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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/23/17 in Risposte

  1. Il Kraay-Hirmer, uno dei più bei libri sulla monetazione greca ricco di splendide foto ingrandite in bianco e nero ma di altissima qualità, una spudorata incitazione all'onanismo numismatico
    5 punti
  2. Ritengo che se si vuole che le monete aumentino il loro valore o,quantomeno,lo mantengano,bisogna leggere di Numismatica,bisogna invogliare i giovani a leggere libri riguardanti studi di Numismatica,rifletteteci,è così. Salutoni odjob Leggete e fate leggere libri e riviste di Numismatica,regalate abbonamenti e buoni acquisto,ma,soprattutto invogliate all'acquisto di libri e riviste.Chi spende denaro per acquistare libri e riviste è maggiormente consapevole del fatto che la Numismatica "è bella"
    4 punti
  3. Massima fiducia a te Mfalier !! Per quanto mi riguarda famiglia e lavoro mi bloccheranno fino ad un paio di giorni prima. Ovvio che se vengo al sabato sarò a pranzo. Stavolta mi piacerebbe essere al centro della tavola e fare da ponte - mediatore tra i serenissimi e i papisti. Che finisca a botte ? Nooo... ( Spero.... ). Ciao.
    4 punti
  4. Ciao ragazzi, ogni tanto cerco di accaparrarmi questa meraviglia, solo che stavolta quando è arrivata sono rimasto completamente di stucco. Ho comprato in un asta americana questa (circolata, un buon BB) che però NON ha i numeri di serie. E' autentica, sicuramente. La carta mi sembra quella giusta, essendo come quella delle altre banconote di questa tipologia. La mia domanda è: ho appena scoperto uno specimen delle 1000 lire e sono diventato straricco oppure ho appena acquistato un pezzo di carta colorato ? Per vostra considerazione allego anche un recente articolo su un altro specimen (annullato però) delle 1000 lire venete http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=5367&page=2 Aiuto... Stefano
    3 punti
  5. Ottimo acquisto ! L'ho vista solo durante il live dell'asta di ieri, mentre attendevo un altro lotto e immagino che per la "moda attuale" per molti collezionisti abbia prevalso il giudizio sulla conservazione rispetto a quello sulla rarità, che in questo caso è indiscutibile... Non è l'unica grande rarità passata in asta da Numismatica Picena (così come nelle 2 aste precedenti) che mi lascia la stessa impressione... meglio per chi non si ferma all'apparenza ciao, RCAMIL.
    3 punti
  6. Spero proprio di esserci, pranzo compreso !
    3 punti
  7. ah, ok Comunque ci sono molti casi di tentativi di spendita di banconote fantasy, anche con la grafica e valori assurdi, come per esempio quel 30 euro in Germania di 4 anni fa, gli è stato dato pure il resto! il biglietto sequestrato : Casi USA con il milione di dollari: Tenta di farsi cambiare una banconota da un milione di dollari In un minimarket di Pittsburgh, Pennsylvania, un uomo ha fatto la spesa e quando è arrivato alla cassa ha tentato di pagare con una banconota da 1.000.000 di dollari. Il commesso si è ovviamente rifiutato di accettare quella banconota (e in ogni caso, sarebbe stato difficile pensare che un minimarket tenesse in cassa il resto per una cifra tanto elevata), e un responsabile del negozio l'ha sequestrata. La mancata riconsegna della “preziosa” banconota ha mandato in bestia l’uomo che ha sfasciato la cassa, sembra abbia tentato di minacciare gli addetti con la “pistola” ad infrarossi, quella utilizzata per leggere i prezzi. La polizia è intervenuta ed ha arrestato l’uomo. Usa, prova a pagare con banconota da un milione dollari: arrestato. Lexington (North Carolina), - Voleva pagare aspirapolvere e microonde con una banconota da un milione di dollari. Peccato che negli Stati Uniti la banconota in circolazione di maggior valore sia quella da 100 dollari . È successo in un Walmart di Lexington, nel North Carolina, dove un uomo di 53 anni è arrivato alla cassa con la banconota milionaria sostenendo di voler pagare con questa perché era vera. L'uomo, Michael Fuller, è stato arrestato e per il suo rilascio è stata fissata una cauzione di 17.500 dollari. ____________________________________ Qualche anno fa a quanto pare nel Kentucky è stata spesa una fantasy da 200 dollari con Bush (taglio inesistente e Presidente USA mai apparso su di una banconota) e la cassiera ha dato 198 $ di resto! Ma non era da un milione di dollari, in questo caso è stata sprovveduta la cassiera. _________________________________________________________________________________________ Una inesistente banconota da 3 dollari : I piccoli/medi valori possono essere insidiosi per i creduloni che li accettano, ma per le grandissime cifre non c'e' storia. _______quindi... occhio!_____________
    3 punti
  8. Salve, la doppia sigla VP sul tornese è dovuta ad un salto di conio. Prima del VP sotto il collo si vede bene anche parte della croce. Quella che da te è reputata come la data al D/ altro non è che la perlinatura (in questo caso doppia) dovuta sempre al salto di conio. Ti allego un'immagine da dove è possibile osservare l giusta posizione delle sigle (in giallo) e quella traslata per il doppio colpo di conio (in rosso). Anche al R/ sono visibili i segni di questo salto di conio, se non erro, al termine della legenda COMMODITATI. Spero ti sia tutto chiaro. Grazie per l'esperto ma qui sul forum ce ne sono tanti e di migliori.
    3 punti
  9. Presente al pranzo di sabato, 20 maggio , chi ci sarà e vorra' sarà omaggiato del Gazzettino che comunque, essendoci anche al venerdì, darò volentieri anche a chi lo desiderera', mi sembra un gesto giusto di divulgazione per tutti e per gli amici che ci seguono ormai da anni. Verona e' sempre stato in tutti questi anni sinonimo per il Cordusio di dare ai giovani libri, opuscoli, quest'anno invece a tutti ...e' la numismatica che ci piace per tutti, divulgare dando una stretta di mano, parlare, ascoltare, cercare di coinvolgere, continuiamo così ...col trolley ormai famoso ...pieno di Gazzettini
    3 punti
  10. Buonasera a tutti... Qualche premessa storica e poi qualche monetina....avverto già che non ho tutti i tondelli del Ducato di Lucca e che quindi chi volesse contribuire tappando i buchi fotografici di questo post farà cosa gradita. Ora farò solo un breve cappello storico e mi scuso già se ci fosse qualche imprecisione. 1817- Maria Luisa di Borbone prende il posto, in seguito ai trattati di Parigi, di Elisa Bonaparte che aveva governato Lucca tra il 1805 e il 1814; Maria Luisa ha tutte le intenzioni di cancellare il ricordo e la memoria di quanto fatto dalla sorella di Napoleone. Sovvenzionò e promosse lavori pubblici, incentivò le scienze in pieno spirito illuminista e personalizzò il meraviglioso palazzo ducale di Lucca, visitabile ancora oggi, ordinandone il rifacimento completo degli interni incaricando Lorenzo Nottolini. Governò il piccolo Ducato di Lucca in modo assolutista e non batté mai moneta. Carlo Ludovico di Borbone, suo figlio, le successe nel 1824 in seguito alla morte di lei avvenuta il 22 Febbraio. Prima, nel 1820, Carlo Ludovico di Borbone aveva sposato una delle figlie gemelle di Vittorio Emanuele I, precisamente Maria Teresa di Savoia. Anche Carlo Ludovico pareva avere a cuore lo sviluppo della Ducato e dei suoi dintorni infatti migliorò le vie di comunicazione, costruì i Bagni di Lucca che oltre ad essere un centro termale furono luogo di ritrovo per molti aristocratici e li vi aprì uno dei primi casinò d'Europa che rimase aperto fino al 1953. Governò in modo aperto, infatti molti perseguitati per idee liberali trovarono asilo proprio presso il Ducato; il Duca però gestì il piccolo Ducato,soprattutto negli anni tra il 20 e il 40, delegando al ministro Ascanio Masi, in quegli anni infatti si diceva che “se Carlo Ludovico era il Duca di Lucca, Masi ne era il Re!!!”...questo perché C. era spesso all'estero attirato da viaggi e idee nuove; Carlo si fece spesso trascinare più dall'entusiasmo del momento che dalla ragione, ordinando così l'inizio di progetti e riforme che però non erano ben ponderate (si ricordi l'Ospedale Omeopatico iniziato e mai terminato etc...). Si vociferava anche di una sua conversione al protestantesimo che per lui che era un Borbone era un accusa piuttosto grave, la taccia gli fu mossa in seguito alla costruzione di una chiesa protestante appunto. In poche parole fu un governante a volte appassionato a volte sregolato...volubile e un po' lontano anche fisicamente dal Ducato. A differenza della madre batte moneta ma amava anche spenderla e quanto percepiva come pattuito dai trattati di Parigi non bastava al suo mantenimento. Le finanze del piccolo ducato erano in crisi sia per le scelte azzardate che per le spese eccessive e nel 1847 la situazione si fece tragica e la zecca lucchese fu chiusa; nel mentre i liberali moderati chiedevano a gran voce delle riforme e in seguito a tali pressioni Carlo Ludovico fu costretto a concedere e la libertà di stampa e la guardia civica, tipica istituzione militare del Risorgimento (http://enricogiuseppelucamarchi.blogspot.it/2014/09/la-guardia-civica-di-pieve-di-controne.html) A breve Carlo Ludovico avrebbe abdicato (14 marzo 1849) e si sarebbe allontanato definitivamente cedendo il Ducato in parte nelle mano di Leopoldo II del Gran Ducato di Toscana e in parte a Modena...la popolazione prese con diffidenza l'annessione, abituati come erano all'indipendenza e alla propria moneta; vi fu un periodo in cui circolavano entrambe le monete sia Lucchesi che Toscane questo fino al 1856. Carlo Ludovico fu anche Duca di Parma, ereditando il titolo alla morte della moglie Maria Teresa. Morì a Nizza il 16 Aprile 1883. Ora qualche moneta....vi dico subito che il 2 lire mi manca chi lo posta....su forza...altrimenti lo trovo online...!! E dai postatelo io poi continuerò con la lira del 1838...
    2 punti
  11. Buonasera, voglio condividere con tutti voi questa bella moneta e salutare l'amico @Martin_Zilli
    2 punti
  12. Nella appena conclusasi asta della Numismatica Picena era presente questo quarto di giulio (mezzo grosso) di Leone X: La moneta fa parte di una serie di nominali comprenendente giulio, mezzo giulio e quarto di giulio e tutti caratterizzati dalla particolare iconografia del leone incoronato dalla Vittoria alata. La nota a catalogo descriveva la moneta come "della più grande rarità", giudizio con cui non posso che concordare. Ho censito solamente un passaggio d'asta nella "solita" Leu 36 (coll. Cappelli). Mancava quindi perfino nella NAC 90, asta dove era presente una magnifica collezione di monete dei papi fiorentini, penso di aver detto tutto... Lo Scilla, che considerava "rarissime" monete come la piastra di Sisto V con la Pentecoste o il giulio di SV del 1700 con la colomba che guarda in alto, considera questa moneta come "singolare" (!!) Diceva poco tempo fa l'amico @DARECTASAPERE "c'è più soddisfazione a mettere in collezione una moneta che non si vede mai piuttosto che pezzi che per quanto economicamente impegnativi si vedono ogni anno", concordo Attendo segnalazioni (anche di non-conoscenza) dagli amici sella Sezione, un caro saluto, Antonio
    2 punti
  13. Sono stato abbastanza fortunato da trovare questa coppia in una casella di posta indesiderata ieri pomeriggio tardivo, un 1920 10-centavo (tiratura 20.000) e un 20-centavo (tiratura 10.000) dal lebbrosario di Culion nelle isole Filippine. L'alluminio in queste monete è stato sostituito da inizio di rame-nichel in ‘22—alluminio solo non reggono quando sottoposto ai prodotti chimici utilizzati per la disinfezione di monetazione di Culion. v. ------------------------------------------------------- I was lucky enough to find this pair in a junk-box yesterday late afternoon, a 1920 10-centavo (mintage 20,000) and a 20-centavo (mintage 10,000) from the Culion Leper Colony in the Philippine Islands. The aluminum in these coins was replaced by copper-nickel beginning in ’22—aluminum just didn’t hold up when subjected to the chemicals used to disinfect Culion’s coinage. v.
    2 punti
  14. Salve a tutti, ci vediamo, quindi, a Verona! Sicuramente ci vedremo di sfuggita già molto prima del pranzo conviviale, ossia durante tutta la mattinata, tutti belli concentrati sui banchi. A presto!
    2 punti
  15. Cari utenti, volevo proporre un approfondimento che ho assemblato riguardo un sito archeologico praticamente sconosciuto della Romagna, quello di Cesenatico, famosa sicuramente più per le spiagge e il turismo che per i suoi resti storici. Inserisco qui i principali ritrovamenti di questa zona, grazie per l'attenzione. Con la fondazione di Rimini nel 268 a.C. e la costruzione della via Emilia nel 187 a.C. iniziò un processo di urbanizzazione e di bonifiche in tutta la Pianura Padana. La zona dell’attuale Cesenatico risultava particolarmente favorevole all’insediamento; non lontana da un entroterra fertile coltivabile e affacciata sulla costa, era dotata di una fitta ed efficiente rete stradale. L’attività primaria della zona divenne quella agricola e le terre erano organizzate secondo limites paralleli, meno vincolanti della classica centuria. La coltivazione dei cereali era l’attività principale sia per il consumo cittadino sia per il commercio locale ed inoltre le limitrofe saline di Cervia, attive sin dall’epoca etrusca, offrivano un’indispensabile risorsa per la conservazione delle carni. Rinvenuta nei pressi dell’attuale Chiesa Parrocchiale a poca distanza dall’antica rocca cittadina, la macina in pietra lavica databile intorno al I secolo a.C. e al I d.C. attualmente conservato nell’Antiquarium della città testimonia la grande produttività cerealicola della zona. La numerose ville che circondano le campagne oggi ci lasciamo testimonianza attraverso frammenti di mosaici pavimentali, di oggetti quotidiani e di piccole statuette come quella del giovane Dioniso del podere Zavalloni, esempio di un diffuso gusto decorativo tipico delle abitazioni rustiche. Questa rappresentazione databile fra il I e il II secolo d.C. presenta la superficie piuttosto abrasa e originariamente la statua a figura intera era probabilmente nuda e recava in mano un grappolo d’uva. Di particolare spicco troviamo a pochi chilometri nell’entroterra nella località marittima il complesso delle fornaci di Cà Turchi, un tipico esempio di villa a cui era annessa un’officina impiegata nella produzione di ceramica. Impianti simili si possono ritrovare in altri siti lungo la costa Adriatica, come a Riccione e in generale nel riminese. Fondamentale per questi edifici era la vicinanza a corsi d’acqua, a boschi per il rifornimento di legname e a cave d’argilla idonee alla lavorazione. La fornace rappresenta un importante fonte di guadagno per la popolazione locale grazie alla vendita di materiale edile, anfore e vasellame, contenitori ed elementi decorativi per abitazioni private e per altri impieghi. La contigua villa alla fornace era circondata probabilmente da numerosi vitigni, infatti molte delle anfore ritrovate dovevano contenere del vino di produzione locale. Diversi sono i frammenti statuari rinvenuti in località Cà Turchi; grazie ad una attenta ricostruzione sono sostanzialmente due le figure meglio conservate ed identificabili. La prima figura è quella di un uomo anziano seduto con braccia e gambe scoperte ed il corpo cinto in vita. Ha la testa chinata in avanti e sembra essere impegnato con un lavoro manuale. Numerose sono le testimonianze pittoriche che riportano figure simili negli affreschi pompeiani e grazie ad una approfondita analisi questo soggetto statuario è stato identificato con la figura di Dedalo artigiano, rappresentato spesso con questa tipica posa. Seguendo questa interpretazione la testa giovanile dovrebbe rappresentare il figlio Icaro in posizione eretta mentre aspetta che il padre completi la costruzione delle famose ali che lo porteranno ad una tragica morte. Icaro è nudo secondo l’iconografia tradizionale ma porta una piccola clamide che è ancora visibile nella parte terminale del panneggio. Queste due statue di argilla databili intorno alla metà del II secolo a.C. dovevano essere doni votivi per un santuario locale oppure prestigiose opere decorative per una villa rurale. I laterizi prodotto dalla fornace iniziarono ad essere bollati intorno alla prima metà del I secolo a.C. ed inizialmente la pratica della bollature era applicata anche su mattoni, tegole e bessali. Il testo del bollo del sito di Cà Turchi è P.IVN CIL ed è compreso in un cartiglio di 9X3 cm. I bolli provengono con certezza da questo sito poiché la terracotta sulla quale sono impressi è la stessa di cui è composto il gruppo statuario. Una motivazione attendibile riguardo al perché questi laterizi fossero bollati è da ricercarsi nell’organizzazione interna della fornace stessa poiché è da escludere l’ipotesi che i bolli fossero un vero e proprio marchio di fabbrica. Lo scioglimento del bollo risulta complesso ma viene ritenuta probabile la proposta: P(ublius) IVN(nius) CIL(o).
    2 punti
  16. E allora celebreremo il veneziano Pietro Barbo, papa col nome di Paolo II, mostruoso collezionista di monete!
    2 punti
  17. Il Soggetto è sicuramente quello della Madonna velata, ho visto questa rappresentazione su medaglie uniface in piombo è ottone (la tua che metallo è?), sicuramente erano prove di conio o fusioni, di medaglie devozionali, tuttavia non escluderei che potrebbero essere anche ritratti(prove) di madonnine da cinque baiocchi, emesse sotto il pontificato di Pio VI. Ciao Borgho Scusate mi sono accorto solo ora che nell'altra faccia (D/) della medaglia c'è il volto di Gesù con capelli lunghi, questo elemento conferma senza ombra di dubbio che si tratta di una medaglia devozionale,della seconda metà del XVII sec., al tipo del Salvator Mundi - Mater Salvatoris, dovrebbe essere in bronzo/ottone. Ciao Borgho.
    2 punti
  18. Salvo imprevisti, presente al sabato e anche per il pranzo. Sarà bello ritrovarsi dopo Parma.
    2 punti
  19. Grazie @dabbene...e allora continuiamo con la lira del 1834 che come scrivevo prima ha la differenza evidente della "firma" sotto il busto...invece di "C. LANDI" c'è "C. LANDI F." mentre i dati ponderali sono gli stessi e anche questa è catalogata come Rara....Ora una domandina semplice, per cosa sta la "F." dopo "C.LANDI"? Qualcuno sa dirmelo?
    2 punti
  20. Presente il sabato. Anche a pranzo... ..poi con Luciano vediamo se si può fare una macchinata... Roberto
    2 punti
  21. Zuolo, Anto, magari Darectasapere, io .... Dovremo noleggiare un camper fuori dalla fiera e parlare di papali dalle 8 di mattina fino alle 10 del giorno dopo. Speriamo di esserci tutti.
    2 punti
  22. Questa volta credo di fare una capatina...venerdì e sabato, ovvio con partecipazione al pranzo
    2 punti
  23. Da 3 giorni aspettavo che qualcuno iniziasse.... Io sono troppo timido e impreparato.... Chi organizza ? Luciano ? Mario ? Spero di fare venerdì e sabato e ovviamente di venire al pranzo. Una stretta di mano e un saluto lo farei volentieri a molti.
    2 punti
  24. Medaglia devozionale francescana (cappuccini), bronzo/ottone, della seconda metà del XVIII sec. (dopo il 1767).- D/ S. Serafino da Montegranaro (Fermo), dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, tiene la croce e la corona del rosario con la mano sx (suoi attributi).- R/ S. Fedele da Sigmaringen e S. Giuseppe da Leonessa, martiri cappuccini, medaglia non comune. Ciao Borgho
    2 punti
  25. Non ho tempo ma seguo le vostre discussioni. Ho trovato un po' di tempo e vi posto qualche piccolo gioiellino per confronto. E' uno dei miei preferiti ... un Carlino di Filippo II non censito e di buona fattura. Ho controllato tutto (CNI, MIR, Cataloghi, ecc.) ma fino ad oggi è l'unico apparso con queste caratteristiche; infatti, la corona sul R/ non è la solita ghirlanda d'alloro, ma sembra di fantasia ... una corona di palme. D/ PHILIPP.REX.ARA.VTR.SIC 157Z - dietro la testa GR/VP R/ .FIDEI. .DEFEN. .SOR. in corona di fantasia ... Palme peso 2,90 Carlino - Asta PICENA N. 3
    2 punti
  26. Buonasera a tutti, complimenti per la discussione, sia la parte storica sia le monete postate.. Aggiungo che questo forum avrebbe bisogno di più discussioni come questa.. Monetazione che trovo veramente spettacolare anche se fatta da poche monete.. Vi allego la foto del mio 4 denari preso un annetto fa in Austria andata invenduta ad un'asta.. Appena ho un attimo di tempo provo a fare le foto alle altre che ho(mi manca il 10 soldi) così le posto in questa discussione.. Luca
    2 punti
  27. Dopo un un bel pò di tempo che lo rincorrevo sono riuscito a mettere in collezione un millesimo secondo me più raro di quanto non dicano i cataloghi... 20 Lire 1831 zecca di Torino, battuto durante il regno di Carlo Felice Ex Nomisma 55 (Lotto 1861, qSPL), proveniente dalla recente Nomisma-Varesi collezione Augustus (Lotto 43, qSPL), dove lo avevo battuto fino a 1000, ma aveva chiuso poi a 1100. Nell'asta Nomisma si è fermato a 900 , fortunatamente, perchè era la mia massima offerta Adesso siamo a -4... peccato almeno 1 assolutamente fuori portata
    1 punto
  28. Complimenti Anto moneta molto rara nella raccolta delle papali esitata nell'asta 16 da Kunst und Munzen (1976) al n. 1433 compariva un bel giulio per Leone X della stessa serie (Muntoni 27v.) Ho solo il prezzo di stima (3000) ; la coll. Cappelli (Leu 36) aveva due giulii (di tipi diversi) di questa serie e il quarto di giulio (come il tuo) descritto 'molto raro'..
    1 punto
  29. Non ti preoccupare, non svengo, ma fa piacere avere ogni tanto buone notizie. Quelle monete praticamente non hanno mai circolato, sono di famiglia da tempo immemore.
    1 punto
  30. non vorrei essere ripetitivo e questa non è la discussione dedicata ma... passi per la qualità delle tavole , che dopo le critiche dei volumi passati sparavo fosse stata incrementata ed invece rimane molto bassa ... mi aspettavo soprattutto , sulla monetazione di mio interesse , un testo con una base scientifica con dati certi ed invece si è rivelato un insieme di idee senza nessuna base buttate lì .. alcune delle quali già smentite da studi di 2/3 anni fa se non come in alcuni casi da documenti originali d'epoca. Vengono inoltre del tutto ignorati alcuni nominali e varianti .... Per le altre zecche sarà sicuramente molto valido ma, per quelle di mio interesse personalmente l'ho trovato un volume molto deludente.
    1 punto
  31. Grazie @marmo87, certamente la Piras 45 e la Piras 46, ossia le prime due tipologie che ho illustrato, hanno il rovescio quasi uguale, tuttavia, secondo me, la raffigurazione del sovrano è completamente differente, sia per grandezza sia per stile. Esiste inoltre, secondo le mie osservazioni, una variante della Piras 48, che si differenzia leggermente dal tondello che ho postato: questa potrebbe anche essere un ibrido tra la seconda e la terza tipologia. Le principali differenze sono i tre puntini invece del singolo puntino o triangolo divisore delle legende, la doppia perlinatura, sia nel dritto che nel rovescio ed i caratteri delle legende più impacciati, disordinati e leggermente più piccoli. Tuttavia potrei anche sbagliarmi...
    1 punto
  32. 1 punto
  33. Complimenti Anto! Pezzo pregevole per la sua esimia rarità! Mi permetto solo di segnalare la particolarità dello stemma dei banchieri Fugger sotto alla scritta ROMA. Michele
    1 punto
  34. No, tutti sono stati colpiti a Manila. Le prime monete furono coniate da un abito privato, Frank e Company, ma più tardi la produzione della monetazione di Culion passò alla zecca di filiale degli Stati Uniti che ha aperto a Manila nel 1920. E solo per divertimento, ecco un altro veterano di casella di posta indesiderata, da circa un mese fa: un 1926m 5-centavo, da quando ancora erano molto vicini nelle dimensioni al pezzo 5-cent americano. v. ------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------ No, all were struck in Manila. The early coins were struck by a private outfit, Frank and Company, but production of Culion’s coinage was later switched to the U.S. branch mint that opened in Manila in 1920. And just for fun, here’s another junk-box veteran, from about a month ago: a 1926m 5-centavo, from when they were still very close in size to the American 5-cent piece. v.
    1 punto
  35. @Rocco68, ti sei lasciato da parte una moneta per il millesimo messaggio ?
    1 punto
  36. @borghobaffo Serve il tuo aiuto!
    1 punto
  37. un'opera magnifica, tra l'altro anche abbastanza costosa proprio perche molto richiesta è la versone inglese, io ho anche quella tedesca, cambia leggermente il testo ma l foto sono identiche
    1 punto
  38. Purtroppo non mi intendo di specimen, l'unica sarebbe di farla periziare. Bella banconota, tipologicamente mi manca... spero per te che sia originale e conosciuta in pochi esemplari esistenti. Comunque oggi noto che la Cassa Veneta fa da padrone
    1 punto
  39. Medaglia devozionale Lauretana, ottagonale, bronzo/ottone, della seconda metà del XVII sec.- produzione Italia centrale (Roma-Loreto).- D/ La S. Casa, sopra la Madonna e Gesù Bambino, il tutto soretto da due angeli, scritta: S. MAR[IA].- LAVR[ETA].- R/ S. Francesco d'Assisi, in ginocchio, davanti a lui tre figure, dovrebbero essere la Madonna e Gesù Bambino in piedi al centro (raggiato), e un angelo? Esergo: ROMA, medaglietta non comune. - Ciao Borgho.
    1 punto
  40. La rarità è un fattore relativo e ogni tanto va aggiornata, parlo di speculazione e di non dover dire tra qualche tempo "l'avevo detto"
    1 punto
  41. Nessuno che risponde all'appello................nessuno....ci penserò io allora...fatemi trovare qualcosa online....ma se nel frattempo qualcuno volesse anticiparmi va benissimo!
    1 punto
  42. Per essere agli inizi ottima foto direi...consiglio una sola fonte luminosa o, almeno, dello stesso tipo: qui si sovrappongono luce naturale e luce artificiale calda , che non aiutano il risultato finale. ..ripeto, comunque buono. Per la fotografia numismatica, personalmente, prediligo sempre una foto con moneta sul piano si uno stativo e macchina che lavora perpendicolarmente sull'asse verticale. Conservazione? Per me tra un bb/spl e un qSPL Ad maiora
    1 punto
  43. Non sono un esperto di fotografia.. ma ritengo che la qualità della foto è ottima.. l'immagine è molto realistica.. sembra di avere la moneta in mano.. forse anche perché fatta con luce naturale.. conservazione sul bb bb+
    1 punto
  44. Io la vedo strana, non mi convince ne il millesimo e ne la parte dell'orecchio, IMHO. Naturalmente come già detto sopra, peso e diametro sono importantissimi.
    1 punto
  45. @Asclepia il numero massimo di "mi piace" giornaliero lo trovi qui (con il nome di punti reputazione) https://www.lamoneta.it/page/gruppi_utente.html Saluti, Antonio
    1 punto
  46. Medaglia devozionale e celebrativa, bronzo/ottone, della prima metà del XVIII sec. (dopo il 1737). produzione Roma.- D/ la Madonna delle 7 spade che rappresentano i sette dolori di Maria, anepigrafe.- R/ Quattro Santi attorno alla croce con il Cristo che porge la mano al santo in basso a dx. Questa medaglia, fu diffusa dall'Ordine dei Servi di Maria per diffondere il culto e la conoscenza dei suoi famosi santi e beati. Da sx sono: S. Filippo Benizi (in ginocchio), Beato Gioacchino Piccolomini (da Siena), S. Giuliana Falconieri, in ultimo S. Pellegrino Laziosi (sdraiato). Medaglia non comune.- Ciao borgho.
    1 punto
  47. Credo si tratti di una moneta delle fiandre. sono certa di averla ma per la ricerca fino al 26 non rientro. magari la mia indicazione può essere utile per l'avvio della identificazione. PM.
    1 punto
  48. OK... nessuno si fa avanti allora comincio io con questo 2 lire del 1837 passato ad un'asta Kunker qualche tempo fa...meravigliosa moneta. Anche se un po' debole in certi punti resta comunque FDC!!! Qualche dato: Materiale: argento 666% diametro: 27,5 mm peso: 9,43 grammi (tipico di questa moneta il conio decentrato e le lievi debolezze) D/ CARLO LOD.D.S.DUCA DI LUCCA ritratto del duca rivolto a destra, in basso LANDI R/ al centro stemma coronato tra la dicitura 2/L, il tutto racchiuso da due rami, uno di lauro e uno di quercia, legati con fiocco, in basso 1837 Moneta Rara.
    1 punto
  49. Nell'attesa di ammirare anche le vostre belle monete.......posto un piccolo Carlino del 1816 di Ferdinando IV, non facile da reperire.....sopratutto in ottima conservazione. Sto cercando di fare foto migliori, per farvele godere anche nei minimi particolari. Al nostro Prof. @Rex Neap vorrei domandargli chi furono gli incisori in zecca a modellare questo particolare ritratto di Ferdinando IV e come mai lo stesso Carlino del 1815 è molto raro a trovarsi.......se ne conosce la quantita' di pezzi coniati? lo so che ti stiamo facendo impazzire con le nostre domande..... Ecco a voi il Carlino.
    1 punto
  50. Ecco il trittico degli incisori.
    1 punto
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