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  1. Asclepia

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/13/17 in Risposte

  1. secolo (mi è partito mezzo messaggio) mo lo finsco.....ma tra quelle del lotto di @Martin_Zilli la più piacevole pare il 12 Carlini, che prima o poi acquisterò pure io....intanto vi posto il mio 5 franchi AN9...
    6 punti
  2. Salve, segnalo : http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=13133 auguri di buona pasqua a TUTTI
    5 punti
  3. Non è proprio così, andrebbe fatta una ricerca su testi più specifici del RIC. Come ho scritto nel mio post PIETAS AVGG è un rovescio conosciuto per Valeriano II, qui invece è presente PIETAS AVG non presente nella monetazione di Valeriano II ma in quella di Salonino. E' bene fare delle precisazioni: quando parliamo di monete di consacrazione tutti generalmente le attribuiscono al nome o al profilo ivi presente ma in realtà tali monete non sono emesse da chi è raffigurato. Una moneta DIVO VALERIANO è emessa postuma da Gallieno in una officina o zecca che comunque produce anche monete a nome di Salonina, di Salonino, di Gallieno e appunto del Divo Valeriano. Quindi un mulo con un accoppiamento errato di conii. Il RIC tra l'altro attribuisce erroneamente il rovescio PIETAS AVG di Salonino a Lione mentre qui si tratta di una zecca germanica.
    4 punti
  4. Io insegno alle superiori, e a tutte le mie classi faccio un piccolo corso di numismatica (2-3 ore) come progetto di storia. Lo limito al mondo antico e parlo del concetto di moneta, spiego le origini, poi un po' di storia della moneta in Grecia e a Roma e mi soffermo poi sulla moneta come mezzo di propaganda e sul suo uso come fonte storica. Porto un power point con molte belle immagini che ho selezionato e migliorato negli anni e il corso ha sempre grande successo, tanto che spesso i colleghi mi chiedono di tenerlo anche nelle loro classi (è particolarmente adatto alle seconde per motivi di programma). Quest'anno - cosa che mi ha fatto grande piacere - sono stati i ragazzi stessi a venirmelo a chiedere: per i giorni di autogestione in cui sono loro a organizzare corsi e lezioni è stato inserito anche il corso di storia della moneta, che ha avuto un buon numero di partecipanti. Non porto più le monete ai ragazzi dopo una polemica avuta qualche anno fa con una collega che alla vista di qualche denario e antoniniano ha commentato scandalizzata che "certe cose dovrebbero stare in un museo". Per evitare discussioni dunque mi limito alle immagini, sperando che bastino a suscitare l'interesse verso la scienza numismatica.
    4 punti
  5. Ha alcune caratteristiche di questa del Vescovado di sion
    2 punti
  6. Questa è di Moruzzi, segnalata come qSPL, credo che con la tua si possano dare quasi la mano.
    2 punti
  7. @Xlore97, ho avuto modo di guardare le foto su uno schermo più grande. Mi spiace è sicuramente un falso, approssimativo e probabilmente nemmeno in oro. Ti posto una moneta autentica per confronto ed un ritaglio del tondello in tuo possesso. Se guardi bene troverai dettagli incongruenti anche per un occhio inesperto. Buona serata
    2 punti
  8. le margherite per ora,in cui mi concerna,possono fare uova tranquille,e ritornare ne le profondore del mare in tutta serenita.....piu tempo,anche barca che mi aspeta al porto,si sta lamentendo sul peso de le conchiglie....piu avuto tempo.....stato molto impegnato,ma penso vedere la uscita per anno che viene......tempo passa troppo in furia,e altre priorita lo fano correre ancora piu veloce.....ma sempre prendero tempo emozionarmi per certe cose,sopra tutto la natura che segue il suo ritmo impertubabile.....meno male!! vi ringrazio tutti per vostre disponibilita e avisi.... a prestu
    2 punti
  9. Mi sembra di leggere al rovescio SEM Pensavo quindi all'asse di L. Sempronius Pitio Cr. 216/2a https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G124/3
    2 punti
  10. Ma ci è passato su un tram?? ? Davvero un peccato, danno molto importante, che affligge il valore commerciale, ma non sfiora quello storico, enorme! Congratulations!
    2 punti
  11. Bravo! Entusiasmo e passione ne traspaiono chiaramente. Tutte monete vissute e di modesta conservazione ma di grandissimo fascino. Se posso permettermi (ho i capelli bianchi e non da ieri): forse un po' più di prudenza non guasterebbe. Il 5 lire di Venezia ha il bordo martoriato (anzi maldestramente accomodato al R) e questo è sempre un vulnus per qualsiasi nummo. Auguroni!
    2 punti
  12. Peccato, Giova è rarissima e di grande importanza storica. Lucca - Signoria della Repubblica di Pisa - grossone imperiale da 6 soldi - ordinanza 1351. Bellissima anche così Cari saluti
    2 punti
  13. Il "veni vidi vici" l'ho già preso. Sto invece cercando il non comune "ALEA IACTA EST" ed il rarissimo "TU QUQUE, BRUTE, FILI MI!". :-) Se li vedete in giro avvisatemi che rompo il salvadanaio per prenderli o, se siamo sotto le feste, li chiedo in regalo a Babbo Natale e befana! :-) TWF
    2 punti
  14. oggi ho fatto da "cicerone numismatico" ad una 5° elementare, la maestra col permesso del dirigente scolastico mi chiama per illustrare ai ragazzi l'hobby e la cultura delle monete. I ragazzi sono attratti e possono toccare con mano le monete alcune protette dalle bustine di plastica ho dato il titolo di "parlar di Monete" ho diviso il tutto in piccoli appunti, dal baratto alle monete antiche, dal periodo repubblicano all'imperiale, la coniazione e i metalli, la moneta medievale, la tosatura e i cambiavalute, che cosa si comperava e cosa valeva la moneta, le pene per i falsari, i rinvenimenti monetali, monete moderne dall'unione monetaria latina all'euro alla fine ogni alunno è stato omaggiato con una liretta d'alluminio e con altre monete a "ricordi della lira" (che non hanno mai speso) dato la loro giovane età invio foto e ha voi lettori del forum un commento
    2 punti
  15. Ciao a tutti. Nel novero dei miei interessi numismatici rientra sempre la Britannia, la monetazione collegata a questa area, la zecca di Londinium e la produzione londinese a titolo di Costantino e la sua discendenza. Pertanto continuo a monitorare le offerte del mercato collegate a questi temi. Relativamente comuni sono le SOL INVICTO, i GENIO POPVLI ROMANI e le BEATA TRANQVILITAS anche se tra queste, per il collezionista più attento, vi sono esemplari più comuni e varianti più rare. Spesso raggiungono comunque valutazioni discrete, nonostante una certa disponibilità per i tipi più comuni, probabilmente per un buon interesse da parte dei collezionisti anglosassoni. Oggi ho aggiunto al vassoio dedicato il segunte esemplare, acquistato da venditore professionale inglese. CONSTANTINVS PF AVG, busto corazzato e laurato rivolto a destra / CONCORD MILIT, Concordia stante verso sinistra, reggente due stendardi. Stella in campo destro, PLN in essergo. 23 mm, 4.72 g. RIC VI 195. Il venditore la attribuisce al 310-312 d.C., il Clooke Toone all'anno seguente ovvero al 311-312. Sempre lo stesso testo la segnala come "Comune" ( per la tipologia è nettamente la serie più rappresentata con 31 esemplari presenti negli hoard di riferimento ) anzichè "Scarce" come segnalata dal venditore professionista (che probabilmente si sarà affidato al rating del RIC con le consuete incongruenze). Dalla sensazione personale posso dire che in considerazione della qualità di conservazione (che mi pare discreta) mi ritengo abbastanza soddisfatto: è un tipo che passa talvolta sul mercato ma non con una frequenza alta. Il C-T la attribuisce alla terza riduzione di Londra a 72 pezzi/libbra per un peso teorico di 4.48 g impostati su tondelli di 21-22 mm di diametro per cui i dati fisici sono perfettamente compatibili. Si tratta di una emissione prodotta nel periodo immediatamente precedente la discesa in Italia di Costantino, in veste di Augusto delle Gallie e dell'Hispania, contro Massenzio. Guidava un esercito costituito da 90.000 fanti e 8.000 cavalieri provenienti da truppe barbare sconfitte, Germani, popolazioni celtiche e britanniche. Mi piace pensare che il messaggio della moneta fosse indirizzato proprio a queste ultime milizie: le truppe britanniche e quelle galliche costituirono lo "zoccolo duro" dell'esercito costantiniano. Se non erro a conferma del fatto che il messaggio fosse destinato a quelle milizie che lo appoggiarono all'inizio della sua carriera dopo la morte del padre Costanzo Cloro va segnalato il fatto che le CONCORD MILIT sono state emesse solo a Londinium: probabilmente un suo omaggio ai fedeli soldati romano-britannici. Ciao Illyricum
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  16. Cari amici, sono lieto di invitarvi alla presentazione del volume Archeologia e numismatica in Val di Sole, che si terrà venerdì 28 aprile a Ossana (TN), nella sala arancio del Comune, alle 20.30. Il volume, nato dalla collaborazione tra Centro Studi per la Val di Sole, Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento e museo Castello del Buonconsiglio, ripercorre relativamente al territorio della Val di Sole, due secoli di letteratura numismatica, le vicende della circolazione monetaria nell'antichità e fino al medioevo, presenta gli esemplari conservati nel museo Castello del Buonconsiglio e gli esiti di alcuni scavi archeologici in chiese e castelli recentemente effettuati in valle. Il volume è a cura di Alberto Mosca e Nicoletta Pisu, con contributi di Michele Asolati e Beata T. Marcinik, oltre che dei curatori. La prefazione è di Andrea Saccocci.
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  17. Ciao a tutti, volevo condividere con voi uno dei miei ultimi acquisti. Cosa ne pensate, vi piace? Che conservazione attribuite a questo esemplare? è il primo biglietto di questa tipologia che entra a far parte della mia collezione. Allego scansione fronte e retro. PS: quel timbro al retro, secondo voi, che utilità ha avuto a suo tempo? Grazie.
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  18. Salve, ho questo Antoniano un pò strano..nel senso che al dritto è ovviamente Valeriano II D\ DIVO VALERIANO CAES mentre il rovescio dovrebbe essere CONSECRATIO ma invece è PIETAS AVG che sarebbe un rovescio di Salonino in quanto Valeriano ha PIETAS AVGG, quindi è ovvio che il dritto è di Valeriano II ed il rovescio di Salonino...pareri sul perchè e come andrebbe catalogata sotto Valriano II o Salonino? dato che il rovescio è postumo a Valeriano II il quale era gia certamente defunto....secondo voi come va catalogata una moneta in questo caso? Grazie per i vostri pareri...
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  19. eccone un esempio (lo stesso che cita Giulio Bernardi) Dalla mia collezione privata
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  20. Sarà ma solo dall'inizio di quest'anno ne ho viste troppe per essere una moneta R4...
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  21. Eccolo (copiato dal libro) Premessa (Andrea Saccocci) 13 La circolazione monetaria (Michele Asolati) 17 Numismatica in Val di Sole: una ricognizione archivistico-bibliografica (Alberto Mosca) 29 Monete romane imperiali dalla Val di Sole nel Castello del Buonconsiglio (Beata Marcinik) 49 Materiali, Dimaro - chiesa di San Lorenzo (Nicoletta Pisu - Michele Asolati) 63 Materiali, Ossana - piazza San Vigilio e Castello di San Michele (Nicoletta Pisu - Michele Asolati) 76 Materiali, Piano di Commezzadura - chiesa di Sant’Agata (Nicoletta Pisu - Beata Marcinik) 87 Materiali, Un sesino veneziano rinvenuto presso Val Porè nelle vicinanze di Ortisè e Menas (Beata Marcinik) 95 Conclusioni (Asolati - Marcinik - Mosca - Pisu) 97 Bibliografia 104
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  22. Si legge sul Martirologio Romano che “A Secondigliano vicino a Napoli, beato Gaetano Errico, sacerdote, che promosse con impegno i ritiri spirituali e la contemplazione dell’Eucaristia come strumenti per avvicinare le anime a Cristo e a tal fine fondò i Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria”. Gaetano Errico, nacque il 19 ottobre 1791 a Secondigliano e ivi morì il 29 ottobre 1860. Il padre Pasquale era un pastaio ed aveva un modesto laboratorio artigianale per la produzione dei maccheroni, la mamma, Maria Marseglia, era una tessitrice. Gaetano era il terzogenito dei 9 figli della coppia (cinque maschi e 4 femmine) e venne battezzato il giorno dopo la nascita nella chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano con i nomi di Gaetano, Cosma e Damiano, perché si credeva che battezzando un bambino entro 24 ore dalla nascita si liberava un’anima dalle pene del Purgatorio; infatti è solo col pontificato di san Pio X (nato Giuseppe Melchiorre Sarto a Riese (TV) il 2 giugno 1835 – deceduto a Roma il 20 agosto 1914) che entra in auge il voler evitare il rischio che i neonati lasciassero questo mondo senza i doni del Battesimo che, come recitava il catechismo di detto pontefice, «conferisce la prima grazia santificante e le virtù soprannaturali, togliendo il peccato originale e gli attuali, se vi sono, con ogni debito di pena per essi dovuta; imprime il carattere di cristiano e rende capace di ricevere gli altri sacramenti». Gaetano Errico frequentò la scuola comunale sotto la guida di due sacerdoti, Giovanni Tagliamonte e Michelangelo Vitagliano. A sette ricevette la prima comunione e a undici la cresima. Sin da bambino aiutava il padre nel pastificio la sua fabbrica e cercava di aiutare i poveri come poteva, oltre a frequentare assiduamente la parrocchia dei Santi Cosma e Damiano. A sedici anni chiese di essere entrare al seminario arcivescovile di Napoli, dopo aver chiesto già quando aveva quattordici anni di entrare prima tra i Cappuccini e, poi, tra i Redentoristi, ma la domanda fu respinta per la giovanissima età. Nel gennaio del 1808 indossò l'abito talare, ma frequentò il seminario da esterno, perché la famiglia non poteva sostenerne i costi da interno, e così, ogni giorno, percorreva a piedi circa 8 chilometri all’andata e 8 al ritorno – a tal proposito si dice che al vederlo passare alcuni esclamavano: «Ecco San Gaetano che passa!» – Frequentò gli studi con profitto, anche se tutti i giorni continuava ad aiutare nel pastificio, e il giovedì faceva visita agli ammalati dell'ospedale degli Incurabili, ai quali quando poteva portava anche dei regali, e la domenica girava per le strade per portare più fanciulli possibili alla catechesi. Fu ordinato sacerdote il 23 settembre del 1815 dal cardinale Luigi Ruffo Scilla (nato a Sant'Onofrio, in provincia di Vibo Valentia, in Calabria il 25 agosto del 1750 e deceduto a Napoli il 17 novembre 1832), a Napoli, nella Basilica di Santa Restituta, ossia nella terza cappella della cattedrale, che è in asse con il portale d'accesso alla cappella del Tesoro di San Gennaro che si apre sulla navata opposta. Nel 1816 divenne parroco della Chiesa dei Santi Cosma e Damiano a Secondigliano e per richiesta del suo confessore, don Michelangelo Vitagliano, iniziò a insegnare nella scuola comunale di Secondigliano, prima come supplente, e dal 1819 come titolare e lo fece per vent’anni. Nel 1818, mentre pregava sul coro della casa dei padri Redentoristi di Pagani (Salerno), dove ogni anno si ritirava per gli esercizi spirituali, gli appare Sant'Alfonso Maria de' Liguori, allora solo per chiedergli di costruire a Secondigliano una chiesa in onore della Vergine Addolorata e fondare una Congregazione religiosa. Sant’Alfonso Maria de’ Liguori gli apparve più volte per dargli delle indicazioni. Nel giorno di Pentecoste del 1826, Gaetano Errico annunciò al popolo che farà costruire a Secondigliano una chiesa da dedicare a Maria Addolorata, i cui lavori iniziarono nel gennaio del 1828 e la cui consacrazione avvenne il 9 dicembre del 1830, nonostante qualche ostilità. Terminata la chiesa, don Gaetano vi fece costruire in adiacenza una piccola casa per ospitare i futuri “ Missionari dei Sacri Cuori” e in essa nel 1833 andò ad abitare insieme ad un laico, che curava il servizio della chiesa. Appena potette ingrandire la casa, fondò il «Ritiro sacerdotale dei Sacri Cuori di Gesù e Maria» e nel 1833 inoltrò al Re Ferdinando II (Palermo, 12 gennaio 1810 – Caserta, 22 maggio 1859) la domanda per il riconoscimento di un Ritiro, che fu approvato insieme al regolamento il 14 marzo 1836. Nel 1834 commissionò a Francesco Verzella (nato a Napoli il 28 marzo 1776 e morto a Napoli forse nel 1835), uno dei più bravi scultori napoletani di statue lignee dell’epoca, una statua dell'Addolorata con tre angeli. Secondo la tradizione don Gaetano fece rifare il volto più volte e solo alla diciassettesima volta lo approvò, esclamando: “Così era!”. La statua fu portata in Secondigliano nel maggio del 1835. Nel maggio del 1838 chiese il riconoscimento pontificio della «Congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria» ed il 30 giugno ricette dalla Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari il decreto di lode. Il 6 aprile del 1839, allo scopo di consolidare lo sviluppo della Congregazione, chiede il riconoscimento governativo, che il Re concesse il 13 maggio Nell'aprile 1846 don Gaetano andò a Roma per chiedere la definitiva approvazione della Congregazione e il 7 agosto 1846 il Papa Pio IX emise il decreto di approvazione ed il 15 settembre il Breve apostolico. In seguito sedi della Congregazione nacquero in altre città d'Italia e, a partire dal XX secolo, sorsero sedi anche in Asia, Africa e America. Don Gaetano Errico, dopo l'approvazione, unanimemente eletto Superiore Generale, fino alla morte lavora per lo sviluppo della Congregazione, curando in modo particolare la formazione dei soggetti, e assistendo i poveri del rione, a tal proposito diede il via a una mensa nel cortile della chiesa, che è in funzione ancora oggi. La statua dall'Addolorata e don Gaetano Errico compirono diversi miracoli la liberazione di Secondigliano dal colera, il ritrovamento di una bambina viva in fondo ad un pozzo dopo essersi smarrita tre giorni prima, la fermata della lava del Vesuvio durante l'eruzione del 1855 e numerose guarigioni e predizioni. Don Gaetano Errico, già venerato come un santo, e detto “'o Superiore”, morì a Secondigliano, all'età di 69 anni, il 29 ottobre del 1860, alle 10 del mattino, per le conseguenze di una febbre viscerale, all'età di 69 anni. Nella sua stanza, è ancora possibile vedere sul pavimento, due fossette che si sono scavate con le sue ginocchia per le moltissime ore notturne trascorse in ginocchio, davanti a una piccola porticina, che affacciava in chiesa, nel punto in cui si trovava Gesù Eucarestia e la statua dell'Addolorata. Nel 1866 il Cardinale Riario Sforza introdusse il processo ordinario diocesano. Nel dicembre del 1884 il Papa Leone XIII lo dichiarò Venerabile ed il 4 ottobre 1974 il Papa Paolo VI emise il decreto di eroicità delle virtù. Il 24 aprile 2001 Giovanni Paolo II firmò il Decreto d'approvazione del miracolo ottenuto dal signor Salvatore Cacciappoli per intercessione di Gaetano Errico. Il 14 aprile 2002 papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato e il primo marzo del 2008 papa Benedetto XVI, nel Concistoro tenuto in Vaticano, ha proclamato Gaetano Errico santo. La canonizzazione si è tenuta in Piazza San Pietro il 12 ottobre del 2008.
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  23. Io le do uno SPL anche perchè ha una bellissima patina, e anche perchè è un pò meno bella della mia e allora crolla tutto il castello di carte se la valuto meno
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  24. @Archestrato giustissimo MYSIA. Parion. Ae (2nd-1st centuries BC).Obv: Facing head of Medusa; c/m: monogram within incuse circle.Rev: ΠAPI / ANΩN. Eagle standing right; monogram to right; all within wreath.SNG France 1404; SNG von Aulock 1330; BMC 69.Condition: Good very fine.Weight: 6.30 g.Diameter: 22 mm.
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  25. Molto belle complimenti ! E anche bravo per aver abbinato anche un breve riassunto storico ... Troppo spesso ci si limita solo a mostrare le monete ... Non è facile trovarle belle ... In particolar modo quella con San Giorgio
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  26. Ciao. la nomina del 9 giudice e' cosa recente: http://www.corriere.it/esteri/17_aprile_10/corte-suprema-neil-gorsuch-giura-porta-ventata-conservatrice-48162d96-1de6-11e7-a3e5-56b4898b2bcd.shtml?refresh_ce-cp M.
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  27. Ciao @angel, grazie della precisazione ; perfetto , mi sembra un ottimo motivo per conservare il tuo Post nella nostra Sezione essendoci una stretta relazione storico religiosa . Buona giornata anche a te , un saluto .
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  28. La successiva per taglio è anche quella che più mi piace come iconografia...il buon vecchio SAN GIORGIO che trafigge il Drago... 4 soldi in mistura 125% 21 mm 4,39 grammi C: stellette in incuso D/ RESPUBLICA GENUENSIS S.4. in basso 1814 con al centro lo stemma di Genova tra 2 cornucopie R/ EX PRO BITATE ROBUR al centro il già citato San Giorgio a cavallo che infilza il drago
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  29. Ciao @dux-sab sono sempre gradite tutte le belle e rare monete....(anche quelle comuni) Non ho riferimenti recenti.....ma questo millesimo è abbastanza raro....sopratutto in questa conservazione. Grazie e saluti
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  30. Sono censiti anche nel catalogo del forum https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-NECRSI/15 Confesso che non me ne ero accorto, vorrei invitare @10tony89 che ha fornito quasi tutte le immagini, a dirci di più. petronius
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  31. Buongiorno @Cato_maior ...secondo me è originale, ma come suggerisci tu potrebbe esser stata pulita anzi lucidata; infatti se guardi il contorno delle lettere pare opaco mentre il resto cioè le aree "forse lucidate" hanno un colore diverso,lucido appunto... anche se le foto non sono molto chiare...potrebbe pure essere un effetto della luce...dovrebbe illuminarci @Paolopr che la può osservare direttamente. Intanto ti saluto...
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  32. Buongiorno @Asclepia la doratura come fai notare è sicuramente il punto più critico della medaglia, ho controllato sul secondo volume della serie "ieri ho visto il Duce" dedicato alla medaglistica ed è pubblicata a pagina 77 nr.10 (la si fa risalire al 1922, prodotta dallo stabilimento Johnson di Milano). Ma quale moneta di questo primo periodo (ha 95 anni) non presenta una patina scura o perlomeno una sottile pellicola naturale che non ne esalti la brillantezza ? in poche parole, non la comprerei, saluti.
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  33. buonaserra a tutti.....era bella,di bon peso d'argento, e diametro piu di 23mm..una lacrima d'argento!!.con ancora tutti relievi,piu o meno lisibili,e sopra tutto il ritrato carateristico a quelle monete del re.....se sapiete dirmi in piu su questa moneta....a ringraziavi....
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  34. Bella moneta ma dire che i graffi sono limitati... sono piccoli ma sono ovunque...a me pare sia stata pulita impropriamente...ha subito una bella (a dir poco) strofinata, i baffi quasi non si vedono e i capelli son "radi".Complessivamente resta una moneta piacevole...meglio il rovescio (e il contorno) del dritto. L'MB lo supera ma non arriva al qBB, per me MB+. Ma è solo un parere.
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  35. Microscopio digitale, ti cambia la vita........
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  36. Ottimo periodo storico , Storia con la S Maiuscola.Vedendo la carrellata di monete recentemente acquistate , forse potrebbe interessarle questo
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  37. Certo che se al Camp Nou il Barca dovesse ripetere l'impresa come con il PSG, cioè con l'aiuto dell'arbitro, sarebbe il colmo per la JUVE ! Comunque bella partita, vittoria meritata, ma pensa te se da Napoletano devo dire ste cose ...
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  38. Ciao, Diciamo che potrebbero "grossomodo" sembrare simili nella forma, ma se esamini bene le foto noterai delle sostanziali differenze. La forma, vagamente, potrebbe "quasi" essere quella, ma di nuovo, esaminando bene noterai come il flan (ossia, il tondello in se) sia decisamente più ampio su quello postato da @Layer1986 che nel mio (cosa che gli invidio tantissimo, ogni volta che posta questo mezzo ducato devo poi asciugare di bava il monitor ) Su questa monetazione poi, molte differenze non sono riscontrabili facilmente in foto, in quanto molte volte, già lo stesso spessore dei tondelli era diverso, e poteva variare anche nella stessa moneta (ad esempio, nel mio il tondello è molto molto spesso al D/ nella zona della legenda "III DG", ma sottilissimo nella parte diametralmente opposta. Il peso invece era una costante, ovviamente, dato che il valore era relazionato proprio al peso del tondello. Se approfondirai la monetazione battuta a martello, avrai modo di imparare molto di più, rimanendone sicuramente affascinato da tondelli del genere che a prima vista, potrebbero sembrare dei veri e propri... "rottami" (non ne parliamo se andiamo sulle minuscole monetine medievali!) Un saluto, fab.
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  39. Buonasera. Cosa non ti convince del gancio e dei due anelli...a me sembrano giusti, uguali a quelli di altre medaglie del periodo... http://kriegsmarine-dasboot.blogspot.it/2012/03/medaglia-marcia-su-roma-noi.html https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME61A/5 L'unica cosa è la doratura, che è normale non faccia patine, inoltre vedendo che anche gli anelli sono dello stesso colore potrebbe essere semplicemente una versione della medaglia appunto in MD.
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  40. con il caldo ho tirato fuori la mia
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  41. P.s. spero che per la locandina sappiano fare di meglio...
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  42. Circa le "foglie" della palmetta centrale del denaro di Matteo che sembrano essersi "mosse", forse al momento del conio (ma perchè solo questi due piccoli elementi e non altro?), mi fa sorgere una domanda: Visto che pare ormai assodato che nei primi denari quella non era una "palmetta" ma una colonna legata con due archi agli stipiti della porta urbica, del tipo dei portici con un lato aperto per intenderci, dove le Autorità chiamavano la popolazione per le assemblee pubbliche e visto che negli anni successivi è diventata evidentemente una palmetta distaccandosi dai lati della porta, mi chiedo: Ma quando è avvenuto questo cambiamento?
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  43. Buonasera a tutti, questo è uno dei 2 acquisti presi nella recente Inasta67. Patina scura rilievi notevoli, con un piccolo colpo a ore 3 del rovescio. Rappresenta la mediazione che fece Papa Leone XIII per mettere d'accordo Spagna e Germania sul dominio delle isole Caroline, site in Indonesia. Dichiarata QFDC, portata via a 70 Euro + Diritti. Che ne pensate? Vi piace? Ringrazio in anticipo chiunque voglia commentare. Saluti e buona Domenica Silver
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  44. MEDAGLIE PAPALI - ASTE MARZO 2017+ASTA NOMISMA Nel precedente post ho già commentato l'asta Kuenker, svoltasi nel decorso mese di marzo con risultati particolarmente brillanti per le medaglie papali. Nello stesso mese molti sono stati gli incanti che hanno interessato il settore . In Italia sono state proposte medaglie papali da INASTA, ARTEMIDE, NEGRINI, PAOLETTI. INASTA ha inserito nel suo catalogo per corrispondenza circa 600 lotti. Come nel precedente incanto di questa casa di aste, mi è parso di vedere molti esemplari facenti parte dello stock della Numismatica Barbero, noto tramite i listini di questa Ditta specializzata nel settore. Per la medaglistica papale, che è collezionismo di nicchia, questa quantità (anche se costituita da esemplari non rari) non è facilmente assorbibile. Il venditore di tale quantità, se difende ragionevolmente i prezzi, rischia una vendita limitata; diversamente deve proporre basi molto favorevoli. INASTA ha seguito quest'ultima strategia e le aggiudicazioni hanno superato il 60%. Il risultato è migliore della precedente asta: forse è stato anche favorito dalla buona conservazione del materiale, in gran parte moderno e contemporaneo. Le migliori percentuali del venduto riguardano il periodo Pio VII/Gregorio XVI (oltre l'80% dei 25 lotti) e Pio IX quasi l'80% dei 50/60 lotti. Per la medaglistica di questi pontefici i prezzi base erano particolarmente appetibili rispetto a quelli ordinari di mercato. Poco richieste sono state le medaglie di Paolo VI (intorno al 40% su 80 lotti; ma vi erano molte medaglie ripetute in due e tre esemplar); alta invece la percentuale di aggiudicazione per la medaglistica contemporanea (Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. I prezzi di aggiudicazione sono stati favorevoli per i collezionisti, che hanno potuto ripartire gli acquisti senza concorrenza agguerrita. Mi piace sottolineare che comunque qualche medaglia è stata contesa. Un esemplare della rarissima medaglia di Papa Pio IX (partenza da Portici), in bronzo, dalla base di € 50 è salita a € 950+diritti. NEGRINI - Ha proposto nella sua asta 25 lotti medaglie papali. Le aggiudicazioni hanno superato il 60%. In buona parte si trattava di medaglie antiche (anche medaglie originariamente fuse). Non è facile dalle sole foto giudicare i prezzi di acquisto (il valore fra una fusione originaria, una fusione di epoca e una fusione postuma cambia sensibilmente). I prezzi hanno in genere superato di poco la base; ma deve essere citata la medaglia di Alessandro VI per la incoronazione, che spiccava per il bel metallo di epoca, che, nonostante un diametro un po' carente, è passata dalla base di €100 ad una aggiudicazione di € 1200+diritti. ASTA PAOLETTI - Questa Ditta si è cimentata nella sua prima asta on line e ha proposto una bella collezione di 30 medaglie di Papa Innocenzo XII. Le aggiudicazioni superano l'80%. I prezzi - per esemplari originali - hanno superato largamente le stime sia per medaglie in argento, sia per medaglie dorate e si sono attestati ad un buon livello: ciò, pur essendovi una generalizzata avvertenza che le medaglie erano state oggetto in tempi passati di lucidatura. ASTA ARTEMIDE Ha proposto circa 25 medaglie in conservazione medio-bassa. Le aggiudicazioni risultano in misura del 40%. I prezzi mi sembrano coerenti con la qualità dell'asta. Quanto alle aste estere, ho visto qualche interessante medaglia in asta RAUCH (ma pochissimi erano i lotti e le quotazioni base erano sostenute): vi è stato molto invenduto. Cito una bella placca in argento di Papa Pio VI (unicum o tiratura limitatissima), non richiesta alla base di € 5.000. Nelle aste VICO, INUMIS pochi erano i lotti, riferiti a materiale abbastanza comune: la percentuale delle aggiudicazioni è stata buona con prezzi medio bassi, ASTA NOMISMA - Mi sembra giusto anticipare il commento sull'asta NOMISMA, svoltasi all'inizio del corrente mese di aprile. Grande asta, con qualche pezzo eccezionale e con tante medaglie in oro. NOMISMA ha adottato la strategia del prezzo base decisamente difensivo, sostenuto. Su circa 150 lotti il venduto è stato 60%, con prezzi elevati. Prezzo top per la eccezionale medaglia di Alessandro VII - mm. 72 - Santa Maria Campitelli, fusa in oro. Posta in vendita con un prezzo base di € 25.000, è stata aggiudicata per € 34.000+diritti. E' una medaglia eccezionale; l'uso dei metalli preziosi per le medaglie fuse era di assoluta rarità. Invero per tutto l'oro proposto vi è stata richiesta: le annuali di Pio VII (anni XVII e XXI) sono state acquistate per € 15.000/14.000 +diritti, gli esemplari di Pio IX per € 6.000/7.000+diritti, quelli di Leone XIII, Pio X, Benedetto XV per € 5.000/7.00+diritti, quelli di Pio XI a circa € 4.000+diritti, Pio XII anno I per € 5.500+diritti e la serie di 5 medaglie di Giovanni XXIII per € 12.000+diritti. L'oro ha fatto da traino anche per belle medaglie papali in argento e bronzo e cito per l'argento la rara annuale di Pio VI (anno XXII) in alta conservazione (€ 3.000+diritti), le annuali di Pio VII - anni VIII e XX (€ 800/750+diritti), le annuali di Leone XII - anni II e IV (€ 500/400 + diritti), le due annuali di Pio VIII (€ 800-900 +diritti) , circa 10 medaglie di Gregorio XVI con un prezzo medio di 350/400+diritti e un massimo di € 600 per l'anno XV. Nel bronzo alcune medaglie settecentesche annuali o straordinarie sono state vendute per € 250/300 + diritti. Mi sembra che anche per le medaglie papali si assista al fenomeno di uno sdoppiamento dei prezzi; non ho notizie precise su questa asta e sugli acquirenti. Si dice, in linea generale, che i prezzi salgono molto quando il materiale interessa investitori e che quel livello non si ripete nelle transazioni alle quali concorre solo il collezionismo. Ma l'acquisto solo di esemplari straordinari per rarità e conservazione, senza costruire una storia - che solo la collezione accurata e fatta anche di tanti pezzi comuni può rappresentare - mi pare una numismatica triste.
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  45. Ciao, anche io concordo con questo tuo pensiero. Anche se trovare un pezzo simile in un rotolino potrebbe dare una discreta soddisfazione, alla fine non è né un'errore di conio, ne una variante, solo e semplicemente una curiosità. È inutile strapagare per avere pezzi del genere che alla fine nulla altro sono che dei dischetti di metallo anonimo. Alimentare tale speculazione (anche minima) non ha senso.. trovarlo è buona cosa, comprarlo a mio avviso non tanto. Comunque ognuno è libero di investire il proprio denaro come meglio crede. Piccola curiosità: ricordo che nel primo periodo euro, la Francia produsse degli starterkit di prova contenenti anziché le monete, i tondelli vergini non coniati. Qualcuno entrò in possesso di tali sacchettini (chissà come) e rivedendo il contenuto ci ha pure fatto diversi quattrini all'epoca. Un saluto a tutti quanti
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  46. ASTE MEDAGLIE PAPALI FEBBRAIO 2017 e ASTA KUENKER Nel decorso mese di febbraio la medaglistica papale non è stata riguardata da proposte in asta interessanti nè sotto il profilo quantitativo, nè per esemplari rari. Posso citare l'asta BERTOLAMI con circa 60 lotti, abbastanza comuni . Per circa 30 medaglie antiche (in larga misura in bronzo, riconiate da Mazio ) vi è stata una discreta richiesta: ne sono state aggiudicate circa il 65% con un prezzo medio di € 70+diritti. Molti invenduti si registrano invece nelle medaglie ottocentesche e moderne. Nelle aste estere ho visto una presenza eminentemente simbolica e il mercato è apparso abbastanza sonnolento. Un certo risveglio, come di consueto, si nota con l'asta kuenker, svolta nel corrente mese di marzo. Nell'ambito di una importante collezione di medaglie storiche europee e dell'impero ottomano, ordinate per data, erano disseminate anche medaglie papali (circa 30 esemplari), tutte aggiudicate e con prezzi abbastanza sostenuti. Cito alcune aggiudicazioni: Papa Callisto III - Restituzione opus Paladino - bronzo - € 480+diritti; Papa Innocenzo VIII - Restituzione opus Paladino - bronzo - € 340+diritti; Medaglie di Papa Pio V - Per la vittoria dei cattolici sugli ugonotti (CORPUS 605) - riconio posteriore - Argento -€ 1.300+diritti; - Battaglia di Lepanto - Corpus 614 - Argento originale - Spl. - € 2.200+diritti; - Battaglia di Lepanto - grande modulo - CORPUS 618 - Argento - BB - € 2.600+diritti; - Battaglia di Lepanto - grande modulo - tipo CORPUS 620 - riconio bronzo Spl. - € 400+diritti; - Battaglia navale - Riconio ibrido posteriore con coni Paladino- Argento - con appiccagnolo ornamentale -Corpus 666 - € 700+diritti. Medaglie Innocenzo XI - Alleanza quadripartita contro i turchi 1684 ( fusioni grande modulo - Miselli 186 - una in argento e l'altra in bronzo con cornice) € 2400-1600+diritti; - Estensione lega santa alla Russia 1687 - fusione grande modulo - bronzo - Miselli 193 - € 1.500+diritti; - Straordinaria anno XI - Per la vittoria della Lega santa (analoga alla annuale, ma opus Mueller- Miselli 159a ) - Spl. - Argento - € 800+diritti; - Per incitamento guerra santa - Miselli 160 - Originale- argento - SPL - € 1.500+diritti; Medaglia Alessandro VIII - Per vittoria Venezia e liberazione Morea -1690 - Miselli 269 - Argento - SPL.- € 1,200+diritti; Medaglia Clemente XI Annuale anno XVI - Argento SPL - € 650+diritti
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  47. A quanto sembra, salvo ripensamenti, sempre possibili visti i precedenti, continui rinvii, nella sessione del prossimo 13 aprile, dunque tra poco più di due settimane, la Corte Suprema deciderà se discutere o meno il ricorso dei Langbord. Se lo respingerà, quella sarà la data in cui potremo mettere la parola FINE a questa storia, poiché è chiaro che con un verdetto negativo, se anche ci fossero in giro altre monete (e ci sono quasi sicuramente), chi le ha si guarderà bene dal tirarle fuori, continuando a tenerle nascoste come ha fatto finora, e anche, forse, a scambiarle privatamente, con mooolta discrezione Se invece la Corte accetterà di discutere il caso, potremo goderci un altro giro di giostra petronius
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  48. A me il formato esclusivamente elettronico fa sempre specie. Quante riviste del passato possiamo consultare e studiare anche se le società che le editavano sono morte e sepolte! Oggi invece basta non rinnovare il canone del sito per perdere tutto...
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  49. Al mio paese negli anni '30 c'era un tale Z. abilissimo falsario che fabbricava le "colombine" (5 lire tipo aquila romana) con argento 900/1000 anzichè 835, tanto ci guadagnava ugualmente. Ogni mattina andava a bersi un caffè al bar e lo pagava con un pezzo di sua produzione che faceva suonare sul marmo del banco per far capire che non era falso. Un bel giorno fu pescato dai carabinieri perchè l'aiutante disse loro che i punzoni erano nascosti nello stipite di una porta di casa sua. Al processo si difese dicendo che era più onesto dello Stato perchè le sue monete avevano un titolo superiore! Dopo il 1976 nei dintorni circolavano in quantità industriale pezzi falsi da 200 lire molto più leggeri degli originali che suonano in modo diverso se battutti su una superficie di marmo. Il fatto fu oggetto di un articolo sul "Giornale di Vicenza" che conservo ancora. Qualche pezzo lo ho messo via. L'introduzione dell'euro lo ha favorito quintuplicando il suo profitto. Il falsario continua la sua produzione con pezzi da 50c che sono di ottone anzichè di oro nordico e pesanopqualcosina in meno degli originali. L'imitazione è perfetta! Non parliamo dei pezzi da 50 euro perfettamente imitati che distingui solo per la carta più morbida degli originali e per la mancanza di rilievo della calcografia in un certo punto che non dico. A me ne hanno rifilato uno ma... indovinate cosa ho fatto?
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