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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/05/17 in Risposte

  1. Mario, telepatia... avevo già preparato i gettoni, nel 1861 si firma presso un Notaio l'atto costitutivo della SOCIETA' ANONIMA DEGLI OMNIBUS per la città di Milano, (S.A.O.) inizia così il servizio pubblico col tram a cavalli... ...ecco il primo raro gettone
    3 punti
  2. Mentre questa credo sia la più bella conosciuta x conservazione, di tutte le serie,un fdc assoluto, intonsa, patina di vecchia raccolta con fondi lucenti ancora con la satinatura e piena di dettagli brillanti. Praticamente introvabile, tutto il resto è noia.. @dabbene potresti riportare le tirature di questa monetazione? Che ne pensi di quest ultima?
    3 punti
  3. Posto il piccolo contributo , vedetela come la piccola biblioteca di un ragazzo di 22 anni
    3 punti
  4. Vorreì iniziare questa discussione per appunto divulgare la storia di questa fantastica moneta dell epoca moderna. Incominciamo dando le prime informazioni su questa tipologia di monetazione. Monetazione che veniva battuta nell officina di Firenze e incominciò sotto Ferdinando II nel 1665, nessuna moneta risulta firmata, nè si conoscono i nomi degli artisti che hanno lavorato, in tale periodo, nella zecca fiorentina. La Questione avvenne e si trascinò sino al 1665 quando si decise di ovviare agli inconvenienti dei commercianti e negozianti di Livorno (questione dovuta alla presenza dei reali calanti nel peso) con la creazione di una moneta nazionale in grado di competere con l argento forestiero, la quale si sperava, avrebbe risolto la questione. Ad essa venne dato il nome di pezza delle rose (in seguito modificato in pezza della rosa) dal tipo del rovescio, sove comparivano appunto due rigogliose piante di rosa. la moneta doveva essere emessa al taglio di 13 pezzi e 1/11 per libra di metallo della bontà di once 11 di argento fino,pesava 22 denari conforme era stato permesso per legge di S.A.S.del 1 Marzo 1661 e rescritto dell 8 Maggio del 1665. L iconografia: L arme medicea sul diritto e sul rivescio, una pianta di rose con la legenda: GRATIA OBVIA VLTIO QVAESITA-LIBURNI : Con questa impresa-scrive il Galeotti-per la quale il motto fu composto da Francesco Rondinelli,bibliotecario del Granduca,volle Ferdinando II far comprendere ai suoi nemici che pur essendo di animo generoso e buono aveva occorrendo mezzi adeguati e pronti a rintuzzare le offese così come la rosa che di fronte alla sua grazia e bellezza-GRATIA OBVIA-ha le spine per difendere e punire quando si osi toccarla-VLTIO QVAESITA. E le spine, nelle varie figurazioni delle piante di rose, sono poste sempre in eloquente evidenza. Allego foto della prima pezza della rosa.
    2 punti
  5. Buonasera a tutti,sulla scia di alcune discussioni aperte recentemente, dove alcuni post facevano riferimento ai simboli posti sotto al busto dei regnanti sulle monete in rame del periodo borbonico, ho pensato di fare un piccolo censimento,per quanto sia possibile,su alcuni nominali del suddetto periodo,quindi inizierò con due tagli in rame del primo Re delle due Sicilie:10 e 5 tornesi del 1819 di Ferdinando I°. Tengo a precisare che non ho ne la possibilità ne la pretesa di visionare tutte le monete ancora esistenti sia in collezioni pubbliche che private e tanto meno quelle che fanno parte del settore commerciale,la mia ricerca è limitata ad esemplari visionati in rete,altri di collezioni di miei conoscenti e,ovviamente,della mia collezione. Il lavoro è abbastanza impegnativo,almeno per me,e quindi se la cosa non susciterà un minimo di interesse non mi divulgherò oltre... Per una questione di comodità ho preferito prendere delle foto dal web,spero che non sia un problema,in tal caso chiedo ad un moderatore di eliminarle e chiudere la discussione. Iniziamo con il conio da 10 tornesi del 1819,questi i simboli che ho riscontrato, fiore a 5 petali sotto al busto al dritto,senza punto dopo la data al rovescio:
    2 punti
  6. DE GREGE EPICURI Visto che la sezione è un po' fiacca, suppongo per caldo e ferie, ripesco dal mio archivio questa foto e vi propongo un indovinello agostano. Aggiungo che, non essendo a casa, non ho nè i dati sulla moneta (direi però che pesava circa 10 g.) nè i cataloghi cartacei di cui mi servo abitualmente. Dai, non mi sembra difficile, dite che cosa vi sembra e magari vedete di classificarla! Prego solo i superesperti di non precipitarsi.
    2 punti
  7. Superbo esemplare il millesimo del 1703. Complimenti per queste stupende monete che ci fai conoscere. Ti posto il mio esemplare del 1703...bello ma non come il Tuo.
    2 punti
  8. Eccola era stata postata qui nel 2012, non sarà una strasuper però è un 1665 Le tirature non riesco però perché non ho con me il Pucci
    2 punti
  9. Caspita... pensavo ne fossi entusiasta ...
    2 punti
  10. C'è gente che le tiene nelle perizie... quindi ben vengano le capsule che almeno le proteggono. A me le capsule piacciono: la moneta può essere maneggiata tranquillamente, estratta, riposta e depositata in spazi ristretti (cassetta di sicurezza) senza rischi.
    2 punti
  11. Ma perche non liberarla da quell'orrenda plastica? Le monete antiche vanno 'toccate' e prese in mano.. tra l'altro mj domando a cosa serva quella certificazione peritale visto che definird la moneta ostrogota non e' nemmebo corretto. oltre al Tomasini consulterei anche RUTH Pliego nel suo corpus sulle prime Visigote si potrebbe trovare qualcosa di interessante e poi il caralogo della NAC sulle Germanic Tribes ( non ricordo esattamente il numero ma attorno agli 80) che riportava molte imitazioni barbariche del V e VI secolo.
    2 punti
  12. per il momento mi fermo,quando avrò altro tempo posterò l'8 tornesi 1817 e 1818....
    2 punti
  13. Questo è il D/ dell'asta Negrini del 2013...
    2 punti
  14. Posso darti quella parziale tratta dall'Attardi...
    2 punti
  15. Scudo 1599....ma perché si trovano (quasi) sempre brutti? Con amici si ipotizzava una coniazione di emergenza, ricordiamo che Filippo II morì nel 1598...
    1 punto
  16. Sempre della mia collezione proveniente dall'asta NAC
    1 punto
  17. Questo è 1684 della mia collezione proveniente da Cromos 7 di Crippa.
    1 punto
  18. DE GREGE EPICURI Beh, il diritto della mia moneta è quasi illeggibile, quindi sulle varianti mi sembra difficile decidere! Bravi, siete stati rapidissimi. Noto con piacere che il rovescio della mia è meglio della moneta di acsearch.
    1 punto
  19. 1 punto
  20. E' uguale come posizione, ma a me sembra comunque più piccola della tua. I miei dubbi restano, ma sono appunto dubbi, ragionando su una foto non posso darti alcuna certezza, e sicuramente, vista la provenienza delle monete, fai bene a farle visionare da un team di esperti quale NGC. Ti auguro di aver fatto davvero il colpaccio petronius
    1 punto
  21. Ciao Luciano, non è la mia quella del 1703, lo avreì scritto, è la più bella che ho visto tra web e libri. Complimenti invece per la tua! Proprio bella e fresca. Io ho avuto questa @dabbene però aveva il bordo limato, io le monete artefatte non le sopporto è l ho scambiata, ma era di grande particolarità di dettagli del 1665. La pezza di quell anno ha un gran fascino..
    1 punto
  22. Milano è anche immagini di vita quotidiana, della gente, in questo caso i trasporti, un affollato Porta Venezia - Loreto a Duomo....e le immagini volendo portano anche ad altre forme espressive per esempio i gettoni del tram ...magari @giancarloneo @eracle62
    1 punto
  23. @Cinna74 @Monetaio sono d'accordo con Pino. Nello studio che ho fatto sul mio sistema di grading millesimale, se si mettono a raffronto le due scale dei valori dell'Indice di Conservazione la cosa è molto più evidente. Con la scala inglese come dice Enzo le cose sono un po' diverse. Allego lo schema.
    1 punto
  24. Fantastiche! Il mio sogno è metterne una in collezione anche se non ho il budget (ho 14 anni). Anche se non è nel mio interesse numismatico, mi piacerebbe un giorno possedere una.
    1 punto
  25. purtroppo in foto il millesimo risulta meno leggibile rispetto alla realta' . Sono ancora rari anche se e' il secondo esemplare che mi capita ! Il precedente era un 9 ribattuto su un 8
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  26. Qualche ritocco pare esserci in tutta la "mezzaluna" che contiene le 3 stelle dello stemma. Potrebbero essere postumi di una montatura non tradizionale, che piuttosto del contorno ha interessato il centro della moneta, un pò come le montature a spilla. Esemplare comunque piacevole, il prezzo è congruo. Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  27. Credo sia questo! RIC 798 Sear 4269 Antoninus Pius AE Dupondius. ANTONINVS AVG PIVS PP TR P, radiate head right / COS IIII S-C, Salus standing left feeding snake arising from altar to left and holding rudder to right. Cohen 279. A presto, Alb123
    1 punto
  28. Grazie Komodo, da profano in effetti non riesco a vedere difetti o irregolarità nel bordo, che in effetti si presenta abbastanza omogeneo. Buon WE Silver
    1 punto
  29. Ho leggermente ritoccato l'esposizione e "scaldato" un po' di più. Ora siamo veramente vicini all'originale. Grazie Claudio per le dritte. Saluti e buon WE Silver
    1 punto
  30. Concordo con il BB+, a me la moneta piace, e mi manca pure.
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  31. Buongiorno Claudio, in realtà lo scatto originario a mio avviso aveva una tonalità troppo fredda, sulla schermo della Nikon sembrava ok e perfettamente in tono con l'originale, ma nello schermo del MAC (calibrato evidentemente in altro modo) la resa era leggermente freddina. Ho corretto leggermente post scatto per riportarla un tono molto simili all'originale. Forse è un pelo sovraesposta. Grazie e buon we Silver
    1 punto
  32. Tutti i risultati delle campagne di scavo - che vanno dalla preistoria fino al periodo medioevale - eseguite a Lipari e nel suo arcipelago sono stati puntualmente pubblicati dal 1960 in poi nei volumi: "Meligunìs Lipàra". In particolare la parte relativa alle monete antiche, si trova pubblicata con i relativi contesti di scavo stratigrafico, nei volumi che riguardano lo scavo dell'acropoli, delle necropoli e di un santuario suburbano. Foto tratta da: Meligunìs Lipàra vol. X Per ciò che concerne invece il catalogo delle monete custodite nel Museo di Lipari, non risulta nemmeno a me l'esistenza di tale volume. Allo stato attuale in Sicilia, solo il Museo di Agrigento ha pubblicato un corpus delle proprie raccolte numismatiche, in collaborazione con la cattedra di numismatica dell'Università di Messina. Sapevo anche che qualcuno si stava attivando per redigere un catalogo sul medagliere del Museo di Siracusa, ma non ho avuto più notizie.
    1 punto
  33. Ci potrebbe anche stare. Bisognerebbe capire l'esistenza di documenti che parlino di una zecca realmente presente ad Amatrice (cosa che ignoro). Immagino che coniare rame fosse vantaggioso per piccole comunita', quindi una zecca poteva portare prestigio e soldi. Visti i cavalli amatriciani e soprattutto quelli con la sola M qui in zona e il modesto ragionamento sulla convenienza ad aprire una zecca locale (che magari smentirete), sono propenso a pensare ad una zecca realmente attiva, che abbia coniato gli esemplari con la M e gli altri con la scritta. Tanto per dare dei numeri, precisando meglio il concetto espresso nel precedente post, quando collezionavo i cavalli, moneta che apprezzo tuttora molto, avro' posseduto non meno di 10/15 esemplari con la M di entrambi i regnanti e di stili a volte differenti e almeno 3/4 con la scritta, con e senza armetta (gli uni e gli altri non contemporaneamente, ma cambiando la qualita' di volta in volta). E conosco altre persone con piu' di un pezzo in raccolta. Siete naturalmente liberi di credermi o meno. Qualcuno addirittura afferma che Amatrice potrebbe aver prodotto altre monete, senza la M, ma mi fermo qui per non bruciare uno studio attualmente in corso d'opera.
    1 punto
  34. @dabbene @foti.l mettete anche del vostro, anche delle vostre monete con note numismatiche e ulteriori informazioni mentre la discussione prende forma e anche gli altri. Continuando con le informazioni si può dire che ad esempio le pezze della rosa anteriori alla riforma del 1676 valevano 5 lire,soldi 13, denari 4. Nel 1670 esce la seconda pezza della rosa sotto il Granduca Cosimo III. Catalogata come pezza del 1° tipo D, Stemma in cartella ornata, sormontato da corona dentata aperta. Data in basso. R, Due piante di rosa intrecciate, con rami ricoperti di spine. Sotto , LIBURNI. R3 Molto importante da dire su questa tipologia è che il rovescio dei coni di questo anno 1670 sono gli stessi utilizzati per battere le pezze della rosa di Ferdinando II. Infatti molti difetti di conio riscontrabili sul rovescio dei 1665 sono ancor@ presenti nei 1670. Altra cosa importante da dire su questa monetazione anteriore al 1684, è che venne vietata la circolazione da appunto il 1684 e gravi sansioni vennero previste a carico dei trasgressori. Per questo tali pezze sono più rare, appaiono meno delle altre, devono essere state demonetate in massima parte. Nel 1665/1670 le emissioni di queste monete avevano valore di 5 lire, 13 soldi, 4 denari, mentre dal 1684 il 6 Giugno uscito il bando la valuta era di 5 lire, soldi 9, denari 4 .
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  35. Ahhh.. di questa tipologia di moneta sono particolarmente affascinato, per me è la più bella... poi quando vedi dei pezzi come quello da 2000 euro.... beh prima o poi un pezzo almeno SPL lo porto a casa... Tanti anni fa come già detto, mia nonna sapendo che raccoglievo monete(non si può dire che le collezionassi, avrò avuto 8/10 anni), mi chiamò in camera sua e da un cassetto del comò prese fuori questo scudo ed un altra moneta da 5 franchi francese e di disse di sceglierne una (l'altra era per mio cugino) ed io senza saperne nulla scelsi la 5 lire..... ad oggi è una moneta da 20 euro è un mb lucidata (per mia colpa).... e sempre in collezione....
    1 punto
  36. Il grande monete da 10-pesos di questo disegno erano popolarmente chiamate "Hidalgo Grandes." Simili più piccoli 5-peso, chiama il tuo, messicani spesso un "Hidalgo Chico". v. --------------------------------------------------- The large 10-peso coins of this design were popularly called “Hidalgo Grandes.” The smaller 5-peso, like yours, Mexicans often called a “Hidalgo Chico.” v.
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  37. mi sa di sì @gennydbmoney ho trovato questo http://miles.forumcommunity.net/?t=56324008.. Grazie!!
    1 punto
  38. Infatti non la comprerei... Questa discussione può generare a logica due considerazioni alternative. Premetto che queste affermazioni sono totalmente scevre da ogni insinuazione polemica dato che non voglio scatenare le solite liti (infatti la moneta potrebbe essere veramente autentica anche se a me non sembra così). 1) siamo ormai troppo sospettosi e vediamo falsi senza ragione (io penso che in alcuni casi sia effettivamente così...). 2) alcuni mostri "sacri" della numismatica non sono poi così "sacri" (non tutti ovviamente e senza generalizzare: ognuno risponde solo per sé stesso).
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  39. Buongiorno a tutti! Ieri sera mi stavo “godendo” la serie Divisionale 2017 di San Marino che mi è arrivata un paio di giorni fa Guardando bene le monete ho notato che tutte presentano al dritto, oltre alla sigla dell’autore Arno Ludwig (AL) anche una sigla per il “modellizzatore” (spero di aver interpretato bene l’abbreviazione MOD.) Praticamente ogni moneta porta una sigla diversa che rappresenta il meglio degli autori ed incisori di monete sammarinesi / italiane / vaticane 2 cent E.L.F. MOD. sigla di Ettore Lorenzo Frapiccini 5 cent MAC. MOD. sigla di Angela Maria Cassol 10 cent M.C.C. MOD. sigla di Maria Carmela Colaneri 20 cent MOMONI MOD. sigla di Claudia Momoni 50 cent UP MOD. sigla di Uliana Pernazza 1 Euro LDS MOD. sigla di Luciana De Simoni 2 Euro SP MOD. sigla ?? Per la moneta da 1 cent il discorso è leggermente diverso in quanto, oltre alla firma del diverso autore Antonella Napolione (A.N.) è riportato l’incisore 1 cent U. INC. sigla ?? Sono rimasto un po’ stupito di questo, in quanto avevo letto che sarebbe stata la sola Sig.ra Pernazza, l’incisore di tutta la serie (RIF: http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=12077 ) Preso atto di questo.. mi dareste una mano per capire chi sono gli ultimi due incisori di cui non riconosco la sigla? Grazie mille!!
    1 punto
  40. Vignetta tratta dal numero di agosto de 'l'altra enigmistica'.
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  41. Caro @min_ver, ch'io sappia sono solo alcuni 5 Lire del 1872 della zecca di Milano a presentare la variante "orli larghi" ed è un errore dovuto all'errata regolazione della macchina orlettatrice circolare da parte dell'operatore, il quale, accortosi del "misfatto" ha provveduto a correggere la larghezza del bordo. Pertanto solo alcuni dei primi esemplari riportano questa caratteristica. Il Gigante si limita ad una rarità pari a R3, mentre il Montenegro e l'Attardi lo portano ad R4. E per quanto ho potuto capire parlando, con operatori del settore, è più realistica quest'ultima valutazione. Oltretutto, i pochi esemplari passati in asta, sono sempre (per quel che ne so) rimasti al di sotto dello SPL. Chi ha avuto la fortuna di osservarne uno, ha potuto constatare che gli orli sono "veramente" larghi... 25 novembre 1998 - asta Negrini - q.BB (ex. collezione Rocca) a £. 6.440.000 (diritti compresi); 7/8 dicembre 2006 - asta In Asta - BB+/SPL a €. 2.700,00; 18 gennaio 2013 - asta Negrini - q.BB (ex. collezione Rocca) a €. 4.200,00 (più diritti); 27 ottobre 2013 - asta Nomisma - q.BB (ex. collezione Rocca) a €. 13.500,00 (più diritti). Queste sono le aste di cui ho saputo del passaggio dello scudo in questione. Se non vado errato, su 4 aste, un esemplare (il peggio conservato) è comparso 3 volte in un crescendo di valore continuo; il meglio conservato (ed economico) una volta sola.
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  42. Ciao a tutti, inizio a fare un elenco a titolo esemplificativo e non esaustivo di quanto trovato nei vari anni: Andorra: 2 euro 2015 - 1 euro 2016 Austria: 1 euro 2003 Belgio: 2 euro 2001 - 10 cent e 1 euro 2003 (quest'ultimo pare avere una tiratura di 6.000.000 di pezzi ma non se ne trovano in circolazione) Francia: 2 euro commemorativo 2015 bandiera FDC da rotolino con faccia comune ruotata di 180 gradi Germania A: 50 cent 2007 Germania D: 2 euro 2005 - 1 e 2 euro 2006 - 1 euro 2007 - 1 euro 2008 Germania F: 50 cent, 1 e 2 euro 2005 - 1 e 2 euro 2006 - 50 cent 2007 - 20 cent 2007 cartina errata Germania G: 10 cent e 2 euro 2005 - 2 euro 2006 Germania J: 20 cent e 1 euro 2004 - 50 cent e 2 euro 2005 - 10 cent 2006 - 1 euro 2007 - 50 cent 2008 - 50 cent e 1 euro 2011 Lussemburgo: 1 euro 2007 - 1 euro 2008 - 1 e 2 euro 2009 Monaco: 2-10-50 cent, 1 e 2 euro 2001 - 10-20-50 cent, 1 e 2 euro 2002 - 20 cent, 1 e 2 euro 2003 - 1 euro 2007 - 2 euro 2009 Olanda: 50 cent, 1 e 2 euro 2004 - 10,20,50 cent, 1 e 2 euro 2005 - 10,20,50 cent, 1 e 2 euro 2006 - 10 cent e 1 euro 2007 - 50 cent e 1 euro 2008 - 50 cent 2009 - 20 e 50 cent 2010 - 50 cent e 2 euro 2011 - 10,20,50 cent, 1 euro 2012 - 1 e 10 cent 2013 Portogallo: 1 euro 2008 cartina errata San Marino: 20,50 cent, 1 e 2 euro 2002 - 20 e 50 cent 2003 - 20 e 50 cent 2005 - 5 e 50 cent 2006 - 50 cent 2007 - 20,50 cent, 1 euro 2013 - 20 cent 2016 Vaticano: 20 cent 2004 - 50 cent 2005 Sede Vacante (quasi tutti già pubblicati in Osservatorio rarità, alcuni dimenticati mentre altri di prossima pubblicazione in quanto ritrovati ultimamente)
    1 punto
  43. Parte della mia Biblioteca numismatica e di storia sabauda
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  44. taglio 2 euro cc paese italia anno 2017 A tiratura 1.500.000 condizioni spl città trieste note news!!!!!!!!!
    1 punto
  45. Ecco il 10 €uro Architetture dei Ferro / Europa Star Programme Series ( acquistate in zecca giovedi scorso )
    1 punto
  46. bellissima la credo dei Burgundi, forse Visigota... fortunatamente ho una biblioteca tematica ricca, con un po' di pazienza cercherò partendo dal Belfort che ne censisce molte bell'acquisto
    1 punto
  47. Carissimi, volevo condividere con voi la mia recente visita la museo Nazionale delle Terme di Diocleziano, dove sono stato particolarmente attratto da diversi pezzi raffiguranti il dio Mitra che voglio qui presentarvi. Il culto mitraico Mitra è una divinità iranica: il suo nome significa “contratto, amicizia” e, nel contesto di origine, il dio era venerato come garante solare della stabilità sociale e del potere regale. Nel mondo romano il mitraismo compare nella seconda metà del I secolo d.C. Il culto assume caratteristiche differenti, divenendo riservato a iniziati di sesso maschile, prevalentemente militari. Secondo la mitologia mitraica, il dio nasce da una pietra, armato di un coltello e di una torcia, con il tipico berretto frigio. Dopo uno scontro vittorioso con il Sole, Mitra ottiene la corona radiata. L’episodio centra del mito è la tauroctonia, l’uccisione del toro, raffigurata in tutti i suoi luoghi di culto. Mitra afferra l’animale dalle narici e affonda il coltello nel suo fianco alla presenza di un corvo e di un cane che ne lambisce le ferite, accanto a un serpente; uno scorpione attanaglia i genitali del toro dalla cui coda spuntano spighe di grano. Secondo alcuni storici, il culto di Mitra potrebbe simboleggiare la forza del Sole all'uscita dell'equinozio di primavera dalla costellazione del Toro verso la costellazione dell'Ariete, avvenuta nel XIX secolo a.C. La morte del toro genera la vita e la fecondità dell'universo, il quale essendo pure il segno di Venere, mostra come l'astro con la sua energia, rigenera la natura. In effetti, in molte rappresentazioni della tauroctonia, la scena comprende anche i simboli del Sole, della Luna, dei sette pianeti, delle costellazioni zodiacali, dei venti e delle stagioni. Il culto si svolgeva nei mitrei, ambienti solitamente sotterranei a pianta rettangolare absidata, con lunghe panche ai lati dove gli iniziati sedevano durante il banchetto rituale a base di pane e vino. Nell’abside era l’altare del dio, con la scena della tauroctonia. Il culto misterico prevedeva sette gradi di iniziazione: Corax, il Corvo, Cryphius o Nymphius, l’Occulto o lo Sposo, Miles, il Soldato, Leo, il Leone, Perses, il Persiano, Heliodromus, il Messaggero solare, e il più alto, Pater, il Padre. Santo Stefano Rotondo. Il mitreo si trova sotto il pavimento della chiesa di S. Stefano Rotondo, ed è stato rinvenuto durante recenti scavi e l’’edificio era probabilmente collegato con la vicina caserma degli eserciti provinciali (Castra Peregrina). Il mitreo, databile al II secolo d.C., è costituito da un ambiente rettangolare con due banconi ai lati e un’edicola sul fondo. Probabilmente all’inizio del III secolo d.C. l’edificio fu ingrandito e fu realizzata un’edicola più ampia. Le pareti sono decorate da affreschi; tra questi spicca quello con la personificazione della Luna, appartenente alla prima fase dell’edificio. Rinvenuto nella chiesa è il grande rilievo marmoreo databile intorno alla fine del III secolo d.C. rappresenta una scena di tauroctonia sotto la volta celeste ed era originariamente nel Castra Peregrina. Il rilievo che presenta ancora tracce di colore originale e di doratura, doveva sostituire un rilievo precedente in stucco.
    1 punto
  48. Benvenuta Giovanna! Hai scelto un bell'argomento per la tua tesina, che affronta la più bella produzione monetaria mai raggiunta nella storia dell'arte. Anche per questo gli aurei, i tetradrammi e i decadrammi dei cosiddetti "Maestri Firmanti" hanno attirato da sempre gli studiosi numismatici, anche con veri Corpora. Una inevitabile conseguenza della comparsa di un Corpus è che si ha la sensazione che si abbia detto tutto e determina una sorta di impigrimento ad affrontare ulteriori studi, a meno che non compaia un nuovo fattore innovativo, come ad esempio un grande e nuovo ripostiglio in grado di suggerire nuovi approcci. Dopo questa premessa, è da rilevare che ci sono studi che iniziano ad essere vecchi, come il glorioso Tudeer sui tetradrammi, Se uno studio è fatto bene e con molti scrupoli, come nel caso del Tudeer, è difficile che ci siano molte novità per quanto riguarda i conii, mentre ci sarebbe da aggiungere un inquadramento più puntuale sulla sequenza e sulla cronologia. Confermo che Fischer-Bossert ha quasi concluso il suo "aggiornamento" del Tudeer, anche se ancora non so quando si prevede la sua pubblicazione. Mi dispiace che il tuo amico si senta demoralizzato, sentendosi spiazzato da questa iniziativa, che è stata condotta anche con importanti mezzi a disposizione (so ad esempio che Fischer-Bossert ha potuto visionare e fotografare tutti i tetradrammi presenti nei vari musei, incluso quello di Siracusa). Circa gli aurei siracusani attribuiti ai maestri Kimon ed Euainetos, al tempo di Dionisio I, lo studio della Bérend è sicuramente meglio fatto di quello del monsignor De Ciccio, non tanto perché più recente, ma proprio perché condotto con maggiore professionalità e attenzione ai dettagli. Quindi il numero dei conii indicato dalla Bérend è molto più vicino alla realtà. Al massimo dopo il 1993, anno della pubblicazione dello studio della Bérend, possono essere comparsi alcuni esemplari nuovi e qualche conio nuovo, ma non cambia molto il quadro generale (io non ho affrontato questa specifica materia e quindi non so indicare quante e quali novità ci possono essere). Tu hai già indicato le principali opere in grado di coprire i maggiori nominali prodotti dai Maestri Firmanti e puoi provare a riassumere, tenendo però presente che ci sono nuove ipotesi soprattutto sull'ordine e datazione delle emissioni. Interessante ad esempio lo studio di Rosa Scavino su "La cronologia dei decadrammi di Euainetos e Kimon. Rapporto con le emissioni auree dei maestri firmanti", apparso su RIN 109 (2008), pp. 133-174. Questo studio potrebbe fornirti uno spunto per la tua tesina.
    1 punto
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