le sue idee liberal per le quali non era molto amato. Veniva spesso al Cordusio, si prendeva un ragazzo con lui, e giù a maneggiare tutte le ciotole e mentre spulciava spiegava al ragazzo di turno, grande personaggio che però c'è ancora, non e' un coccodrillo questo, e' un tornare ai tempi che furono, il re della ciotola ...e dei rottami così venivano chiamati...2 punti
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Buon pomeriggio... Vorrei condividere con tutti voi la passione che perseguo da anni.. la nostra adorata cartamoneta...queste piccole ma significanti opere d'arte... capaci di stimolare lunghe ricerche storiche...attente osservazioni e infinite animate discussioni. Ho concentrato ogni mio sforzo totalmente sulle emissioni della mia amata terra... Spero di fare cosa gradita a chiunque per curiosita' o per interesse vorra' soffermarsi... Un saluto. j2 punti
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Per la diretta in streaming sono convinto possa servire per seguire velocemente le conferenze, sicuramente accoppiata al numero dei quaderni numismatici. Spero che altri convegni facciano la scelta di organizzare conferenze. Roberto2 punti
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Continuo con questa moneta da 5 marchi 1988, della Repubblica Democratica Tedesca, km 121 , nickel, commemorativa dei 30 anni del nuovo porto di Rostock.2 punti
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Confermo scritto a mano sotto le foto che sono comunque di buona/ottima qualità la terza casa d'arte come detto e' la Malloy, Archestrato ha fornito anche il riferimento corretto della vendita . Diversi esemplari Virzi, quelli di prima scelta , sono poi ricomparsi in una asta Nac di pochi anni fa realizzando cifre importanti. Le Virzi hanno non solo il marchio di autenticità ma anche quello della qualità' . Dopo la vendita Nac furono venduti dei falsi nelle solite aste tedesche di tipi di Siracusa rarissimi che fecero una frazione ( ovviamente) del realizzo fatto dalle Virzi. Le Virzi illustrano al meglio i vertici di bellezza e finezza d'incisione raggiunti dalle monete siciliane ( tra le più belle in assoluto - a mio avviso - nella serie greca). Questi pidocchi di falsari fanno un doppio danno : non solo copiano male e senz'anima capolavori irriproducibili ma allontanano dalla loro raccolta appassionati stufi di vedersi inquinate le proprie raccolte da ciarpame che mercanti senza scrupoli e scienza smerciano a ogni pie' sospinto.2 punti
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Oltre ad aver aderito al pranzo non ho più riportato nessun commento pur leggendo tutti i post. Dire grazie agli organizzatori è il minimo che si possa fare. Il grazie che voglio esprimere non è solo la classica pacca sulla spalla, ma è un GRAZIE all'ennesima potenza. Organizzare un evento come Parma e riuscire a coinvolgere migliaia di appassionati non è cosa da poco. La numismatica è sempre stato un orticello che ognuno coltivava in proprio. Ora con lamoneta e con tutte le iniziative che vengono proposte anche il collezionista più restio comincia a sbottonarsi. Grazie ai giovani, grazie a Mario e chi con lui portano avanti con impegno le varie iniziative. Che posso dire ancora: GRAZIE.2 punti
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Stamane ho potuto seguire il convegno di Torino, i miei complimenti vanno agli organizzatori e a tutti i relatori, con l'illustrazione dei vari argomenti, tutti interessantissimi e con lo spinoso tema della futura normativa che potrebbe essere inserita in Italia, con l'inasprimento delle sanzioni e degli obblighi per tutti i collezionisti numismatici. Un vero piacere è stato anche poter salutare i cari amici dell'associazione Taurinense, ogni volta mi fanno sentire come a casa. Un grazie a tutti per la splendida giornata.2 punti
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Cosa dice la scuola anglosassone, che evidentemente non conosco molto bene, di come sono stati fatti i buchi del pezzo in discussione: col trapano, forse? E gli esperti di quella scuola che usa il microscopio (a differenza della primitiva scuola italiana che non lo conosce, come ben dimostra il lavoro sul pezzo di Adalberto, basta sfogliarlo) come distinguono i chiodi del X-XI secolo da quelli del VIII-IX oppure del XII? Se potete darmi un po' di bibliografia in proposito sarei felice. Riguardo invece al fatto che la RIN non sia garanzia di autenticità, come aggiunge il buon Numa Numa, ahimè ne devo convenire perché l'infallibilità non è di questo mondo, pero l'aggiunta di quel visti oltretutto i tempi appare abbastanza gratuita e forse offensiva nei confronti di chi la realizza: si vuole forse alludere ad una certo decadimento nella rivista di oggi? Se così non sarebbe forse opportuna una piccola spiegazione, tanto più tale affermazione viene proprio da chi ha tutte le possibilità e le occasioni per segnalare la cosa nelle sede più opportuna e magari anche contribuire a sanarla? Per il resto, nessuna delle ragioni che vengono ulteriormente addotte ha nulla a che fare con la mancata autenticità del pezzo. Se proprio volete difendere a spada tratta la vostra impressione iniziale (di altro non può trattarsi, trattandosi solo di una foto, anche un po' sfocata), dovete sforzarvi di più, credo. Saluti, A.2 punti
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Ho sempre considerato l'anno 1911 come il più bello a livello artistico, grazie anche a queste 4 monete che sono fantastiche. Sarebbe interessante approfondire lo spunto di MezzaPiastraPupillare Complimenti vivissimi per il traguardo dei 50 anni di collezionismo!2 punti
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Della monetazione Ossidionale di Vercelli (1638) recentemente ho inserito in collezione questo esemplare.1 punto
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Ecco alcuni particolari che la rendono molto molto dubbia...poi servono foto migliori. Guarda sopratutto il cerchio bianco in basso che indica una differenza piuttosto evidente: nella tua il fascio tocca quasi il bordo, in quella certamente autentica è ben distante; sempre nel cerchio bianco in basso, nella tua il manico della scure è staccato dal fascio mentre in quella originale è aderente... Inoltre gli altri 2 punti del fascio evidenziati sono piuttosto irregolari.Le lettere poi sono piuttosto debolucce. Resta il fatto che devi mandare foto dei particolari o farla vedere a qualcuno di persona. Ma sentiamo altri pareri. Io resto scettico.1 punto
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E' una domanda interessante, sarebbe interessante leggere i pareri di tanti. Si potrebbe liquidare la domanda con una risposta stringatissima, ma preferisco argomentarla secondo il mio parere a beneficio. Credo che l'opinione possa essere in parte personale, main parte debba partire da un presupposto fondamentale, oggettivo. Definire l'eccezionalità. E' eccezionale quello che, appunto, è fuori dal comune, fa un'eccezione, ad una norma o da una "regola". Questa la parte oggettiva. Di cui cioè, secondo me, si dovrebbe prendere sempre atto come regola prima per poter poi formulare un eventuale giudizio di eccezionalità. A proposito delle monete di VEIII, che sono una parte molto rilevante della sezione Regno d'Italia, direi che potrebbe trovarci (più o meno) tutti d'accordo la classificazione del metodo riportata nel catalogo Gigante, in classi, che per completezza riporto qui di seguito: 1° classe, ovvero tutte quelle monete in cui non sono riscontrabili difetti di conio (o dove questi sono difficilmente riscontrabili). La presenza di difetti di conio (dove non sarebbero "di regola"), diminuisce la valutazione economica della moneta 2° classe, ovvero tutte quelle monete in cui sono riscontrabili i soliti difetti di conio (ad esempio, debolezze, o bordo deturpato). L'assenza di questa tipologia di difetti di conio sulla moneta (dove appunto, questi sarebbero "la regola"), aumenta la valutazione economica della moneta (in quanto, la moneta è frutto di eccezione tecnica di un ciclo produttivo tecnico che aveva delle carenze). La presenza invece dei difetti non abbassa invece la conservazione, essendo questi difetti parte integrante del normale ciclo produttivo della moneta. 3° classe, ovvero tutte quelle monete in cui sono riscontrabili diversi/molteplici difetti di conio (In questo ambito rientrano a pieno titolo le monete battute a martello, e marginalmente anche alcune tipologie preunitarie battute a macchina. Per le monete coniate a martello, ad esempio, sono riscontrabili diversi problemi relativi già al tondello stesso, poi anche alla qualità di battitura e dei coni, fino ad arrivare alle più conosciute debolezze di conio, o bordo deturpato). L'assenza di questa tipologia di difetti di conio sulla moneta (dove appunto, tutti questi sarebbero invece "la regola"), aumenta notevolmente la valutazione economica della moneta (in pratica, minori difetti di conio avrà la moneta, che nella normalità usciva dalla zecca già in stato disastroso, maggiore sarà l'eccezionalità dell'esemplare). Da qui è chiaro che l'eccezionalità sarà più rilevante negli esemplari appartenenti a quest'ultima classe, e meno incisiva mano mano che si sale nella scaletta delle classi, verso la 1°. Logicamente, maggiore è la probabilità che una moneta esca piena di difetti, maggiore è l'eccezionalità del suo stato qualora ne sia esente (ad esempio i denari romani di epoca repubblicana, o le monete milanesi e napoletane del periodo spagnolo, o pensate ai leggendari "pezzi da otto" dei pirati dove questi assumono addirittura le forme più assurde). Altro dettaglio da tenere conto è la reperibilità sul mercato della tipologia monetale in questione. Minore è la reperibilità, maggiore sarà la rilevanza dell'eccezionalità, visto che le probabilità di trovare un esemplare "eccezionale" (o con pochissimi difetti) sono molto limitate. Tutto questo, sempre secondo la mia opinione, mi porterebbe a parlare di eccezionalità già in modo molto molto molto (ma mooooolto) più parsimonioso di come avviene oggi. Punto primo. Poi dipende dalla monetazione, punto secondo. Le monete di VEIII sono per la maggior parte "facilmente" reperibili (costo a parte) grazie all'elevato numero di esemplari battuti ed alla relativa vicinanza temporale della loro emissione. Inoltre, bene o male hanno tutte un esecuzione tecnica di un certo pregio: i difetti di conio sono comunque contenuti, e molto spesso limitati a debolezze o bordi un pochino "imprecisi". Tutta questa pappardella (ci siete ancora? o mi avete mandato a quel paese? ) per prepararvi alla stringatissima risposta che personalmente mi sento di dare alla famigerata domanda: Può una moneta essere eccezionale anche se non FdC? Escludendo (a grandi linee) la monetazione dal 1880 in poi, direi che certamente si! Ma dipende dalla tipologia prima di tutto (è chiaro che per definire eccezionale un due lire quadriga briosa... ce ne vuole! Ma ciò non esclude che possa esserci un bb od uno spl di notevole bellezza... un "bell'esemplare", con un relativo valore economico superiore alla media, ma per definirlo eccezionale... secondo me ce ne vuole!) Dipende anche dall'occhio del collezionista, dal suo gusto estetico e dalla sua sensibilità nel riconoscere quelle peculiarità presenti (o assenti) nell'esemplare, tali da conferirgli lo stato di eccezionalità il meno soggettivamente possibile. Ho riletto il tutto. Spero di non avervi fuso il cervello, perchè il mio lo è. Se così è stato, chiedo venia, l'intento era in bene Fab1 punto
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per me è falsa. anche il colore non mi sembra quello dell'oro.1 punto
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Ed inoltre l'emissione per le miniere di gennamari (sulcis iglesiente)....biglietti usati dai minatori del epoca per gli acquisti di generi alimentari presso gli spacci locali. Dalle mie ricerche la firma del direttore riportata sul biglietto e' di un tale Hoffman di origine tedesca che a meta' 800 acquisto' i diritti di estrazione della zona mineraria di gennamari ed ingurtosu.1 punto
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Anche le monete autriache sono oro di borsa come le sterline (sono dei riconi). Rimane solo da vedere se il 100 lire di Ve3 (ma in realtà tutte), sia autentico o meno. Sincronizzatissimi col tasto reply!1 punto
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Guarda é vero che ci sono mercatini piu ''facili'' di altri come prezzi,scelta,qualitá,tipi di venditore (Quello che frequento io ad esempio é piuttosto arduo, mentre da quello che leggo su Facebook in Toscana sembra il regno della cuccagna: ritrovamenti clamorosi ogni settimana) ma dipende sempre da cosa cerchi. Personalmente in passato ero sicuramente piu ignorante e di visione ristretta quindi chissà cosa ho lasciato nelle ciotole. Oggi ho una visione più ampia e interessi variegati quindi raramente torno a casa senza nulla nulla. Certo che se poi uno colleziona solo monete medievali di Roccaimboscatasuimonti difficile trovare materiale del genere in una ciotola... Saluti Simone1 punto
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Ciao, non ci trovo niente di strano. La stampa spesso offre esempi di assoluta incompetenza. Ad esempio in campo medico chiunque muoia per "cause cardiache" viene descritto dai giornali (sia esso minore, giovane o sportivo) come "deceduto per infarto" che è solo una delle cause cardiache che portano a decesso ma non l'unica (aritmie, miocarditi, aneurismi cerebrali, etc...). Si tratta di un problema della classe giornalistica: so che tempo fanon so chi tentava di creare una sorta di "giornalista scientifico" che avesse competenze specifiche nel campo delle Scienze (inverosimile in quanto campo vastissimo) ma almeno avrebbe evitato certe inesattezze che spesso si leggono. Tentativo vano. D'altra parte ho compiuto una rapida ricerca per tentare di trovare un testo più esaustivo (mi sarebbe piaciuto capire quale è questo esemplare "rarissimo" di Costantino II) ma è stato un copia/incolla di un comunicato (spesso fornito dagli stessi inquirenti). Pertanto non potendo levarci la curiosità di capire quale fosse questo esemplare, mi premuro solo di ricordarVi di evitare di utilizzare il Metal detector e se proprio doveste farlo, in cerca magari di materiali recenti, di segnalare eventuali ritrovamenti antichi avvenuti in aree di nessun interesse archeologico. Io se avessi un Metal detector a disposizione andrei in un campo a cercare un manufatto moderno: ahimè tanti anni fa ci persi un anello d'oro regalatomi dai genitori e che, giocando a pallone, improvvidamente persi. Ciao Illyricum1 punto
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Perchè anomalia? non c'è nulla di strano nella numerazione, poi la banconota, per il collezionismo, è in basso stato di conservazione, spendila saluti TIBERIVS1 punto
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Ci fu una diminuzione progressiva: nel 1755 Carlo di Borbone portò il peso del grano da 10 a 7 trappesi e così in proporzione per le altre monete di rame; successivamente Ferdinando IV dal 1788 al 93 continuò a battere la Pubblica, i 2 tornesi, il tornese etc.... Mentre nel 96 e nel 97 furono battuti gli 8 tornesi che però in proporzione avrebbero dovuto pesare 24,92 grammi (1 grano da 7 trappesi(6,23 grammi )x 4 (1 grano=2 tornesi) mentre effettivamente gli 8 tornesi pesavano e pesano 16gr (15,58gr), tutto questo per dire che la ragione precisa del calo di peso non la conosco...??! Poi l'8 tornesi fu sostituito con il 5 tornesi perché troppo conveniente da falsificare. MA dammi tu la ragione precisa o un link dove leggerla. Grazie1 punto
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Esiste anche un' altra ipotesi che riconduce sia la legenda che la figura del rovescio , all' Imperatore raffigurato al dritto , non al SOL . Infatti la legenda RECTOR ORBIS che significa ; rettore , governatore , reggitore , capo , del globo terrestre , potrebbe essere un attributo idealizzato dell' Imperatore ; inoltre rappresentare il SOL con lancia e spada al fianco sinistro come un soldato , poco si confa' alla simbologia del Sole .1 punto
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È arrivato l'ultimo Carausio, preso per un rottame non identificato eccolo qui: si tratta di un raro antoniniano D\ IMP CARAVSIVS P AVG, busto radiato drappeggiato e corazzato. R\ SECVRIT ORBIS, la Securitas seduta a sinistra Unmarked Mint - RIC 1003 Peccato per le sue condizioni non al top... Ma mi accontento!1 punto
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Senza parole...? comunque credo sia quella passata sull'asta Katane n°8 definita qFDC, irraggiungibile per le mie tasche.1 punto
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Non può arrivare al BB ! sono monete che si trovano facilmente in discrete conservazioni, ma questa secondo me è stata attaccata da una corrosione che ha lasciato i soliti "crateri" mentre in parti non corrose o meno corrose è rimasta la superficie liscia... la moneta è collezionabile e la data si legge, ma il 97 ed il 98 sono due date che si riescono a mettere in collezione con poco sforzo economico...1 punto
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se cerchi tra i miei post passati trovi tutta la discussione...comunque ti rimetto la foto per comodità. un saluto e complimenti per la moneta. marco1 punto
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Semplice, vai da un perito n.i.p., chiedi se l'euro rientra nelle sue competenze, e te la fai periziare. Io lo farei solo in caso di vendita però, perché sarebbe più facile darla via, altrimenti non spenderei soldi prima.1 punto
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Un lavoro di Alessandro Giaccardi sul sistema monetario di Ferdinando IV http://www.academia.edu/7020539/Il_sistema_monetario_di_Ferdinando_IV_di_Borbone Salutoni odjob1 punto
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La collezione Virzi su esitata anche nelle aste di Jacob Hirsch catalogo 19 e 32: http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/hirsch_jacob1907_11_11 http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/hirsch_jacob1912_11_14 Poi c' é una terza asta del 1980 di cui ora non ricordo il nome. Fu un collaboratore di Hirsch, c'e'chi racconta che fosse l'amante della stessa moglie di Jacob Hirsch. Adesso non posso cercarlo, ma sul libro Clain-Stefanelli si potrebbe verificare se c'e' stato qualche necrologio. Le tavole fotografiche a cui si riferisce Numa, furono fatte dalla LEU in poche copie e inoltre distribuite tra amici. Sono di difficile reperibilita' e catalogano tutta la collezione Virzi si qualla esitata da Bank Leu sia quella non ancora in commercio o venduta per vie private.Il catalogo, se non sbaglio, fu compilato dallo stesso Virzi ed e' scritto a mano. Ciao1 punto
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Bravissimo lei,mi piacciono sempre gli interventi così esplicativi.. e complimenti sia per la moneta che per le banconote. Sono d'accordo che per certe monete di VEIII la rarità potrebbe variare in base allo stato di conservazione,il discorso sicuramente si potrebbe estendere anche per i predecessori..per fare un esempio le 5 lire 1879 di Umberto I che in FDC non mi pare che siano proprio comuni..stesso discorso per qualche "palancone" di VEII o nel caso opposto ad esempio i 5 centesimi 1861Bologna che sono R2 ma in bassa conservazione si trovano molto frequentemente...e così via... Però,credo che i cataloghi usino come discriminante il prezzo..forse per semplificare ... Infatti, in alcuni casi dallo Spl al FDC c'è una differenza abissale. Per quanto riguarda le banconote..che dire.. A livello estetico non mi ispirano più di tanto,pero sono molto interessanti,la storia che si portano dietro non si discute e sicuramente fanno la loro bellissima figura accanto alle monete.. Per cui,non mi sento di escluderla come cosa. Saluti. Leonardo1 punto
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Ozacido, mi aggiungo alla schiera degli innamorati della zecca di Messina. Colleziono anche Napoli e Palermo, ma per quanto mi sforzi nel cercare di non fare discriminazione tra i tre amori, quello per la zecca di Messina mi suscita le emozioni più forti.1 punto
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4,6,9, me li gioco sulla ruota di Napoli... un bel terno secco... Grazie Rocco. Eros1 punto
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Cari amanti delle ciotole, vi aggiorno su la mia ultima acquisizione "rinvenuta" da un mucchio di banali Monete principalmente inglesi questa mattina. Si tratta di una moneta da 8 tornesi Ferdinando IV 1817 che nonostante sia in condizioni estremamente basse credo sia stato un "colpo" decente per 2£ data la sua discreta rarità. Circa tre anni fa ne comprai una esattamente uguale (anche se in condizioni qSPL) per la quale dovetti spendere una cifra piuttosto alta. Secondo voi quelle mancanze di metallo possono influire negativamente sul valore? @uzifox @dabbene @Axel996 @Parpajola1 punto
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Salve, posto questa rupia della regina Vittoria come recente acquisto e incremento della collezione di britanniche coloniali. Come conservazione direi un buon BB, forse è stata pulita. I rilievi sono ancora abbastanza buoni. Dalle mie scadenti foto non si coglie credo una leggera patina scura che sta iniziando a riformarsi. Sul valore commerciale ovviamente parliamo di ben poche decine di €. Commenti ben accetti, saluti e grazie.1 punto
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Svizzera, cantone di Glarus. Il pellegrino dello stemma è il patrono della città e del cantone. Si chiamava Fridolino, oggi venerato come San Fridolino di Säckingen, la città tedesca dove morì. Era uno dei tanti monaci che, nel V-VI secolo, lasciarono l'Irlanda per venire a (ri)portare la fede cristiana nel continente europeo. Nei primi secoli della nostra era, l'isola era stata rifugio di molti uomini di fede, fuggiti dalle invasioni barbariche e dalla caduta dell'impero romano. Fridolino era uno di loro. Girò moltissimo per l'attuale Svizzera, e per la vicina Germania meridionale, dov'è tuttora venerato. Non so se se lui o questo stemma siano presenti su monete di quelle zone...1 punto
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Bravissimo @Dino89, esatto, la rarità è un dato prevalentemente relazionato alla reperibilità sul mercato, potrebbe anche variare nel corso del tempo (si pensi ad esempio nel caso di rinvenimenti di monete, oppure l'immissione nel mercato da parte di un collezionista / accummulatore). A mio parere, e sottolineo a mio parere, specie per la monetazione decimale di VEIII, dovrebbe essere più legata alla conservazione effettiva del pezzo che alla sua reperibilità. Faccio un esempio pratico: parlare di un grado di reperibilità NC per un 2 lire 1917 mi sembra veramente fuori luogo, dal momento che non ci vuole nulla a trovarla come esemplare. Diverso, è se la si ricerca con determinati crismi: patina, assenza di colpetti, lustro, rilievi pieni e forti... e potrei continuare a seconda di quanta "paranoia" si ha per una determinata moneta. Posto un esemplare della mia collezione, che reputo, sempre a mio parere, "difficilotto" da trovare in questo stato. Praticamente ha tutto quello che cercavo condensato in questo tondello. La foto è in bassa risoluzione, ma al momento non dispongo più del raw originale per una foto più nitida e definita. Di fondamentale importanza, se si ricerca l'eccezionalità del pezzo, è avere le idee ben chiare su cosa si ricerca. Molte volte, conservazioni generose (e relativi prezzi), potrebbero rivelarsi esagerate in base all'effettivo stato di conservazione. Occhio, attenzione e prudenza, e possibilmente, vedere SEMPRE le monete in mano prima dell'acquisto. TASSATIVO, l'acquisto da venditori seri e professionali, che rispondano sempre e comunque del materiale venduto, e, nel caso, siano disponibili senza tante storie alla restituzione entro i termini di legge. Dimenticavo: tornando alle quadriga briose, teniamo presente un preciso dato di fatto; Al ritiro di queste monete, tantissime persone le conservarono, visto il fino contenuto, ed anche per la loro bellezza. La demonetizzazione avvenne in favore dei biglietti cartacei, cosa che a volte come collezionisti monetali invece trascuriamo: la "vera moneta", che circolava ampiamente e diffusamente erano infatti le banconote. Pensiamo ad esempio alle 100 lire Barbetti, rimaste in corso fino ai primi anni della Repubblica. Tutte queste monete conservate e salvate dalla fusione (con le quali vennero coniate le 5 lire Aquilotto e le 10 Lire Biga") sono ancora disponibili ampiamente sul mercato numismatico, con conseguente prezzo abbordabile, per fortuna vista cmq la sua non indifferente bellezza. Allego anche la foto di un due lire in cartamoneta, e di un 100 lire Barbetti, più o meno coevi a queste monete. In effetti, non era il 100 lire aratrice che circolava, come ci piacerebbe tanto credere, ma la moneta cartacea. E a giudicare dalla grande difficoltà nel reperire esemplari in buona conservazione, queste banconote hanno circolato in maniera davvero intensa! Che ne direste di affiancare qualche pezzo di cartamoneta alle vostre monetine?1 punto
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Ecco il sito in cui è possibile votare il disegno del 2 euro comune baltico: http://www.balticcoin.eu/en1 punto
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Ecco, vorrei mostrarvi ancora qualche particolare del volto di Carlo II. In centro, sopra il colletto, è ancora perfettamente visibile il punto centrale del tondello, utilizzato per tenere la legenda ad uguale e costante distanza.1 punto
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Scusate il ritardo....mi è impossibile fare una "panoramica" di tutte, vi posto solo un vassoio, la foto inquadra quelle che preferisco: I piccoli nominali in argento Napoletani, spero che vi trasmettano lo stesso piacere che provo io quando le ammiro. Dalla prima, un Tari' 1796 all'ultima un Tari' del 1859 di Francesco II. P.s. nessuno che ha il piacere di far ammirare le proprie monete?1 punto
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in merito ai tuoi 5 punti di stranezza , vorrei capirli con dei dettagli ingranditi. magari mi sono perso qualcosa . 1 L'etnico , e retrograda . L'ho posizionata al contrario per osservarla meglio , la lambda non trovo niente si anomalo , viste le ridottissime dimensioni dell'obolo. Considerando la posizione che dal collo del piede e al perlinato.1 punto
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:unsure: ODDIO MA E' UN RACCONTO DELL' ORRORE! :o Monete che bollono...cuociono nell'acido... monete attraversate da corrente, spazzolate energiche...!!! :huh: :( "Il silenzio delle innocenti" versione monetaria :D Quoto l'ottimo Paleologo ;)1 punto
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