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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/25/17 in Risposte
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Per anni ho snobbato le monete di Venezia. Le trovavo brutte, ripetitive e poco interessanti. Poi, come spesso capita, ad un'asta di Varesi, non essendo riuscito a comprare le monete che mi interessavano e per non tornare a casa a mani vuote, ho alzato la mano per un 40 soldi con Santa Giustina e me lo sono aggiudicato. Tornato a casa comincio a studiarmi l'acquisto... Cominciai con il doge che era Alvise Mocenigo. Ah, il doge della battaglia di Lepanto, ma guarda. Poi continuai con Santa Giustina... Ah, patrona di Padova... Ah, santa del giorno della battaglia... Ah, sui pezzi da 124 ci sono anche le galere... Ah, tutto sommato è anche bella di stile... Ah, .... Sto ancora scoprendo cose nuove... Arka5 punti
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Ciao a tutti, poiché le discussioni sulla monetazione medievale, in questo caso normanna, languono, Vi posto un follaro di Ruggero di Borsa, duca di Puglia, di zecca salernitana. Tanto il padre Roberto il Guiscardo, fu un grande condottiero, in grado di spazzare via i Longobardi da Salerno e Benevento e tentare, addirittura, di attaccare i bizantini, quanto il figlio Ruggero Borsa fu moderato, tanto che si ricorda di lui soltanto la conquista di Capua. La monetazione normanna dell'epoca era divisa in due: quella continentale e quella insulare. Ruggero Borsa, riguardo la monetazione continentale. batte a Salerno ed ad Amalfi, tarì e follari... Dei follari coniati da Ruggero Borsa, abbiamo poche tipologie, tra cui questa che allego, non più di dieci, in totale. Il follaro che posto ha un peso di g. 2,88 e riporta al diritto: il busto di San Matteo, con le lettere S ed M ai lati e tagliate orizzontalmente, ed, al rovescio, la legenda ROGE RIVS DVX su tre linee. Saluti Eliodoro3 punti
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non riesco a capire le macchie scure al D/ che non mi fanno pensare bene della moneta, andrebbe vista "de visu" . In ogni caso la moneta per me è ben piu' del semplice Bb . Il valore in queste condizioni ( lasciando in sospeso la faccenda delle macchia) supera i 200 euro Per avere maggior visibilità, sposto la discussione nella sezione " Monete napoletane" cosi' avrai piu' opinioni da considerare3 punti
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Do un mio parere visto il tag sui curatori. Sul discorso che "bisognerebbe smettere di comprare" se analizzato per bene non mi sento di dare torto totale. Ma questa cosa vale un po' per tutte le passioni del genere umano. Come dire "dovrei smettere di avere l'abbonamento alla pay tv per guardare il calcio perche' se ne approfittano" Ovvio che se tutti smettessero i prezzi andrebbero a zero, ma anche gli introiti e con loro numerosi posti di lavoro. Se si smettesse di comprare andrebbe fatto in modo definitivo. Non solo non comprare da loro, ma anche non comprare dai riveditori che farebbero, in tal caso, prezzi ancora piu' alti. il discorso di per se' e' molto complesso. Alla fine rimango dell'idea che ognuno con i suoi denari fa cio' che vuole. E' da mettere anche in preventivo il fatto di essere preso " per i fondelli" ma il discorso, come gia' detto, vale per tutte le passioni che abbiamo. un saluto3 punti
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Buona Domenica Tutti i concetti che hai espresso sono il mix che possono far "innamorare" l'appassionato; non credo però che la sola moneta possa far la differenza, ci sono monetazioni molto più belle e interessanti, anche dal punto di vista iconografico; ma se attraverso la moneta veneziana veniamo a conoscere la complessità politica, giuridica e sociale della Serenissima, è difficile non venirne attratti. Il bene del singolo non può prevalere sul bene comune; si potrebbe così riassumere il concetto che, tanto semplice, quanto pragmatico, ha consentito a Venezia di esistere per tanti secoli. Certamente fu "figlia" del proprio tempo, certamente fu imperialista, oligarchica, mercantile ..... ma le sue leggi, sia in campo mercantile, sia in ambito politico e giuridico, furono sempre mitigate dall'uso della consuetudine e da quel "senso comune" che, oggi, diremmo molto british e che, all'epoca, era semplicemente fantasioso ritrovarlo negli altri Stati italiani. Quindi ritengo che la moneta, sia essa umile o preziosa, incarni tutta la specificità della Serenissima; non importa se è una monetazione ripetitiva nella sua iconografia, è quello che rappresenta che da il valore aggiunto. In ogni caso, come avrebbe potuto essere differente una moneta che, per secoli, è stata considerata se non la migliore, una delle migliori valute internazionali? Era obbligo fare monete che potessero essere lette a tutte le latidudini e longitudini, con un disegno sempre riconoscibile che garantisse fiducia. saluti luciano3 punti
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Oggi stavo riordinando la mia biblioteca quando mi è capitata sotto gli occhi questa piastra del 1804: L'asta è la Finarte 957 (novembre 1995), se non mi sono perso qualcosa questo passaggio non era ancora stato censito nella discussione. Nella speranza di aver fatto cosa gradita, auguro una buona serata a gli studiosi e collezionisti di monete borboniche. Antonio2 punti
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La prima....si è una piccola raccolta di saggi su Ferd. IV; il secondo lavoro...è un bel pò più grande, ed impegnativo, spero di finire per sett/ott. Un caro saluto anche a te @demonetis2 punti
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Eccomi, stavate parlando di me? Vedo che a Castellammare mi sono perso qualche chicca. Caro @lamanna921, ti mando una email.2 punti
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Regalino per @Poemenius Mi scuso per le foto, ma lo scanner mi dà problemi...2 punti
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Buona Domenica A chi lo dici ..... ogni tanto mi sorprendo, perché capita di vedere monete veneziane delle quali non mi ricordo, soprattutto quelle per le Colonie e quelle "minute" che sono durate pochissimo. Monete di guerra, fatte per rastrellare denaro che serviva per pagare i soldati mercenari ed i loro capitani, per fornire le città conquistate di una valuta che si inserisse in questa o quella area monetaria. Senza dubbio non vi sarà sfuggito, ma per i "distratti", raccomando di dare un'occhio alla quantità di tipi di monete coniate sotto il dogato di Francesco Foscari, o Agostino Barbarigo o Leonardo Loredan ..... perché? Cosa li accomuna? Le guerre; il Foscari con le guerre contro Milano, il Barbarigo ed il Loredan con le guerre contro la lega di Cambrai e le sue "evoluzioni" ... un proliferare di monete che servivano principalmente a fare soldi. saluti luciano2 punti
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Mi viene in mente "Le carré creux en numismatique grecque" di Naster, in "Numismatique antique, problèmes et méthodes", Nancy-Louvain 1973, ma ripubblicato anche nella raccolta di articoli di Naster "Scripta Nummaria, Contribution à la méthodologie numismatique", Louvain-la-Neuve 1983. Se serve posso farne una copia. Andando indietro nel tempo c'é un articolo di De Villenoisy "Le carré creux des monayes grecques ; évolution des procédés de fabrication", nella Revue Numismatique del 1909 (pag. 449-457). Questo numero della RN si trova in rete. A livello di monografie non mi viene in mente altro. O meglio, mi viene in mente uno studio più recente, ma non ricordo assolutamente di chi é né dove é stato pubblicato... Devo fare mente locale... A mio avviso é anche interessante il capitolo che si occupa di tecnologia del lavoro del Furtwängler sulla monetazione arcaica di Marsiglia. Questo é un testo che, se non ce l'hai, ti consiglio vivamente di procurarti. E' veramente un gran bel libro, al di là del tema specifico trattato.2 punti
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Buongiorno a tutti! E' da un po' che non posto qualche pezzo e guardando tra le foto della mia piccola collezione ho rivisto questa mezza piastra e mi è venuta voglia di sottoporla al vostro giudizio... è un 60 grana del 1736 (variante NEAP) acquistato qualche tempo fa....taglio e tipo di moneta che personalmente adoro ...qualche dato 35 mm 12,63 gr (questa) argento 908% C treccia in rilievo D CAR:D:G:REX NEAP: HISP:INFANS .&C. // F: B: .A. attorno allo stemma, in basso G:60 R DE SOCIO PRINCEPS. , in basso De 1736 .G: Grazie per commenti, spunti e approfondimenti...2 punti
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Credo che ogni moneta di Venezia possa raccontare, a chi la sa "ascoltare e leggere", le vicissitudini di quel tempo. Più di ogni altra moneta ti racconterà quanti mari ha solcato, quante lingue ha imparato, quali sabbie e venti l'hanno accarezzata, quante mani l'hanno raccolta e consumata, quante spezie, stoffe e profumi hanno barattato il suo valore.......quante invidie nella famiglie concorrenti ha fatto nascere, quanti ardori commerciali ha compensato, quanto onestà ha ripagato ma, soprattutto, potrà raccontarti quanta libertà ha conosciuto. Grazie Luigi del tuo spunto, e a Luciano e Fabrizio che l'hanno rilanciato. Paolo2 punti
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Proprio ieri ho iniziato a leggermi The Catalogue of Venetian coins in the Madras Governement Museum file:///F:/Monete/2015.76488.Catalogue-Of-Venetian-Coins-In-The-Madras-Government-Museum.pdf e forse abbiamo tutti la sindrome del "Sogno di Marco Polo" perchè sono monete che fanno viaggiare sia quelle create per lo stato da tera sia quelle dello stato da mar. Credo che solo chi raccoglie Genova possa capire cosa vuol dire allargare i propri orizzonti oltre il proprio mare, oltre i propri occhi oltre la normale conoscenza. Ma solo con Venezia si ha la possibilità di spaziare dal Medioevo, al Rinascimento, per finire alla Rivoluzione Francese con tutte le sue monete, dalle piccole alle grandi, da quelle vere alle false, con quella serie incredibile di imitazioni che hanno fatto delle monete della Serenissima i veri e propri dollari del passato.2 punti
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Questi signori, vendono, in regime di monopolio, un prodotto per il quale la richiesta è superiore all'offerta, quindi, detto alla romana, se ne fregano di qualsiasi forma di protesta, perché sanno che riusciranno sempre e comunque a vendere la loro merce, o a collezionisti finora esclusi dalle liste, che non vedono l'ora di entrarci o, meglio ancora, come detto da @miroita, a commercianti che non avrebbero alcun problema ad assorbire tutto il coniato, dai 2 ai 200 euro. Vado in Vaticano quattro o cinque volte l'anno per ritirare monete e francobolli per il Circolo fil-num di Fabriano, e in più di un'occasione ho incontrato commercianti che avevano parcheggiato il furgone difronte alla vetrina dell'UFN (noi, comuni mortali, possiamo entrare solo a piedi) e caricavano le divisionali a bancali. Questa gente, e sono più d'uno, non avrebbe problemi a caricare tre bancali invece di due, sarebbe tutto lavoro in meno per il Vaticano, e tutta spesa in più per i collezionisti, che se non vorrannno smettere di collezionare, dovranno, giocoforza, rivolgersi a loro, che a quel punto, costituendo di fatto un oligopolio, potranno praticare i prezzi che vorranno Date retta, teniamocelo stretto questo Vaticano, pur con tutti i suoi disservizi, conviene a tutti petronius2 punti
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Dal punto di vista storico si tratta di una commemorativa della triplice alleanza tra Italia, Germania e Austria Ungheria iniziata nel 1882 e finita nel 1915. I commenti storico-politico di questa alleanza li lasciamo agli storici. Dal punto di vista economico è una medaglia che in condizioni buone come quella in allegato si acquista per pochi euro (tra i 5 e i 10) in quelle condizione è inutile dirlo2 punti
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Sssssssshh ...... Che non legga qualcuno a cui la cosa può interessare e questa non gli è venuta in mente.2 punti
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Buona sera, ecco la nuova entrata in collezione, spero che il tempo cancelli quegli odiosi graffi , o almeno qualcuno. Fortuna che dal vivo si notano poco,che ne dite ? saluti, borbonik2 punti
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Bello vedere che qualcuno di interessa ancora a questa monetazione così misteriosa e varia. Senza togliere alcunché all'esemplare di @eliodoro, posto l'esemplare che ho conservato della mia collezione in parte dispersa. Diam. 28mm, peso 5.18 Questa è la tipologia più comune di follaro di Ruggero Borsa, invece la più rara secondo me è quest'altra. Diam. 23mm, peso 3.53g2 punti
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carissimi, apro questa discussione un po' complessa... che arricchirò con contributi vari, partendo da questo mio limite.... Ho letto molti "lavori" finalizzati a: 1 - capire quanti conii di dritto e quanti conii di retro furono prodotti, partendo da ciò che è giunto fino a noi 2 - capire quante monete furono effettivamente emesse per tipologia partendo dal numero di conii di cui sopra ora, mi rendo conto che questo tipo di studio possa avere molti limiti, e che molte delle variabili possono renderlo quasi inutile forse (tipo di metalli, periodo, dimensione conio, dimensione tondello, spessore etc etc etc....) tuttavia il mio "problema" è che molto spesso nei numerosi articoli che parlano di questa cosa, manca una chiara legenda, e così l'applicazione del calcolo risulta spesso oscura (almeno per me ) ora chiedo, alle migliori menti matematiche e statistiche di questo sito.... riuscite a semplificare e rendere condivisibile per gli utenti alcuni di questi metodi? qualche esempio http://www.quaderni.archeofriuli.net/wp-content/uploads/16_07_arslan.pdf https://www.academia.edu/1263915/Estimation_of_the_number_of_dies_used_in_a_coinage_when_the_sample_has_few_duplicates https://www.academia.edu/1293727/How_to_estimate_the_original_number_of_dies_and_the_coverage_of_a_sample https://www.academia.edu/1293659/The_Distribution_of_the_numbers_of_coins_struck_by_dies l'unico che effettivamente comprendo, è il metodo Carter che leggo in Arslan e che ho letto nell'ANSMN 28 del 1983 ....1 punto
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Buonasera finalmente ho aggiunto un caracalla cesare in collezione non in eccelsa conservazione ma per me difficile da trovare e gli altri che ho trovato non erano alla mia portata questo si. Ric401 e pesa 24.2g. Eccolo a voi1 punto
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@Silver1970 devo dire che le lamentele che spesso si leggono dovute, ai tempi "lunghi" sulle spedizioni, a mio avviso, sono un po' esagerate. Nella numismatica la "pazienza" è uno dei cardini,ma con gli euro mi sembra spesso che questo principio vada a farsi friggere. Il canale diretto del Vaticano ci porta a grandi risparmi rispetto ad un commerciante, e se questo vuol dire aspettare anche 3 mesi per ricevere le monete, io li aspetto tranquillamente. Se ho "fretta" di averle, mi rivolgo ad un commerciante e in una settimana le ho a casa. Negl'ultimi anni il servizio del Vaticano è migliorato, i tempi di attesa si sono ridotti, però pare che molti se lo siano scordato oppure non conoscono quello che succedeva prima. Certo lo schifo è vedersi consegnare una divisionale con monete piene di impronte, dovrebbero avere da regolamento interno, il maneggiare con i guanti tutto ciò che è destinato ai collezionisti, però è lo scotto da pagare per risparmiare comprando a scatola chiusa, ma potrebbe comunque capitare anche con acquisti tra privati servendoci di internet.1 punto
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Buongiorno volevo avere un vostro parere riguardo la conservazione di questa moneta Grazie in anticipo1 punto
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Ciao Rocco68, al convegno di Napoli a settembre non devi mancare assolutamente, ti veniamo a prendere ovunque tu sia, saranno due giornate di studio confronto e approfondimento numismatico ,prenotiamo tutti lo stesso Hotel per goderci due giornate in AMICIZIA. saluti Michele1 punto
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Giusto per evitare di far passare messaggi poco consoni al Forum. Non esistono "trucchi" per distinguere i falsi, ne' per questa moneta (che per la cronaca è chiaramente autentica) ne' per qualsiasi altra, ma solo la conoscenza e la competenza che maturano con anni di esperienza attraverso la visione diretta delle monete.1 punto
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Guarda @fabio93 per me è un BB+, il gigante la valuta con 180 euro al BB e solitamente si tiene un pò alto. Comunque penso che 150/160 euro li possa valere☺. A presto, Alb1231 punto
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Con un po' di fortuna potresti puntare ai mille euro, ma di più la vedo dura. Pensare di farne 10 o 100mila è come se io volessi vendere la mia Opel usata a un milione... Chi più di Caracalla, dico io.1 punto
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Sicuramente, questa rientra tra le più belle tra le poche che mi rimangono nella mia fu collezione. È la variante con il giro interno della corona zigrinato. Ho volutamente giocato con la luce per enfatizzare il contrasto tra campi e rilievi, fedelmente così acceso anche in mano. La spettacolarità sta tutta nell'assenza dei difetti tipologici, unita all'altissima conservazione della moneta. La patina poi... secondo me, uno dei primissimi esemplari battuti con i conii nuovi. ogni volta che la guardo, mi viene sempre in mente la questione del fdc chiamato in causa fin troppo facilmente il più delle volte... un saluto a tutti, fab1 punto
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Bella è bella....e la segnalo @Legio II Italica che è sempre interessato all'argomento delle pire!1 punto
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Ciao, dovrebbe essere un denario di caracalla. RIC 26a Sear'88 #1957 Caracalla Denarius. IMP CAE M AVR ANT AVG P TR P II, laureate, draped and cuirassed bust right / SPES PVBLICA, Spes advancing right, bearing flower and lifting skirt. RIC 26a, RSC 599. Sull'autenticità non mi esprimo (sembrerebbe autentico) ma riguardo alla catalogazione credo di non sbagliarmi! A presto, Alb1231 punto
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Wheèèè @lamanna921, non vuoi darmi tregua...è ? ....sto da stamane visionando una per una le foto fotografate ieri dell'amico in comune collezionista...che roba, mai vista prima. Ascolta, nel volumetto che uscirà non ho attribuito gradi di rarità alle monete, non era quello lo scopo, nell'altro che hai visto ieri "in cantiere" si....logicamente; per le ricerche che avevo fatto R2. RIguardo all'amico Riccardo @Reale Presidio, alla prima volta, ci era sfuggito, ma nell'incontro al Serafico dello scorso convegno gli accennai della cosa; credo che la foto gli serve...eccome. Adesso ti metto in contatto con lui. Un abbraccio.1 punto
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Secondo me questo tipo di collezioni non si possono mai completare. Si puo' arrivare solo a livelli invidiabili1 punto
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Per me moneta buona. Avrai letto allora l'articolo su Faustina sulla RIN 2013...1 punto
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a mio avviso è sempre maleducato chiedere in pubblico quanto un utente abbia pagato per una moneta, qualsiasi sia.1 punto
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Grosso leggero, Baldassarri/Ricci I.III.2, emesso fra il 1230 ed il 1252 circa. Peso 1.37g P.S.: anche questo esemplare presenta la stessa caratteristica della base dell'imago civitatis tagliata al centro, come il grosso del post iniziale di @Alessioildoge1 punto
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Evidentemente non è chiaro che l' "ammucchiata europea" non serve solo ad evitare guerre ma finchè regge, pur con tutti i suoi difetti, è anche la base generale della stabilità e la prosperità europea. Sappiamo tutti che è necessaria un'evoluzione dalla forma attuale, ma se dopo aver studiato la storia ancora pensiamo che in Europa possa esserci non solo pacifica ma anche proficua convivenza lasciando ogni stato sconesso dall'altro con motivazioni vaghe e relative come che "hanno poco in comune" e hanno le "millenarie culture" e si parlano lingue diverse (l'esistenza di paesi come la Svizzera è notoriamente una leggenda metropolitana) non so proprio che farci... basta semplicemente vedere in che razza di casini siamo invischiati adesso per colpa della mancanza o insufficienza di coordinamento e strategie comuni, si veda il classico e attuale esempio dell'immigrazione oppure la politica energetica, giusto per citare due dei più scottanti. Il tutto sperando che di dittatori in futuro non ne saltino fuori altri, perchè in certi stati siamo arrivati a un passo dall'avere neonazisti al potere (es. Austria) o con percentuali di movimenti simili ampiamente oltre la soglia d'allarme. Come si faccia a chiamare quello britannico "indipendentismo illuminato" poi proprio non lo so: una vittoria della brexit di stretta misura ottenuta facendo una sorta di campagna terroristica sull'immigrazione e raccontando balle a più non posso con l'aiuto di agenzie di marketing elettorale come questa https://en.wikipedia.org/wiki/Cambridge_Analytica ,a cui si è rivolta addirittura anche Le Pen in Francia, io lo chiamerei più giocare sporco. Non è cercando d'inganare la gente inondando i social network di propaganda con bot programmati che arriva l'illuminazione: di questo se ne renderanno conto soprattutto le fasce più deboli della popolazione, quelle che più delle altre hanno votato brexit ma che più delle altre risentiranno dell'uscita della Gran Bretagna dal quel mercato comune europeo in cui era integrata da decenni. Adesso che le conseguenze non solo economiche di questa genialata sono più chiare e sempre più inglesi sono pentiti della scelta fatta è più difficile presentare a priori la brexit come una saggia e vantaggiosa azione, magari addirittura cercando di spacciare la Gran Bretagna per già uscita e magicamente in ripresa come hanno fatto certi onesti signori appena dopo il referendum, e in parte fanno ancora cercando di screditare chi solleva dubbi sulla brexit. Ora che la battaglia a suon di slogan e balle (ad esempio quelle che lo stesso Neil Farage si è rimangiato apertamente https://www.nextquotidiano.it/nigel-farage-e-quellerrore-sulla-brexit-che-costera-caro-agli-inglesi/ ) è finita e i negoziati stanno entrando nei dettagli tecnici bisogna fare i conti con la realtà delle cose: comincia ad essere molto più chiara la differenza abissale fra i sogni nazionalisti e la realtà, non meno nei contesti all'apparenza periferici. Lasciando da parte il già discusso caso scozzese, per esempio a Gibilterra c'è molta preoccupazione, perchè la Spagna sta cominciando ad impuntarsi sullo status futuro del territorio: al di là del fiume di discussioni già avviato dalle varie parti emerge con chiarezza che la linea della Spagna è di trattare Gibilterra come un'entità separata dal Regno Unito pur se da esso dipendente, con la motivazione che anche facendo formalmente parte del territorio britannico Gibilterra ne è esclusa dal punto di vista comunitario, mentre il governo UK considera Gibilterra come coperta automaticamente da tutte le decisioni riguardanti il Regno Unito che saranno prese in futuro. In Irlanda oltre alla linfa data ai movimenti separatisti dell'Ulster c'è il problema di come sbrogliare il casino di quella che sarà la frontiera UE - UK dopo la brexit, rimasta a transito libero dopo l'indipendenza dell'Irlanda, dotata di circa 200 punti di attraversamento maggiori e 100 minori da cui c'è un enorme transito di auto e camion, questione che per ora nessuno ha idea di come risolvere.1 punto
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Ciao E' stata emessa il 23/6, a vederla dalla foto non sembra male, però secondo me potevano sforzarsi un po' di più, se la paragoniamo poi ai 2 euro di San Marco...1 punto
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Complimenti ancora, indubbiamente tondelli che nella loro imperfezione risultano comunque estremamente fantastici, molto interessante effettivamente il diametro così grande che porta ,anche se decentrata , ad a avere un bordo molto ampio da una parte, credo sia abbastanza inconsueto. Mi domandavo a fronte di un diametro grande e un peso in linea, lo spessore e' più sottile ?1 punto
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Buongiorno a tutti volevo comunicare che come Corcolo Numismatico Ticinese cercheremo di partecipare all'incontro. La settimana prima, ad ottobre, avremo un importante evento con la partecipazione del prof. Rizzolli e saremo molto impegnati ma faremo in modo di essere a Bergamo nei limiti delle nostre disponibilita'. La comunicazione tra Circoli e l'interscambio cukturale sono valori in cui crediamo fermamente. bravi Mario e Basetti per aver lanciato e organizzato l'initiativa !1 punto
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No, fintanto che non si inventeranno una patrimoniale le vendite di monete da collezione non sono soggette a tassazione (discorso diverso invece per le monete bullion, tipo sterline e marenghi). ricorda però che sm è stato estero e quindi devi ottenere l'esportazione per conferire la tua raccolta in quel Paese, pena denuncia (penale). Siamo in Italia, magari non succede nulla, ma se qualcuno dovesse chiederti conto del perchè di quel bonifico potrebbe anche esigere la documentazione di regolare esportazione (è già successo....)1 punto
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@gennydbmoney...ho provveduto già IO, ma non a comunicare....., mi conosci, a fare uno studio su questa moneta e le "sorelline"; il volumetto contiene altri 4 saggi sulla monetazione di Ferdinando IV di questo periodo. E' in stampa.....e se le cose vanno secondo le mie intenzioni e dell'amico che lo sponsorizza.....verrà omaggiato al prossimo Convegno di Napoli, di settembre. Genny...e spero che quest'anno ci vieni.....ciao e a presto.1 punto
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Bellesia, invece, ha inserito la monetazione nell'ambito di quella nazionale, sottolineando le problematiche relative alla scarsità dell'argento e dell'oro...si è affrontato, infine, la problematica del numerale, dacche' Carlo di Borbone, dopo un breve periodo, rifiuto' il numerale III, utilizzato solo in Sicilia...buona presenza di pubblico e di qualche lamonetiano come francesco77, fedafa, gaetano95, numitoria e borbone...saluti Eliodoro1 punto
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Diatribe numismatiche Distinzione dei termini che implicano una diversità di vedute tra due o più persone e, in certi casi, anche uno scontro di opinioni su argomenti numismatici. Discussione: indica la comunicazione delle proprie opinioni su un determinato argomento tra due o più persone al fine di conseguire un chiarimento reciproco. Dibattito: indica una discussione pubblica, di solito disciplinata da regole e guidata da un moderatore, su un argomento di interesse generale. Controversia: si verifica quando su una determinata questione la contrapposizione delle idee è netta. Disputa: si ha quando i toni si fanno accesi. Polemica: così diventa una questione accesa e controversa che si protrae a lungo nel tempo. Linee guida per le discussioni 1.Mai discutere con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. (Oscar Wilde) 2.Di fronte agli imbecilli non c'è che un solo modo per mostrare il proprio spirito: evitare qualsiasi conversazione con loro. (Arthur Schopenhauer) 3.Parla in modo sensato a uno stolto e ti chiama stupido. (Euripide) 4.Non discutere mai con uno stupido: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch) 5.Non perdere tempo a discutere con gli sciocchi e i chiacchieroni: la parola ce l’hanno tutti, il buon senso solo pochi. (Catone) 6.Prima di discutere con qualcuno occorre sapere e capire fino a che punto quella persona può comprendere le nostre parole. Per quelli che sanno, il parlare nonostante l'impossibilità di essere compresi dall'altro è sempre una perdita di tempo e di energia. Chi è saggio, parla solo quando è certo che chi ascolta è in grado di capire. (Georges Ivanovič Gurdjieff) 7.Se tu discuti con uomo di mala fede, quanto più avrai ragione, tanto più ti sentirai dar torto. (Arturo Graf) 8.Non vincerai mai una discussione fino a quando non sarà sotto attacco la tua persona. (Nassim Nicholas Taleb) 9.In materia di discussione, chiamo avversari onorevoli, quelli che non vogliono tanto «aver ragione» quanto migliorare la loro organizzazione mentale – che preferiscono la loro mente al loro amor proprio. (Paul Valéry) 10.Il valore di una discussione dipende in gran parte dalla diversità delle opinioni concorrenti. Se non ci fosse stata la torre di Babele avremmo dovuto inventarla. (Karl Popper) 11.Si può osservare che in alcune discussioni la gente non vuole affatto conoscere la realtà delle cose, ma solo essere confermata nei suoi pregiudizi: è di una fede, non della verità, che ha bisogno. (Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993) 12.Non meravigliarti se un idiota non ammetterà mai d’aver torto: non vuol compromettere la sua fama. 13.Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. (Bertrand Russell) 14.L’uomo superiore è calmo senza essere arrogante; l’uomo da poco è arrogante senza essere calmo. (Confucio) 15.Lo stupido è insidiosissimo. L’imbecille lo riconosci subito (per non parlare del cretino), mentre lo stupido ragiona quasi come te, salvo uno scarto infinitesimale. (Umberto Eco) 16.Solo due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima. (Albert Einstein) 17.La mente è come l'ombrello: per funzionare deve essere aperta. (Paolo Poli) 18.I mascalzoni sono preferibili agli imbecilli, perché i primi almeno ogni tanto si concedono una pausa. 19.Il primo livello di sapienza è saper tacere, il secondo è saper esprimere molte idee con poche parole, il terzo è saper parlare senza dire troppo e male... Si deve parlare solo quando si ha qualcosa da dire, che valga veramente la pena, o, perlomeno, che valga più del silenzio. (Hernàn Huarache Mamani) 20. Se qualcuno discutendo con noi si disinteressa di avvicinarsi alla verità, se non ha la volontà di essere veridico, è intellettualmente un barbaro. Di fatto questa è la posizione dell'uomo-massa quando parla, dà conferenze o scrive. (José Ortega y Gasset, La ribellione delle masse, 1930) 21. Sopprimiamo la discussione, e non ci resterà che la scomunica (in mancanza del rogo), o il manganello, o il colpo alla nuca. (Gaetano Salvemini, su Il Mondo, 1955) 22. La differenza tra le modalità dell'avere e dell'essere, può essere facilmente illustrata da due esempi di conversazione. Prendiamo uno scambio di idee tipico tra due uomini, A il quale ha l'opinione x, e B il quale ha l'opinione y. Ciascuno dei due si identifica con la propria opinione. Ciò che per entrambi conta è trovare argomenti migliori, vale a dire più ragionevoli, per difendere la propria opinione. Né l'uno né l'altro è disposto a mutare parere, e non s'aspetta neppure che cambi l'opinione del suo avversario. Sia l'uno che l'altro provano paura all'idea di mutare la propria, appunto perché si tratta di uno dei loro possessi, ragion per cui la sua perdita equivarrebbe a un impoverimento. La situazione si presenta alquanto diversa nel caso di una conversazione che non sia intesa come un dibattito. (Erich Fromm, Avere o essere?, 1976)1 punto
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"Caccia grossa" stamattina ! Tutte queste monete sono state pagate 1£ l'una. Provengono da ciotole di due bancarelle diverse.1 punto
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"La ciotola" in tutte le sue forme (ciotole,barattoli,scatole,casse,cestini,valigie,secchi,vasi,etc etc) è la cosa che da sempre e che tuttora dopo tanti anni mi diverte di più in assoluto del collezionare monete. Negli anni ho trovato un sacco di roba e a suo tempo fondai qui sul forum il gruppo "Quelli della ciotola..." per gli estimatori della pratica Se mettete "ciotola" nel motore di ricerca del forum verranno fuori le storie di una miriade di interessanti e fortunati ritrovamenti. Sapete chi era un "ciotolaro" convinto? Gabriele D'Annunzio. Ecco descrivere le sue ricerche in un passo de “Le faville del maglio.” lo scolare in campo de’ fiori Io non ho ne’ miei armarii e scrigni «infinite medaglie di bronzo e di ariento e d’oro», come l’amico di frate Francesco da Pietrapane. Ma ben ho il conio nel cranio: ho il torsello nell’osso coronale e la pila nell’occipite. Quand’ero scolaro a sgobbo di latino sotto il magisterio canoro di Onorato Occioni esule da Trieste, andavo spesso a razzolare raspare frugare i giudei rigattieri in Campo de’ Fiori per trovar monete, medaglie, statuette, istoriette di rilievo, intagli di niello, sempre disposto a barattar pranzo merenda cena golosìa fornicherìa e ogni altro piacer romanesco per la scoperta inaspettata, per la rarità insperata, pronto a gustar la spica di Metaponto il grappolo di Calacte la conchiglia di Cume il granchio di Cos la colomba di Sicione il gallo di Suessa il cigno di Camarina e perfin la civetta di Rubi nella succedanea ricotta del procoio, apparecchiatissimo a masticare il bove di Esernia il cavallo di Larissa il cane di Erice il cervo di Petelia il cignale di Arpi il leopardo di Centuripe in statere in dramma in tetradramma in decagramma, e perfin l’elefante d’Etruria e i serpenti di Enna, attraverso la soccorrevole piccia domestica di fichi seccati e maritati in Vacri d’Abruzzo. Ahimè, troppo spesso mi dovevo contentare d’un baiocco della Sede vacante! Sol una volta m’avvenne di tirar fuori da un mucchio d’ottoname un Sigismondo di Matteo de’ Pasti e un Lionello di Vittore Pisano. Così, nella sfortuna, anch’io cominciai a ingegnarmi e dilettarmi di contraffare i conii delle medaglie antiche. E per ciò forse, da falsatore a falsario, m’ebbi nel mio eremo di Romena tanta familiarità con Maestro Adamo. Saluti Simone1 punto
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Povero Augusto Germanico come sei stato ridotto.. sulla prima foto postata al D di primo impatto le escrescenze sul mento e quel tondo artefatto alla base del collo oltre ad alcuni dettagli che sembrano volutamente sfumati.. sulla seconda sempre al D sembra Nero con un becco da gallina appoggiato e ritoccato nel fondo.. pessimo davvero..ma la fantasia di questa gente è notevole.. permettetemi un OT velocissimo e guardate cosa sono riusciti ad inventarsi in Spagna su una moneta da un euro ..1 punto
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