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  1. eracle62

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/12/17 in Risposte

  1. Sempre momenti da ricordare, per dire un domani c'ero anch'io... Un clima d'altri tempi...la Numismatica si riprende la sua rivincita... Si osservano collezioni importanti... Fotografie e scorci suggestivi d'insieme.. Generazioni a braccetto... Che dire, se fosse sempre cosi, sarebbe tutto più semplice, più facile, e più bello... Grazie per la straordinaria giornata, ricca finalmente di emozioni... Eros
    8 punti
  2. Approfitto della discussione perché correlata all’evento di Napoli del prossimo 22 e 23 settembre 2017 per informare tutti gli appassionati della monetazione di Napoli e non, che in occasione del convegno verrà distribuito questo mio lavoro sulla monetazione in rame di Ferdinando IV di Borbone. Questo è stato reso possibile e si è concretizzato grazie all’impegno, soprattutto economico, di cui si è fatto carico la NEACOINS s.a.s. e l’ACM casa d’aste. E’ mio dovere ringraziare, quindi, il Sig. Antonio Cava e colui il quale ha dedicato parte del suo tempo libero per l’impegnativo lavoro di grafica e impaginazione.
    5 punti
  3. Porto alla Vostra attenzione questa moneta che ho recentemente acquisito. Oltre l'alta conservazione, mi ha attirato il "fantasma" che il conio "incudine" (D/) ha inciso sul conio "martello" (R/) quando un tondello non si è presentato all'appuntamento col colpo di maglio. Spero Vi piaccia...
    4 punti
  4. Ultimo acquisto cosa ne pensate? spero vi piaccia difetto più o meno. Ciao.
    4 punti
  5. Vi allego un file pdf in cui ho raccolto tutte le mie ricerche relative ai denari in argento di Siconolfo, primo principe di Salerno. Denari di Siconolfo Zecca di Salerno - Copia.pdf
    4 punti
  6. @Rocco68 @borbonik @UmbertoI ho tra le mani il libro di Luigi Borgia, Lo stemma del Regno delle Due Sicilie, dove sono analizzati gli ordini cavallereschi. Ebbene, nel Real Ordine di San Ferdinando e del Merito (il secondo da sinistra) la collana "era formata da anelli alternativamente rappresentanti lettere F, iniziali del sovrano fondatore, gligli, corone e castelli" (p. 66). Invece, per il Reale Angelico Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (il secondo da destra), la "collana è d'oro ed è costituita da maglie in forma del monogramma XP [le iniziali di Cristo in greco], alternate con piccole lettere A e omega" (p.69). Da ciò si deduce che la lettera K è un evidente sbaglio (o marchio segreto?) dell'incisore, trovando conferma nella prosecuzione della collana dove si notano chiaramente i monogrammi XP e anche nella moneta postata da borbonik (post #18) dove la lettera incriminata, presente sotto la corona, pare più una XP che una K.
    4 punti
  7. Inaugurata a Napoli mostra con oggetti preziosi e monete recuperate nel tempo a Pompei. Splendido bracciale monetiforme! http://napoli.repubblica.it/cronaca/2017/09/11/foto/pompei_tesori_sotto_i_lapilli_in_mostra_gioielli_e_arredi-175209373/1/?ref=RHRD-BS-I0-C6-P3-S1.6-T1#1
    3 punti
  8. Scusate se inserisco questo post anomalo , poco pertinente alla Sezione anche se , essendo riferito a 73 anni fa puo’ starci , inoltre mi e’ sembrato essere di una particolarita’ quasi unica che si puo’ ben adattare ad alcuni post che hanno gia’ trattato recentemente , ed anche oggi , del Vesuvio in generale o delle sue vittime . Proprio ieri un parente tornato da una visita sul Vesuvio mi ha portato tre pezzetti di lava , come riteneva essere , ma che in realta’ sono fatti di cenere consolidata , sapendo che colleziono rocce ; campioni che gli e’ stato riferito essere appartenuti all’ ultima eruzione vesuviana del 1944 ; osservateli questa mattina al microscopio come sempre faccio quando entrano nuovi campioni , in uno e’ comparsa una formica incastrata nella cenere , morta probabilmente per essersi trovata per sua disgrazia troppo vicina alla caduta della cenere vulcanica e subito cristallizzata dal calore della stessa , alla prova di durezza con uno spillo e’ risultata cristallizzata ; forse trattasi di una larva di formica , perche’ osservata ad occhio nudo non si nota quasi nulla essendo lunga circa di 1 mm. , misura presa con scala millimetrica . Ve la propongo ingrandita a 28 x ; prendetela cosi’ , come una semplice curiosita’ di un particolare essere vivente del secolo scorso , vittima anche lui della furia del vulcano . Una foto del Vesuvio da altissima quota .
    3 punti
  9. Buongiorno a tutti, da collezionista e ricercatore di varianti nella monetazione napoletana, non posso che essere contentissimo del lavoro di Pietro! È grazie a persone come lui che conosco la storia di ogni moneta della mia collezione, perchè altrimenti sarebbero stati oggetti senz'anima. Grazie!
    3 punti
  10. Quanto mi mancano le aste numismatiche di Crippa....porca pupazza!!! Non ci si capiva un cavolo su come parteciparvi,però le aste erano belle e se partecipavi,c'era la possibilità che ti aggiudicavi qualcosa per pura fortuna. Se solo avessero sfruttato il sistema tipo bidinside per offrire in diretta avrebbero avuto decisamente più successo le loro aste. Salutoni odjob
    3 punti
  11. Bene allora sulle ali dell'entusiasmo dopo una giornata da annoverare per allegria, partecipazione, e tantissima passione, dono altre immagini per gli amici del forum. E' arrivata la mitica borsa con il tesoro... Appassionati di tutte le età si confrontano.
    3 punti
  12. Buonasera a tutti, vi posto la mia Piastra 1832 reimpressa su un 12-Carlini della Repubblica Napolitana. La prima del giovane Ferdinando II.....questa moneta ha una particolarita' che la rende unica fra le reimpresse...la lettera R si trova sul millesimo.
    3 punti
  13. Salve, segnalo : http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=14894
    2 punti
  14. Ciao a tutti, Oggi ho tradotto questa versione molto carina di un autore non troppo conosciuto Macrobio, che ho deciso di proporvi. Ecco a voi la storia: "Dopo la battaglia di Azio avendo Augusto condotto un magnifico trionfo a Roma, gli corse incontro un tale che teneva in mano un corvo, a cui aveva insegnato questo saluto, pieno di adulazione, che diceva :"Salute o Cesare, vincitore, imperatore!". Ottaviano, a cui interessava accattivarsi gli animi dei cittadini, apprezzando molto l'uccello servizievole ordinò di comprarlo a ventimila sesterzi. Essendo avanzato poco nel cammino, allo stesso modo fu salutato da un pappagallo che comprò allo stesso prezzo. Un esempio di tanta generosità sollecitò un povero calzolaio, che comincio ad ammaestrare il suo corvo allo stesso saluto. Ma poichè l'uccello non rispondeva, esausto per la fatica e per il sacrificio, il padrone era solito dire :"Il lavoro e il sacrificio sono perduti". Un giorno tuttavia, quando il corvo aveva iniziato a ripetere il saluto dettato, il calzolaio attese Augusto sulla strada, pieno di buona speranza. Ma, avendo ascoltato le parole del corvo, l'imperatore, incurante di tale saluto, rispose :"Ho abbastanza di tali saluti in patria". Allora il corvo, ricordandosi delle parole con cui il padrone era solito lamentarsi, aggiunse a chiara voce :"Il lavoro e il sacrificio sono perduti". Stupito a tal punto dall'arguzia, Cesare rise e ordinò di comprare l'uccello a tanto quanto aveva pagato nessun altro fino ad allora. Quindi la ricchezza non fu il premio degli sforzi del calzolaio, ma di facezie fortuite, che il padrone imprudente aveva insegnato al suo uccello". Spero che la traduzione, che ho preferito mantenere quasi letterale, vi possa far divertire e soprattutto che sia fatta bene;););). A presto, Alb123
    2 punti
  15. Buonasera, ecco una bella new entry in collezione dopo mesi di inattività per quanto riguarda la raccolta di monete della mia città natia. come al solito per modena c'è da accontentarsi ,questi moduli schizzano letteralmente quando si va su conservazioni di riguardo. questa mi è piaciuta subito,è tutta leggibile e con pure una patina bellina a mio avviso. le ho dato un bb+ come conservazione...son in linea con i vostri giudizi? un saluto a tutti e grazie a chi interverrà marco
    2 punti
  16. @Legio II Italica e @clairdelune, come promesso, continuo il mio reditus nella romanità, pubblicando, nell'ordine: una porzione del rivestimento marmoreo della Meta Sudans, un ago crinale in osso e un bollo laterizio. Quando venne fuori l'ago crinale - eravamo su uno strato d'età flavia - mi commossi e scese una lacrimuccia: era servito ad una donna romana per tenere in ordine i capelli e ora era lì, tra le mie mani. P.S. perdonatemi per la disparità di grandezza fra le immagine, ma ho dovuto ridimensionarle per poterle pubblicare.
    2 punti
  17. Inventrix oleae colitur vinique repertor / et qui primus humo pressit aratra puer... Come @clairdelune aggiungo anche io una sensazione personale. Nell'estate del 2010 stavo scavando sul Palatino e, durante una pausa, mi misi a riposare sotto un grande albero di alloro, lungo il vialetto che conduce al tempio di Eliogabalo, in una zona interdetta ai turisti. Quando mi destai dal sonnacchioso dormiveglia, rimasi a fissare la chioma dell'albero e i resti del vicino tempio di Venere e Roma che, dall'alto del Palatino, si vedono meravigliosamente. Mi resi conto allora che quel cielo azzurro che si intravedeva tra le fronde era lo stesso che da duemila anni sovrastava la Città Eterna: lo stesso cielo che avevano guardato gli antichi, chiedendo auspici e pronunciando giuramenti. Fu allora che compresi pienamente le considerazioni di Ranuccio Bianchi Bandinelli, che poi erano le stesse del Mommsen: Roma non è una città, non possiede coordinate spaziali o temporali, essa è un'idea. Eterna.
    2 punti
  18. La somiglianza è notevole e lo stile è il medesimo. Ammesso che siano emissioni effettivamente reali (e mi piace sognare lo siano, pur nutrendo qualche - legittimo - dubbio), di sicuro Proculo si dovette avvalere di una officina locale attiva nella riproduzione di Tetrici & c.
    2 punti
  19. Per quel che ne so io è una scelta loro, aziendale, le CRONOS, di cui io conservo e consulto continuamente i loro cataloghi messi nella mia Biblioteca in Sala, in quanto veri supporti reali bibliografici, non sono state eliminate né tolte per nulla. Aspettano semplicemente, in base alle loro scelte aziendali, una collezione omogenea e che abbia un suo progetto, per farne una, se non capita, si aspetta senza fare un mix di pezzi di estrazione varia e senza l'obbligo di farne comunque una o due all'anno. In compenso fioriscono i loro listini on line che sono sempre sul loro sito, pezzi importanti e pezzi per tutti per abbracciare un po' tutti dal grande collezionista a chi inizia, al giovane. Recentemente è uscito un fantastico listino che trovate anche ora, purtroppo per noi quasi tutto venduto ormai, dal titolo " Una collezione di uno studioso degli anni 20 - 70 ". E' stato un grande successo perché le rarità, pezzi anche da R5, varianti dichiarate e anche non dichiarate, si alternavano sempre con prezzi per tutti. E per chi studia, per chi vuole scrivere credo si sia preso materiale per qualche annetto....quindi aste, quando c'è l'occasione ritenuta valida per loro, e listini che tra l'altro io ho sempre amato ma su questo forse sono uno dei pochi rimasti....
    2 punti
  20. @alb123 Traduzione ben fatta, ma soprattutto ammiro e lodo la tua passione per i classici. Quanto mi rattrista il fatto che il latino stia scomparendo dalle nostre scuole e, con esso, il gusto per la traduzione.
    2 punti
  21. Per me il termine eccezionale viene e deve essere utilizzato per eccezioni, ovvero quando per quel tipo di moneta non si è mai vista tale bellezza o dettagli o conservazione. Sicuramente per monete del Regno e repubblica si può utilizzare questo aggettivo solo per conservazioni super, quindi sopra il normale fdc. Ma per Monete che hanno superato secoli e secoli, eccezionale può essere utilizzato anche per un qspl se non è mai apparso su aste in quella bellezza. Non so se rendo l idea. Io colleziono il 500/600/700 ad esempio del 700 si trovano anche fdc o fs, del 600 difficilmente superano lo spl per tiplogia, del 500 se arrivano allo spl è cosa molto rara ed eccezionale. Poi vi sono le tipologie appunto, di quel tipo non è mai apparsa in spl e io ce l ho? posso dire che è un eccezione,vista la tipologia che di solito presenta al max un bb/spl o qspl.
    2 punti
  22. Buona Domenica ed è stata veramente una buona Domenica. Vedendo le foto (credo però ce ne siano altre ...) mi sono accorto che qualcuno è riuscito a glissare l'obiettivo .... soprattutto quelli che per motivi personali non si sono fermati a "ciacolare"; penso a Gianfranco, a Fabio ed altri. Per coloro che non son potuti venire per motivi familiari, speriamo tutti che si risolvano al meglio ..... e non vi preoccupate, il Gazzettino ve lo teniamo "in caldo", tanto avremo certamente altre occasioni per consegnarvelo. saluti e grazie a tutti per la bella Domenica. luciano
    2 punti
  23. Il "vestito" ha sempre il suo fascino... Devo ancora fotografare il quarto esemplare in collezione, ma di questo che allego mi è sempre piaciuto il compromesso tra diversi aspetti non facili da mettere assieme su un tondello pesante 25 g per 37 mm di grandezza: brillantezza, entità dei rilievi e patina intensa quanto basta a renderla gradevole, che gli conferisce una "luce" particolare...
    2 punti
  24. Ciao a tutti, ho avuto la possibilità di prendere queste sette monete per pochissimo, praticamente meno di tre euro al pezzo, del resto sono molto consumate... E' l'insieme che mi ha affascinato, tenere in mano una pila di 166 grammi di monete che sono state realmente utilizzate 220 anni fa è qualcosa di unico. Speravo di trovare delle differenze, ma a quanto pare sono tutte uguali , ma magari voi la cogliete qualche piccola diversità ringrazio sin d'ora per qualche parere.
    1 punto
  25. Non dimenticate i collezionisti di medaglie che sono tantissimi.
    1 punto
  26. Beh a prescindere dalle possibili varianti, direi che hai fatto un ottimo affare @nikita_, per lo meno dal punto di vista storico.
    1 punto
  27. Diciamo che il punto che manca dopo il numerale IV l'hanno messo lì...
    1 punto
  28. Continuo con il mio contributo alla discussione di @ferdinandoII, postando una 1833 Particolare da notare il decoro sul bordo al dritto, causato da una ribattitura . E nel rovescio la mancanza di pallini nello stemma del Portogallo.
    1 punto
  29. FRI PRIN BRIS si, è tedesca. cercherei in Friburgo di Brisgovia.
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  30. Carissimi, vi leggo solo ora... Complimenti per la moneta @Anniovero! relativamente rara e in discreta conservazione! Direi MIR 29 complimenti anche per quello che l'hai pagata! ... prezzo assolutamente ottimo (ho seguito l'asta, ma ne ho già tre di questi ... tutti purtroppo strapagati per l'impazienza che mi uccide ogni volta . La storia di quel periodo è spettacolare per Volterra: c'è una faida familiare tra i Belforti e gli Allegretti (le famiglie più importanti della Città), così il Capitolo dei Canonici tenta di alternare un membro di una famiglia e uno dell'altra al soglio vescovile. Il Vescovo è sempre in difficoltà a riaffermare il proprio potere in città e nei castelli (a volte ricorre alla repressione militare), sopratutto a Casole, mentre l'altra famiglia non perde occasione di dimostrare la sua avversione al presule avversario. Non mancano le risse (che coivolgono nel castello del Casole anche la persona del Vescovo, preso a cazzotti dai castellani e messo in fuga, come lui stesso racconta in un atto sottoscritto appena dopo l'episodio in cui scomunica i castellani)... insomma anni agitati! Ranieri è forse l'ultimo a coniare a Berignone: a breve uscirà un mio articolo su questo tema, dove spiego perchè Rainuccio non riuscirà invece mai a battere in quel castro. Pensa che Ranieri Belforti muore in esilio presso il palazzo vescovile di Firenze. Alla sua morte i preti del Capitolo tentano di eleggere Rainuccio, così il cugino ed il nipote di Belforti faranno peste e corna, assediandolo nel castello di Berignone, distruggendo i suoi palazzi quando lui è fuori città, cacciandolo dalla città (nella quale non vorrà più tornare nemmeno dopo le scuse dei Belforti e l'intercessione papale)... insomma: una storia avvincente e quasi da romanzo, coronata ovviamente dalle solite scomuniche e dagli interdetti del caso. Una particolarità sulla zecca, che ho riscontrato grazie alla segnalazione di un amico e che è inedita: quando Rainuccio dovrà nominare un custode dei coni per la zecca, tra gli uomini più integerrimi di Casole, sceglierà proprio quel Bindo di Manno che pochi anni addietro aveva cazzottato il vescovo Belforti a Casole, come a volerlo premiare per il bel gesto. Un caro saluto, Magdi
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  31. Per me in questo caso siamo vicini allo spl, complimenti bellissima moneta.
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  32. Salve @Theodor Mommsen ,bellissime foto, grazie per averle condivise! Le immagini in bianco e nero mi piacciono particolarmente, trovo che rafforzino ancora di più la capacità di una foto di "fissare l'attimo" ... (altra sensazione personale) ...E mi piace l'idea che i luoghi conservino la memoria degli eventi che vi sono accaduti e delle persone che ne sono state protagoniste @Legio II Italica
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  33. Ma non usa iam. Secondo me sta affermando che "la moneta nuova, che era in circolazione dal momento del proclama (ex tunc), aveva due crocette".
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  34. confermo anche io che dovrebbe essere un'ottenne di Luigi XI per i dati ponderali ti posso dire che ne possiedo 22 di monete di quella tipologia e le mie vanno da diametro 14 a 16,5 mm con peso da 0,25 a 0,72 gr
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  35. Questo articolo tratto da Panorama Numismatico può essere d'aiuto.... https://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/ALCUNE-OSSERVAZIONI-SULLA-MONETAZIONE-DA-1-FRANCO-E-DA-5-FRANCHI-DI-ELISA-E-FELICE-BACIOCCHIi.pdf
    1 punto
  36. Ciao a tutti, Sono contento di sapere che in molti hanno apprezzato e partecipato a questo post. Comunque credo che fra le stime fatte, quella di @petronius arbiter sia la più esatta, una stima sulle 300000 persone mi sembra attendibile come già spiegato nel post sopracitato, poi diciamo che nella stima consideriamo anche i biblionumismatici come @talpa e gli studiosi che si limitano allo studio e non a collezionare, mi pare ce ne fosse qualcuno qui sul forum e gli faccio i miei complimenti, per diventare esperti ci vuole lo studio, ma devo ammettere che non so se ce la farei a non tenere in mano questi pezzi di storia;););). A presto, Alb123 P.s. Sempre come chiacchierata da bar (eh si qualcuno le ha già citate e a volte ci vogliono pure quelle) e con dati approssimativi se la sente di dirmi qual'è l'età media dei collezionisti, a mio parere minore di quella dei filatelici, e quanto ricambio generazionale c'è, ovvero per ogni numismatico che "scompare", facendo gli scongiuri, o invecchia quanti giovani si appassionano?
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  37. http://napoli.repubblica.it/cronaca/2017/09/11/foto/pompei_tesori_sotto_i_lapilli_in_mostra_gioielli_e_arredi-175209373/1/?ref=RHRD-BS-I0-C6-P3-S3.6-T1#1 cit... Un altro fuggiasco portava invece con sé una cassettina in legno con 40 monete d'oro e 175 in argento, anch'esse esposte..... saluti Alain
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  38. 10 santimat (centesimi) del Marocco in acciaio placcato ottone, il 2011 è il primo anno di coniazione con questo disegno al rovescio. In un catalogo online ho trovato per quell'anno una quotazione di 46 centesimi di euro in FDC, molto più preziosi quelli del 2012, ben 77 centesimi 10 centesimi mi sembra una valutazione ragionevole per il tuo Ciao. petronius
    1 punto
  39. Salve , forse il passo piu' bello e toccante dell' opuscolo di Rutilio Namaziano e' la parte riguardante l' Inno a Roma che si sviluppa nei versi dal 47 al 164 , che riporto integralmente : “Prestami ascolto, bellissima regina del mondo interamente tuo, accolta fra le celesti, Roma, volte stellate. Prestami ascolto, tu madre degli uomini, madre degli dèi: grazie ai tuoi templi non siamo lontani dal cielo. Te cantiamo e canteremo, sempre, finché lo concedono i fati, nessuno può essere in vita e dimentico di te. Potrà piuttosto scellerato oblio affondare il sole prima che il tuo splendore svanisca dal nostro cuore, perché diffondi grazie pari ai raggi del sole per ogni terra, fino all’Oceano che ci fluttua intorno. Per te si volge lo stesso Febo che tutto abbraccia e i suoi cavalli, sorti da te, in te ripone; non ti fermò, sabbia di fuoco, la Libia, né ti respinse, armata del suo gelo, l’Orsa: quanto si estese fra i poli, propizia alla vita, la natura tanto si aprì la terra al tuo valore. Hai fatto di genti diverse una sola patria, la tua conquista ha giovato a chi viveva senza leggi: offrendo ai vinti l’unione nel tuo diritto hai reso l’orbe diviso unica Urbe. Riconosciamo tuoi capostipiti Venere e Marte, la madre degli Eneadi e dei Romulidi il padre, la violenza delle armi è raddolcita dalla clemenza usata nella vittoria, entrambi i nomi esprimono il tuo cuore; di qui la tua buona gioia dello scontro come del perdono, vincere chi si è temuto, amare chi si è vinto. Colei che inventò l’odio, colui che scoprì il vino sono adorati, e il ragazzo che primo premé al suolo l’aratro; ottenne altari con l’arte di Peone la medicina e, forte della sua nobiltà, è dio l’Alcide: così anche tu, che abbracci il mondo con trinfi che portano leggi e fai che tutto viva sotto un comune patto. Te, dea, celebra te, romano, ogni angolo della terra portando sul libero collo un pacifico giogo. Tutte le stelle nelle loro orbite eterne non hanno visto mai impero più bello. Ne avevano congunto uno simile gli Assiri quando i Medi piegarono i loro confinanti? I grandi re dei Parti e i tiranni Macedoni si conquistarono gli uni gli altri con sorti alterne. Né tu, nascendo, avevi più animi e braccia ma più saggezza e più discernimento: per guerre giuste e una pace non superba la tua nobile gloria ha tinto la più lata potenza. Tu regni e, ciò che vale ancor di più, meriti il regno: tutte le grandi imprese superi con le tue. Enumerare i tuoi monumenti elevati e ricchi di trofei sarebbe come voler contare ogni singola stella. I templi splendono e, a cercare di ammirarli, confondono gli occhi, sono così, a quanto credo, le stesse dimore degli dèi. […] Solleva il volto e i tuoi allori, e torna a cingere il bianco del tuo sacro capo in chiome Roma. Splenda dalla tua corona turrita il diadema d’oro, fuochi perenni irraggi l’aureo scudo: aver cancellato l’affronto cancelli la triste caduta, saldi lo spregio del dolore solidamente per sempre la ferita. È tua tradizione sperare dalle sventure fortune e affronti danni che ti arricchiscono, a modello del cielo tornano a nascere, ad ogni tramonto, le fiamme degli astri, vedi la luna calare per ricrescere. Brenno vinceva, ma l’Allia non differì il castigo, servi, i duri Sanniti hanno scontato i vergognosi patti; dopo molte sconfitte, vinta, hai saputo scacciare Pirro, lo stesso Annibale ha pianto i suoi trionfi. Ciò che non può affondare riemerge con forza maggiore balzando su dalle profondità ancora più in alto, e come quando inclinata assume nuove forme la torcia, più risplendente, già volta a terra, ora tendi alle altezze. Protendi leggi immortali nei secoli futuri e romani e non temere, tu sola, i destini filati dalle Parche benché, compiuti sedici volte dieci, e mille anni, ancora il nono per te già volga alla fine: né gli altri prossimi potranno mai mettere capo a un termine finché saranno salde le terre e in cielo gli astri. È ciò che guasta gli altri regni a rinfirzarti: rinasci perché dai tuoi danni sai trarre forza e crescita. Pertanto su, cadano alfine in sacrificio i nemici sacrileghi: i Goti perfidi pieghino tremando il collo. Pacificate, le terre ti diano ricchi tributi, barbara preda ricolmi il tuo nobile seno. Per te in eterno ari il Reno, per te il Nilo inondi e il mondo fertile nutra la sua nutrice; e del suo sole, ma più della tua piaggia, ricca l’Africa ammassi per te feconde messi. Sorgano intanto granai per i solchi del Lazio e largo scorra dai torchi il nettare di Esperia. Lo stesso Tevere trionfalmente coronato di canne pieghi le docili acque alla vita di Roma e a te porti fra le placide sponde opulenti traffici qui, giù dalla campagna; là, su dal mare. Apri, ti prego, un mare pacato dai due Dioscuri e Citerea mia guida mitighi la via sull’acqua, se non ti spiacqui allorché ho governato le leggi di Quirino, se onorai e chiamai a consiglio i sacri padri: poiché, se mai un delitto mia ha costretto a ricorrere alla spada, questo non torni a gloria del prefetto, ma del popolo. Sia che mi spetti finire nelle mie patrie terre la vita, sia che mai tu mi venga invece restituita agli occhi, io mi dirò fortunato e felice al di là di ogni altro desiderio se crederai per sempre di ricordarti di me.”
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  40. Un'altra domanda che vi pongo è questa (non riferita alle aste Cronos, ma a tutte le aste numismatiche in generale), secondo voi nelle aste pubbliche passa veramente tutto il materiale migliore? Mi spiego meglio, personalmente penso (ne sono abbastanza convinto) che molti commercianti quando hanno in mano un pezzo veramente interessante, contattino prima i loro clienti migliori (i più facoltosi per intenderci) per proporglielo e solo se questi non lo comprano, allora la moneta andrà in asta pubblica. Così facendo però, a parer mio, il sistema dell'asta pubblica, ne esce abbastanza snaturato.
    1 punto
  41. Forse stiamo andando fuori argomento. Se si rilegge la parte iniziale della discussione e si intende come venivano definiti i collezionisti la cifra che avevo indicato è assolutamente attendibile anche perché qualche catalogo lo ho fatto anche io. Inoltre il post di Alberto mi sembra confermi a grandi linee la mia stima. Se invece vogliamo distinguere tra collezionisti attivi, poco attivi, dormienti e via andare non penso si possano fare statistiche attendibili
    1 punto
  42. Qui sarebbe indispensabile sapere il peso, perché ci sono diverse tipologie con queste caratteristiche, tuttavia penso che possa essere un due soldi come questo per Genova https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE31/41
    1 punto
  43. I riconii in argento hanno il marchio. Questo non esclude l'esistenza di riconii senza marchio oppure in bronzo. In questo caso distinguerli sarebbe piuttosto problematico visto l'uso dei conii originali (come questo sia stato possibile è fonte di differenti leggende). Il peso non è sicuramente un parametro da considerarsi vista l'alta variabilità nel caso delle medaglie di Maria Luigia. Rammento che, ad eccezione di quella dell'Accademia, non dovevano avere un valore legale e di conseguenza il peso era poco influente. Queste medaglie furono coniate a partire dal 1819.
    1 punto
  44. Sono contento che Vi piaccia e di aver portato nel Forum un pezzo interessante: Grazie Italo P.S. se mi vieni a trovare peschiamo insieme, di cose come questa non ce ne sono tante, ma da divertirsi di sicuro.
    1 punto
  45. No ora direi che ora non e' necessaria la prenotazione, il mese scorso ero nei paraggi e ho visitato il museo. Dall'ingresso sono sceso di un piano e suonando un campanello una gentile signora mi ha aperto il caveu dove si trovavano gia' diversi altri visitatori, ecco qualche foto fatta anche senza l'aceto... Qualche decadramma: Dal ripostiglio di Avola: dal ripostiglio di Morgantina: https://it.wikipedia.org/wiki/Ripostiglio_monetale_delle_44_monete_d'oro dal ripostiglio di Comiso, circa 1100 solidi trovati nel 1936, poco piu' di 400 nel museo: un ripostiglio di Siracusa di denarietti repubblicani:
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  46. Confermo, si tratta di un tre denari tradizionalmente attribuito a Luigi XI. salut!!
    1 punto
  47. Grazie Quattrino ci ha fatto molto piacere la tua presenza è quella di altri Soci SNI ed anche ex membri del Consiglio SNI appassionati di monetazione romana. Bellissima serata con oltre 30 partecipanti. andrew Burnett, uno dei massimi numismatici mondiali , ha offerto una presentazione molto chiara, semplice e lineare ma allo stesso tempo lasciando sul campo 2-3 interrogativi per nulla banali quali quelli dell'accuratezza delle riproduzioni dei monumenti sulle monete antiche oltre al fatto che tali raffigurazioni sono di gran lunga preponderanti sulle monete Romane e Provinciali piuttosto che sulle monete greche. Si impara molto quando abbiamo la fortuna di essere in compagnia di veri conoscitori
    1 punto
  48. bel evento, ho conosciuto un collega, cibo buono, tutti cordiali, piacevoli discussioni grazie a tutti, in particolare agli organizzatori marco
    1 punto
  49. Questo tondello non poteva non far parte della carovana di quelle che... Anche questa porta il suo carico di storia, vicissitudini, donne, passioni che si affievolano, distacchi forzati, insomma anche codesta piccola perla Napoletana chiede riscatto... Implora solo di essere ammirata e resa partecipe alla vita delle passioni... REGNO DELLE DUE SICILIE Francesco i Piastra da 120 Grana 1825 p.s. Ovviamente non poteva che essere illuminata da luce Caravaggesca... Eros
    1 punto
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