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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/27/17 in Risposte
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Cari amici, vorrei condividere con voi la soddisfazione di essere diventato Perito Numismatico. Per quanto tale qualifica sia attribuita in maniera discutibile, resta comunque un motivo di orgoglio per me: vuol dire che almeno so distinguere una moneta da un tappo della birra! La cosa bella è che sono l'unico Perito della mia Provincia (non dirò quale per non farmi pubblicità che non voglio)... La cosa brutta è che il collezionismo numismatico qui da me non ha un gran seguito e, probabilmente, non perizierò mai nulla. [emoji5]23 punti
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Un bel truppone, quasi un appuntamento irrinunciabile per la numismatica milanese e non solo e dobbiamo anche considerare chi non fa parte del mondo di Lamoneta. Io credo che la numismatica milanese da tanti segnali che vediamo sia in un momento fantastico, quasi un Rinascimento, a mio modesto modo di vedere il bello deve ancora venire con nuovi traguardi da raggiungere...a noi tutti5 punti
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Recentemente mi è stato commissionato il restauro conservativo di un certo numero di medaglie devozionali, particolarmente ossidate ed in precario stato di conservazione per un recupero al meglio delle stesse. Oggi posto quella relativa al Santuario della Madonna del Rosario di Pompei, che presentava una vasta ossidazione che copriva quasi interamente il figurato del D/ e l'ornato del R/. Dopo una serie di adeguati lavaggi, ho provveduto all'asportazione meccanica delle ossidazioni, con un lungo lavoro al microscopio. L'eliminazione dell'ossidazione ha scoperto anche il punzone di produzione dello Stabilimento Johnson. Allego una serie di foto dei vari step di lavorazione.4 punti
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Rimaniamo nel periodo, e omaggiamo il primo tondello argenteo coniato in Italia con il sistema metrico decimale... Un capolavoro stilistico, da innamorasi a prima vista, il dritto riporta due figure allegoriche frutto della maestria incisoria del grande scultore e medaglista Italiano Amedeo Lavy. Certi testimonianze storiche, racchiudono a volte in semplici tratti l'essenza. Come rimanere indifferenti... Eros Repubblica Subalpina 5 Franchi AN 104 punti
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Torno alle monete con una estrema rarità, una emissione speciale, fatta forse per qualche occasione o per personaggi illustri. Crippa parla solo di 8 esemplari conosciuti, siamo ovviamente nel R/5. E' un pezzo della NAC 69 da due ducatoni del 1643 di Filippo IV, per curiosità, il diametro è di 46,1 mm. e il peso di 63,94 gr. Che faccio continuo ?4 punti
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28 – 08 – 2117 Salve, chi mi aiuta a risolvere questo enigma? Ho trovato in un negozio che tratta oggettistica della terra questo quadro con su applicati dei dischetti in acciaio ricoperti di rame, il test della stratificazione molecolare li ha classificati come eurocent di un secolo fa. Tengo a precisare che l’oggetto è stato regolarmente decontaminato come prescrivono le attuali norme e quindi posto in libera vendita. Magari c’era una scritta, intravedo qualcosa ma forse è solo una mia impressione, in quest’ultimo caso chi ha realizzato quest’opera poteva quantomeno lucidare quei dischetti che formavano le lettere e passargli sopra una vernice trasparente. Grazie a chi interverrà3 punti
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Buona Domenica Sciolgo la mia riserva; conferma la presenza per aperitivo e pranzo. saluti luciano3 punti
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Ritorniamo al periodo insurrezionale, affascinate nelle sue mille sfaccettature, anche se il prezzo fu alto.. Testimonianza di quei giorni a Milano in Corso di Porta Romana... Di Seguito giusto per contestualizzare l'aspetto Numismatico un simbolo...3 punti
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Buongiorno, A questa Piastra ci tengo particolarmente, per me è un documento storico vivente successivo alla Repubblica Napolitana. Ferdinando IV, dopo il Congresso di Vienna assunse il titolo di Re delle due Sicilie con il nome di Ferdinando I. Ordina di eliminare ogni traccia monetale della vecchia repubblica e si procedette a reimprimere la nuova effige sulle monete, operazione che non sempre ottenne lo scopo di cancellare la vecchia moneta.....succedeva come nel caso della Piastra postata....che le vecchie impronte si intravedessero ancora. Le Piastre reimpresse riportano tutte una lettera R davanti la data. Le monete "cancellate" furono le Piastre della Repubblica Napolitana, i dodici carlini di murat e le Piastre di Giuseppe Napoleone . Furono reimpresse anche monete in rame. Rarissimi sono i nominali in rame che riportano sia la R che la scritta REIMPRESSA.3 punti
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Buon pomeriggio e buona domenica agli amici del forum! Oggi ho approfittato di uno degli ultimi giorni liberi per vivere un po' da turista la mia amata, ma purtroppo poco vivibile, Roma. Ho così deciso di tornare a visitare i Musei Capitolini, visto che non ci tornavo da diversi anni. Con piacere, ho finalmente potuto visitare il Medagliere (l'ho sempre trovato chiuso nelle altre occasioni..). Così come ho fatto per il Medagliere di Aquileia, spero di fare cosa gradita postando qui le poche foto che ho scattato. Mi si perdonerà la scarsa qualità delle immagini, ma stavo con il cellulare e ho dovuto modificarle parecchio per renderle caricabili. Non ho fotografato tutto, naturalmente, ma spero se non altro di far conoscere una parte del museo poco nota ai più Un saluto, Afranio2 punti
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Buonasera a tutti, approfitto per riaprire questa bella chiacchierata sulle biblioteche private e sociali, per informare gli studiosi interessati che la biblioteca sociale del Centro Numismatico Valdostano di Aosta, con i suoi attuali 1634 volumi piu' un migliaio tra cataloghi e riviste, e' a disposizione, ma solo in consultazione in sede ai non iscritti. Gli orari di apertura della sede, sono i seguenti: primo, terzo e quinto venerdi del mese dalle 20,30 alle 22, 00 circa in via Monte Pasubio, 13 ad Aosta. Nel corso dei quasi sessant'anni di vita dell'associazione, i soci hanno sempre mantenuto l'attenzione sull'acquisto dei libri, compatibilmente con le disponibilita' economiche dei momenti. Poi nel 2006 come bibliotecario e segretario, sono riuscito a farmi creare appositamente da un amico un software con il quale ho iniziato a catalogare tutti i 1634 volumi acquistati e donati alla data odierna. Questo software, permette di creare in pdf e stampare diversi report, di registrare i prestiti e stampare le etichette alfanumeriche da applicare sui dorsi. Il nostro scopo, per quanto ci sara' possibile, sara' quello di coprire tutti i settori della numismatica, che attualmente comprende particolari branche, come la faleristica, la numismatica sasanide con il corpus sasanidarum, per fare qualche breve esempio. Abbiamo cercato di prediligere la monetazione italiana con l'acquisto di tutti i volumi del MIR ad oggi pubblicati, con il Bernocchi, il Muntoni, lo Spahr e monogafie su zecche italiane. Ma anche la monetazione greca e romana con i 30 volumi del BMC ( ma ahime', solo qualche volume del Sylloge, per i costi elevati), il Rizzo, il RIC nelle varie edizioni, il Cohen, il Crawford sulle repubblicane, il Banti-Simonetti, ecc.... , le bizantine con i volumi della Morrison e altri. Comunque, chi volesse maggiori informazioni, potete raggiungerci all'indirizzo e-mail: cnvaldostano@ yahoo.it2 punti
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Ciao @Afranio_Burro, Le foto non rendono la bellezza del medagliere che a causa delle varie luci rende difficile fotografare bene le monete. Visto che se ne è parlato molto però io aggiunto anche foto dei medaglioni. Spero si veda almeno qualcosa. A presto, Alb123 P.s.Qualcuno conosce quello che è indicato come medaglione di Costantino?2 punti
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Parliamo ora di Medaglieri a Milano. Nella Torre Umberto I al Castello Sforzesco di Milano sono oggi custodite le due principali raccolte numismatiche cittadine, in cassaforti attigue, ma distinte. Così inizia nel suo studio che qui allego Ermanno Arslan sull'argomento nel 1975. Studio, a oggi di grande attualità, da leggere e per riflettere. La prima è la Raccolta del Gabinetto Numismatico di Brera, di proprietà statale, l'altra la Raccolta del Civico Gabinetto Numismatico, di proprietà comunale. La Direzione è unica con la unificazione dei due nuclei avvenuta nel 1918. Nel 1907 è la Società Numismatica Italiana a lanciare la proposta di unificare le 2 grandi collezioni milanesi. Quindi Stato e Comune uniti nella gestione di questa ingente Raccolta Numismatica sia dal punto di vista numerico che qualitativo. Il Gabinetto Numismatico di Brera nasce addirittura nel lontano 1803. Nel 1975 i pezzi numismatici risultavano più di 140.000 con le monete classiche in testa e quelle di Milano molto rappresentate. Molto importante è la parte finale dell'articolo di Arslan in cui si parla nel 1975 della necessità di un nascente Museo della Moneta e comunque di una esposizione fissa delle stesse. Sono passati dobbiamo dire con franchezza 42 anni ma di Musei della Moneta, né di esposizioni fisse delle stesse, a Milano a ora nessuna traccia... Per il momento vi auguro buona lettura e se qualcuno vorrà riflettere qui sull'argomento molto importante meglio ancora... http://www.ermannoarslan.it/Contributi/1975-EAA-GabinettoNumismaticoMilano.pdf2 punti
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Mi spiace che proprio gli aurei risultino così sfuocati e praticamente illeggibili, ma è il risultato del ridimensionamento...2 punti
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Grazie mille @Legio II Italica! Civis Romanus sum, ma risiedo extra moenia. Credimi, qui c'è veramente poco: nessun circolo numismatico (stavo pensando di crearne uno, ma sarei l'unico iscritto) e nessun negozio di numismatica (il più vicino è fuori provincia). C'era un anziano antiquario, molto colto, ma si è bruciato la piazza proponendo in vendita l'invendibile. Ovviamente c'è sempre qualche amatore che ti mostra qualche moneta leggermente superiore al 5 centesimi Impero, ma sono pochissimi. Diciamo che la mia è anche una sfida culturale: promuovere un collezionismo consapevole e culturalmente stimolante.2 punti
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Per l'aperitivo ci sono a pranzo non riesco. Mi ero dimenticato di dirvelo spero mi perdoniate2 punti
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Ciao a tutti, a me sembra più un salto di conio... Saluti Eliodoro2 punti
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Buongiorno e ben trovati. Le "ribattiture" dei Marenghi del Regno non esistono! Mi spiego meglio facendo un esempio. 20 lire 1861 "T" ribattuto su "F", Attardi riporta la seguente nota: "Secondo il Galeotti, monete precedentemente coniate a Firenze, con il s.d.z. "F" furono successivamente ribattute con il s.d.z. "T"". In realtà, secondo il mio modestissimo parere, le monete in questione non furono mai coniate con il s.d.z. "F" e quindi tantomeno ribattute con il s.d.z. "T"; credo invece che, al limite, il conio fu preparato con il s.d.z. "F" e successivamente modificato di bulino in "T" e quindi coniate quelle monete che oggi conosciamo come "T" ribattuto su "F", successivamente il conio fu ulteriormente modificato andando ad occludere la "gambetta" più corta della F o rifacendo il conio stesso. Affermo questo per una serie di motivi che vado ad elencare: Se la moneta fosse stata coniata con il s.d.z. "F" e successivamente ribattuta con il s.d.z. "T" il risultato sarebbe stato quello di figura 1 e non quello che oggi conosciamo; Se anche ammettessimo che le monete fossero state coniate con il s.d.z. "F" e successivamente ribattute qualcuno dovrebbe spiegarmi tecnicamente come questa operazione potrebbe esser stata realizzata... centraggio della moneta sul conio... Come potrebbe esser ribattuto un solo piccolo particolare senza inficiare tutto il resto della moneta? Anche un leggerissimo disallineamento porterebbe ad uno sdoppiamento di tutti i particolari... In buona sostanza, secondo me, questo come TUTTI i vari Marenghi definiti RIBATTUTI ribattuti non sono, si tratta di monete coniate una sola volta ma da conii che sono stati "ripresi e/o modificati" per motivi diversi ma di certo la moneta non ha subito una doppia battitura. Ovviamente questo è il mio punto di vista e gradirei confrontarmi con voi su questo argomento. Grazie per l'attenzione, a presto leggervi, sinceramente, Massimo.1 punto
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Salve a tutti, vediamo quanti cavalli di Ortona riusciamo a censire, io allego il mio :1 punto
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L’ ispirazione e scrivere , anzi ad essere corretti a ripresentare , con qualche aggiornamento , questo mio vecchio post su tutte le antiche Terme Romane , e’ nata a seguito della moneta di Alessandro Severo presentata proprio oggi nella Sezione Monete Romane Imperiali , della quale qui non interessa riscontrarne l' autenticita' perché la moneta era all' epoca di Alessandro Severo sicuramente esistente , con la rappresentazione al rovescio delle Terme di Alessandro Severo . Moneta rarissima , tanto che risulta difficile trovarne l' iconografia , nei vari valori monetali . Le ormai vetuste Terme di Nerone erano il secondo complesso termale pubblico costruito a Roma in ordine di tempo dopo quelle di Agrippa , sorgevano anch’ esse in Campo Marzio e furono terminate circa nel 62 , in seguito vennero ristrutturate ed ampliate allunto da Alessandro Severo tra il 227 e il 229. Si trovavano in una vasta area delimitata da Piazza della Rotonda , Via del Pozzo delle Cornacchie e Via della Dogana Vecchia , con una estensione territoriale che copriva circa 190x120 metri , anche se in base ad antichi disegni del Rinascimento sembra avessero una forma quadrata , come infatti sembrano apparire anche nella stilizzazione delle monete alessandrine . Queste antiche Terme di Nerone furono da allora chiamate Alessandrine perche’ Alessandro Severo tra il 227 e il 229 restauro’ tutta la zona dove sorgevano , quindi restauro’ anche lo Stadium (attuale Piazza Navona) e l’ Odeum di Domiziano (attuale parte di Palazzo Massimo alle Colonne in Corso Vitorio) di cui ne ricorda la forma arcuata , edifici che erano quasi attigui alle Terme , con l’ occasione mise mano anche alle Terme e le amplio’ , da qui forse assunsero la forma geometrica che pare piu’ rettangolare rispetto all’ antica , ma questa forma geometrica non e’ sicura , puo’ darsi che mantenesse l’ antica quadrata come sembra da alcuni disegni rinascimentali . Queste occupavano l’ area che ora e’ coperta dai Palazzi rinascimentali : Giustiniani , Patrizi , Madama , dei Francesi , Chiesa di San Luigi e tutte le case che sorgono presso Piazza Rondanini . In superficie non rimane alcuna traccia di ruderi , tranne qualche muro di Palazzo Madama pero’ indistinguibile a causa dei successivi lavori di intonacatura ; comunque queste Terme sono state in passato una vera miniera di marmi antichi e di colonne di granito rosso , grigio e capitelli , infatti nel 1666 al tempo di Papa Alessandro VII , furono trovate a Piazza San Luigi dei Francesi le due colonne poi utilizzate per restaurare l’ angolo est del porticato del Pantheon ; altre due colonne furono estratte al tempo di Papa Innocenzo X che giacevano interrate tra i Palazzi di San Luigi e Madama e molte altre furono trovate sotto Palazzo Giustiniani . Ma non finisce qui : un bellissimo frammento sempre in granito rosso si trova ancora nelle cantine di Palazzo Patrizi , non estraibile , ormai fa parte delle fondamenta del palazzo , ha un diametro di un metro e mezzo ; da un frammento di colonna trovato vicino Sant’ Eustachio si ricavarono le gradinate di San Pietro ; anche la colonna che oggi orna Porta Pia proviene da queste rovine e fu trovata nel 1875 nella Salita dei Crescenzi . Due colonne frammentate delle Terme sono state restaurate ed rialzate dove sono state trovate e ornano oggi la Via Piazza di Sant’ Eustachio come si vedono in foto . Ma non furono trovate solo colonne , bensi’ anche bellissime vasche lavorate in un unico blocco in granito ; la prima vasca fu trovata in Piazza Sant’ Eustachio e misurava 6,70 metri di diametro , altre due vasche furono abbandonate perche’ irrimediabilmente fratturate , una quarta vasca fu trovata nel 1706 sotto il Seminario Romano , una quinta vasca trovata nel 1750 in zona di Sant’ Eustachio inizialmente portata a Villa Medici a Roma , si trova oggi a Firenze nel Giardino di Boboli ; infine una sesta vasca fu trovata recentemente sotto Palazzo Madama durante i lavori di ristrutturazione della centrale termica del Senato , fu scoperta alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso , e’ una grande vasca di granito rosso probabilmente utilizzata per il bagno nel 'calidarium' delle Terme . Restaurata nei suoi tre punti di frattura , fu donata all’ epoca dal presidente del Senato Giovanni Spadolini alla cittadinanza di Roma e collocata su di un piedistallo rinascimentale nello slargo immediatamente esterno all' ingresso fornitori del Senato , ed e’ quella che oggi si ammira meravigliati su un lato esterno di Palazzo Madama come si vede in foto . Le Terme erano alimentate inizialmente al tempo di Nerone dall' Acquedotto Vergine , che già serviva le vicine Terme di Agrippa , poi in occasione del restauro di Alessandro Severo , dall' Acqua Alessandrina che captava l’ acqua tramite l’ acquedotto da falde acquifere in località “Pantano Borghese”, nei pressi del XIV miglio dell' antica via Prenestina , 3 km a nord dell'abitato di Colonna . La forma delle Terme al tempo di Alessandro Severo pare fosse quadrata come risulta da disegni rinascimentali del Palladio e di Antonio da Sangallo il Giovane , forse era la stessa forma del tempo di Nerone . Riproduco , scusandomi per il "furto" dalla Sezione Monete Romane Imperiali , la moneta con le Terme , seguono foto del Palazzo Massimo alle Colonne con l' unica Colonna rimasta dell' Odeon di Domiziano , due Colonne delle Terme e la pianta della zona dove esse sorgevano .1 punto
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Su questa cosa mi ci sono scervellato! Alla fine ho risolto: in quanto dottore di ricerca sono iscritto alla Gestione Separata INPS e, qualora i proventi derivanti dalle eventuali perizie non superino tot mila euro, potrei fatturarli come prestazione d'opera intellettuale. Anche in questo caso io avevo chiesto di aprire partita IVA, tanto per complicarmi la vita.1 punto
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La posizione è corretta perché è stata ribattuta su una moneta che non si è staccata dal conio. Devi immaginare la moneta sottosopra , per cui il volto del re sarebbe rivolto a sx.1 punto
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In effetti, @dux-sab, gli ho portato un faldone di scartoffie... Mancava soltanto la licenza di pesca!1 punto
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Complimenti vivissimi e i migliori auguri a @Theodor Mommsen! Qualcuno sa qual'è l'età minima per diventare perito solo per curiosità? Ancora complimenti, Alb1231 punto
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Dovrebbe essere un Sesino per Venezia - probabilmente di Marino Grimani https://www.deamoneta.com/auctions/view/161/6551 punto
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Aggiornato con @rongom e @italpen1 punto
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La Numismatica è vasta come"materia",pertanto effettuare un'esame non so fino a che punto sia qualificante.Mi spiego:se volessi che il soggetto da esaminare vada bene e passi l'esame gli faccio domande facili,mentre,se voglio che non passi l'esame gli faccio domande difficili,ad esempio sulla cartamoneta o sulle monete indiane o bacthriane o sulle monete medievali francesi o tedesche.Sono convinto che nessun Perito Numismatico sia in grado di essere preparato su tutta la Numismatica e né sia capace di distinguere con facilità i moderni falsi fatti bene Oppure si deve fare l'esame per vedere se il soggetto da esaminare conosca e sappia distinguere una 100 Lire da un 5 Centesimi di Vittorio Emanuele II? Theodor Mommsen ha prodotto prove inconfutabili della sua competenza in materia e chi ha accolto la sua documentazione e la sua domanda ha ritenuto,pur non conoscendo la materia o pur non conoscendo molto sulla materia,che potesse iscriversi alla Camera di Commercio territoriale come Perito Numismatico. Salutoni odjob1 punto
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Ciao @Legio II Italica, Nel lnk che ti ho allegato io il Cohen lo attribuisce al Ninfeo di Alessandro!1 punto
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Grazie. Ciò conferma quanto è avvenuto recentemente anche nella Provincia dove risiedo. In pratica l'iscrizione alla C.C.I.A.A. si ottiene sulla base di titoli e referenze e non a seguito di esami. Saluti. M.1 punto
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Grazie[mention=321]bizerba62[/mention] Sarebbe stato necessario. I funzionari della Camera di Commercio erano disperati, non sapendo da chi farmi esaminare: ho fornito loro qualche possibile nome. Alla fine hanno ritenuto sufficiente la documentazione presentata e le lettere di referenza di diversi studiosi che attestavano le mie (modeste) competenze.1 punto
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Si nella leggenda si vede ciò che è rimasto della patina e su tutto il dritto ci sono segni che vanno nello stesso senso.... A me danno da pensare a questo.... Poi bisognerebbe guardarla in mano.... È comunque in alta1 punto
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Complimenti per il lavoro!!!!! Ho una sincera ammirazione per questi restauri1 punto
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non è bizantina, ma un antoniniano di AURELIANO con al R... Pietas Aug ( con ribattitura)1 punto
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@4ndr€85 L'immagine presente sul MIR è estratta dal CNI per cui ti allego l'originale e la descrizione del Corpus: ciao Mario1 punto
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Il motivo di una imitazione potrebbe essere legato a rapporti commerciali, ed i commercianti lidi potrebbero aver badato di più al tipo che alla leggenda, probabilmente molti di loro non erano in grado di leggere.1 punto
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Per chi fosse interessato all'argomento, in questo link c'è un mio piccolo trattato sulle tecniche di combattimento dei gatti, con molti video interessanti e delle fotografie: spesso gli faccio qualche aggiunta o modifica ma ormai può dirsi finito: https://forum.eurobilltracker.com/viewtopic.php?t=565951 punto
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Sicuramente il 1848 per Milano fu un periodo storico indimenticabile, rimane ancora l'espressione " è un quarantotto " ma rimangono anche in diversi punti della città ancora dei segni di quelle giornate. In particolare in un palazzo di Corso Venezia, ma anche in Via della Spiga si vedono ancora oggi i segni dei colpi di cannone, in fondo basta guardare in alto...senza cadere però1 punto
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Ho trovato questa piastra...prima moneta dei borbone. Ha delle sfumature ramate...ma è in buone condizioni. Prezzo sui 60 euro. Un consiglio agli esperti è un .buon acquisto?1 punto
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Ciao, non ne so molto, ma per logica direi che sono state coniate per i collezionisti e non per la circolazione, magari gli hanno dato il corso legale per "eventualmente" poterle spendere per 2000 pesetas, cosa che solitamente non fa nessuno. Bisognerebbe però sapere se si potevano acquistare al valore facciale (tipo i cinque e dieci marchi commemorativi in argento della Germania) o con sovrapprezzo, in quest'ultimo sono paragonabili alle nostre 500 lire in argento commemorative, qui trovi qualcosina: http://monarquiadejuancarlos1.blogspot.it/p/2000-pesetas-plata-925.html1 punto
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Be' non c'è dubbio che i delfini sono sympa - E ce ne sono di veramente belli. il prezzo è sempre accessibile- Vi posto però un altro esemplare di quelli pre -...pre ...Che ne dite ? Triscele celtica - Valle dell'alto e medio Danubio II-I sec a. C, RR1 punto
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Quindi è da capire se questa aquila fu trovata nel sito di Amiternum sabina, oppure in quella romana. Personalmente vedo meglio la perdita dell'aquila in concomitanza con qualche episodio della guerra sociale, che fu molto aspra in questo territorio. Ciao @acraf, difficile dare una risposta certa ; e' probabile la tua ipotesi , anche se presenta delle difficolta' , infatti i Romani , specialmente quelli della Repubblica , alla fine della guerra sociale avrebbero certamente preteso la restituzione dell' Aquila , se perduta in battaglia ; in questo caso sarebbe stato piu' probabile che in previsione della sconfitta l' Aquilifer della Legione avesse sotterrato l' Aquila affinche' non venisse fatta preda dal nemico e cosi' fosse ritrovata oltre 2000 anni dopo . 0 Mi Piace1 punto
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Io sono iscritto dal 2005: è stato naturale per me che collezionavo già da molti anni unirmi a questa comunità (anche se in modo esclusivamente virtuale, date le mie tendenze spiccatamente asociali).1 punto
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