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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/05/17 in Risposte
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Splendidi questi elementi marmorei ora nel Museo del Duomo e provenienti dalla stessa Cattedrale con stemma di Milano e imprese.3 punti
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Buona giornata Credo nessun rapporto, se non di similitudine; la bandiera inglese prende spunto da quella genovese (croce rossa in campo bianco, detta anche croce di San Giorgio). Bandiera che - pare - fosse già in uso da parte delle milizie genovesi ai tempi della presa di Antiochia (1098). Gli inglesi ottennero da Genova il permesso di adottare la loro bandiera crociata circa un secolo dopo, così da aver protette le loro navi dai pirati durante la navigazione nel mar Mediterraneo e nel mar Nero; luoghi dove la marineria genovese era molto presente e temuta. Per questo privilegio il re inglese pagava al doge genovese un tributo annuo. Questo è quanto si tramanda ed io ti riferisco; ammetto di non aver fatto specifiche ricerche in merito. Un cultore della storia genovese saprà certamente essere più preciso del sottoscritto.... saluti luciano3 punti
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Ci tenevo a raccontare questo episodio della Seconda Guerra Mondiale, certamente da noi poco conosciuto anche nelle sue interessanti implicazioni numismatiche. Poi proprio ieri si può dire che ho trovato una fortunosa "ispirazione"... Forse ci metterò un pò a scrivere il tutto, ma l'importante era cominciare...2 punti
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Buonasera a tutti... mi date un parere sulla conservazione e sulla effettiva rarità di questo 12 Tarì 1795.... e magari su quale potrebbe essere un prezzo equo a cui acquistarla? Grazie in anticipo. (il Gigante la cita come NC- il Montenegro come R ma sinceramente si vede davvero poco in vendita!!??)2 punti
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Ciao Amico Asclepia....non è la mia monetazione, Ti posso solo confermare quello che hai scritto al primo post.....molto piu' rara di quanto riportata...2 punti
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Buonasera a tutti...pure a me non convince tanto... Osservando: il 7 della data sembra avere la parte orizzontale più sottile. L'8 sembra avere una forma un po' diversa...so che è vago ma sembra che i due braccetti che devono chiudere l'otto non si incontrino dietro l'otto, sembrano leggermente spostati (almeno io ho questa impressione) Il L5 (come scrive @santone) è strano,sembra più sottile che in monete certamente originali; il ciglio del 5 è evidentemente più sottile, come il ricciolo e come il piede della L. Il pizzo di Vittorio sembra avere un ricciolino in meno, anzi più corto e sfuggente (vedi allegati per confronto). E poi l'immagine per quanto piccola dell'ultima rosetta del post 8 è molto sospetta.... ma aspettiamo il peso. Mi scuso per le immagini ma non son riuscito ad ingrandire di più quelle della moneta sospetta, ma sforzando un po' gli occhi le differenze si vedono. p.s. anche il colore non è dei più convincenti2 punti
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Siamo nel comune di Santa Croce Camerina quello che si intravede nella foto precedente con il tramonto è la frazione di Punta secca, i due siti archeologici sono Kamarina e la meno conosciuta Caucana2 punti
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Al compleanno della discussione non potevo non postare un esemplare Filippo II al R/ finale di legenda tre pallini disposti in triangolo.2 punti
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Non c'era la foto nel catalogo d'asta della collezione Mantegazza: era riportata solo la descrizione "variante inedita ......... lettera A rovesciata."2 punti
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Ringrazio per l'invito più che gradito. Purtroppo per domenica 10 ho già da tempo fissato un impegno. Sarò più che volentieri dei vostri alla prossima occasione. Grazie ancora. M.2 punti
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Ciao a tutti, come già anticipato sarò solo all'aperitivo. Sarò al Cordusio in anticipo per fare un salto a salutare Gianfranco (@gpittini), sperando sia presente e operativo .2 punti
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Ho chiesto a tutti i numismatici torinesi se avevano ancora il blister con il 2 fiorini di C.E. I dell' assedio di Vercelli , mi e' stato risposto che e' andato esaurito parecchi secoli fa. Molti soldati dell'epoca hanno acquistato questi esemplari come souvenir dell'evento !2 punti
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DE GREGE EPICURI Si pensa a falso d'epoca quando vari elementi si scostano da quelli abituali: peso molto più basso (N.B. questo vale anche per certi bronzi), lettere decisamente anomale rispetto all'emissione ufficiale o veri errori nella grafia, immagini malfatte o comunque differenti rispetto agli esemplari ufficiali noti. Come vedi, i confini tra falso d'epoca e monetazione "imitativa" tollerata in un certo territorio non sono molto precisi. Per quanto concerne il peso, nel confezionare i suberati l'abilità era proprio quella di avere un peso finale entro un range accettabile. Aggiungo che i "suberati di stato" erano a volte perfetti, e sicuramente prodotti con gli stessi conii usati per l'argento puro. Del tutto diverso ovviamente è il discorso sui falsi moderni.2 punti
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Le questioni aperte sulle monete longobarde sono proporzionali al numero delle loro zecche e come non conosciamo ancora tutte le secche parimenti vi sono problemi che ancora oggi non riusciamo nemmeno a riconoscere cominciamo con l'umile lavoro di dissodare il terreno - se riusciremo ad arrivare almeno a quello - poi si potranno esaminare le molteplici questioni sul tappeto. piuttosto nell'economia generale del lavoro mi domandavo se valesse la pena prevedere un vero e proprio capitolo a partd per la questione falsi dato il loro numero crescente sul mercato e per fare un po' di chiarezza in questo ambito a beneficio di studiosi e collezionisti2 punti
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Una delle tante monete postate, la numero 12 se non ho visto male, è una moneta della Serenissima; un "bezzo da 6 bagattini" , monetazione del XVII secolo il cui valore in questo grado di conservazione non è che di una manciata di euro. Si trova sui banchi dei mercatini a 5-6 euro, per capirci. E' comunque una moneta dall'alto valore storico, rientrando nel novero dello "spicciolame", una moneta circolata nelle mani del "popolo", una di quelle monete che più mi fanno fantasticare. Affascinante pensare che magari, chissà, sia servita per acquistare verdure nei mercati tra le calli, per pagare una trasporto di una derrata a bordo di una gondola. Un bel giorno magari persa in una piazza San Marco allagata dall'acqua alta, ritrovata da chissà chi e subito spesa una una bettola di infimo ordine per un' "ombra de vìn" e riposta dalle mani callose dell'oste in una cassettina di legno; e così via. Fino ad arrivare oggi nella tua collezione. Be', ciò vale molto più di cinque o sei euro, giusto?2 punti
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Correggo quanto scritto in questo mio post. ....il Tari' 1794 SICLIAR, viene riportato nel Gigante 2018 con rarita' R3 , ....con due soli esemplari censiti....è corretto secondo voi questo grado di rarita'?2 punti
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Alcuni gettoni ricordo reperibili all'interno dell'Esposizione.2 punti
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Mi ricordavo di avere qualche cosa su questa impresa.............dopo lungo cercare alla fine l'ho trovato!!! Un librettino che racconta il viaggio aereo dell'illustre Cavalier milanese Don Paolo Andreani, esposto dal canonico Carlo Castelli.2 punti
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Eccola qui. Capolavoro di medaglia e stato di conservazione. Ahimè, la foto rende solo il 10% della bellezza del pezzo in mano...2 punti
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Buongiorno a tutti, sono in possesso di alcuni fogli di carta filigranata e volevo chiedervi se avete gia visto qualcosa del genere e di cosa si tratti secondo voi. Non mi sembrano filigrane di banconote effettivamente circolanti. Mi scuso per le foto che non sono granchè, le ho fatte tenendo con una mano il foglio davanti a una lampada e con l'altra il telefono...ho provato anche a fare scansioni con il coperchio aperto ma il risultato non era chiaro. Grazie a chi vorrà intervenire1 punto
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Ciao @Asclepia posso confermarti che la 1795 è molto più rara della 96/97/98/99 considerate N.C. anche loro, al pari della 95. Come conservazione siamo sul MB al dritto e qBB al rovescio. Un buon prezzo? Non saprei dirti. Saluti Angelo1 punto
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Forse in pochi sono a conoscenza del fatto che durante la II Guerra Mondiale, l'Australia, come anche altre nazioni alleate, istituì dei campi di internamento per i cosiddetti "Enemy Aliens" ovvero i cittadini residenti di altre nazioni in guerra con l'Impero Britannico, ovvero le nazioni appartenenti all'Asse. In particolare anche molti italiani furono ristretti in tali campi sulla sola base della nazionalità, in quanto c'era il timore che potessero verificarsi episodi di spionaggio ovvero di ostilità nei loro confronti da parte della popolazione locale. In seguito, con il progredire del conflitto anche nel settore del Pacifico, un numero sempre crescente di prigionieri di guerra giapponesi venne a sua volta internato in tali campi. L'immagine in basso documenta proprio uno di questi Internment Camps, quello tristemente noto di Cowra; tale campo ebbe una fama sinistra poichè il 5 agosto del 1944 si verificò una fuga di massa di oltre 1100 prigionieri di guerra giapponesi, dei quali ben 231 furono uccisi nel corso della fuga e della successiva caccia all'uomo che ne scaturì.1 punto
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Questa me l'ha fatta conoscere molti anni fa Becker di Avellino....il grande numismatico.1 punto
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Caro Mario. ti ringrazio per lo sprone e come hai capito lo faccio per ridare a Venezia un convegno di valenza non solo nazionale. Questi prime edizioni servono per far rimettere in moto l'interesse per questo evento. Ci vorrà forse più di qualche edizione, ma sono convinto che, con l'aiuto di tutti gli attori, si farà qualcosa di interessante. Proprio perché è Venezia. Comunque ho in programma un'altra iniziativa, a livello di organizzazione di convegni, di cui ne ho parlato a Riccione con gli organizzatori di Bologna e per la quale ho il loro appoggio ed in NIP e di cui illustrerò i dettagli nel breve. Ti aspetto alla prossima (stavolta ti prenoto per tempo... . Stefano1 punto
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Ciao sono rientrato solo sabato dalle ferie e non ho ancora sentito nessuno del circolo, devo sentire il nostro presidente perché avendo spostato la data dal 28 al 21 non mi ricordo se c'è in quanto in quel periodo è fuori Aosta ma non mi ricordo i giorni. MI dispiacerebbe se non potesse partecipare in quanto faceva parte dell'associazione dei circoli numismatici di anni fa, e gli sarebbe piaciuto molto esserci, in quanto ritiene questo convegno molto importante per il futuro della numismatica in Italia. Silvio1 punto
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@eliodoro @Liutprand ho unito le discussioni che entrambi avevate aperto sull'argomento. petronius1 punto
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Avevo iniziato con il tramonto perchè sono un romanticone, ma vale tutto aspetto foto,ciao.1 punto
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Nel 1920 vengono emessi dei gettoni per le corsie tranviarie a tariffa normale o ridotta. I milanesi li chiamarono " caldarini " dal nome del sindaco di Milano di quel periodo. Ecco quello del 1920.1 punto
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Allora è facile... Santa Croce Camerina? Prende il nome dalla vecchia città greca di Kamarina. Spero di non avere detto una m....ata.1 punto
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A ferie ormai chiuse penso per quasi tutti, riprendo le comunicazioni relative a questo primo congresso dei Circoli numismatici che il Circolo numismatico bergamasco si è offerto di ospitare e organizzare. Mi rendo conto che la posizione geografica della nostra città è penalizzante per i Circoli del sud e delle isole, che avremmo molto piacere di vedere rappresentati, ma altro, da parte nostra, non potevamo fare. Bergamo è comunque una città che val bene una visita, da prolungare oltre il giorno del convegno, per chi volesse trascorrervi un fine settimana o più. Ho ricevuto oggi conferma della concessione del patrocinio alla manifestazione da parte dell'Assessorato alla cultura del Comune di Bergamo, così come dell'utilizzo gratuito della prestigiosa sala convegni Galmozzi, nel secolo scorso sala consiliare comunale; è in pieno centro in Bergamo bassa, per cui come punto di incontro metterei piazza Vittorio Veneto, sotto i portici davanti alla Torre dei Caduti, che dista dalla sala meno di 100 metri. Predisporremo a questo punto una locandina che, dopo approvazione del Comune, posterò. Sottolineo che la partecipazione al Congresso è assolutamente gratuita per i partecipanti, escluso il pranzo peraltro facoltativo. I Circoli potranno intervenire con un relatore o come semplici spettatori. Invito chi avesse intenzione di partecipare ad inviarci cortesemente prima possibile la propria adesione, in modo da facilitarci le attività organizzative Il modulo di iscrizione si può scaricare dal sito del Circolo, tutte le informazioni si trovano nel post di testa di questa discussione. Spero che questa prima iniziativa, che vuol avere lo scopo di conoscerci e di incominciare a dibattere sulle problematiche dei nostri Circoli, raccolga apprezzamento e adesione da parte di molti, e che costituisca solo l'inizio per altri incontri e collaborazioni. Gianpietro Basetti1 punto
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Segnalo l'uscita della nuova opera di medaglistica a cura di Adolfo Modesti con molte immagini a colori di medaglie con edifici religiosi (chiese, basiliche, abbazie, ecc.). Vi hanno collaborato numerosi autori di numismatica (compreso un mio modesto contributo). pp. 580 Roma 2016 per informazioni [email protected]1 punto
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Complimenti per l'attivismo, purtroppo credo che anche questa volta non riuscirò ad essere presente a questo convegno giovane ma di cui ho sentito parlare molto bene. Ad maiora Antonio1 punto
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Sembrerebbe un 2 sols francese, anche se i dati ponderali non corrispondono perfettamente: https://en.numista.com/catalogue/pieces3657.html1 punto
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Ottima informazione. Devo dire che quando ci sono solo sigle è sempre un bel rebus districarsi sul paese di origine e sull'uso del gettone di turno. Saluti Simone1 punto
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Diciamo che qui è quasi un colpo d'occhio?, il metallo, il tipo di consunzione e le incrostazioni, lo stile del volto di Venere e di Enea che porta Anchise sulle spalle (a mio parere elemento che fa propendere per il conio originale), il fatto che sia coniata e non fusa, possiamo visionare anche l'interno per constatarlo?, e in conclusione lo stile non grossolano e l'attenzione per i dettagli☺. A presto, Alb1231 punto
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verissimo ma penso che allo stato attuale sia successivo, come tema, a un censimento del noto cioè questo è un approccio già"di merito" non so se riesco a spiegarmi...1 punto
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Le giornate di studio della Società Numismatica italiana Sulla porta d’Italia: visita alle collezioni Numismatiche dell’Università di Trieste e del Museo Archeologico Nazionale di Cividale Sabato 23 settembre 2017 si terrà tra Trieste e Cividale la terza giornata di studio, la partecipazione all'evento è libera e gratuita. L'organizzazione raccomanda la comunicazione anticipata, in caso di partecipazione, alla segreteria con una e-mail a [email protected]. Programma Trieste – Dipartimento di Studi Umanistici, sede di via Lazzaretto Vecchio, 6 (parcheggio sul lungomare) ore 11:00 - Bruno Callegher, presentazione delle collezioni numismatiche dell’Università di Trieste. ore 11:30 – Bruno Callegher, Giovanni Gorini, Andrea Saccocci, illustrazione delle monete di alcuni ripostigli greci, tardo romani e medievali conservati nella raccolta. ore 12:30 – pranzo a Trieste. ore 13:45 - spostamento a Cividale con mezzi propri. ore 15:30 - Saluti della Direzione del Museo. ore 15:45 - Lorenzo Passera, visita guidata all’esposizione di monete Longobarde del Museo. ore 17:15 - Giovanni Gorini - illustrazione delle monete celtiche del ripostiglio di Enemonzo (II sec. a.C).1 punto
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In primo luogo, spero di leggerlo! In secondo luogo, credo che forse trovando che tale token di rame vecchio eccellente ha avuto un effetto durevole... In terzo luogo, ho sempre amato queste monete, dalla prima volta che ho incontrato uno... a Napoli, come un ragazzo. e In quarto luogo, in un contesto poco pratico per questi penny australiano, ecco una voce dal mio moneta-notebook: "Penny come questo uno datato 1942p erano importanti monete per i soldati americani appena arrivati in Australia quell'anno. Il biglietto del tram usuale era due penny, ma soldati ripercorso per metà prezzo—un penny. Con il conduttore giusto, però, ogni tanto prendevano gratis." Scrivere, per favore! v. ---------------------------------------------------- First, I hope to read it! Second, I think maybe finding that excellent old copper token had a lasting effect… Third, I’ve always loved these coins, from the first time I encountered one…in Napoli, as a boy. and Fourth, by way of a little practical context for these Australian pennies, here’s an entry from my coin-notebook: “Pennies like this one dated 1942p were important coins for the American soldiers newly arrived in Australia that year. The usual tram fare was tuppence, but servicemen rode for half price—a penny. With the right conductor, though, they occasionally rode for free.” Write, please! v.1 punto
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Un censimento dei ritrovamenti (sporadici e ripostigli), che cammini di pari passo con le schede delle otto aree? Sarebbe interessante riportare la composizione globale del ripostiglio, per verificare quali emissioni troviamo associate fra loro.1 punto
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Ecco qua...purtroppo ho (abbiamo) solo l'immagine del diritto, il conio è stato ricostruito facendo un puzzle coi vari esemplari rinvenuti:1 punto
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Quelli che aveva citato durante la conferenza erano emissioni con busto/vittoria caratterizzate dal fatto di avere il conio del diritto molto più grande del tondello. Se non sbaglio nella discussione sulla conferenza dovrebbe esserci un'immagine...1 punto
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Eccone 2 , una troppo pulita ed una troppo incrostata per i miei gusti. Vedro' di migliorare Ciao.1 punto
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e anche quello delle torri cosi come è scritto: “In Italia, fra Terracina ed il tempio di Feronia, cessarono di essere costruite torri in tempo di guerra civile, nessuna di esse NON fu distrutta dal fulmine.” In pratica Plinio il Vecchio ci dice che tutte le torri che fungevano da fortificazione militare, non furono più erette durante la guerra civile perchè ogni volta venivano distrutte da un misterioso “fulmine”. A questo punto viene chiaramente da chiedersi: cos’era quel fulmine che distruggeva esclusivamente e sistematicamente tutte le torri erette dai romani fra Terracina e il tempio di Feronia? Da dove proveniva quel misterioso fulmine? Potremmo ipotizzare che il “fulmine”, forse era il termine con cui i romani chiamavano un certo tipo di arma (o l’effetto di un’arma) che veniva lanciata da uno dei “carri celesti”. Chiaramente questa è solo una semplice interpretazione.1 punto
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Di questa emissione si conoscono solo due esemplari, Londra e Parigi. Una moneta autentica, di grande fascino, ma anche di grande problema di inquadramento storico e numismatico. Proprio su questa emissione sto preparando da un mese un impegnativo articolo da pubblicare, in cui confuto la teoria di Crawford per una emissione durante il governatorato di Lentulo in Siria.... Preferisco attendere il completamento e la pubblicazione dell'articolo, tra pochi mesi....1 punto
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Ti posto le due varianti della moneta (purtroppo ho solo questa scannerizzazione) in questione che - come giustamente sottolineato - si differenziano per le dimensioni della firma: la moneta postata all'inizio è sicuramente una "firma piccola".1 punto
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https://asta.inasta.com/it/lot/51706/zecche-italiane-ortona-carlo-viii-re-di-/ ZECCHE ITALIANE - ORTONA - Carlo VIII, Re di Francia (1495) - Cavallo - Scudo di Francia coronato /R Croce trifogliata CNI 1/13; MIR 502 R (CU g. 0,81) Grading/Stato: BB+ ...bentornato...1 punto
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Aggiungo la foto di un'autentica aquila legionaria, restaurata ed esposta a Chieti1 punto
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