Vai al contenuto

Classifica

  1. Rocco68

    Rocco68

    Utente Storico


    • Punti

      13

    • Numero contenuti

      10941


  2. Tinia Numismatica

    Tinia Numismatica

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      4949


  3. Andrezangi

    Andrezangi

    Utente


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      24


  4. Legio II Italica

    Legio II Italica

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      5275


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/17/17 in Risposte

  1. I piccoli restauri sono normali, le bulinature, come ti ha ben illustrato Cliff non lo sono perché, di fatto, portano le monete ad una morfologia che non è mai esistita , né all'origine né durante la loro vita naturale. Le bulinature, le stuccature e le ricostruzioni di parti di moneta, sono fortemente penalizzanti per l'effettivo valore del pezzo e, se oltrepassano certi livelli ed estensioni, lo rendono praticamente assimilabile ad un falso. Ci sono centinaia di discussioni qui sul forum su monete trattate in quel modo e condannate dal mercato e dal collezionismo "onesto" pulitura e poco più: si, rifacimento a bulino o altri strumenti, decisamente no
    6 punti
  2. Buongiorno a tutti, porto a vostra conoscenza questo grano del 1797 FERDINAN con "lettere grandi" ultimo arrivato in collezione. Il catalogo Gigante riporta per il millesimo 1797: il tipo con FERDINAN in "lettere piccole" e il 1797 con FEDINAN. Questo grano è il secondo esemplare che mi capita di vedere, uno era stato messo in vendita InAsta......e portato a nostra conoscenza in una discussione nel Forum da @Rex Neap, considerato "molto raro e inedito". Questo secondo esemplare l'ho "trovato" navigando nella rete..in Francia....da un venditore che non conosceva la sua effettiva rarita'. La moneta si presenta in ottima conservazione nei rilievi, nei fondi e nel taglio....dove è presente intatta e senza colpi la bella treccia a rilievo. Riporta una forma irregolare , delle schiacciature e mancanze dovute alla coniazione. Le foto non rendono il colore cuoio della moneta.....dal vivo è molto bella. L'altro ieri, nella sezione "La piazzetta del numismatico" ho aperto una discussione sul dubbio di periziare o no questa rarissima moneta......ho avuto da tutti I visitatori una risposta negativa in proposito. Ora qui nella sezione delle monete del Regno di Napoli, vi faccio vedere questo grano. Vorrei un vostro parere sulla sua conservazione e sulla sua effettiva rarita'. Ringrazio tutti quelli che mi dedicheranno il loro tempo. Saluti, Rocco.
    4 punti
  3. Non credo sia la stanza pertinente ma non sapendo dove pubblicare vi mostro qui le foto di questo bilancino e relativi pesi monetali di appartenenza famigliare
    3 punti
  4. Ma quale disturbo! .....la domanda l'avevo recepita subito...si trovo sulle Piastre 1818 "Testa Grande" I tre piccoli gigli nella palla dei Medici invertiti, non ho mai tenuto conto pero' della frequenza. In quella postata da @lukas1984 I gigli sono nella loro esatta disposizione: due in alto e uno in basso. Particolare a cui in molti non fanno caso........ma secondo te @ilnumismatico è un "errore araldico"? Io dovrei avere Piastre con entrambe le disposizioni....appena mi è possibile posto le foto del particolare. Intanto posto il rovescio dell'unica Piastra in mia collezione con al rovescio I tre gigli invertiti......ci sara' un collegamento fra le due tipologie?
    3 punti
  5. Salve , anche a me non piacciono le monete bulinate o che hanno subito altri tipi di restauri , meglio una moneta MB ma che sia tutta originale , d' altra parte la storia autentica di una moneta antica , pretende i suoi "difetti" , se cosi' si possono chiamare . Vanno comunque lodati ed apprezzati i venditori professionisti , come nel caso specifico , che dichiarano apertamente i campioni che hanno subito aggiustamenti , poi la questione dei prezzi di vendita prescinde dai nostri giudizi , compare o non comprare diventa esclusivamente soggettivo .
    3 punti
  6. E' un 3 cagliaresi di Carlo II di Spagna 167...non riesco a leggere l'ultima cifra. Zecca di Cagliari, classificata come MIR 91, Sollai 30 e seguenti. Naturalmente autentica. Quando imparerai ad essere più cauto nei giudizi?
    3 punti
  7. moneta autentica e molto bella, di conservazione superiore alla media. Come conservazione siamo vicini allo Spl. Il collare parla da solo ed é ottimamente conservato, non pensate che la stessa in FdC fosse molto diversa da com'è ora. Molta dell'usura che vedete sono dovute alla coniazione a martello e ai suoi problemi. Se ci fate caso il centro della moneta, dove la pressione è stata maggiore, i rilievi sono molto migliori di quelli che si hanno man mano che si ci muove verso la legenda. I 4 pallini che indicano il valore si vedono benissimo e la moneta è ben centrata. Insomma che volete di più da questa moneta
    3 punti
  8. Bulinatura: la moneta viene riscolpita con micro frese, micro trapani, bulini e altri strumenti per modificare il modellato e migliorarne l'estetica. Allo stesso tempo si mascherano difetti quali buchi e mancanze varie andando ad abbassare i fondi della moneta o ricreando particolari mancanti ad esempio riscolpendo le lettere della legenda mancanti andandole a scavare nella patina presente oppure ricreando particolari mancanti quali nasi, occhi, orecchi che magari presentavano corrosioni o distacchi importanti. Dopo l'intervento meccanico è spesso necessario ripatinare le zone interessate con una colorazione che renda meno evidente l'intervento. Chiaramente sono operazioni che possono essere applicate in varie modalità e grado.
    3 punti
  9. la migliore in collezione Piastra 1818
    3 punti
  10. La collocazione di questa monetazione nell'ambito delle discussioni sulla Serenissima è discutibile, eppure a mio avviso rappresenta una scelta obbligata. Su questo forum si è discusso (meglio, polemizzato) sulla medaglia-osella cosiddetta "del Lido" ma, stranamente, mai sul 10 lire Municipalità Provvisoria. E' questa una moneta forse tecnicamente non ben riuscita e molto contestata dai Veneziani del tempo, ma sicuramente importante, significativa e che merita qualche commento. Il primo conio (anzi i primi 2 conii) sarebbero frutto di due (?) incisori ebrei; criticati, fu affidato l'incarico ad Antonio Schabel di rifare il conio, con risultati al tempo ritenuti accettabili, in realtà di qualità solo parzialmente soddisfacente. L'ulteriore punto dolens fu la debolezza del conio che si ruppe quasi subito dando luogo ad una frattura ad ore 2, destinata ad allargarsi e ramificarsi come visibile in vari esemplari. Non mi è chiaro perché nei cataloghi la classificazione dei 2 tipi faccia precedere il 2° (Schabel) al primo (incisore/i ignoti), ma tant' è... Posto un interessantissimo articolo di Giovannina Majer (tratto da RIN 1950-51) che delinea attraverso i documenti dell'epoca, il panorama storico ed il clima della zecca che si trovò a dover approntare in poche settimane una moneta del valore di un ducato ed un quarto e con titolo corrispondente. Municipalità provvisoria RIN 1950-51.pdf
    2 punti
  11. Ciao @adelchi, sicuramente un piccolo insediamento etrusco a Roma esisteva gia' al tempo di Romolo , forse anche prima , insediamento risiedente sulla riva destra del Tevere , sul Gianicolo , dal quale quasi tremila anni fa le cime alte dei colli che ben si vedevano d' innanzi al Gianicolo potevano dare l' idea delle mammelle femminili , quindi l' ipotesi del primitivo nome Ruma non e' poi tanto fantasiosa . Ciao @Gaetano95, per quello che riguarda la teorica istruzione di Romolo e Remo avvenuta a Gabii , questa antichissima citta' del Lazio antico si trovava in una posizione geografica al centro delle principali popolazioni latine dell' agro romano , percio' svolse un importante ruolo nella cultura laziale ai tempi mitici della fondazione di Roma come riporta anche il greco Dionigi di Alicarnasso nella sua opera : Antichita' Romane , libro IV , 53 . Questa prerogativa di Gabii come importante centro culturale , un po' la Oxford o Cambridge di oggi , fu rispettato ed ammirato anche da Roma che non la conquisto' militarmente , ma venne integrata con un accordo , come riportato nella stessa opera citata di Diongi , libro IV , 58 .
    2 punti
  12. A proposito di una eventuale etruscita' di Roma,anche il nome stesso della citta eterna "deriverebbe" da ruma parola etrusca che significa mammella,in riferimento alla forma dei suoi colli. Naturalmente e' una ipotesi da prendere con le molle.
    2 punti
  13. Ciao Rocco, non posso aggiungere nulla a quello che già la Tua Esperienza non conosca meglio di me Rilievi molto molto forti, per questa tipologia monetale, sovente molto suscettibile ai frequentissimi difetti di conio che il più delle volte tendono a nascondere la forma dei gigli. Una domanda: i gigli sono due in alto ed uno in basso? @Rocco68 per caso hai notizie di varianti con gigli invertiti anche su questa tipologia di piastre? Sarebbe bello poter ammirare una foto in alta risoluzione dello stemma, mi piacerebbe vedere alcuni dettagli, anche dei gigli in particolare per capire meglio l'entità del loro rilievo. Modestissimi graffi del tondello del R/ mi sembra influiscano solo minimamente nell'impressione dei rilievi nella parte finale delle gemme della corona e, marginalmente, in un tratto della legenda al D/. La conservazione sembra davvero ragguardevole, il metallo mi par molto lucente... diciamo che è una moneta che fotograferei molto volentieri Complimenti @lukas1984! Ti posto una delle mie "rilievi stilizzati", con la particolarità dell'8 su 9 nella data e, sempre per rimanere in tema di impazzimenti vari... con le sue belle varianti stilistiche nella parte dei capelli
    2 punti
  14. A proposito di Gabii, secondo la tradizione Romolo e Remo furono mandati proprio lì per apprendere la scrittura...Notizia facente parte della tradizione e per questo vista a tratti come "leggenda", ma se fosse vero? E' di qualche anno fa la scoperta proprio a Gabii di un vaso in impasto in una tomba femminile della necropoli dell'Osteria dell'Osa con graffite su di esso cinque lettere in alfabeto euboico. Fin qui sembrerebbe non esserci niente di strano, se non che questo vaso con relativa iscrizione sono databili alla prima metà dell'VIII secolo, intorno al 780 a.C. e quindi è di circa mezzo secolo antecedente la famosa Coppa di Nestore proveniente da Pithecussai ritenuta fino a poco tempo fa la prima attestazione di utilizzo dell'alfabeto in Italia. Con questa novità si ribalta di un bel po' la concezione della diffusione della scrittura che si pensava trasmessa dai greci delle prime colonie agli etruschi e da questi ultimi ai latini successivamente, mentre abbiamo la prova che nell'Italia peninsulare negli anni proprio della fondazione della prima colonia greca la scrittura era già presente e quindi molto probabilmente c'è stato un apprendimento contemporaneo sia da parte degli etruschi che dei latini, nello specifico in questo caso dei gabini. Quindi la tradizione che vede in Gabii il "liceo" dell'antica roma non sarebbe, a quanto pare, una "favola". Spero di non aver annoiato con questo intervento e chiedo scusa per le eventuali imprecisioni ma ho scritto a mente ciò che ricordo. In allegato una foto del vaso in oggetto con graffite le cinque lettere, accettate ormai da buona parte degli studiosi come ΕΥΛΙΝ e traducibile in "dal buon tessuto".
    2 punti
  15. @El Chupacabra, Emilio, mio mentore ricordo e addirittura "colpevole" del salto nella numismatica che ho fatto, può essere contraddetto benissimo. Non era infallibile nemmeno lui, purtroppo. E' chiaro che il suo giudizio si guarda con un rispetto diverso, ma sempre e solo la moneta bisogna guardare, se possibile. Detto questo lo SPL ci può stare benissimo, fatta la tara con le foto. E direi che alla fine i più, me compreso, ci hanno circa preso. Testimonianza del fatto che le tue foto NON sono affatto male. Non é certo il 1/4 di punto che non corrisponde alla realtà in più o in meno a far la differenza della qualità delle foto! Quindi, BRAVO
    2 punti
  16. Ciao. Bella e particolare moneta. Più che una "perizia" forse meriterebbe uno studio specifico, da pubblicare su un periodico del settore. M.
    2 punti
  17. Ciao a tutti, in generale, compro pochissimo... con questo coronato, aggiungo la seconda tipologia, quella con la croce potenziata, alla mia piccola collezione... la quarta, quella con il drago dal volto umano, invece, me la studio sui libri[emoji4][emoji4]
    1 punto
  18. Buongiorno a tutti. Sono un neofita ultrasettantenne. Completamente ignorante di numismatica, ma innamorato perso della bellezza delle monete di Grecia e Magna Grecia. Ci sono tre monete che sogno di possedere (e sarò grato di ogni segnalazione in proposito) insieme a quella di Taranto che ho regalato anni fa a mia moglie (‘Taras’ lei lo chiama affetuosamente ‘Tarzan’, ma visto che cavalca un delfino va bene uguale). La prima moneta che sogno è di Taranto e mostra un uomo che abbraccia il cavallo ancora montato da un bambino (fantino?). Uomo e cavallo sono intrecciati così strettamente che diventano una cosa sola (Giacosa “ Uomo e cavallo sulla moneta greca” tavola LV in alto). La seconda moneta che sogno è sempre di Taranto e mostra il cavaliere che ha passato la gamba destra oltre l’incollatura del cavallo e si appresta a smontare. (Giacosa tavola LX). La terza moneta infine mostra un cavallo che si è sciolto da ogni vincolo e galoppa libero (ma, sembra anche felice) verso l’infinito. Queste monete guardate in successione : cavallo e cavaliere vittoriosi >> uomo che abbraccia il cavallo >> uomo che scende da cavallo >> cavallo, senza più l’uomo, che galoppa libero … queste monete guardate in successione mi sembra che rappresentino oggi una metafora visiva di quelle che saranno le prossime tappe della mia vita. Chi sia poi io, se l’uomo che scompare oppure il cavallo che galoppa finalmente libero, rimane tutto da scoprire. PS I dettagli tecnici sono : Primo sogno : Taranto 344-334 aC – Statere argento Secondo sogno : Taranto 380 345 aC – Statere argento Terzo sogno : Entella. Mercenari Campani 370-350 aC - Litra
    1 punto
  19. Vabbene che io sono molto (forse troppo) alto con le stime, ma 5 euro non sono un pò pochi anche se la moneta è in bassa conservazione? Comunque @TheWhiteFly tentar non nuoce. A presto, Alb123
    1 punto
  20. Sào Tomè e Principe Come scritto nella discussione del link di cui sopra, l'effetto del caldo umido africano, nei territori che si affacciano sul mare o nelle isole, sulle banconote comunemente utilizzate negli anni '50 è deleterio, l'usura appare molto più marcata e si presentava in un brevissimo arco temporale rispetto altri luoghi, per questo motivo inserisco un termine di confronto per la mia banconota, giusto per fare visualizzare le navi al retro, altrimenti non correttamente visibili, poiché principale soggetto della discussione in corso. 20 Escudos del 1958
    1 punto
  21. Controllo subito le mie Piastre 1818, ottima idea quella di aprire una apposita discussione.... Quando sara'.....qualcosa di fresco
    1 punto
  22. La lettura di @mariov60 mi convince, anche se non riesco a vedere la C, per cui pensereri ad un BENEDITV.
    1 punto
  23. @Andrezangi Davvero molto bello, un simbolo significativo della storia familiare. Quando si suol dire "tramandato nelle generazioni"!
    1 punto
  24. Guardando i pesetti appartiene alla fine del 1700 (intendo gli stemmi) complimenti! É un oggetto molto raro
    1 punto
  25. MI associo ai complimenti...vedo Genova, Savoia tra i pesi.. che origine ha?
    1 punto
  26. Ma certo che puoi Luca, Ecco la mia Piastra 1788.
    1 punto
  27. Nessuno ha messo in dubbio la correttezza della descrizione di Moruzzi...è stato solo risposto al tuo post 3.... Quanto al fatto che il 90% dei sesterzi in buone condizioni siano bulinati, qui non sono d'accordo...potranno essere puliti ed eventualmente ritoccati nella patina, ma tra questo e la bulinatura ce ne passa...mi pareva che fosse stato spiegato molto chiaramente che una cosa è un restauro che non ricrea o aggiunge particolari perduti o usurati, al limite uniforma un colore, e una lavorazione a bulino che ricrea cose non più o mai esistenti o esistite realmente...c'è una enorme differenza...
    1 punto
  28. Grazie @Rex Neap........a nome di tutti, per aver dedicato tutto il tuo tempo e la passione per questa monetazione meravigliosa, so gia' che sara' una rivoluzione in tutto. Aspettiamo il volumetto. Cordiali saluti, Rocco.
    1 punto
  29. Ti sei iscritto apposta per postare boiate templari?
    1 punto
  30. ... ho provveduto io a farlo (lo studioè in stampa).....già da quando è apparso il primo esemplare alla INASTA......se le cose vanno secondo le mie intenzioni, il volumetto contenente altri 4 saggi sulla monetazione di Ferdinando IV di questo periodo (con l'aiuto economico di un mio caro amico) verrà omaggiato al prossimo convegno di Napoli. Un caro saluto a tutti. PM
    1 punto
  31. @gennydbmoney...ho provveduto già IO, ma non a comunicare....., mi conosci, a fare uno studio su questa moneta e le "sorelline"; il volumetto contiene altri 4 saggi sulla monetazione di Ferdinando IV di questo periodo. E' in stampa.....e se le cose vanno secondo le mie intenzioni e dell'amico che lo sponsorizza.....verrà omaggiato al prossimo Convegno di Napoli, di settembre. Genny...e spero che quest'anno ci vieni.....ciao e a presto.
    1 punto
  32. Quella di Mirandola è raruccia Buon divertimento nel classificarle Salutoni odjob
    1 punto
  33. Era un po' che non mi capitava il soldo di Pio IX "testa piccola" in una ciotola.
    1 punto
  34. Grazie Pino (@Monetaio), la tua esperienza ed il tuo giudizio sono molto importanti per me...
    1 punto
  35. E perché mai PEGGIORE? Già te lo ha messo per iscritto, nero su bianco che è genuina e garantita. " All items are unconditionally guaranteed to be genuine and they are described in an exact and credible way taking their origins into consideration. " Al limite sei tu, bi-pollo, che gli dai pure i soldi per fargli scrivere che NON ti ha truffato! :-) Ciao. TWF
    1 punto
  36. Tra l'altro è abbastanza recente il ritrovamento a Gabii (in antico detta "la piccola Roma") di un edificio assimilabile ad una Regia come quella presente nel Foro a Roma. Se così fosse, la presenza di un rex sacrorum o simili ben si legherebbe ad un locale culto di Vesta.
    1 punto
  37. Ciao , se leggi attentamente la parte finale delle caratteristiche fisiche relative alla moneta , citate con grande chiarezza e competenza da Moruzzi , troverai la risposta .
    1 punto
  38. Salve a tutti due. Tutto va bene: Soldo II tipo; Bourg, B a sei ora sotto la stemma, D per Emanuele Diano dopo la data. Bella monetina . La B ,perché è incompleta sembra una R Ciao. Alain.
    1 punto
  39. Ciao Enzo. Questo è uno strano Paese, che a parole si dice europeo, mentre nelle regole che si è dato è sostanzialmente fermo (quando va bene) al periodo fascista (parlavamo in un altra discussione delle autorizzazioni di P.S. per la vendita di preziosi, il cui Testo Unico è ancora quello approvato con un Regio decreto del 1931!!!) e, quando va male, l'ispirazione è addirittura di stampo ottocentesco. Gli impianti fondamentali dei codici civile e penale sono rispettivamente risalenti a Regi decreti del 1942 e 1930. Oggi che ci sono i pc, i telefonini e le connessioni veloci, ci sentiamo ripetere da chi ci governa e ci amministra che dobbiamo essere più competitivi, più reattivi, più..."europei", ma se non si decidono a svecchiare davvero una macchina come quella legislativo-burocratica che, per ovvii motivi di precedenza sarebbe la principale protagonista di un vero cambiamento, continueremo a languire nel nostro "brodo" di leggi obsolete e di regole antiquate, ma (e ciò è forse anche peggio) continueremo ad avere un Paese in cui ristagna una mentalità perdente ed in perenne ritardo sulle richieste della società moderna. Senza aggiornare e semplificare l'apparato normativo è pressochè inutile contare sulle nuove tecnologie, poichè significa sfruttare queste ultime in misura modestissima. Il caso (o meglio il "caos"...) dei "direttori stranieri" è emblematico di questa situazione, nella quali i "poteri forti", l'ambiente universitario sgangherato, "l'ottusità" dei TAR, sono solo dei banali pretesti per giustificare la disorganizzazione di un concorso pubblico che, al pari di altri, è "vittima" della stessa burocrazia statale che lo ha generato. Ma scusate...mi sapete dire se negli ultimi 20 anni, in Italia, vi è stato un concorso pubblico importante (a livello nazionale), che non sia stato bloccato o comunque rallentato da ricorsi e controricorsi per vizi procedurali o del bando o della Commissione esaminatrice o di qualche altra cosa? Possibile che in Italia non si riesca ad espletare un concorso pubblico importante, senza che si blocchino i pc durante le prove, senza che qualche candidato lamenti che il compito era già su internet, senza che ci sia qualcuno escluso illegittimamente perchè il bando non era chiaro nell'indicare se gli appartenenti alla categoria ALFA potessero o meno partecipare? Ora, francamente ogni tanto mi attraversa la mente l'idea che tutto ciò non sia casuale, frutto solo di italica disorganizzazione e sciatteria...ma che in realtà il caos normativo e burocratico che genera questi "mostri" sia voluto e sia funzionale ad un sistema di stampo clientelare che è, appunto, ancora fermo a logiche ......"ottocentesche" e che, con buona pace dei nostrani "europeisti", è ancora ben immanente nella società italiana. Spero vivamente di sbagliarmi, ma dal mio osservatorio la visione della situazione è purtroppo questa. Tornando alla nostra vicenda, prendersela con i Tribunali mi sembra proprio ridicolo, non foss'altro perchè sono proprio le regole dello Stato che prevedono che il candidato di un concorso che ritiene di aver subito un'ingiustizia possa ricorrervi. Dunque l'anomalia (o lo "scandalo") non sarebbe quella del candidato escluso che ricorre al tribunale; ciò è fisiologico. L'anomalia sarebbe semmai quella che le ragioni del candidato vengano accolte dal giudice, poichè ciò dimostrerebbe che c'era una pecca nella procedura concorsuale che non doveva esserci. Che poi ci siano più gradi di giudizio e che la decisione del il primo giudice possa essere diversa da quella che assume il secondo, anche questo rientra nella fisiologia e non mi scandalizza per nulla. Nel sistema della giustizia umana, la pluralità dei giudizi è vista come una garanzia...non come un pregiudizio. Saluti. M
    1 punto
  40. Bene, credo che nessun altro voglia intervenire... posso tirare le conclusioni. Innanzitutto ancora grazie a coloro che hanno espresso un giudizio: mi siete stati utilissimi a confortare il mio parere, ma soprattutto per capire quanto le mie foto possano essere fuorvianti. Mi spiego: - il 50 centesimi liscio è stato perziato SPL da esperto (vedi qui sotto) che mostrava una particolare severità per questa tipologia e che difficilmente - credo - possa essere contraddetto (anche lui aveva problemi con le foto... basta guardare quelle della perizia!). Chi ha dato un parere appena sotto il suo ha motivato la cosa adducendo "mancanza di lustro" (Monetaio e Sirlad) e "usura e graffi" (MezzaPiastraPupillare). In effetti, dalla prima foto il lustro non emerge bene (devo lavorarci ancora) e le due facce appaiono con illuminazione diversa rendendo ostica la lettura; i "graffi" sul R/ non interessano il metallo, ma solo la patina che in quel punto è stata asportata (sfregamento con altre monete?) ed erano già presenti nella busta sigillata; quanto all'usura - dice bene Monetaio - i rilievi vengono in secondo piano nel giudizio poiché il metallo e il tipo di conio presentano sin dall'inizio impronta non sempre nitida. Ovviamente questa è una moneta circolata e un minimo d'usura c'è e si vede, ma è regolare e non disturba. - il 50 centesimi rigato è stato perziato BB+ da esperto meno conosciuto (e non riesco nemmeno a trovare la perizia...) e devo dire che anche a me appare un po' troppo ottimista. Concordo anch'io per una valutazione che (a stento) arriva al BB. Anche qui, però, la foto non aiuta: le zampe dei leoni ed il viso della Giustizia sono appiattiti, ma sembrerebbe più un problema di conio perché il bordo vicino appare (dal vivo) molto più rilevato e la cosa mal si concilia con un'usura della moneta. Usura invece più che evidente nel muso dei leoni che non può essere negata. I colpi sul bordo - a mio avviso - rientrano nella natura del conio (Gigante: 2a classe, bordo deturpato). Di questo millesimo rigato ne ho anche uno in bassa conservazione che presenta una curiosa "mancanza di metallo" al R/ (vedi imm. 1 qui sotto in scansione anziché in foto). Poiché tempo fa ho avuto modo di vederne un altro con le stesse "scarnificazioni" sul noto sito d'aste e, più recentemente, un altro (vedi imm.2) con un principio di "erosione" sempre nello stesso punto, ritengo che al momento della coniazione (della godronatura?) deve essere successo qualcosa che ha danneggiato i tondelli. Quindi anche l'appiattimento anomalo dell'esemplare rigato da me postato all'inizio potrebbe - forse - rientrare come preludio al danneggiamento causato da materiale che ha iniziato ad infiltrarsi nel conio... Sarebbe interessante se altri "Lamonetiani" potessero segnalare altri 50 centesimi 1924 col medesimo difetto... imm.1 imm.2
    1 punto
  41. Buongiorno, come promesso posto le foto del grano oggetto della discussione. Perdonate le foto non perfette.....infatti non rendono il colore marrone "cuoio" della moneta. Un grazie a @bizerba62, a @Sirlad a @dux-sab a @prtgzn a @odjob a @Parpajola @rintintin e @Gallienus per le risposte. Saluti, Rocco.
    1 punto
  42. Ho letto tutta la discussione e alla fine.........................ma a cosa le serve la perizia? per il grado di conservazione? la deve vendere? Trenta euro si possono anche buttare, ma non ne vedo il motivo, sicuramente di questa moneta ne saprà più lei che l' eventuale perito.........
    1 punto
  43. Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2015 Tiratura: 50.000 Conservazione: Spl Località: Salerno
    1 punto
  44. 1 punto
  45. Salve ragazzi! ci tenevo a mostrarvi il mio ultimo arrivo nonché subito divenuto pezzo speciale della mia collezione! Che ne pensate? pareri sulla conservazione? Saluti Gasp
    1 punto
  46. PIO XII - Medaglia fusa di estrema rarità emessa per la visita di Pio XII a Re Vittorio Emanuele III al Palazzo del Quirinale il 28-12-1939 (dall'ultima Asta Aurora Battuta n°4)
    1 punto
  47. visto che il sole se ne sta andando (come al solito...), mi son fatto venire l'ispirazione... oo)
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.