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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/27/17 in Risposte
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Questo non potevo farlo scappare un doppi 9 Cavalli Napoli 1790! Non è una variante ma solo un errore di conio o meglio una ribattuta ma molto molto particolare . La prima che vedo così. Voi? E come non metterlo in collezione......... Gr.4,5 MM.24,0 irregolare Contorno; treccia in rilievo ma molto "scomposta".3 punti
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direi di ritornare "in tema" e di continuare solo se si parla nello specifico della moneta (bella) proposta quale incipit di discussione. Quanto al resto esiste la sezione legale che è stata creata appositamente per discussioni sul tema "lecita provenienza e collezionismo". Lì ci sono un sacco di discussioni interessanti, di fatti accaduti, dibattimenti ecc ecc ecc e, qualora qualcuno lo ritenesse di qualche utilità, può anche iniziare una nuova discussione ad hoc o riprendere una delle tante avente questa tematica specifica.2 punti
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L'affare sarebbe stato comperare qualsiasi cosa in oro nel 2007 visto che quotava tra i 15 e i 17 euro al grammo... Anche aver preso il più comune dei marenghi (la quantità a seconda delle tasche) sarebbe stato un grande affare.2 punti
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DE GREGE EPICURI Forse è opportuna qualche notizia sull'oratore. Hadrien Rambach è francese, e vive fra Bruxelles e Roma. Dopo aver trascorso 12 anni a Londra, dove ha iniziato la sua carriera da Spink & Son in qualità di responsabile per le monete romane, ha creato nel 2006 una sua attività di consulente. Segue e consiglia importanti collezionisti di monete antiche; ad esempio, ha contribuito a formare la collezione di monete d'oro romane di George La Borde, una prima parte della quale è stata battuta da NAC a Zurigo nel maggio 2016, ed una seconda nel 2017. Tra i suoi interessi e ambiti di competenza vi sono inoltre le medaglie, i libri antichi e la glittica (ovvero intagli e cammei realizzati in pietre semi-preziose dall'antichità al periodo neoclassico). Ha costituito una ricca biblioteca specializzata e conduce ricerche negli ambiti di suo interesse (la maggior parte dei suoi contributi sono disponibili online sul sito www.academia.edu).2 punti
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Hem... ti devo fare una confessione... ...visto che c'ero e costavano poco... :-) Commodo - peso 26,41 grammi. Marco Aurelio - peso 28,80 grammi. Faustina - 18,24 grammi. Faustina - 27,84 grammi. Questi non li avevo messi prima, non sono bellissimi 8ma a me piacciono) e quindi non volevo fare lo sbragone! :-) Nella to-buy list ci sono ancora Massimo (figlio di Massimino), Lucio Vero e poi vedremo... Ciao! TWF2 punti
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Ciao e benvenuto nel forum! La domanda è molto interessante, infatti ogni tanto rispunta fuori in questa sezione sotto diverse angolature (ad esempio per gli altri spezzati monetali). Un particolare molto importante, che solitamente come collezionisti di monete (inteso come denaro metallico), molte volte potremmo dare per scontato, è che il "vero denaro", quello che circolava in maniera veramente intensiva, era la cartamoneta. ormai la moneta metallica contenente argento era come giustamente già scritto, ampiamente tesaurizzata. Pensiamo a questi semplici rapporti: Mentre l'aquilotto fu coniato in qualche decine di milioni di esemplari, la fecondità superò di poco il solo milione di pezzi. Quindi l'emissione argentea dell'impero potrebbe più essere equiparata ad un'emissione "commemorativa" che ad una emissione atta a soddisfare le reali necessità richieste per la circolazione monetaria. Le 5 lire che invece hanno avuto ampissima circolazione, oltre l'aquilotto per il primo periodo, erano le banconote. Questi i due nuovi tipi che furono emessi appositamente per VEIII (precedentemente si continuò a stampare il biglietto con l'effigie di Umberto I) Il primo tipo (chiaramente in stile "liberty") fu stampato in più di 100 milioni di esemplari, mentre il secondo, dichiaratamente "imperiale" e perfettamente in sintonia con la propaganda fascista del tempo, in ben 300 milioni di esemplari. Alcune considerazioni. mentre l'aquilotto è reperibile anche in conservazioni molto molto basse, diversa è la situazione per il caso del 5 Lire "fecondità". Il 36 si trova difficilmente in bassissima conservazione, ma in altissima conservazione è reperibile con un po di pazienza ed occhio. Anche per il 37 analoga situazione, difficilmente reperibile in uno stato conservativo veramente impeccabile. Segno quindi che non hanno avuto diffusa circolazione come invece l'aquilotto. Diverso il discorso per le banconote. Se il primo tipo è facilmente reperibile in assoluto FdS, a fronte di un costo non esoso ma cmq non indifferente, il secondo tipo si trova decisamente a prezzi molto molto più ristretti. Quindi la rarità del 5 lire 1937 è un po da prendere con le pinze, diciamo come la rarità della lira del 1916... personalmente la ritengo più sul NC (diciamo che non è comune come l'aquilotto). Potrebbe essere considerata rara in FdC. In molti anni, ne ho viste assai poche in altissima qualità per questo millesimo. Ed il prezzo richiesto, non era proprio in linea con i cataloghi... Personalmente, ho ampliato la collezione di VEIII anche alla cartamoneta. Dal punto di vista collezionistico, ovviamente secondo me, non si possono scindere le tue tipologie monetali, che per me sono complementari. Un saluto a tutti, Fab2 punti
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Ci provo anche io allora.. Prima o poi ne comparirà una anche per la mia collezione...2 punti
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Non trovo d/l e d/i a pag. 359, vedo piuttosto d1 e di , é a questi parametri che ti riferisci? In tal caso Esty stesso spiega di cosa si tratti: d1 é il numero di conii di cui nel campione sia presente una sola moneta di é il numero di conii di cui nel campione siano presenti i monete Per fare un esempio, immaginiamo un campione di 14 monete così distribuite rispetto a 6 conii di dritto: Conio di dritto Numero esemplari presenti nel campione O.1 1 O.2 4 O.3 2 O.4 1 O.5 4 O.6 1 a questo punto: n = 14 d = 6 d1 = 3 di=2 = 1 di=4 = 2 mentre di=0 (per quanto non citato dall'articolo) rappresenta il numero dei coni mancanti all'appello. I metodi di stima presentati (2, 3) danno come risultato Dest , ossia la stima puntuale del numero dei conii originali. Per trovare i limiti dell'intervallo di confidenza al 95% (e quindi non più una stima puntuale, ma un range in cui vi é il 95% di probabilità di trovare il valore reale, D in questo caso) Esty propone di utilizzare la formula 4, ponendo e=Dest. Ovviamente tanto più piccolo sarà l'intervallo, il range, risultante, tanto più il valore puntuale stimato risultarà affidabile. Quanto al fatto se l'esercizio si applichi a l'uno o all'altro dei conii, o a entrambi, dipende dagli obiettivi della ricerca. Certo, si tratta di metodi statistici, che portano con sé tutti i limiti della statistica (specie in presenza di campioni ridotti), ma personalmente ritengo che se compresi ed applicati in maniera "intelligente" in determinati ambiti (composizione chimica, analisi metrologica, stima dei conii) diano risultati estremamente importanti ed interessanti, aprendo a volta prospettive del tutto inedite. Al contrario credo siano molto più deboli nella stima del volume delle emissioni (si veda un "violento" intervento Buttrey all'incontro di studio sui "Metodi statistici e analisi quantitative della produzione di monete nel mondo antico" tenutosi a Roma nel 1997, e d'altronde la stessa Morrisson in un lavoro sulle emissioni di Tiberio e Maurizio a Cartagine, applica differenti metodologie per la stima dei conii, ma si rifiuta di stimare il volume di emissione considerando tale questione "controversa"). In definitiva credo che in numismatica non si possa più prescindere da un approccio interdisciplinare Consiglierei la lettura di questi due testi che, per quanto datati, sono piuttosto importanti ed interessanti (anche se indubitabilmente "legnosi", soprattutto il secondo) PS Anche i miei neuroni sono a mal partito: ho fatto il classico e materie umanistiche all'università, ma credo che il gioco valga la candela.2 punti
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Immediatamente successivi ai pochi , rari stateri incusi , compaiono in Taranto i primi didrammi a doppio rilievo con al diritto Taras sul delfino ( a volte con polipo in mano ) ed al rovescio la raffigurazione dell'ippocampo alato . Questa tipologia , dei precedenti incusi , conserva le cornici su entrambe le facce , a nastro al diritto e dentellata al rovescio . Del tipo passato lo scorso anno in asta Busso , classificato Fischer-Bossert 59 , non ho trovato miglior esemplare per raffronto .1 punto
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Sentiamo altri pareri, secondo me ad arrivare a SPL pieno - non per molto - ma non ce la fa1 punto
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...non vado forte...con queste analisi, ma credo che sia qSPl, non me la sento di scrivere Spl pieno.1 punto
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Alquanto improbabile... infatti credo proprio sia un sesterzino! Caruccio carino! :-) Macchè mouse facile, sono tutti acquisti ponderati e sofferti, con trattative estenuanti. E non scherzo. Comunque non credere che abbia speso tanto, ho tirato, trattato, confrontato, minacciato! :-) E alla fine ho speso la mia paghetta di 3 mesi! Anzi, non speso, investito in opere d'arte. Ciao. TWF1 punto
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Ho appena visto che ce ne sono in vendita sulla baia (di questo e di altri tipi). I prezzi non sono certo da capogiro. Valuta tu se ne vale la pena. http://www.ebay.it/itm/RARISSIMA-MEDAGLIA-MONETA-BOLAFFI-JOHNSON-MILANO-ARGENTO-PURO-1000-BARCA-A-VELA/291613996883?_trksid=p2047675.c100005.m1851&_trkparms=aid%3D222007%26algo%3DSIM.MBE%26ao%3D1%26asc%3D20140620091323%26meid%3D51f2fa37a6644495a4493ed7f6afe675%26pid%3D100005%26rk%3D1%26rkt%3D6%26sd%3D2916139969301 punto
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E' la prima volta che mi capita di vedere una riproduzione italiana di un qualcosa di cinese...1 punto
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Buonasera Favaldar, e una moneta che avevo notato e seguito (Nomisma 55 lotto905), credevo che in sala il pomeriggio di martedì 4 aprile 2017 ci sarebbe stata battaglia per l'aggiudicazione. ho puntato su altre monete. Questa asta(55) come la precedente(54) proponeva una selezione di monete napoletane del settecento e ottocento di una qualità e rarità unica, non si vedeva tanto splendore da anni (Varesi collezione Di Rauso e NAC 35). Per esperienza non credo che il prezzo era eccessivo per un pezzo unico. Saluti Michele1 punto
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Nerva , nacque a Narni in Umbria nell’ anno 26 dalla nobile Gens dei Cocceii , nobilta’ risalente dai tempi di Augusto , fu amico di Nerone , poi dei Flavii , Senatore e Console nel 71 e nel 90 ; fu l’ ultimo Imperatore in successione diretta da Augusto ad essere di nazionalita’ italica romana , ma il grande merito di Nerva fu quello di avere introdotto il sistema adottivo , cioe’ la scelta del migliore come successore all’ Impero , anziche’ quello ereditario in voga fino a Domiziano , questo consenti’ all’ Impero di iniziare il cosi’ detto “secolo d’oro” che terminera’ con Marco Aurelio quando si torno’ all’ imprevedibile e rischioso sistema ereditario . Tornando all’ argomento del Post vanno ringraziati ed anche ammirati gli abitanti di Gloucester , Gran Bretagna , per aver dedicato a Nerva , dopo tutto un Romano invasore , una bellissima statua equestre in bronzo in dimensioni al naturale , a somiglianza di quella di Marco Aurelio a Roma , in onore e come forma di riconoscenza verso Nerva per aver fondato la loro citta’ il cui nome latino era COLONIA NERVIANA GLEVENSIS , dandole lo status giuridico di colonia romana in Britannia . Fu solo una pratica amministrativa o Nerva intraprese qualche campagna militare in Britannia ? purtroppo le scarse fonti storiche , principalmente grazie a Cassio Dione , non ci raccontano azioni militari di Nerva , le fonti ci tramandano un solo titolo vittorioso di Nerva acquisito nel 97 , con il titolo di Germanicus , ottenuto probabilmente per merito dei suoi ufficiali contro qualche popolazione in Germania .1 punto
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@KingJohn post 2 : "...il valore della tua moneta non appare superiore ai 250-300 euro " varrebbe la pena aggiungere della notevole differenza tra valore di acquisto e valore di (ri)vendita di una moneta , che , in caso di basse conservazioni può essere più che notevole .1 punto
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Non si tratta di un forum di compravendita. In particolare questa è una sezione di approfondimento storico/numismatico di chi colleziona monete romane imperiali pertanto sono accettate unicamente richieste di pareri/approfondimenti/catalogazione ecc inerenti alla tematica e non richieste di natura commerciale. Chiudo la discussione.1 punto
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Nell' attesa di trovare un 3 centesimi di Carlo Felice , mi sono aggiudicato in una asta recente questo 25 Centesimi 1829 T Presenta , secondo me,discreti rilievi ed una bella patina1 punto
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In base al giudizio di @gennydbmoney, che ritengo più che corretto, è possibile spostare la discussione nella sezione che si interessa di emissioni greche? Grazie e buona giornata. Elio1 punto
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Se ti interessasse approfondire la monetazione di Commodo, ti segnalo un libro che oltre a riportare le immagini di 333 sesterzi, fa un interessante studio sui ritratti e storico. R. Calciati, Sesterzi di Commodo, 2009. Non ne sono state stampate molte copie, ho visto che ne hanno in vendita una da numismatica varesina. Ciao Skuby1 punto
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Ecco il 10 €uro Architetture dei Ferro / Europa Star Programme Series ( acquistate in zecca giovedi scorso )1 punto
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Di monete così ne ho viste tante, e per questo motivo ho un rapporto abbastanza conflittuale con la Zecca di Roma! Io parto da un principio fondamentale: sono monete esclusivamente coniate per il collezionismo numismatico, costano una cifra esagerata ( a causa della lavorazione molto complessa ) e devono essere perfette. Non sarebbe male se fossero anche garantite almeno per un biennio, durante il quale non dovrebbero denotare difetti postumi....1 punto
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A forza di mumble mumble...dopo giorni di assidue ponderazioni ho ceduto e l'ho acquistata....un ora fa1 punto
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Credo anch'io che questa particolare moneta, nonostante tutto, sia stata coniata per la circolazione, sia per il 1936 che per il 1937. Molto probabilmente, i relativamente pochi esemplari emessi vennero quasi subito tesaurizzati dal primo che li riceveva, rendendoli comini nonostante la scarsa tiratura. Un discorso simile, ad esempio, si può fare per le 500 lire d'argento. Gli ultimi anni, quando il valore dell'argento si avvicinava pericolosamente al valore nominale, gli esemplari furono brutalmente tesaurizzati, tanto che gli ultimi anni sono comuni e facilmente reperibili in FdC, al contrario dei primi anni, quando la moneta, anche se d'argento, era regolarmente spesa. In poche parole, una moneta in metallo pregiato, emessa per la circolazione in un periodo di crisi (vuoi per guerra o inflazione) viene tesaurizzata e diventa comune, anche se emessa in un numero non impressionante di esemplari.1 punto
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Forse il menù sarà stato migliore perchè non limitato dal budget. Ma vuoi mettere lo spirito che c'è al "PRANZO DEI LAMONETANI?" Non c'è paragone. Siamo tanti sconosciuti, o quasi, che quando ci ritroviamo sembra che ci conosciamo da chissà quanti anni. Credo che lo spirito che accomuna noi LAMONETIANI, non ci sia neanche in un pranzo tra parenti. Aspetto con ansia quello di quest' autunno in novembre. Un abbraccio a tutti.1 punto
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Considerando lo spessore del tondello direi che si tratta più di un emissione greca, personalmente non ricordo di aver mai visto monete meridionali con questo spessore...1 punto
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Ecco il mezzo tornese del 1854 (5 su 4) Ad oggi questo raro tipo l'ho sempre trovato con la data ribattuta.......se siete a conoscenza del 1854 senza ribattitura postatelo.1 punto
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Giusto per rimanere in tema , arrivati quest'oggi da un commerciante portoghese che me le ha date praticamente per il valore nominale1 punto
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Visto che ancora non è stato mostrato aggiungo alla discussione questo esemplare in mio possesso acquistato a dicembre 2016 da una casa d'aste. È un esemplare del secondo tipo, ovvero con le testine dei mori al rovescio. È interessante perché 2 testine hanno i connotati molto ben conservati1 punto
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Ieri sera mi trovavo, con la mia ragazza e i suoi parenti, nei pressi di Verona; la scelta per la cena è caduta proprio sul ristorante frequentato per il Convegno! Inutile dire che mi ha fatto uno strano effetto, senza la nostra tavolata e senza Numismatica! L'ho detto alla mia ragazza per quasi tutta la cena!1 punto
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Buongiorno a tutti! Moneta acquistata, 13€ circa. Non vedo l'ora che arrivi per potermela "gustare" di persona. :-) Grazie a tutti per l'aiuto nella catalogazione, nuove foto quando arriverà ne farò di certo, possono interessare a qualcuno? Ciao! TWF1 punto
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Buongiorno a tutt*, per chi fosse mancato alla presentazione del libro e sia interessato a saperne qualcosa di più,, segnalo questo link... http://www.aracne.tv/video/la-monetazione-nell-italia-normanna.html Buona visione , Marco1 punto
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Avevo raccolto in prevalenza esemplari d'argento ma dev'esserci anche qualche bronzo.1 punto
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The legendary founder of Maroneia was Maron, a son of Dionysos. This was quite appropriate, given the fact that Maroneia’s wealth came from wine production. The previous owners of this coin included a number of collectors, famous for their connoisseurship. Roberto Allatini (1856-1927) was a member of the famous Italian-Jewish family who were prominent in Thessalonika during the late 19th and early 20th centuries. They owned the most important flour mill in the city (Allatini crackers and other baked products are one of the best known names in Greece today) and they were prominent benefactors of the city. As a collector, R. Allatini seems to have sold quite a few coins in 1904, but he kept collecting, not surprisingly with an emphasis on northern Greece, until his death, after which his remaining coins were sold in Ars Classica XIII in 1928. This coin ultimately passed to Charles Gillet, better known as ‘Kunstfreund’ from the famous catalogue of that name, which contained a small selection of his incredible collection and appeared shortly after his death. The present coin was not in the sale but was sold privately to one of Gillet’s close friends, a well known collector with a wonderful eye for style. It was sold after his death and ended up in yet another fine collection.1 punto
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Ciao Afranio Il tuo bronzo mi ha fatto tornare a una delle mie prime monete d’argento acquistata in eBay come frazione di Alessandro Magno (Eracle al diritto come sulle dramme e i tetradrammi del Grande, cavallo rampante sul rovescio come su alcuni bronzi con Eracle al diritto). Il cavallo rampante sul rovescio mi aveva orientato verso Maronea, ma l’amico rorey mi ha indirizzato sulla strada giusta, che ha portato a questa moneta con molte caratteristiche comuni, tra cui il diametro e il peso. Nella mia moneta il cavallo appare non alato e senza coda, ma è probabile che le zone di questi particolari siano state levigate o sbiancate. Nella mia indagine sulle monete di Maronea ho raccolto alcuni esemplari che descriverò in questa discussione.1 punto
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Regalino per @Poemenius Mi scuso per le foto, ma lo scanner mi dà problemi...1 punto
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Mi viene in mente "Le carré creux en numismatique grecque" di Naster, in "Numismatique antique, problèmes et méthodes", Nancy-Louvain 1973, ma ripubblicato anche nella raccolta di articoli di Naster "Scripta Nummaria, Contribution à la méthodologie numismatique", Louvain-la-Neuve 1983. Se serve posso farne una copia. Andando indietro nel tempo c'é un articolo di De Villenoisy "Le carré creux des monayes grecques ; évolution des procédés de fabrication", nella Revue Numismatique del 1909 (pag. 449-457). Questo numero della RN si trova in rete. A livello di monografie non mi viene in mente altro. O meglio, mi viene in mente uno studio più recente, ma non ricordo assolutamente di chi é né dove é stato pubblicato... Devo fare mente locale... A mio avviso é anche interessante il capitolo che si occupa di tecnologia del lavoro del Furtwängler sulla monetazione arcaica di Marsiglia. Questo é un testo che, se non ce l'hai, ti consiglio vivamente di procurarti. E' veramente un gran bel libro, al di là del tema specifico trattato.1 punto
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È autentica, senza dubbi. Per le bollicine le ragioni possono essere varie, tendo a condividere il parere di favaldar1 punto
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Ciao, mi trovo assolutamente in sintonia con quanto espresso da@rorey36 . Nel senso che trovo interessante capire quanto durava un conio, quante monete produceva etc... ma nelle attivitá umana c'è sempre l'incognita x costituita dal fattore umano. Per dire che credo nell'applicazione statistica matematica ma con le dovute cautele. E come correttamente riportato le raccolte numismatiche risentono della dispersione nel tempo degli elementi e di vari fattori (basti pensare al rating del RIC condizionato dalla situazione politica europea...). Certo che Easty (che è un matematico adottato dalla numismatica) a sentire ció mi lancerebbe un'anatema... ma io nel mio piccolo la vivo cosí. Detto ció, non posso che esprimere il mio plauso di Curatore per i contenuti di questa discussione (infatti le ho attribuito 4****)... Ciao Illyricum [emoji6]1 punto
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La numerazione progressiva che aiutava a tenere il conto delle monete via via coniate prosegue al rovescio di quest'altra monetina.... Al diritto rimane tutto invariato perchè il numero relativo designa il taglio finale dell'emissione.1 punto
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Secondo me i monogrammi su questa monetina (come avveniva anche in altri casi) non sono composti da lettere ma da numeri che indicano la pezzatura dell'emissione. I numeri in greco venivano indicati con le stesse lettere dell'alfabeto secondo due diversi sistemi numerali: il sistema numerale più antico è quello detto attico o acrofonico in cui i numeri erano indicati con le lettere iniziali della relativa parola (ad esempio il numero 5 era detto pente ed era indicato con ); il sistema numerale più recente era quello ionico o alfabetico che si serviva delle 24 lettere dell'alfabeto per designare i numeri (A=1, B =2, etc.). Da alcune iscrizioni epigrafiche sappiamo che a volte i due sistemi numerali principali convivevano all'interno di una stessa cifra. Spesso venivano usati anche simboli provenienti da sistemi numerali minori, come ad esempio quello originario di Argo in cui il segno indicava la quantità di 10 dracme. Al diritto della moneta oggetto della discussione, quindi, veniva indicata la tiratura dell'emissione espressa in dracme che è di 5.000 dracme: poichè la moneta in questione è un obolo, l'emissione si componeva di 30.000 pezzi. Infatti 5.000 (tiratura in dracme dell'emissione) x 6 (numero di oboli presenti in ciascuna dracma) = 30.000 monete coniate. Al rovescio, invece, abbiamo delle tirature intermedie (rispettivamente 2.000 e 4.000 dracme) che servivano a facilitare le operazione di conteggio delle monete via via coniate: le monete venivano divise in gruppi diversi individuati dalla diversa notazione per poter contare meglio i pezzi coniati, evitando di cadere in errore1 punto
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Carissimi, il diametro (o il peso) di una singola moneta, per quanto sofisticato possa essere il procedimento di coniazione, non è - e non può mai essere - perfettamente identico a quello di un'altra. Ci avete mai pensato? Io l'ho appreso oggi. I fisici insegnano infatti che per le monete vige esattamente la stessa regola dei due fiocchi di neve (non ne esistono in natura due uguali!) o delle foglie. In altre parole, un gran numero di esemplari dello stesso tipo - siano essi di originale naturale ovvero manufatti umani, come i tondelli - possono essere soggetti a misurazione e i risultati differiranno tra loro: di pochissimo, ma differiranno. Tali esemplari, in ipotesi identici, hanno comunque delle differenze per come prodotti all'origine. Gli esiti delle misurazioni si distribuiranno secondo una curva di probabilità (così come avverrebbe, a esempio, misurando la statura della popolazione italiana, i ceci contenuti in un sacchetto da un Kg. o simili variabili). Quindi dobbiamo esserne orgogliosi... ogni nostra moneta é UNICA nel senso vero del termine!!1 punto
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Bravo @cristianaprilia. La presunta superiorità di chi colleziona una cosa piuttosto che un'altra mi ha sempre fatto ridere. Tante sono le strade per cui uno giunge alla numismatica: l'attaccamento alla sua terra, l'amore per un periodo storico, criteri di bellezza estetica, il fascino dell'apertura al mondo. tutti sono criteri validi: trovo triste solo chi acquista per mero investimento, perché lì viene a mancare l'aspetto culturale. Ma ritenere una fase storica più "importante" di un'altra è una sciocchezza... e lo dico da antichista. A me gli euro non interessano, ma una eurocollezione fatta con serietà, amore e competenza non ha meno dignità di una collezione di piastre papali seicentesche: non è che per acquistare piastre richiedano una laurea o particolari competenze, esattamente come per tutte le altre collezioni requisito essenziale è aprire il portafogli. L'importante poi è non fermarsi alla transazione economica: sono la passione, l'approfondimento e lo studio a costituire la linfa che infonde dignità e importanza a tutte le nostre raccolte, che dà un senso al nostro essere numismatici.1 punto
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Diatribe numismatiche Distinzione dei termini che implicano una diversità di vedute tra due o più persone e, in certi casi, anche uno scontro di opinioni su argomenti numismatici. Discussione: indica la comunicazione delle proprie opinioni su un determinato argomento tra due o più persone al fine di conseguire un chiarimento reciproco. Dibattito: indica una discussione pubblica, di solito disciplinata da regole e guidata da un moderatore, su un argomento di interesse generale. Controversia: si verifica quando su una determinata questione la contrapposizione delle idee è netta. Disputa: si ha quando i toni si fanno accesi. Polemica: così diventa una questione accesa e controversa che si protrae a lungo nel tempo. Linee guida per le discussioni 1.Mai discutere con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. (Oscar Wilde) 2.Di fronte agli imbecilli non c'è che un solo modo per mostrare il proprio spirito: evitare qualsiasi conversazione con loro. (Arthur Schopenhauer) 3.Parla in modo sensato a uno stolto e ti chiama stupido. (Euripide) 4.Non discutere mai con uno stupido: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch) 5.Non perdere tempo a discutere con gli sciocchi e i chiacchieroni: la parola ce l’hanno tutti, il buon senso solo pochi. (Catone) 6.Prima di discutere con qualcuno occorre sapere e capire fino a che punto quella persona può comprendere le nostre parole. Per quelli che sanno, il parlare nonostante l'impossibilità di essere compresi dall'altro è sempre una perdita di tempo e di energia. Chi è saggio, parla solo quando è certo che chi ascolta è in grado di capire. (Georges Ivanovič Gurdjieff) 7.Se tu discuti con uomo di mala fede, quanto più avrai ragione, tanto più ti sentirai dar torto. (Arturo Graf) 8.Non vincerai mai una discussione fino a quando non sarà sotto attacco la tua persona. (Nassim Nicholas Taleb) 9.In materia di discussione, chiamo avversari onorevoli, quelli che non vogliono tanto «aver ragione» quanto migliorare la loro organizzazione mentale – che preferiscono la loro mente al loro amor proprio. (Paul Valéry) 10.Il valore di una discussione dipende in gran parte dalla diversità delle opinioni concorrenti. Se non ci fosse stata la torre di Babele avremmo dovuto inventarla. (Karl Popper) 11.Si può osservare che in alcune discussioni la gente non vuole affatto conoscere la realtà delle cose, ma solo essere confermata nei suoi pregiudizi: è di una fede, non della verità, che ha bisogno. (Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993) 12.Non meravigliarti se un idiota non ammetterà mai d’aver torto: non vuol compromettere la sua fama. 13.Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. (Bertrand Russell) 14.L’uomo superiore è calmo senza essere arrogante; l’uomo da poco è arrogante senza essere calmo. (Confucio) 15.Lo stupido è insidiosissimo. L’imbecille lo riconosci subito (per non parlare del cretino), mentre lo stupido ragiona quasi come te, salvo uno scarto infinitesimale. (Umberto Eco) 16.Solo due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima. (Albert Einstein) 17.La mente è come l'ombrello: per funzionare deve essere aperta. (Paolo Poli) 18.I mascalzoni sono preferibili agli imbecilli, perché i primi almeno ogni tanto si concedono una pausa. 19.Il primo livello di sapienza è saper tacere, il secondo è saper esprimere molte idee con poche parole, il terzo è saper parlare senza dire troppo e male... Si deve parlare solo quando si ha qualcosa da dire, che valga veramente la pena, o, perlomeno, che valga più del silenzio. (Hernàn Huarache Mamani) 20. Se qualcuno discutendo con noi si disinteressa di avvicinarsi alla verità, se non ha la volontà di essere veridico, è intellettualmente un barbaro. Di fatto questa è la posizione dell'uomo-massa quando parla, dà conferenze o scrive. (José Ortega y Gasset, La ribellione delle masse, 1930) 21. Sopprimiamo la discussione, e non ci resterà che la scomunica (in mancanza del rogo), o il manganello, o il colpo alla nuca. (Gaetano Salvemini, su Il Mondo, 1955) 22. La differenza tra le modalità dell'avere e dell'essere, può essere facilmente illustrata da due esempi di conversazione. Prendiamo uno scambio di idee tipico tra due uomini, A il quale ha l'opinione x, e B il quale ha l'opinione y. Ciascuno dei due si identifica con la propria opinione. Ciò che per entrambi conta è trovare argomenti migliori, vale a dire più ragionevoli, per difendere la propria opinione. Né l'uno né l'altro è disposto a mutare parere, e non s'aspetta neppure che cambi l'opinione del suo avversario. Sia l'uno che l'altro provano paura all'idea di mutare la propria, appunto perché si tratta di uno dei loro possessi, ragion per cui la sua perdita equivarrebbe a un impoverimento. La situazione si presenta alquanto diversa nel caso di una conversazione che non sia intesa come un dibattito. (Erich Fromm, Avere o essere?, 1976)1 punto
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Io, ad esempio, che colleziono monetazione contemporanea (soprattutto Euro), sono stato talvolta "vittima" (ovviamente si parla solo di semplici discorsi e non troppo offensivi), di critiche e leggere prese in giro. Mi sono sentito dire che quello che colleziono è brutto, poco interessante e di nessun valore (ad un mercatino, me lo dissero più persone contemporaneamente, un venditore compreso, al quale avevo chiesto se avesse Euro!) e in altre circostanze, connesse al nostro amato Forum, che non mi sento di citare, che è privo di interesse storico, a differenza di altri periodi e monetazioni più gloriose (questo, in parte lo condivido, ma ogni monetazione è contemporanea al suo tempo!). Detto questo, tornando al discorso del noto social network, in quel gruppo (che, se è quello che penso io, ci sono iscritto ma senza partecipare attivamente!) si legge davvero di tutto e spesso in toni offensivi e sarcastici. Sembra una gara tra chi risponde peggio. Quasi a cercare il "commento perfetto nell'imperfezione" che faccia i grandi numeri e apprezzamenti. Sulle spalle di chi magari è neofita o crede in ciò che posta. Non frequenterò mai attivamente tale spazio; l'ho già scritto qualche tempo fa in una discussione... tra l'altro sui social i contenuti sono spesso dispersi e quindi difficilmente fruibili nel tempo. Anche il già citato sarcasmo può ferire una persona; molti forse pensano di far ridere, ma chi è serio e sta appassionandosi alla materia e si sente dire ad esempio: con quella moneta che hai trovato prendici un panino o una birra, che fai meglio! oppure: quella moneta rara da 2 Euro che hai trovato... vale ben 2 Euro! non penso sia felice e continui ad appassionarsi ulteriormente. Era una "moda" che, parliamo di anni fa, aveva preso piede anche su questo Forum (da parte di alcuni utenti) ma che è stato fortunatamente uno stile qui moderato e ben bandito Isolando tali casi, si è così permessa la continuazione di uno spazio, appunto Lamoneta.it, dove condotte simili sono quasi sparite. Ho comunque scoperto una cosa, tanto complessa quanto ovvia: spesso, chi critica o insulta una data monetazione o una data persona, non la conosce quasi per nulla. Quindi, chi offende è peggio in ogni caso dell'offeso, anche dal punto di vista della conoscenza1 punto
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Una delle più belle monete della prima parte del V secolo. Immagini così naif, così favolistiche che ci fanno comprendere quanto alto fosse l'immaginario greco, e quanto eccellente fosse poi la perizia dei mastri incisori. A mio parere questa è una di quelle monete che chi ama le greche DEVE avere in collezione.1 punto
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