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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/23/17 in Risposte

  1. Indubbiamente la mia presenza è scontata, dalla mattina alla sera. In questo numero non ho collaborato, ma certamente non mi farò mancare una bella giornata, insieme a quegli amici, che come me credono in questo progetto, e spendono molta energia per far si che, questo ottenga dei risultati sempre più importanti. Molto è stato fatto e molto si farà, le collaborazioni continuano. Invito chi voglia far parte del nostro team, a scriverci all' indirizzo presente nel volantino, saremo ben lieti di abbracciare quanti vogliano esser parte integrante di un gruppo concreto, un gruppo che non ha scopi di lucro, secondi e/o terzi fini, bensì uno ed un solo scopo comune, quello di dare la parola a tutti coloro che ne fanno richiesta, coloro che hanno voglia di raccontare storie, storie legate direttamente e non, a quella numismatica che ognuno di noi, vorrebere vedere sempre viva. Quello che stiamo tirando su, è qualcosa di importante, una grande testimonianza, di quanto possa ancora crescere umanamente questo mondo, tralasciando così i meri interessi economici ad altri, interessi che spesso e volentieri, danneggiano la numismatica. Concludo ribadendo che, questo è un ottimo modo per sorreggerla questa numismatica, ma altresì, è anche un modo per dare animo e voce alle proprie nostre conoscenze, renderle comuni, ed a pronta disposizione di chi non le ha, ed ha fame di averne. Davide.
    7 punti
  2. Beh .... mi sono divertito un paio d'ore. Interessato come sono alla monetazione del Patriarcato d'Aquileia e vedendo in questa medaglia un'aquila ed un vescovo con un bel pastorale e vedendo che la leggenda iniziava con AQVIL ....la cosa mi ha stuzzicato. E' stato bello identificare una medaglia che non conoscevo assolutamente cercando di distinguere ed interpretare le singole lettere ed interpretando infine le legenda. Ciò mi ha portato in Francia, nella Diocesi di Saint-Paul-Trois-Chateaux, Tricastrinensis in latino. Le legenda sono infatti + AQVILA IMPATORIS ROMANI e + ..... ONIS ... TRICASTRNI
    7 punti
  3. Ringrazio per la stima. Ho in cantiere diversi studi relativi a rare emissioni romane repubblicane del I secolo a.C. e certe volte mi stupisco sulla quantità di informazioni che si possono trarre con adeguato approfondimento e non sempre mi trovo conseziente con la sistemazione del Crawford. Troppo spesso ci si accontenta della descrizione fatta da vecchi studiosi, non sempre con adeguato spirito critico.... Sono molto contento per l'approccio sempre più scientifico, oltre che divulgativo, della rivista "Monete Antiche", che so essere in esame per poter essere quotata come rivista scientifica. E ce ne sono pochissime con buona cura editoriale e con immagini a colori (e mi rattristo a pensare a riviste numismatiche, anche molto quotate, con immagini poco chiare....). Quindi formulo un sincero augurio che possa attrarre l'attenzione anche di studiosi accademici, senza considerare che non devono attendere tempi spesso lunghi per vedere pubblicati i loro studi.
    6 punti
  4. Titolo Evento: Prima giornata di distribuzione del Gazzettino di Quelli del Cordusio (settembre 2017) Categoria: Eventi culturali Data Evento: 10/09/2017 Domenica 10 settembre p. v. verrà effettuata la prima distribuzione del Gazzettino di Quelli del Cordusio di settembre 2017. Per l'occasione abbiamo pensato di organizzare, oltre alla ormai piacevole consuetudine dell'aperitivo per festeggiare la nuova pubblicazione, un pranzo sociale presso un locale del centro di Milano. La scelta del locale verrà effettuata - per motivi logistici - quando avremo un numero di massima di partecipanti, preghiamo pertanto chi fosse interessato a partecipare all'evento di scrivere già da ora in questo topic la propria adesione (pranzo e aperitivo o solo uno dei due). Vi aspettiamo numerosi per una giornata di amicizia, di condivisione, di Numismatica per tutti e di tutti! Antonio Link al calendario: Prima giornata di distribuzione del Gazzettino di Quelli del Cordusio (settembre 2017)
    4 punti
  5. Certamente presente, come mancare... Si profila un'altra grande giornata, il primo appuntamento di una fitta stagione numismatica!! E allora non vedo l'ora di passare una giornata tra amici a condividere le proprie passioni ed emozioni numismatiche e non nascondo anche un po' di trepidazione nel figurarmi il numero due del Gazzettino.......
    3 punti
  6. Ciao a tutti Dovrebbe essere questa Metropolis AE TrichalkonMetropolis , Thessaly. AE Trichalkon (20 mm, 8.08 g), 3rd Century BC.Obv. Laureate head of Apollo to right.Rev. MHTPOΠOΛΙTΩN, forepart of man headed bull to left, head turned back to face the viewer; below, monogram. Saluti Eliodoro
    3 punti
  7. Una precisazione ovviamente possono venire tutti, non ci vuole l'invito scritto, quindi lamonetiani tutti, anche non, chi frequenta molto, chi poco, chi vuole conoscerci e questa e' una occasione importante , il tutto nello stile cordusiano di gruppo aperto, per tutti, senza gerarchie, cariche, quote, burocrazia ... Piuttosto e' importante il dialogo, il confronto e soprattutto la proposta, è questo che spesso fa la differenza....
    3 punti
  8. Tempo addietro posi un quesito numismatico-linguistico all'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Ecco la loro risposta: http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/lessico/lessico_603.html
    2 punti
  9. DE GREGE EPICURI Per motivi pratico-organizzativi inevitabili non posso fermarmi, ma verrò a farvi un saluto all'inizio del pranzo...quando si saprà dov'è!
    2 punti
  10. E poiché siamo in un contenitore sulla monetazione milanese e sulla sua storia molto troverete sul tema anche nell'ormai imminente Gazzettino di Quelli del Cordusio n. 2 che sarà distribuito al Cordusio in data 10 settembre 2017. Per chi vorrà riceverlo saremo lì sia il 10 che nelle domeniche mattino successive sempre al Cordusio Allego programma della Giornata a cui potete aderire nella discussione ad hoc nella sezione Eventi, Mostre....
    2 punti
  11. Ciao @ciosky68, concordo con te , le monete antiche DEVONO essere cosi' , perche' adoperate ed anche usurate passando di mano in mano tra uomini dei secoli passati , contrariamente verrebbe meno la loro funzione storica in quanto furono inventate per circolare ed unire gli uomini . Il collezionismo esasperato come stati massimi di conservazione delle monete antiche , le ha rese oggetti fuori dalla realta' storica ; qualcuno del Forum di cui non ricordo il nome , giustamente disse piu' o meno , che noi collezionisti passati e presenti , non siamo i proprietari di questi tondelli , ma solo dei traghettatori per i collezionisti del futuro . Per @alb123, le monete augustee generalmente non hanno una eccelsa conservazione , segno che gli uomini di quell' epoca intuirono che vivevano in periodo storico di rinnovamento e di relativa Pace , il che stimolo' i commerci e gli scambi tra gli uomini .
    2 punti
  12. Buona Domenica Ecco il mio pezzo "imbarazzante" (come l'ha definito qualcuno ) Qui si tratta di puntone, non puntino ....
    2 punti
  13. Sempre belle le iniziative che divulgano una materia oltre che una passione come la numismatica. Ci sarebbero tanti encomi ed elogi da elargire a coloro che dedicano tempo e denaro a scrivere di numismatica, ma finirei per diventare prolisso; per cui dico solo un semplice GRAZIE. Mi piacerebbe poter partecipare ma sono in ferie; sarà presente il mio pensiero. Un grande augurio. Graziano
    2 punti
  14. posso portare alcune copie al Astengo e conosco uno o due che possono far arrivare alcune copie al circolo la lanterna
    2 punti
  15. Buona Domenica Purtroppo non so ... sarà difficile tutto il giorno, spero di riuscire a venire per l'aperitivo. Mannaggia saluti luciano
    2 punti
  16. A parer mio, e non è una battuta, di questi tempi, la genuinità.... skuby
    2 punti
  17. Ciao Mario, a me dispiace soltanto che Milano è troppo lontano. Mannaggia...
    2 punti
  18. Passiamo dal fiume PO, al fiume ADDA, in questa medaglia MARIA TERESA raffigura al R/. MILANO coronata e seduta su una balla di merci, ai piedi fasci di spighe, dietro MERCURIO stante, a sinistra il fiume ADDA con timone e cornucopia, sullo sfondo il Lago di COMO - In esergo MEDIOLANUM LARIO IVNCTA / NOVO ABDVAE EVRIPO NAVIBUS / APERTO MDCCLXXVII
    2 punti
  19. Ho appena avuto il seguente volume, dell'amico Wolfgang Fischer-Bossert. http://numismatics.org/store/category/numismatic-studies/ Si tratta di un bel volume in formato A4, di 371 pagine e 27 tavole fotografiche, più varie immagini nel testo e cartine per la sequenza dei conii e per il contenuto dei vari ripostigli noti. Si tratta del famoso e atteso Corpus sui tetradrammi firmanti di Siracusa e quindi un aggiornamento del grande lavoro di Lauri Tudeer, pubblicato nel 1913 in tedesco, che conserva ancora una sua validità. Dopo oltre 100 anni dalla pubblicazione e quindi con nuovi esemplari nel frattempo apparsi sul mercato, Fischer-Bossert ha potuto registrare solo un modesto incremento di nuovi conii noti. Tudeer aveva registrato 697 esemplari autentici, con 37 conii del diritto e 73 conii del rovescio in varie combinazioni. Fischer-Bossert ha potuto prendere in considerazione ben 1479 esemplari, ma con 38 conii del diritto e 77 conii del rovescio. Praticamente esiste ora una adeguata copertura dei conii noti, per cui sarà assai difficile scoprire in futuro un nuovo conio. Trascrivo sotto l'indice generale del volume, che è scritto in ottimo inglese: Abbreviations List of Figures Preface Author's Preface Maps Introduction Historical Backgroud Die Links Epigraphy Imitations and Remodelling Hoards Views of Older Scholarship Conclusion Catalogue Lauri O. Th. Tuner: A Biographical Sketch Translation of Tudeer's Preface Translation of Tudeer's Commentary Annotated Bibliography Collection Index Indices Plates In pratica il volume consta di due parti. La prima parte, di Fischer-Bossern, analizza la monetazione alla luce delle attuali informazioni scientifiche e fornisce il catalogo aggiornato delle monete note. La seconda parte è la traduzione in inglese del testo di Tudeer, anticipato da interessanti cenni biografici di questo esimio studioso finlandese (1884-1955), anche se ha successivamente pubblicato pochi studi numismatici. Si tratta di una iniziativa molto encomiabile, rendendo più fruibile l'analisi di Tudeer, che però fu scritta in tedesco e quindi in una lingua ostica alla maggior parte di noi. Un'opera che sicuramente interessa gli amanti della monetazione siceliota e merita un posto nella propria biblioteca.
    1 punto
  20. Ciao, per vari motivi sono stato abbastanza parco di acquisti in questo ultimo periodo. Giusto per dare spunto a qualche intervento vi presento tre esemplari di Carausio acquisiti per lenire la solitudine dell’esemplare di zecca Rotomagus presentato nella discussione https://www.lamoneta.it/topic/160054-linsostenibile-leggerezza-dellessere-2/#comment-1817780 Si tratta di tre monete in grado di conservazione non elevato ma comunque a mio avviso interessanti. La prima ve la presento direttamente, le altre due le butto sul tavolo come quiz. 1 ) La prima è una LAETITIA AVG (si legge a rovescio la L [AETITI] A AVG) che ha una particolarità rispetto alle altre della raccolta: l’asse maggiore misura ben 25 mm (per 2.9 g), un buon valore per il periodo. Purtroppo la fotografia non le rende merito: ho utilizzato un faretto led che tende a schiarire di molto la superficie monetale. In questo caso la patina verde presente perde molto dell’attrattività. 2 ) La seconda è una discreta PAX AVG che presenta un piccolo particolare non infrequente nella monetazione carausiana ma che non era presente negli esemplari che avevo già raccolto. Quale? 3 ) Infine terzo ed ultimo esemplare è una moneta certamente imitativa o quantomeno da zecca “semi-ufficiale”. 19,5 mm per un buon 5,5 g di peso. Io mi son fatto un’opinione su cosa sia: voi che ci vedete? Ciao Illyricum
    1 punto
  21. Salve a tutti! Oggi vorrei mostrarvi un tris di monete di Augusto, le prime due sono rispettivamente un dupondio e un asse coniati sotto Tiberio per il "divus Augustus" e la terza è un asse coniato sotto Augusto tra l'11-12 d.C. Cosa ne pensate?
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  22. Se la vista non m'inganna, il primo è un 5 centesimi 1861 coniato a Milano in 210.000.000 di esemplari e considerato C (Comune). Decisamente non è in buono stato. Quello che puoi fare, non avendo nulla da perdere, ma solo (forse) da guadagnarci è immergerlo in glicerina (o vaselina) per circa un'ora. Il "bagno" emulsiona i grassi, gli ossidi verdi e lo sporco senza intaccare la patina. Per rimuovere il tutto (glicerina & Co.) fagli un bagnetto in acetone, dopodiché sciacqua con acqua demineralizzata ed asciuga con un panno morbido senza strofinare, ma tamponando. Vedi il risultato: se occorre, ripeti il procedimento. Dovrebbe divenire più leggibile... Per l'altra temo che sia ormai perduta... senza alcun dato (diametro, peso, ecc.) è praticamente impossibile capire di che moneta si tratti. Ad occhio potrebbe essere un 2 centesimi di Vittorio Emanuele III...
    1 punto
  23. Ciao,innanzitutto la moneta non ha valore in queste condizioni e sarebbe un vittorio emanuele II 5 centesimi 1861,io credo che tu debba lasciare la moneta così,ma per curiosità dove l'hai trovata?
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  24. E al pranzo per gli autori presenti o amici , che non l'avessero ancora, fino a 15 portachiavi di Quelli del Cordusio da donarvi, quale miglior occasione per l'identità cordusiana ?
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  25. Modena, sesino Francesco III d'Este Ciao
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  26. Tieni presente anche questa combinazione
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  27. Io credo che tutto debba evolversi nel tempo, sono per la tradizione ma anche questa deve seguire i tempi . Monete Antiche lo sta facendo anche con la forma grafica e di contenuti ma anche altre riviste penso al gioiello che e' Historia Mvndi , tutto deve seguire i tempi, la tecnologia per una migliore fruizione del prodotto da parte degli appassionati e studiosi. E' come se certi cataloghi d'asta importanti avessero oggi ancora le immagini in bianco e nero e poco definite, tradizione sì , ma sempre anche seguendo quello che il progresso ci permette e ci consente di fare ....
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  28. Ora capirete perché lo abbiamo fatto, questo scritto viene da un giovane, e questo post vale più di ogni altro riconoscimento, queste sono le vere grandi gratifiche che la Numismatica ti può dare, grazie Davide della testimonianza, il lavoro fatto incomincia a dare i suoi frutti e che frutti ?
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  29. Io ho l' Unificato ordinato in cartolibreria non male accettabile.Naturalmente ordina l'ultimo 2017/18
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  30. ciao a tutti, Allego le foto di una medaglia o sigillo in vendita in un' asta. Avevo offerto una sciocchezza e non me lo sono aggiudicato poiché mi hanno superato alla grande. Ero incuriosita dall'oggetto ma non conoscendolo mi sono limitata ad offrire pochissimi euro. secondo voi di cosa si trattava? Era in vendita come "da identificare" sigillo? 35 mm allego le foto.
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  31. Naturalmente i complimenti anche da parte mia, erano sottointesi. pensate un po, vista l'aquila io ero orientata verso la monetazione e medaglista siciliana del 1500/1600. Però era il rovescio che non mi tornava :-)
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  32. Indubbiamente era una discussione bizzarra e fuori luogo, ma senza litigi, senza polemiche, senza offese, senza politica, ed addirittura…. senza monete! Piccola discussione/nonsense piuttosto divertente, un successo visto il numero di visite da record stagionale per quella sezione del forum. Vi ho partecipato volentieri e con spensieratezza nelle scorse serate accaldate di quest'estate, come del resto credo abbia fatto divertere quasi tutti gli altri partecipanti. Inserisco di seguito il link per non perderne traccia:
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  33. Resta da identificare con sicurezza il vescovo. Posto una medaglia di Hugues Aimery. In quel periodo (in qui si utilizzavano quelle lettere gotiche) c'erano vescovi col nome Hugues e Guillaume.
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  34. Io sono un collezionista sui generis, quindi la penso diversamente dalla gran parte degli altri e non faccio testo. Comunque, per i tuoi requisiti: la rarità al primo posto. Per quanto riguarda la conservazione io acquisto solo monete tra MB e SPL perché reputo essenziale che la moneta abbia "vissuto" per trasmettermi emozioni: un FDC, fondamentalmente una moneta "fallita" che non è passata tra le mani degli uomini della sua epoca, non mi dice nulla. Non scendo sotto l'MB perché comunque la moneta deve conservare una sua leggibilità per essere collezionata. Per quanto riguarda la centratura... adoro le monete decentrate! Ho acquistato qualche anno fa da Kunker un bel cistoforo di Pergamo. Ne aveva due, medesima conservazione (qSPL) e medesimo prezzo. Solo che uno era perfettamente centrato, l'altro mezzo sbilenco. Indovina quale ho preso...
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  35. Direi che su prezzo e conservazione praticamente ci siamo .Anche io la inseguivo da parecchio ,cercando lo Spl .Alla fine ho deciso di non svenarmi ed è arrivata . Ecco il mio esemplare dall'ultima Ranieri .(€345) Saluti
    1 punto
  36. ...per CARLO V bello IL DENARO da SOLDI 25, che Crippa definisce la raffigurazione del diritto e del rovescio visibilmente ispirati alle monete dell'antica Roma, personalmente piace la simbologia del fiume PO D/ Vigoroso ritratto laureato, e con corazza R/ La salute in piedi e nella mano destra una patera che nutre un serpente, a sinistra sdraiato simbologia del fiume Po con an'anfora che sgorga acqua - PADUS MLD
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  37. Passiamo ora a un suo ritratto artistico come quello famoso della Pala Sforzesca della Pinacoteca di Brera del 1494 - 95. Le similitudini sono evidenti nei ritratti, ma questo risulterebbe già del periodo in cui Ludovico è da solo Duca di Milano cioè dal 1494. Quindi arte ancora influenzata dalle monete ? forse si...confrontiamoli comunque ....
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  38. Bellissima moneta che ricorda i kouroi, le sculture greche del periodo arcaico come questo "Apollo Milani" che probabilmente proviene da Naxos (forse dalle cave di Aliki) ed è datato al 540 – 530 a.C.
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  39. Complimenti @Matteo91, posti sempre pezzi molto interessanti
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  40. Ciao. Io lo chiamo "disturbo di conio", quindi, sicuramente effetto non voluto. E' un fenomeno relativamente frequente nelle monete di spessore limitato. Allego l'immagine di un provisino che @anto R ha caricato nella discussione apposita. Come vedi l'impressione della croce si intravvede interamente nella parte del pettine. Attendiamo gli esperti della monetazione genovese.
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  41. Esattamente! Non si tratta però del classico denaro o carzia genovese con legende CIVIT FAMAG e DVX IANVEN ma, di una più rara tipologia coniata coniata durante il controllo della città da parte del Banco di San Giorgio. Su questa tipologia è stato scritto un interessante articolo da Maurice Cammarano pubblicato sul Giornale della Numismatica 1/2014 e di cui allego una parte
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  42. ma scherzi, anzi se posso dare qualche info lo faccio volentieri, ma spesso è difficile fugare davvero i dubbi, siamo in un campo della numismatica molto complesso e di solito qua chi da "verità assolute" è perché si pone troppe poche domande
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  43. @etrusco62 ho unito le due discussioni che avevi aperto. petronius
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  44. Se la moneta di Azzone Visconti rappresentava l'inizio di un'epoca, questa di Carlo V rappresenta invece l'ingresso di Milano in periodo nuovo, in un impero, quello spagnolo. Qui si perdono i simboli classici delle monete milanesi, si entra in un periodo di globalizzazione. Quarto di scudo di Carlo V, Crippa 11c R3 al dritto busto corazzato e laureato con la lettera K dietro la testa - IMP CAES CAROLVS V AVG sl rovescio le colonne d'ercole, con il nastro con il motto PLVS ULTRA (qui non visibile molto), e la data 1552
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  45. Interessanti tutti gli articoli: i miei complimenti a tutti gli autori. Voglio però fare un apprezzamento particolare per l'ottimo articolo di Alberto Campana: ancora una volta questo tenace ed infaticabile studioso riesce a catapultarci nella temperie politica, culturale e sociale della Roma repubblicana con una naturalezza che lascia stupefatti. Intrighi politici e lotte intestine, fazioni e consorterie, decine di nomi schierati da una parte o dall'altra ci appaiono all'improvviso familiari, come se ascoltassimo un TG di oggi. Articolo completo ed esaustivo ma al tempo stesso agile e gradevole: una stregoneria, insomma.....
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  46. Trovo molto interessante questa discussione iniziata da @Illyricum65, cerco di dare il mio piccolo contributo postando un interessante articolo trovato in rete. Prezzi, stipendi ed inflazione nel Mondo Romano Probabilmente per il lettore medio e non particolarmente appassionato di storia o di numismatica, questo sarà il capitolo più interessante. Sapere quanto guadagnava un legionario, quanto costava un chilo di pane o un litro di vino, ci permette una più facile immedesimazione e confronto tra noi e i nostri antichi antenati. Su questo argomento siamo informati a sprazzi e in modo incompleto, Soprattutto per quanto riguarda le classi meno abbienti della popolazione che dovevano vivere in modo miserando. E’ invece più nota la condizione economica dei soldati, oggetto di leggi dello Stato, di decreti e di annotazioni di storici ed economisti, il salario del legionario va quindi considerato il riferimento tipo. La paga era modesta, ma permetteva di vivere dignitosamente ad una famiglia di quattro persone. Un soldtato romano è grossomo modo paragonabile come collocazione sociale e trattamento economico ad un impiegato moderno. Andamento delle paghe nell’esercito dal II sec aC al IV secolo dC Età Paga giornaliera Note III° sec. a.C. Legionario 120 Denarii/anno Centurione 360 Denarii/anno Cavaliere 550 Denarii/anno i soldati ricevevano anche integrazioni in beni naturali (es: sale, grano) I° sec. a.C. Cesare Legionario 225 Denarii/anno I° sec. a.C. Augusto Legionario 225 Denarii/anno Pretoriano 375 Denarii/anno Centurione 3750-15000 Denarii/anno (10 Assi/die) I° sec. d.C. Domiziano Legionario 300 Denarii/anno Pretoriano 1000 Denarii/anno Centurione 5000-20000 Denarii/anno II° sec. d.C. Settimio Severo Legionario 459 Denarii/anno Centurione 8300-33000 Denarii/anno fine II° sec. d.C. Caracalla Legionario 600 Denarii/anno corrispondenti a 1200 Antoniniani inizio III° sec. Gordiano Legionari: 1200 Antoniniani/anno fine III° sec. d.C. Legionario 1800 Nummi/anno oppure 360 Argentei/anno l'Argenteo di Diocleziano è di buona lega ed è paragonabile ad un Denario IV° sec. d.C. Valentiniano I° Fante 5 Solidi aurei Cavaliere 9 Solidi aurei Ricordiamo il rapporto tra i vari nominali romani: 1 Denario = 4 Sestertii = 16 Assi. 1 Aureo = 25 Denarii. 1 Antoniniano = 2 Denarii Costo annuo di una legione per l’erario nel III secolo aC: 600.000 denari Costo annuo di una legione per l’erario al tempo di Cesare: 3.000.000 denari Andamento dell’inflazione L’inflazione, per tutto il tempo durante il quale il denario ha mantenuto una buona lega, è rimasta bassissima, meno dell’1 % l’anno. Lo si vede chiaramente dal lentissimo aumento della paga del legionario, che è congrua con una sostanziale stabilità dei prezzi. La stabilità dei prezzi protratta per lunghi periodi significa un grande beneficio per il potere d’acquisto dei cittadini delle classi più deboli. Questo periodo di stabilità monetaria ad inflazione molto ridotta perdura, con fasi alterne relative ad limitati episodi acuti, per quattro secoli ed accompagna la grandezza di Roma: dalla vittoria nella seconda guerra punica al tempo di Settimio Severo. Il denario comincia a corrompersi con la riforma di Caracalla, si alzano i prezzi ed aumentano gli stipendi dei soldati. Caracalla emette monete svalutate a basso tenore d’argento, provocando l’inizio di una spinta inflattiva in cui l’aumento dei prezzi provocava la richiesta di maggior quantità di denaro che a sua volta faceva ancora aumentare i prezzi. Il sistema ha un tracollo a metà del III secolo quando scompare la moneta d’argento. Non avverrà alcuna ripresa, le inutili riforme degli imperatori successivi, da Aureliano, Diocleziano, Costantino, non otterranno nulla. Accresceranno però la confusione, riempiendo le tasche dei romani di inutili monete-truffa, di rame e variamente ricoperte di sottilissime pellicole d’argento. Il denario non risorgerà più e nemmeno la grandezza di Roma, dimostrazione che la grandezza di uno stato necessita di strumenti finanziari adeguati. Con il IV secolo infine si arriva al monometallismo aureo, una condizione che deprime i commerci al minuto e costringe i poveri al baratto. Di fatto il solido era solo una moneta per i ricchi e i loro commerci di alto livello. Il medioevo era oramai alle porte. Il Costo della Vita Per fare questa indagine confronteremo i prezzi dei generi di prima necessità in due date. Necessità alimentari di una famiglia di 4 persone per 1 anno nel II secolo a.C. bene fabbisogno annuo costo farina 800 kg 60 Denarii olio 68 litri 10 Danarii vino 400 litri 15 Denarii Totale 85 Denarii Stipendio legionario 120 denari 1 Asse = 1 pagnotta di pane Questa estrapolazione permette di capire che, tolte le spese vive per l’alimentazione, non rimane molto da spendere ad un legionario, tenuto conto che la famiglia ha necessità di affitto e vestiario. Tuttavia i soldati venivano anche pagati in beni di consumo, godevano di frequenti elargizioni e al momento del congedo, se vi giungevano, ricevevano una cifra consistente che permetteva a taluni di mettersi in proprio nel commercio o di rilevare una piccola attività agricola. Adesso per vedere quello che oggi chiamiamo “aumento del costo della vita” prendiamo i prezzi dei medesimi generi in una altra data, due secoli dopo. Necessità alimentari di una famiglia di 4 persone per 1 anno nel I secolo d.C. bene fabbisogno annuo costo farina 800 kg 130 Denarii olio 68 litri 25 Danarii vino 400 litri 35 Denarii Totale 190 Denarii lo stipendio di un legionario era di 365 Denarii (un Denario al giorno). Ricordiamo che un Aureo è pari a 25 Denari e che all'epoca pesa circa 6 grammi. Questo significa che un legionario riceve in un anno l'equivalente di 87,6 grammi di oro. E' curioso confrontare questa paga con quella di un soldato di Ciro di Persia nel VI° sec. a.C. che riceveva un Daride (d'oro) al mese. Il Daride pesava circa 8 gr. quindi un soldato Persiano riceveva in un anno 96 grammi di oro. Sei secoli prima i soldati persiani erano meglio pagati dei legionari romani...!!!!! Quello che possiamo osservare nel confronto con i prezzi di due secoli prima è un aumento dei prezzi molto modesto (pari ad una inflazione inferiore all’1% annuo). Le paghe aumentano in modo corrispondente in modo che la situazione di un dipendente tipo è di poco migliorata due secoli dopo. Sbarcare il lunario per un legionario rimaneva quindi problematico. Lo stipendio era calcolato in modo da bastare alle necessità di sostentamento dell’individuo. In età imperiale i soldati potevano però contare sui frequenti donativi elargiti alle truppe in occasione di ogni cambio al vertice. Inoltre in questo periodo il mestiere di legionario era relativamente poco pericoloso, data la condizione di stabilità alle frontiere nel I secolo dC. Dall’altra parte chi si arricchisce guadagna cifre stratosferiche. La forbice tra ricco e povero è enorme. I patrizi, ed anche i liberti arricchiti come il Trimalcione del Satyricon di Petronio, vivono esibendo lussi sfrenati. Citiamo un Passo del Satyricon (XXXVIII) per dare un'idea della fantasia nello sperpero del romano arricchito. Lo stesso Trimalcione ha possedimenti che si estendono per quanto è lungo il volo dei nibbi: e soldi a palate. C'è più argenteria nella casupola del suo portiere di quanta ve ne possa essere nel patrimonio di qualcuno. E i servi, poi, cavolo! Per Ercole, credo che nemmeno un decimo di loro conosca il padrone. Per farla breve, tutti questi cretini spacconi al suo confronto possono andare a nascondersi. E non ti credere che compri qualcosa. Gli cresce tutto in casa: lana, cedri, pepe. E se gli chiedi latte di gallina, lui te lo trova. Per fartela breve, visto che la lana di sua produzione non era un granché, ha acquistato a Taranto dei montoni fuoriclasse e li ha messi a montare il gregge. Un'altra volta, per avere miele dell'Attica in casa, ha ordinato che gli portassero le api dall'Attica, in modo che le api nostrane migliorassero un po' stando insieme alle greche. Addirittura in questi giorni ha scritto in India che gli spediscano il seme dei funghi. Non ha una sola mula che non sia figlia di un onagro. Guarda quanti cuscini: ebbene, sono tutti imbottiti con porpora o scarlatto. Questa sì che è fortuna! Gli altri suoi compagni di schiavitù di un tempo, occhio a non prenderli sotto gamba. Si son fatti i soldi anche loro. Lo vedi quello, seduto fra i liberti? Come se l’è passata bene! Non lo rimprovero. Si è visto il suo bel milioncino di sesterzi, ma è andato in rovina. Penso che nemmeno i capelli gli rimangano senza ipoteca. Per un pranzo Lucullo poteva spendere un milione di sesterzi (circa 250.000 denari) cifre inimmaginabili per il povero legionario. Ho trovato valori completamente diversi su una pubblicazione museale inglese della WestAir Reproduction di Birmingham allegata a riproduzioni di monete romane e riferiti seconbdo la fonte all'anno a.D 1. Da questa tabella risultano prezzi alti e stipendi bassi... una situazione poco felice che mi ha stupito. Possibile che la vita ai confini dell'Impero fosse così cara? Prodotto Prezzo Paga annuale di un insegnate 180 Denari Un paio di scarpe alla moda 150 Denari Un paio di scarpe da donna 60 Denari Seta bianca 12.000 Denari alla libbra Uno Schiavo generico 500-1500 Denari Una bella ragazza schiava 2000-6000 Denari Una schiava musicista 4000 Denari Uno schiavo vignaiolo esperto 2000 Denari Un anfora di vino 300 Sesterzi Un Modius di grano 100 Denari Un Modius di orzo 60 Denari Un Sextarius di vino 30 Denari Un Sextarius di Olio d'oliva 40 Denari Un Sextarius di sale speziato 8 Denari Un Modius di sale 100 Denari Una Libbra di maiale 12 Denari Una Libbra di vitello 8 Denari Non è possibile che lo stipendio di un maestro (un medio borghese) corrisponda a 22 libbre di vitello! All'epoca un legionario guadagnava un denario al giorno... non era possibile che guadagnasse tre volte un insegnante! Non è possibile che un Modio di farina a Pompei nel 79 d.C, costasse un Denario e un secolo prima in Inghilterra un Modio di Grano ne costasse 100 (che razza di calo dei prezzi c'era stato???). In questa tabella sopra riportata c'è qualcosa che non va'... l'ho riportata perchè non ci sono molte tabelle del genere e questa ha una fonte autorevole, ma non quadra... almeno secondo il mio parere! Diversificazione geografica del prezzo di un modio di farina nel primo secolo dC Luogo Prezzo in Assi Roma 32 Italia del Nord 16 Africa da 9 a 16 Asia Minore da 8 a 16 Palestina da 10 a 12 Egitto da 7 a 9 Dalla tabella sopra riportata si evince che la vita a Roma era molto cara, avendo prezzi più che doppi rispetto alle altre parti d’Italia. Rispetto alle Province Africane era ben 4 volte più cara. Effetto "Capitale" e conseguanza della ricchezza che affluiva a Roma da ogni angolo dell'Impero. Ancora oggi una grande città, ed una capitale in particolare, è più cara delle citta di provincia. Ecco perché molti legionari in congedo si ritiravano non in Italia ma nelle Provincie d’Africa, dove godevano di un clima migliore e un costo della vita che li rendeva se non ricchi, almeno benestanti e concedeva loro una vecchiaia serena ed agiata. Prezzi a Pompei nel 79 dC Questi li conosciamo molto bene perché l’eruzione ha congelato anche i listini prezzi dipinti sui muri… e si sono salvati anche libri contabili, fatture e bolle di consegna in quantità e varietà. Prodotto prezzo 1 modio farina 1 Denario 1 kg di pane 1/8 di Denario 1/2 litro di vino 1/4 Denario (1 Asse) 1 piatto 1/8 di Denario Prostituta 1/2 Denario Lamapada a olio 1/8 di Denario Una tunica 3 Denarii un mulo 125 Denarii uno schiavo 625 Denarii Multa per piccolo crimine 6 Denarii Ricordiamo che un modio corrisponde a 6,5 Kg. Il consumo medio di farina a persona era di circa 4 modii al mese, molto elevato, ma il pane costituiva la parte principale della dieta. Da un modio di farina si facevano 15/20 pani dai kg (dipendeva dalla mistura che poteva essere aggiunta) e che venivano venduti a un 1/8 di denario. Quindi il mestiere del fornaio in un mondo dove il pane era l’alimento principale e ra molto remunerativo dato che a 1 denario di spesa corrispondevano almeno 2 denari di ritorno. Possiamo tentare un parallelo Denario/Euro sulla base del prezzo del pane. Prendiamo come base un prezzo di 3 Euro al chilo (alto ma reale) e ricaviamo che un Denario corrisponde a circa 24 Euro. A Pompei 4 kg di pane corrispondevano a una prestazione sessuale… interessante… con il pane a 3 Euro al chilo ancora oggi il rapporto è quasi il medesimo (se ci accontenta di cosa si trova lungo le strade). Passando alle vecchie lire si trrova che 1 Denario = 50.000 Lire. Facciamo una rapida verifica, 50.000 lire al giorno di paga fanno 18.000.000 all'anno di stipendio per un legionario, che era una buona paga solo vent'anni fa'. In Euro sono poco più di 600 Euro al mese... l'importo delle pensioni minime con cui i vecchietti campano a fatica ma campano. In Africa è una cifra di tutto rispetto ed equivale a 4 stipendi base in Tunisia o in Egitto. Con questo valore una tunica costa circa 75 Euro (non c'erano i cinesi a produrre vestiario sottocosto) ed il vino 12 Euro al litro (un po' caro ma non fuori mercato), quindi apparentemente sembra funzionare. Possiamo quindi, per quanto riguarda solo il 1 secolo d.C., azzardare di dare per buona questa equazione: 1 Denario = 25 Euro = 50.000 lire 1 Sesterzio = 1/4 di Denario = 6 Euro = 12.000 lire E quindi sbizzarrirci a fare il nostro shopping nei negozi di Pompei! Da Pompei sono anche riemersi i registri di un bancario, Iucundus, dal quale abbiamo appreso molte informazioni interessanti sull’andamento dell’economia e degli scambi nel I secolo dC. Il reddito di un’azienda agricola di medie dimensioni (100 jugeri) era di 10.000- 20.000 sesterzi l’anno. Il valore di un terreno agricolo per compravendita era di 5.000 sesterzi a jugero. Dall’archivio di Jucundus è anche emersa una rilevante attività di prestito così suddivisa per fasce di valore: il 12% prestiti per cifre inferiori a 1000 sesterzi il 48% prestiti compresi tra 1000 e 5000 sesterzi il 24% prestiti compresi tra 5.000 e 10.000 sesterzi il 16% prestiti per cifre superiori a 10.000 sesterzi Iucundus, prestava danaro o anticipava soldi a mercanti. I beni scambiati: partite di lino, legnami, schiavi. Il costo del danaro Il tasso d’interesse annuo per un prestito era del 12% (ridotto al 4% per persone illustri) mentre il semplice deposito non fruttifero non era soggetto a tassazione. Costi di alcuni generi di consumo nella metà del III secolo dC Prodotto prezzo in Antoniniani rete da pesca 14 nassa 6 barca da pesca 186 pentola di terracotta 3 lampada a olio 1 un sextarius di vino 4 un capo di abbigliamento pesante 75 stivali in pelle 20 sandali/caligae 12 una spada 60 un asino 145 un cavallo 250 Prezzi nel 6° secolo dC Prodotto Costo uno schiavo 20 Solidi 1 libbra di pesce 6 Follis verdura per minestra 5 Follis 1 pagnotta 3 Follis una coperta di lana 1/25 Solidus un mantello usato 1 Solidus un asino 3-4 Solidi una copia del Nuovo Testamento 3 Solidi. Saluti
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  47. Tornando al periodo spagnolo, affettivamente vorrei inserire anche questa moneta che non comunica con simboli forti e importanti, ma che ha accompagnato per centinaia di anni la vita dei milanesi. Coniata sotto tre Re, contraffatta e imitata da molte zecche e ancora circolante nel periodo di Maria Teresa...... La parpagliola della Provvidenza.
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  48. Lei giudica una persona dal numero di post fatti su questo forum? Penso che purtroppo dia per scontate troppe cose. Lei nel suo post chiedeva un parere ("come vi sembra?"). Ho detto che è una bella moneta e che mi sembrava un BB/SPL forse BB+ perché personalmente do molto peso ai colpetti sul bordo e mi pareva di averne visto uno ad ore 5 del /D... Le pare il caso di denigrarmi perché FORSE la potrei ritenere BB+ sulla base di una valutazione di tipo soggettivo? La ringrazio poi che mi ricorda che le monete non sono mortadelle: lo so anche io e Le assicuro che alle bustine delle perizie do ancor meno valore rispetto a quello che da Lei. Mi pare di aver tenuto sempre dei toni molto pacati e moderati e sono sinceramente contento per Lei sia per l'acquisto sia se ritiene che la moneta sia un qSPL. Si può benissimo discutere sulla base di differenti visioni ma mantenendo sempre toni civili e mi spiace che per Lei basti così poco per trattare il prossimo con così poco rispetto. Tanto premesso, qualche giorno fa ho visto su questo forum una discussione dal titolo "bullismo numismatico" dove si parlava delle vicissitudini accadute su un gruppo facebook e dove si tessevano le lodi della radicale differenza di stile di questo forum dove "si rispettano le regole di una civile convivenza". Anche se stiamo parlando di cose molto differenti non mi pare che la sua reazione sia annoverabile nei dettami della civile convivenza. Comunque Le faccio tutti i miei migliori auguri per la sua collezione e Le auguro di trovare presto gli 8 esemplari di 20 lire che Le mancano.
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