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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/31/17 in Risposte
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Non sono le schede del Bernardi , ma mie (per un libro, forse , di prossima pubblicazione). Catalogazione: B. = Giulio Bernardi "il duecento a Trieste, le monete"; P.= Riccardo Paolucci "corpus nummorum tergestinorum"5 punti
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Buonasera @Rocco68, forse l'hai comprata perchè manca una torre al dritto nello scudetto? Nove invece che dieci. Comunque mi piace è in ottima conservazione, hai fatto bene.3 punti
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Buonasera appassionati collezionisti di questa bellissima monetazione Napoletana, vi posto una "comune" Piastra di Ferdinando IV millesimo 1798 entrata da poco nella mia collezione non come anno mancante.....ma come variante o varieta' Vediamo di "movimentare" un po questa sezione.....cosa.....secondo voi mi ha spinto ad acquistarla?3 punti
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....finalmente per la monetazione Napoletana, sono finiti i "copia e incolla" ! Grande @Rex Neap.3 punti
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Torniamo alla bibliografia storica milanese, sicuramente dobbiamo citare " Le monete di Milano da Carlo Magno a Vittorio Emanuele II " di Francesco ed Ercole Gnecchi. Volume del 1884 che apre a una sistematica catalogazione delle monete milanesi a cui seguirà il Corpus Nummorum Italicorum volume V. dedicato a Milano del 1914. Sono ancor oggi dei pilastri da cui partire per le ricerche. Qui il mio Gnecchi che indubbiamente solo a vederlo e sfogliarlo odora di storia....3 punti
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altra moneta di Antiochia definita Rara. dritto EPENNIA ETPVCKILLA CEB McAlee 1165c C perché tre dot sotto il collo2 punti
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Salve , avrei voluto pubblicare questo Post il 27 Agosto appena passato , ma la mancanza di alcune foto scattate solo ieri mi hanno impedito di farlo in occasione della ricorrenza della Santa . Ad Ostia Antica , oltre agli immensi ruderi dell’ antica Citta’ romana , ruderi che meritano una visita da parte di chiunque venga a Roma essendo in pratica una Pompei ricoperta dalle alluvioni del Tevere anziche’ dalla cenere vulcanica del Vesuvio , in piu’ esiste anche un piccolo quartiere del moderno borgo di Ostia antica , che risale al XV secolo , sorto intorno ad una Chiesa chiamata di Sant’ Aurea , la peculiarita’ di questa Chiesa e’ che venne costruita verso la fine del 1400 sopra un antico cimitero romano , nel quale vennero ritrovate le tombe delle due Sante ; di Aurea appunto e di Monnica , questo era il nome originale della madre di Agostino come risulta da un epitaffio marmoreo posto nella Cappella di destra dedicata alla Santa , poi ridotto a Monica . Tutta l’ odierna Ostia antica sorge praticamente sopra l’ antica , tanto e’ che quasi ovunque si vedono antichi ruderi e tracce del basolato della antica Via Ostiense spuntare dal terreno . Tutto intorno al borgo di Ostia antica si estende , specialmente sulla sinistra della Via Ostiense , venendo da Roma , un immenso cimitero antico ; questo al di fuori della grande area recintata degli scavi archeologici visitabili , ma area piccola in confronto all’ estensione della antica Ostia , insomma nel borgo di Ostia antica , come a Roma , si cammina sopra millenni di Storia . In breve la sua storia terrena di Santa Monica Monnica nacque a Tagaste in Numidia , Africa , nel 331 e mori’ ad Ostia il 27 agosto 387 , giorno fissato dalla Chiesa quale ricorrenza della Santa , ricorrenza da pochi giorni trascorsa ; fu la madre di Agostino d' Ippona , entrambi santificati dalla Chiesa Cattolica . Monnica era quindi una Berbera ma nacque in una famiglia profondamente cristianizzata e di agiate condizioni economiche . Ando’ in sposa ad un certo Patrizio , un proprietario terriero di Tagaste , non ancora cristiano il cui carattere lo portava spesso ad esserle infedele ma con il suo carattere mite e dolce alla fine ne ammorbidi’ i difetti . Nel 371 Patrizio si convertì al cristianesimo e si fece battezzare , appena in tempo perche’ l 'anno seguente mori’ ; Monica aveva all’ epoca 39 anni . Partori’ il primo figlio Agostino a 22 anni , nel 354 , che divenne poi famosissimo come Filosofo , Vescovo e Teologo , fu l’ autore di vari scritti , tra cui i maggiori furono le “Confessioni” e la “Citta’ di Dio” . Monica ebbe in seguito un altro figlio di nome Navigio e una figlia di cui si ignora il nome , ai quali dette a tutti e tre una educazione cristiana . Soffrì molto per la condotta giovanile spregiudicata e dissoluta di Agostino e quando Agostino si trasferì a Roma decise di seguirlo ma lui con uno stratagemma la lasciò a terra a Cartagine , mentre lui s' imbarcavano verso Roma . Monica passò la notte a Cartagine in lacrime sulla tomba di San Cipriano , fatto che narrera’ postumo lo stesso Agostino nelle Confessioni . Nel 385 Monica poté imbarcarsi per Roma e raggiunse il figlio Agostino a Milano , dove nel frattempo ricopriva la cattedra di Retorica . Il suo amore materno e le sue ferventi preghiere favorirono la conversione di Agostino , che ricevette il Battesimo ad Aprile del 387 , a 33 anni . Ritroviamo poi Monica accanto ad Agostino a Cassiciaco vicino Milano , discutendo con lui e altri familiari di Filosofia e di altri argomenti di carattere spirituale , partecipando anche con sapienza ai discorsi , al punto che Agostino volle trascrivere nei suoi scritti le parole della madre ; in questi anni si completa la missione spirituale di Agostino . Monica insieme ad Agostino lasciò Milano diretta a Roma e poi a Ostia dove affittarono una casa in attesa di una nave in partenza per l' Africa . Anche questo fu un periodo carico di spiritualita’ che Agostino riporta nelle sue Confessioni . Qui ad Ostia Monica si ammalò e morì , aveva 56 anni . Il suo corpo fu tumulato nel luogo in cui in seguito sorse la Chiesa di Sant' Aurea di Ostia . Il 9 Aprile 1430 le sue reliquie furono traslate a Roma , forse per il pericolo saraceno , nella Chiesa chiamata all’ epoca di San Trifone , oggi invece dedicata al figlio di Santa Monica , Sant' Agostino e poste in un pregiato sarcofago in marmo . Vediamo ora chi era Aurea a cui e’ dedicata l’ antica Chiesa di Ostia Antica : Nella Cappella di destra sono state sistemate due importanti lastre tombali , la prima reca scritto CHRYS... HIC DORM... (CRHYSE HIC DORMIT) , cioè “qui riposa Aurea” . Era questa la lastra che indicava il luogo delle reliquie di Sant' Aurea , la martire che ha dato il nome alla chiesa : Aurea era una nobile giovane romana che venne prima esiliata , poi torturata ed infine martirizzata tramite annegamento in mare ad Ostia , sembra intorno all' anno 229, cioè sotto l' Imperatore Alessandro Severo o forse nel 258 sotto l' Imperatore Claudio il Gotico , insieme ad altri cristiani . Credo sia piu’ probabile la seconda ipotesi , sapendo del carattere piuttosto mite di Alessandro Severo e favorevole verso il Cristianesimo . In questa Cappella di destra , entrando nella Chiesa , si legge anche l' antica lapide che ricorda la sepoltura di Santa Monica , che recita : Hic posuit cineres genitrix castissima prolis Augustine tui altera lux meriti cui servans pacis coelestia iura sacerdos commissos populos moribus instituis gloria vos maior gestorum laude coronat virtutum mater felicior subolis Che tradotto : Qui le ceneri lasciò la tua castissima madre , o Agostino , nuova luce ai tuoi meriti , tu che sacerdote fedele alle prerogative della pace ammaestri con la vita i popoli a te affidati , la gloria delle opere , maggiore di ogni lode , vi incorona : la madre , specchio di virtù , più beata del figlio . Il frammento qui’ conservato fu ritrovato casualmente da uno dei padri agostiniani nel 1945 e corrisponde fedelmente alla trascrizione che era nota da un pellegrino altomedioevale che erroneamente l' attribuiva al Console Anicio Auchenio Basso che ricopriva la carica consolare nell' anno 408 . Seguono in ordine di foto : Chiesa di Sant' Aurea , quartiere del XV secolo , Chiesa di Sant' Aurea altare Maggiore , epigrafe di Sant' Aurea (2) , epigrafe di Santa Monica (2) , quadro rinascimentale con Monica ed Agostino , reperto archeologico non leggibile , epigrafe di Santa Monica dove compare il nome Monnica , castello di Papa Giulio II attiguo alla Chiesa , antica fontana dentro il quartiere del XV secolo , portale di ingresso al quartiere pieno di reperti antichi , viale di ingresso alberato con Pini agli scavi archeologici di Ostia antica , tratti antichi della Via Ostiense con basoli e tracce dei marciapiedi piu' ruderi antichi (6) , Chiesa di Sant' Agostino in Campo Marzio dove riposa il corpo di Santa Monica , sepolcro di Santa Monica (2)2 punti
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La lega di rame dei 10 centesimi è in realtà bronzo (Cu 950 + Sn 50), mentre quella dei 10 centesimi dal 1939 al 1943 è bronzital (Cu 920 + Al 80) . Ovviamente, per evitare confusione tra bronzo e bronzital, si preferisce chiamare - tout court - "rame" la prima lega e bronzital (o bronzo) la seconda. Detto questo, nell'amalgama tra rame (Cu) e stagno (Sn) della lastra che dà origine ai tondelli possono aversi delle zone dove uno o l'altro dei due "metalli" abbia maggior concentrazione. Per cui: maggior concentrazione di rame = colore più rosso; maggior concentrazione di stagno = colore più giallo. Anche nel bronzital può capitare di avere variazioni di colore: in questo caso a dare una maggior colorazione di giallo è l'alluminio (e vi assicuro che vi sono monete da 5 e 10 centesimi che hanno il colore dell'ottone (anche se in questo caso, la lega fosse ottone, sarebbe rame+zinco) e viceversa, quando prevale il rame, hanno il caldo colore di questo metallo.2 punti
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@Legio II Italica, forse viaggiano indietro nel tempo per completare la loro collezione di monete (antiche per loro ma contemporanee per noi). probabilmente alcuni pezzi sono introvabili per loro.2 punti
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certo, sono quà con più voglia di prima di imparare. Ogni tanto i fatti della vita ti fanno deviare dal percorso, ma le grandi passioni, se sono vere, prima o poi ti riesplodono tra le mani e ti ritrovi più vivo di prima. daniele2 punti
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Sicuramente influiscono tutte le motivazioni che avete giustamente ipotizzato. Un plauso a voi. Tuttavia, è strano che le particolarità (che possiamo suddividere in gruppi) si ripresentino anche se i conii sono di mano differente. Ero tentato, con un poco (si fa per dire...) di elasticità mentale, di proporre due varianti (S grande e S piccola) per Enrico III. In realtà vacillo ma l'importante, come abbiamo sempre detto, è parlarne. L'argomento è comunque intrigante . Mi sono dimenticato di evocare, oltre a molti altri amici che però non sentiamo da molto, il mitico Valerio @vv64 che saluto caramente. Io sarò fuori e non potrò collegarmi per qualche tempo. Buon proseguimento a tutti e spero di stupirmi al mio ritorno. Ciao2 punti
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Vi ho inserito le emissioni della zecca itinerante, quelle della zecca di Colonia e quelle contemporanee (a Colonia) della zecca di Treviri. Devo dire che il PACATOR ORBIS sembra essere l'emissione con il busto dallo stile comune a tutte e tre le zecche oltre che il busto impiegato per tutte le serie della zecca itinerante e - mi sembra - per Colonia, ergo, mi verrebbe da dire che l'officina che è uscita da Treviri per battere presso la zecca itinerante è la medesima officina che è stata traslata per creare la zecca di Colonia. Ovvio, ragionamento da prendere con le pinze perchè fatto solo con un esemplare per tipo... bisognerebbe raccogliere molti esemplari per ogni emissione per avere un dato maggiormente significativo.2 punti
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Ciao @grigioviola, sono proprio i "dilettanti allo sbaraglio" come te che fanno la differenza. Hai appena, fra le altre cose, descritto esattamente una metodologia applicabile alla ricerca. Si inizia così: curiosità e passione, raccolta della letteratura rilevante sul tema, ipotesi (una, minuscola, l'abbiamo appena formulata), analisi e conclusioni. Nessuna pressione o aspettative: semplicemente, se ci si pone un interrogativo sul quale nessuno ha risposto, si può sempre provare a cercare una possibile soluzione. La ricerca, in fondo, è proprio questo.2 punti
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Per stare in tema di Braidense, e di Accademia Di Brera... Un bel ritratto, per un grande simbolo Milanese, per un'immenso che aveva il suo studio di pittura oltre che la cattedra a Brera.. Eros2 punti
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buona sera a tutti, avete già detto tutto ma vorrei provare a fare un po di esercizio iniziando con i "Corradini," A mio avviso si tratta di tre varianti differenti, il secondo postato è un Corrado II imperatore 1027-1039 Bellesia 1/B, la variante B in questione dovrebbe riportare al rovescio CHVINRADVS ma qui si legge chiaramente CHVNRADVS questa variante anche se non è menzionata nelle tavole riassuntive gentilmente postate da Monbalda a pag. 119 di questa discussione non credo sia particolarmente rara anzi, cercando queste monete in rete si ha la sensazione che siano addirittura più comuni delle altre ma potrei anche sbagliarmi. Il terzo è un canonico Corrado II imperatore Bellesia 1/B, ed il quarto un Corrado II imperatore Bellesia 1/A con in legenda del rovescio CHVNRDVS al posto di CHVINRDVS. se vi va di controllare anche voi, così giusto per allenamento giusto Adolfo anche se ultimamente ho contato almeno 4 o 5 denari, di cui credo un paio in questa discussione, di Enrico III con la S semi coricata se non quasi verticale e di piccole dimensioni.2 punti
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@bocchan La stessa statistica con i 2 euro commemorativi vaticani è a mio avviso meno interessante. Si nota qualche "regolarità" (le prime monete si trovano in circolazione più di altre) ma i ritrovamenti delle 2011, 12, 13 mi sembrano smentire la mia idea, che invece ritengo ancora valida per le sammarinesi. In generale, parliamo di numeri impressionanti per monete che teoricamente non dovrebbero circolare, oltre al fatto che a mio avviso per ogni commemorativo vaticano 2005 (ad esempio) trovato in circolo ve ne sono almeno 3 o 4 uguali in giro; questo perchè noi collezionisti tocchiamo con mano, nella nostra vita, una percentuale minima delle monete circolanti. 2004 - 0 - 3 2005 - 0 - 2 2006 - 0 - 2 2007 - 0 - 3 2008 - 1 - 0 2009 - 0 - 0 2010 - 0 - 0 2011 - 2 - 2 2012 - 0 - 1 2013 - 0 - 3 2013SV - 0 - 1 2014 - 0 - 1 2015 - 0 - 0 Aggiungo, per allargare il discorso, che sono convinto che piccoli quantitativi di monete "non circolanti" (soprattutto le tedesche con le varie zecche, ma anche, per dire, sammarinesi e andorrane) in realtà circolino a migliaia. Io trovo sospetto anche, per fare un esempio, che si trovino in circolazione così tanti Andorra 2015 2 euro, a fronte di una tiratura "ufficiale" intorno ai 240.000, di cui 40.000 fdc. Ho solo osservazioni statistiche personali e niente di concreto in mano per pensarlo, ma queste dinamiche di circolazione mi lasciano perplesso...2 punti
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Torniamo alla cultura, biblioteche, libri ...dopo l'Ambrosiana un'altra storica istituzione cittadine è la biblioteca Nazionale Braidense, terza biblioteca italiana per ricchezza del patrimonio librario, dal 2015 confluita nel sistema museale della Pinacoteca di Brera. Istituita nel 1770 da Maria Teresa per supplire alla mancanza di una biblioteca aperta ad uso comune dotata rispetto all'Ambrosiana, ricca di manoscritti, di libri stampati.2 punti
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Mario questa viene dalla Este Milani...al rovescio abbiamo S. Ambrogio...Milano? O no?2 punti
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Poiché questa è una discussione anche sulla cultura milanese in generale, voglio ricordare un grande esponente della cultura musicale meneghina che ci ha lasciato, il grande Nanni Svampa. Autore di canzoni memorabili come "Porta Romana bella", "Coccodì coccodà", " El Minestron" e molte altre, nonchè fondatore del gruppo musicale e cabarettistico "I Gufi", molto conosciuto nella Milano degli anni 70'. Ciao grande Nanni, mancherai a tutti noi, milanesi e non.2 punti
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Salve a tutti! Volevo rappresentare uno scorcio sui consumi privati di una nobile famiglia Milanese, in base al reddito e confrontato con quello ad esempio di un muratore. Il tutto si riferisce ai primi anni dell' ottocento. Innanzi tutto voglio ringraziare la dott. Giovanna Tonelli che mi ha consentito di pubblicare alcuni dati del suo studio. MEDITERRANEA N.11 - RICERCHE STORICHE ANNO IV - Dicembre 2007 - RICCHEZZA E CONSUMO: IL LUSSO DI UNA FAMIGLIA NOBILE MILANESE NEI PRIMI ANNI DELL'OTTOCENTO Lo studio dei consumi privati, è un tema poco frequentato nelle riflessioni sulla Milano d'epoca, senz'altro perchè le fonti a disposizione non incoraggiano a intraprendere ricerche sull'argomento. Le riflessioni dull'economia del tempo consentono di comprendere come il capoluogo lombardo fosse in grado di sostenere le spese di un ingente domanda di beni di "PREGIO", grazie ad una favorevole congiuntura economica , i proprietari terrieri beneficiarono dell'incremento dei prezzi dei beni agro-alimentari registrato in quel periodo, il ceto mercantile e finanziario consolidò i propri affari in una Milano divenuta capitale di un Regno. I redditi e i costi di alcuni beni di lusso in seguito descritti sono riferiti (in base agli archivi esistenti) ad una nobile famiglia milanese, le documentazioni fiscali risalenti aglia anni della Cisalpina sono della famiglia Andreani. (Il decurione Gian Mario Andreani 1760-1830 ). Questi redditi e costi di beni di lusso hanno come base di confronto la paga di un muratore che corrispondeva a 1,63 Lire/giorno nel 1805 e, di 2Lire/giorno nel 1831. Redditi annuali Ministro del Regno 50.000 Lire Italiane Prefetti 12/15000 Lire Capo divisione di un ministero 5000/6000 Lire Capo sezione 2000/3800 Commesso di I°classe 1200/2000 Lire Commesso di II°classe 900/1300 Usciere 1000 Lire Portiere 300/400 Lire Costo di alcuni beni di lusso (sempre aventi come base di confronto la paga di 1,63Lire/giorno di un muratore) Tabacco da fumo varietà Levante 5,30 Lire/oncia (poco più di 27 grammi) Tabacco da fumo varietà "del Moro" 3,30 Lire/oncia Tabacco da fumo varietà "Siviglia" 1,6 Lire/oncia Caffè dalle 5 alle 5,5 Lire/libbra (326,79 grammi) Vino Alicante del 1808 - 2,25 Lire Vino Madera del 1787 - 2,5 Lire Vino Malaga del 1802 - 3,12 Lire Vino Nizza del 1811 - 2 Lire Tocai del 1779 - 6 Lire Stoffe del periodo Mussolina (stoffa per confezionare un fazzoletto da collo per donna) 15,6 Lire/braccio (Braccio 59 centimetri) Piquet fino d'Inghilterra 11-12 Lire/braccio Panni da donna più fini dalle 36-50 Lire/braccio (tessuti a Schio, Matelica, Padova, Sedan o Louviers) Calze di cotone inglesi o quelle di lana tessute a Verona o Basilea 7 Lire/paio Mezzo Velluto 24 Lire/braccio Mezza tela d'Olanda 7,5 Lire/braccio Panno di lana 48 Lire/braccio tessuti di pregio come il Lampasso 10,76 Lire7braccio Dobletto a righe 3,5 Lire/braccio1 punto
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Evviva. Mi sento pià tranquillo che siano a Chieti. Sono un pò lenti a evadere la richiesta per la riproduzione, ma sono gentili....1 punto
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....ecco le torrette.....da una ricerca fatta con un grande Amico del Forum....quelle finora censite sono ad oggi cinque .1 punto
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E' il n. 4 dell'elenco riportato nel mio post (quello forato). Ci sono suberati, con stile più scadente, che non hanno corrispondenza con i denari in buon argento (e ho censito almeno 5 gruppi diversi, con 5 coppie di conii). Però esistono anche alcuni denari suberati fatti con conii identici a quelli usati per denari in buon argento, facendo ipotizzare che anche l'emissione ufficiale ha coniato anche una percentuale di denari suberati. Non mi sembra un fenomeno eccezionale. Anche Cornuficio, in un libro che sarà pubblicato tra alcuni mesi, ha emesso con conii ufficiali alcuni denari suberati, specialmente verso la fine della sua produzione monetaria, indicando il sopravvenire di difficoltà economiche di questo governatore dell'Africa Vetus, ormai pressato dal suo avversario governatore dell'Africa Nova, un cesariano quando Cornuficius era del partito senatoriale allora favorevole ai cesaricidi....1 punto
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per rispondere alla domanda iniziale: esiste o non esiste? se esistono i suberati,cioè i falsi d'epoca, doveva esistere anche l'originale.1 punto
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Rapporti commerciali ci furono e sono ben documentati, In particolare si può consultare " La via Fenicia e la via Anatolica, ideologie e scoperte tra oriente ed occidente" di Walter Burket. In sintesi In Grecia vi furono molti influssi dalle culture orientali. La via del mare era predominio dei fenici, mentre la "via reale" collegava via terra , secondo Erodoto ( 5, 49-53) , Sardi con il centro del regno persiano attraverso una deviazione verso Gordio. In tal senso abbiamo anche testimonianze scritte dagli annali di Assurbanipal, dove il Re Assurbanipal si riferisce a Gige re dei Lidi e dei suoi ambasciatori che chiedevano pace. Gige rafforzo i commerci aprendo nel 665 A.C. la via dei Re verso la Mesopotamia , una ristrutturazione dell'antica via reale, e le relazioni diplomatiche tra Sardis e Ninive divennero abbituali. Fu un epoca di porosperità tra Ioni e Lidi fino all'arrivo dei persiano nel 547 A.C. In quegli anni il commercio di beni greci e mesopotamici passava da Sardis e gli intensi scambi favorirono la nascita di nuovi strumenti per favorire e semplificare le contrattazioni. Due generazioni dopo Gige , nel 600 A,C, troviamo informazioni sul tenore di vita di Sardi nella poesia di Saffo e Alceo, venivano descritti i generi di lusso di Sardi, la mitra di Lidia e le donne di lidia, e riferimenti alla città di Babilonia. Daniele1 punto
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Panoramica chiara e brillante, come sempre @grigioviola. Domandina: se Treviri aveva circa due (probabili) officine ed una fu impiegata durante le campagne del luglio-novembre 268, l'officina di Treviri che si spostò a Colonia è la stessa precedentemente itinerante oppure questa tornò a Treviri e fu spostata l'altra? Spero di essermi spiegato, ma riprovo in due parole: se, poniamo, la prima officina di Treviri divenne itinerante, fu essa poi impiegata a Colonia alla fine della campagna? Oppure fu la seconda rimasta a Treviri impiegata a Colonia, mentre la prima fu ricollocata a Treviri? Vi sono, a tal proposito, possibili evidenze stilistiche? Grazie mille. Ciao!1 punto
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Medaglia devozionale lauretana e celebrativa, bronzo/ottone, del XVII sec. (seconda metà). produzione marchigiana. - D/ La Madonna di Loreto, tra due lampade votive, anepigrafe.- R/ Porta Santa con ai lati S. Pietro e S. Paolo, lo stile della Porta Santa mi fà ipotizzare che la medaglia sia databile tra il 1650 e il 1675, non comune. Ciao Borgho1 punto
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Tu non l'hai lavata, ma sembra quasi sicuramente lavata, magari da qualcuno prima di te. Devi guardare i rilievi, se vedi i dettagli, soprattutto i più sporgenti che sono soggetti a usura. Guarda i capelli del re, dell'Italia, le pieghe dei vestiti sul petto, le mani, ecc.... puoi vedere quanto siano "appiattiti" e consunti, senza più i dettagli definiti. Altri ti spiegheranno sicuramente miglio.1 punto
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Ho studiato in questa biblioteca una magnificenza,,, Eros1 punto
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Complimenti. Conosco il pezzo (ex Hervera) e si tratta di 1/8 shekel, il più raro tra i tre nominali (solo 3 conii sia D/ che R/).1 punto
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E se fosse un assarion con Apollo? La numero 163: http://www.akropoliscoins.com/Page3a.html Ora però serve un'anima pia che fornisca uno straccio di bibliografia.1 punto
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Buonasera a tutti, è da un po che non facciamo vedere le mezze piastre di Ferdinando Quella che vi posto oggi è la 1856, nonostante sia un anno comune....... é molto rara a trovarsi in questo stato e con patina di vecchia raccolta. Cosa ne pensate?1 punto
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Ciao, Il tuo esemplare non è con data. Se lo osservi con attenzione noti la sigla GR sotto la testa al d. Dunque 2 cavalli con testa a dx e sigla GR sotto il busto1 punto
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Questa moneta non la conoscevo. Ti Ringrazio per averla postata. Ha tutto, voto 10/diecimi. Che meraviglia. Da questo dritto si possono confrontare le tre monete sotto accusa.1 punto
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Clemente VII, mezzo giulio coniato a Piacenza in occasione del Giubileo del 1525: Non in alta conservazione, ma se l'esemplare della collezione (ex) Reale è forato...direi che posso tranquillamente accontentarmi!1 punto
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Come da titolo, vi volevo lasciare il link di un sito (progetto promosso dall'Università di Oxford e dall'Ashmolean Museum) davvero interessante e assai utile che è ancora in fase di implementazione, ma già così inizia a essere di grande interesse: http://chre.ashmus.ox.ac.uk/ Io l'ho già testato, la maschera per la ricerca è davvero versatile, i filtri che si possono applicare sono molteplici e utili per indirizzare al meglio le proprie ricerche. Mancano ancora molti ripostigli, di sicuro alcuni tra i più recenti, ma davvero un grande applauso a chi ha intrapreso questo ambizioso progetto (guarda caso a muoversi fattivamente e positivamente è ancora una volta il mondo anglosassone... perché noi non ci riusciamo?!?).1 punto
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Un esempio incredibile, dove la cultura viene elargita, mostrandola senza remore, e facendone partecipe tutti... Eros1 punto
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complimenti,molto bello esteticamente e sicuramente di qualità... il discorso delle patine è alquanto complesso e variegato,entrano in campo molti fattori come ad esempio l'umidità dell'aria del posto dove vivi e se tocchi frequentemente le monete con le mani nude... per quanto riguarda i vassoi per riporre le monete entrano in gioco anche qui altri fattori,per delle monete di pregio,e non parlo di monete da migliaia di euro,un vassoio in legno e velluto è il meglio che si possa desiderare,sia a livello estetico che a livello funzionale,se si posseggono monete in fior di conio è preferibile usare il velluto perché il floccato potrebbe causare dei micrograffi sui rilievi delle monete,infatti c'è molta differenza al tatto tra i due materiali... il problema dei vassoi in velluto è il prezzo ma se si vuole valorizzare al meglio la propria collezione rimane l'unica soluzione possibile,se invece si raccolgono monete più per studio che per altro allora anche i vassoi in floccato vanno benissimo visto che una moneta in MB rimane tale,graffio più ,graffio meno... infine il tutto è dettato dai gusti del singolo collezionista...1 punto
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Assolutamente FALSA . Copia del dritto del Shekel di Parigi. Evidenti i dettagli ripresi sul conio per migliorare le condizioni di conservazione. Il più netto dietro l'orecchio e poi le ciocche frontali (tutte ripresi)1 punto
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ed il bellissimo esemplare con la protome di cinghiale postato da matteo91, la leggenda L?ATE potrebbe essere riconducibile ad Alyatte? Una considerazione personale, essendo amante di queste monete mi sono recato con referenza presso il sito in cui sono state scoperte, il mitico Artemision nei pressi di Efeso. Ero pieno di emozione e curiosità, ma sul posto ho avuto grosse difficoltà ad individiare il sito che si trova a qualche chilometro di distanza dal parco archeologico di Efeso. Nessun cartello, adirittura le guide non sapevano cosa rispondermi. Arrivato finalmente nel punto giusto mi son trovato davanti un buco sporco con al centro i resti di una misera colonna, null'altro........ che delusione per un luogo così pregno di storia e significati......1 punto
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Concludo con la breve pubblicazione di Hersh, che pure aveva visto tutto il materiale trovato nei pressi di Morganatica, con l'intenzione di fare uno studio più esaustivo, che poi non ebbe luogo (forse per ragioni di tempo, essendo poi deceduto dieci anni dopo): Hersh_1992_At_last_Morgantina_AJN.pdf Dalla lettura d'insieme del materiale pubblicato si comprende che vicino Morgantina furono rinvenuti ad opera di tombaroli importantissimi ripostigli (complessivamente dell'ordine di alcune migliaia di pezzi, soprattutto denari e quinari romani). Purtroppo mancano dati di contesto archeologico, che sarebbero stati utilissimi, anche per dirimere definitivamente la complessa questione della datazione del primo denario romano. Le numerose campagne di scavo condotte dagli archeologi americani sulla rocca di Aidone, dove sorgeva l'antica Morganatica, non hanno permesso di trovare NESSUN esemplare della serie con Melqart/Elefante e della serie agragantina con Zeus/Aquila, ma solo pochi esemplari in argento e alcuni bronzi della serie con Trittolemo/Cavallo. Apparentemente gli scopritori clandestini che avevano trovato questi grandi ripostigli li avevano scoperto non sulla rocca di Aidone, ma su una o alcune colline del circondario. Non sono mai riuscito a scoprire i siti più precisi del loro rinvenimento, che comprendeva anche la quasi totalità degli esemplari noti dei Sikeliotan, gli alleati sicelioti delle truppe cartaginesi. Le fonti storiche narrano che le truppe di Ippocrate svernarono proprio a Morgantina nell'inverno del 213/212 a.C., mentre Imilcone si era ritirato ad Agrigento. Erano migliaia di uomini ed era logico che non potevano svernare tutti quanti sulla rocca di Aidone, senza considerare che era fresco il massacro della guarnigione romana, con distruzioni delle sue infrastrutture (e si spiega il famoso ritrovamento della brocca con l'aureo di 20 assi con spiga e alcuni denari e quinari della prima fase, in un pozzo poi sigillato dalle rovine). Mi sembra logico che si fossero acquartierati su colline vicine, con buona posizione strategica e di controllo sull'importante città di Morgantina. Di più non sono riuscito a scoprire....1 punto
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Posso raccontare un mio aneddoto..... Intorno al 1984 ero andato con mio padre, su appuntamento, al medagliere del Museo dell'Aquila per visionare la presenza di eventuali denari della Guerra Sociale, essendo allora impegnato alla stesura del mio Corpus su quella monetazione. C'era una signora, di cui non ricordo il nome, che era gentilissima e mise a mia disposizione gli armadi metallici con cassettiere piene di monete antiche. Lei ovviamente stava sempre vicino a me e, durante la ricerca, mi ricordai dell'importante serie di Alba Fucens, che fu già descritta da Attilio Stazio come presente in quel medagliere. Chiesi pertanto alla signora dove poteva stare la cassetta con le monete di Alba Fucens. Non ebbe difficoltà a rintracciarla. Quando depose la cassetta sul tavolo ebbi un tuffo al cuore. Le monetine erano ammassate alla rinfusa e proprio l'emiobolo, una sottile monetina, rischiava di essere schiacciata da altra moneta più grande di altra zecca che stava occupando lo stesso riquadro nella cassetta. Non riuscii a reprimere un moto di rabbia per vedere la trascuratezza con cui venivano conservate le monete e feci notare la cosa alla povera funzionaria, che era visibilmente imbarazzata e probabilmente non aveva una sua personale colpa. Nel frattempo squillò il telefono nella stanza vicina e la signora si allontanò per rispondere e fu piuttosto impegnata. Intanto io restavo a osservare il materiale, rimettendolo un poco in ordine. Poi mi venne d'istinto una perfida idea. Strizzai l'occhio a mio padre, che mi stava guardando perplesso, e tirai fuori dalla tasca una di quelle piccole custodie lenticolari rigide per conservare piccole monetine, con un sottile strato di ovatta (e non mi ricordo perché l'avevo in tasca da lungo tempo). Misi l'emiobolo nella custodia e, sempre strizzando l'occhio a mio padre, la misi nel mio taschino. Avevo appena finito l'operazione quando la signora rientrò nella stanza dove eravamo presenti e mi chiese se avevo ormai finito. La ringraziai e la signora ripose la cassetta nell'armadio. Sotto i cassetti c'erano depositati alcuni sacchetti di stoffa, alcuni chiusi con ceralacca e altri non sigillati. Chiesi gentilmente cosa contenevano questi sacchetti e lei mi rispose che erano vari ripostigli, evidentemente ancora da riordinare. Chiesi se potevo vedere almeno uno. Tirò fuori un bel sacchetto fra quelli non sigillati, che risultò essere pieno di coronati medievali, credo angioini, in ottimo stato di conservazione... La ringraziai e lei stava ormai chiudendo l'armadio, quando le chiesi se non mancava qualcosa.... Lei rimase di stucco e allora tirai fuori dal mio taschino il piccolo astuccio con l'emiobolo di Alba. Le spiegai che avevo provveduto a migliorare la sicurezza di quella monetina, che facilmente si sarebbe spezzata anche per l'evidente forte cristallizzazione e che era anche la prova di una carenza di sicurezza durante una ricognizione al medagliere. Il suo imbarazzo fu così forte che provai pena e la consolai, raccomandando al contempo un maggiore rigore con i visitatori. Inutile dire che lei si profuse in mille scuse e non nascondo di avere provato per un momento una perfida soddisfazione di avere messo in difficoltà una povera funzionaria della Soprintendenza.... Ci congedammo poi con grande calore e non ebbi più occasione di tornare a quel medagliere. Quindi, se il medagliere di L'Aquila è sopravvissuto al terremoto e ci sono ancora le monete di Alba Fucens, forse ritroverete il mio vecchio astuccio trasparente, che amorevolmente avevo poi rimesso nella cassetta con l'unico esemplare noto di emiobolo di Alba.....1 punto
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Mentre chiudo casa e spengo il computer :D leggo questo ultimo acuto di numa...che persevera nell'atteggiamento che gli è proprio...e per il quale non serve commento: siamo tra l'offesa e l'arroganza...al limite della querela... sembrerebbe lo stile dei Troll. ;) Quindi, anche per non nutrire numa la mia vacanza capiterebbe a "cecio". Ovvio che la discussione è apertissima...come è sempre stata. Mica andranno in vacanza tutti. :D P.S. La reazione su quotata mi sembra piuttosto nervosa...tipica di una persona che abbandona ogni prudenza...è ipotizzabile che qualche ipotesi sopra delineata abbia colto nel segno. :rolleyes: Buone vacanze a tutti gli amici...e, per dare ulteriore esempio...anche a chi non si dovesse sentire tale. Ah! Un'ultima battuta: non credo a fantasmi! :)1 punto
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