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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/14/17 in Risposte
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Avendo la fortuna di vivere in una città come Padova, dove non solo ci sono un Museo espressamente dedicato alla Numismatica ed una Università in grado di fornire giovani desiderosi di mettere a frutto, organizzando visite guidate e conferenze, le nozioni appena apprese nella aule, ma soprattutto un circolo numismatico molto interessato ed attivo nella promozione della numismatica, ho potuto toccare con mano quanto sia possibile fare per la divulgazione, quando c'è collaborazione fra queste componenti. So che sto illustrando qualcosa che per alcuni (o molti?) di voi è ontologicamente impossibile, naturalmente per colpa della componente diversa dalla sua, ma invece si può fare: da un lato basta convincere chi per professione accademica non può permettersi errori nel suo lavoro che da parte di un appassionato si può accettare anche un certo numero (ehm.... in certi casi perfino eccessivo) di inesattezze, se con le su parole riesce comunque a creare interesse verso la materia (tanto i particolari nessuno li ricorda, tra il pubblico); dall'altro convincere il collezionista che il mondo non è costituito da potenziali collezionisti che non aspettano altro che sentire il suo 'verbo' per rendersi conto dell'irrefrenabile passione inconscia che li accomuna. No, purtroppo il collezionista di monete (ancor più 'la' collezionista) sono personaggi antropologicamente rari, che però hanno una grande fortuna: hanno dimestichezza e 'possiedono' un documento storico di primaria importanza e lo possono illustrare. Quindi niente problemi di conservazione né di autenticità: esclamazioni come il 'prooooooofff' strascicato per esaltare un fior di conio oppur l'ormai famoso e perentorio 'questa moneta URLA la sua autenticità/falsità!' non hanno senso per i 'normali', suscitano solo perplessità, se non ilarità. Quella che conta è la storia, sempre e soltanto la storia, e le monete hanno il grande vantaggio di poterla trasmettere non solo attraverso immagini e scritte, ma anche attraverso il farsi toccare. Convincere un ragazzetto che l'antico romano toccava quegli antoniniani sviliti di terzo secolo con la stessa impressione che può dare a lui, di fronte ad una gelateria o ad un negozio di giocattoli, il sentire in tasca solo poche monete da 10 centesimi, oppure per i più grandicelli far passare di mano un grosso di Venezia, ricordando per similitudine il senso di soddisfazione che ci dava, durante i viaggi low cost in Inghilterra, il sentire nelle tasche quelle meravigliosamente cicciotte monete da 1 sterlina, possa aiutarci a comprendere i nostri antenati più di mille traduzioni di Cicerone. Tutto questo pistolotto solo per dire che, in quasi tutti gli interventi che ho appena letto, il senso della storia è assai evidente, e di questo mi congratulo sinceramente. Mi permetto anche di dire che quella contrapposizione apparentemente adombrata da alcuni fra accademia sorda alle esigenze del popolo e avanguardie rivoluzionarie che dal web si fanno carico del compito di educarlo è simpatica ma leggermente retorica (e un po' retro). Tutti i Musei d'Italia, se non piccoli o piccolissimi, hanno un servizio didattico piuttosto efficiente, che organizza sistematicamente visite guidate, spesso preparate in precedenza dagli insegnanti a scuola, e laboratori per i ragazzi dove si fanno attività talvolta bellissime. Se nello staff museale c'è un anche esperto di numismatica la cosa riguarda ovviamente anche le monete, Il problema è che di esperti numismatici nei musei ce n'è veramente pochi e poi per ovvie ragioni è difficile che le monete escano dalle vetrine per essere toccate (talvolta comunque succede). Quindi le attività svolta dai collezionisti possono veramente essere preziose, come posso testimoniare grazie all'attività del Circolo Numismatico Patavino. Saluti, Andreas7 punti
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è già la quinta volta che la maestra con l'approvazione del dirigente scolastico ogni 5 anni mi chiama per questa " lezione numismatica" a cui aderisco sempre con molto piacere, è un paese vicino al mio dove mi reco, mentre nelle elementari del paese dove abito solo una volta mi hanno dato l'opportunità di parlare di numismatica. comunque queste uscite mi gratificano molto vedendo l'interesse che riesco a suscitare nei ragazzi questo sito "la moneta" mi ha dato l'opportunità di far conoscere la mia passione per la numismatica sono io che ringrazio5 punti
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Buondì, ecco un grano della repubblica napoletana del 1648, peso abbondante: 7.13 grammi!! Quasi quanto una pubblica "leggera" dello stesso periodo5 punti
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Buon giorno da nonno cesare; una testimonianza; qualche anno fa feci un intervento in due quinte classi elementari bene: in due ore un solo sbadiglio, tanta attenzione un mare di domande...mi ricordo quando più giovane salivo "Al pulpito" per illustrare i miei lavori a convegni tecnici sull'ecologia: sbracamenti, gente che leggeva il giornale; chiacchere, sbadigli a non finire...li per li ho pensato che forse era l'argomento che proponevo ad avere scarso interesse; ma mi sono poi accorto che nel mondo dei "grandi" questo comportamento è purtroppo rituale...un saluto e viva i giovani5 punti
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4 punti
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Buon pomeriggio Le istituzioni, siano esse musei o scuole, sono fatte da uomini e donne che possono essere più sensibili e aperti a certi argomenti, rispetto ad altri; tutto qua. Quando due sensibilità affini si incontrano, possono nascere situazioni positive e belle. Ricordo la "Giornata sul Grosso" di qualche anno fa o la recente apertura dell'Ambrosiana ai collezionisti, perché potessero vedere e toccare con mano alcune delle monete e medaglie che custodisce. Momenti veramente belli; peraltro c'era presente anche un socio del Circolo Patavino. Circoli, associazioni, collezionisti ed appassionati volenterosi e disponibili, sopperiscono e "arrivano" dove talvolta le istituzioni latitano, anche a causa dei tanti, gossi o piccoli problemi che sappiamo. Il Circolo, l'associazione od i singoli appassionati possono fare da pungolo ed essere propositivi e se trovano nelle istituzioni persone sensibili, la "magia" si compie. Non credo possa esserci contrapposizione tra le varie voci del coro, ma è bene che ci sia collaborazione; ognuna di queste voci ha un suo merito e una sua funzione, a volte limitata, ma è la musica che vince. saluti luciano4 punti
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Buonasera a tutti,nell'intento di perorare la causa di una "corrente"agiografica all'interno della sezione storia e archeologia,pubblico questo mio post affinché si renda chiara quale è la mia idea di agiografia. Non molto tempo fa nel mio paesello venne istituito un piccolo museo adiacente ad una importantissima basilica,lo scopo era quello di custodire ciò che restava di una decorazione parietale in stucco,sul modello di Santa Maria in Valle a Cividale del Friuli per intenderci,raffigurante una teoria di Santi tra cui San Maurizio. Questa Basilica ha le sue origini,allo stato attuale,nell'epoca Ottoniana,infatti il paesello era feudo originario di tale Ottone ,plenipotenziario e protospatario in Italia per gli imperatori germanici,facente le sue funzioni a Ticinum-Papia (Pavia). Tornando a San Maurizio va detto che egli era un generale romano del III secolo d.C ,di origini egiziane ,comandava la legione tebana, in seguito stanziata nei pressi di Colonia un Germania ,qui fu martirizzato con i suoi compagni sotto Diocleziano.Tale presenza tra gli stucchi ottoniani della Basilica è certamente dovuta alla sua funzione di protettore del Sacro Romano Impero infatti ancora oggi sono diversi gli ordini Mauriziani legati sia all'impero germanico sia alla casata dei Savoia. l'iconografia di San Maurizio e tipica,esso si presenta sempre :stante,frontale con una lancia nella destra , la mano sinistra appoggiata su di uno scudo e in abiti militari,la lancia è quella detta di Longino,anch'essa attributo tipico del Santo e attualmente custodita nel tesoro del Sacro Romano Impero a Vienna. grazie a questa sua peculiarità è stato facile attribuirgli alcuni dei frammenti meglio conservati e tentarne una ricostruzione poi esposta nei fatti all'interno del museo.A questo punto spinto dalla mia passione per la storia e l'iconografia ho pensato:perché non ridare dignità completa all'immagine del Santo ricostruendola ex novo ? Magari posizionandola in un'edicola e poi perché non renderla filologicamente corretta raffigurandola con abiti del III sec.? E ancora perché non dipingerla in stile bizantino alla maniera delle icone ? Detto fatto,appoggiandomi ad un bravissimo iconografo abbiamo elaborato la nostra idea del San Maurizio 2.0. la lorica è quella tipica del Santo e presente anche nella versione ottoniana,la cintura è in stile "militare"decorata a "Kerbshnitt"in uso alle legioni in centro e nord Europa,la fibula che chiude il mantello è una"zwiebel kopf" fibula testa di cipolla ,largamente usata in epoca tardoantica,la lunga spatha è uguale a quella dei tetrarchi a Venezia,ed ecco che dopo mille anni l'immagine di San Maurizio torna a campeggiare su una parete di un edificio del mio paese. i più attenti sapranno riconoscere nell'iconografia Mauriziana un archetipo molto più antico che tra gli altri ha dato origine ad un famosissimo manufatto eburneo appunto di epoca tardoantica ,chi di Voi sarà il piu veloce a definirlo? A parte gli scherzi ho trovato molto stimolante questo piccolo esercizio mentale sfociato nella creazione di una rappresentazione volta a omaggiare un antico Santo da tempo nascosto nei frammenti di un reperto archeologico misconosciuto. Saluti. ADELCHI.3 punti
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Auto regalo Pasquale ! : Mezza Lira I Tipo 1733 Carlo Emanuele III3 punti
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Io non la considero nemmeno testa piccola a dire il vero, l'ho fatto presente più volte ma non vogliono eliminarla dalla catalogazione, per me è lo stesso punzone dell'effigie che appare più piccolo per via della leggenda più vicina al bordo. Quindi moneta comune. Scusate se sono sincero.3 punti
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Beh questo è un momento storico importante non poteva mancare, iconografia insurrezionale, nella sua semplicità emozionante..3 punti
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Buonasera ragazzi...io continuo con un'altra moneta di Ferdinando III, Regno di Sicilia dopo il 10 e il 5 grani ora posto un 2 grani del 1814....3 punti
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Ciao a tutti, volevo condividere con voi uno dei miei ultimi acquisti. Cosa ne pensate, vi piace? Che conservazione attribuite a questo esemplare? è il primo biglietto di questa tipologia che entra a far parte della mia collezione. Allego scansione fronte e retro. PS: quel timbro al retro, secondo voi, che utilità ha avuto a suo tempo? Grazie.2 punti
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Grazie Prof! ....quest'anno non vi sarà facile liberarvi di me....siamo solo alla terza parte di sei (penso..+ o -, dipenderà dallo spazio) Nella speranza che questo studio possa essere di aiuto a chi si avvicina alla monetazione bassa di Francesco I d'Este. Un caro saluto Mario2 punti
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Ho apprezzato moltissimo il lavoro di Mario Veronesi , sulla monetazione di Francesco I Este per Modena. Porgo i miei complimenti per la chiarezza e l'esposizione esaustiva di una tipologia non facile a @mariov60.2 punti
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Ieri, ho potuto aggiungere a la mia collezione questo quarto di grosso di Carlo Emanuele I. Peccato per la data , ma se vede il ramo verticale della T per la zecca di Torino. Comunque, l'ho presa perche ha una bella patina azzurra. Ho visto che abbia uno punto sotto e un poco avanti della T del rovescio, come il quarto di Savoiardo del catalogo datato di 1583. Cordiali saluti. Alain.2 punti
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Faccio un "salto" di 119 anni nel tempo della bellissima Napoli,per farvi vedere il mio 6 Ducati d'oro del giovane Ferdinando IV.2 punti
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Buonasera, qualcuno sa darmi informazioni su questa moneta? Credo che sia totalmente in argento e che non sia stata solo bagnata dentro di esso. Quindi penso che sia come epoca, dell'inizio dell'emissione di questa tipologia. Il suo diametro è di 15mm esatti. Grazie.2 punti
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Buona serata Bello il termine "Missionario numismatico" saluti luciano2 punti
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Il punto non è se li vale ma se ti va veramente e mettere in collezione un pezzo tanto usurato. Anche io ho iniziato la mia collezione acquistando monete in bassa conservazione. Mi soni stufato quasi subito di averle e poi, nel tempo, le ho sostituite con pezzi in alta conservazione. I pezzi in bassa conservazione non riesco a piazzarli neppure a metà del prezzo speso. Il mio consiglio è quello di prendere pochi pezzi ma buoni.2 punti
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Segnalo agli amici della Sezione monete barbariche che martedì 2 maggio p. v. presso la sede del Centro Culturale Numismatico Milanese il dott. Arslan terrà una conferenza ("propedeutica" alla mostra oggetto della discussione) sulle ultime novità nel campo della monetazione longobarda. https://www.lamoneta.it/topic/157169-al-ccnm-la-monetazione-longobarda/ Buona Pasqua, Antonio2 punti
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Ciao è molto usurata pero' credo che qualcosa vale dipende dalla rarita',non credo che tutti abbiano delle FDS, a quei tempi dovevano circolare per forza.2 punti
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Sono d'accordo con il Tipo H3, ma secondo me le prerogative sono più della seconda serie (b). Nota grande P che tocca i due cerchi e perlinature sfumate. La percentuale di fino è di 500 millesimi (da qui la denominazione del tipo lucensis micinus , ovvero di "metà valore"). Dunque, ricapitolando per l'amico @aureliotiburzio : zecca di Lucca, denaro enriciano a nome di Enrico V (1106-1125), peso 0,80-0,90, tipologia utilizzata durante seconda e terza Crociata Bell'esemplare, complimenti. Ottimi @bavastro e @margheludo saluti2 punti
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Giusto, denaro di lucca tipo H3a. Non in argento ma mistura con fino d'argento inferiore a 750/1000 siamo a cavallo tra XI e XII sec. Ma vorrei sapere cosa ne pensa l'amico @adolfos visto che io sono ancora un tirocinante..2 punti
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Concordo con @aemilianus253 sulla bontà della moneta. I ''crateri'' potrebbero essere stati creati al momento della coniazione per una imperfezione del conio e successivamente riempiti con altro materiale. Gli strisci potrebbero essere dovuti alla circolazione o a un tentativo maldestro di pulizia. Arka2 punti
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buongiorno, mi pare somigli molto ai denari di Lucca. L'argomento è molto vasto ed è stato sviluppato da diversi Lamonetiani. Questi lavori sono raggiungibili da questi link2 punti
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Contribuisco alla discussione con il testone giubilare del 1725. Complimenti ai proprietari delle monete sopra postate, la rarità del giulio da sola basta a giustificarne il possesso in collezione. Il testone che posto rimane una moneta rara anche se negli ultimi anni se ne sono visti molti esemplari in vendita, saluti.2 punti
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curiosita da leggere http://misteridiassisi.it/san-francesco-e-lenigma-delle-monete-lucchesi/ bluetooth_content_share.html2 punti
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E fai male caro Luigi! Tieni stretto l'entusiasmo che quella volta ti ha spinto a lanciarti nel primo articolo. E' merce rara! Ricordo bene la persona che 18 anni fa seppe apprezzare l'entusiasmo più che la competenza e con grande pazienza e umiltà mi condusse per mano nella stesura del primo articolo per Archivio Veneto. Ora quella persona non c'è più, ma spero che la sua lezione rimanga con me ancora a lungo.2 punti
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Bellissima banconota! Non è facile dare una valutazione sullo stato di conservazione, è stata stampata su di una carta colorata particolare e non tutte le grinze appaiono in una normale foto/scansione. Da quel che si evince sembrerebbe oltre in bb, naturalmente il timbro fa parte degli elementi che sminuiscono la conservazione, la banconota non ne aveva bisogno, non c'è nulla di ufficiale nel suo utilizzo. Ha tutte le caratteristiche di un timbro postale e con l'epoca ci siamo: Anche agli inizi del XX sec. vediamo vari timbri postali, addirittura sino agli anni '60, i più diffusi erano quelli che identificavano una zona, tipo questi: ______________ Non hanno avuto nessun ruolo per la normale circolazione, possibilmente era importante apporlo ed interessava solo ed esclusivamente agli uffici postali, non possono quindi considerarsi parte integrante di una banconota, la macchiano solamente. Una acquisizione notevole, complimenti!2 punti
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Io insegno alle superiori, e a tutte le mie classi faccio un piccolo corso di numismatica (2-3 ore) come progetto di storia. Lo limito al mondo antico e parlo del concetto di moneta, spiego le origini, poi un po' di storia della moneta in Grecia e a Roma e mi soffermo poi sulla moneta come mezzo di propaganda e sul suo uso come fonte storica. Porto un power point con molte belle immagini che ho selezionato e migliorato negli anni e il corso ha sempre grande successo, tanto che spesso i colleghi mi chiedono di tenerlo anche nelle loro classi (è particolarmente adatto alle seconde per motivi di programma). Quest'anno - cosa che mi ha fatto grande piacere - sono stati i ragazzi stessi a venirmelo a chiedere: per i giorni di autogestione in cui sono loro a organizzare corsi e lezioni è stato inserito anche il corso di storia della moneta, che ha avuto un buon numero di partecipanti. Non porto più le monete ai ragazzi dopo una polemica avuta qualche anno fa con una collega che alla vista di qualche denario e antoniniano ha commentato scandalizzata che "certe cose dovrebbero stare in un museo". Per evitare discussioni dunque mi limito alle immagini, sperando che bastino a suscitare l'interesse verso la scienza numismatica.2 punti
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oggi ho fatto da "cicerone numismatico" ad una 5° elementare, la maestra col permesso del dirigente scolastico mi chiama per illustrare ai ragazzi l'hobby e la cultura delle monete. I ragazzi sono attratti e possono toccare con mano le monete alcune protette dalle bustine di plastica ho dato il titolo di "parlar di Monete" ho diviso il tutto in piccoli appunti, dal baratto alle monete antiche, dal periodo repubblicano all'imperiale, la coniazione e i metalli, la moneta medievale, la tosatura e i cambiavalute, che cosa si comperava e cosa valeva la moneta, le pene per i falsari, i rinvenimenti monetali, monete moderne dall'unione monetaria latina all'euro alla fine ogni alunno è stato omaggiato con una liretta d'alluminio e con altre monete a "ricordi della lira" (che non hanno mai speso) dato la loro giovane età invio foto e ha voi lettori del forum un commento2 punti
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Ciao a tutti. Nel novero dei miei interessi numismatici rientra sempre la Britannia, la monetazione collegata a questa area, la zecca di Londinium e la produzione londinese a titolo di Costantino e la sua discendenza. Pertanto continuo a monitorare le offerte del mercato collegate a questi temi. Relativamente comuni sono le SOL INVICTO, i GENIO POPVLI ROMANI e le BEATA TRANQVILITAS anche se tra queste, per il collezionista più attento, vi sono esemplari più comuni e varianti più rare. Spesso raggiungono comunque valutazioni discrete, nonostante una certa disponibilità per i tipi più comuni, probabilmente per un buon interesse da parte dei collezionisti anglosassoni. Oggi ho aggiunto al vassoio dedicato il segunte esemplare, acquistato da venditore professionale inglese. CONSTANTINVS PF AVG, busto corazzato e laurato rivolto a destra / CONCORD MILIT, Concordia stante verso sinistra, reggente due stendardi. Stella in campo destro, PLN in essergo. 23 mm, 4.72 g. RIC VI 195. Il venditore la attribuisce al 310-312 d.C., il Clooke Toone all'anno seguente ovvero al 311-312. Sempre lo stesso testo la segnala come "Comune" ( per la tipologia è nettamente la serie più rappresentata con 31 esemplari presenti negli hoard di riferimento ) anzichè "Scarce" come segnalata dal venditore professionista (che probabilmente si sarà affidato al rating del RIC con le consuete incongruenze). Dalla sensazione personale posso dire che in considerazione della qualità di conservazione (che mi pare discreta) mi ritengo abbastanza soddisfatto: è un tipo che passa talvolta sul mercato ma non con una frequenza alta. Il C-T la attribuisce alla terza riduzione di Londra a 72 pezzi/libbra per un peso teorico di 4.48 g impostati su tondelli di 21-22 mm di diametro per cui i dati fisici sono perfettamente compatibili. Si tratta di una emissione prodotta nel periodo immediatamente precedente la discesa in Italia di Costantino, in veste di Augusto delle Gallie e dell'Hispania, contro Massenzio. Guidava un esercito costituito da 90.000 fanti e 8.000 cavalieri provenienti da truppe barbare sconfitte, Germani, popolazioni celtiche e britanniche. Mi piace pensare che il messaggio della moneta fosse indirizzato proprio a queste ultime milizie: le truppe britanniche e quelle galliche costituirono lo "zoccolo duro" dell'esercito costantiniano. Se non erro a conferma del fatto che il messaggio fosse destinato a quelle milizie che lo appoggiarono all'inizio della sua carriera dopo la morte del padre Costanzo Cloro va segnalato il fatto che le CONCORD MILIT sono state emesse solo a Londinium: probabilmente un suo omaggio ai fedeli soldati romano-britannici. Ciao Illyricum1 punto
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Buongiorno a tutti i lamonetiani...oggi vi propongo 4 monetine genovesi del 1814... Cominciamo con un po' di storia... 20 Aprile 1814 Genova viene occupata dagli inglesi, più precisamente dalla marina inglese comandata dall'Ammiraglio Bentinck che con l'aiuto degli stessi genovesi caccia le forze filo-francesi comandate dal Barone Fresia...lo stesso Bentinck il 26 Aprile, contravvenendo alle istruzioni avute dal ministro della guerra inglese, firmò ed emanò un proclama con cui si ripristinavano le leggi in vigore nel 1797. Il proclama inizia cosi: "Avendo l'armata di S. M. Britannica sotto il mio comando scacciati i Francesi dal territorio di Genova, e divenuto necessario il provvedere al mantenimento del loro buon ordine e governo di questo Stato. Considerando che il desiderio generale della Nazione genovese pare essere di ritornare a quell'antico Governo, sotto il quale godeva libertà, prosperità ed indipendenza; e considerando altresì che questo desiderio sembra essere conforme ai principi riconosciuti dalle altre Potenze alleate, di restituire a tutti i loro antichi diritti e privilegi, si dichiara:... articolo 1 "Che la costituzione quale esisteva nell'anno 1797, con quelle modificazioni che il voto generale, il pubblico bene e lo spirito dell'originale Costituzione del 1576 sembrano richiedere, è ristabilita"; all'articolo 3 "Che un Governo provvisorio consistente in tredici individui, e formato in due Collegi come prima, sarà immediatamente nominato, e durerà in carica sino al 1° Gennaio 1815, quando i due Collegi verranno compiuti nel numero prescritto dalla Costituzione"; ....il presidente del Governo Provvisorio fu nominato Gerolamo Serra... inizia così la breve Repubblica Genovese del 1814... 3 Novembre 1814 inizia il Congresso di Vienna che dovrà decidere il nuovo assetto del europa. Durante il congresso falliscono tutti i tentativi di ripristinare la vecchia repubblica genovese. 26 dicembre 1814 il Governo Provvisorio abbandona per protesta il potere, i genovesi infatti erano contrari (a dir poco) all'annessione al regno di Sardegna, cosa che però diviene realtà il 4 Gennaio 1815, quando gli inglesi consegnano la città al nuovo Governatore Sabaudo Maresciallo Ignazio Thaon di Ravel... Durante questa breve Repubblica, quasi un dejavù, furono battute 4 monetine, è proprio il caso di dirlo, che però sono una splendida testimonianza di quell'anno di cambiamenti... Ecco il 10 soldi 1814 18 mm 2,1 grammi di argento 888% contorno liscio D/ RESPUBLICA GEUENSIS stemma di Genova con grifoni e sotto SOL.10 R/ NON.SURREXIT.MAJOR.1814. con San Giovanni Battista1 punto
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Come ogni anno, da un po' di tempo, mia sorella, insegnante della scuola primaria, mi chiede se posso prestarle delle monete da mostrare ai suoi alunni durante le ore di storia. Certo, quando mi chiede periodi storici e zecche che conosco bene non ci sono problemi. I ragazzi hanno il massimo rispetto per queste cosette che sono la storia che viene insegnata a loro sui libri. Quest'anno però sono in difficoltà: mia sorella mi chiede monete fenicie (!), di Creta (!), greche e romane. Sulle ultime due, presterei un Pegaso di Corinto e il denaro repubblicano con Ulisse ed Argo. Fenicie non ne ho, ma posso far passare il bronzetto sardo-punico per fenicia. Di Creta, ahimè, ne ho solo veneziane, ma quelle non escono da casa mia . Scherzi a parte, questo tipo di iniziativa, ai miei tempi scolastici impensabile, non può fare male anzi. I bambini toccano (poco, ho raccomandato) questi testimoni storici di quello che hanno imparato, gli dei, gli imperatori, la mitologia. E ne sono sempre affascinati, pare.1 punto
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Asta Nomisma 55 del 04-05 Aprile 2017 - lotto 1466 - Medaglia straordinaria fusa di Gioacchini Francesco Travani emessa per ricordare la ricostruzione della Chieda di Santa Maria in Campitelli in oro : aggiudicata ad euro 34.000 + diritti1 punto
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Il decreto porta la data dell'ultimo periodo (ed anche il più travagliato) del conflitto mondiale. È il periodo descritto da Moravia nel romanzo la ciociara (caduta del regime, la fuga dalle città, abusi e soprusi e tante tante sofferenze) Tutto andava a rotoli, indipendentemente dal valore che può avere, è un pregevolissimo è silente Testimone di quei tempi disgraziati, dove il tutto, oltre ad essere già quello che era, diventava incredibilmente più costoso e quindi ancora più problematico. Mi sarebbe piaciuto collezionare quel periodo con i nominali del periodo, ma causa mezzi limitati mi contento del pezzo da mille e da cento lire barbetti in conservazione dignitosa. E comunque sempre belle le Barbetti, anche vissute, ed il taglio da 500 è raretto da trovare bello, te lo invidio (sanamente eh!) fab1 punto
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Buonasera a tutti, colleziono da tanto tempo monete borboniche e per parecchi anni avevo smesso per motivi che non sto a ripetervi. Mi ero dimenticato (sara' la vecchiaia) di questa mezza piastra del 1851, con una particolarita' che voglio portare alla vostra conoscenza: ha il bordo totalmente liscio, non presentando la dicitura in incuso PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS Cosa ne pensate?1 punto
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E' difficile stabilire un rapporto tra le quotazioni nelle diverse conservazioni, la moneta è rara ma l'appetibilità di un esemplare in bassa conservazione non è, ovviamente, la stessa di uno ben conservato... quindi a mio parere i 360 euro per un "BB" (che non è BB, sempre a mio parere), sono tanti rispetto ai 2500 euro dell'SPL +. Attenzione alle manomissioni, il peso di un esemplare integro è attorno a 1,8 grammi, se tosato scende anche di mezzo grammo, controllerei il peso prima ancora di valutare tutto il resto ! Ciao, RCAMIL.1 punto
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"E le sovrane emesse durante il regno di Vittoria e a nome dei regnanti a lei successivi, fino ai nostri giorni ,hanno corso legale?" Per rispondere a questa domanda, dobbiamo partire dall'analisi della legge fondamentale monetaria inglese, il Coinage act del 10 febbraio 1870 promulgato dalla regina Vittoria e ancora oggi vigente. Ne riporto il testo allegandolo a questo intervento in un file in pdf, perchè altrimenti si tratterebbe di scansionare 8 pagine. Per quanto riguarda le sovrane (ma anche le mezze sovrane, il pezzo da 2 pounds e quello da 5 pounds) il Coinage act del 1870 stabilisce che tali monete devono considerarsi monete a corso legale nel Regno Unito fino a quando non se ne sarà deliberato il ritiro. Le monete d'oro interessate dal provvedimento sono innanzitutto quelle emesse durante il regno di Vittoria ma, in assenza di disposizioni di loro ritiro o di modifiche in ordine alle loro caratteristiche, anche le monete d'oro dei sovrani inglesi che hanno regnato e che regnano dopo Vittoria continuano a mantenere il corso legale loro attribuito dal Coinage act del 1870. Fino a giungere alle monete d'oro emesse a nome dell'attuale Regina regnante Elisabetta II, della quale pubblico qui sotto un estratto scansionato del suo primo Royal Proclamation in materia monetaria risalente al 25 novembre 1952 nel quale, richiamandosi espressamente la "section eleven of the Coinage Act 1870...", si determina "the design for any coins". Sulla base di questa disposizione emanata sotto il regno di Elisabetta II e considerando che il Coinage Act del 1870 non è mai stato abrogato, possiamo quindi concludere che le sovrane, le mezze sovrane e i pezzi da 2 e da 5 pounds in oro coniati dal regno di Vittoria a quello di Elisabetta II abbiano conservato il corso legale e debbano pertanto considerarsi a tutti gli effetti "monete aventi tuttora corso legale". Saluti. M. 1870feb10.pdf1 punto
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Van Alfen, concordando con Buttrey, primo studioso delle suddette imitazioni, ritiene che queste monete - facenti parte del Fayoum hoard - siano state coniate in Egitto. In particolare, questa tesi sarebbe supportata dal ritrovamento di conii di "civette" proprio in Egitto, uno dei quali corrisponde proprio al dritto della moneta del tipo "Buttrey M". Considerando la presenza di numerosi "die links" tra le monete del Fayum hoard non sarebbe pertanto improbabile che anche le monete di cui ai tipi "B e X" siano state prodotte in Egitto. Nello specifico trovo diverse affinità tra la moneta esitata da CNG e quella dell'articolo di Van Alfen classificata come Buttrey Type X: In conclusione: si è trattata di una trovata commerciale di CNG, o si può effettivamente parlare di una coniazione egiziana imitativa delle civette ateniesi? Matteo1 punto
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Il tuo @giangi_75it a quale si avvicina di più? A parer mio se la conservazione è almeno mb, vista la rarità e c'è il prezzo...va preso. Considera che a basse conservazioni il prezzo deve essere molto basso.1 punto
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Buongiorno Fabio, a parte l'estrema rarità , parliamo di un metallo molto duttile ed è quasi un miracolo trovare una medaglia di 350 anni in oro in queste condizioni favolose. Un pezzo veramente unico. Buona Pasqua. Silver1 punto
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Considero tutti I nominali da 3 Tornesi rari, molto I primi anni con ritratto giovanile di Ferdinando. Posto il mio 3 Tornesi 1851. Salutoni a tutti1 punto
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E allora visto il riscontro, chiudo il poker con il 4 denari in rame sempre del 1814... 18mm 1,5 grammi rame C liscio D / lo stemma di Genova tra rami di lauro R/ D. QUATTRO 1814 anche questa in buona conservazione....1 punto
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Scusa @nando12 ma se questa la giudichi bb+, quella che hai postato tu e quella di @Martin_Zilli come le valuti...... Solo per capire, essendo io alle prime armi1 punto
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Sembrerebbero in una conservazione molto alta, ma dalle foto non è possibile essere più precisi. Forse Tony voleva dire lavate anziché pulite? anche qui, all'infuori della fecondità (che mi sembrerebbe essere la "più bruttina" del trittico ), sembrerebbero avere una leggerissima patina dal quel che vedo sullo schermo del cellulare... in ogni caso, la quadriga sembrerebbe notevole, con un dettaglio della briglia e della pancia del cavallo praticamente intatta, anche al dritto sullo zigomo del re. Molto bello anche l'aquilotto. cmq Da vedere meglio con foto, possibilmente, più chiare1 punto
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Semplicemente fantastico! Ne avessi avuto io di insegnanti così... @gigetto13 tu hai il libro "La Numismatica, che Avventura!" edito dalla NIP e scritto da me e Magdi, vero? Perché potrebbe diventare il degno compagno "cartaceo" di questa splendida iniziativa. Ne basterebbe una copia da leggere in classe... Se ti manca puoi richiederlo gratuitamente a un membro NIP o alla segreteria dell'associazione. Io posso portartene una copia ma a Verona di fine maggio... Ciao Antonio1 punto
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Posizione moooolto interessante. Peccato che nessuno dica la sua. Peraltro, va osservato che le notizie "neutre" fornite dal d'Incerti sono invece state utilizzate. Quindi il documento era ben noto, eccome.1 punto
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