Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/03/17 in Risposte
-
Grande distribuzione ieri sera al Centro Culturale Numismatico Milanese, il Gazzettino è arrivato perfino al prof. Ermanno Arslan!7 punti
-
Tallaro di stile grossolano col busto grande e la data in basso. D.Busto coronato con corazza. Il Granduca regge con entrambe le mani uno scettro un piccolo giglio sulle punte della corona. R. Scudo Mediceo semi ovale coronato su Croce di Santo Stefano. Piccoli gigli sulle punte della corona. (Spesso questi talleri sono mal centrati e al rovescio sulla palla più alta non sono visibili i 3 gigli) Il di Giulio la mette R. Saluti Fofo6 punti
-
Che bello, che bello vedere il giovane, l'appassionato, il collezionista, lo studioso ma anche l'Accademico ritirarlo, parlare e spiegarlo al Prof. Arslan, alla Prof.sa Travaini, ricevere apprezzamenti ma anche consigli, pareri, incitamenti, il poter dialogare amabilmente con loro con qualcosa in mano di tangibile che può essere il primo seme divulgativo , seme che però sta crescendo col secondo numero e col primo che tra poco arriverà a Verona e poi sarà in digitale, bello che a vari livelli della nostra numismatica ci sia vicinanza e in particolare dialogo, lo facciamo con piacere, con passione, anche divertendoci, ci crediamo senza avere, lo ripeto, nulla in cambio perché ci piace vedere che due giovani in pochi giorni si siano avvicinati alla numismatica tramite il Cordusio e poi si siano iscritti al Circolo. Qualcuno lo deve poi fare anche questo, muovere il circolo virtuoso, la ruota della vita e della numismatica, lo faremo sicuramente noi e spero con chi vorrà e crederà in tutto questo...6 punti
-
Conferenza del massimo interesse! Il Gazzettino di Quelli del Cordusio è finito pure nelle mani del prof. Arslan, che si è complimentato sinceramente per l'iniziativa con il solito garbo che lo contraddistingue. Antonio5 punti
-
Ieri in seconda serata mentre guardavo la TV, come al solito non riuscivo a trovare nulla di interessante, nessun programma che potesse soddisfare la mia curiosità o attenzione, stavo per spegre e prendere un libro da leggere, quando mi sono imbattutto durante lo zapping finale in un programma di cultura sul canale 23, metto le info e scopro un programma dal titolo "MONEY ART", dove viene descritto il connubio tra atre e moneta. La puntata di ieri era dedicata alla creazione della banconota e della finanza moderna, da parte del suo fondatore lo Scozzese John Low. Un bel programma che partendo dalla moneta si sviluppa nei vari campi dell'arte sia classica, come la pittura, che moderna, come le creazioni di un artista inglese che con le banconote da vita alle sue opere d'arte. Finalmente un bel programma di cultura legato alla numismatica.4 punti
-
DE GREGE EPICURI Visto l'interesse per i Longobardi, ulteriormente rafforzato dalla serata di ieri, non sarebbe male se il CCNM assieme a "Quelli del Cordusio" organizzasse, nel prossimo autunno, una visita collettiva alla mostra pavese sui Longobardi. Dato che a settembre abbiamo già una conferenza (sulla Collezione Carlo Trivulzio, tenuta da H.Rambach) sarebbe forse preferibile ad ottobre. Si potrebbe coinvolgere ALA (archeologi) ed il Circolo Numismatico di Monza, oltre naturalmente a qualche pavese.4 punti
-
4 punti
-
Grazie ad un amico che mi ha procurato la seconda (Massaro Benedetto Civran per la 2° volta, come si intuisce dalla sua sigla), vi posso mostrare il mio trittico composto da Leone da 80 soldi, Mezzo leone da 40 e Quarto da 20 coniati sotto il doge Alvise II Mocenigo agli inizi del '700 per la circolazione in Dalmazia ed Albania. Conservazioni certamente mediocri, certo, ma chi le vede mai in Spl o superiori? E se sì, ci sarebbe da svenarsi. I 40 soldi e i 20 hanno pure due bei fori otturati, cosa molto comune per questi nominali. Ora mi manca solo il 10 soldi, spero di vivere (e collezionare!) abbastanza per trovarlo. Tra le ultime testimonianze dei possedimenti veneziani in Levante, se escludiamo i Talleri di fine Repubblica.3 punti
-
E' una piastra in virtù del valore di 10,5 giuli, la riforma del 1735 aveva ridotto il peso del giulio a 2,7 grammi e la piastra ne aveva "sofferto" di conseguenza con un calo di peso più sensibile... Non deve essere un caso che con Benedetto XIV si avrà finalmente la coniazione dello scudo romano, fino ad allora solo "moneta di conto". Ciao, RCAMIL.3 punti
-
Buongiorno a tutti, approfitto di questa giornata libera dal lavoro e carica di nubi minacciose per aggiungere ancora qualcosa. Riallacciandomi a quanto detto e fatto vedere da Daniele e Gionata relativamente alla prima piastra, volevo solo ricordare che si tratta dal più grosso nominale d'argento della serie papale, e venne coniata per la prima volta nel 1588 sotto Sisto V con il valore di 10 giuli. Con Urbano VIII tuttavia il suo valore salì a giuli 10 e mezzo, valore che mantenne fino all'ultima piastra coniata, che venne emessa durante la Sede Vacante del 1740. E' interessante rilevare che il termine piastra non è sinonimo di Scudo e non va pertanto con esso confuso. Il termine Scudo Romano era applicato ad una moneta di conto del valore di 10 giuli, mentre, come abbiamo detto la piastra ne valeva 10 e mezzo. Sede vacante (1740) Piastra 1740 – Pag. 114; Mont. 152 AG (g 29,42) Si tratta dell'ultima piastra pontificia coniata. E' da segnalare il peso riformato sceso dai 32 grammi circa della precedente piastra a questo di 29,42.3 punti
-
Ha dei fondi fs, forse tra i primi coni di quell anno, non colleziono la Toscana dell 800.. ma mi sembrava in bella conservazione e di bell impatto in mano. Moneta comune. Saluti Fofo2 punti
-
Grazie per la risposta. Purtroppo, causa scarsità di fotografie nitide, ed impossibilità di muovermi per visionare le monete in mano, non ho fatto molti progressi negli studi che avevo iniziato su questa tipologia di piastra con ritratto grande. Anche se ho delle supposizioni, il tutto cade miseramente davanti a troppe variabili che, apparentemente, non sembrerebbero avere neppure un collegamento tra di loro; Mi riferisco in particolar modo ai dettagli del ritratto, le ribattiture nelle date ed i simboli incusi nel taglio. Se vuoi sentiti libero di contattarmi in privato quando lo desideri. Nel frattempo, ti posto una scansione di un esemplare che ho in collezione. R prima della data, 8 su 7 nella data, seguito dal punto e giglio nel taglio.2 punti
-
Ora mi aspetto di rivedere quella del 1667 con ROMA senza armetta interposta...2 punti
-
Partecipo anch'io pur non essendo un collezionista di monete genovesi ma il fascino e l'attrazione di questa monetona in mano è irresistibile. Un 2 scudi , Dogi Biennali, III fase ( 1637 - 1797 ), anno 1640 , sigle IBSvs, Rif. : MIR 290/2, CNI 9/10 Ag, gr. 75,79, R/2 Prov. Asta Varesi 65a, 30 ottobre 2014 Varesi la considerava BB2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
La moneta che vi presento ora è un po' diversa rispetto a quelle fin qui elencate. Ho voluto comunque inserirla in questa nostra speciale classifica proprio perché probabilmente questo pezzo e la particolarità che lo contraddistingue sono misconosciute ai più. Si tratta in primo luogo di una moneta della più esimia rarità, una vera e propria chimera numismatica e nemesi per i collezionisti di testoni papali, di Sedi Vacanti e della zecca di Macerata. Sede Vacante 1590 (I e II). Macerata. Testone D/: Stemma a targa SEDE * VACA - NTE * DEL 1590 R/: Gesù a sx e la Maddalena inginocchiata NOLI . ME . TA - NGERE Es. MACERA // TA Avete capito qual'è la caratteristica notevole che la contraddistingue e che la rende unica? Si tratta della prima moneta papale in cui viene usato l'italiano e non il latino per la legenda (al dritto). La foto è quella del Muntoni proprio perché non mi risulta che sia mai apparsa in nessuna vendita pubblica...2 punti
-
Ciao. Mi pare che, almeno nel caso di questa moneta (ma non è certamente l'unico caso...), le cosiddette "prove" abbiamo avuto finalità esclusivamente speculativa o, se vuoi, di "ostentazione/regalìa". Se infatti le "prove" di una moneta servono a testare i coni che serviranno per la coniazione delle monete "di serie" e dunque per verificare il risultato e la rispondenza della futura coniazione, mi spieghi che senso abbia effettuare queste prove non con i tondelli in Italma, che sono poi quelli effettivamente impiegati nella produzione, ma con tondelli in argento che non hanno alcuna attinenza con la coniazione di serie? Beh, i "piacevoli riflessi" non mi sembrano una ragione tecnica sufficiente, anche perchè, se l'obbiettivo non è quello di provare i coni e verificare la produzione futura di serie testandola su tondelli di serie (ma allora perchè dovremo parlare di "prove"..?), ma solo quella di ottenere dei prodotti piacevoli esteticamente, allora tanto valeva fare delle "prove" anche con l'oro o con il platino...che, se la mettiamo sul piano dei "riflessi", riflettono anche più dell'argento. E comunque, dal momento che l'argento non era previsto per la coniazione di serie, che c'entra una battitura definita "di prova" solo sull'argento? Non risulta, infatti, esistere neppure una prova di questa moneta battuta sul suo metallo ufficiale! In conclusione, la sensazione (ma è più di una sensazione) è che si sia voluto creare una coniazione da regalare ai per i soliti noti e che, non potendo essere quella di serie (troppo "banale" regalare una moneta in Italma) ma non potendo neppure essere quella di una moneta ufficiale in argento (perchè non poteva essere emessa ufficialmente una moneta da 2 lire a corso legale con questo metallo), ci si è inventati questa fantasiosa battitura di prove in argento .986, che numismaticamente ha ben poca (o nessuna) attinenza con una reale ed effettiva battitura di prova del 2 lire. In buona sostanza, mi paiono dei veri e propri gadget numismatici destinati, in origine, a regalie varie. E Vi chiedo: se oggi qualcuno Vi proponesse una "prova" in argento della moneta da un euro....quale sarebbe la Vostra "reazione numismatica" ad un siffatto prodotto? SaresTe veramente persuasi che si possa trattare davvero di una "prova" (nel senso tecnico-numismatico del termine) o non propendereste piuttosto per uno dei soliti gadget? Saluti. M.2 punti
-
Presente! Aggiungetemi pure alla lista del pranzo, per favore. Grazie mille A presto Alessio2 punti
-
..... nella foto l'amico Mario distribuisce IL GAZZETTINO DEL CORDUSIO2 punti
-
Eccola ! Coniata a Roma, non ad Ancona purtroppo...2 punti
-
Dal 2004 vengono emesse e mandate in circolazione monete commemorative da 2€ . I 50 cent che hai trovato non sono commemorativi, fanno parte della serie ordinaria di San Marino. Ecco i miei 2€, ho smesso di collezionarli nel 2012.2 punti
-
Proprio nei giorni delle festività pasquali, tradizionalmente dedicati alla pace, si alzano le minacce e i venti di guerra. Speriamo prevalga il buon senso, ma la situazione è molto difficile. La storia ci dice che non abbiamo mai vissuto 70 anni consecutivi di pace e che la follia di chi ha il potere è da sempre stata la causa dei conflitti mondiali. Preghiamo il Signore che domani risorge affinché non si riscateni il mostro, stavolta purtroppo ampiamente munito di testate nucleari.1 punto
-
Magari trovassi uno spl a 100 @Rex Neap?. Però ho notato che su questa piastra molti danno una conservazione quasi sempre superiore alla realtà, capisco che ogni scarafone e bello a mamma sua ma un po di obiettività ci vuole spexialmente per chi lo fa di mestiere. Poi rimane una mia considerazione che verrà smentita fra 5 min ma ho questa impressione rispetto al 1805.1 punto
-
Burundi Nel 1884 i tedeschi invasero sia il Burundi che il Ruanda, entrambi annessi come protettorato all'Africa Orientale Tedesca. Con la sconfitta dell'Impero tedesco nella prima guerra mondiale, i belgi invasero i territori che vennero chiamati Ruanda-Urundi. Il paese ottenne l'indipendenza nel 1962 come monarchia costituzionale, nel 1966 diventa una repubblica. 20 Franchi del 19731 punto
-
1 punto
-
I rilievi e la patina sono eccezionali ma purtroppo mi sembra di intravedere un'ex appiccagnolo. Una piastra della SV 1669 con una colomba così nitida non la avevo mai vista. Io direi BB+ o qSPL.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
@euro collezionista, @Kikko72, @Savste86, @aldo marchesi, @Ciccio 86 confermo quanto indicato nei rispettivi post. a breve chiudo la razzia. grazie ok aggiungo, grazie1 punto
-
a vederla cosi mi sembra un riproduzione di un quadruncia fuso di Hatria , III sec. A.C. , PICENUM, odierna Atri in Abruzzo, D/ testa , (mancano i 4 globetti simbolo del valore) R/ vaso, HAT1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Moneta molto rara; Piastra sede vacante 1655 B MB BB SPL FDC 200 350 600 1000 -1 punto
-
Titolo Evento: Impero romano d’oriente: le monete ci raccontano la storia di Teodosio II e di Aelia Eudocia Categoria: Eventi culturali Data Evento: 04/05/2017 17:00 a04/05/2017 19:00 il Circolo Numismatico Patavino annuncia la seconda conferenza del 2017 sul tema del mondo Bizantino che si terrà il prossimo 4 Maggio 2017 ore 17.00 dal titolo “Impero romano d’oriente: le monete ci raccontano la storia di Teodosio II e di Aelia Eudocia “. Grazie alla collaborazione con il settore Cultura e Musei del Comune di Padova, saremo nuovamente ospiti del Museo Bottacin, nella splendida sala del medagliere presso palazzo Zuckermann corso Garibaldi 33 – Padova. L’invito e’ aperto e con accesso gratuito, con preghiera di voler comunicare il nominativo dei partecipanti a questa segreteria per consentire agevolmente l’accesso alle sale museali. Alla fine della iniziativa verrà organizzato ed offerto un aperitivo ai partecipanti per favorire un momento di incontro informale e di conoscenza. Circolo Numismatico Patavino www.padovanumismatica.it INVITO CARTOLINA Impero romano d’oriente le monete ci raccontano la storia di Teodosio II e di Aelia Eudocia 4 maggio 2017-solo fronte.pdf Link al calendario: Impero romano d’oriente: le monete ci raccontano la storia di Teodosio II e di Aelia Eudocia1 punto
-
Beh, che il tempo "storicizzi" qualunque cosa è un fatto sicuro. Però, penso sia anche doveroso interrogarsi sulla reale natura di certi prodotti numismatici, pur ufficialmente proveniente da una zecca di Stato. Altrimenti c'è il rischio di equiparare fra di loro, solo perchè "storicizzati" e solo perchè provenienti da una zecca, monete, prove, progetti, gadget, errori "involontari" e chi più ne ha ne metta. Se partiamo dal presupposto che la coniazione monetaria effettuata da una zecca (statale) per uno Stato, pur con le sue prove e progetti, debba rispondere a criteri di rigore sia formale che sostanziale, viene difficile comprendere come si possano conciliare con i criteri anzidetti talune produzioni "in libertà" per nulla spiegabili numismaticamente, comunque denominate e persino, all'origine, stravagantemente commercializzate o regalate, che nulla o poco hanno a che vedere con la specifica attività monetaria commissionata dallo Stato alla zecca. Indubbiamente c'è poi differenza tra una coniazione di "prove" in argento, eseguite a fronte di una moneta che viene prodotta in Italma, che può destare al più stupore ed altre "simpatiche" produzioni di zecca. Provo a spiegarmi meglio: fra un secolo è probabile che la recente coniazione, effettuata certamente in zecca, di monete da un centesimo di euro su tondello della moneta da 2 centesimi, potranno risultare agli occhi dei futuri collezioni delle esclusive rarità numismatiche, se la visione del collezionista sarà quella di non considerare come sia stato possibile coniare simili "monete" e di limitarsi al dato di fatto che esse sono ormai "storicizzate" e provengono dalla zecca. Al contrario, se il collezionista si soffermasse anche solo un momento a riflettere che per coniare tali "errori", che qualcuno vorrebbe anche ritenere involontari, è stato necessario che: 1. L'operatore prelevasse dal magazzino del materiale creatore della zecca i coni della moneta da 1 centesimo e li montasse sulla pressa; 2. sempre l'operatore ritirasse la ghiera, ma non quella per la moneta da 1 cent., bensì quell'altra per la moneta da 2 cent. e, "distrattamente", la montasse sulla pressa; 3. che sempre l'operatore dovesse prelevare i tondelli ma non quelli per la moneta da 1 cent. ma, sempre "distrattamente", quegli altri per la moneta da 2 cent., e ciò, evidentemente,per alimentare la pressa; 4. che dopo tutta questa questa serie imbarazzante di "errori involontari", nessuno abbia neppure verificato, all'avvio della coniazione, che la moneta che si voleva produrre fosse regolare. Ebbene, questa "roba" qui, pur "storicizzandosi" col tempo, mi viene difficile pensare che potrà mai essere considerata una "genuina produzione monetale difettata", poichè, a mio modestissimo avviso, è fin troppo evidente che si tratta di una produzione deliberatamente realizzata per ingolosire il mercato collezionistico. Certo. Sempre che al collezionista interessi riflettere sull'argomento e sulla "genesi" di certi "errori", perchè se invece quello che interessa è solo il mero "dato storicizzato", allora siamo d'accordo che qualunque gadget provenga da una qualunque zecca ufficiale sarà comunque numismaticamente ben accolto. M.1 punto
-
Bella moneta, Antonio; direi verso SPL Sarò strano, ma mi piacciono anche quelle "striature" nel dritto! Direi che si tratta di monete rispettabili e non solo per il valore storico, anche per il fatto che hanno fatto nascere in te quella passione che poi è diventata anche divulgazione!1 punto
-
Anche noi! Felici anche di rivedere tutti gli altri amici del Forum che, nel corso delle varie occasioni di incontro, abbiamo potuto conoscere e, così come con Mario, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere!1 punto
-
Ciao! Bravo ... e vorrei vedere; la tua è "Terra di S. Marco" e al richiamo della Terra non si sfugge. saluti luciano1 punto
-
Quando vidi l'arco di Tito per la prima volta, fui colpito da una numerosa famiglia di ebrei che pregava con lunghe litanie incomprensibili sotto il famoso pannello. Fu decisamente emozionante.1 punto
-
Amabilmente e con la sua grande competenza sulla tematica il Prof. Arslan ci ha condotto per mano nella conoscenza della monetazione longobarda, dall'oro, all'argento, al rame potendo vedere esemplari di grandissima rarità e unicum importantissimi. Ha confermato la partenza della mostra di Pavia verso fine agosto, il Gazzettino consegnato poi ad Arslan, Travaini, Chiaravallle, forumisti e soci e' stato poi la chicca finale di una serata indubbiamente da incorniciare per la numismatica ...1 punto
-
Le antiche Chiese di Roma sono ricche di testimonianze storiche archeologiche , un po’ di tutte le epoche , ma per il loro valore simbolico religioso anche di quei reperti corporei , normalmente chiamati reliquie che dal latino significa “resti” ; infatti una reliquia puo’ rappresentare un corpo intero o una parte di questo , appartenuto ad una persona venerata come santo o come beato . Una reliquia è anche un qualsiasi oggetto , corporale o non , che abbia avuto con il personaggio una più o meno diretta connessione , quindi come parti del corpo , come vesti , come strumenti del martirio o come qualsiasi cosa essi usarono in vita . La conservazione delle reliquie antiche o recenti , ha permesso di soddisfare il desiderio di molti fedeli anche a distanza di molti secoli di osservare , una volta , anche di possedere , un oggetto collegato al personaggio venerato , senza la necessità di procedere al continuo frazionamento e relativa dispersione delle reliquie autentiche . Tra i tesori nascosti e molte volte non o poco conosciuti che le numerose Chiese romano conservano al loro interno , ve ne è uno certamente rarissimo . All’interno della Chiesa di San Giovanni Battista de’ Fiorentini , situata all’ inizio di Via Giulia , precisamente in Piazza dell’ Oro , a Roma , è custodito un frammento osseo del piede di Santa Maria Maddalena , conservato all’ interno di una opera artistica rinascimentale del XVI secolo a forma di piede completamente in puro argento e posto all’ interno di una edicola dedicata , come puo’ vedersi nelle foto . La domanda che nasce spontanea è come si spiega che un frammento del suo piede sia giunto a Roma , considerando che Maria Maddalena durante la sua vita terrena , sembra non abbia mai lasciato la sua terra natia , la Palestina , anche se tradizioni antiche la vorrebbero in viaggio in Europa , in particolare in Francia , a Marsiglia , dove esiste una grande Cattedrale , chiamata “La Maggiore” perche’ riferita a Maria madre di Gesu' , che sembra pero’ sorta sopra una piu’ antica Chiesa chiamata “La Minore” e che in origine era dedicata a Maria Maddalena . Comunque sia , Maria Maddalena , sembra accertato che mori’ ad Efeso durante il I secolo . Tornando alla reliquia conservata nella Chiesa romana , si racconta che nell’ anno 886 l’ Imperatore bizantino Leone VI fece trasportare il corpo di Maria Maddalena da Efeso a Costantinopoli e lo depose accanto a quello di suo fratello . Tempo dopo il corpo di Maria Maddalena venne concesso al Re di Francia e nel viaggio da Costantinopoli alla Francia i resti della Santa passarono per Roma dove ne venne tolto il piede , questo per il motivo che questa parte del corpo era il primo piede umano ad essere entrato nel sepolcro di Gesu’ Cristo Risorto . Questo arto di Maria Maddalena venne posto in una Cappella dedicata , ubicata all’ingresso di Ponte Sant’Angelo , davanti a Castel Sant’ Angelo . Tale piede divenne l’ ultima reliquia che doveva essere venerata dai pellegrini che giungevano a Roma prima di terminare il lungo cammino alla tomba dell’Apostolo Pietro in Vaticano . La reliquia del corpo della Santa venne custodito in un elegante reliquiario in puro argento realizzato all’ epoca da Benvenuto Cellini . Questa reliquia fu poi “riscoperta” solo recentemente nel 2000 e l’anno successivo fu portata al Museo dei Fiorentini fino a quando il 24 maggio 2012 è stata solennemente traslata nella Basilica S. Giovanni Battista de’Fiorentini ove attualmente ha trovato una nuova collocazione in una Cappella posta in fondo alla navata sinistra della Chiesa .1 punto
-
1 punto
-
Non si può affermare senza foto. Una risposta simile, anche se suffragata dalle statistiche, senza aver visto la moneta per me è inappropriata, ma non perché non sia probabile, ma perché suona come presuntuosa. Sono certo peraltro che il buon Marfir non intendeva esserlo. ??1 punto
-
Aspettavo aprissi la discussione per vederle una vicina all'altra. Cosa strana vederle insieme. Sì con il 10 soldi fanno un bel quartetto. Come scritto da Mr. Binaschi (lo conosciamo? ) Il leone rappresentato in questo tipo, non si limita ad ergersi sulle zampe posteriori come nei precedenti; questo è raffigurato nello spazio tridimensionale caro a Venezia e già utilizzato precedentemente; spazio suddiviso tra mare e terra ed il leone eretto ed andante verso sinistra, poggia la zampa sinistra sulle acque e allunga la destra verso il monte, sul quale è situata una torre imbandierata. Delle zampe anteriori, protese in avanti, la destra impugna un ramoscello d’ulivo.1 punto
-
DE GREGE EPICURI @VignoLa sigla SM in esergo, seguita dalla iniziale della zecca e dal numero della officina, inizia almeno dal 293 d.C. con le monete di Diocleziano e colleghi della tetrarchia; se ben ricordo, all'inizio non tutte le emissioni avevano questa caratteristica, come succede dal 295. Ad es. fra le prime monete: SMT significa Sacra Moneta Ticinum. Invece,SMKA significa: Sacra Moneta Cyzicum, prima officina. Tieni conto che "moneta" non ha il significato italiano, ma quello di "zecca". Perchè la zecca era definita "sacra" alla fine del 3° secolo? In realtà le zecche e la monetazione erano "sacre" da sempre, poste sotto la protezione di Giunone ma anche di altri dei. La falsificazione della moneta era considerato "alto tradimento"verso lo Stato e l'imperatore, e anche in qualche modo "sacrilegio". Ma probabilmente Diocleziano ha accentuato questo aspetto, così come ha accentuato l'investitura "sacra" dell'imperatore (protetto da Ercole o da Giove, ad Occidente ed a Oriente). La sacralità dell'origine della moneta (non solo di quella romana) è però un problema diverso, ed è un'ipotesi approfondita dallo storico ed economista tedesco Laum, all'inizio del '900.1 punto
-
A mio parere questa in cui praticamente tutto è colpa dell' "occidente" è una visione troppo semplicistica delle cose. Quasi tutto quello che succede in medio oriente è in realtà frutto di dinamiche locali, in cui l'occidente (che è ben lungi dall'avere una politica estera comune) s'inserisce in modo talvolta inopportuno se non dannoso... ma da qui a che tutto sia colpa sua e che addirittura abbia "creato il terrorismo" ce ne passa parecchio. A sottolinearlo ci sono anche conflitti in cui l'occidente non sta mettendo becco e per questo da noi nessuno se li fila e ne parla mai, come ad esempio quello nello Yemen. Anche questi sono altrettanto catastrofici per la popolazione.1 punto
-
Grazie a tutti per gli interventi!!! Beh, se anche Luppino dice R4 direi che è una conferma indiscutibile. Io non ho quel volume. Interessante che il Gigante dica R4 anche per le serie prodotte in soli 20 esemplari. Evidentemente sono troppi . Scherzi a parte, non avevo pensato alle monete ritirate in quanto si tratta di prove. Magari ci potrebbero essere pezzi perduti. Ad ogni modo è un piacere parlare di queste cose, non ho avuto nessun R4 fino ad ora1 punto
-
Civitas Neapolis _ Piastra 1787 lotto N° 557 "contorno con quadratini e cerchietti" RR conservazione MB/BB base d'asta 100,00 € Realizzo. 120,00 € piu' diritti d'asta del 20%. ...nessuna immagine del taglio.1 punto
-
Ulisse è il figlio di Annibale Trinchieri, il cui nome compare sul gettone da 1 Lira al post # 21. Ricordo della stessa ditta un gettone-francobollo, con quest’ultimo incapsulato in un tondello d’alluminio e protetto da un rivestimento di celluloide, quando la necessità di sopperire alla carenza di moneta spicciola con i francobolli venne utilizzata anche a scopo pubblicitario.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
