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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/30/17 in Risposte
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Buongiorno a tutti, sulla scorta della discussione delle "più belle", vorrei che qui invece venissero presentate quelle che possono essere annoverate le monete più "importanti" della plurisecolare storia delle coniazioni pontificie. I motivi per i quali una certa moneta possa essere ritenuta "importante" sono svariati e possono andare da motivazioni storiche, iconografiche, intrinseci alla moneta stessa ect. Nei più di 8 secoli di monetazione papale innumerevoli sono i fatti storici, le riforme monetarie, gli avvenimenti o le ricorrenze che sono stati motivo di coniazione di una certa moneta. Ecco, qui mi piacerebbe presentare questi esemplari, corredati da una foto e se possibile dalle nostre notazioni che motivino l'inserimento di un dato pezzo in questa speciale classifica. Se vogliamo, possiamo tracciare la storia numismatica di questa straordinaria monetazione con i veri "masterpieces" che possono quindi trasformasi in chiavi di volta della storia papale. Ovviamente inizio io: Sede Vacante (Camerlengo Pietro di Montebruno), 1268 – 1271 Viterbo. Grosso paparino, AR 1,71 g. * BEATI PETRI Chiavi in palo. Rv. * PATRIMONIV Croce patente accantonata da quattro globetti alle estremità. Muntoni 1. Berman 162. Si tratta della prima moneta di Sede Vacante A Viterbo si svolse il primo Conclave della storia dei Papi. Sembra che i cittadini viterbesi, esasperati per la lentezza e l'immobilismo dei cardinali nel decidere il nome del Papa da eleggere, abbiano chiuso a chiave (da qui il nome Cum Clave) le porte del palazzo ed abbiamo affamato le autorità clericali per convincerli ad eleggere in fretta il nuovo Papa. I cardinali superstiti, esausti e affamati, elessero Gregorio X. Da notare al D/ della moneta le due chiavi in palo.4 punti
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Salve a tutti, condivido questo mio nuovo acquisto, specie con i foristi genovesi, ma non solo Dovevo scegliere tra due pezzi, uno migliore ma lavato e questo. Dal vivo questo ha una patina stupenda, la vera patina da antica collezione, calda e profonda. Non tornerei mai indietro Ha un colpo evidente al bordo che si insinua nei campi. Ma non so perchè non mi disturba!! Ogni commento sarà ben accetto!!4 punti
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Clemente VII (Giulio de’Medici) 1523 – 1534 Ducato ossidionale (1527), AR 34,96 g. CLEMENS – VII PONT MAX Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate. Rv. DV / CATO / F su crescente (segno di zecchiere non identificato) entro corona di quercia. Muntoni 19. Berman 831. Coniata durante il famoso "Sacco di Roma". Questa moneta, d'insigne rarità, è un importante documento storico, poiché è parte di quell’ingente somma di 400.000 ducati versata alle soldatesche imperiali che avevano messo a ferro e fuoco la città di Roma. Tali monete furono fatte coniare in Castel Sant’Angelo da Papa Clemente VII per pagare il riscatto per la sua libertà. Per questo esemplare in particolare, la scelta di coniare la tipologia monetale dello ”scudo” d’argento, all’epoca in Italia ancora non battuto, fu dettata, con ogni probabilità, dalla presenza nelle truppe imperiali di 14.000 lanzichenecchi al comando di Georg von Frundsberg, che invece lo ”scudo” ben conoscevano e molto apprezzavano.La forma irregolare di questi ”scudi” nasceva dalla necessità di reperire in modo veloce moneta contante e quindi le operazioni di preparazione dei conii dovevano essere veloci e sicuramente poco attente al fattore estetico, così come la coniazione. Numerose sono le cronache che ci hanno tramandato notizie di quel triste evento e del motivo della coniazione di questa e delle altre monete ossidionali. Fra le più dettagliate, al riguardo, sono le ”Memorie Storiche” di Domenico de’Rossi, compagno di prigionia del papa, dalle quali sappiamo che il pagamento del riscatto doveva essere suddiviso in tre rate: ”100 mila presentemente, 50 mila tra venti giorni, cioè per tutto il giorno 26 dello stesso mese di giugno, e li restanti 250 mila fra due mesi prossimi…Furono chiamati in Castello li Zecchieri e immediatamente datogli l’oro e l’argento, che vi era dentro rifugiato, ne furono improntati 100 mila Scudi promessi e presentemente pagati; gli altri 50 mila li andavano mettendo insieme, di candelieri, croci, vasi ed ornamenti di Reliquie, quali fatti improntare con le teste di S. Pietro e Paolo, e con l’arme di Sua Santità, furono similmente pagati a quelle insaziabili turbe.” Purtroppo in questo racconto, come nelle altre cronache, non sono indicati i nomi degli zecchieri, ma da una lettera del tedesco Ambrosius von Grumppenberg, l’interprete del papa con gli imperiali, veniamo a sapere che tutto il metallo che era stato ricavato dalla fusione degli arredi sacri, tra cui anche la stessa tiara di Clemente VII, venne dato per essere coniato a tale Angelo Schauer, che lo stesso Ambrosius definì ”un tedesco depravato e birbante”. Sicuramente Angelo Schauer era la stessa persona che aveva avuto, in quanto agente dei Fugger, la direzione della zecca di Roma al tempo di Adriano VI. Lo Schauer, con questo nuovo incarico, si arricchì oltre misura, in quanto dal papa riceveva l’argento dorato considerato argento di bassa lega che poi fondeva per separarlo dall’oro che vi era contenuto. All’operazione di fusione partecipò anche il Cellini, ma non a quella di coniazione. Quindi con l’argento ricavato lo Schauer coniava gli scudi, i mezzi scudi e i quarti di scudo, trattenendo per sé l’oro, un lauto guadagno gli era quindi assicurato. Un guadagno, seppur minore, ne ricavarono anche coloro che ricevettero in pagamento tali monete, in quanto, a loro volta, le rifusero per ricavarne quella quantità di oro che era ancora rimasta nella lega, il che spiegherebbe il motivo della notevole rarità di queste emissioni ossidionali.4 punti
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tre copie sono arrivate al circolo Astengo di genova e hanno suscitato grande interesse e sono state prese volentieri dai soci4 punti
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Girando per il forum ho visto una discussione sulle 10 monete papali più belle. Apprezzando l'idea ho pensato di proporla anche nella nostra sezione. Chi vuole cominciare..? Arka3 punti
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Devo fare i segna posto: il tuo cane cosa colleziona? Se non fate la stessa cosa è inutile mettervi vicini...3 punti
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Al n. 1018 della vendita " Masterpieces...from Cabinet W " del 04-01-2012 , tra le sole 19 monete belle ed importanti ( e controverse , p.es. decadramma falso di Agrigento ) , il doppio statere di Paphos al nome di Nikokles considerato , appunto , tra i capolavori della monetazione greca . Esemplare di grande conservazione e grandissima rarità ( solo 4 esemplari noti , 2 in musei e 2 in mani private ) , passato al non trascurabile prezzo di 600.000 U.S.D. Una nota di colore Il compilatore del catalogo , ricorda che i soli 2 esemplari conservati in raccolte museali , sono in Torino e Firenze .3 punti
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Buonasera...Io lo dico da subito, non colleziono monete dei romani pontefici e quindi scusatemi per la capatella su un post di monete che conosco poco...però leggendovi mi è subito venuta alla mente un'asta Nac da cui prendo un gran pezzo e da cui prendo pure la descrizione....."Il Doppio ducato con il ritratto del figlio di Lorenzo il Magnifico opera di Pier Maria da Pescia, coniato nei primi due anni di pontificato di Leone X quando ancora la zecca era gestita dalla Compagnia Fugger . La scena della cavalcata dei Magi che compare al rovescio sta forse a ricordare la venuta a Roma della fastosa ambasceria del re del Portogallo o addirittura la comparsa nel cielo di Roma, avvenuta poco dopo l’elezione del Papa, di una cometa, evento ritenuto di buon auspicio tanto da meritare di essere immortalato a futura memoria su questa bella moneta. Con Leone X iniziò la pratica di servirsi di certe emissioni di monete alla stregua di medaglie facendo in modo che ciò che vi veniva rappresentato aveva lo scopo di far ricordare eventi e personaggi." Non ho resistito , al tempo sfogliando il cartaceo dell'asta questo pezzo in oro mi aveva stregato (vorrei vedere direte voi!), anche se solitamente le monete in oro non mi attirano per nulla e infatti non ne ho nessuna (preferisco il rame e l'argento). Questa però è meravigliosa, preziosa e ha un'immagine credo unica per le monete, che non può lasciare indifferenti nemmeno i meno avvezzi.2 punti
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Ottimo incontro di collezionisti per fare scambi.Reperito un falso d'epoca : VittorioEmanuele II 1 lira 1863 valore zecca M. Di fattura molto rozza.2 punti
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A colpo d occhio è carina, però la patina e l aggiunta della sabbia, per definire i rilievi sanno di manipolazione. Roberto2 punti
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Ecco, dopo i tondelli da 10 reali di Filippo IV, di cui abbiamo già ampiamente discusso e mostrato in passato, è giunta l'ora di passare ai 10 reali di Filippo II, quindi dal nipote passiamo al nonno. Vorrei mostrarvi oggi un esemplare del III tipo, quindi non maltagliato, ossia con il tondello perfettamente regolare, tuttavia il conio resta molto impreciso e lacunoso che considero molto affascinate. Tale tondello (CNI, 8-11; Piras 48) presenta una fantastica patina, in certi punti anche iridescente. D/ + PHILIPPVS . REX . ARAGONVM . ET . SARDINIAE; Busto coronato a destra, ai lati C/X-A R/ + INIMICOS . EIVS . INDVAM . CONFVSIONE; Croce scanalata e ornata di 4 globetti Moneta proveniente da collezione personale. Buona visione e saluti!1 punto
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E' con immenso piacere che annuncio, in qualità di portavoce del gruppo, la pubblicazione del primo numero de Il Gazzettino di Quelli del Cordusio. Cinquanta pagine in formato A4 b/n di riflessioni, articoli tecnici, recensioni, news; è una pubblicazione per tutti: collezionisti, studiosi, curiosi... La distribuzione avverrà prima in formato cartaceo presso il mercatino del Cordusio ed i convegni di Parma e Verona, quindi pubblicheremo il Gazzettino in formato digitale per raggiungere una platea ancora più vasta di potenziali interessati. Come gruppo sentivamo - e vedevamo intorno a noi - la necessità di una pubblicazione a carattere fortemente divulgativo, interessante per i numismatici più "navigati" ma che soprattutto interessasse il pubblico dei giovani numismatici (dove "giovani" non intende solamente il freddo dato anagrafico ma anche chi - pur avendo una certa età - è appena entrato nel nostro mondo). Quindi eccoci qua con il nostro Gazzettino, un prodotto di facile approccio e di agile lettura. Vorrei ringraziare tutti i membri di Quelli del Cordusio per il loro supporto, per l'approvazione di questo progetto che è passato dall'immaginazione di alcuni di noi alla dimensione "reale" in meno di due mesi; infatti il brindisi inaugurale fu fatto il 18 dicembre scorso. Un traguardo non da poco, ma quando c'è la voglia di fare... Un grazie in particolare va a chi con la collaborazione ha reso così vario e ricco questo primo numero: @dabbene @eracle62 @Parpajola @Dave95 @aleale @DARECTASAPERE @rongom @magdi. Complimenti a tutti loro ed in particolare a Davide (dave95) ed Alessandro (aleale) che hanno avuto qui sul Gazzettino il loro debutto come Autori. Il gazzettino è aperto a tutti gli Autori, appartenenti o meno a Quelli del Cordusio (ovviamente però in ogni numero ci sarà una maggioranza di contributi redatti da membri del gruppo stesso), quindi se avete un articolo, una riflessione numismatica, una recensione inviate tutto a [email protected] . Un caro saluto, Antonio Rimoldi1 punto
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Hai ragione, nonostante l'impiego di ben 5 zecche differenti (che permettono di tenere tirature relativamente basse) la qualità delle monete tedesche è davvero pessima!1 punto
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Grande mix monete e cibo ...lo sappiamo purtroppo molto bene ?1 punto
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Diciamo che se voglio continuare a essere sposato non posso spendere più di 100€ al mese[emoji23][emoji23] poi a me in realtà un guadagno futuro non mi interessa... vorrei solo aver qualcosa da mostrare ai miei nipoti che non siano solo le schede telefoniche[emoji23][emoji23]1 punto
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Credo che Livio si riferisca al valore monetario (rapportato ai tempi in cui scriveva) del bottino, e non alla sua composizione effettiva. I metalli preziosi presso i Celti erano ampiamente impiegati per la produzione di oggetti di prestigio, parures, torques, finimenti per cavalli, falere, e solo in minima parte per la produzione di monete. C'é da pensare che il bottino fosse per lo più costituito da tali oggetti. Ciò che emerge dai ritrovamenti in area padana, inoltre, sembra indicare che nel periodo a cui ci si riferisce la moneta romana più diffusa fosse il vittoriato. Infine sarebbe interessante, a questo proposito, riflettere sui ripostigli del Campidoglio e di Civita castellana.1 punto
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Ciao, strano che oggi dopo la scadenza a 420 € del sesterzio di cui sopra ci sia in scadenza dallo stesso venditore il seguente esemplare che raggiunge attualemente i 131€ di valutazione (2 ore e 30' alla scadenza..) Ciao Illyricum1 punto
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Buon giorno a tutti! Vorrei condividere con voi il mio ultimo acquisto: una piastra del 1767, opera incisoria di Ferdinando Adovasio. Modulo: 41,5 mm circa; peso: 25,00 g esatti. Vi chiedo se secondo il vs. competente parere raggiunge la conservazione qBB (in verità sono cosciente che così non è...). Inoltre il nummo è caratterizzato da un taglio in cui le foglie in rilievo sono praticamente non più leggibili, e, come ho cercato di rendere visibile nell'ultima foto, una parte del taglio con ogni probabilità è stata tosata...anhce in merito a questi ultimi due dettagli vorrei domandare il parere degli utenti del forum. Grazie a tutti!!!1 punto
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Perfettamente daccordo (come dissi già in passato), esteticamente non è granchè e ci si rende conto di ciò soprattutto collezionando principalmente le mondiali che sono un pozzo senza fondo di meraviglie1 punto
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Paolo III (Alessandro Farnese), 1534 – 1549 Testone anno XII, AR 9,88 g. PAVLVS III PONT MAX Busto a s., con piviale ornato da figura di Santo; dietro, segni di Lorenzo e Giambattista degli Albizzi e di Vincenzo Castelli, zecchieri. Sotto, AN XII. Rv. TV AVTEM IDEM IPSE ES Gesù tra i dottori; all’esergo, ALMA ROMA / testina di leone. Muntoni –. Berman –. Si tratta del primo testone da 3 giulii. Primo testone dal valore di tre giulii coniato dalla zecca di Roma in base ai Capitoli dell’ottobre 1545 quando gli zecchieri erano Vincenzo Castelli e Lorenzo e Giambattista degli Albizzi. Probabilmente dobbiamo l’incisione dei suoi conii a Giangiacomo Bongiovanni, o Bonzagni, da Parma, assunto alla zecca come intagliatore l’8 gennaio 1546, o ad Alessandro Cesati da Milano detto il Grechetto, assunto con lo stesso incarico il 28 gennaio 1547.1 punto
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Che carrellata di meraviglie Complimenti!!!! Questi moduli sono sempre spettacolari... Le prime due postate tra l'altro sono di bel modulo centrato e ampio.1 punto
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Rimanendo nella Longobardia Minor che è durata molto di più della Maior..altra moneta a cui ambisco: Follaro di Gisulfo II, zecca di Salerno con, al rovescio, la veduta della città di Salerno dal mare.. Gisulfo II è l'ultimo principe longobardo, poi arriveranno i Normanni..l'influenza bizantina è evidente al diritto.. Nel X- XII^ secolo abbiamo i normanni che conquistano gran parte della Campania.. i Bizantini hanno una loro enclave, oltre che a Roma dove furono emessi i meravigliosi e rarissimi Antiquiores, in Napoli, dove oltre alla coniazioni di monete bizantine, abbiamo anche coniazioni autonome.. Insomma Neapolis, quando le altre città campane erano osco - sannite, era greca, quando le altre erano normanne, era bizantina. Saluti Eliodoro1 punto
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Io credo che anche nei denari più tardi esistano delle monete apprezzabili ed in parte ben leggibili. Non esistono solo monete brutte. Per mia esperienza sulla zecca di Ancona, infatti pur riconoscendo che nel tempo i denari abbiano perso il loro argento, il loro stile, ......, non è assolutamente vero che siano tutti brutti e scuri come si vorrebbe far credere. Ce ne sono taluni, nell'ambito di ogni tipologia tarda, che nonostante tutto sono stilisticamente apprezzabili. Certamente parliamo di monetine poco usurate e che hanno lasciato intatto il loro appeal di moneta povera, ma comunque interessante ed accettabile graficamente. Non voglio postare foto di Ancona, ma assicuro che ce ne sono, anche monete che difficilmente si vedono in circolazione forse perché snobbate dai più perché di colore scuro. Tornando a Lucca, mi piacerebbe vedere qualche bella monetina che non sia la solita ricerca di classificazione. Per fare un esempio, la moneta che posto ora dal punto di vista dello studio è molto più interessante di quella che ho postato inizialmente, ma sicuramente..... anche l'occhio vuole la sua parte. (peso 0,86 gr. - diam 17,12)1 punto
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Giusta affermazione indubbiamente, io sicuramente qualcuno l'ho mostrato in particolare del terzo gruppo, ci sono sicuramente, il problema e' che quasi tutti sono attratti anche comprensibilmente dalle varie anomalie e differenze di questa monetazione che riserva sorprese anche in quelli stilisticamente rilevanti . Credo sia il destino inevitabile di questa monetazione, il cercare il difficile che ricorre e non guardare lo stilistico e in effetti la discussione ha seguito questo schema se no non sarebbe arrivata al punto che e' arrivata, ma belle monete ci sono, il problema e' andare a ritrovarle, tra l'altro, forse anche colpa nostra, ma se sono belle ora costano anche e credo che Lamoneta in tutto questo abbia influito non poco nel tempo ...1 punto
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Uno dei miei grani 1791....scusate ma il bordo non riesco ancora a farlo venire bene in foto. Ma si presenta come quello del grano di Pietro.1 punto
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Umhhh...mumble,mumble, Ci ho pensato un po'...si delle monete barbariche che mi piacerebbe" possedere"ce ne sono:forse il multiplo di Teodorico...?scontato. Il tremisse di Carlo Magno per Lucca trovato sul sepolcro di S.Pietro?Perché no? Ma pur senza negare la sua immensa importanza storica è sempre espressione e simbolo dell'avvenuta caduta del regnum langobardorum. Allora una delle tante e bellissime monete longobarde? Si ma quale? Sarebbe come decidere se vuoi più bene al papà o alla mamma,no,meglio di no. Però c'è qualcosa che mi dà un'emozione speciale,non solo le monete,ma oggetti di cultura materiale spiccatamente barbarica ,oggetti carichi di significati,quasi unici,spesso creati appositamente e unicamente per il loro proprietario,oggetti pieni di "poesia",quella poesia che è data dal loro valore materiale,politico,artigianale o artistico. Quindi quali sarebbero questi manufatti tanto speciali che mi piacerebbe avere in una mia fantomatica collezione? Primo : l'anello sigillo di Rodchis.che unisce in un solo oggetto ,potere,prestigio,ieraticita' valore venale e bellezza estetica. Secondo:una qualsiasi spatha con impugnatura ad anelli, simbolo del valore guerriero di un popolo che cambiò la storia della penisola italiana dapprima con la violenza poi con l'arte e la cultura nate dalla fusione di due modi diversi di interpretare il mondo che andarono ad occupare,quello classico e quello barbarico. Terzo :una cintura a cinque pezzi longobarda,il simbolo più vero,a mio avviso,di questa etnia che con la sua irruzione sullo scenario mediterraneo provocò una cesura senza se e senza ma,diversamente da quanto fecero Eruli e Goti sempre in bilico tra il desiderio di affermarsi politicamente e il bisogno di essere comunque approvati dall'impero bizantino. Una cintura che nel solco della più vera tradizione centro europea era la sede della forza del guerriero,simbolo della sua valenza fisica e virile tanto che alla sua morte veniva in parte seppellita con lui e in parte divisa tra i suoi figli,come a legittimare il loro diritto ad ereditarne i beni e le virtù. Caro Poemenius perdonami se sono uscito dal seminato e sono andato un po' off topic ma tu stesso dici di voler conoscere i gusti di chi frequenta questa sezione, ecco questi sono i miei... E poi come si suol dire: de gustibus non est disputandum .1 punto
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Buon convegno,ampliato lo spazio tra le corsie, discreta affluenza sia ieri che oggi , ho notato un clima abbastanza sereno, direi che gli organizzatori sono stati bravi. Quest'anno non potete lamentarvi del caldo, io ieri mattina battevo i denti1 punto
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Una delle monete con cui ho dovuto lottare maggiormente per fotografarla Taglio : 2€ CC Paese : Lussemburgo Anno : 2009 Condizione : BB Tiratura: 800.000 Luogo del ritrovamento : Alassio1 punto
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E' la riproduzione di una moneta tibetana da 3 srang la scheda dell'autentica: https://en.numista.com/catalogue/pieces21437.html1 punto
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Buongiorno a tutti asclepia come anticipato in mess privato non dispongo del due quattrini... continuerò quando sarà il momento con mezzo soldo e quattrino(ritirato oggi a Bologna)... Ancora gradevole il tuo due.. Complimenti Luca1 punto
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È da un pezzo che l'ho messa in un baule e sotterrata in un posto segreto......tanto segreto che l'ho dimenticato anche io dov'è!1 punto
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Faccio mie le considerazioni di sirlad. Forse a causa della foto, ma mancano i rilievi e gli stacchi dal piano di alcuni particolari( tipo il fiocco della corona di Domiziano) manca la profondità del cavo dell'orecchio e delle ciocche. Manca la definizione dei ritratti solo rovescio, mentre nell'altro esemplare postato i tratti somatici e fisici sono molto evidenti , i rilievi della sc sono ad un livello molto più alto del resto della raffigurazione, la perlinatura e disomogenea e i livelli della moneta tra parte interna alla perlinatura e parte esterna sono su due livelli differenti. Il tondello sembra presentare un accrescimento sulla circonferenza esterna che mal si lega con le monete originali ma che è caratteristica delle contraffazioni di vecchia data.....etc etc etc. diciamo che senza una osservazione diretta che dimostri il contrario , per ora la considero una copia.1 punto
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Buon pomeriggio. Per caso l'hai acquistata qualche mese addietro da un professionista di Barletta?1 punto
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Caro Matteo, mi dispiace che non potrai essere dei nostri, ma capisco. L'inaugurazione è stata fissata piuttosto tardi nella mattinata (alle 11,00 e quindi alle 11.15 circa ;)) per consentire di venire anche a chi abita un poco più lontano, ma più di tanto con le varie esigenze anche locali da incrociare, non si poteva fare. A seguire ci saranno un breve intervento musicale e un aperitivo. Se qualcuno ha necessità di organizzarsi per pranzare in zona fatemi sapere, in modo che possa chiedere all'Assessore se ci sono posti buoni e a buon prezzo dove poter andare magari insieme. Se tu non potrai venire il 13 avrai comunque tempo in seguito, visto che la mostra si protrarrà sino alla fine dell'anno, anche se al momento dell'inaugurazione saremo presenti io e Sozzi tra i numismatici ed altri storici che potranno spiegare meglio le scelte fatte e dare qualche nuova informazione. Per il momento non è previsto un catalogo, bensì un convegno di approfondimento sui temi delle zecche e delle monete nella Toscana medievale che sarà celebrato nel prossimo ottobre. Appena avrò un programma definitivo lo posterò ovviamente. Secondo me cose secondo me più interessanti della mostra - e del convegno che ne seguirà - sono essenzialmente tre: 1) poter vedere diversi conii medievali di zecca ufficiale (grazie al lavoro di ricerca di Sozzi) e insieme alle monete che da questi sono state prodotte e, quindi, poter riparlare della tecnica di coniazione; 2) cercare di contestualizzare il fatto che in un certo momento una realtà comunale decidesse di aprire una propria zecca e coniasse una propria moneta, per capire più a fondo le motivazioni e i meccanismi (l’esposizione è completata anche dalla pergamena di istituzione della zecca, datata 11 aprile 1317 ); 3) riaccendere il dibattito sui mutamenti che avvennero nelle varie monetazioni medievali nel corso del Trecento e, soprattutto, della prima metà del secolo. Spero con questo di aver incuriosito/ stimolato anche qualcun altro a venire a visitare la mostra il 13 maggio o nel periodo successivo :). Un caro saluto MB1 punto
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Grazie dell'avviso !! Sarebbe molto bello poter essere dei vostri Sabato 13 ma, purtroppo trovandosi a 3h di macchina da casa mia e dovendo per il lunedí successivo consegnare un importante lavoro in università , non potrò esseere dei vostri Andrò a vedere la mostra in futuro ... È stato anche realizzato un catalogo della mostra ?1 punto
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Complimenti @Philippus IX, una moneta veramente fantastica.1 punto
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La rarita' e' inerente al Dritto: gli elmati di Postumo sono molto molto rari...venendo all'esemplare postato, vista la bassissima conservazione, il prezzo a cui e' arrivato o e' artificiale o e' figlio di due offerenti che hanno soldi in surplus e non sanno come spenderli...1 punto
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Io la voglia di cherubini me la sono levata con questo scudo largo del 1666, in attesa che si riformi una patina decente... (la foto è del 2015) Il doppio scudo del 1693 ha sicuramente evidenti tracce di usura ma si vede anche che il conio probabilmente aveva dei depositi sui volti dei cherubini tanto che risultano in rilievo ma piatti, a differenza di altri rilievi come la scritta o le ali che, pur con tracce di usura, si presentano in buon rilievo anche se tecnicamente con gli stessi punti di contatto e sfregamento Inoltre bisogna considerare che i Genovesi, per rendere onore al mito della proverbiale tirchieria , usavano i coni fino allo sfinimento e non curanti del prestigio del modulo che si andava a coniare, cosi come ad esempio per il 25 doppie della collezione Carige e un altro scudo doppio sempre Carige, dello stesso anno del mio 1633, che presentano il cherubino nel primo quarto con il volto liscio, a dispetto del generale grado di conservazione, elevato nel caso del doppio scudo allegato Comunque in generale direi BB quello del 1693 e BB+ o forse qualcosa in più per quello del 16331 punto
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La famiglia è aumentata di una unità. Il gettone è pubblicato dal Mitchiner (Jetons, Medalets & Tokens – The Medieval Period and Nuremberg, Volume One, Seaby, London, 1988). Il rovescio raffigura una scena campestre che mostra il contadino e I suoi animali in primo piano; chiesa e villaggio a sinistra; albero a destra; sole raggiante sopra. La sigla ‘S.L’ può essere attribuita a Lauer come abbreviazione della solita ‘E L S L’. Il gettone fa parte della serie di gettoni allegorici dedicati ad Alessandro Magno (pag. 547-548 del testo citato) coniati a Norimberga da Ernst Ludwig Sigmund Lauer, master dal 1783. Quando il gettone arriva ne darò i dati fisici.1 punto
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Per la nascita del proprio figlio a mio avviso ci vuole qualcosa di speciale. Sterline e marenghi sono belli ma un po' impersonali: visto che collezioni Borbone punta a un oro di Ferdinando IV, ci spendi poco più di una sterlina ma dal punto di vista emozionale è tutta un'altra cosa.1 punto
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