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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/01/17 in Risposte

  1. in arrivo Regno d’Italia Ottone II o Ottone III di Sassonia (973-1002) Venezia Denaro, 973 - post 996 g. 1,52 D/ (croce) OTO IMPERATOR Croce con estremità terminanti a punta, globetto in ciascuno dei quattro quarti. R/ PTIVIVIIIIV Tempio a due colonne con croce nel mezzo. Attribuita dal CNI a Ottone II o Ottone III di Sassonia (973-1002) per la zecca di Milano.
    4 punti
  2. Salve, segnalo : http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=13838
    4 punti
  3. "Chiedete e vi sarà dato" Magari fosse sempre così... Saluti Simone RIN2010_La_Circolazione_del_Tallero_e_della_Lira_in_Etiopia_Durante_l'Occupazione_Italiana.pdf
    3 punti
  4. Io credo che comunque la bellezza della numismatica non è il collezionismo di monete fine a se stesso, ma è il fatto che ogni singola moneta può raccontare una storia, e la storia dell'umanità racchiusa in così poco.?
    3 punti
  5. Continuando con le medicee e con Pisa Tallero di Cosimo II 1616 r3 ex asta Varesi n 67 lotto 313 millesimo interessante, bella patina, spl. I gigli sull ultima palla in alto sul rovescio sono presenti e la patina tende a cangiare, ha una forte decentratura del tondello al diritto..mentre al rovescio è centrata, ma nel complesso visto anche la data più rara mi è piaciuta.. Saluti Fofo
    2 punti
  6. Splendida , bella patina e non mi dispiace anche la decentratura
    2 punti
  7. Ciao Luigi, il mio parere te lo riconfermo, spassionatamente e con tutto il cuore: Sorvola, e tieniti stretto il tuo tallero, che tra l'altro, ha una patina che non mi dispiace, mentre le altre due... Tra parentesi, essendo realisti, lui propone due monete, COMUNISSIME, messe come sono, ad un prezzo PER ME, assurdo, io, a voler fare una pazzia, 100€ già mi peserebbero per quelle due. Tieniti il tallero, che oltre ad essere più commerciale, è anche mooolto più gradevole come conservazione. PER ME, ci perderesti... alla grande proprio. Sempre a disposizione, anche in privato, per eventuali dubbi o domande, Fabrizio
    2 punti
  8. Piccolo o denaro di Venezia, ex scodellato (nel senso che qualcuno o qualcosa lo ha improvvidamente appiattito) a mio parere attribuibile a Pietro Gradenigo, vedi collegamento al catologo on-line https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIG/3 ciao Mario
    2 punti
  9. Grazie a tutti per i vostri commenti, le piastre secondo me sono molto belle da vicino, anche se soffrono per una pulizia del metallo che ne ha deturpato la bellezza ed appeal. Il venditore le aveva valutate circa 250 euro , anche se io non spenderei in tutto più di 130 euro. Cosa che mi frena e che il venditore vorrebbe scambiare le due monete con il mio tallero Italicum SPL che vedete sotto: Saluti Luigi
    2 punti
  10. Ecco qui il quattrino del 91...l'avevo già postato per chiedere pareri sul rimuovere o meno le incrostazioni...ma non ho mai avuto il coraggio di agire sulla moneta.. I rilievi mi sembrano buoni e nonostante i difetti mi piace pensare che li sotto ... c'è ancora una bella moneta!
    2 punti
  11. Quando acquistavo monete dal vaticano ho sempre fatto il vaglia internazionale. E' scomodo perchè bisogna recarsi all'ufficio postale. La prima volta è stato panico perchè nessuno sapeva quali codici bisognava inserire. Adesso ho risolto il problema: non compro più monete del Vaticano. Mi arrivano le mail dicendo che non ho ancora fatto l'ordine per le monete a me assegnate e io gentilmente, declino l'invito invitandoli ad assegnarle ad altri utenti. Non acquisto più per il semplice motivo che oramai le monete in euro sono diventate un salasso e un business con continue emissioni di ricorrenze e ricordi vari.
    2 punti
  12. Hai ragione @chievolan, non ho messo le virgolette attorno a "consigli per gli acquisti". La biunivocità sarebbe, forse, apparsa un po' più chiara. E' importante che le facciano vedere, dici. E in linea di massima sono d'accordo con te. Poi provo a contestualizzare. Ovviamente il discorso non é generale, parlo di una tendenza, non parlo quindi di tutti gli utenti, ma di una minoranza che ho notato essere particolarmente attiva in alcune sezioni ultimamente. Contestualizzando... cosa ci fanno vedere? C'é quello che mostra una moneta probabilmente da scavo, ma ovviamente non sa il peso perché non ce l'ha lui, non sa cosa sia ma vuole sapere quanto vale. E' importante che ci sia fatta vedere? Sì, se si potesse appurare che l'ha scavata clandestinamente o si appresta a ricettarla. e si potesse di conseguenza denunciarlo, o almeno tracciare la moneta (se importante - non é mai il caso). Ma non é questa la missione del forum. Quell'altro si trova in tasca qualche migliaio di euro di cui non sa che fare (o almeno questa é l'immagine di sé che vuole proiettare), sceglie (malamente) qualche pezzo improbabile da un negoziante e domanda "che dite, quale compro...?". Potrei proseguire con gli esempi, ma non ne ho voglia. Sono stanco. Voglio bene a questo forum (l'unico forum a cui partecipo, e sì che ho tanti interessi...) ma francamente comincio ad averne abbastanza. Non del forum, ma dell'utenza che lo sta riempiendo negli ultimi tempi. E il forum non é che un contenitore. Vabbé, ho detto la mia. Apertamente e senza bizantinismi, come sempre. Reficul mi perdonerà.
    2 punti
  13. Buona sera a tutti. Vorrei ringraziare @Monetaio che con le sue felici foto ha reso efficacemente quanto detto a parole. Mi son fatto una personale idea sul fallimento del tallero d'Italia in Eritrea, mediante lettura di articoli e testi numismatici ma, soprattutto, economici. Sicuramente è stata importante la componente "consuetudine", "abitudine", "familiarità" nelle menti degli eritrei, abituati da generazioni a negoziare, comprare, vendere, stimare, valutare ecc. in funzione del mitico tallero di Maria Teresa, vera e propria moneta internazionale di quegli anni, felicemente accettata e utilizzata come mezzo di scambio non solo nel Corno d'Africa, ma anche nelle colonie inglesi e francesi del continente africano, nella penisola arabica, fino ai territori indiani e del lontano oriente (Giava, Sumatra, Borneo), così come peraltro già fatto notare da altri nei precedenti interventi. Però lo studio (blando per la verità...) della situazione economica europea negli anni della Grande Guerra, e in quelli immediatamente successivi, mi ha portato ad affiancare al dato emozionale anche un dato più scientifico, basato su considerazioni più prettamente economiche e mi spiego. E' noto che il prezzo dell'argento, durante gli anni della Grande Guerra, salì velocemente ed in modo vertiginoso, raggiungendo un picco nel dicembre 1919. In quell'anno, rispetto al 1915, il valore del bianco metallo era aumentato di circa 5 volte e mezzo. Poi il valore dell'argento iniziò una lenta discesa, orientativamente verso la fine del 1920. Probabilmente mantenere nella Colonia Eritrea un sistema monetario imperniato sul tallero d'Italia, di ottimo argento come sappiamo, dovette essere, almeno inizialmente, eccessivamente oneroso per le casse nazionali.
    2 punti
  14. certo che sentire dire che il numero di discussioni è calato nella sezione Identificazioni, mi costringe a dire qualche cosa. Sono diretto, ma senza alcuna polemica. Prima di tutto questa osservazione fatta da un utente che è iscritto dal 2013 ed ha 107 interventi in tutto, lascia un poco perplesso, aggiungo inoltre che di questi 107 interventi, la maggior parte sono richieste di identificazioni, pertanto è chiaro che se tutti avessero questi "tempi" non ci si potrebbe aspettare che il forum cresca, perlomeno come interventi. Comunque se le richieste di @turbato non sono ancora state risolte , certamente non è per cattiva volontà, ma forse richiedono maggiori ricerche e come ben sapete, non siamo motori di ricerca, e il tempo lo si deve trovare nel tempo libero. Devo dire pero' che come diretto interessato, sentire questo, mi è dispiaciuto, in quanto mi sento chiamato in causa . Porto a conoscenza che di interventi dal .2010 ne ho circa 19500 e quasi tutti dedicati ad identificare monete, pertanto da questo punto di vista mi sento ampiamente a posto con la coscienza . Forse un periodo di stanca, è vero, esiste anche in questa sezione forse perchè purtroppo ha visto peggiorare la tipologia di utenti , molti usano il "mordi e fuggi" chiedendo molte volte in modo sgarbato e arrogante e il piu' delle volte , ottenuta la risposta non rivolgono nemmeno un cenno di ringraziamento Questo certamente non incentiva chi con buona volontà si presterebbe ad aiutarli..
    2 punti
  15. Approfitto del post 13.000 per fare qualche riflessione... Onestamente mai avrei pensato di essere qui ancora dopo 8 anni a riflettere e con la voglia intatta di raggiungere nuovi sogni numismatici, nuovi progetti, nuove idee , il pensare sempre positivo e credere in quello che faccio indubbiamente mi ha aiutato e certamente aiuta. Ai tempi raccontai qui in un post del collezionista solitario, post realissimo anche se un po' triste, il collezionista solitario c'è sempre anche se gli anni passano per tutti, ma oggi siamo ancora così solitari o è cambiato qualcosa ? Giorni fa ero in uno studio di un noto commerciante milanese e riflettevamo su questi aspetti, è bello vedere monete, anche comprarle, ma anche parlare sempre... Mi diceva, almeno per Milano, tutto è cambiato in questi anni, una volta il collezionista veniva, guardava, comprava e poi tutto finiva lì, ora tutto è diverso. Ho messo una collezione on line di monete non di grande conservazione, da studio, con varianti, rarità e in tanti sono arrivati con una inclinazione più che per il possedere per lo studio. E poi cosa per me incredibile scopro che tutti si conoscono, siete tutti amici, vi parlate, fate iniziative importanti, idee, progetti, è cambiato insomma tutto. E tanti di quelli che sono venuti sono giovani, alcuni molto giovani, già molto competenti, che sanno, studiano, è tutto estremamente bello, incredibile, entusiasmante, fa piacere questa svolta milanese, ma non solo ovviamente...dice il commerciante. E' così gli dico, lo sappiamo, lo vediamo, Milano sta vivendo un momento bello, di rinascita culturale e numismatica, di grandi fermenti, di aggregazione, di iniziative, mi ricorda u po' Napoli di due o tre anni fa. La risposta ha però un nome gli dico, meglio dirlo subito, ed è Lamoneta e i gruppi che si sono formati in essa, Milano sicuramente. Lamoneta ha permesso di conoscersi realmente, scambiarsi opinioni, fare amicizie, gruppo e far nascere iniziative che voi conoscete tipo Parma coi giovani, l'Ambrosiana, il Gazzettino e altre che verranno.. Un miracolo ? Un po' forse si, ma senza l'apporto di questo mezzo tecnologico che ha unito e permesso le conoscenze oggi il collezionista sarebbe per me più o meno come il collezionista solitario. Si, stanno cambiando molte cose nella nostra numismatica, altri sogni si realizzeranno ne sono sicuro in futuro, altri si confermeranno, una nuova primavera ? Per me si, certo qualche nube rimane sempre all'orizzonte ma non si può unire tutti, tutti, certo si va verso una numismatica, come auspicato da molti, più aperta, per tutti, per i giovani, per una sana divulgazione culturale e chi rimane ancora fermo su posizioni chiuse ed arroccate dovrà capire che si deve innovare, seguire i tempi, dialogare rispettando le tradizioni, ma fermi no... E mi piacerebbe sentire quando si nominano in certi ambiti, Lamoneta, Parma, Gazzettino e altro ancora che non si dicesse Lamoneta che ? Lamoneta è anche tutto questo, una numismatica più grande, uomini più consapevoli delle loro storie e identità, è giovani, divulgazione, conoscenze, una crescita culturale di tanti, è comunicazione, iniziative, progetti, idee e anche grandi sogni che poi ogni tanto come vediamo in molti a volte si realizzano anche, basta crederci e provarci...!
    1 punto
  16. Ciao a tutti, vorrei portare alla vostra attenzione alcune anomalie che ho riscontrato nello Scudo del 79. A parte le schiacciature sul medaglione dell'Annunciazione al rovescio, sulla data e sulle prime lettere di Umberto al dritto (cose, credo, già risapute), vi sono altre due "anomalie" molto frequenti, alle quali potrebbe essere utile dare un nome (...difetti...mancanze...errori....). Nella foto, cerchiato in rosso, potete vedere come l'elemento del collare appena sotto al 5 abbia il contorno, per così dire, "interrotto"; la cosa è più che evidente anche in esemplari in conservazione bassa o molto bassa. L'anomalia risulta più o meno marcata: qualche volta il contorno è semplicemente assottigliato, altre volte risulta assottigliato e deformato contemporaneamente, altre volte ancora è totalmente interrotto. La seconda, cerchiata in giallo, è l'unione tra nodo e rosetta a sinistra che, a differenza di quella a destra, che è una sferetta, appare come un trattino; al contrario del difetto sopra citato, che attribuirei ad una deformazione o ad una rottura di quella parte del conio, sarei propenso ad attribuire questa seconda anomalia ad un errore già nella preparazione del conio. Ho riscontrato questi difetti (soprattutto l'interruzione del contorno) in una cinquantina di esemplari, senza contare le immagini delle quali non è stato possibile il salvataggio; ovviamente, allego soltanto alcune foto esemplificative.
    1 punto
  17. Buongiorno al forum. Apro la discussione per condividere le immagini della mia prima medaglia. Si tratta di un acquisto estemporaneo, raccolgo principalmente sovrane britanniche, e motivato esclusivamente da ragioni estetiche. Devo dire che vederla accanto agli altri ritratti della regina nel fiore degli anni mi lascia molto soddisfatto, nonostante la natura estremamente diverse delle emissioni. Nel 1867 il "British North America Act" unì Nuova Scozia e Nuovo Brunswick a Québec e Ontario, facendone un unico dominio sotto il nome del Canada (preferendo questo nome agli altri che furono proposti: Victorialand, Borealia, Cabotia, Tuponia – The United Provinces of North America, Superior, Norland e Hochelaga) Ho trovato in rete la locandina pubblicitaria di quando venne emessa che riporta anche i dati ponderali: ed anche le immagini della versione in argento Non penso che questa emissione fu commissionata dallo Stato ma ho trovato su ACsearch l'esemplare a cui fa il verso. Ha dati ponderali diversi e compare nella ricerca in un unico esemplare. https://www.acsearch.info/search.html?id=2405241 Si distingue per il conio ed immediatamente per la presenza nella riproduzione di una crocetta nel campo dietro il collo della sovrana. In un sito d'aste canadese ho trovato anche due passaggi relativi alla "mia" medaglietta. http://auctions.gbellauctions.com/Canadian-Medal_i26106364 http://auctions.gbellauctions.com/Canadian-Medals-Private-Issue-Gold-Medal-in-Case-of-Issue_i23266807 Nelle descrizioni è effettivamente dichiarata come emissione privata con tanto di produttore e coniatore. E' una cosa usuale, fra le medaglie, che le emissioni private copino le emissioni ufficiali? In effetti ho visto in passato, in questa stessa sezione, medaglie che riproducevano fedelmente "San Giorgio e il Drago" di Pistrucci. Non esiste nessun tipo di copyright sulle medaglie? Ancora Buona giornata e ringrazio anticipatamente se qualcuno ha ulteriori informazioni riguardo la medaglia che ho presentato. E.
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  18. Salve a tutti. Oggi mi sono offerto questo soldo di CE III, un poco consumato, ma se legge bene la data. Grazie per i vostri pareri. Alain.
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  19. Buonasera. Questa monetina è molto comune, ma mi ha piaciuto perché non era consumata e aveva una bella patina nera. A presto. Alain.
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  20. Scusa @Martin_Zilli, ma devo correggerti. P in ovale non è il simbolo della zecca, ma l'iniziale del direttore della zecca di Genova dal 1824 al 1830 il cui nome era Andrea Podestà. Sulle monete di Carlo Felice abbiamo anche la L in losanga che è l'iniziale di Luca Podestà, direttore della zecca di Torino. Come ben messo in rilievo dal Gigante... Il simbolo della zecca di Genova è l'ancoretta, mentre quello della zecca di Torino è la testina d'aquila.
    1 punto
  21. è un bezzo da 6 bagattini per Venezia Ducato - ( Monete Anonime per Venezia e la terraferma) D/ R.C.L.A -Busto della Beata Vergine con Bambino - in esergo R/ SANCTUS MARCUS VENETU ( o varianti) Busto frontale di S. Marco
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  22. Ciao @mingo-2008...Perché stai guardando le monete coniate per Vittorio Emanuele Re Eletto 1859-1861 mentre devi guardare Carlo Felice Regno di Sardegna 1821-1831.
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  23. scusa io ho guardato sul gigante ma quella ritratta li non ha ne la p ne l'ancora, se mi vuole dire di cosa si tratta sarei felice grazie!
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  24. @giuliodeflorio non è un Obolo di Phistelia :la dea è di 3/4 a destra,mentre nelle monete di Phistelia è raffigurata di 3/4 a sinistra,inoltre l'altro lato non presenta la chimera Potrebbe trattarsi di una moneta greca e non italica,l'ho vista una tipologia simile ma non ne ricordo la classificazione Salutoni odjob
    1 punto
  25. Ciao @Gaetano95, ottima iniziativa , complessa , ma per questo stimolante ed interessante . Non so quanti utenti siano in grado di dare risposte adeguate al tema che poni , personalmente ho solo poche conoscenze in merito , quindi per il momento in attesa di qualche intervento specifico ti rispondo con qualche link che reputo possa rispondere al tuo quesito . Inizio con la teoria , non da tutti condivisa , che Romolo nel fondare Roma si sia ispirato alla tecnica etrusca basata sull' Aruspicina come metodo di fondazione di una Citta ' , cioe' un riflesso terreno della volta del cielo , che in seguito i Romani replicarono in piccolo quando costruirono i campi militari : https://it.wikipedia.org/wiki/Aruspicina Sui riti di fondazione : http://www.academia.edu/7402840/Riti_e_miti_di_fondazione_nellItalia_antica._Riflessioni_su_alcuni_contesti_di_area_etrusca_in_G._Bartoloni_-_L.M._Michetti_a_cura_di_Mura_di_legno_mura_di_terra_mura_di_pietra_fortificazioni_nel_Mediterraneo_antico_Atti_Convegno_Internazionale_Roma_2012_ScAnt_19.2-3_2013_pp._333-357 http://www.itclucca.lu.it/interessanti/luccacittadarte/2EB/RITI/I RITI DI FONDAZIONE.html
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  26. A pagina 13 del "Bullettin numismatique" di giugno c'è una bella recensione del nuovo libro di François Thierry, nonché una sua biografia: http://www.bulletin-numismatique.fr/bn/pdf/bn165.pdf
    1 punto
  27. Aggiungo una mia nota personale: queste anomalie, pur "saltando all'occhio" con una certa facilità, io le considero molto meno deturpanti rispetto alle schiacciature, alle debolezze e alle fratture che, spesso, si riscontrano su questa tipologia: dovrebbero, quindi, influire molto meno sulla qualità del pezzo e, di conseguenza, sul suo valore economico... ...Tuttavia, anche questo mio parere è da prendere molto "con le pinze"... viste le recenti aggiudicazioni di esemplari (in Fdc) senza le anomalie sopra citate ma con evidenti debolezze (oltre, ovviamente, ai soliti segnetti e colpetti) e , quindi, di qualità - a mio parere - non eccelsa; vedi, ad, esempio, questo, di Nomisma 53: https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1241&lot=1984 (notare anche il successivo, con debolezze e fratture nella legenda al dritto...). Bisogna, naturalmente, valutare la frequenza di questi difetti...se, cioè, costituiscono un'eccezione o, come sembra, la "normalità"....!
    1 punto
  28. Egregio, sinceramente, finora, le ho notate solo nel 79. E anzi...la mia impressione è che il 78, a livello di "bellezza di conio" (nel senso della qualità del "prodotto finito"...) sia superiore al 79.
    1 punto
  29. Ringrazio @uzifox dell'articolo. Molto gentile. Graziano
    1 punto
  30. Esattamente, cancelli l'importo da 6€ e inserisci quello da 8€ e scrivi assicurata. Ricordati anche di ricalcolare il totale aggiungendo i 2€ ?
    1 punto
  31. Vedi che facciamo di tutto per farti "socializzare"?
    1 punto
  32. Segnalo un ottimo scambio con @Marco92920 .
    1 punto
  33. Concordo e mi inchino di fronte a tanta sapienza linguistica. E' bello - e così raro - sentir discorrere della nostra lingua. Reminiscenze scolastiche a parte non abbiamo quasi piu' occasione di discettare di ortografia, pronuncia, grammatica , lessico e semantica. Sembrano quasi termini da dinosauri. Ho la fortuna di possedere un Battaglia , il dizionario storico etimologico della lingua italiana in 22 volumi, con ben 22.700 pagine che analizza 183.594 parole della lingua italiana che - per volume - supera addirittura l'Oxford English Dictionary ( in 20 volumi e 21730 pagine). in un'epoca dove il lessico e' stato ristretto dall'uso dei media elettronici, dove si sta perdendo un uso corretto della lingua ( si comunica certamente di piu' ma si scrive molto peggio) , dove le enciclopedie e dizionari sono rimpiazzati ( senza nulla togliere loro - anzi pratici e di grande utilità ma necessariamente più superficiali) da Wikipedia e compendi vari elettronici, il Battaglia si erge a baluardo del sapere identitario, proponendo non solo il significatoa l'origine stessa delle parole , il loro uso , da dove si sono formate e a cosa a loro volta hanno dato origine. non potrei immaginare opera piu' profonda per la nostra lingua, che si oppone antiteticamente alla superficialità e allo scarso approfondimento che caratterizzano oggi la nostra comunicazione. Comunicazione che ripeto e' certamente aumentata - e cio' e' bene - ma che ineluttabilmente si e' anche impoverita ... Sono sempre rimasto colpito dal fatto Umberto Eco dopo aver letto una quantità di libri impressionante si era ormai 'ristretto' a 'leggere' il Battaglia traendone un piacere sottile e profondo e allargando a dismisura i confini del suo sapere.
    1 punto
  34. Identificazioni o consigli per gli acquisti?
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  35. Icone simili (ottocentesche se non novecentesche) ne appaiono spesso. Bisogna avere molta cautela a comprarle.
    1 punto
  36. "Per quanto riguarda i regolamenti ufficiali o le leggi assolute, questi mi trovano sempre scettico. Sappiamo che in zecca sono successe e succedono cose ben peggiori, Il fatto che nel 10 % di non fino ci sia rame o argento o pizza e' una cosa assolutamente trascurabile, fa quasi tenerezza." Troverei abbastanza inspiegabile che, al posto del rame, si fosse usato l'argento e ciò per l'evidente motivo che, ammesso e non concesso che non si impiegasse il rame, sarebbe stato al più comprensibile l'uso di un metallo più povero del rame ma non certamente di un metallo più prezioso come l'argento, che avrebbe determinato un costo di produzione superiore a quello che si sarebbe sostenuto utilizzando nella lega il rame. M.
    1 punto
  37. Su questo tema può essere utile quanto scritto da Giuseppe Girola nella RIN del 2010. Lo studio è intitolato "La circolazione del Tallero e della Lira in Etiopia durante l'occupazione italiana."
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  38. 1 punto
  39. Teoricamente il numero di monete dichiarato dalle zecche dovrebbe essere quello realmente messo in circolazione, normato da regole comunitarie. Porto l'esempio dei 2 euro CC: nel caso generale, a meno di ricorrenze particolari, per un qualsiasi stato dell'area euro il numero di monete da 2 euro commemorative non può superare lo 0,1% del totale di monete da 2 euro messe in circolazione da tutti gli Stati membri. Questo vuol dire che non si possono superare dei precisi numeri di emissione. E se questo vale per i due euro, penso valga anche per tutte le altre monete coniate, quindi come è stato già detto, a mio avviso, dipende molto dalla zona geografica in cui ci si trova.
    1 punto
  40. A parte i piccoli accendini a forma di pistola: mi piacciono molto i buoni d'epoca, questo è l'ultimo che è entrato nella mia raccolta sui generis - un bel 40 toreri (di solito si trovano 1 e 5 toreri) fine anni '50 inizi anni '60, si trovavano dentro le scatole di dolciumi Alberto Santi (azienda non più esistente).
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  41. No, italiana @dabbene Lo ho scoperto dopo.
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  42. Grazie mille!! Riporto quanto indicato in Il Mondo, Volume 33, Edizione 6 (1982): Un grosso tornese d'argento battuto dal comune di Asti, nel terzo periodo (dai 1270), in condizioni bellissime. È stato aggiudicato per 1,4 milioni di lire contro una stima di 480 mila lire. Asta Montenapoleone, maggio 1982. Fonte: https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=UFY7AQAAIAAJ&dq=asta%2C+grosso+tornese%2C
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  43. salve ragazzi continuo questo thread per far veder l'ultimo arrivato,Aureolo con al retro la Virtus,dal peso di 3,84gr http:// http://
    1 punto
  44. Buona giornata Non mi sembra di aver letto questo, mai; tutt'altro. A me pare invece che ci sia - e giustamente - riprovazione nei confronti di chi chiede identificazioni usando modi e termini poco educati. Tutto qua. Non è il tuo caso, ma basta scorrere le richieste nella sezione "Identificazioni", per rendersene conto. Sui tempi .... beh, molto dipende dal tipo di moneta e dalle immagini che vengono postate (spesso così malfatte che ci vorrebbe proprio la sfera di cristallo); senza dimenticarsi che qualche discussione aperta può sfuggire, perché subissata da altre. saluti luciano
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  45. Il tuo amico ha buttato 13 sterline. Niente di grave http://www.ebay.co.uk/itm/Italian-North-Africa-Occupation-Banknote-5-Francs-1941-P-R1-VF-/172656858792
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  46. 1 punto
  47. Arrivata oggi la mia aggiudicazione in una recente asta. Si tratta di un Mezzo Grosso di Ludovico di II tipo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-LUDO/19 Al diritto lo scudetto sabaudo sormontato dall'elmo cimiero ed al rovescio la croce Mauriziana in cornice quadrilobata. Come in un'altra discussione qualcuno dice che predilige le monete con le raffigurazioni dei busti dell'autorità emittente, io amo particolarmente queste monete con la rappresentazione dell'elmo cimiero, immagine molto rappresentativa del periodo alto - medievale che rappresenta i vari casati in modo molto "cavalleresco" e dona alle monete un fascino particolare. Queste tipologie di mezzi grossi sabaudi per un buon periodo sono stati coniati con questa rappresentazione dritto elmo - rovescio croce, praticamente da Amedeo VIII a Carlo II, saltando la produzione in alcuni duchi (sempre che non saltino fuori le monete sabaude hanno sempre sorprese da rivelarci) quindi per un centinaio di anni. Io sono molto soddisfatto di poterla inserire nel "buco" della mia collezione, spero di far piacere nel condividerla.
    1 punto
  48. Ottimo scambio con @Starnuto di topo. Spero di farne altri saluti
    1 punto
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