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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/28/17 in Risposte

  1. Anch'io mi faccio un regalino ogni tanto, raramente direi... a volte mi chiedo come sessant'anni fa facevano a portarsi dietro dei pezzi da 10000 mila lire lenzuolo dalla banca a casa senza piegarli... si ci doveva andare con un librone, un atlante per esempio! Oppure si prendeva una mazzetta intera?... no, troppi soldi.... magari una diecina di pezzi arrotolati con cura, una volta aperto il rotolo si può dire che la maggior parte ritornavano al loro posto. Ma alla fin fine, perché dovevano rimanere senza pieghe? si dovevano spendere! FDS? Ma il cassiere contandoli non li ha sfogliati ad uno ad uno? quindi le prime manacce! ...e magari non ha usato la spugnetta ma la lingua! E chi li riceve? non li tocca? sai quanto gliene frega che dopo più di mezzo secolo qualche collezionista si strugge maledicendo tutte quelle ditate! E poi? giusto in una cartella o dentro un libro se non si dovevano usare? ditemi, come possono arrivare sino a noi in perfetto fds? La mia banconota non è in assoluto fds, è stata messa si un mezzo ad un libro, ma non negli intervalli, od a fine capitoli, dove si trova qualche pagina bianca, ma tra le scritte, questa che presento purtroppo ha avuto qualche minuscolo riporto di qualche frazione di letterina. Però si presenta bene, che ve ne pare? (se ci cliccate sopra si ingrandiscono)
    5 punti
  2. sono un tipo un po' terra terra, forse la mia scarsa proprietà lessicale mi intimorisce quando leggo termini ricercati, cosa vuol dire "in soldoni" questo intervento, me lo spieghi per favore? Ti allego anche un pò di monete forate e con tentativi di foro, belli circolari, così puoi spiegarmi nel merito, grazie.
    5 punti
  3. Ok a quanto pare, se ho capito bene quanto ha scritto Numa Numa, A) non esprimere un giudizio sulla bontà o meno di una moneta e sostenere solo che bisogna sforzarsi di trovare prove più consistenti, come avevo fatto io, è 'apodittico' B) scrivere che sulla falsità della moneta "non ci possono essere dubbi", oppure che la moneta "urla la sua falsità", come hanno fatto molti, è: 'avere idee diverse e sostenerle con argomentazioni di merito'. Di fronte ad affermazioni così rigorose non posso che inchinarmi, ritirandomi sconfitto ed in ordine sparso, magari rimuginando sul significato di apodittico che conoscevo io. Tornando alla RIN, io ho solo fatto notare che associare ad una affermazione di per sé del tutto innocua ed ovvia (la RIN non è infallibile riguardo ai falsi) la frase "oltretutto negli ultimi tempi", sembra alludere ad un certo declino della rivista, il che non è certo gentile verso chi ci lavora. Se invece mi si dice ora che gli "ultimi tempi" si riferiva ai quasi duecento anni dal 1806 agli anni '90 del novecento, quando più o meno si è sviluppata la discussione sul pezzo di Iffo, ne prendo atto e mi fermo qua. Per tornare al merito, che è quello che interessa a tutti, credo, sinceramente non insisterei troppo sulla pista dei chiodi di ferro. Ma perché per bucare oggetti così fragili come le monete del tempo gli orefici ungari (non erano certo i fabbri a fare quel lavoro) avrebbero dovuto usare chiodi di quel metallo, concepiti per essere infilati a martellate nel legno? Non potevano, ad esempio, usare altri tipi di 'chiodi' altrettanto appuntiti ma meno aggressivi, come ad esempio spilloni o ardiglioni in bronzo per fibule, che sicuramente avrebbero creato meno rischi di frammentazione per la moneta (un danno irreparabile). Questo spiegherebbe più facilmente l'aspetto comunque tendenzialmente circolare di tutti i buchi sulle monete provenienti dall'Ungheria: oggetti in bronzo, a differenza di quelli in ferro, possono essere realizzati in forma circolare senza difficoltà, perché non richiedono la forgia a martello. Non escluderei neppure l'utilizzo di spilloni in pietra dura, non per bucare la moneta, ma magari per allargare un buco molto piccolo fatto con un oggetto metallico, forse grazie anche al calore. Questo avrebbe minimizzato ulteriormente i rischi di fratture. Saluti, Andreas
    5 punti
  4. ...Continuando la panoramica delle zecche piemontesi dopo Casale e' la volta di Messerano Devo ringraziare un caro amico del biellese per avermi dato l'opportunita' di ampliare la mia collezione di testoni di questa zecca.
    4 punti
  5. Una piastra 1815 capelli ricci e busto piccolo, forse il migliore esemplare esistente dopo quello della coll. Pannuti Asta NAC 16 del 1999. Sapevate che il busto di questa rarissima piastra è lo stesso della 1805 capelli ricci? Stesso punzone. Provate pure a sovrapporre le foto dei dritti...
    4 punti
  6. Eccoci ! Come già anticipato si tratta di una moneta genovese , in prticolare di un soldino a nome di Tomaso di Campofregoso doge XXI ( 1436-1442 ) , la sigla credo sia Y . https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV18/5 I link da te postati sono riferiti a tutt'altre monete , pure molto più rare La tua è molto comune . Matteo p.s la carica di Doge non fu un esclusiva veneziana , diverse città vennero governate da tali figure , fra le quali anche la stessa Genova che lo fu dal 1339 al 1805.
    4 punti
  7. Grazie mille per il tuo parere e per le foto dei tuoi decreti! Quelle macchie sono di colla, e per la conservazione c'hai preso in pieno, manco ti fossi teletrasportato qua da me In effetti, nella mia ignoranza in materia, ho aspettato parecchio per trovare un decreto del primo tipo che mi soddisfacesse... poi mi prese la fissazione proprio per il primo decreto repubblicano, simbolo del boom economico che poco dopo avrebbe portato quelle condizioni di vita tanto attese nel nostro martoriato paese... Insomma, un tassello importante storicamente parlando, che ha visto l'italia rimboccarsi le maniche, e riprendersi (allora!) dai terribili eventi che l'avevano devastata nei tempi precedenti. Non posso non pensare alle storia che mi raccontavano i miei genitori ed i miei zii, sul dopoguerra, sui loro sacrifici e le molte speranze di un futuro migliore. Mi rivedo bambino, li ad ascoltarli, seduto sullo sgabello, quando mi raccontavano dei primi ed importanti stipendi... quattro "lenzuoli" di questa meravigliosa opera d'arte. Il primo decreto per me è questo... un ricordo della mia infanzia legato ai miei genitori... E forse sarà che ogni volta che apro il mio "libro di storia", mi rivedo il mio papà ed i suoi racconti
    3 punti
  8. Ho chiesto informazioni relativamente alla forma dei chiodi usati perché la forma è conseguente all'azione meccanica richiesta. Un chiodo rotondo, a fusto di sezione crescente potrà essere usato solo come chiodo decorativo perché decadono le sue capacità di penetrazione, dovute al diedro cuspidale( che non per nulla e tuttora presente anche nei chiodi strutturali moderni) e anche la capacità di tenuta per la spinta che riceverà assialmente dal materiale in cui è inserito. In più la realizzazione per martellatura delle facce determina un indurimento male ottenibile su un fusto circolare ricavato, solitamente , per rotazione tra piani, peggiorando le capacità meccaniche del chiodo stesso. Un chiodo a cuspide poligonale lascia delle tracce ben precise sul materiale che attraversa e la rettifica del foro così iniziato, tramite la rotazione del chiodo stesso, lascia tracce caratteristiche a seconda che la sezione del fusto sia poligonale o circolare. Lo stesso vale per i punteruoli citati, anch'essi cuspidati e nati per allargare e rettificare i fori. Considerato che le punte da trapano elicoidali così come le conosciamo noi non erano ancora state create e si usavano punte con cuspide di centratura e trapani a bassa velocità se non a rotazione intermittente, la cresta nel metallo in direzione opposta a quella di foratura a cui siamo abituati oggidì è rara ad ottenersi. Detto questo, l'osservazione delle tracce residue sul colletto dei fori può dare indicazioni sullo strumento usato e stabilire se fosse o no compatibile con l'epoca e gli usi.
    3 punti
  9. L'ignoranza del postino non gli fa neanche distinguere versamento da pagamento. La normativa è nata per evitare che la gente vada a pagare i bollettini sgraditi (come le multe) con tonnellate di centesimi, non certo per motivi mistici che possano impedire ai bambini di depositare il salvadanaio. Vista la mia insofferenza per le poste a quel punto mi sarei messo a versare le monete una a una, voglio vedere se poi non cambiavano idea. Continuo a non capire comunque come possa la gente decidere di affidare i propri risparmi a un ente che dovrebbe occuparsi di altro (ossia consegnare la posta) e che fa già malissimo quello.
    3 punti
  10. Altra tipologia di questa zecca piemontese : Testone Ludovico II Fieschi Zecca di Messerano
    2 punti
  11. Salve a tutti Apro questa discussione per mostrarvi un interessantissimo quartaro, che ho avuto la possibilità di vedere in una collezione privata. Si tratta di una tipologia molto rara e di difficile attribuzione ; già descritta nel CNI al n34 ma, di cui personalmente non avevo mai visto neanche un esemplare. Quello qui presentato , proveniente dalla collezione Pesce, è probabilmente lo stesso di cui scrive il Janin nel suo articolo sui quartari genovesi: " Dei quattro col Grifo, uno corrisponde esattamente al n. 34 del C.N.I. ed ha le diciture VNVIAV e AVIANVO " http://www.mariojan.com/monete/numis_03_83.html Le legende e lo stile molto particolare fanno pensare ad una contraffazione , sebbene sia molto difficile poterla attribuire ad una determinata zecca o signoria emittente, come nel caso degli esemplari presentati alla recente conferenza di Finale Ligure o di altri già postati su questo forum. Qualche idea ? Esiste un comune in Veneto di nome Aviano , le cui origini rislagono all'impero romano , dove risulta sorgesse un castello nel medioevo molto conteso da diverse famiglie nel XIV sec. fra cui i Carraresi. La locazione però mi pare piuttosto improbabile anche per fare solo delle ipotesi senza nessuna fonte. Il peso è di 0,47g mentre il materiale sembrerebbe essere rame. @adamaney tu cosa ne pensi ?
    2 punti
  12. Oggi 28 marzo 2017, entra in circolazione nel Regno Unito, la nuova moneta da 1 pound: http://www.corriere.it/cronache/cards/nuova-sterlina-dodici-lati-sara-moneta-piu-sicura-mondo/dodici-lati_principale.shtml E' bimetallica:
    2 punti
  13. Salve a tutti, visto il vasto interesse ed entusiasmo per la zecca di Messina, vorrei aprire una nuova discussione, in cui i collezionisti, studiosi o semplicemente appassionati abbiano l'opportunità di postare, commentare ed approfondire i tondelli, con i relativi contesti storici, usciti da tale zecca durante il periodo della dominazione Spagnola, quindi durante il regno dei seguenti sovrani: Carlo V (1516-1556): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-C5C; Filippo II (1556-1598): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-F2C; Filippo III (1598-1621): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-FLC; Filippo IV (1621-1665): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-F4C; Carlo II (1665-1700): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-C2C; Filippo V (1700-1713): https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-F5C; Vorrei iniziare, quindi con due 5 tarì o mezzi scudi di Filippo III, già postati in passato, quindi uno del 1610 con sigla DC (zecchiere Decio Cirino) ed uno del 1611 con sigla IP (zecchiere Giovanni del Pozzo), quindi, Spahr 11 e Spahr 16 A. Postate, postate, postate e commentate, commentate, commentate! Saluti!
    2 punti
  14. Buonasera, Peccato veniale, ma di sicuro il doge Tomaso di Campofregoso si sarà rivoltato nella tomba. Non avrà gradito lo scambio di identità dogale con il nemico veneziano. Saluti Antonio
    2 punti
  15. Buona sera a tutti voi, È da un po' che non posto nulla, ma continuo a seguire questa bellissima sezione. Stasera vorrei condividere la prima moneta Siciliana che entra in collezione, si tratta di un 4 tarì di Filippo IV del 1645. Non sono ancora "esperto" , quindi chiedo a chi ne sa qualcosa in più , un parere! Vi ringrazio, Filippo
    2 punti
  16. Buonasera Rocco68, sta venendo anche a me la stessa voglia , da inasta 67, se non erro sono andati invenduti 4/5 pezzi di 4tarì di FilippoIII e FilippoIV, sto aspettando la lista delle aggiudicazioni che sarà pubblicata giovedì per mettere qualche pezzo in collezione. nell'eventualità siano stati puntati al'ultimo momento certamente al convegno di sabato a Castellammare troverò qualcosa. Saluti Michele
    2 punti
  17. Ciao @nikita_ Allego le scansioni del mio pezzo per il primo decreto. Non so se è un effetto della tua scansione, i colori della tua sembrano molto saturi, il rovescio molto carico di giallo. E' pur vero che al momento sto scrivendo con un portatile winzozz che ha un monitor tarato con le banane... Volevo chiederti un parere sul mio esemplare, visto che sono ancora molto ignorante in materia, e se possono esserci differenze così marcate a livello di stampa. Posso dirti che la mia mi sembrerebbe non trattata, da quello che penso ha avuto solo una pressatura ma la carta è ancora molto corposa, qualche sparuto rilievo ancora nei numeri seriali e nelle zone della filigrana. La piega centrale non ha intaccato carta ed inchiostro se non in una parte minimale solo verso il bordo in alto ed in basso. Che te ne pare? dalle scansioni come la giudichi? non ti dico nulla per non influenzare il tuo parere Grazie!! e ancora complimenti per la tua bella banconota
    2 punti
  18. Inserisco il San Giorgio di Genova riportato su di una mia banconota posta in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/158081-un-diecimila-lire-del-59/#comment-1795277 Non è il patrono di Genova, è però il simbolo della città sin dal tempo delle crociate. San Giorgio a cavallo, con una lancia in mano, che uccide il drago, e il suo stemma, la croce rossa in campo bianco (affresco: Palazzo San Giorgio Genova) Nel 1098 in Turchia i crociati vennero soccorsi dai genovesi per la presa di Antiochia, si narra che San Giorgio apparve ai combattenti cristiani con numerose bandiere in cui campeggiavano croci rosse in campo bianco. Questo è il particolare con il San Giorgio sulla mia banconota denominata *Regine dei Mari*, due figure femminili che rappresentano Venezia e Genova. E la banconota intera (per chi vuole visionare il rovescio basta cliccare sul link postato in precedenza)
    2 punti
  19. Mah .... attribuire una età a dei buchi mi sembra strano. Se ci sono le sbavature di metallo o i rilievi di metallo "spostato" pensiamo ad un chiodo. Se il foro è circolare e senza sbavature perché il metallo è stato asportato possiamo pensare ad un trapano. in entrambi i casi possono essere stati eseguiti in ogni epoca perché c'erano trapani, chiodi a sezione quadrata, chiodi a sezione tonda e punteruoli. Pensando a quella tipologia di monete io penserei a qualcuno che facesse quei buchi spesso, non occasionalmente, e che quindi non dovesse rovistare nella cassetta degli attrezzi o staccare un chiodo qualsiasi dal muro per farli, ma che avesse il necessario all'uso. Vedendo i buchi fatti in quelle monete io penserei a quello che farei io se dovessi eseguirli ... un buchino con un piccolo chiodo appuntito la cui azione non mi piega la moneta, l'azione di un punteruolo conico che mi allarga sempre più il buco, una ribattitura del metallo sulla faccia opposta perché non sporga. Penso che monete d'argento con buchi tondi, che non sono piegate, non sono state bucate tout court con chiodo e martello neppure se per farlo sono state appoggiate su un tavolo di legno. Consideriamo poi che qui non parleremmo di chiodi, ma di chiodini o chiodi con punta molto sottile (e soggetta a deformarsi se non di sezione quadrata). Io penso all'azione di un punteruolo.
    2 punti
  20. Ma da quanto detto, non era un pagamento ma un versamento sul libretto. Anche perché potevi versarle 50 alla volta e questo mica te lo potevano impedire.
    2 punti
  21. Forse si può concludere anche qui direi se nessun altro ha da commentare e dire, tanto ormai ci siamo, e dire a venerdì pomeriggio a Parma. Ho voluto però citare ancora un ottimo intervento non mio ma di @magdi che un po' sintetizza qualche aspetto di Parma, non tutti, ma qualcuno si. Giusto dire che Parma non è solo tecnica, scientificità, è divulgazione di ragazzi e tale dovrà essere poi considerata e valutata da ogni componente della nostra numismatica in un contesto che non riguarda solo la Giornata dei Giovani Numismatici ma tanto altro, dal commerciale, alle Conferenze e riflessioni anche di ospiti adulti, ai premi, alla convivialità, al pranzo, a questa discussione stessa che poi fa parte di Parma, anzi è il prologo di Parma e mi dispiace che alcuni questo non lo abbiano colto. Parma è tutto questo, una giornata di Festa, una kermesse su un Valore, può unire, condividere o anche no, ma Parma questo è nelle intenzioni. Post si, post no...certamente i post non determinano l'Evento, l'Evento è sabato, poi rifletteremo, commenteremo, analizzeremo...ma certo se non ci sono i post non c'è poi comunicazione e non ci sono letture e le letture queste si determinano e rilevano l'interesse e l'interesse è alto se sono a oggi 8.500 con un Evento che è da farsi e non è iniziato e che superano quelle dell'ultimo Verona dei record dopo 6 mesi dallo stesso. Quindi in fondo si ai post, senza di essi non avremmo avuto le letture, non avremmo fatto comunicazione e non avremmo richiamato persone e appassionati che a Parma invece ci saranno. L'anomalia, se così possiamo definirla, è che i post sono stati scritti da pochi, le letture penso invece visto il numero siano di molti, decisamente molti... E' stata una Parma impegnativa decisamente per me lo dico apertamente senza remora alcuna, non è stata facile per più motivi, diversa dall'anno scorso, ma certamente ogni evento ha le sue caratteristiche. Vedremo domenica...certo qualche manifestazione o testimonianza in più anche da parte di giovani me la sarei aspettata visto poi il tema dell'evento che dovrebbe unire tutti ma proprio tutti, ma sono certo nel contempo che sabato sarà una grande giornata, una giornata come l'abbiamo pensata, studiata, organizzata in ogni dettaglio, su questo contateci già da adesso...sarà una grande Parma...
    2 punti
  22. Si parlava del famoso leoncino sullo stendardo ed eccolo in immagine veramente ottimale. Adesso non ci sono più dubbi.
    2 punti
  23. Vorrei fare un complimenti agli organizzatori del convegno per il costo contenuto del tavolo per i commercianti. È un aspetto molto importante che mi pare nessuno avesse evidenziato. Come dissi in un altro intervento sulle problematiche dei convegni, il costo dei tavoli è un grosso problema. Ricordiamoci che i convegni e le relative manifestazioni si fanno soprattutto grazie al contributo dei commercianti che pagano i tavoli. Quindi un ulteriore plauso a Matteo ed agli altri organizzatori per aver mantenuto un costo contenuto.
    2 punti
  24. Buongiorno a tutti, vorrei segnalare l'interessantissima presentazione del volume "L'area monetaria veronese" di Helmut Rizzolli e Federico Pigozzo. La presentazione si terrà il 31 marzo presso la sala Farinati della Biblioteca Civica di Verona in via Cappello 43. Saranno presenti i due autori. Grazie e buona giornata Vierer Invito Area monetaria Veronese.pdf
    1 punto
  25. AA.VV. Le zecche minori toscane sino al XIV secolo, atti del 3° convegno internazionale di studi, Pistoia 16-19 settembre 1967.
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  26. Io purtroppo questi lenzuoli me li ricordo, dico "purtroppo" per l'età naturalmente, giusto perché bisogna essere quantomeno bambini negli anni '60. Non li ho spesi, ero troppo piccolo, li ho toccati però , una volta ne ho visti veramente molti, la casa si pagava in contanti e mio papà (era del 1919) portò a casa cinquemilioni e mezzo tutti a pezzi da 10.000 lire, prestito/mutuo regionale trentacinquennale, ricordo che la sera tappezzò il letto matrimoniale con questi biglietti, non ricordo se erano usati o meno, mi ricordo solo che erano enormi... credo che l'indomani finirono dal notaio per l'atto di acquisto, ho solo un flash/ricordo di un minutino, mentre li sistemava sorridendo, mia mamma, e quella "coperta" di soldi a lavoro finito, un ricordo che porterò sempre con me. Adesso sono pezzi da collezione, mb/bb/spl ecc. ecc. con quel ricordo sempre presente posso ben dire che ogni singolo pezzo che ho avito tra le mani, anche il più lacero, l'ho sempre guardato con ammirazione, e rispetto.
    1 punto
  27. L'immagine è esattamente la stessa del ducato di Ancona (guardandolo bene, sembrerebbe quasi lo stesso conio), quindi teoricamente compatibile, ma come già segnalato bisognerebbe verificare se originale e coeva. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SISTVA/6 https://www.deamoneta.com/auctions/view/506/689
    1 punto
  28. L'Enaudi/Urbini mi manca ancora, se non avessi deciso di fermarmi con i vari decreti e firme magari avrei potuto averla anch'io, anche se quelle che ho potuto vedere sino ad ora (di presenza e non online) non andavano oltre il mb/bb, ora mi ritrovo con cinque Menichella/Boggione e due Carli/Ripa, questa del gennaio 1959 l'ho presa per la conservazione e non per aggiungere un altro decreto. Ho aggiunto alla scansione 10 punti di mezzotono con il Corel per poter fare risaltare di più i piccoli particolari del San Giorgio per l'altra discussione, per questo ha prevalso un pò il giallo Sfumature di colore per questa tipologia comunque ce ne sono parecchie, io stesso non ne ho una uguale, ho visto nel corso tempo il contrassegno medusa in giallo, in arancione ed in rosso, come pure le foglie attorno agli ovali sul fronte marrone scuro (come la mia) ocra od evanescenti, biglietti non lavati e quindi differenze di colori non riconducibili a qualche trattamento, come pure il profilo di Dante al rovescio, da un uniforme marrone chiaro cartiglio in basso compreso, a rosso acceso con cartiglio in rosso cupo, a tal proposito mi sono conservato una vecchia scansione, penso sia del 1998 (uno scanner da 200,000 lire che faceva piangere!) Togliendo la percentuale dei mezzitoni la banconota è questa: Il tuo è un gran bel biglietto, dalla foto direi quasi splendido, forse mi faccio impressionare troppo da quelle macchie, ma per quel decreto è una conservazione veramente notevole, cerca di convincermi che tolgo il "quasi"
    1 punto
  29. Considera che normalmente le Legioni imperiali erano stanziali nelle loro zone di competenza , sul fronte occidentale oppure su quello orientale , nei quali fronti di competenza comunque venivano facilmente spostate a secondo delle occasioni di guerra di invasione o di difesa percorrendo in marcia a tappe anche parecchie centinaia di chilometri . Per gravi motivi capitava pero' che Legioni del fronte occidentale , le piu' forti fisicamente e militarmente , venissero spostate sul fronte orientale in particolare in Armenia e Regno dei Parti , in queste occasioni i Legionari percorrevano a piedi a tappe , migliaia di chilometri . Nel paragonare ad esempio un Legionario della I Coorte , la migliore della Legione , oppure un Primipilo della stessa Coorte ad un pari grado di oggi , certamente come resistenza fisica e addestramento militare , il primo vincerebbe .
    1 punto
  30. Lo stile delle incisioni è compatibile con una prova di conio, forse il diritto di un testone più che di un giulio, ma non è così usuale per il periodo, nemmeno si tratta di un nuovo nominale, forse è una prova per lo stemma del nuovo pontefice... Anzi è assai singolare che sia arrivata fino a noi... e sinceramente non ho termini di paragone per affermare che sia originale o meno, magari se non ha un costo elevato si può rischiare di acquistarla per motivi di studio ! Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  31. guai vuol dire niente rimborso. Non e' un vero guaio, pero' dispiace visto che paypal dovrebbe tutelarci in questi casi.
    1 punto
  32. Grazie a tutti per gli apprezzamenti è fuor di dubbio che gran parte del suo fascino è dovuto alle dimensioni, in qualsiasi conservazione si trovi, non sono da meno naturalmente le figure allegoriche che vi sono riportate. A suo tempo, penso che questi biglietti sapevano trasmettere efficacemente alle persone il grande potere d'acquisto che possedevano. Ed a proposito di figure allegoriche, mi sono ricordato solo adesso che questo biglietto va bene anche in questa discussione: In uno dei due scudi è riportato il San Giorgio di Genova.
    1 punto
  33. Che colori, Favolosa! Complimenti!
    1 punto
  34. Complimenti@nikita per il magnifico esemplare, ancora non ho questa splendida banconota...sicuramente in un prossimo futuro la cercherò ma non credo di potere permettermela in questo stupendo stato di conservazione.[emoji122]
    1 punto
  35. Aggiungo alla lista dei commercianti che partecipano: Marcoccia Perito Numismatico, Portes, Piotr Abafil Alternin Laura e Anton Damian Amato Arvati Franco Bassani Bolondi Paolo Brino Luigi Cavaliere Numismatica De Campora Ulderico Estense numismatica di Fabio Burani Fantoni Angelo - Numismatica Euromania Felsinea Numismatica Filippini Eugenio Folloni Giacomazzi Alberto Grani Guerrini Paola Inasta S.p.a. Iori Pietro Kavernabooks di Giovanna Carnati Leonessa di Massimo Filisina Luciani Luca Marcoccia Montenegro Eupremio Mozzoni Nomisma s.p.a. Ottoboni Palma Stefano Piotr Portes Pratesi Luca Raponi Lucio Scaligera Numismatica s.n.c. di Simone Cavazzola e Roberto Finotti Talamelli Adriano Valente Giacomo Varesi Numismatica Vecchio Raul Vicenzi Graziano Zanirato Loris
    1 punto
  36. Si una grande incontro fra tanti amici animati tutti dalla stessa passione.. Eros
    1 punto
  37. avevo detto che non era vandala e non era bizantina... E avevo detto che era nella sezione giusta... Essendo nel RIC...dai non avevo mentito
    1 punto
  38. Il riferimento del CNI non è corretto per via della posizione degli anellini. Nel Mazza manca come legenda del D/ L’unico riferimento è con la moneta presente nella Biblioteca Apostolica Vaticana, Serafini 84/40b Allego le foto, il D/ è dello stesso conio.
    1 punto
  39. Buon pomeriggio, sbaglia ad esprimersi in questo modo...le due monete in Suo possesso sono circolate ed hanno, a mio modo di vedere, un di più: hanno svolto appieno la propria funzione di mezzi per acquisto di beni e servizi e sono, dunque, storia viva, documenti numismatici di pregevole importanza, testimonianze oggettive della società ed economia di quegli anni, ormai lontani...quando le monete, pur a corso forzoso, erano in lega di metallo pregiato. Le custodisca con interesse e approfondisca i dati storici, economici e sociali cha hanno portato alla loro coniazione. Questa è l'essenza autentica della Numismatica, se mi è concesso di darLe consigli. Il valore venale, direttamente proporzionale alla conservazione dei nummi, dovrebbe essere secondario per il numismatico autentico...
    1 punto
  40. Confermo scritto a mano sotto le foto che sono comunque di buona/ottima qualità la terza casa d'arte come detto e' la Malloy, Archestrato ha fornito anche il riferimento corretto della vendita . Diversi esemplari Virzi, quelli di prima scelta , sono poi ricomparsi in una asta Nac di pochi anni fa realizzando cifre importanti. Le Virzi hanno non solo il marchio di autenticità ma anche quello della qualità' . Dopo la vendita Nac furono venduti dei falsi nelle solite aste tedesche di tipi di Siracusa rarissimi che fecero una frazione ( ovviamente) del realizzo fatto dalle Virzi. Le Virzi illustrano al meglio i vertici di bellezza e finezza d'incisione raggiunti dalle monete siciliane ( tra le più belle in assoluto - a mio avviso - nella serie greca). Questi pidocchi di falsari fanno un doppio danno : non solo copiano male e senz'anima capolavori irriproducibili ma allontanano dalla loro raccolta appassionati stufi di vedersi inquinate le proprie raccolte da ciarpame che mercanti senza scrupoli e scienza smerciano a ogni pie' sospinto.
    1 punto
  41. Ciao giorgio!sono felice che hai ripreso a scrivere
    1 punto
  42. Tutto ciò che serve ad esprimersi ed a coinvolgere perché no... Bisogna usare le nuove tecnologie come se fossero parte di noi, intanto non potremmo farne a meno, e comunque ci permettono di comunicare maggiormente, cosa che prima era impensabile, infatti molti vivevano condizioni isolate rispetto alle possibilità di oggi, in particolar modo neile provincie più lontane ai grandi ventri urbani.. Ora attraverso le piattaforme siamo tutti vicini e abbiamo l'opportunità di confrontarci e acquisire. Io penso che sia un veicolo da prendere in considerazione. Eros
    1 punto
  43. @simone78 poiché il "servizio" identificazione monete è una attività Hobbistica e quindi non obbligatorio e nemmeno retribuito, praticata da appassionati volonterosi che prestano il proprio tempo gratuitamente , sarebbe buona cosa aprire una richiesta con atteggiamento un poco piu' "riguardoso" , magari con un "per favore" - grazie la tua moneta piu' in dettaglio è questa RIC 794, BMC 1726 Sestertius Obv: ANTONINVSAVGPIVSPP - Laureate head right. Rev: VOTASVSCEPTADECIII Exe: COSIIII - Antoninus Pius standing left, sacrificing over altar. 158-159 (Rome).
    1 punto
  44. Caro Matteo hai sbagliato utente non parlavo io di importanza di post scritti ma gigetto , certamente il numero di post non determina nulla , nel contempo bisogna dire che siamo all'interno di una manifestazione per i giovani fatta da Lamoneta, questo e' innegabile ...e tu sei anche un curatore dello stesso o sbaglio ?
    1 punto
  45. Salve, la moneta è appena arrivata! Torna a casa dopo 2400 anni, confesso che fa una certa impressione!
    1 punto
  46. Vale anche per le J025 J056 J071 J082 J094 praticamente assenti dal catalogo, ....almeno così dice fino alla J095.
    1 punto
  47. E' un biglietto di stato, i piccoli tagli solitamente venivano emessi a nome dello "Stato della Grecia" anziché dalla "Banca di Grecia". Da noi, per esempio, nello stesso periodo i biglietti sino al 10 lire venivano emessi dal Regno d'Italia, dal 50 lire in poi dalla Banca d'Italia. http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/EUR/GRC/GRC0317.htm Se interessato alla storia... c'è una bella discussione di @petronius arbiter (vi è raffigurata anche la banconota in oggetto)
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  48. Volevo condividere con gli amici del forum la foto dell'ultimo acquisto. Anche se penso di averla pagata più del valore di mercato, quando l'ho vista in mano, con tutta la lucentezza del metallo, non ho resistito.... Ferdinando mi manderà in rovina....
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