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  1. uzifox

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/24/17 in Risposte

  1. Quando ho letto l'anteprima della tua risposta e ritenendola con fiducia (ahimè!) frutto di un minimo non dico di conoscenza numismatica ma almeno sana ponderazione ero pronto a trovarmi di fronte all'ennesimo catorcio monetale mezzo arrugginito trovato chissà dove ed ero anche già alquanto alterato dall'idea del neofita di turno che metteva pure il tag "approfondimento" e mi tocca pure perdere tempo a modificare il tag. POI NO. APRO LA DISCUSSIONE E VEDO QUESTO GIOIELLINO! Allora. Che vogliamo fare? Vogliamo continuare a sparare st...upidaggini a casaccio senza fondamento con addirittura perentori "Sicurissimo" dando informazioni ERRATISSIME (magari causando pure un potenziale danno economico come in questo caso) a chi si rivolge speranzoso di trovare persone competenti o vogliamo iniziare ad acquisire non dico competenza ma almeno della sacrosanta ponderazione nelle risposte fornite qui sul forum? Poi dopo non ci lamentiamo e facciamo le vittime se qualcuno, giustamente, si inalbera leggendo sciocchezze di tale portata e reagisce in malo modo... A buon intenditor poche parole Saluti Simone - Staff "Lamoneta.it" PS E ora riapro la discussione.
    11 punti
  2. Potevi cogliere l'occasione per parlare di una moneta rarissima e nel contempo rendere omaggio alla memoria di un grande Perito, ma "per ammazzare il tempo", hai preferito inventare la balla del mercatino, dei 50 euro e non rispondere quando ti è stato chiesto chi fosse il perito che aveva chiuso la moneta, creando inevitabilmente i presupposti dell'equivoco. Immagino tu sappia che il Littore anno V non è esattamente una moneta che hanno tutti in collezione; è già tanto se si riesce, durante una vita di collezionismo, a vederne qualche esemplare dal vivo. D'altra parte, è una moneta abbastanza falsificata, per quanto anche la visione di esemplari dell'anno VI modificato a V non è qualcosa che il collezionista "comune mortale" veda tutti i giorni...anzi. Perciò ', "sfidare" il Forum per sondarne la competenza proponendo una moneta del genere, è già di per se un'idea balzana; ma sfidarlo presentando la moneta nel modo in cui l'hai presentata tu e non rispondendo allorché ti è stato chiesto da chi la moneta fosse stata chiusa (e in quel momento non ti avevano ancora "ri-bannato"), non poteva che trasformare la discussione nell'equivoco in cui è finita. Dal mio punto di vista, l'unico aspetto positivo di tutta questa inutile discussione è che il temuto allarme sulla possibile presenza di perizie di Angelo taroccate è rientrato. Per il resto, se ti diverti così continua pure....ma poi non prendertela se con il tuo atteggiamento crei i presupposti per rovinare discussioni che potrebbero, se proposte correttamente, risultare anche molto interessanti. Mi sorprende leggere negli ultimi tuoi interventi un certo risentimento per qualche commento non proprio gradevole nei tuoi confronti. Non so. Forse ti sfugge che in questa discussione hai preso per i fondelli il Forum (tra l'altro, se vogliamo dirla tutta, essendo già stato bannato e pertanto fregandotene allegramente del regolamento). Forse sei deluso perché ti aspettavi anche dei ringraziamenti? saluti. m.
    8 punti
  3. non sono un bravo fotografo, questa è la mia piccola biblioteca acquistata in tanti anni di collezionismo
    6 punti
  4. I tui commenti sono stati ben peggiori, e forse basati sul fatto di non aver neppure guardato la moneta, o scritti tanto per scrivere ed aumentare il numero di messaggi........ sono più rammaricanti le fesserie che ho scritto io o te? Io ero consapevole di scriverle te su quali basi hai fatto i tuoi commenti del tutto errati, fuori luogo e dicendo di essere serio anche a simoneart nei suoi commenti? Prova un po' a pensarci senza fare il permaloso di non averci capito nulla e di averla fatta fuori dal vaso.
    5 punti
  5. E non siamo neppure arrivati a parlare dei vaccini... [emoji23] Io sono contrario: più vaiolo per tutti!
    4 punti
  6. A questo punto, direi che si può chiudere. petronius
    4 punti
  7. Buona giornata, Scusatemi se sono incompetente, ma è possibile coniare una moneta così? È come può accadere? Il suo valore rimane nullo oppure é una cosa cosi bella e strana che magari è pure apprezzata economicamente?
    3 punti
  8. Salve a tutti! Leggendo pian piano, nei momenti liberi, la Storia dell'antica Roma, ultimamente mi sto interessando soprattutto al periodo di Ottaviano Augusto e in particolare ai monumenti da lui fatti costruire o restaurare; così sono capitata sul Portico di Ottavia e mi farebbe piacere condividere questa breve ricerca, sperando possa essere di vostro interesse Prima di parlarne, però, mi sembra giusto accennare alla donna alla quale è dedicato... [Credo che dividerò il post in due parti, altrimenti temo sia troppo pesante da leggere tutto di seguito] Ottavia minore, nata nel 69 a.C., era la sorella maggiore di Ottaviano Augusto; suo primo marito fu Gaio Claudio Marcello, console nel 50 a.C., dal quale ebbe tre figli. Alla fine del 41 a.C. Marcello morì e un anno più tardi Ottavia andò in sposa a Marco Antonio (il quale quello stesso anno era rimasto vedovo di Fulvia), consolidando così la pace tra quest'ultimo e Ottaviano, siglata dagli accordi di Brindisi. Dal loro matrimonio nacquero due figlie: Antonia maggiore e Antonia minore. Quando Marco Antonio tornò in Oriente (e, con l'occasione, anche da Cleopatra) per condurre una campagna contro i Parti, Ottavia cercò di "recuperare" suo marito: nel 35 a.C. si mise quindi in viaggio con denaro e truppe da consegnare ad Antonio, ma lui le mandò incontro dei messi ad Atene che le chiesero di tornare indietro. A quanto pare sarebbe stato lo stesso Ottaviano a fornirle le truppe, ben immaginando la reazione de collega, reazione che avrebbe potuto utilizzare per giustificare un'eventuale guerra contro di lui. Dopo aver consegnato le truppe ad Antonio, Ottavia tornò a Roma e il fratello le propose di lasciare la casa del marito e di andare a vivere da lui, ma lei rifiutò: forse qui, ed è solo un parere personale, si può vedere la sua volontà di comportarsi da esemplare matrona romana, restando in ogni caso fedele al marito; oppure amava davvero profondamente Marco Antonio. Comunque stessero le cose, il loro matrimonio finì nel 32 a.C., quando Antonio le inviò una lettera di divorzio. Anche questo "affare personale", tra altri motivi più prettamente politici, fu colto da Ottaviano come pretesto per avviare una guerra contro Antonio. Ottavia continuò comunque, anche dopo la morte del marito, a prendersi cura non solo dei suoi figli avuti da Marcello e Marco Antonio, ma anche dei figli che quest'ultimo aveva avuto con Fulvia e la "rivale" Cleopatra. Come altri membri della sua famiglia, purtroppo Ottavia morì molti anni prima di Augusto, nell' 11 a.C., e il fratello, che le era molto legato, le tributò alti onori e pronunciò egli stesso l'orazione funebre. Mi permetto una nota personale: da questi pochi elementi che sono riuscita a trovare su di lei, l'immagine che mi sono fatta di Ottavia è quella di una donna forse docile, ma anche tenace e dalla grande dignità e compostezza, dotata di un forte istinto materno e del dovere; credo rappresentasse senz'altro un esempio da seguire per le donne della sua epoca. Di seguito alcune immagini: un busto di Ottavia e un cistoforo in cui è raffigurata insieme a Marco Antonio
    3 punti
  9. @uzifox, @min_ver, Avete ragione ho sbagliato ho risposto di getto( in assoluta buona fede come sempre), ma senza approfondire, mi scuso con gli utenti se posso aver generato dei fraintendimenti. In futuro presterò maggiore attenzione. Saluti
    3 punti
  10. Se davvero sei un chimico alimentare sai di mentire spudoratamente e di infangare il lavoro di migliaia di persone che quotidianamente applicano con il massimo rigore le LEGGI e le buone prassi si produzione e denigri l'impegno di allevatori e agricoltori che volontariamente aderiscono ai disciplinari delle D.O.C, I.G.P. e delle varie etichette Ogm free etc. La qualità organolettica di un alimento e la sicurezza alimentare sono due cose profondamente diverse e ti chiedo di non giocare sulla seconda. Chiedo a un moderatore di mettere un freno a questo terrorismo da "scie chimiche" che alimenta solo l' ignoranza... e chiedo scusa a @min_ver per essere di nuovo intervenuto su un O.T. ma la sicurezza alimentare è il mio lavoro da altre 30 anni e certe sciocchezze ora e qui proprio non riesco a sopportarle... Un saluto Mario
    3 punti
  11. Roma antica , un pozzo di San Patrizio senza fine ; e' incredibile come Roma sia veramente un prezioso scrigno che ad ogni "buca" fatta per i piu' svariati motivi , in questo caso ad opera della comunale ACEA , porti alla luce frammenti della sua storia quasi tri millenaria . E' appena di ieri la notizia che nei pressi dello Stadio Olimpico , a pochi metri di profondita' , sono stati trovati sarcofagi romani di eta' imperiale . Sotto alcuni link del ritrovamento : http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/08/23/foto/archeologia_i_sarcofagi_romani_trovati_vicino_allo_stadio_olimpico_di_roma-173686356/1/ http://www.arte.it/notizie/roma/due-sarcofagi-allo-stadio-olimpico-13345 http://www.romatoday.it/eventi/cultura/ritrovamento-sarcofagi-romani-stadio-olimpico.html http://www.oggipalermo.it/2017/08/23/roma-nuove-sorprese-uno-scavo-allo-stadio-olimpico-trovati-due-sarcofagi-appartenevano-due-ricchi-fanciulli/
    3 punti
  12. Ho aperto la discussione per condividere con voi il mio ultimo acquisto..........da devoto di V.E.III mi sono trovato ad appassionarmi delle zecche piemontesi. Decisamente non è una passeggiata iniziare a capirci qualche cosa........però alle volte l'inesperienza porta a buoni frutti(sopratutto di chi vende nel mio caso) infatti l'ho comprata e pagata per un denaro tipo imperiale di Teodoro zecca di Chivasso....poi, praticamente per caso, ho capito che non era lei bensì un denaro di Manfredo II° del Carretto della zecca di Cortemilia........e la cosa non mi è dispiaciuta per nulla. Siccome è una moneta parecchio rara vorrei condividere con voi, che sicuramente saprete apprezzare, il mio gioiellino. Perdonate le foto leggermente sfuocate e i colori penosi però prima o poi mi devo decidere di comprare l'obbiettivo macro.
    2 punti
  13. Un nota di spiegazione che potrebbe non essere necessaria, ma nel caso in cui: "Prohibition" è stato il divieto di 1919-33 bevande alcoliche negli Stati Uniti ------------------------------------------------ Un 1919 pezzo di 10-cents canadese ha colpito a Ottawa l'anno divieto è stato ratificato a sud del Prohibition, negli Stati Uniti. È stato anche l'anno Edoardo, Principe di Galles, viaggiato la lunghezza del Canada e visitato gli Stati Uniti, tornando a casa nel Regno Unito nel mese di dicembre. Ricordando l'esperienza di 1919 nel suo libro di memorie di 1951, A KING’S STORY, l'ex re Edward VIII ha scritto, "quando sono arrivato a casa mio padre [George V], che non era mai stato negli Stati Uniti, mi chiesto innumerevoli domande su vari fenomeni americani—l'altezza dei grattacieli di New York, il numero di veicoli a motore nelle strade, lo stato di salute del presidente Wilson... "Ma più di tutto era curioso circa la vita in America sotto Prohibition... E di tutte le informazioni che ho portato indietro penso che quello che lui ha deliziato più è state la seguente filastrocca prelevato in una città di confine canadese: quattro e venti Yankees, sensazione molto secco, / è andato oltre il confine per ottenere una bevanda di segale. / Quando è stato aperto il giovane Holden, i Yankee hanno cominciato a cantare, / 'Dio benedica l'America, ma Dio salvi il re!' " E così qui su questo 1919 pezzo di 10-cents— sufficientemente importanti al momento di essere stato utile in un bar Canada—è il re che gli americani sicuramente (e ad alta voce!) tostate. v. --------------------------------------------------------------------------------------------------------- A note of explanation that may not be needed, but just in case: “Prohibition” was the 1919-33 ban on alcoholic beverages in the U.S. ------------------------------------------------ A 1919 Canadian 10-cent piece struck in Ottawa the year Prohibition was ratified south of the border, in the U.S. It was also the year Edward, Prince of Wales, traveled the length of Canada and first visited the U.S., returning home to the U.K. in December. Recalling the 1919 experience in his 1951 memoir, A KING’S STORY, the former king Edward VIII wrote, “When I arrived home my father [George V], who had never been to the United States, asked me innumerable questions about various American phenomena—the height of New York’s skyscrapers, the number of motor-vehicles in the streets, the state of President Wilson’s health… “But most of all he was curious about life in America under Prohibition…And of all the information that I brought back I think what delighted him most was the following doggerel picked up in a Canadian border town: Four and twenty Yankees, feeling very dry, / Went across the border to get a drink of rye. / When the rye was opened, the Yanks began to sing, / ‘God bless America, but God save the King!’” And so here on this 1919 10-cent piece—sufficiently valuable at the time to have been useful in a Canadian bar—is the King that Americans surely (and loudly!) toasted. v.
    2 punti
  14. In collezione: sotto il doge Francesco Morosini, per la guerra contro i Turchi (1685-1687): medaglia 1687. D/ Busti del doge, di Girolamo Corner governatore della Dalmazia e di Otto Vilhelm von Konigsmarck maresciallo generale delle truppe; due putti alati suonano le trombe della vittoria e pongono una corona d'alloro sul capo del Doge; sul contorno TERROR TVRCARVM. R/ In sei ovali sono rappresentate schematicamente altrettante località della Grecia (ri)-conquistate: LEPANTO - PATRASSO - CAST(EL) TORNESE - MISITRA STARTA (ovvero, Mistrà e Sparta) - CAST(EL) NOVO - CORINTHO - ATHEN(E); in basso, 1687. AE, g. 34, 42mm. Opus Gerog Hautsch. Volt. 1057. (Nota giustamente il Voltolina che la medaglia deve essere stata coniata non nel 1687 (quando si conclusero le conquiste delle località citate al R/) ma poco più tardi, dato che il Morosini è raffigurato nella sua dignità di Doge (fu eletto nel 1688) e dato che il Corner assunse il comando dell'armata veneziana solo nel periodo 1689-1690) Il Morosini, soprannominato il Peloponnesiaco proprio grazie alle sue imprese raffigurate in questa medaglia, ricordiamo che fu l'unico Veneziano ad aver avuto l'onore di essere immortalato in una statua all'interno del Palazzo Ducale, che ancor oggi è possibile vedere (ed è riprodotta fedelmente anche in una delle sue oselle). Questa medaglia, che fa parte della produzione norimberghese molto attiva nel XVII secolo (ricordiamo ad esempio quella commemorativa di Schulenburg per la presa di Corfù che avevo già pubblicato), rappresenta in modo barocco ed autocelebrativo le ultime effimere vittorie del Leone nel Levante. Gli ovali del R/, infatti, rappresentano in realtà delle conquiste (o meglio, riconquiste) che appaiono più importanti di quello che in realtà furono. Il territorio attorno a queste piazzeforti - peraltro schematizzate in modo ingenuo ma riconoscibili per un veneziano dell'epoca - era ancora e sarebbe rimasto in mano ottomana. Ed il Terrore dei Turchi, tanto strombazzato (in ogni senso) al D/, non sembra altro che una pura mossa propagandistica: dopo le recenti e cocenti perdite di Cipro e di Candia, che avevano portato giustamente molta insicurezza al governo della Serenissima, questa ed altre analoghe medaglie avevano lo scopo di rincuorare i cittadini, esagerando la portata delle "vittorie". Per le località meno conosciute, ricordo che Castel Tornese è l'odierna Chlemoutsi in Morea (dove ancora esiste la fortificazione rappresentata nella medaglia), mentre di Castel Novo non ho trovato ancora la località moderna. Riguardo ad Atene, infine, come dimenticare l'esplosione del Partenone trasformato in polveriera dai Veneziani?
    2 punti
  15. Grazie Simone. Devo ringraziare infinitamente chi mi ha regalato una coppia del genere, visto che ho anche la sorella. E grazie a te, ai primi 2 messaggi avevo iniziato quasi a pensare male del mio amico....non credevo in un regalo di migliaia di euro, ma neppure da nessun valore, sono davvero carine. Grazie davvero.
    2 punti
  16. Ciao @Rocco68, bellissimi questi mezzi tornesi che hai postato. Piccoline ma con tanto fascino. Vi posto un altro pezzo da poco entrato in collezione Saluti, Angelo
    2 punti
  17. Scusate signori, finalmente sono riuscito a recuperare il mio vecchio account, i pessimi commenti di DANALBE sono miei fatto con quell'accont provvisorio. Ho provveduto a comunicare allo staff il doppio account ed il problema, ora che tutto è risolto continuero a scrivere, se vi faccio piacere, con il vecchio e glorioso danielealberti.
    2 punti
  18. @ZenzeroRieccomi come promesso. La moneta da 20 Centesimi "esagono" ha una storia molto lunga e affascinante e da leggere a riguardo c'è moltissimo se vuoi approfondire. In estrema sintesi: a casa delle vicissitudini seguenti al primo conflitto mondiale e alla conseguente penuria di metallo si decise di riciclare (in senso letterale) le grosse quantità di nichelini 1894/1895 del precedente sovrano Umberto I che precedentemente erano stati ritirati dalla circolazione e accantonati in deposito. I vecchi nichelini furono quindi presi, riadattati alla bene e meglio per cercare di togliere la vecchia impronta e ribattuti con la nuova impronta con grosso risparmio ma un risultato non sempre ottimale. Infatti moltissimi esemplari in teoria fior di conio e "nuovissimi" mostrano tracce più o meno evidenti della moneta precedente. A questo aggiungici possibili errore tecnici in fase di ribattitura che possono causare fenomeni di decentratura che possono andare dal poco evidente all'estremamente evidente come quello della moneta che ci mostri. Non mi chiedere il come ciò accada proprio a livello tecnico "di macchina" perchè non te lo so spiegare (esiste tuttavia un libricino in ebook che spiega queste cose, ma dovrei cercarti il titolo). Non è comunque un evento tanto inconsueto ed esistono anche altri esempi in altre tipologie che presentano lo stesso difetto e ci sono varie vecchie discussioni qui sul forum proprio sulla moneta esagono con difetto similare. Per quanto riguarda la valutazione economica le monete con questi difetti hanno vari estimatori ma nel caso dell'esagono, in quanto c'è il discorso a monte della ribattitura su vecchia moneta, l'interesse è ancora più alto e cresce all'aumentare della conservazione e all'aumentare del difetto. Nel tuo esemplare l'entità del difetto è veramente notevole. E' QUINDI UNA MONETA DAL CERTISSIMO E IMPORTANTE VALORE ECONOMICO. Il quanto è da quantificare secondo quanto la saprai tu valorizzare nel venderla. In vendita diretta si parla sicuramente di almeno 100€ se la metti in asta e trovi due contendenti che la vogliono assolutamente chi può dirlo quanto può realizzare. Ti allego comunque alcuni VECCHI risultati di una casa d'asta ma online ci saranno sicuramente una miriade di altri esiti. Spero di esserti stato utile. Se vorrai ti posso postare una serie di letture riguardanti questa "povera" ma affascinante tipologia. Saluti Simone
    2 punti
  19. Porticus Octaviae Per risalire alle origini di quello che diventerà il Portico di Ottavia, bisogna tornare all'anno 179 a.C., quando il censore Marco Emilio Lepido dedicò un Tempio a Giunone Regina; nel 143 a.C. Quinto Cecilio Metello Macedonico, in quell'anno console, vi fece erigere accanto un Tempio a Giove Statore, il primo edificio sacro costruito interamente in marmo a Roma, opera dell'architetto greco Ermodoro di Salamina. Il Tempio venne dedicato intorno al 131 a.C., anno in cui Metello rivestiva la carica di censore; probabilmente venne ricostruito anche il Tempio di Giunone Regina ed entrambi vennero racchiusi nel Portico di Metello, ornato da opere d'arte greche tra le quali la Torma di Alessandro, opera di Lisippo, che Metello aveva riportato con sé come bottino di guerra dalla Macedonia. Questo gruppo di statue si trovava probabilmente lungo il lato meridionale del Portico, rivolto verso le facciate dei due templi. Tra le varie statue ve ne era anche una raffigurante Cornelia, madre dei Gracchi, celebre per essere stata la prima statua femminile esposta a Roma. Arriviamo ora ad Augusto che, negli ultimi 30 anni del I secolo a.C., promosse una serie di restauri su tutti i monumenti più rappresentativi nella zona del Circo Flaminio. Con il bottino della vittoria sui Dalmati del 33 a.C., finanziò la ricostruzione del complesso e lo dedicò ad Ottavia: non solo furono nuovamente restaurati i due templi, ma furono anche costruite un'esedra identificata con la Curia Octaviae (nella quale, forse, in epoca tiberiana si riuniva il Senato), e una biblioteca dedicata nel 23 a.C. a Marcello, figlio di Ottavia morto in quell'anno. Questa Biblioteca era forse situata sul lato settentrionale del Portico, ed era probabilmente articolata in tre ambienti: al centro un ampio ingresso, e ai lati una sezione greca e una latina. Inoltre, al Portico fu aggiunto un ingresso monumentale al centro del lato verso il Circo Flaminio, i cui resti sono tuttora visibili. Una precisa descrizione del Portico ce la fornisce Andrea Carandini nel testo che ho usato come fonte, La Roma di Augusto in 100 monumenti : questo grande spazio aperto che comprendeva i due templi era cinto a Est ed Ovest da porticus duplices (cioè a due navate), con colonnato esterno di ordine corinzio e interno probabilmente ionico; mentre a Nord e Sud da due porticus simplices, quindi a una sola navata. Il lato di fondo dei portici era un muro in tufo nel quale si aprivano delle finestre, una delle quali è ancora visibile nell'angolo sud-orientale. Il portico meridionale, quello che dava sul Circo Flaminio, era dotato di un doppio colonnato di ordine corinzio e al centro di esso, come abbiamo già visto, vi era l'ingresso principale: un grande propileo costituito probabilmente da quattro colonne marmoree di ordine corinzio, fiancheggiate agli angoli da due pilastri rivestiti di marmo; vi si accedeva tramite due scalinate poste ai lati di un podio. Di questo ingresso è oggi visibile il rifacimento di epoca severiana, in seguito ad un incendio che aveva danneggiato la struttura. Grazie per aver letto fin qui! Attendo con piacere, se vorrete, vostre aggiunte, considerazioni o correzioni Un saluto! Seguono una pianta, due possibili ricostruzioni con posizione del Portico, e un'immagine attuale:
    2 punti
  20. Buongiorno, fatte foto più decenti:
    2 punti
  21. Ciao. Forse sarebbe opportuno distinguere i cosiddetti "animali d'affezione" (principalmente cani, gatti, ma non solo) dagli animali selvatici e da quelli destinati all'allevamento. Ho sempre vissuto con qualche animale d'affezione da quando sono nato (l'ultimo cane mi è morto 3 anni fa) e fino all'età di 10 anni anche con qualche animale "da cortile" (galline e conigli), ovviamente allevati in appositi spazi esterni. Provenendo da un contesto, non tanto familiare, quanto "ambientale", nel quale gli animali, qualunque essi fossero, venivano di solito chiamati "le bestie" e dove, già in tenera età, venivi "iniziato" dal suddetto contesto ambientale all'attività venatoria (fra l'altro uno dei pochi divertissement del luogo a quel tempo, oltre a giocare a calcio e poco altro...), con tutto ciò che ne consegue e che è facilmente immaginabile, non penso di essere nella posizione più serena per esprimermi sull'argomento di questa discussione, dal titolo "Poveri animali..." Tuttavia, da comune osservatore di fenomeni "di costume", mi senbra di poter dire che mai, come di questi tempi, i nostri amati animaletti d'affezione siano stati più fortunati, più ben nutriti, più imbellettati e più vezzeggiati. Al punto che osserviamo dei fenomeni a mio avviso abbastanza ridicoli, quali il rifiuto da parte del gattino o del cane di quella crocchetta al salmone e senza polifosfati, perchè l'animale, solitamente, assume un'altra crocchetta, aromatizzata alla polpa di granchio. della quale non può più fare a meno. E se non gli dai quella crocchetta o quei bocconcini, l'animaletto si rifiuta di mangiare! Tornando ai ricordi della mia infanzia, un animale che si fosse comportato in questo modo......no, preferisco non tornare a quei ricordi! Quanto alla qualità del cibo che somministriamo ai nostri animali domestici, non saprei che pensare. Ho letto qui qualche intervento che ritiene dannosi questi prodotti, ma parlandone con un veterinario a proposito della dieta da assegnare ad un gatto "obeso", mi sono sentito dire che la tale crocchetta conteneva tutte quelle sostanze, bilanciate fra loro, che garantivano un corretto apporto di proteine, calcio, magnesio, potassio e chi più ne ha ne metta alla grassa bestiola. Ai miei tempi gli animali mangiavano gli avanzi del cibo della famiglia, altro che bocconcini aromatizzati. Quindi, francamente non saprei dire chi ha ragione e chi ha torto. Per quanto riguarda gli animali da allevamento, è vero che gli allevamenti intensivi hanno rovinato il gusto delle carni e anche del pesce, ma è anche vero che la qualità di questi alimenti non mi pare così dannosa, se poi l'aspettativa di vita, nonostante tutto, è sempre in ascesa ed è oggi quasi doppia rispetto a quella dei nostri bisnonni che mangiavano (quando mangiavano...) prodotti naturali. Poi se la gente ingrassa dipende anche dal fatto che mangia troppo e fa poco movimento, non solo e non tanto dalle carni degli allevamenti in batteria. Per quanto riguarda gli animali selvatici, il problema è in effetti serio. Dalle mie parti, specialmente nei periodi siccitosi come l'attuale, dalle montagne scendono in pianura cinghiali e cervi, che seppure non rappresentano un immediato pericolo per le popolazioni, tuttavia distruggono i raccolti e rovinano le piante. Gli agricoltori devono pur difendere il loro lavoro.....come possono. Non sarebbe male se qualche volta gli animalisti si mettessero nei panni (sudati) di costoro. Saluti. M
    2 punti
  22. E' indubbiamente il punto di forza della legislazione inglese in materia. Il PAS (l'archivio online che censisce tutti i ritrovamenti) rappresenta uno strumento meraviglioso e un archivio utilissimo per fare ricerche, studiare depositi e contesti. A me, che della numismatica apprezzo principalmente il "medium" storico rappresentato dalle monete, testimonianza diretta di un'epoca, questa cosa mi fa andare in brodo di giuggiole! Sapere dov'è stata una moneta, che ha fatto parte di un gruzzolo accumulato in un dato momento e occultato in un dato contesto... bé, rappresenta un indiscusso valore aggiunto che va ben oltre al valore economico delle monete. Abbinare la moneta al saggio e all'articolo che ne descrive il ritrovamento, studiarne il contesto, entrare in contatto diretto con l'archeologo o lo studioso che ha curato il tutto... beh, è davvero affascinante!
    2 punti
  23. .....mi raccomando di specificare come provenienza cantina umidiccia del nonno.
    2 punti
  24. L'unica cosa a basso prezzo, stantia ed avariata (oltre che trita e ritrita) che trovo qui è il qualunquismo da disinformazione che traspira ad ogni riga. Manca solo l'esempio dei cuochi a cui crescevano le tette perché mangiavano il collo dei polli e abbiamo fatto bingo. Sarebbe meglio tornare a parlare di animali, del loro benessere, del valore nel rapporto fra animale e uomo (bambino e anziano), del loro essere animali...con tempi, emozioni, paure e necessità....e troveremmo immense crudeltà anche fra chi, umanizzandoli, pensa di fare il loro bene Un saluto Mario
    2 punti
  25. Non capisco cosa ti aspettavi di diverso. Io rimango del mio parere, ovvero possibilista. La storia che hai raccontato è una storia che vale come quella di prima: 0. La perizia vale come la storia: parla la moneta... In questo caso le foto. Quindi se vuoi giudizi più accurati e non solo possibilisti abbi la compiacenza di fare foto migliori, non dico belle, ma almeno pienamente valutabili. @Giov60 la cosa divertente è che fu proprio Angelo a spiegarmi il trucchetto del vi modificato con la piegatura dell asticella destra della v per riempire il vuoto. Ho avuto poi la firtuna di osservarne uno così lavorato. Non ho foto al momento, ma sono sicuro che altri colleghi le possano avere.
    2 punti
  26. Si anche a me pare diverso come ritratto per essere una tipologia del tipo giovanile. Mi ricorda per certi aspetti il ritratto delle nozze con Maria Cristina sulle medaglie, per i tratti somatici.. Fra l'altro dello stesso anno.. Eros
    2 punti
  27. Parte della mia Biblioteca numismatica e di storia sabauda
    2 punti
  28. Buongiorno amici del forum, sto valutando seriamente l'acquisto di questa moneta di Quintillo per la qualità della conservazione. Difatti, moneta comunissima, presenta due caratteristiche non diffusissime per questo nominale: 1. Argentatura intatta 2. Tondello largo e ben centrato. Legende complete sia al dritto che al rovescio Ora, vorrei chiedervi se possono sorgere dubbi circa la sua autenticità. A giudicare dalla foto, non mi sembra di notare nulla di sospetto, anzi, vedo forse segni di coniazione (linee di espansione) a ore 11 del /D. In aggiunta sembrano esserci tracce di cuprite. Considerata però la conservazione del pezzo, l'ottima centratura (insolita, siamo forse nel punto più basso per la zecca di Roma del III secolo per qualità di antoniniani prodotti, rivolta sotto Aureliano qualche anno dopo docet) e l'argentatura quasi intatta, vorrei chiedere l'opinione dei terzosecolisti del Forum. Grazie a chiunque voglia cimentarsi. Ciao.
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  29. Nell’ambito del progetto di sistemazione delle varie emissioni che sono state coniate nel corso della Seconda Guerra Punica (o guerra annibalica), che corrisponde anche al momento in cui nacque il denario romano, mi sto occupando anche della monetazione coniata dai Punici in Sicilia in quel periodo. In pratica tale monetazione risulta concentrata nel periodo 213-210 a.C., tra lo sbarco dell’esercito cartaginese di Imilcone ad Eraclea Minoa con 25.000 fanti, 3.000 cavalieri numidi e 12 elefanti, inviato da Cartagine nella tarda primavera del 213 a.C. su suggerimento di Annibale in soccorso di Ippocrate, che era a capo delle forze siracusane filocartaginesi, ammontanti ad almeno 10.000 fanti e 500 cavalieri. Subito dopo lo sbarco in Sicilia, Imilcone si diresse verso Agrigento, che era retta allora da un presidio romano, che fu rapidamente annientato, così che la città passò saldamente in mano punica. Molto probabilmente fu in occasione dell’annientamento del presidio romano che fu sepolto il famoso ripostiglio di 52 aurei marziali (34 di 60 assi anonimi + 2 di 40 assi anonimi + 16 di 20 assi con spiga), rinvenuto nel 1987 nell’area del Bouleuterion, molto vicino al quartiere romano della città e quindi il 213 a.C. constituirebbe un terminus post quem per la coniazione di questi aurei (senza dimenticare che nel ripostiglio erano presenti solo i gruppi A e B degli aurei anonimi da 60 assi e mancava il gruppo C, che appare quasi sicuramente coniato in epoca di poco posteriore e presenta alcune affinità con i successivi aurei da 60 assi con simboli, molto probabilmente coniati nell’Italia meridionale). Serie con Melqart/Elefante Subito dopo avere conquistato Agrigento, Imilcone molto probabilmente fece coniare la prima serie punica, con i tipi Melqart/Elefante e la lettera punica “aleph” (forse la traslitterazione punica dell’iniziale di Agrigento). Questa serie è formata da 4 nominali, con la stessa tipologia e che si distinguono solo per i pesi e diametro: - Shekel (equivalente a un didramma di 6 scrupoli = peso teorico di 6,75 g) - Mezzo di Shekel (o dramma di 3 scrupoli = peso di 3,37 g) - Quarto di Shekel (o emidramma di 1.5 scrupoli = peso di 1,79 g) - Ottavo di Shekel (o triemiobolo di 0,75 scrupoli = peso di 0,84 g) Sono ormai a buon punto sul Corpus, rintracciando 52 esemplari di Shekel con 7 conii D/ e 6 conii R/, 106 esemplari di 1/2 Shekel con 7 conii D/ e 7 conii R/, 4 esemplari di ¼ Shekel con una sola coppia di conii e infine 2 esemplari di 1/8 Shekel con una sola coppia di conii. Shekel: NAC, 88/2015, 378 g. 7,00 ½ Shekel: Hess & Divo, 325/2013, 176 = New York Sale, 25/2011, 132 g. 3,41 ¼ Shekel: NAC, 10/1997, 196 = MuM 61/1982, 235 g. 1,37 1/8 Shekel: Sternberg, 31/1996, 687 g. 0,91 Si conoscono almeno 5 ripostigli contenenti esemplari di questa serie, 4 in Sicilia (in zone comprese tra Enna e Morgantina, anche se di ignota ubicazione più precisa) e 1 in Spagna (pubblicato dal Villaronga come rinvenuto a Tangeri in nord Africa, ma in realtà trovato in Spagna). Non si può escludere che sia stata una emissione coniata a Cartagine, come indicata da un orientamento dei conii generalmente rivolto alle ore 12 (anche se non mancano esemplari con diverso orientamento), esclusivamente per la spedizione di Imilcone. Tuttavia ritengo più verosimile che sia stato Imilcone a predisporre questa serie poco dopo la conquista di Agrigento, utilizzando maestranze cartaginesi al suo seguito. Questa emissione deve essere durata pochi mesi, verosimilmente fino alla fine 213 a.C. e inizio 212 a.C., seguita da una nuova serie a nome di Agrigento, anche al fine di soddisfare una certa autonomia della città, anche se sotto stretto controllo cartaginese. Serie con Zeus/Aquila In questa serie scompare il nominale di Shekel, ossia del didramma equivalente al quadrigato romano, che evidentemente era nel frattempo uscito dal mercato. Appare interessante constatare che i mezzi e i quarti di Shekel possono essere nettamente suddivisi in due gruppi, con incroci di conio solo all’interno di ogni gruppo. Molto probabilmente il primo gruppo è quello con aquila a sinistra e segni di controllo, mentre il secondo gruppo ha aquila a destra e ancora con segni di valore. Anche per questa serie sono ormai a buon punto sul Corpus, rintracciando 109 esemplari (+ 2 incusi) di 1/2 Shekel con 12 conii D/ e 12 conii R/, 17 esemplari di ¼ Shekel con 4 conii D/ e 6 conii R/ e infine 7 esemplari di 1/8 Shekel con due coppie di conii. ½ Shekel: I gruppo: CNG, 67/2004, 232 g. 3,15 II gruppo: Nomos, 6/2016, 99 g. 3,35 ¼ Shekel: I gruppo: NAC_25/2003, 56 g.1,70 II gruppo: CNG, 57/2001, 75 = Tkalec, 2002, 17 g. 1,68 1/8 Shekel: I gruppo: NAC, 10/1997, 97 = MuM, 61/1982, 37 g. 0,84 II gruppo: Copenhagen SNG 109 g. 0.86 Il controllo punico è rivelato dall’esistenza della lettera punica “het” fra i segni di controllo di alcuni conii del primo gruppo dei quarti di shekel. Ho notato che nel primo gruppo prevale ancora l’orientamento alle ore 12, mentre nel secondo gruppo l’orientamento diventa più casuale…. Molto indicativamente suppongo che il primo gruppo sia stato coniato nel corso del 212 a.C. e il secondo gruppo nell’anno successivo, considerando che Agrigento fu riconquistata dalle truppe romane nel 210 a.C. (anche grazie al tradimento dei Numidi guidati da Muttine). Più complessa è la sistemazione della terza serie, che è ancora in corso: Serie con Trittolemo/Cavallo Anche questa serie è composta da tre nominali ancora in argento, integrati da tre nominali in bronzo. Esiste uno studio di Walker, su un importante ripostiglio contenente molti esemplari di questa serie, trovato vicino Morgantina, con identificazione dei conii. Tuttavia ho constatato una situazione molto più complessa, con un numero nettamente maggiore di conii, per cui è importante riuscire a raccogliere un buon numero di esemplari illustrati. ½ Shekel: Ira & Larry Goldberg, 67/2012, 3088 g. 3,33 ¼ Shekel: NAC, O/2004, 1268 g. 2,16 1/8 Shekel: CNG, 91/2012, 60 g. 1,06 Unità BR (= Calciati 1): CNG, ea 130/2006, 116 g. 6,16 1/2 Unità BR (= Calciati 2): CNG, ea 327/2014, 494 g. 4.11 1/4 Unità BR (inedito): CNG, ea 327/2014, 496 g. 2,28 (un altro esemplare è in Parigi, De Luynes 3968 g. 1,65) Il primo e il terzo nominale in argento, come anche i bronzi, hanno in comune la lettera punica “het” che si ritrova anche sulla precedente serie agrigentina, mentre il quarto shekel ha inoltre le lettera punica “taw”. Queste lettere sono di incerto significato. E’ possibile che la maggior parte di queste monete sia stata coniata ancora ad Agrigento, ma ho notato che gli ultimi conii, con calo ponderale, sono molto più scadenti e forse sono stati coniati al seguito delle truppe cartaginesi. Molto probabilmente queste monetine erano destinate soprattutto ai cavalieri numidi, che imperversavano soprattutto nell’interno della Sicilia e non lontano da Morgantina… Ancora da definire la metrologia dei tre bronzi, che presentano al solito un'ampia escursione ponderale, ma i cui pesi standard dovrebbero essere rispettivamente 8, 4 e 2 grammi. Sono ovviamente graditi commenti su queste serie e in particolare se è possibile segnalarmi immagini e dati di esemplari che non sono reperibili online (in collezioni private o in cataloghi non facilmente reperibili). Le emissioni coniate da Annibale nel sud-Italia, soprattutto nel Bruttium, sono invece oggetto di separato studio di un mio collega.
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  30. Non sono mai stato un fervente animalista, malgrado ciò i fatti di cronaca che stanno caratterizzando l'estate mi spingono a chiedere all'umanità intera ma che cosa ci hanno fatto gli animali per maltrattarli e ucciderli senza pietà? Dalla povera orsa del Trentino (non bastava sedarla e spostarla, bisognava ammazzarla? Ha dei piccoli...), che tra tutti gli scempi è anche quello che in minima parte giustifico di più, al cavallo di Messina morto di caldo e fatica solo per trasportare in carrozzella degli idioti, al delfino cucciolo spentosi dal terrore perché quattro imbecilli dicevano farsi dei selfie con lui, ai poveri asinelli che qui a Santorini devono trasportare altri deficienti dal porto a Thira con 30 gradi e su una salita con 25% di pendenza. Ne muore uno alla settimana. Lo so che è retorico e demagogico, ma francamente ho più rispetto per un'unghia di uno di questi poveri animali che di coloro che li maltrattano e li uccidono. E tornando all'orsa del Trentino, e senza alcun timore di apparire estremista, mi chiedo ingenuamente perché chi uccide un altro uomo (che non lo fa certo per cibarsene o proteggere i propri cuccioli) non dovrebbe fare la stessa fine.
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  31. Si, è stata gia' postata molte volte.....se lo desideri....dammi il tempo di fare altre foto. È bello vedere crescere le collezioni come la tua, si capisce l'impegno e la passione che ci metti....so che ti stai dedicando per il momento solo alle Piastre di Ferdinando IV, Bravo, ti auguro di poterla concludere al piu' presto. Tienici aggiornati, Saluti, Rocco.
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  32. Caro Sirlad intervengo anch'io per fare eco a Simone (Uzifox), sull'intervento del quale non cambierei (come al solito) una virgola, a titolo di curatore di questa sezione. Non entro nel merito di questa interessante moneta postata dal nostro nuovo amico, che possiede come già detto valore perché il 20 centesimi esagono ribattuto sui nichelini di Umberto sono tipologie ricercate, ma per invitarti con molta bonarietà ad esprimere il tuo parere quando lo stesso sia ragionato e basato su conoscenze acquisite e verificate. Rispondere di getto senza la necessaria esperienza porta a due inevitabili conseguenze purtroppo: 1. Una perdita di credibilità di colui che si esprime errando; 2. Un vulnus per tutto il Forum dove un neofita che riceve risposte sbagliate non può che parlarne screditandolo. Quindi, se posso darti un suggerimento, a volte c'è più merito nell'osservare ed imparare che a intervenire magari anche in buona fede, ma scrivendo cose che bene non fanno alla cultura numismatica di cui, a ragione, questo Forum si fregia di essere un crogiolo tra i più qualificati. Sono sicuro che comprendi e che ti regolerai di conseguenza. Cari saluti M
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  33. Lui invece è dotato di superpoteri: ora è perfettamente invisibile.
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  34. Dei due studiosi che ho contattato uno mi ha già risposto: è dubbioso sulla resa dell'alpha e della upsilon. Attendo il parere del secondo e tiro le somme.
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  35. A me, già dalle prime foto, sembrerebbe uno spl, il metallo mi parrebbe gradevolmente ancora brillante. il 1856 e si un anno molto comune (insieme al 1857), ma asserire che si trovi più facilmente un fdc che un bb mi pare un po esagerato. Forse volevi intendere "non circolato"? è ben diverso... Poi se la si cerca senza graffi e altri difetti... buon divertimento
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  36. Dovrebbero uscire (prima o poi... Forse) gli Atti del Convegno "Il latino a Bisanzio" tenutosi alla Sapienza - Università di Roma, nel maggio del 2015.
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  37. anche quella Americana è stata una guerra e trovate giusto che si voglia cancellare dalla memoria i perdenti perchè schiavisti? allora abbattiamo le statue dei Romani anche loro compravano e vendevano schiavi !!! (ecco che siamo arrivati al nocciolo della questione, con lo stesso principio un giorno si abbatteranno le statue Romane, simboli religiosi come fanno già i Talebani, quelli fascisti e le monete che li riportano) vedi che non siamo poi tanto fuori dal seminato della guerra e della numismatica.
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  38. Sto aspettando il parere di uno dei massimi studiosi di lingue antiche: appena mi risponderà (in genere è veloce), vi riferirò.
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  39. Ciao @molay666, Mi orienterei sul follis di Costanzo II con VOT XX MVLT XXX. Ora sono fuori casa ma appena posso provo a trovarlo, anche se penso che qualcuno lo farà prima di me. A presto, Alb123
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  40. iniziamo ad inquadrare il linguaggio, purtroppo del lidico si conosce ben poco, quasi sicuramente si tratta di una lingua con influenze Ittite e greche. Stà analizzando un o studio sulle lingue anatoliche e si aprono interessanti argomenti su cui discutere.
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  41. La prima impressione che ho avuto guardando le foto e' che si trattasse di una moneta autentica.. come ho scritto subito.. il dubbio che si trattasse di un anno VI modificato in V e' purtroppo sorto da alcuni fattori: foto non adeguate, prezzo di vendita 50 euro, la mancanza della foto della perizia (che potevo anche immaginare potesse recare anno VI modificato... Cio' in linea teorica poteva giustificare anche il prezzo di 50 euro). In passato mi e' capitato di vedere questa moneta modificata... ci sono state anche discussioni ricordo... non so se qui sul forum e sul precedente forum ebay che un tempo era molto affollato... e devo dire che le differenze non si riuscivano a notare senza foto adeguate... all'epoca ero alle prime armi e quindi era anche tutto piu' difficile. A questo bisogna aggiungere anche l'alone di mistero dell'utente che non dava spiegazioni alle domande inizialmente poste... per cui per me e' stata una discussione campata in aria sulle ipotesi... non si puo' esprimere un parere su foto inadeguate vista la materia in questione
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  42. ? bhe che dire, davvero un bellissimo ritrovamento, molto particolare, complimenti per l'occhio @Alex-Vee. Inoltre anche la moneta è in ottime condizioni
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  43. Si, alcune date della tipologia impero (quelle che hai postato) hanno più valore. Tutta la Serie 1936, 2 lire 42, 2 lire 43, 1 lire 43, 50 centesimi 43. Se le hai postale una per una per assegnarle conservazione e valore.
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  44. Lo so che siete in vacanza.......e non avete tempo di postare le vostre belle monete napoletane.... Lo faccio io per voi, approfittando di prove fotografiche. Ecco il mio Tornese del 1827 Francesco I.
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  45. Grazie Cinna74, seguendo il tuo link ho potuto vedere che una moneta molto peggiore di quella che avevo puntato è stata venduta a 7.5 più diritti.... Questo vuol dire che aveva ragione Monetaio che non era una moneta per me. Forse mi avrebbero chiesto 12/13 Per vendermela. Bravo numismaticaelite2010 che l'avrebbe presa ad occhi chiusi a 5. Bravo minver che è partito un Po timido ma poi avrebbe preso anche quelle che non ci sono in questa conservazione ?. Ottimo a Marfir che alla fine ha spazzato ogni dubbio e la pulita a tutte le "bischerate" l'ha data lui ?. Infine eccellente al misterioso personaggio che mi ha scritto subito in privato prendendo in pieno conservazione e valore. Grazie a tutti gli intervenuti è stato un piacere leggervi in queste ""noiose"" giornate di ferie.
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  46. Posto il piccolo contributo , vedetela come la piccola biblioteca di un ragazzo di 22 anni
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  47. Con piacere vi mostro una parte della mia biblioteca numismatica (ricordate che sono un pessimo fotografo)!
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  48. Wow...che bella biblioteca polposa, complimenti Poemoenius...tra l'altro noto un'accurata scelta dei testi di riferimento nel settore numismatico del tardo impero romano-bizantino. Io ho scelto di ampliare la biblioteca a più settori, quello greco, islamico e le zecche italiane... posto anch'io qualche foto esemplificativa, l'impianto del mio studio-biblioteca è di stile più classico e la postazione di lavoro con scrivania al centro è circondata da librerie contenenti opere di numismatica e storia come necessario complemento, ci sono anche due poltroncine vicino alla finestra per letture più comode e rilassanti per gli ospiti... il tempo dedicato allo studio della storia e delle monete deve svolgersi in uno spazio gradevole e possibilmente comodo
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  49. Salve @simone78, concordo con quanto detto da Eliodoro che mi ha preceduto. Provo a darti qualche info in più: Regno di Napoli. Filippo III d'Asburgo, Re di Spagna (1598 - 1621). Mezzo ducato in argento della zecca di Napoli datato 1609. D/ PHILIPP III D G REX ARAG VT Busto radiato e corazzato del Re rivolto a sinistra. Dietro, le sigle IAF/G su due righe e, sotto il busto, la data +1609+ R/ + SICILIAE E + HIERVSAL . + Stemma coronato a forma di cuore in cornice di cartocci. Sigle: IAF = Giovanni Antonio Fasulo, Maestro di Zecca dal 1594 al 6 settembre 1611; G = Gaspare Giuno, Maestro di Prova dal 1591 al 1609. Riferimenti: Pannuti-Riccio, p. 139, n° 5; CNI XX, p. 184, n° 64. Rarità: Non comune (NC). Per la tipologia, è una moneta di bella qualità.
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