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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/20/17 in Risposte
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Sapete, sono un pò disgustato... Ero indeciso se scrivere questo intervento ma poi i il disgusto continuava anche se il tempo passava quindi meglio sfogarsi che rimuginare... Stasera ho letto una discussione su un gruppo facebook, anzi non un gruppo qualsiasi ma IL gruppo più numeroso di numismatica italiana. Quello che per numero riunisce su Facebook la maggior quantità di appassionati/collezionisti/commercianti/semplici interessati al quanto vale-checosaè insomma tutti i livelli di interesse che il monetame vario può suscitare nella persone, insomma tale e quale a come succede nel nostro forum. Mi capita a tiro una discussione come tante... Uguale a centinaia o forse migliaia di quelle che ho letto in questi anni qui sul forum. Si presenta un ragazzotto qualsiasi (però ad accompagnarlo il suo nome e cognome ben evidenza, la città dove vive e le sue foto...la sua vita insomma perché facebook lo prevede e il gruppo è anche pubblico) chiedendo informazioni su una moneta molto particolare con molto garbo e ed educazione. Iniziano gli interventi: guarda che è falsa... non saprei, le foto si vedono male mostrane di migliori...mah non saprei forse buona forse no... a me pare buona... Normale amministrazione. Il proprietario posta foto migliori in primo piano e anche foto con peso e misure... Ed ecco arrivare i post di due commercianti numismatici importanti con la loro sentenza: è falsa senza ombra di dubbio. Il branco, forte del parere dei due noti commercianti, inizia a circondare la preda... Iniziano le prese in giro. Ma ancora la situazione è tollerabile. Il ragazzotto risponde però che un esperto l'ha contattato e la vuole vedere dal vivo perché secondo lui è autentica. Il clima rimane di scherno. Passa una settimana e il ragazzo si ripresenta con una certa ironia e compiacimento dicendo che la moneta è stata venduta a Verona ad un numismatico ed era autentica e di un certo valore. La reazione dei partecipanti a questo punto si fa rabbiosa. Gli danno del bugiardo, che sta facendo una figura di merda... Lo prendono in giro per gli errori di ortografia... Vogliono i nomi dei numismatici e dei periti in questione... Interviene un altro notissimo commerciante dicendo che la storia è vera...Il ragazzo non sta mentendo. In tutta risposta viene insultato anche lui e gli viene dato del "coglione". L' ex proprietario però non demorde e non rivela il nome del perito e dell'acquirente. Evidentemente però i messaggi privati a quel punto avranno iniziato a correre tra i partecipanti e infatti magicamente si insinua in loro il "buon senso" e un approccio più soft... Fino a che uno dei commercianti inizialmente schierato per il falso fa (e bisogna dargliene merito) il suo pubblico mea culpa e dichiara che una volta esaminata dal vivo la moneta era buona e che il suo parere e di altri ha permesso così la vendita della stessa con soddisfazione anche economica del proprietario. A questo punto per il branco è il trionfo dell' IPSE DIXIT medievale... Ah se lo dicono loro sarà così eh...sì sì sicuramente... mi fido! Bene! Bravi! Bis! E il branco si scioglie. Ora alcune considerazioni. 1) L'IPSE DIXIT Aristotelico è un concetto superato già da CENTINAIA di anni che già alla mente dell'Uomo qualunque dovrebbe stonare ogni volta che viene tirato in ballo ma figuriamoci ad una mente scientifica come quella che dovrebbe essere propria di chi si avvicina oggi , 2017, ad una disciplina scientifica (o quasi) come la numismatica: dovrebbe proprio far scattare fastidio interiore e giramento di....neuroni. 2) L'effetto branco. Se già l'IPSE DIXIT non è ammissibile figuriamoci se è tollerabile quando viene strumentalizzato da più persone per fare comunella contro il povero "sfigato" che sta lì solo e "senza amici". 3) Il corto circuito virtuale/reale. Quelle stesse persone (parliamo di 40/50/60enni non ragazzini) come si comporterebbero nella vita reale intorno ad un banchetto di un commerciante o ad un circolo o ad un baretto di fronte allo stesso ragazzotto che chiede informazioni? Con la stessa arroganza? Con lo stesso linguaggio scurrile? Con lo stesso spalleggiarsi e sorriso beffardo? Non penso. Dal vivo non siamo protetti dallo schermo... Non ci sono chilometri a separare aggressori ed aggrediti. E una reazione dell'aggredito è sempre possibile, meglio non rischiare... il tizio è pure grosso, è giovane... 4) Solo alla fine della discussione un poveretto ha chiesto umilmente almeno di che moneta di trattasse...per curiosità intellettuale... Sì perché in tutto questo bordello la questione numismatica e divulgativa/informativa era passata completamente inosservata. Detto questo. Quanto è realistico il quadro della società attuale e in particolare dell'ambiente numismatico che emerge da questi gruppif Facebook ? L'ambiente numismatico è così dominato da combriccole infantili che parteggiano per questo o quello e pronte ad avventarsi e spolpare chi non è del giro? E' così pieno di gelosie e rivalità tra i vari commercianti e i vari collezionisti, tanto da sfociare spesso nella palese aggressività e in atteggiamenti di bullismo? Spero di no perché altrimenti meglio ritirarsi a fare il collezionista solitario raccontato da @dabbene Però il forum non è così. Quindi l'ambiente numismatico non è così. Qui si rispettano le regole di una civile convivenza, chi colleziona monete d'oro da 1000 euro al pezzo è pronto ad aiutare chi colleziona monetine da ciotola e viceversa il ciotolaro se può cerca di aiutare il ricco collezionista. Commercianti, studiosi, collezionisti, raccoglitori, tutti uniti nella comune passione. E anche quando gli animi si scaldano e si trascendono le due regole in croce del forum e della buona educazione ecco che ci sono moderatori, curatori etc a cercare di riportare la pace... E se proprio la pace non è gradita prego quella è la porta. Puoi anche essere la reincarnazione di tutti i numismatici esistiti ma quella è la porta. Puoi essere anche un grandissimo commerciante il moderatore ti cazzia e quella è la porta. Tutti devono rispettare tutti altrimenti quella è la porta. Senza differenze. Spero di non avervi annoiato ma ne sentivo il bisogno. Saluti Simone PS Onore al noto commerciante (e forumista ) che s'è preso del "coglione" in pubblico in quel modo dal primo tizio che capita: non so come abbia resistito dal rispondere a tono, spero che qui non succeda mai a me. Anche perché la barriera tra virtuale e reale potrebbe farsi mooooolto sottile per il malcapitato11 punti
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Che la Lamoneta, un Network virtuale, fosse più reale di Associazioni che sono veramente reali era ed è la mia idea, oggi credo che ce ne sia stata una prova ulteriore. Un pranzo con 54 nick che si materializzano per condividere insieme la passione e l'appartenenza a questo forum è un numero veramente importante tenendo conto che il Verona autunnale è sempre il più frequentato. Verona si riconferma grande e importante meeting point della nostra numismatica, certamente per vedere e comprare monete, ma anche per confronti, nuove iniziative, saluti e col pranzo di condivisione. Abbiamo continuato anche quest'anno con la tradizione iniziata l'anno scorso del saluto col microfono all'inizio pranzo di Lamoneta. Ho ricordato oggi come sia giusto un saluto e un ringraziamento per chi ha voluto esserci per parlarsi, conoscersi, per chi ha sacrificato un quasi due ore di visione di monete per condividere. Un atto dovuto secondo me da dire e fare sempre e ricordare che in quel momento Lamoneta diventa splendida realtà. Amici, piacevoli discussioni, giovani tanti, meno giovani, esperti, meno esperti, autori, collezionisti, è la nostra numismatica che decide di sedersi insieme e non andare silenziosamente in ordine sparso ma in gruppo. I giovani non ci sono ? Oggi c'erano, c'erano, quindi la funzione di divulgazione di Lamoneta si vede anche in momenti come questi. Tante persone insieme ? Onestamente non ricordo numeri come questi insieme a pranzo nella numismatica in altri ambiti. Ma il reale di Lamoneta che già a Parma ha avuto la prova evidente è stato ribadito poi da @anto R, un giovane curatore del forum , che ha spiegato come è nato e cosa sia " Il Gazzettino di Quelli del Cordusio ", un prodotto realizzato da un gruppo che è su Lamoneta e poi lo ha distribuito a tutti i convenuti. Una distribuzione cartacea importante in questi due giorni di Verona, pranzo a parte, se il trolley è tornato quasi vuoto. @Liutprand ci ha ricordato poi un altro modo di essere reale di Lamoneta con i Quaderni di Lamoneta, quest'anno ci ha presentato il suo aggiornamento su " Bibliografia Numismatica Italiana ( secc. V - XIX ) ". Ha concluso il Prof. Rizzolli ricordando il valore divulgativo che ha oggi un mezzo come il Network Lamoneta per una numismatica aperta, per tutti. Una piacevolissima giornata che dimostra come il confronto, la conoscenza oggi sia importante e voluta, una trasversalità che c'è e si incontra...che si incontra come oggi magicamente, splendidamente e realmente in quel di Verona....grazie a tutti quelli che hanno voluto essere con noi, un abbraccio veramente di cuore, Mario11 punti
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Come sempre bello. Verona è un appuntamento al quale, nel limite del possibile, non si può mancare. Non tanto per le monete in se stesse, ma per lo spirito di "fratellanza " che ci unisce. Condivisione di una passione che ci unisce al di là dei ceti sociali e della provenienza. Grazie a tutti per la bella giornata e un grazie particolare a chi si è preso l' impegno dell'organizzare il pranzo. Graziano6 punti
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Ciao a tutti ultimo acquisto per sostituire una moneta in bassa conservazione che avevo in collezione. Un bel 2 grani 1793 di Ferdinando di Borbone. Appena arriva, come al solito, analizzo, peso, misuro, fotografo, ingrandisco... insomma quello che facciamo tutti. Ma mi accorgo di una stranezza... la F di FERD non è una F ma è una P!!! Subito la confronto con la foto della mia e mi accorgo che anche su quella sembra una P. Ma la mia è brutta per cui non fa testo. Vado sul catalogo di lamoneta e mi accorgo che anche questa inizia per P. Non solo.... ma anche quelle del 1794 iniziano per P e non per F. Non sono riuscito a trovare un solo 2 grani di quelle date con FERD. Che ne pensate?3 punti
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Devo proprio dire che questo è inquietante. Ci si priva con leggerezza della libertà di usare anche il contante come mezzo di pagamento, quando fra l'altro sappiamo benissimo che il futuro del crimine come anche della guerra passerà sempre più per le azioni informatiche e la paralisi dei sistemi informatici. Ho l'impressione che questi elementi vengano sottovalutati, e tutto solo per permettere a certi operatori commerciali di diminuire i costi di gestione dei pagamenti.3 punti
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Peccato non esserci stato, ma Vi assicuro fin d'ora che ci vediamo a Novembre. Un caro saluto a tutti i partecipanti e un ci vediamo prossimamente. Fabry2 punti
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Ecco di seguito il dopo......e devo dire che è uno spettacolo la patina che si è formata in questi anni.2 punti
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Caro Romanus, purtroppo devo dire che era meglio lasciarla nello stato originario... adesso tutta la zona del busto/ collo e lettere vicine risulta reincisa e senza ripettare i piani e i contorni originari dei rilievi, al rovescio sono sparite 2/3 lettere... Purtroppo non è facile ripulire e restaurare i bronzi, occorre molta esperienza e fare molta pratica su pezzi insignificanti, oltre ad avere ben chiaro cosa si vuole ottenere e quali sono il limiti... Cordialmente, Enrico2 punti
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Ciao simo88, Purtroppo il bronzo romano, in specie quello di grande modulo, ha subito nella stra-grande maggioranza dei casi degli interventi. In alcuni casi, si può parlare di restauri poco invasivi, volti a preservare la moneta. In altro, molti purtroppo, la moneta la si re-inventa. Il problema sta tutto lì. È rifatta e di antico resta solo il tondello, appunto. Lo scandalo è che questa pratica si è diffusa molto ed è stata tollerata forse per troppo tempo. Ora però la domanda per le monete non restaurate (o quasi) si sta lentamente facendo largo assieme alla consapevolezza dei collezionisti che pervicacemente restano sul bronzo antico, essenza in sé di bellezza estetica, politica, civile e storica. Ora conosci anche tu la situazione generale. Puoi decidere se comprare monete rifatte (stravolte?:) o cercare monete meno "estetiche", ma più autentiche. I più esperti integrino o mi correggano se ho detto qualche inesattezza. Ciao!2 punti
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Da una rivista del 1951 in mio possesso, il titolo è "Come riconoscere le monete false?" ma si parla di banconote. Una banconota falsa viene definita *biglietto matto* Spero che la scansione si legga, dedicato a chi ha voglia di leggerlo, è stato interpellato un esperto cassiere di banca, sentiamo cosa consigliavano alla popolazione ben 66 anni fa Anche questo ritaglio di rivista fa parte della mia collezione di banconote.1 punto
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Domani libero la Piastra 1838 e rifaccio le foto fuori dalla bustina.1 punto
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Ciao Amico, la perizia del Sig. Manfredini riportava un qFDC/FDC....1 punto
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Leggendo i post di questa discussione mi sono ritornate alla mente le parole di @Reficul circa la sua ferma intenzione di tenere questo forum lontano mille miglia dalla volgarità di altri Social: come non essere d'accordo?1 punto
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Buonasera @Rocco68, la perizia del Sig. Manfredini della tua piastra del 1794 che conservazione dava? Così giusto per curiosità.....visto che quella del 1838 era periziata SPL questa forse arriva massimo a BB..... Ovviamente scherzo, per me, ma sottolineo, solo per me, sono due Piastre in conservazione eccezionale che in giro non si vedono così spesso e che probabilmente non hanno mai circolato, oltre a non presentare i classici "difetti di conio" ben noti a noi Napoletani. Saluti.1 punto
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Cavolo @Rocco68..a te e @demonetis, vi basta un imput...che portate in discussione documenti che leggo, bene, bene...... !! Quindi, come accennato, qualcosa c'è....... !!1 punto
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Troppe se ne leggono, sui gruppi numismatici di facebook.... Purtroppo, come è stato già detto da altri ben più bravi di me nell'esaminare il nostro tempo e la nostra società, viviamo in un'epoca in cui a chiunque viene data la possibilità di avere visibilità. Fino a qualche anno fa, le "cianciate" dei cretini rimanevano confinate all'ambiente in cui venivano pronunciate (bar, circoli, i cessi citati da @rorey36 ecc.), mentre oggi possono essere lette/viste da centinaia, anche migliaia, di altre persone. Come se questo non bastasse, viviamo nell'epoca della "presunta conoscenza", dove chiunque, per aver letto quattro righe su wikipedia, crede di essere un esperto in ogni campo.. e i social, da questo punto di vista, sono un ricettacolo di schifezze di questo genere.......1 punto
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Una foto che riassume l'atmosfera: Grande studioso, grande appassionato e...grande Gazzettino! Giornata magnifica, grazie a tutti quelli che con la loro presenza hanno reso speciale questo raduno.1 punto
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Tutto quello che è congenito del ciclo produttivo non influisce sul grado di conservazione (in pratica, la moneta nasce con quelle "menomazioni", passatemi il termine giusto per rendere l'idea), ma influisce invece sul valore economico (ovviamente, più la moneta è "perfetta", maggiore sarà la sua valutazione sul mercato). Quindi, il fdc (inteso come massimo grado conservativo) è un grado di conservazione compatibile con la presenza di difetti di coniazione, (siano essi di qualsiasi entità). Tradotto in soldoni, potrebbe anche verificarsi la situazione in cui a parità di conservazione, un esemplare sia più costoso di un altro. come avevo scritto in un'altra discussione (credo sia riguardo alla piastra del 1796), anche una moneta comunissima, può diventare di una certa "rarità" con certi requisiti, che messi assieme su di un esemplare, la rendono di scarsa (o scarsissima) reperibilità sul mercato, col conseguente valore più sostenuto della media1 punto
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Vedo solo ora lo scempio commesso. Ovviamente il commento è a mio puro gusto personale ma... BLEAH! :-) Secondo me hai buttato tra i 100 ed i 150 euro... e 2000 anni di storia. Però, a mia discolpa, ti posto una delle mie monete preferite (nonché uno dei primi acquisti), e non scherzo. Ciao. TWF1 punto
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Buona serata Complimenti innanzitutto per l'acquisto. Dalla foto direi migliore di BB, diciamo BB/Spl, penalizzata dallo schiacciamento del diadema. Gli è stato divelto l'appiccagnolo in corrispondenza del diadema? Mi da questa impressione ..... Tutto sommato una bella "sbandata" dal meridione al veneto. saluti luciano1 punto
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Medaglia devozionale e di protezione, bronzo/ottone, del XVIII sec. (dopo il 1737), possibile produzione francese?- D/ Busto di S. Vincenzo de'Paoli leggermente volto a dx, fondatore delle "Figlie della Carità" o Suore di S. Vincenzo de'Paoli, fu canonizzato da papa Clemente XII il 16 giugno 1737.- R/ S. Michele arcangelo , con spada e bilancia, in atto di colpire il demonio sotto i suoi piedi, iconografia classica, medaglia non comune. Ciao Borgho1 punto
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Ciao @massi75rn, non capisco il perché di questa tua affermazione. A parte che il "tono" mi sembra provocatorio che male c'è se si prende spunto dalle discussioni del forum per offrire un miglior servizio ed una più congrua scelta di monete a chi poi le andrà a comperare? (Sempre ammesso e non concesso che ciò avvenga) Non voglio iniziare polemiche inutili, ma non capisco che problema ci possa essere. Tra l'altro @Tinia Numismaticami pare (da quel poco che lo conosco) sia stato sempre corretto ed abbia spiegato dettagliatamente ogni suo dubbio sulla bontà o meno delle monete. Ciao e grazie dell'eventuale spiegazione. TWF1 punto
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Ciao @nikita_ Tu che collezioni monete mondiali per tipologia, almeno una serie di monete in Euro dovrebbero entrare in collezione Buon fine settimana1 punto
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Ciao Ross14, ti ho visto molto preparato su Faustina II, puoi dirmi qualcosa sulla madre ? Mi affascina molto questa moneta....Cosa ne pensi ?1 punto
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Dici che nella tua famiglia esiste un filone collezionistico.. sai che ti dico ? Tu non collezionare! Sembra quasi che tu debba farlo per dovere.1 punto
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Riguardo al tema furti; Purtroppo il circolare di grandi quantità di denaro 'cash' ( in passato ho visto molte transazioni chiuse per contanti) attira ladri e ladruncoli..... In ogni caso: buon Verona a tutti e soprattutto buon pranzo, quest'anno non sarò presente, ma mando i miei saluti a tutti . P.s.: non dimenticate di ritirare il gazzettino... ?1 punto
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Sì, confermo che è una medaglia benedettina, bronzo/ottone, fine XVII inizio XVIII sec.- D/ S. Benedetto da Norcia, in abito monacale, volto a dx davanti al crocifisso.- R/ Croce del Santo Padre Benedetto, con all'interno le lettere iniziali della preghiera o esorcismo (non completa), sia al D/ che al R/ il contorno è formato da perline, tipologia insolita e non comune. Ciao Borgho.1 punto
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Buongiorno Rocco, non dava nessuna classificazione. Non dimentichiamoci che oltre ad ascoltarci a volte ci leggono nel pensiero?1 punto
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D/ + PP IhOANNES ; croce. R/ + VICESIMV SEC; nel campo DVS. Zecca di Macerata, picciolo a nome di Giovanni XXII.1 punto
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La mia non è un gran che… Diciamo che ho scelto la quantità piuttosto che la qualità. Oramai gli anni ce li ho quasi tutti.1 punto
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Ciao a tutti. Avrei piacere di sentire il vostro parere su questo Follis di Diocleziano, acquistato nel 1999, del quale ho ahimè smarrito il certificato. Bronzo con argentatura superficiale Peso gr 10,06 Diametro circa mm 26,08 (29,29 nel punto più ampio) La Zecca dovrebbe essere quella di Cartagine Grazie in anticipo Isabella1 punto
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Puoi mandarla anche adesso, tanto hanno già registrato il tuo ordine, e comunque sono in ritardo e credo debbano ancora valutare gli ordini supplementari.1 punto
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salve ragazzuoli,a me sinceramente sembra un clone,riporto alcuni punti da osservare assieme.Oltretutto ci son dei punti di poca impressione del conio ad esempio sul velo alla sinistra del braccio e stessa cosa per il bastone (che sia solo il conio stanco) oppure siamo davanti a una fusione?sinceramente io alle coincidenze non ci credo1 punto
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bhe tenendo conto dell'usura dei dettagli io la classificherei come mb+ al massimo qbb stando proprio larghi di manica1 punto
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Interessanti le tante similituni tra le due monete: lo stesso gioco, una datazione sovrapponibile, il fatto che si tratti di due frazionali in argento e che rechino in entrambe i casi una figura femminile nell'atto di giocare con gli Astragali (e se fosse una pratica di divinazione?). Chi sa se si tratta dello stesso personaggio, magari proprio la Arne cui fa riferimento CNG, che secondo il mito avrebbe tradito la propria città (Atene) "vendendola" al re di Creta in cambio di grandi ricchezze. Mi chiedo però quale potrebbe essere il significato da attribuire alla rappresentazione di una traditrice Ateniese su monete di Tessaglia e Cilicia in quel periodo storico.1 punto
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Domenico Luppino Prove, Progetti e Rarità Numismatiche della Monetazione Italiana (dal 1713 – 2002)” Vol. I - Casa Savoia (1713 – 1946) Montenegro Edizioni @uzifox1 punto
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E' una bella moneta; certamente è collezionabile; la coniazione del 1982 é 3,029,711 esemplari, qui la quotazione: http://www.lefranc.net/monnaie,100-francs-panth-on,451.html saluti1 punto
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1) io ti consiglio di preparare le soluzioni nelle minime quantità possibili per cui mi orienterei su contenitori ermetici e di piccole dimensioni; potresti cercare in farmacia i contenitori da 200 cc per le urine o similari anche di minori dimensioni. Ovvio che dovrai poi calcolare dei sottomultipli dei dosaggi consigliati: per il fegato di zolfo ad esempio dovresti utilizzare 100 cc di acqua distillata, 5 gr di fegato di zolfo, 10 ml di ammoniaca, etc. 2) normalmente il BTA in soluzione non si esaurisce con un solo trattamente ma sicuramente la sua concentrazione in soluzione diminuisce in modo sensibile. Anche in questo caso consiglio di preparare dosi minime da poter sostituire senza problemi; l'alternativa sarebbe quella di reintegrare la soluzione già preparata ma sarebbe un'aggiunta "a occhio" senza misurazioni oggettive... 3) la moneta in questione ha sicuramente subito dei pesanti processi di corrosione ma, in base alle immagini fornite, attualmente non sembra presentare processi attivi per cui penso sia già stata pulita e trattata. Io non la toccherei, tenendola però d'occhio con controlli periodici.....senza ansia.... In questo caso hai tutto il tempo per una corretta gestione dell'eventuale problema. Fermo restando che se le monete in nostra custodia non necessitano di interventi di pulizia resi indispensabili dalla impossibilità di procedere ad una corretta classificazione o dalla inderogabile necessità di stablizzarle, sarebbe meglio astenersi da qualsivoglia intervento. Acetone e Alcool etilico puro normalmente non hanno interazioni negative con le superfici delle monete. Va precisato che i trattamenti con queste sostanze devono essere considerati molto limitati nel tempo (pochi minuti) e previa prova su limitate aree (piccola porzione del bordo). L'utilizzo è comunque da finalizzare alla rimozione di sostanze grasse, oleose o organiche che possono essere state precedentemente utilizzate per proteggere o manipolare il manufatto. Oppure vanno utilizzati come diluenti per reagenti necessari al trattamento (BTA o Paraloid) di monete che già necessitano di "aiuto". Io utilizzo l'alcool etilico puro anche come accelleratore per l'asciugatura superficiale. un saluto Mario1 punto
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In genere per le monete si fa riferimento al grado di rarità assegnato dai cataloghi, che a loro volta la assegnano in base al numero di esemplari conosciuti. A parità di moneta, la conservazione influisce poi sulla sua rarità... può essere che una moneta comune in bassa conservazione sia invece rarissima in alta conservazione Per la tua moneta il catalogo Gigante 2017 (il catalogo più usato per le monete decimali - e non solo), 10c 1893 Roma, coniata in 8547000 pezzi, assegna SULLA CARTA un grado di rarità "NC" Non comune, con un valore di 4€ in conservazione MB (mentre 180€ per il FDC) La realtà è che il 1893 R in bassa conservazione non se lo fila nessuno quindi sul mercato ci sono innumerevoli pezzi. Un commerciante farebbe fatica a venderla a 2€ in ciotola Per un confronto, questa la mia, presa su ebay nel 2003 per la modica somma di 25€, spedita1 punto
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Buongiorno, riprendo quanto scritto dal nostro Pietro. Il Dottor Bovi, in un estratto del Circolo Numismatico Napoletano, Anno LV - Gennaio 1971 -UNA MONETA DI MURAT, in cui descrive la meravigliosa Piastra da dodici carlini 1815, porta a conoscenza un documento riguardante la coniazione delle nuove monete d'argento. (Rif: A.S.N. Prot. Della zecca F. 33). 3 Marzo 1815 Nota dell'incisore Achille Arnaud, "Ducati 3, per aver inciso due conii, un rovescio ed un dritto per li sei carlini, nel dritto colla leggenda intorno: GIOACCHINO NAPOLEONE RE DELLE DUE SICILIE"...... In un altro incartamento intitolato: Registro di documenti e ordinativi 1815 (A.S.N. Amministrazione gen. Delle monete, F. 532) in gran parte distrutto, si legge: ......prove per le monete del 12 e 6 Carlini eseguiti nel mese di dicembre 1814. Conclude il Dott. BOVI..."Da quanto ho scritto risulta che effettivamente sono state coniate, verso la fine del 1814, monete in argento da 6 e da 12 Carlini." Di queste monete ad oggi conosciamo solo il 12 Carlini 1815, sono convinto che si sia "salvato" e giunto fino a noi anche il 6 Carlini 1815. Aspetto come tutti quel momento. Cordiali saluti, Rocco.1 punto
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Condivido con voi questo esemplare in buona conservazione. Che ne dite? Grazie in anticipo a chi esprimerà un parere.1 punto
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Questo dovrebbe essere un quarto di calco della produzione più tarda quindi più stilizzata, le serie precedenti hanno uno stile più classico e seppur piccole mostrano un ritratto molto bello di conseguenza anche l'elmo risulta più aderente alla realtà. Sono monete di zecca Punico Iberica.1 punto
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La ribattitura ipotizzata dal Gigante riguarderebbe solo i "palanconi" commissionati alla Ditta inglese Ralph Heaton & Sons di Birmingham, ma non certo quelli battuti dalla zecca di Napoli. Nella nota riportata dal Gigante, si presume che la ditta inglese avrebbe riutilizzato una parte delle monete da 1 penny, che la Royal Mint aveva rifiutato in quanto consegnatele con un anno di ritardo. Va detto che il penny inglese pesa 9,2 grammi mentre la moneta da 10 centesimi ne pesa 10 e ciò rende abbastanza inverosimile che il Regno d'Italia potesse accettare la fornitura di monete pesanti quasi il 10% meno della moneta ufficialmente commissionata. Inoltre, l'ipotesi della riconiazione troverebbe riscontro soltanto su due esemplari del 10 centesimi, guarda caso presenti in altrettante collezioni statunitensi. Dunque, a fronte di 1.150.000 monete da 1 penny rifiutati dalla Royal Mint e quindi, secondo questa tesi, potenzialmente"riciclabili" come palanconi, la "teoria" della riconiazione si fonderebbe sulla presenza accertata di 2 soli esemplari riconiati??!! Ogni ulteriore commento mi sembra superfluo. Tornando alla moneta della discussione, concordo con Paolino67 che si tratti di un tondello che è rimasto per lungo tempo a contatto con sostanze che lo hanno corroso e che, in un momento successivo, abbia subito un aggressivo trattamento di pulizia. Da qui la consistente riduzione di peso rispetto a quello legale che peraltro, come ha già rilevato chi ha aperto la discussione, è comunque maggiore del peso che avrebbe avuto la moneta da 1 penny. Saluti. M.1 punto
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3. Ma cos’è la moneta? La moneta si caratterizza essenzialmente per la presenza di un sigillo di un’autorità pubblica o privata, che garantisca per il peso e la bontà del metallo della stessa. Questa garanzia è essenziale affinchè la moneta possa essere accettata come mezzo per adempiere alle obbligazioni contratte; affinchè, in sostanza, la moneta acquisisca un “potere liberatorio”. A ben vedere, però, possono essere riscontrate caratteristiche analoghe anche su altri oggetti metallici: si pensi alla ricompensa che Hammurabi diede ai soldati della città di Mari che comprendeva anche oggetti chiamati “kaniktum”, che significa proprio “con marchio”. Si trattava di oggetti dal peso di 2/3 di siclo, 1 e 2/3 e 2,5 sicli a cui il sovrano aveva riconosciuto un valore nominale superiore, pari rispettivamente a 1, 2 e 3 sicli: in tal senso si possono scorgere alcune similitudini con le prime emissioni lidiesi, le quali furono coniate con una lega di elettro ottenuta artificialmente, contenente una quantità d’oro inferiore rispetto alla lega naturale, alla quale il sovrano riconobbe un valore nominale pari a quello che avrebbe avuto la medesima quantità di metallo allo stato naturale. Cosa distingue pertanto gli oggetti di Hammurabi dalla moneta lidiese? Una differenza potrebbe essere ricondotta all’ambito di circolazione di tali oggetti, probabilmente limitata a un’economia di palazzo, dove i “kaniktum” erano scambiati con beni di consumo. La loro validità al di fuori di questo contesto, pertanto, potrebbe non essere stata riconosciuta. Mancano, pertanto, del potere liberatorio riconosciuto alla moneta. L’autorità che conia la moneta, invece, garantisce per il suo valore rendendola accettabile come mezzo di pagamento nei territori entro i quali la stessa autorità era riconosciuta. Tra queste due categorie di oggetti ci sono comunque molte affinità e anche i cosidetti “kaniktum” sono concettualmente molto vicini all’idea di moneta, in quanto il sigillo riconosce agli stessi un valore che non dipende esclusivamente dalla quantità di metallo prezioso. Da ciò emergerebbe che non è sufficiente un marchio o un sigillo di un’autorità per rendere un frammento di metallo, seppur di peso standard, una moneta. Metallo impresso e moneta sono identici da un punto di vista tecnico; la differenza è da ricondurre piuttosto ad aspetti di tipo giuridico.1 punto
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Il nuovo dritto della nostra moneta.1 punto
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la banconota da 500€ dal 2018 in poi non sarà più stampata, d'accordo, ma ciò non significa che terminerà anche la validità del suo corso legale...., cioè rimarrà normalmente in circolazione finchè non si estinguerà per cause naturali .....1 punto
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