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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/08/17 in Risposte
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Buongiorno a tutti, Continuiamo con una delle ultime mezze piastre entrate in collezione.....un bel 60 grana di Francesco i, moneta davvero ostica da reperire in buona conservazione. Sono ben accetti pareri, anche sulla patina che si presenta molto scura.8 punti
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Al giorno d'oggi il collezionista non è più solo. Sicuramente c'è ancora chi coltiva il suo orticello e sta molto attento che nessuno ci guardi dentro. Forse per paura, perchè quando si parla di collezionare monete, all'interlocutore di turno si illumina la lampadina "SOLDI".Ma oramai con internet e soprattutto con i vari forum, in primis "LAMONETA", il collezionista si confronta, trova risposte, conosce, prima virtualmente e poi anche fisicamente altri collezionisti. La figura del collezionista chiuso nella sua stanzetta, a mio parere, è scomparsa...... il collezionista ha cominciato ad aprirsi, a parlare, a discutere, a far vedere le sue monete,ad altri collezionisti sicuramente, ma comincia ad uscire da quel guscio che lo teneva isolato dal mondo. La numismatica è divenuto un confronto, un parlarsi anche se collezionano cose diverse. Come qui nel forum: "Ho questa moneta, cosa ne pensate?" oppure "Devo fare questo acquisto, cosa mi consigliate?" Credo che fino a 10 anni fa, queste cose non succedevano, o se capitavano erano come le mosche bianche. Ultimamente quanti collezionisti hanno evitato "fregature" grazie al forum? E quanti per il passato le hanno prese le "fregature"? No, il collezionista non è più solo.4 punti
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Senz'altro presente, salvo imprevisti, probabilmente con qualcun altro del Circolo bergamasco. Proporrei di orientarci su una data in ottobre, in località facilmente raggiungibile da tutti. Se può andar bene Bergamo, e se il numero dei partecipanti non è esorbitante (come penso ...), posso dare ospitalità al nostro Circolo.3 punti
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Buonasera a tutti, Finalmente, dopo un lungo periodo di assenza qui sul forum rientro in punta di piedi, mostrandovi questo mio mezzo Filippo 1694 coniato a nome di Carlo II per Milano. Ebbene, da collezionista ed appassionato di numismatica vicereale napoletana questa per me è un'enorme novità, iil primo alto nominale della zecca di Milano che mi ritrovo tra le mani... E'sempre interessantissimo operare un confronto tra due monetazioni tanto simili e al contempo diverse. Di conseguenza non mi dilungo oltre, mi piacerebbe sapere un pò di più di questo esemplare da voi esperti (conservazione, rarità, ogni ocsa), che certamente ne saprete più di me, ditemi tutto su di essa perchè nelle mie condizioni di impreparazione su questa tipoloigia nulla è da darsi per scontato, anche considerazioni banali! Cari saluti e mille grazie a chi interverrà.2 punti
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Buon giorno. Approfitto di questi giorni casalinghi di malattia per portare all'attenzione degli Amici del forum il "mio" 20 lire 1936 anno XIV dell'era fascista. Acquistato qualche tempo addietro, nonostante sia stato vivamente sconsigliato dall'acquisto da un amico che commercia in monete, alla luce delle informazioni diffuse dal Dr. Domenico Luppino in merito alla presunta ma molto, molto probabile riconiazione di questo tipo monetale a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo passato, mi ha subito attratto per via dello stato di conservazione, nonostante la pesante patina uniforme che lo contraddistingue. Premessa importantissima: ha il taglio del I tipo, ovvero con dentello-spazio-dentello. L'ho acquistato privo di certificazione, comunque da professionista NIP. Successivamente l'ho fatto sigillare da altro NIP. Gradirei sottoporre il nummo che ho l'onore di custodire al Vostro competente giudizio in merito al probabile stato di conservazione, ed alla intensa patina che lo contraddistingue. Le prime tre foto sono con luce naturale, le altre sono con luce artificiale. Ringrazio fin d'ora chi vorrà partecipare alla discussione.2 punti
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Questa piastra 1787 ha un fascino particolare. Voi cosa ne pensate? @Rocco68tu parlavi di modulo largo...eccone una. Attendo come sempre pareri. Questa la seguivo da molto tempo e dopo qualche passaggio di mano l ho afferrata al volo. è proprio vero come dice un caro amico: Le monete fanno giri assurdi.2 punti
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Buonasera a tutti, un aiuto per ri-catalogare questo bel bolognino romano di Papa Gregorio XI (CNI 47 Muntoni 8 var. Berman 208 ???) In particolare cerco riferimenti riguardanti la variante con il simbolo della corona in legenda ed eventuale grado di raritá. Come conservazione e pienezza del tondello mi è sembrato davvero splendido.... qualche giudizio da voi esperti.....2 punti
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Si , forse anche meno visti gli ultimi preventivi ricevuti ... si pensava inoltre di non farlo pagare una cifra fissa ma, di consegnarlo a chi lo vorrà .. se poi vorranno dare un piccolo contributo ovviamente sarà il benvenuto. Questo dipenderà però dalla società di Storia Patria di cui il circolo ne è una sottosezione.2 punti
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prova a compararla https://www.acsearch.info/search.html?id=146038 SLG. J. - P. RIGHETTI, Teil III KARIEN STRATONIKEIA. No.: 449 Schätzpreis/Estimate: EUR 75,- d=21 mm Ein zweites, ähnliches Exemplar. 6,83 g. Dunkelgrüne Patina. Sehr schön2 punti
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Posso essere un tramite per il circolo numismatico valli di Lanzo e potrei farlo anche per quello di Beinasco... Sia Pier @Pier bramante che Biagio @blaise penso siano daccordo2 punti
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@Crorien ciao ... si è indubbiamente una moneta Lucchese, ma non certamente uno scudo..... penso che si possa inquadrare tra i denari di Lucca emessi tra il 1125- 1181 - per Enrico V In ogni caso, poiché abbiamo l'onore ( come forum) di aver aperto la discussione piu' ampia e completa riguardante questa monetazione, sposto la tua richiesta nella sezione di competenza cosi' potrai avere maggiori e piuì qualificate opinioni sulla tua moneta. giro a " Monete medievali di zecche Italiane"2 punti
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Ciao a tutti, nell'ambito delle zecche minori del Regno di Napoli, occupa un posto di rilievo la zecca di Sora... Il Duca Cantelmo, uomo spregiudicato, fu capace di avviare due distinte coniazioni a distanza di quasi quarant'anni.. Prima coniò bolognini negli anni 1459-1461...poi, con l'avvento, in Italia, del Re di Francia Carlo VIII° nel 1495, si schierò a favore degli Angioini, ottenendo il privilegio di coniare cavalli.. Ecco il mio.. E' la versione, delle tre, la più comune, o meglio, la meno rara, quella con lo scudo sannita.. Poi abbiamo il cavallo con scudo di Francia ed, infine, quello più raro, solo con i gigli.. Saluti Eliodoro2 punti
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Grazie Parpajola per l'apprezzamento delle "mie piccole" E ci sta tutto quello che affermi! Ogni circolo era una entità più o meno piccola chiusa forse anche in un determinato territorio.. il forum ha ampliato gli spazi, certo, lo vedo e lo provo in prima persona, ma i convegni ed i raduni (a parte quelli già citati che funzionano e "vanno alla grande" ) mi pare soffrano come ha sofferto anche il forum a discapito di altre soluzioni "più immediate" che ci offre la rete o la tecnologia moderna. Il "tutto subito" vince sul sistema vecchio tipo quello dei Circoli che ti faceva attendere giorni se non settimane da un incontro all'altro. Per il fare qualcosa posso essere anche d'accordo e nel mio piccolo e nel mio poco tempo libero dare la disponibilità possibile, ma a parer mio ci vuole un buon motore giovane che trascini e dedichi tempo e sforzo ad un progetto fra i vari gruppi...2 punti
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Buongiorno @eliodoro e benvenuto nel mondo dei cavalli ciociari ( anche se in realtà poi i sorani non si ritengono tali...). Io non dividerei questi cavalli in tre tipologie ma solo in due. Quello con l'arme di Francia (i tre gigli in scudo) e quello con i gigli liberi nel campo. Ognuna poi suddivisibile in diverse varianti (vuoi per la forma dello stemma, le dimensioni dei gigli, la croce inscritta in un cerchio...) a dimostrazione della molteplicità di conii utilizzati. Bel pezzo complimenti.2 punti
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Buongiorno gallienus nel corso della discussione si son toccati diversi aspetti. Te ne cito uno in particolare: Come vedi, nel mio caso, la prudenza, visto il canale di giudizio (cioè la foto), non è mancata, come solitamente uso fare. Ed ho motivato e contestualizzato anche con foto ciò che intendevo dire. Un ulteriore importante aspetto, anzi, molto importante, che può essere ancora più chiarificatore di un parere scritto, è il prezzo di vendita. Assodato che nessuno oggi, regali qualcosa (e 130€ per un fdc di questa moneta, potrebbe essere un acquisto "davvero molto piacevole da fare", mettiamola così), il prezzo di vendita, avendo un minimo di razionalità dovrebbe trasmettere "qualcosa". A me, in base alla mia piccola esperienza, trasmette l'impressione che ho spiegato e contestualizzato precedentemente: 130€ per un fdc è una cifra irreale, basta guardarsi le monete proposte anche sul noto sito. Torniamo alla classica vecchia diatriba (che non voglio riaprire, per carità), ma la cito solo per amore del ragionamento: si guarda la moneta (di cui il prezzo proposto, POTREBBE essere un valido indicatore), oppure il cartellino? Il mio è stato un parere dato con la massima trasparenza e buona fede, ad un utente che poneva la domanda in topic. A domanda, io ho espresso il mio umile parere: 130€ Per un 2 lire 1943 certificato fdc sulla base di queste foto, personalmente non le spenderei, per i motivi PERSONALI di cui sopra. È un parere, può essere condiviso o meno. Cordialmente, Fabrizio2 punti
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Bel post interessantissimo come sempre complimenti al curatore. Avevo letto anche io delle due tesi su gallieno si dice che la verità stia nel mezzo. L'unica cosa che oso dire è che in quel periodo fu uno dei pochi che riuscì a regnare per 15 anni forse tanto inetto non era2 punti
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Ciao a tutti..... Ho comprato da una recente asta, vi posto la foto del catalogo, queste 5 lire con indicazione di conservazione spl. Arrivata a casa guardandola con lente 10x si notano diversi segni del rovescio dellla moneta sul dritto. Avevo letto sul gigante che queste monetine, dato il poco spessore, possono avere questa problematica e mi chiedevo se ciò possa inficiare la bontà estetica della moneta. Inoltre avendo un 5 lire 1863 che non presenta alcun segno di questo tipo, vorrei sapere se questo poteva succedere anche per questa data o se ricorre più spesso per i tondelli 2 anni più giovani. La foto del catalogo fatta ad hoc presenta solo marginalmente questi segnetti che poi con lente alla mano si notano di più. Ringrazio chi vuole intervenire.....1 punto
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Ciao Marco, Mi trovo pienamente d'accordo con te in merito alla conservazione, al massimo ad essere generosi qspl ma non oltre, il che comunque è già tanto rispetto a quelle che solitamente si vedono! A presto!1 punto
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complimenti Filippo...io probabilmente mi tengo sempre basso ma la classifico bb/spl. mi piace molto...concordo con te sulla rarità in alta conservazione...ma già in questo stato è difficile vederla. ti faccio i complimenti...la patina è bella e mi pare autentica. un saluto giovane.1 punto
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Neanche per me, arrotonderanno all'intero superiore...siamo d'accordo, poco cambia, anzi si va solo meglio.1 punto
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Ciao @profausto Si scusami^^ nel momento in cui stavo scrivendo il post avevo aperta una pagina di un' asta per uno Scudo Sabaudo ho mixato le due cose ahahah Comunque grazie mille per la conferma! Sono rimasto molto colpito da questo tipo di monetizzazione, faceva parte della mia collezione gia da un bel po' e non avevo mai capito bene cosa fosse. Finalmente l'altra sera mi sono imbatutto in un'immagine che ne raffigurava una simile a quella che avevo io ed ho avuto subito le idee più chiare. E grazie ancora per la segnalazione del post sui denari lucchesi! stasera so cosa leggere1 punto
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Si, si... avevo capito. Dicevo che ho letto in giro che lo spazzolino in fibra è delicato... invece è delicato una cippola! Questa sera vado con l'olio d'oliva. Domanda tecnica, ma le devo panare prima? :-) :-) :-) Ciao a sempre grazie! TWF1 punto
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... anche perché questa tipologia di Scudo da 4 lire con le stelle ai lati del castello, venne coniata solamente verso il 1567....1 punto
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in mano è migliore presenta una bella patina verde oliva, le legende erano inedite, lo avevo pubblicato su P.N. luglio-agosto 2015, D/ : R : ROLUS D G° R °FRS ° ICIER R/ : PE° I° PA° CAN°SO° ALBETI D riporta per intero il nome di Alvito = ALBETI1 punto
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In alcuni dei grandi bronzi , Sesterzi e doppi Sesterzi , emessi da Postumo , compaiono ad un certo momento delle coniazioni in corso in diverse zecche galliche , le classiche SC , Senatus Consultum , probabilmente questo avvenne quando la situazione della scissione da Roma si stabilizzo’ e nella Provincia gallica si istauro’ una sorta di Parlamento o Senato locale in opposizione , forse di sfida , a quello legale di Roma . Postumo da questo momento governo’ la Gallia autonomamente e da Augusto ufficialmente riconosciuto nella Provincia . Alcuni Sesterzi senza e con le lettere SC , come esempi delle emissioni , tre senza SC e tre con SC .1 punto
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Leggermente tosato sembrerebbe anche esserlo il tondello , non tale peró da giustificare una riduzione di peso del 10% circa ( prendendo per buoni i dati ) Immagini un po' più grandi non si possono avere ?1 punto
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Concordo su questa tua ultima affermazione, che spesso ho fatto anch'io pensando per esempio a Commodo, descritto come sentina di ogni vizio; se è sfuggito a tante congiure (prima di quella fatale!) e ha regnato per una dozzina d'anni, beh, forse tanto stupido e incapace non era...!1 punto
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Mi accodo a quanto detto da @Illyricum65 aggiungendo che non rilevo, oltre che l'utilità, il senso stesso del riproporre ciclicamente a breve distanza la medesima questione... a che pro?!?1 punto
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Buon giorno, Chiedo per cortesia qualche informazione su questo gettone di ottone: D/ Leone di San Marco GIUNTA CONSUMI VENEZIA V/ Vale fino al 31 dicembre 1925 per un acquisto di Cmi 25 Grazie e buona giornata.1 punto
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Ti ringrazio ma non ho cavalli da postare... Per quanto riguarda la lettera S non credo sia retrograda ma ritengo sia stata mal impressa nell'atto della coniatura. Coniatura che ha dato esito a più di qualche problema. Zone non impresse al D/, da ore 7 a ore 11 ed al R/ tra ore 5 e ore 7 (che dovrebbe corrispondere all'area del D/) e poi a ore 11. In queste aree il conio non ha impresso il tondello. I motivi? Forse tondello non perfettamente piatto o scaldato. Conio rovinato o altro... tutte ipotesi. Magari un secondo colpo avrebbe sistemato tutto... se il tondello nel frattempo non si fosse mosso...1 punto
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è stata violentemente spatinata, io non la prenderei nemmeno in regalo, no non li vale quelle tracce scure che si vedono solo le ultime tracce della sua patina originaria che è stata tolta, ricordatevi sempre che la PATINA NON E' SPORCO ma il metallo stesso della moneta che, per reazioni fisico/chimiche si trasforma, ma è sempre parte della moneta, se viene levata la moneta non ne guadagna anzi si svaluta, questo discorso vale sopratutto per le monete di rame e sue leghe in quanto il discorso su oro e argento è più specifico1 punto
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Buon giorno a tutti. @Rex Neap: ti ringrazio per i complimenti. La monetazione di Napoli è affascinante non solo per le lettere in più, in meno, modificate ecc.., ma anche per i riferimenti alla lingua e cultura latina cui spesso si rifà, come hai fatto notare mille e una volta anche tu. I tuoi complimenti mi inorgogliscono. Grazie ancora. @demonetis: il libro del Grande Mario Traina non l'ho perché...non ho più spazio nelle mie librerie!!! E siccome tengo a preservare l'armonia con mia moglie....puoi ben capire.... Questa volta tocca a me fare i complimenti. Non conoscevo il tuo studio e, per quanto riguarda la corretta trascrizione della legenda latina, non posso che essere d'accordo con te...ubi maior minor cessat, giusto per rimanere in tema di latinismi. Oggi anche io ho arricchito il mio bagaglio culturale. Grazie.1 punto
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Boh, io non capisco... si dice sempre che le monete van viste dal vivo e poi qui si giudica dalla FOTO di una moneta chiusa in una BUSTINA vecchia di DIECI ANNI smentendo con convinzione l'opinione di quello che è unanimemente riconosciuto come uno dei massimi esperti in assoluto di monetazione del regno?1 punto
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Non male questo tuo trittico, hai avuto una buona idea. Io credo che gli incisori del regno siano stato l'apice, hanno realizzato delle monete fantastiche. Parlando della moneta in questione, il dritto è buono e tipico della scuola italica, al rovescio come hai fatto notare, avrebbero potuto sviluppare ulteriormente i dettagli visto il modulo abbastanza grande. La figura femminile (credo sia l'Italia) avrebbe potuto avere più dettaglia nelle vesta come in quella del cinquantenario, e i cavalli altrettanto, il profilo a tre quarti si prestava molto ad una raffigurazione stile quadrighe, magari anche solo come quelle lente che avevano meno dettagli. Queste in effetti sono ridotte proprio al minimo, peccato, con qualche accortezza avrebbero potuto fondere le 2 più belle monete del regno a mio avviso.1 punto
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Egregio @Rex Neap, buona sera a Lei e a tutti gli Amici del forum. Ha colto nel segno, in moltissima bibliografia, numismatica e storica, sono riportati dati discordanti. L'albero genealogico dei Borbone delle Due Sicilie, curato da Alfonso Grasso e pubblicato su ilportaledelsud, riporta la data del 6 giugno 1772. Alessandro Coletti, storico (si badi storico e non numismatico per quanto io ne sappia...), nel suo "La regina di Napoli", Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1986, riporta il 6 giugno 1772. Giuseppe Campolieti (altro storico non specializzato in numismatica per quanto io ne sappia) nel suo "Il Re Lazzarone", Mondadori, MI, 1999, parla genericamente di giugno 1772. Passiamo ora all'analisi dei testi (solo quelli in mio possesso...) numismatici e medaglistici. Il mitico Ricciardi si limita a riportare la leggenda in latino esplicitata all'esergo del R della piastra in questione. Il celeberrimo Memmo Cagiati, nel volume V della sua importantissima e rinomata opera, nulla dice, o meglio, riporta la leggenda in latino come il Ricciardi, senza fare commenti o dare specificazioni. Giuseppe De Sopo nulla dice. Il Dott. G. Ruotolo ne "Le grandi monete dei Borboni di Napoli" parla genericamente di giugno 1772.(rettifico: come notato da demonetis parla chiaramente del 5 giugno...la fretta gioca SEMPRE brutti scherzi) Il catalogo Gigante 2010, unica nota stonata, è d'accordo nell'ascrivere la data di nascita della principessa Maria Teresa di Borbone al 9 giugno 1772. Infine Giacomo Majorca ne "Numismatica contemporanea sicula", Palermo 1870, è l'unico testo in mio possesso ove viene scritta per esteso la nostra leggenda: Maria Theresia nata nonis junii. Per quanto attiene alle none del mese di giugno, mi pare pacifico che i latini intendessero il 5 giugno. E allora Vi chiedo: che non sia questo l'ennesimo caso che dimostra come gli Storici molte, troppe volte non tengono nel dovuto conto il "documento moneta"? Quale prova più forte e più concreta della legenda in latino impressa in rilievo sul documento costituito dalla magnifica piastra napoletana che ben conosciamo? Sono curioso di sapere cosa è riportato nell'ottimo testo di Mario Traina "Il linguaggio delle monete", che purtroppo non ho. Saluti.1 punto
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... ti dico in Pvt...ma mi è costato troppo...e vabbè, ma andava calato il TRIS....le monete a volte sono come un gioco di carte...ah....ahah.....ah......1 punto
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Ciao a tutti, saluto il caro Mario @dabbene dico la mia...sono pessimista sul futuro della numismatica..ultimamente.. I circoli stentano, i convegni peggio, il forum non è più movimentato come un tempo, l'altro non è mai partito..ci sono più venditori di monete che acquirenti... I collezionisti cercano, in gran parte dei casi, la conservazione e, quindi, è tutto un crescere dei prezzi con monete che vengano acquistate spl e che divengono, dopo cinque minuti, BB +. Il lato positivo è rappresentato da alcuni circoli, Napoli, Roma Milano che, però, si basano su un gruppo forte ed abbastanza stabile che segue tutte le attività, dalla partecipazione/ organizzazione dei convegni, agli incontri periodici e la gestione delle pubblicazioni (abbiamo, infatti, il giornale del Cordusio, la rivista del circolo partenopeo ed il quaderno di quello romano laziale..) L'ideale è creare una rete tra le diverse realtà locali, soprattutto quelle attive, cosa molto difficile... Speriamo che in futuro le cose migliorino... Intanto, nel mio piccolo, cerco di collaborare con le diverse realtà numismatiche, togliendomi lo sfizio di scrivere qualche articolo e di partecipare attivamente al forum a cui sono molto affezionato.. Saluti Eliodoro1 punto
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"Lamoneta" è un importantissimo riferimento e una grande possibilità di coordinamento, ma mi sembra superficiale farne l'unico punto di riferimento. Credo fermamente nell'importanza dei Circoli e nella proposta di Mario di un incontro "ecumenico" dei loro rappresentanti. E non vedo nessun conflitto tra Circoli e sito.1 punto
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Ciao @anto R, confermo Dopo aver trovato il forum quasi per caso, non mi è sembrato vero che ci fossero così tanti gruppi e iniziative, apertissimi anche a chi, come me, ha ancora molto da imparare. In primis il bel Gruppo del Cordusio e quindi il CCNM, che mi stanno dando, tra le tante cose, la possibilità di cementificare una passione che altrimenti non avrei saputo con chi condividere. Ho potuto ammirare poi, dai più ai meno giovani, grande vivacità intellettuale, dinamismo e capacità di coinvolgimento. Per questo, i miei più sinceri complimenti!1 punto
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certo che sentire dire che il numero di discussioni è calato nella sezione Identificazioni, mi costringe a dire qualche cosa. Sono diretto, ma senza alcuna polemica. Prima di tutto questa osservazione fatta da un utente che è iscritto dal 2013 ed ha 107 interventi in tutto, lascia un poco perplesso, aggiungo inoltre che di questi 107 interventi, la maggior parte sono richieste di identificazioni, pertanto è chiaro che se tutti avessero questi "tempi" non ci si potrebbe aspettare che il forum cresca, perlomeno come interventi. Comunque se le richieste di @turbato non sono ancora state risolte , certamente non è per cattiva volontà, ma forse richiedono maggiori ricerche e come ben sapete, non siamo motori di ricerca, e il tempo lo si deve trovare nel tempo libero. Devo dire pero' che come diretto interessato, sentire questo, mi è dispiaciuto, in quanto mi sento chiamato in causa . Porto a conoscenza che di interventi dal .2010 ne ho circa 19500 e quasi tutti dedicati ad identificare monete, pertanto da questo punto di vista mi sento ampiamente a posto con la coscienza . Forse un periodo di stanca, è vero, esiste anche in questa sezione forse perchè purtroppo ha visto peggiorare la tipologia di utenti , molti usano il "mordi e fuggi" chiedendo molte volte in modo sgarbato e arrogante e il piu' delle volte , ottenuta la risposta non rivolgono nemmeno un cenno di ringraziamento Questo certamente non incentiva chi con buona volontà si presterebbe ad aiutarli..1 punto
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Buona serata Altra osella che reputo meritovele di essere evidenziata è quella dell'anno V° (1622) a nome del Doge Antonio Priuli. Pochi anni prima era stata scoperta la congiura degli spagnoli per sovvertire il governo della Repubblica, passata alla storia come "congiura di Bedmar" dal mome dell'ambasciatore spagnolo che - pare - ne muovesse le fila. La paura da parte di Venezia fu veramente tanta e la repressione contro i congiurati fulminea e terribile; pur stroncata la congiura, restò per parecchio tempo un'aria pesante ed il sospetto verso la Spagna non si attenuò, anzi, nel 1623 Venezia entra in guerra contro la stessa, insieme alla Francia, per la restituzione della Valtellina ai Grigioni, che gli spagnoli avevano occupato. Il motto riportato in legenda è un vero manifesto ed esprime esplicitamente la volontà di non stare a guardare, Dio è con la Repubblica e non teme i nemici: "Si Deus pro nobis, quis contra nos" (Se Dio [è] con noi, chi [sarà] contro di noi). Il motto è di S. Paolo (Lettera ai Romani; 8, 31) ed usato, forse anche abusato, anche in altre monetazioni. saluti luciano1 punto
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