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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/23/17 in Risposte

  1. Il Kraay-Hirmer, uno dei più bei libri sulla monetazione greca ricco di splendide foto ingrandite in bianco e nero ma di altissima qualità, una spudorata incitazione all'onanismo numismatico
    5 punti
  2. Ritengo che se si vuole che le monete aumentino il loro valore o,quantomeno,lo mantengano,bisogna leggere di Numismatica,bisogna invogliare i giovani a leggere libri riguardanti studi di Numismatica,rifletteteci,è così. Salutoni odjob Leggete e fate leggere libri e riviste di Numismatica,regalate abbonamenti e buoni acquisto,ma,soprattutto invogliate all'acquisto di libri e riviste.Chi spende denaro per acquistare libri e riviste è maggiormente consapevole del fatto che la Numismatica "è bella"
    4 punti
  3. Massima fiducia a te Mfalier !! Per quanto mi riguarda famiglia e lavoro mi bloccheranno fino ad un paio di giorni prima. Ovvio che se vengo al sabato sarò a pranzo. Stavolta mi piacerebbe essere al centro della tavola e fare da ponte - mediatore tra i serenissimi e i papisti. Che finisca a botte ? Nooo... ( Spero.... ). Ciao.
    4 punti
  4. Ciao ragazzi, ogni tanto cerco di accaparrarmi questa meraviglia, solo che stavolta quando è arrivata sono rimasto completamente di stucco. Ho comprato in un asta americana questa (circolata, un buon BB) che però NON ha i numeri di serie. E' autentica, sicuramente. La carta mi sembra quella giusta, essendo come quella delle altre banconote di questa tipologia. La mia domanda è: ho appena scoperto uno specimen delle 1000 lire e sono diventato straricco oppure ho appena acquistato un pezzo di carta colorato ? Per vostra considerazione allego anche un recente articolo su un altro specimen (annullato però) delle 1000 lire venete http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=5367&page=2 Aiuto... Stefano
    3 punti
  5. Ottimo acquisto ! L'ho vista solo durante il live dell'asta di ieri, mentre attendevo un altro lotto e immagino che per la "moda attuale" per molti collezionisti abbia prevalso il giudizio sulla conservazione rispetto a quello sulla rarità, che in questo caso è indiscutibile... Non è l'unica grande rarità passata in asta da Numismatica Picena (così come nelle 2 aste precedenti) che mi lascia la stessa impressione... meglio per chi non si ferma all'apparenza ciao, RCAMIL.
    3 punti
  6. Spero proprio di esserci, pranzo compreso !
    3 punti
  7. ah, ok Comunque ci sono molti casi di tentativi di spendita di banconote fantasy, anche con la grafica e valori assurdi, come per esempio quel 30 euro in Germania di 4 anni fa, gli è stato dato pure il resto! il biglietto sequestrato : Casi USA con il milione di dollari: Tenta di farsi cambiare una banconota da un milione di dollari In un minimarket di Pittsburgh, Pennsylvania, un uomo ha fatto la spesa e quando è arrivato alla cassa ha tentato di pagare con una banconota da 1.000.000 di dollari. Il commesso si è ovviamente rifiutato di accettare quella banconota (e in ogni caso, sarebbe stato difficile pensare che un minimarket tenesse in cassa il resto per una cifra tanto elevata), e un responsabile del negozio l'ha sequestrata. La mancata riconsegna della “preziosa” banconota ha mandato in bestia l’uomo che ha sfasciato la cassa, sembra abbia tentato di minacciare gli addetti con la “pistola” ad infrarossi, quella utilizzata per leggere i prezzi. La polizia è intervenuta ed ha arrestato l’uomo. Usa, prova a pagare con banconota da un milione dollari: arrestato. Lexington (North Carolina), - Voleva pagare aspirapolvere e microonde con una banconota da un milione di dollari. Peccato che negli Stati Uniti la banconota in circolazione di maggior valore sia quella da 100 dollari . È successo in un Walmart di Lexington, nel North Carolina, dove un uomo di 53 anni è arrivato alla cassa con la banconota milionaria sostenendo di voler pagare con questa perché era vera. L'uomo, Michael Fuller, è stato arrestato e per il suo rilascio è stata fissata una cauzione di 17.500 dollari. ____________________________________ Qualche anno fa a quanto pare nel Kentucky è stata spesa una fantasy da 200 dollari con Bush (taglio inesistente e Presidente USA mai apparso su di una banconota) e la cassiera ha dato 198 $ di resto! Ma non era da un milione di dollari, in questo caso è stata sprovveduta la cassiera. _________________________________________________________________________________________ Una inesistente banconota da 3 dollari : I piccoli/medi valori possono essere insidiosi per i creduloni che li accettano, ma per le grandissime cifre non c'e' storia. _______quindi... occhio!_____________
    3 punti
  8. Salve, la doppia sigla VP sul tornese è dovuta ad un salto di conio. Prima del VP sotto il collo si vede bene anche parte della croce. Quella che da te è reputata come la data al D/ altro non è che la perlinatura (in questo caso doppia) dovuta sempre al salto di conio. Ti allego un'immagine da dove è possibile osservare l giusta posizione delle sigle (in giallo) e quella traslata per il doppio colpo di conio (in rosso). Anche al R/ sono visibili i segni di questo salto di conio, se non erro, al termine della legenda COMMODITATI. Spero ti sia tutto chiaro. Grazie per l'esperto ma qui sul forum ce ne sono tanti e di migliori.
    3 punti
  9. Presente al pranzo di sabato, 20 maggio , chi ci sarà e vorra' sarà omaggiato del Gazzettino che comunque, essendoci anche al venerdì, darò volentieri anche a chi lo desiderera', mi sembra un gesto giusto di divulgazione per tutti e per gli amici che ci seguono ormai da anni. Verona e' sempre stato in tutti questi anni sinonimo per il Cordusio di dare ai giovani libri, opuscoli, quest'anno invece a tutti ...e' la numismatica che ci piace per tutti, divulgare dando una stretta di mano, parlare, ascoltare, cercare di coinvolgere, continuiamo così ...col trolley ormai famoso ...pieno di Gazzettini
    3 punti
  10. Buonasera a tutti... Qualche premessa storica e poi qualche monetina....avverto già che non ho tutti i tondelli del Ducato di Lucca e che quindi chi volesse contribuire tappando i buchi fotografici di questo post farà cosa gradita. Ora farò solo un breve cappello storico e mi scuso già se ci fosse qualche imprecisione. 1817- Maria Luisa di Borbone prende il posto, in seguito ai trattati di Parigi, di Elisa Bonaparte che aveva governato Lucca tra il 1805 e il 1814; Maria Luisa ha tutte le intenzioni di cancellare il ricordo e la memoria di quanto fatto dalla sorella di Napoleone. Sovvenzionò e promosse lavori pubblici, incentivò le scienze in pieno spirito illuminista e personalizzò il meraviglioso palazzo ducale di Lucca, visitabile ancora oggi, ordinandone il rifacimento completo degli interni incaricando Lorenzo Nottolini. Governò il piccolo Ducato di Lucca in modo assolutista e non batté mai moneta. Carlo Ludovico di Borbone, suo figlio, le successe nel 1824 in seguito alla morte di lei avvenuta il 22 Febbraio. Prima, nel 1820, Carlo Ludovico di Borbone aveva sposato una delle figlie gemelle di Vittorio Emanuele I, precisamente Maria Teresa di Savoia. Anche Carlo Ludovico pareva avere a cuore lo sviluppo della Ducato e dei suoi dintorni infatti migliorò le vie di comunicazione, costruì i Bagni di Lucca che oltre ad essere un centro termale furono luogo di ritrovo per molti aristocratici e li vi aprì uno dei primi casinò d'Europa che rimase aperto fino al 1953. Governò in modo aperto, infatti molti perseguitati per idee liberali trovarono asilo proprio presso il Ducato; il Duca però gestì il piccolo Ducato,soprattutto negli anni tra il 20 e il 40, delegando al ministro Ascanio Masi, in quegli anni infatti si diceva che “se Carlo Ludovico era il Duca di Lucca, Masi ne era il Re!!!”...questo perché C. era spesso all'estero attirato da viaggi e idee nuove; Carlo si fece spesso trascinare più dall'entusiasmo del momento che dalla ragione, ordinando così l'inizio di progetti e riforme che però non erano ben ponderate (si ricordi l'Ospedale Omeopatico iniziato e mai terminato etc...). Si vociferava anche di una sua conversione al protestantesimo che per lui che era un Borbone era un accusa piuttosto grave, la taccia gli fu mossa in seguito alla costruzione di una chiesa protestante appunto. In poche parole fu un governante a volte appassionato a volte sregolato...volubile e un po' lontano anche fisicamente dal Ducato. A differenza della madre batte moneta ma amava anche spenderla e quanto percepiva come pattuito dai trattati di Parigi non bastava al suo mantenimento. Le finanze del piccolo ducato erano in crisi sia per le scelte azzardate che per le spese eccessive e nel 1847 la situazione si fece tragica e la zecca lucchese fu chiusa; nel mentre i liberali moderati chiedevano a gran voce delle riforme e in seguito a tali pressioni Carlo Ludovico fu costretto a concedere e la libertà di stampa e la guardia civica, tipica istituzione militare del Risorgimento (http://enricogiuseppelucamarchi.blogspot.it/2014/09/la-guardia-civica-di-pieve-di-controne.html) A breve Carlo Ludovico avrebbe abdicato (14 marzo 1849) e si sarebbe allontanato definitivamente cedendo il Ducato in parte nelle mano di Leopoldo II del Gran Ducato di Toscana e in parte a Modena...la popolazione prese con diffidenza l'annessione, abituati come erano all'indipendenza e alla propria moneta; vi fu un periodo in cui circolavano entrambe le monete sia Lucchesi che Toscane questo fino al 1856. Carlo Ludovico fu anche Duca di Parma, ereditando il titolo alla morte della moglie Maria Teresa. Morì a Nizza il 16 Aprile 1883. Ora qualche moneta....vi dico subito che il 2 lire mi manca chi lo posta....su forza...altrimenti lo trovo online...!! E dai postatelo io poi continuerò con la lira del 1838...
    2 punti
  11. Buonasera, voglio condividere con tutti voi questa bella moneta e salutare l'amico @Martin_Zilli
    2 punti
  12. Nella appena conclusasi asta della Numismatica Picena era presente questo quarto di giulio (mezzo grosso) di Leone X: La moneta fa parte di una serie di nominali comprenendente giulio, mezzo giulio e quarto di giulio e tutti caratterizzati dalla particolare iconografia del leone incoronato dalla Vittoria alata. La nota a catalogo descriveva la moneta come "della più grande rarità", giudizio con cui non posso che concordare. Ho censito solamente un passaggio d'asta nella "solita" Leu 36 (coll. Cappelli). Mancava quindi perfino nella NAC 90, asta dove era presente una magnifica collezione di monete dei papi fiorentini, penso di aver detto tutto... Lo Scilla, che considerava "rarissime" monete come la piastra di Sisto V con la Pentecoste o il giulio di SV del 1700 con la colomba che guarda in alto, considera questa moneta come "singolare" (!!) Diceva poco tempo fa l'amico @DARECTASAPERE "c'è più soddisfazione a mettere in collezione una moneta che non si vede mai piuttosto che pezzi che per quanto economicamente impegnativi si vedono ogni anno", concordo Attendo segnalazioni (anche di non-conoscenza) dagli amici sella Sezione, un caro saluto, Antonio
    2 punti
  13. Sono stato abbastanza fortunato da trovare questa coppia in una casella di posta indesiderata ieri pomeriggio tardivo, un 1920 10-centavo (tiratura 20.000) e un 20-centavo (tiratura 10.000) dal lebbrosario di Culion nelle isole Filippine. L'alluminio in queste monete è stato sostituito da inizio di rame-nichel in ‘22—alluminio solo non reggono quando sottoposto ai prodotti chimici utilizzati per la disinfezione di monetazione di Culion. v. ------------------------------------------------------- I was lucky enough to find this pair in a junk-box yesterday late afternoon, a 1920 10-centavo (mintage 20,000) and a 20-centavo (mintage 10,000) from the Culion Leper Colony in the Philippine Islands. The aluminum in these coins was replaced by copper-nickel beginning in ’22—aluminum just didn’t hold up when subjected to the chemicals used to disinfect Culion’s coinage. v.
    2 punti
  14. Salve a tutti, ci vediamo, quindi, a Verona! Sicuramente ci vedremo di sfuggita già molto prima del pranzo conviviale, ossia durante tutta la mattinata, tutti belli concentrati sui banchi. A presto!
    2 punti
  15. Cari utenti, volevo proporre un approfondimento che ho assemblato riguardo un sito archeologico praticamente sconosciuto della Romagna, quello di Cesenatico, famosa sicuramente più per le spiagge e il turismo che per i suoi resti storici. Inserisco qui i principali ritrovamenti di questa zona, grazie per l'attenzione. Con la fondazione di Rimini nel 268 a.C. e la costruzione della via Emilia nel 187 a.C. iniziò un processo di urbanizzazione e di bonifiche in tutta la Pianura Padana. La zona dell’attuale Cesenatico risultava particolarmente favorevole all’insediamento; non lontana da un entroterra fertile coltivabile e affacciata sulla costa, era dotata di una fitta ed efficiente rete stradale. L’attività primaria della zona divenne quella agricola e le terre erano organizzate secondo limites paralleli, meno vincolanti della classica centuria. La coltivazione dei cereali era l’attività principale sia per il consumo cittadino sia per il commercio locale ed inoltre le limitrofe saline di Cervia, attive sin dall’epoca etrusca, offrivano un’indispensabile risorsa per la conservazione delle carni. Rinvenuta nei pressi dell’attuale Chiesa Parrocchiale a poca distanza dall’antica rocca cittadina, la macina in pietra lavica databile intorno al I secolo a.C. e al I d.C. attualmente conservato nell’Antiquarium della città testimonia la grande produttività cerealicola della zona. La numerose ville che circondano le campagne oggi ci lasciamo testimonianza attraverso frammenti di mosaici pavimentali, di oggetti quotidiani e di piccole statuette come quella del giovane Dioniso del podere Zavalloni, esempio di un diffuso gusto decorativo tipico delle abitazioni rustiche. Questa rappresentazione databile fra il I e il II secolo d.C. presenta la superficie piuttosto abrasa e originariamente la statua a figura intera era probabilmente nuda e recava in mano un grappolo d’uva. Di particolare spicco troviamo a pochi chilometri nell’entroterra nella località marittima il complesso delle fornaci di Cà Turchi, un tipico esempio di villa a cui era annessa un’officina impiegata nella produzione di ceramica. Impianti simili si possono ritrovare in altri siti lungo la costa Adriatica, come a Riccione e in generale nel riminese. Fondamentale per questi edifici era la vicinanza a corsi d’acqua, a boschi per il rifornimento di legname e a cave d’argilla idonee alla lavorazione. La fornace rappresenta un importante fonte di guadagno per la popolazione locale grazie alla vendita di materiale edile, anfore e vasellame, contenitori ed elementi decorativi per abitazioni private e per altri impieghi. La contigua villa alla fornace era circondata probabilmente da numerosi vitigni, infatti molte delle anfore ritrovate dovevano contenere del vino di produzione locale. Diversi sono i frammenti statuari rinvenuti in località Cà Turchi; grazie ad una attenta ricostruzione sono sostanzialmente due le figure meglio conservate ed identificabili. La prima figura è quella di un uomo anziano seduto con braccia e gambe scoperte ed il corpo cinto in vita. Ha la testa chinata in avanti e sembra essere impegnato con un lavoro manuale. Numerose sono le testimonianze pittoriche che riportano figure simili negli affreschi pompeiani e grazie ad una approfondita analisi questo soggetto statuario è stato identificato con la figura di Dedalo artigiano, rappresentato spesso con questa tipica posa. Seguendo questa interpretazione la testa giovanile dovrebbe rappresentare il figlio Icaro in posizione eretta mentre aspetta che il padre completi la costruzione delle famose ali che lo porteranno ad una tragica morte. Icaro è nudo secondo l’iconografia tradizionale ma porta una piccola clamide che è ancora visibile nella parte terminale del panneggio. Queste due statue di argilla databili intorno alla metà del II secolo a.C. dovevano essere doni votivi per un santuario locale oppure prestigiose opere decorative per una villa rurale. I laterizi prodotto dalla fornace iniziarono ad essere bollati intorno alla prima metà del I secolo a.C. ed inizialmente la pratica della bollature era applicata anche su mattoni, tegole e bessali. Il testo del bollo del sito di Cà Turchi è P.IVN CIL ed è compreso in un cartiglio di 9X3 cm. I bolli provengono con certezza da questo sito poiché la terracotta sulla quale sono impressi è la stessa di cui è composto il gruppo statuario. Una motivazione attendibile riguardo al perché questi laterizi fossero bollati è da ricercarsi nell’organizzazione interna della fornace stessa poiché è da escludere l’ipotesi che i bolli fossero un vero e proprio marchio di fabbrica. Lo scioglimento del bollo risulta complesso ma viene ritenuta probabile la proposta: P(ublius) IVN(nius) CIL(o).
    2 punti
  16. E allora celebreremo il veneziano Pietro Barbo, papa col nome di Paolo II, mostruoso collezionista di monete!
    2 punti
  17. Il Soggetto è sicuramente quello della Madonna velata, ho visto questa rappresentazione su medaglie uniface in piombo è ottone (la tua che metallo è?), sicuramente erano prove di conio o fusioni, di medaglie devozionali, tuttavia non escluderei che potrebbero essere anche ritratti(prove) di madonnine da cinque baiocchi, emesse sotto il pontificato di Pio VI. Ciao Borgho Scusate mi sono accorto solo ora che nell'altra faccia (D/) della medaglia c'è il volto di Gesù con capelli lunghi, questo elemento conferma senza ombra di dubbio che si tratta di una medaglia devozionale,della seconda metà del XVII sec., al tipo del Salvator Mundi - Mater Salvatoris, dovrebbe essere in bronzo/ottone. Ciao Borgho.
    2 punti
  18. Salvo imprevisti, presente al sabato e anche per il pranzo. Sarà bello ritrovarsi dopo Parma.
    2 punti
  19. Grazie @dabbene...e allora continuiamo con la lira del 1834 che come scrivevo prima ha la differenza evidente della "firma" sotto il busto...invece di "C. LANDI" c'è "C. LANDI F." mentre i dati ponderali sono gli stessi e anche questa è catalogata come Rara....Ora una domandina semplice, per cosa sta la "F." dopo "C.LANDI"? Qualcuno sa dirmelo?
    2 punti
  20. Presente il sabato. Anche a pranzo... ..poi con Luciano vediamo se si può fare una macchinata... Roberto
    2 punti
  21. Zuolo, Anto, magari Darectasapere, io .... Dovremo noleggiare un camper fuori dalla fiera e parlare di papali dalle 8 di mattina fino alle 10 del giorno dopo. Speriamo di esserci tutti.
    2 punti
  22. Questa volta credo di fare una capatina...venerdì e sabato, ovvio con partecipazione al pranzo
    2 punti
  23. Da 3 giorni aspettavo che qualcuno iniziasse.... Io sono troppo timido e impreparato.... Chi organizza ? Luciano ? Mario ? Spero di fare venerdì e sabato e ovviamente di venire al pranzo. Una stretta di mano e un saluto lo farei volentieri a molti.
    2 punti
  24. Medaglia devozionale francescana (cappuccini), bronzo/ottone, della seconda metà del XVIII sec. (dopo il 1767).- D/ S. Serafino da Montegranaro (Fermo), dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, tiene la croce e la corona del rosario con la mano sx (suoi attributi).- R/ S. Fedele da Sigmaringen e S. Giuseppe da Leonessa, martiri cappuccini, medaglia non comune. Ciao Borgho
    2 punti
  25. Non ho tempo ma seguo le vostre discussioni. Ho trovato un po' di tempo e vi posto qualche piccolo gioiellino per confronto. E' uno dei miei preferiti ... un Carlino di Filippo II non censito e di buona fattura. Ho controllato tutto (CNI, MIR, Cataloghi, ecc.) ma fino ad oggi è l'unico apparso con queste caratteristiche; infatti, la corona sul R/ non è la solita ghirlanda d'alloro, ma sembra di fantasia ... una corona di palme. D/ PHILIPP.REX.ARA.VTR.SIC 157Z - dietro la testa GR/VP R/ .FIDEI. .DEFEN. .SOR. in corona di fantasia ... Palme peso 2,90 Carlino - Asta PICENA N. 3
    2 punti
  26. Buonasera a tutti, complimenti per la discussione, sia la parte storica sia le monete postate.. Aggiungo che questo forum avrebbe bisogno di più discussioni come questa.. Monetazione che trovo veramente spettacolare anche se fatta da poche monete.. Vi allego la foto del mio 4 denari preso un annetto fa in Austria andata invenduta ad un'asta.. Appena ho un attimo di tempo provo a fare le foto alle altre che ho(mi manca il 10 soldi) così le posto in questa discussione.. Luca
    2 punti
  27. Ecco, dopo i tondelli da 10 reali di Filippo IV, di cui abbiamo già ampiamente discusso e mostrato in passato, è giunta l'ora di passare ai 10 reali di Filippo II, quindi dal nipote passiamo al nonno. Vorrei mostrarvi oggi un esemplare del III tipo, quindi non maltagliato, ossia con il tondello perfettamente regolare, tuttavia il conio resta molto impreciso e lacunoso che considero molto affascinate. Tale tondello (CNI, 8-11; Piras 48) presenta una fantastica patina, in certi punti anche iridescente. D/ + PHILIPPVS . REX . ARAGONVM . ET . SARDINIAE; Busto coronato a destra, ai lati C/X-A R/ + INIMICOS . EIVS . INDVAM . CONFVSIONE; Croce scanalata e ornata di 4 globetti Moneta proveniente da collezione personale. Buona visione e saluti!
    1 punto
  28. Da settembre 2017, con la distribuzione del catalogo Gigante 2018 molte cose cambieranno: sarà l'anno delle napoletane e siciliane. In questi giorni stiamo lavorando per gli aggiornamenti dell'oramai storico catalogo commerciale. Vi mostro in anteprima 10 delle 150 pagine corredate dai miei appunti inerenti le zecche di Napoli e Palermo del periodo 1734-1859.... Palermo sarà in particolare completamente rivisitata e migliorata, i gradi di rarità e le quotazioni che giacevano in una situazione di stallo decennale cambieranno radicalmente nel 70% dei casi, molte le migliorie e le rettifiche, tutto questo anche grazie al supporto di due nuovi collezionisti/collaboratori siciliani i quali nomi verranno citati tra i ringraziamenti dallo stesso Fabio Gigante. Grazie a tutti per l'attenzione!
    1 punto
  29. Te lo auguro! Così poi le posti!!
    1 punto
  30. Mi accodo alla sfilza di complimenti, W la rarità senza conservazione eccezionale. Volentieri a Verona la prenderò in mano....
    1 punto
  31. @Philippus IX, secondo me non si tratta di essere in errore o meno, Filippo II è veramente vasto e si presta a molteplici punti di vista e interpretazioni... Secondo me si tratta di conii differenti di una stessa tipologia; volendo potremmo raccogliere tutte le varianti e classificare decine e decine di tipologie differenti di 10 reali di Filippo II.
    1 punto
  32. DE GREGE EPICURI Coi dati che hai citato, la tua moneta è sicuramente corrispondente ad un sesterzio. Fra l'altro, mi pare che la testa sia laureata e non radiata, come invece nel dupondio della casa d'asta (che comunque, secondo me, fa una stima del valore decisamente esagerata).
    1 punto
  33. Un bel BB+ per un marengo bisbetico da reperire in qualsiasi stato di conservazione. Io per anni ho inseguito la variante col punto dopo REX, invano, fino a convincermi che forse non esiste...?
    1 punto
  34. Nessun problema, ci mancherebbe altro! Come ti è stato accennato, la differenza tra la tua è la mia è prima di tutto nelle dimensioni. la prima è un tipo matrice (come puoi vedere sulla parte sinistra c'è più carta, con dei decori tagliati, la "madre" appunto, della banconota). Poi anche il decreto è diverso. la mia è un 1903, la tua è ottobre 1944, con firma Azzolini, uno dei primi decreti (se non il primo, non sono ancora molto ferrato) della RSI. Le condizioni come affermi non sono delle migliori, ma porta con se le vicissitudini del suo scopo, e di un difficile periodo storico del recente passato. Se ti va di approfondire le argomentazioni storiche sopra citate, e scopri che ti piace il lato "numismatico" della storia, potresti appassionarti anche tu a questa affascinante branca della storia, dell'arte, dell'economica... e tanto altro! Benvenuto! Fabrizio
    1 punto
  35. denaro o piccolo scodellato, mistura, dovrebbe essere Sebastiano Ziani, 1172-1178, 39° Doge, D/ + . SEB . DUX ; croce R/ +. S. MARCUS ; croce Biaggi 2757
    1 punto
  36. Non ti preoccupare .... la prima è sbagliata? La seconda è regolata ..... ! Buona la tavolata tra "Serenissimi" e "Papisti" ...... però i vescovi li nominiamo noi saluti luciano
    1 punto
  37. "Ha vinto il leone della tribu' di Giuda"...... se l'hai vinta Tu hai aggiunto una grande rarita' in collezione, complimenti ! Daniele
    1 punto
  38. Esatto...C. LANDI F. sta per CARLO LANDI FECIT....c'è anche nel sito stesso. Non esiste nessun Carlo Landi Fabbroni ma è esistito Giovanni FABBRONI che fu direttore di zecca durante il Regno d'Etruria il suo simbolo era il martello...per la 3 non c'è giustificazione, gli ho solo accorciato la vita!! Ora continuo con la lira del 1837 che è una monetina molto rara!! Stessi ponderali, anche qui la firma riporta la F di FECIT....catalogata RR. Questa dell'immagine è passata ad un asta Ranieri nel Novembre 2016, avevo anche offerto ma non me la sono aggiudicata...con un po' di rimpianto...sapete vero com'è?...ma ogni tanto bisogna anche mollare!
    1 punto
  39. Avrei in garage una perforatrice del peso di 75 chili originale degli anni '20, se può servire allo scopo....
    1 punto
  40. Ciao @taglialuca meravigliosa monetina, con un rame rosso fiammeggiante....aspettiamo gli altri post!
    1 punto
  41. La stessa Classical Numismatic Group ha venduto monete di Mateola anche in altre occasioni : https://www.cngcoins.com/Search.aspx?IS_ADVANCED=1&ITEM_IS_SOLD=1&ITEM_INVENTORY_NUMBER=&CONTAINER_NAME=&ITEM_LOT_NUMBER=&ITEM_DESC=Mateola+&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_1=1&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_3=1&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_2=1&VIEW_TYPE=0 Un altro passaggio in vendita : https://books.google.it/books?id=tV3Lh7xIFRAC&pg=PA1&lpg=PA1&dq=nomos+mateola&source=bl&ots=iaqeVOGgjd&sig=zO6JkHcCaaG6c6XMjwHqMUDjft0&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiA46-xq7rTAhWNZVAKHfK4DWgQ6AEIITAC#v=onepage&q=nomos mateola&f=false Ed altri: https://www.deamoneta.com/auctions/view/52/7 http://www.icollector.com/Greek-Apulia-Mateola-Ca-250-217-B-C-sextan_i5228523
    1 punto
  42. Complimenti ottimo post. Zona ricca di storia e ritrovamenti e pensare che anni fa vi soggiornai in villeggiatura ma a quei tampi avevo in mente una cosa sola...
    1 punto
  43. Ha ha ha, dal manuale "Come creare una perfetta discussione": ho messo il mese senza l'anno. Dopo la pubblicazione me ne accordo e modifico il titolo, metto l'anno e tolgo il mese. Adesso ho modificato di nuovo...
    1 punto
  44. Premesso che non vedo elementi nelle foto (brutte e sfocate) che mi facciano pensare ad un falso, ritengo sia molto importante verificare peso, diametro e spessore. Questa considerazione vale sempre ed ancora di più quando la moneta ha interesse borsistico. Riporto quanto scritto nel nostro catalogo: 1 Si conoscono monete false, anche di annate comuni, che differiscono per il titolo e sono quindi pensate per ingannare gli investitori piú che i collezionisti. Queste presentano però uno spessore maggiore di qualche decimo di millimetro. Buona domenica.
    1 punto
  45. non mi convince del tutto, prova con foto migliori.
    1 punto
  46. Esattamente, i ritrovamenti dipendono molto sia dal metodo di emissione, sia dall'affluenza turistica proveniente da quei luoghi. Dove abito io (nordest) è quasi impossibile trovare monete monegasche o andorriane, ma di 50 Centesimi vaticano ne circolano davvero parecchi, in quanto un grosso quantitativo di queste monete finisce ad una ditta che rifornisce i supermercati del nord Italia, anche le sammarinesi si trovano raramente, ma si trovano. In 15 anni di collezionismo mi sarà capitato di trovare all'incirca: 50-60 pezzi da 50 Centesimi vaticano, 20 pezzi vari sammarinesi, un pezzo da 2€ momegasco e 0 di andorra (anche se in circolazione da molto meno tempo rispetto le altre). Ciao
    1 punto
  47. 1 Liard - Namur (Olanda spagnola) Filippo IV come questa :
    1 punto
  48. Buongiorno, oggi vi posto un 1/2 tari' di Carlo di Borbone.
    1 punto
  49. Ovviamente grazie a Monica per i chiarimenti che ci ha dato, giustamente non vedo perché i raggi che ho evidenziato debbano essere così evanescenti su una moneta con un impronta così nitida, quindi si tratta di anelletto semplice con punto incerto e un po decentrato come nell esemplare a seguire e già postato da @monbalda a pag.109 di "denari di lucca".Saluti a tutti. P.S. scusa @adolfos ma cosa intendevi per un "poco"invadente?
    1 punto
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