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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/05/17 in Risposte

  1. Come conservazione ritengo sia in BB Questo è stato posto in vendita all'asta Heritage 3029 al lotto 30778 Salutoni odjob
    4 punti
  2. Salve a tutti. Provo ad aggiungere qualche nota. L’ordine di coniazione dell’armellino, così come dell’alfonsino, del ducato e del coronato, venne trasmesso al Maestro di Zecca Gian Carlo Tramontano (in carica dal 1488 al 1514) con una lettera del re Alfonso II scritta da Giovanni Pontano (l’umanista già era al seguito di Alfonso tra il 1466 ed il 1486, quando questi era ancora duca di Calabria) e datata 23 ottobre 1494. La lettera è riportata integralmente da Salvatore Fusco in Dissertazione su di una moneta del Re Ruggeri detta ducato, Stamperia Reale, Napoli 1812, alle pp. 83 – 84, n° XII. In quest’ordine di coniazione per l’armellino si legge: «Item lo armellino daluna banda la sedia del foco & da laltra banda larminio con queste lettere dala banda de la sedia: In dextera tua salus mea Domine (…).» Quindi non si fa alcun accenno di come doveva comparire stilisticamente il trono con le fiamme: la moneta viene descritta in modo efficace, ma sommario, senza alcun dettaglio che potesse distinguere la tipologia con il trono a lati dritti da quella a lati curvi. Evidentemente, ai fini della realizzazione pratica della moneta, questi particolari non differenziavano i due tipi: l’iconografia, in questi termini, è una preoccupazione che riguarda soprattutto noi moderni, perché all’epoca entrambe le tipologie erano recepite come lo stesso nominale e come tale venivano realizzate in Zecca, circolavano e venivano spese. Dalle fonti antiche che ci sono giunte, quindi, è un po’ difficile trovare qualche elemento che possa permettere una qualche distinzione cronologica tra i due tipi di trono e sul perché vene fossero, appunto, due: il significato, in termini di araldica, non cambia a seconda della forma dello stesso e per questo la questione non riguardava le autorità emittenti dell’epoca in quanto il messaggio che passava attraverso la moneta era sempre uguale. Anzi, in alcuni manoscritti quattrocenteschi aragonesi troviamo la raffigurazione del trono in fiamme anche più complessa (ed anche lontana stilisticamente parlando) di quella visibile sulle monete napoletane (esempio in fig. 1). Fig. 1. Particolare di una miniatura tratta dal fol. 1r del manoscritto Epistolae ad familiares, ad Brutum, ad Quintum fratrem et ad Atticum di Cicerone (BnF Latin 8533 2). Il trono in fiamme è nel medaglione in alto. Al centro, lo stemma di Alfonso II come duca di Calabria. Il trono infuocato era una delle tante imprese aragonesi pervenute ad Alfonso II, ma creata in realtà da Alfonso I il Magnanimo come simbologia per legittimare la presa del Regno di Napoli agli Angioini, in quanto il suo significato è legato, a livello mitico, alla leggenda di Galahad e del Santo Graal. Nella saga arturiana, Galahad (che compare in letteratura piuttosto tardi, verso il XIII – XV secolo) era il figlio illegittimo di Lancillotto ed Elaine di Corbenic. Educato presso un convento, diviene il cavaliere perfetto, sia moralmente che spiritualmente, e, una volta adulto, viene chiamato da re Artù per unirsi alla sua schiera di cavalieri. Durante un’assemblea intorno alla celebre Tavola Rotonda, Galahad, tra lo stupore generale, si siede sul cosiddetto Seggio Pericoloso. Questo posto era riservato al più nobile dei cavalieri, secondo quanto profetizzato da Merlino: chiunque non ne fosse stato degno, sarebbe morto all’istante. Ciò non avvenne per Galahad che così dimostrò di essere il più degno del seguito di Artù. Dato che nella saga Galahad era guidato da una forza mistica superiore, la legittimità delle sue azioni era garantita dal volere divino. Così anche Alfonso I aveva legittimato la presa di Napoli in chiave religiosa, ispirandosi al famoso ciclo letterario arturiano, molto in voga anche all’epoca di cui stiamo parlando. Ritornando allo stile del trono, esso è quindi legato ai gusti artistici del tempo. Entrambi i modelli, infatti, erano in uso nell’iconografia dell’arte italiana di fine Quattrocento – inizi Cinquecento, basta dare uno sguardo ad alcuni dipinti emblematici per rendersi conto della diffusione di questo stile iconografico (figg. 2 e 3). Fig. 2. Madonna col Bambino in trono (a lati dritti) attorniata da vari Santi e sovrastata dall'Eterno. Affresco di Pinturicchio nella Cappella Basso della Rovere (Basilica di Santa Maria del Popolo, Roma) databile al 1484 - 1492. Fig. 3. La cosiddetta "Pala dei decemviri". Olio su tavola eseguito da Pietro Perugino e databile attorno al 1495 - 1496. Da notate il trono a lati curvi. Forse è per questo motivo, unitamente a quanto detto sopra all’inizio del mio intervento, che cataloghi come il Pannuti – Riccio non hanno ritenuto opportuno sottolineare la differenza stilistica tra i due troni. Altri, invece, come il CNI l’hanno fatto perché non si sono limitati a descrivere il singolo tipo, ma hanno differenziato le varianti a loro note. Sono scelte, queste, che riguardano i curatori dei singoli repertori. Personalmente, preferisco, quando è possibile, una descrizione più particolareggiata, che non può essere pretesa da cataloghi tipologici come il già menzionato Pannuti – Riccio. Sempre secondo il mio modesto parere, la scelta di questi ultimi è più consona con la mentalità dell’epoca in cui fu coniata la moneta, se pensiamo che nell’ordine di coniazione fatto scrivere al Tramontano da Alfonso II non si badava affatto al modello di trono, quanto più che altro al tipo di moneta e alle linee guida che gli incisori dovevano seguire per realizzarla. Quindi, possiamo legittimamente supporre che incisori come il Liparolo (che ha lavorato a questi conii, come detto nella succitata lettera: «(…) ad quisto effecto havemo scripto ad hieronimo le parolo che debia fare tucti li cugni & stampe necessarie de dicte monete de argiento & de oro con li mucti intorno & con li desegni notati (…)» ) avessero avuto un buon margine di libertà artistica in cui agire secondo i canoni estetici dell’epoca. Non possiamo dire con certezza se il trono a lati dritti sia antecedente, come modello, a livello cronologico, a quello con i lati curvi: possiamo però supporre che il tipo a lati dritti possa essere stato, almeno iconograficamente, tra i primi modelli adottati per l’impresa del trono in fiamme. Su di un bassorilievo dell’arco trionfale di Alfonso I al Maschio Angioino, infatti, si vede un cavaliere del seguito del re che indossa una cappa ricamata con l’impresa del trono fiammeggiante (fig. 4). In questo caso – teniamo presente che l’opera scultorea fu realizzata intorno al 1458 –, il trono non solo ha i lati dritti, ma ha anche delle sculture sui medesimi lati come ornamento aggiuntivo. In base ai gusti artistici, quindi, l’impresa era variamente personalizzabile, ma a prima vista si potrebbe pensare che il modello più fedele a quello stabilito per Alfonso I sia il caratteristico coi lati dritti. Tutto il discorso, però, è molto condizionato dall’epoca in cui vissero ed agirono le autorità che emisero queste monete e dagli artisti allora viventi che furono condizionati nelle loro scelte dai gusti di una committenza, che si preparava ad addentrarsi nel Rinascimento, sempre più raffinata. Fig. 4. Bassorilievo dell'arco trionfale di Alfonso I d'Aragona al Maschio Angioino. Particolare di un cavaliere al seguito del sovrano che indossa l'impresa del trono in fiamme.
    3 punti
  3. Giusto per rilanciare le riflessioni e creare un po' di dibattito che ne pensate invece di un coordinamento tra Circoli e Gruppi Italiani su tematiche comuni, eventi condivisi, iniziative, giovani, il ruolo del collezionismo, la divulgazione...? Argomento che mi dicono in passato fu considerato ma che potrebbe magari creare una rete di appoggio, informazioni, una maggiore visibilità ? Taggo un po' a caso ma penso che sia un argomento che interessi potenzialmente molti @matteo95@magdi@incuso@DARECTASAPERE@eliodoro@francesco77@blaise@gpittini@savoiardo@PadovaNumismatica@gpbasetti@anto R
    3 punti
  4. se il colore è effettivamente quello che si vede in foto ha una bella colorazione cioccolata,mi piace...
    3 punti
  5. Considerato l' interesse di alcuni utenti del forum per questa monetazione vi posto le scansioni di questo testo ufficiale considerata la fonte : CARBONERI GIOVANNI, Colonia Eritrea Il Tallero di Maria Teresa e la questione monetaria della Colonia Eritrea. Ministero degli Affari Esteri Tipografia Nazionale Bertero.Roma. 1912
    3 punti
  6. Amici, il prossimo anno festeggerò i 10 anni su questo Forum. In questo tempo, ne ho lette di ogni sorta riguardo l'Eurocollezionismo; siccome spesso si tende a dimenticare quanto si pronosticava in passato, mi piacerebbe vedere cosa è cambiato, cosa si è avverato oppure no Fortunatamente, il nostro Forum permette di leggere anche le vecchie discussioni; così ho fatto ed ho estrapolato alcuni discorsi e vecchie teorie. Qualcuno diceva: Collezionare Euro è una collezione di "Serie B" Tralasciando il fattore passione, che può rendere tutto di "Serie A", quando una moneta è circolante e riconosciuta da anche solo uno Stato, non è mai collezionisticamente di "Serie B", forse è vero che alla nostra amata monetazione manca ancora qualcosa: l'attenzione per le conservazioni (parlo di FDC); sarà un bene? Penso ciò sia ancora, in ogni caso, conseguenza della sua "gioventù". Le monete in Euro saranno sempre meno collezionate e l'interesse calerà sempre di più... finiranno come le vecchie Lire repubblicane Questo non è (fortunatamente) ancora successo e comunque la Lira repubblicana ha i suoi estimatori... e la vedo dura avvenga: a parte sempre il maggior numero di Stati membri, basti pensare che ai Convegni, gli stand dei commercianti di monete in Euro sono sempre i più frequentati; per avere anche solo un'informazione, spesso devo aspettare tempi dai 10 minuti in su. Forse le troppe emissioni (2 Euro commemorativi in primis) stancheranno, ed io sono il primo che ha ridotto drasticamente tali acquisti, ma secondo me il tutto si settorializzerà ed ognuno collezionerà solamente alcuni Stati. Certe quotazioni crolleranno drasticamente In parte ciò è avvenuto, ma si tratta di ridimensionamento dei prezzi. Alcune monete o serie divisionali sono tuttora molto ricercate. Le monete in Euro del Vaticano hanno perso il loro "fascino"; con la riapertura delle liste, non ci saranno ancora rarità e si tratta comunque di una monetazione monotona e che non subirà grossi cambiamenti Qui, e anche io mi battevo per smentire questa previsione, a parte la riduzione degli acquisti da parte dei commercianti, che fece riaprire le liste clienti dell'UFN Vaticano, abbiamo avuto alcuni avvenimenti speciali: la rinuncia di Benedetto XVI, con conseguente Sede Vacante solo della moneta da 2 Euro (niente più divisionali per tale situazione!) e l'elezione di Papa Francesco, molto amato dalla gente, che ha fatto emettere ben due dritti nazionali diversi! Molti sicuramente non sapranno o si saranno dimenticati di queste teorie molto diffuse in passato; mi piacerebbe leggere qui la vostra opinione al riguardo!
    2 punti
  7. Ieri....ho portato a casa questa monetuzza.... di Napoli; regno di Ferdinando IV ....sicuramente vista l'assenza di coni alternativi !! Come vi sembra. Mi mancava proprio questo meno raro .. e quindi andava acchiappato...lo inseguivo da circa 2 mesi.....il Tris è chiuso.
    2 punti
  8. "Lamoneta" è un importantissimo riferimento e una grande possibilità di coordinamento, ma mi sembra superficiale farne l'unico punto di riferimento. Credo fermamente nell'importanza dei Circoli e nella proposta di Mario di un incontro "ecumenico" dei loro rappresentanti. E non vedo nessun conflitto tra Circoli e sito.
    2 punti
  9. Mi associo a @Tm_NPZ per segnalare che ormai, nell era di internet 2.0 , questo forum E' la Numismatica Italiana attuale , e credo faccia molto di più di molte altre iniziative , che hanno comunque tutto il mio appoggio Leggendo la discussione , a tratti, sembra quasi che ci debba essere una dicotomia tra Circoli Regionali/Forum La Moneta, Reale /Virtuale Ormai , è non sono un appassionato di informatica, social ecc, queste "barriere" non esistono. Io cosa sono? Un collezzionista solitario.....su un forum che mi ha fatto interagire con altri appassionati di tutto il mondo , con cui ho condiviso (non in solitario) la mia solitaria passione
    2 punti
  10. Anche io rabbrividisco quando vedo queste cose. Purtroppo ai compro-oro non interessa nulla del valore numismatico delle monete, per loro l'importante è avere la certezza che siano d'oro o d'argento. Anche a me sono capitate monete dopo che sono passate sotto le loro mani, e più di una volta al malcapitato possessore non veniva neanche detto che gli saggiavano le monete, ma se le trovava così dopo aver chiesto loro un parere. Purtroppo l'ignoranza la fa da padrona in questi casi.
    2 punti
  11. Come ho detto spesso, per ora il mio Circolo è Lamoneta Qui partecipo e mi incontro di persona con molti di voi! Non sono mai stato iscritto ad un Circolo in senso "fisico". Al momento non ne sento la necessità. Mi piacerebbe che tutti noi del Forum vivessimo nella stessa Città! Che Circolo stupendo ne uscirebbe! Correrei anche ora ad iscrivermi!
    2 punti
  12. Ciao Palpi : una medaglia su una medaglia ! Con R.D.n. 168 del 9.5.1901 il Re Vittorio Emanuele III istitui l'Ordine al Merito Agrario, Industriale e Commerciale che poteva essere conferito anche agli operai. La F.lli Pozzani & C. si è ispirata (appropriata !) della immagine di questa decorazione per conferire una bella medaglia d'argento ai suoi collaboratori, che logicamente non è più una decorazione portativa di Stato ma solo un riconoscimento aziendale. Saluti.
    2 punti
  13. Ciao @anto R, confermo Dopo aver trovato il forum quasi per caso, non mi è sembrato vero che ci fossero così tanti gruppi e iniziative, apertissimi anche a chi, come me, ha ancora molto da imparare. In primis il bel Gruppo del Cordusio e quindi il CCNM, che mi stanno dando, tra le tante cose, la possibilità di cementificare una passione che altrimenti non avrei saputo con chi condividere. Ho potuto ammirare poi, dai più ai meno giovani, grande vivacità intellettuale, dinamismo e capacità di coinvolgimento. Per questo, i miei più sinceri complimenti!
    2 punti
  14. Mi permetto di ricordare come di recente un giovane sia diventato parte di Quelli del Cordusio e membro del CCNM proprio passando dal tramite del forum. Vero @Volf? In questo caso credo che lamoneta sia servita da vetrina per le due realtà citate...
    2 punti
  15. Concordo con Veridio. Non è un mezzo scudo proprio comunissimo ma con la pesante montatura cui è stato sottoposto consiglierei di non acquistarlo a meno che il prezzo sia davvero basso o si sia ad inizio collezione quando entusiasmo e poca esperienza spesso producono acquisti di cui poi in futuro ci si pente. Poi in più vedendo il solo rovescio non mi convinceva nemmeno l'autenticità della moneta....
    2 punti
  16. Buondi'......niente di irrimediabile.
    2 punti
  17. @Rocco68, é anche disponibile in PDF. http://www.numismaticadellostato.it/web/pns/iuno-moneta/biblioteca/corpus
    2 punti
  18. Vi propongo un piccolo quiz, poi è mia intenzione sviluppare una discussione approfondita in merito. Ho da poco acquistato un piccolo lotto multiplo da un commerciante professionista inglese. Si tratta di sei antoniniani (quattro di Gallieno e due di Claudio) che rientrano sì nel periodo di interesse per la mia collezione, ma che non sono - generalmente - sorvegliati speciali, visto che le mie forze sono concentrate perlopiù sugli imperatori gallici, sulle imitative e sugli usurpatori britannici. Tuttavia, qui, una monetina mi ha colpito e ha fatto sì che "duellassi all'ultimo sangue" in scadenza d'asta per aggiudicarmi il lotto. Che poi... duellare all'ultimo sangue per qualcuno si tratta solo di mettere qualche spicciolo in più del solito ...in fin dei conti, spese spedizione comprese, mi son costate in media 13 euro a pezzo. Per il momento, vi chiedo solamente di individuare l'intruso e di indicare, per voi, qual è la sua peculiarità. Poi vediamo di approfondire la faccenda (e qui vi devo chiedere aiuto perché la mia conoscenza non è approfondita come per gli imperatori gallici e ho molta meno bibliografia in merito). Sotto con le risposte!!!
    1 punto
  19. Carissimi Lamonetiani, ormai anche i sassi sanno che il 500 Lire "prova" del 1957 è conosciuto per la polemica nata attorno alla disposizione delle bandierine "controvento" e che a nulla valse la conoscenza di Guido Veroi (l'autore delle tre caravelle che era laureato in ingegneria con una tesi sviluppata proprio in costruzioni marittime) ad affermare che la disposizione era corretta poiché le tre navicelle stavano navigando "di bolina". Alla fine lo stesso fu costretto, in fretta e furia (la polemica era sorta nel dicembre del '57 ed ormai si era nel 1958 e bisognava preparare la nuova coniazione per la circolazione), a rifare il conio in modo che le caravelle, girate a destra le bandierine, potessero navigare di "gran lasco". Per fortuna nessuno sollevò una polemica sulle vele che, a questo punto, avrebbero dovuto essere viste di profilo in linea con la nuova disposizione delle bandierine (o meglio: in linea con la navigazione di "gran lasco"). Ma forse non tutti sanno che anche il D/, cioè il lato dove vi è la dama rinascimentale col profilo della moglie del capo incisore della zecca Pietro Giampaoli (Letizia Savonitto) fu rifatto. Tutta l'attenzione cade sempre sul R/ ed è assai raro che si spenda qualche riga per il D/, offuscato dalla ben più famosa "querelle" sulla direzione delle bandierine. Se osservate una foto del 500 Lire 1957 con un qualsiasi D/ dei 500 Lire degli anni seguenti, vedrete che vi sono differenze. La più vistosa è lo spostamento di uno degli stemmi che circondano il profilo femminile. Come potete evincere dalla figura quivi inserita, lo stemma di Napoli è stato riposizionato tra L'Aquila e Bari. Perché? Ebbene, per rispettare una sorta di criterio geografico. Infatti, dal basso a sinistra procedendo in senso orario, si descrive un "cammino che, partendo da Genova (la città natale di Cristoforo Colombo che comandò le tre caravelle alla scoperta dell'America: ecco il collegamento con l'altra faccia della moneta...), descrive un arco nell'Italia settentrionale per poi discendere lungo l'Appennino e concludere con le due isole maggiori. E' ben evidente che, Napoli nell'esemplare del 1957, per dov'era posto, alterasse questo percorso "quasi circolare" (non vanno considerati i due stemmi seminascosti che vengono ipotizzati secondo logica).
    1 punto
  20. Buonasera a tutti,ecco un laconico resoconto di una visita ad Aosta. Nell'ordine: area megalitica di Saint Martin de Corleans, arco di Augusto,chiostro Collegiata di Sant'Orso,teatro romano,collezione Pautasso,museo archeologico,chiesa altomedioevale di S.Lorenzo,ponte romano.
    1 punto
  21. mi pare non se ne sia mai parlato su lamoneta .... the Kyrenia Girdle pubblicata da Ph. Grierson nel 1955 un "riassunto" presente su CNG fa il quadro in modo veloce e chiaro The production of joint reign solidi must have been planned and probably implemented in advance, and attests to the importance attached to such coinage. This is hinted at in a publication concerning the first recovered example of this coinage (P. Grierson, "The Kyrenia Girdle of Byzantine Medallions and Solidi", in NumChron (1955), pp. 54-70). A massive gold belt was discovered in Cyprus in 1902, ornamented with four six-solidi consular medallions of Maurice Tiberius (dated to 582 AD) and thirteen solidi—an IMP XXXXII of Theodosius II, three Justin I and Justinian I joint reign, the Justin II and Tiberius, and eight consular solidi of Maurice. Grierson notes the rarity of the solidi, but does not emphasize the theme linking them. Theodosius' solidi mark his 42nd year as ruler, equal to the reign of Augustus; the joint reign solidi denote dynastic continuity; and the consular solidi of Maurice record the preservation of an ancient traditional office. All the solidi promote the theme of imperial and dynastic continuity, and it is tempting to see the belt as associated with celebrations surrounding the birth of Theodosius, son of Maurice, in 583 AD, the first prince "born to the purple" since Theodosius II. (There is also the possibility that one or both of the consular issues are connected to Maurice's second consulship in 602 AD. At that time, the celebrations would have been for the marriage of Theodosius [see lot 806 above].) The belt, embellished with one-half pound of coined gold plus one solidus (maybe some pieces were a little light?) must have been a donativa presented to a high ranking official, maybe even a member of the imperial family. The pieces were selected not for their rarity, but for their propaganda value. The joint reign solidi of Justin II and Tiberius were struck for the same reason—a tangible reminder of the solidity of the imperial succession. la foto è ottima e potete ingrandirla moltissimo
    1 punto
  22. Ecco un tallero di Ferdinando del 1601 moneta meno rara, ma di bella centratura e conservazione.
    1 punto
  23. In effetti l'oro, soprattutto se ad alte percentuali di purezza, è un metallo piuttosto "tenero". Detto questo l'articolo peró spiega che il ritrovamento sarebbe avvenuto nel luogo di un tumulo funerario dell'età del bronzo (ora non più riconoscibile sembrerebbe, ma è stato identificato grazie ad una mappa dell'800). Questo da un lato mi fa pensare che magari la struttura del tumulo abbia potuto proteggere il tesoretto, dall'altro peró le foto mostrano uno scavo profondo forse 70 centimetri, che non è poi molto per un terreno coltivato, magari da generazioni. Una bella fortuna in ogni caso.
    1 punto
  24. Ciao a tutti, saluto il caro Mario @dabbene dico la mia...sono pessimista sul futuro della numismatica..ultimamente.. I circoli stentano, i convegni peggio, il forum non è più movimentato come un tempo, l'altro non è mai partito..ci sono più venditori di monete che acquirenti... I collezionisti cercano, in gran parte dei casi, la conservazione e, quindi, è tutto un crescere dei prezzi con monete che vengano acquistate spl e che divengono, dopo cinque minuti, BB +. Il lato positivo è rappresentato da alcuni circoli, Napoli, Roma Milano che, però, si basano su un gruppo forte ed abbastanza stabile che segue tutte le attività, dalla partecipazione/ organizzazione dei convegni, agli incontri periodici e la gestione delle pubblicazioni (abbiamo, infatti, il giornale del Cordusio, la rivista del circolo partenopeo ed il quaderno di quello romano laziale..) L'ideale è creare una rete tra le diverse realtà locali, soprattutto quelle attive, cosa molto difficile... Speriamo che in futuro le cose migliorino... Intanto, nel mio piccolo, cerco di collaborare con le diverse realtà numismatiche, togliendomi lo sfizio di scrivere qualche articolo e di partecipare attivamente al forum a cui sono molto affezionato.. Saluti Eliodoro
    1 punto
  25. Non vorrei essere frainteso, e forse la la mia frase è stata un pò "forte". Volevo solo sottolineare come il mondo virtuale ormai sia molto importante e a mio parere, anche solo utilizzando Internet , ci si possa fare una cultura numismatica, a volte , concedetemelo , anche superiore a quella solo immaginabile alcuni anni fa , dove esistevano solo amicizie epistolari, cataloghi senza nemmeno le foto , pochissimo scambio di informazioni, movimento ecc. Anche solo virtualmente oggi si possono visonare migliaia di Immagini di monete in alta risoluzione ed altissimi ingrandimenti in un solo giorno Si possono raccogliere informazioni innumerevoli di un qualsiasi tondello, storiche, artistiche , di rarità , stima ecc navigando intelligentemente sul web. Infine credo sia molto importante il fatto che questo mezzo, e non covegni, circoli ecc azzeri Spazio e Tempo, cosa non trascurabile per persone che non vivono a Milano, grandi citta , non hanno la macchina, tempo, soldi o voglia di fare 500km per un appuntamento numismatico. Spero di aver chiarito ciò che volevo sottolineare , senza togliere niente e nessuno, ma solo con spirito "solitario" di dibattito Vorrei anche ricordare un' altra frase del mio precedente post, che sembra non abbia riscontrato tanto successo come quella citata da @matteo95 e @gpbasetti anteriormente
    1 punto
  26. il forum è sicuramente uno strumento molto importante e potente , che permette di mettere in contatto molti più numismatici di qualsiasi circolo , ed è perfetto per il neofita.. questo però rischia di far pensare al neofit di essere già "arrivato" e di essere un esperto ... Molte volte ho sentito infatti commercianti lamentarsi che da quando c'è il forum i clienti si pongono in maniera diversa , più altezzosi credendosi chissà chi solo perchè hanno qualche mi piace sul forum o letto una discussione di qualche sconosciuto su una determinata moneta.... Il forum fornisce le basi però poi è necessario a mio avviso uno step aggiuntivo rappresentato dai circoli.. al Circolo Astengo ho avuto la possibilità di conoscere numismatici con 50 anni di esperienza ma, soprattutto di toccare con mano monete rarissime , spesso uniche o quasi , pubblicate sui testi numismatici più importanti e che sul forum non avrei mai potuto ammirare. Molto spesso qui sul forum abbiamo la possibilità di ammirare gli splendidi esemplari postati da utenti come @piergi00 o @savoiardo per dirne due .. un conto però è poterle vedere dal vivo , toccarle ... si apprendono cose che da delle semplici immagini è impossibile capirle. Il forum contemporaneamente ed involontariamente avvicina ma, allontana anche .. ed i due post di @Tm_NPZ e @b8b8 ne sono un esempio piuttosto evidente. La frase " nell era di internet 2.0 , questo forum E' la Numismatica Italiana attuale " è infatti molto pericolosa sotto un certo senso, perchè non considera come il forum sia solamente la punta del iceberg della numismatica italiana. Esempio stupido: al circolo di cui faccio parte su 30 soci solamente 5 sono iscritti su questo forum , e dei 25 "esclusi" ne fanno parti numismatici come il massimo esperto dei luigini ed autore del testo di riferimento Corpus Luiginorum o uno dei massimi collezionisti ed esperti di monete romane alessandrine con esemplari in collezione unici e pubblicati su testi come il RPC
    1 punto
  27. L'oro non viene intaccato facilmente, neanche dagli acidi, quindi l'umidità poco e nulla può fare, anche in 15 secoli. Ma le false teste di Modigliani non erano state gettate e rinvenute in un canale ?
    1 punto
  28. Davvero un caso particolare! E le monete proof sono bellissime!
    1 punto
  29. ... è a casa di un collezionista di grandissime Rarità..... Quel 10 tornesi, però, è del tutto diverso (come avete potuto osservare) da quelli usciti 2 anni dopo dalla zecca (quello postato da me per intenderci) ... e qualcuno anche più tardi del 98; ha le sigle al rovescio del mastro di zecca, e non le identificative della Corte, R e C
    1 punto
  30. Buongiorno a tutti! @Rex Neap ...il 10 tornesi 1798 per il tipo di moneta direi anche BB+....bel ritratto, bella legenda e bei riflessi del rame; la moneta è in conservazione migliore della media. Bell'acquisto!
    1 punto
  31. Spero di leggerne molte altre di belle discussioni storiche come questa.
    1 punto
  32. Ho trovato molto interessante, da un punto di vista storico, la vostra discussione sulla presa di Tiro da parte di Alessandro Magno. Complimenti ad entrambi, @King John e @apollonia, per l'ottimo contributo storico
    1 punto
  33. Asta Ghiglione M49 - Lotto 188 : Base € 2.000 Aggiudicato € 3.400 + diritti
    1 punto
  34. Ah beh. Ma li é facile da vedere anche per i non addetti: se chi vende non ha un negozio fisico a norma, non può avere la licenza preziosi e non potrebbe vendere monete "usate" con contenuto prezioso. Che poi lo faccia anche alla luce del sole, vedi ebay, é un altro discorso. Non a caso anche i NIP negli ultimi 3/4 anni, hanno reso vincolante il possesso della licenza preziosi per poter presentare domanda di affiliazione.
    1 punto
  35. Buon giorno. A distanza di qualche anno da questa discussione vorrei ringraziare @piergi00piergi00 per la pubblicazione di questo importante è raro documento, assunto come riferimento dal Governo nel 1918 per l'ideazione del Tallero d'Italia. Saluti.
    1 punto
  36. A volte basta poco.. L'importante è esprimersi, specialmente quando non si ha la possibilità di frequentare un circolo, questa piattaforma è stata una manna da questo punto di vista, ha dato voce a tutta la penisola, isole comprese.. Un tourbillon d'espressività, di amicizia, di conoscenza, di speranza, di partecipazione, di gioia, di voglia di esserci e confrontasi, insomma tutto a portata di mano nell'immediato... Ho visto nascere studiosi, semplici appassionati, accumulatori, ricercatori, storici, ho visto la volontà indiscussa di esserci e diventare realtà, e riuscire a dipingere la vita da sempre idealizzata.. Una magia irripetibile per certi aspetti, ma che ancor tutte le sere scorgo e ammiro divenir ancor propria.. Eros P.S. In quanto a quella fatidica cena a 4 caro Mario, un ricordo di tantissimi progetti e il tempo che li fece proprii...
    1 punto
  37. Grazie @Legio II Italica per questo bel post; è sempre interessante riscoprire edifici poco noti o dimenticati, ma è anche un po' malinconico... Anche se mostrano i segni del tempo, trovo ad esempio gli affreschi ancora molto belli e chissà com'erano all'epoca! Questo è il tipico caso in cui mi torna in mente la frase "se queste mura potessero parlare..." Un saluto!
    1 punto
  38. Beh si dai pranzi a volte partono iniziative, anche importanti, pranzi di condivisione o strategici diciamo così, il pranzo e' per definizione socializzazione e un buon bicchiere e monete a tavola sono un mix sempre vincente . Ricordo con piacere una cena a 4 sempre a Milano di tempo fa, alla fine uscì l'idea e poi la realizzazione qui su Lamoneta del Concorso per i giovani " Nascita di una passione " , Concorso secondo me centratissimo anche su quanto stiamo dicendo, il capire come parti' il tutto, come si accese la fiammella di un numero importante di giovani partecipanti fu un test di conoscenza non di poco conto per capire molte cose soprattutto per noi che abbiamo a cuore la nostra Numismatica....
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  39. Scusami@Alb123 e non prenderla a male... ma ti stai perdendo (a mio avviso) il bello della numismatica. Mi spiego e ti giro la seguente domanda: - sappiamo che di tratta di un denario di Faustina I . Ma questo rovescio cosa significa? Cosa indica? Cosa riporta la legenda e perchè (perchè ogni legenda ha un perché)? Ovvero... va bene lo stato di conservazione, va bene il valore (che si impara nel tempo guardando molti esemplari) ma questi tecnicismi sono importanti o è piú importante il messaggio e la Storia che di cela dietro l'esemplare? Ribadisco, non prendertela a male... voglio solo darti uno spunto di riflessione. Ciao Illyricum [emoji6]
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  40. I primi caldi di questo finale di primavera ieri mi hanno portato a cercare refrigerio e riposo, in compagnia di mio padre, all'ombra delle verdi fronde di un vecchio ed enorme platano che da sempre incombe sui tetti della casa paterna. Mio padre (83 anni, nato nel 1933) ricorda questo platano (e i suoi 5 fratelli) già presente e già di notevoli dimensioni nel corso della sua prima infanzia. Corse il pericolo di essere estirpato (il platano, non mio padre) nel corso dell'occupazione americana. Gli artiglieri alleati avevano infatti la necessità di crearsi il campo di tiro per cannoneggiare le colonne tedesche in ritirata verso il Po; la situazione arrivò al collasso in meno di un giorno, i tedeschi si arresero a migliaia e il platano si salvò. Questo platano (e i suoi 4 fratelli, uno nel frattempo è morto) ha attraversato l'ultimo secolo e ha visto "il mondo che si è trasformato....oggi tutto è cambiato" scritto in corsivo perchè è la frase pronunciata da mio padre...con gli occhi persi a guardare nel profondo dei suoi ricordi di ragazzino..mentre io, naso per aria, guardavo l'immensa chioma dell'immensa pianta. Questa frase mi ha riportato all'introduzione di un'opera in due volumi che conservo da anni nella mia biblioteca. L'ho subito cercata e gliel'ho fatta leggere....ora la vorrei condividere con chi ha avuto la pazienza di arrivare fino a questo punto. Da: GLI ULTIMI CENTO ANNI DELLA STORIA UNIVERSALE di Pietro Orsi E' evidente che qui si parla del secolo dal 1815 al 1916....il progresso che ha portato una vera rivoluzione tecnologica, politica e sociale... è legato alle invenzioni, che sono però, l'uso della forza meccanica generata dal vapore, il motore termico, il telefono, il telegrafo, l'aereo. La grande diffusione delle informazioni è legato ai sistemi di stampa... Insomma...non si parla mega o terabyte, non si parla di esplorazioni spaziali o nanotecnologie. Internet? non era nemmeno nella fantascienza. Eppure il giudizio sulle trasformazioni sociali, politiche e geografiche era praticamente lo stesso. Ancora una volta la storia si ripete, uguale a se stessa....come uguale a stessa rimane la fresca e rilassante ombra del platano che incombe sulla mia casa paterna. Un caldo saluto Mario
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  41. Hai fatto bene Mario a richiamare questa interessante discussione, spero anche che in questi due anni, gli amici abbiano acquisito qualche monetina.... posto una doppia del 1589
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  42. Bella discussione @Martin_Zilli! Io sono un grande estimatore delle monete della Prima Repubblica Romana, e mi affascinano gli errori nella produzione dei tondelli. Eccone due esempi: - Un baiocco con una curiosa mancanza di metallo nel tondello. La bella conservazione mi ha fatto seguire l'asta con trepidazione, ma mi son distratto prima della fine e mi è stata soffiata alla drammatica cifra di 11 euro. Ho pianto lacrime amare, e ho atteso che tornasse in vendita, ripensando periodicamente a quanto fossi stato stolto a farmelo scappare. Quando ciò è avvenuto, un anno dopo, mi sono fatto trovare pronto. Nonostante il venditore se lo fosse ampiamente autorilanciato (prassi ahimé sempre più in voga), mi son detto che valeva la pena spenderci qualcosa in più per portarlo a casa. Mi è costato più del triplo di quella prima volta che me l'ero fatto scappare, ma ora resterà nella mia collezione finché morte non ci separi e, forse perché tanto desiderato, è uno dei miei pezzi preferiti in assoluto.
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  43. Caro @Archestrato, fa piacere leggerti. Sono d'accordo con te. Ma rilancio: a me sembra che un po' tutti i dettagli della moneta che stiamo studiando manchino di pienezza e abbondino d'incertezza rispetto alla moneta dei musei francesi. Guarda la linea doppia di terra del dritto. Non c'è paragone. ES
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  44. Buongiorno. Ho ancora bisogno dello vostro aiuto per identificare questa medaglia devozionale (mm.31.) Grazie in anticipo. Alain.
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  45. No, e' contentissimo perché il gruppo crea anche discussioni, scambi di notizie, anche un po' di sana competitività perché no sui pezzi più ambiti. Ma in realtà si rallegrava, e di questo anche io, perché sta nascendo una nuova generazione di giovani collezionisti, anche preparati e attenti, che cercano non solo monete da splendida conservazione ma cercano rarità, varianti, studiano in poche parole la moneta... In fondo e' quello che i divulgatori del forum cercano di fare da anni, far girare il circolo virtuoso e la ruota del collezionismo e certamente i commercianti non possono che beneficiarne ma direi in senso lato che ne beneficiano tutti con l'avere persone più consapevoli della loro storia e della loro identita' .
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  46. 1 punto
  47. Il nostro mitico @dabbene ha portato il Gazzettino pure in Spagna ad una nota casa d'aste!!
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