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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/08/17 in Risposte

  1. Il C/ è liscio. Direi che è giunto il momento di definire la moneta. Tutti avete notato che manca il segno di zecca. E' questa la caratteristica che lo porta ad essere una variante considerata dall'Attardi R4 che nella valutazione segnala l'assenza del FDC. Non conosco passaggi d'asta (se qualcuno li conosce, ben venga ad informarci), si tratta certamente d'un esemplare di difficile reperimento e sempre più o meno circolato. La storia che nasconde (e che io non conosco e posso solo supporre) è sicuramente più interessante. Possiamo mettere insieme le notizie riportate dai tre cataloghi (Gigante, Montenegro, Attardi) e fare delle ipotesi. Siamo nei primissimi anni dell'annessione del Reame al Regno di Sardegna. La zecca di Napoli (non c'è la "N", ma è questa la zecca della monetina) è in pieno riassestamento passando dalla coniazione dei Tornesi borbonici (parliamo solo del rame) a quella dei Centesimi savoiardi. Nel 1861, dovendo coniare i 5 centesimi (Palanca o Soldo) - non avendo a disposizione ancora le incisioni del Ferraris - le maestranze locali s'ingegnano a produrne con l'effigie del re V.E.II copiata alla bell'e meglio dando origine al "testa tozza" (NC), moneta che Cavedoni stima essere dalle 20 alle 30 volte più difficile da reperire rispetto al modello (sempre del 1861) del Ferraris. Ma non basta: abbiamo anche variante col D/ uguale al R/, dove il D/ porta l'impronta in incuso ed in posizione invertita (R2) e quella col R/ che presenta l'asse spostato di 255° (R2). Col Centesimo del 1861 (R) e del 1862 (NC) [coniate entrambe nel 1862], la zecca napoletana ha iniziato a batterne col millesimo 1861, poi ad un certo punto è passata a coniarne col millesimo successivo e a ribatterne molti con data già impressa del 1861 col "2" sopra l' "1" (NC). Anche del Centesimo napoletano esiste una variante senza il segno di zecca (R3). Ma è il 2 Centesimi che riporta il maggior numero di varianti. Abbiamo il tipo "standard" del 1862 (R) coniato assieme a quello con millesimo precedente (R); quello che il Montenegro definisce "N grande" (R5) [anch'esso coniato col "gemello" del 1861 (R4)] per il quale fu utilizzato il punzone del 5 Centesimi (la "N" misura 1,4 mm. contro gli 1,1 mm.); anche qui, come per il Centesimo, col D/ uguale al R/, dove il D/ porta l'impronta in incuso ed in posizione invertita (R2) ed infine, la variante dell'esemplare che vi ho postato, privo del segno di zecca. A parte il tipo col R/ uguale al D/, che più che di "variante" dobbiamo parlare di "errore", sarebbe interessante capire quale è stata la sequenza di conio: - "senza N" (hanno iniziato a coniare senza punzone) > "N grande" (in attesa del punzone corretto o hanno sbagliato ad inserirlo) > "N"; - "N" > "N grande" (s'è rotto il punzone normale) > "senza N" (s'è rotto anche il secondo punzone); - ecc. (il dibattito è aperto: ognuno può provare la propria combinazione che abbia una logica). Ultima considerazione (a proposito di bordi e contorni), i 2 centesimi 1861, 1862 e 1867 furono coniati in tre zecche diverse: Milano, Napoli e Torino. I tondelli di Milano sono di 1a, quelli di Torino di 2a e quelli di Napoli di 3a classe (Gigante)...
    5 punti
  2. Zecca di Milano, trillina in mistura, battuta sotto Filippo II re di Spagna e Duca di Milano (1556 - 1598), M.I.R.,333. - Ciao Borgho
    4 punti
  3. È un po' scassata, ma cosa ne dite? Da proprio l'impressione di una coniatura in stato di emergenza. Diam. 28 mm peso 12,44 gr. per ora grazie Italo
    3 punti
  4. Grazie per le informazioni ma il peso non è stato fatto con una bilancia elettronica ma con una da cucina quindi non è preciso . Non essendo io in possesso della moneta ma un mio amico al prima possibile cercherò di effettuare foto migliori e vedrò di effettuare una pesatura molto più precisa
    3 punti
  5. Avete toccato molti aspetti delle monete veneziane. Mi trovo pienamente d'accordo con il fatto che si colleziona le veneziane per la storia e che l'arte è nascosta nelle pieghe dell'evoluzione stilistica. Basta riprendere in mano il bell'articolo di @417sonia sui ducati e zecchini per poter apprezzare i cambiamenti su questa tipologia. Le oselle sfuggono alla logica della costanza dei tipi proprio per le loro particolarità di essere un dono del doge e per nostra fortuna, dopo le prime oselle piuttosto monotone, ogni doge voleva trasmettere un proprio messaggio tramite il loro disegno. Ma mi premeva far capire e far vedere a chi non conosce la monetazione veneziana che qualche piccolo capolavoro numismatico si nasconde nella monotonia. Nel prossimo post farò un esempio... Arka
    3 punti
  6. Cosa ne pensate di questa monetina di Emanuele Filiberto. Grazie Blaise
    2 punti
  7. mi sa che sono io che sono talebano allora, il medaglione, fosse stato mio, non lo avrei toccato (tollero comunque il restauro conservativo, inteso diciamo come cura per il cancro del bronzo, ma non per estetica). Ragiono cosi: mi piace la moneta così come mi è giunta attraverso i secoli? la compro. Non mi piace perchè attraversando i secoli si è rovinata, storta, consumata, ecc. non la prendo. Io se mi capita compro anche monete molto rovinate, chiaramente il prezzo deve essere di conseguenza, ma onestamente non mi sognerei di ritoccarla per un mio sfizio estetico. Comunque è solo il mio modo di pensare, ognuno è padrone di quel che ha e libero di rifare/restaurare le sue monete.
    2 punti
  8. Questo viennese è meno raro dell'altro, ma trovarne!! meno raro.....ma non corrente! il mio :
    2 punti
  9. Ciao, non penso che centra il valore che da il commerciante, poiché e tutto soggettivo, se a uno piace questo sesterzio cosi com'è a 2.000 euro, padronissimo di comprarlo. ma se il commerciante aggiunge che ha subìto degli interventi, magari chi lo compra si sente più garantito. Anche perché i 2.000 euro gli vale. Un bel flan, un ottimo rovescio (anche se ripatinato ) , il dritto e quello che è . Altrimenti sarebbe costato , ad 4 a 5 mila euro. Infine scrivere che ........"Scusate, ma io questa catastrofe proprio non la vedo" .....ti allego una foto del D. con alcuni dettagli ricoperti da ripatinazione. Disastro no ......ma
    2 punti
  10. Sono passati 6 mesi e sono riuscito a prenderne altre 4, alcune su consiglio di @Poemenius....così piano piano si forma una collezione
    2 punti
  11. magari aggiungendo qualche parola e un " per favore " ... non stai interloquendo con un motore di ricerca....
    2 punti
  12. Non sono Serenissimo ma vivo e appartengo alle terre che la videro come protagonista per molti secoli. Le monete veneziane secondo me si possono " serenamente " definire brutte. Nel senso di essere ripetitive, monotone nei soggetti e raffigurazioni. Ciò riguarda tutte le serie, dai grossi e soldini medievali, ai ducati e zecchini d'oro, ai grandi e piccoli moduli del 6-700'. Detto ciò le rispetto ed anzi ammiro sempre volentieri, troppa e tanta gloriosa storia raccontano e mi sento troppo legato ad esse per non ammirarle. D'altronde la moneta di Venezia ha un certo seguito non solo fortunatamente in Italia ma in molti altri paesi di lingua tedesca o che si affacciano sul Mediterraneo. Pure oltre oceano hanno estimatori. Ciò per me significa che al di là dei meriti artistici numismatici la città lagunare gode di un grande amore e stima che si riflette sui tondelli ben dopo la fine fisica del suo dominio storico. Discorso diverso per le oselle : infinite volte sono bellissime, con rappresentazioni tra le più varie di ottimo livello artistico. Saluti.
    2 punti
  13. Anche in questo monetone portoghese del 1996 da 200 escudos è riportata la mappa dell'isola di Taiwan (Formosa) La data 1582 è riferita l primo soggiorno sull'isola di marinai portoghesi in seguito ad un naufragio.
    2 punti
  14. Questo è il quattrino di Alessandro VII Questo invece @DARECTASAPERE è il mezzo bolognino del 1676. Mi scuso per le foto scadenti ma anche le monete non è che sono messe meglio ma per due monete più uniche che fare mi accontento ?
    2 punti
  15. Più che l'invasione islamica che alcuni in questa discussione temono, la proposta inglese ha radici in un ben più profondo cambiamento culturale. Da quest'anno la maggior parte della popolazione britannica non è religiosa, ossia nè cristiana, ne islamica, ne buddista, ne qualsiasi altra cosa, ma Atea od Agnostica. https://blog.uaar.it/2017/09/20/adesso-quando-credenti-smettono-essere-maggioranza/ Personalmente il cambiamento di sigle mi lascia indifferente. E' una mera questione di convenzioni. Più che altro non imporrei il cambiamento in maniera forzata, cosa che farebbe incavolare la componente cristiana della popolazione, così come ha giustamente infastidito diversi componenti del forum, ma rendere opzionali le scelte. Si tenga conto che la dizione britannica è molto più cristianocentrica, in quanto l'avanti cristo è tradotto con Before Christ (stesso significato dell'italiano), ma il dopo Cristo con A.D. acronimo di Anno Domini, ossia anno del signore, con una connotazione religiosa molto maggiore del nostro dopo cristo. Io appartengo alla componente non religiosa degli italiani. Della convenzione in uso per l'avanti e il dopo cristo non mi importa particolarmente, anche se preferirei, per semplicità, che le cose rimangano fondamentalmente come sono. Mi limiterei a consentire, a chi lo desidera, di utilizzare termini diversi dal prima e dopo di cristo (se proprio lo si desidera).
    2 punti
  16. Ciao Giovanni, se poi si considera anche la bocca e l' occhio il danno e' ancora piu' rilevante....Tu da pulitore potrai confermarmi che l' occhio e la bocca sono le parti piu' difficili da trattare e che un errato intervento ne stravolge totalmente il ritratto modificandone anche l' espressione. Purtroppo la persona che ha fatto questo non era tanto abile ed esperto. Concordo in toto il post 28 di @Alberto Varesi ognuno deve essere cosciente in prima persona dei propri acquisti e capire il confine oltre il quale non intende spingersi.
    2 punti
  17. Ho riflettuto ancora ( la notte porta consiglio :)) la mia reazione principale è stata dovuta alla passione sconfinata che ho per i libri e l'editoria che mi ha fatto reagire d'istinto. Siamo fatti anche di cuore, non solo di cervello - e questo nel be e nel male - . Non voglio pero' che per questo ne abbia a soffrire il Forum che stimo e cui tengo molto. Mi sono accorto che - anche se involontariamente - le mie parole potevano essere equivocate. Continuo a creere fermamente in quanto ho affermato. Mi interessa però relativamente che qualcuno mi dia o meno ragione mentre mi preme molto di piu' che non vada a detrimento del Forum. Essendomi accorto di questo rischio preferisco fare un piccolo passo indietro e chiedere all'ottimo Petronius di cancellare tutti i miei post se possibile e ristabilire lo status ante mio intervento iniziale . Per me il caso è chiuso e mi scuso con Incuso, il cui impegno nei Quadrrni apprezzo moltissimo, per l'impulsivo accenno ad una vicenda chiusa e gia' definita. grazie a tutti.
    2 punti
  18. A sinistra, per confronto, è di Taiwan 1955 1-chiao (10 cents), già pubblicato da miza (n. 67). A destra è moneta di Taiwan 1950 2-chiao (20 cents), un pezzo di alluminio 23mm di diametro. Taiwan, a volte ancora chiamato "Repubblica di Cina", ma anche ancora occasionalmente chiamato dal suo vecchio nome, "Formosa"—che, con le sue radici portoghesi, è una parola insolitamente bella in inglese. v. --------------------------------------------------------- At left, for comparison, is Taiwan’s 1955 1-chiao (10-cent) piece, already posted by miza (#67). At right is Taiwan’s 2-chiao (20-cent) coin, an aluminum piece 23mm in diameter. Taiwan, sometimes still called the “Republic of China,” but also still occasionally called by its old name, “Formosa”—which, with its Portuguese roots, is an uncommonly beautiful word in English. v.
    2 punti
  19. peraltro, credo che il lato artistico non sia necessariamente quello che spinge a collezionare. Certo, ci sta, ma (e qui sono di parte) l'aspetto storico spesso può dare più soddisfazioni e stimoli di quello puramente visivo. Le monete greche e romane hanno il vantaggio di unire i due, per quelle veneziane si è più portati ad analizzarne le implicazioni storiche, economiche, di costume.
    2 punti
  20. penso che il valore commerciale sia sui 180/ 200 euro https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3776&category=88384&lot=3085622
    1 punto
  21. la prima ci assomiglia molto,anche quell'espressione che sembra arrabbiata. su quella di eraclio non ho tutta quest'esperienza,ho cercato il pentanummo ed ho trovato quell'appunto che potrebbe valere per la tua moneta. Sul tuo pentanummo a primo impatto sembra raffigurato un ragazzo e dalla foto non sembra abraso......per una risposta molto attendibile aspetterei i veri esperti
    1 punto
  22. Bella moneta, secondo me è una variante di questa. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-BG2/19
    1 punto
  23. Buona Domenica, Quando una bellissima tipologia monetale sotto il profilo artistico si accompagna ad una disamina tecnica da un lato (grazie @gionnysicily) e dall'altro allo studio su libri e cataloghi, alla ricerca condivisa della storia recente di un particolare esemplare, si fa ottima cultura numismatica. Da un lato mi piacerebbe comprendere meglio gli ipotetici dubbi di @Tinia Numismatica, magari grazie ad un indicazione più precisa su dove cercare possibili differenze nel volume del modellato, per aiutare i meno esperti a seguire il suo ragionamento. Dall'altro lato invece vorrei fare il punto su quanto finora messo a fuoco sulla vera storia recente dell'esemplare 51 Gallery, la cui nota al lotto 24 cita in ordine: 1) Rizzo 2 = Franke-Hirmer 182 (this coin). Qui abbiamo appurato che l'esemplare in vendita sia il Franke-Hirmer 182, quasi all'unanimità, mentre nessuno mi pare abbia espressamente negato o meno il riferimento al Rizzo 2 al momento, è la stessa moneta ? 2) The Numismatic Auction 3 del 1985 lotto 19. Per ora nessuna indicazione sulla correttezza del riferimento. 3) Collezione Max Hirmer (1893-1981) Bank Leu 30 del 1982 lotto 23. Abbiamo avuto la conferma da @numa numa e sarebbe interessante poter postare anche un immagine se fosse possibile. Da questo catalogo deriverebbe poi il pedigree alla collezione del barone Salvatore Pennisi di Floristella (1863-1931). 4) Collezione Athos Moretti (1907-1993). Confutata in maniera definitiva grazie al gentile contributo di @art74, tale provenienza è infatti già stata rimossa nei canali online dall'asta 51 Gallery. ..ma per il cartaceo saranno ancora in tempo?
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  24. Ciao @Maicol17 dovrebbe essere una Muraiola da 2 Bolognini coniata a Bologna in occasione della Sede Vacante 1691,però con le misure ponderali sarebbe più semplice identificare la moneta
    1 punto
  25. Oggi sono andato a trovare gli amici del circolo numismatico Monzese e aime' non ho trovato consenso, per una loro partecipazione all' evento. Tante sono le serate dedicate alla divulgazione numismatica, archeologica e storica, i corsi di Latino e Greco ma quello che poi si ritrovano sono i soliti soci a parteciparvi, ( ad eccezione dei corsi di lingua)... I giovani latitano ed è sempre più grande il divario d' età. Roberto
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  26. Buonasera, mi è capitato questo bel 10 tornesi con rigatura su un lato del bordo. E' normale?
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  27. Bella.Grazie. Stai attento a quelle macchioline nere,potrebbero tramutarsi in verde rame Salutoni odjob
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  28. Eccomi! @nikita_ perdona il ritardo nella risposta, ma non ho avuto un attimo libero in questi giorni... Da bilancino elettronico di precisione il peso è pari a 18,93 grammi, ricordo a tutti che il peso "standard" di un dollaro Morgan autentico è di 26,73 grammi..
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  29. Suvvia, sono state fatte affermazioni e sono state citate pagine web a supporto, il lettore potrà farsi autonomamente la propria idea circa l'esistenza effettiva di Gesù nella storia (come anche per Alessandro Magno). Continuare in polemica non aiuterà ad aggiungere nulla di nuovo. Temo in ogni caso che, partendo dalle posizioni espresse, difficilmente si potrà giungere ad una sintesi condivisa. Quanto alla dicitura ac/dc è solamente una convenzione ormai accettata nella nostra cultura. Sacrificare ciò che funziona sull'altare del politicamente corretto mi pare controproducente e soprattutto generare confusioni inutili.
    1 punto
  30. questa è una monetina rarissima, a meno che ci sia stato un ritrovamento da poco di cui non sono a conoscenza, e sempre in cattivo stato di conservazione. quindi secondo me ha un certo valore ma le valutazioni economiche non sono il mio forte quindi aspetta altri pareri. visto che l'hai catalogata esattamente penso che tu abbia un catalogo, puoi quindi vedere da solo le valutazioni.
    1 punto
  31. inoltre cambierei venditore
    1 punto
  32. Scusa:perche vale la pena questionare su quella C ? E' un dato di fatto ormai da secoli,una convenzione acquisita,senza implicazioni religiose,allora cambiamo anche il sistema di classificazione di Linneo che e' in latino,perche' non farlo in pashtun o in pharsi o in aramaico? Hanno forse meno dignita'?.molti termini marinari internazionali sono in italiano li cambiamo?anche nella musica classica si usano parole in italiano ,le togliamo? Nella navigazione aerea si usa convenzionalmente l'inglese,non va piu' bene? Perche' imperialismo culturale? Le altre culture da secoli si appoggiano e sfruttano I progressi scientifici occidentali,da sempre la facies piu avanzata fagocita quella meno sviluppata,vedi greci-romani,romani-celti,cultura occidentale-resto del mondo,si tratta di una "legge di mercato"imprescindibile. "Difatti la proposta e' stata avanzata,credo,in UK" Dove infatti il nome piu' comune tra I nuovi nati e' Muhammad,quindi la pressione del politicamente corretto e' piu' forte. L'illuminismo ci ha indicato la via ha fatto nascere le enciclopedie e il pensiero libero da preconcetti religiosi,creando un "metodo" che e' alla base del nostro modus vivendi e che si e rivelato il piu' efficace tanto e' vero che tutti vogliono approdarvi , salvo poi,con la pancia piena, rinnegarlo. P.s.secondo me tradizioni e cultura sono sinonimi. Saluti. Adelchi.
    1 punto
  33. Buona sera, so che qualcuno dirà... ( ma date leggibili no??) però stamattina un vecchio collezionista mi ha dato questa monetina, lui al tempo aveva classificato 1641... ora per alcuni cataloghi il 41 è di dubbia esistenza, dicendo che: è un 7 con l`astina superiore consumata. per altri esiste avendoli fotografati.. le foto sicuramente non aiutano, ma confido molto sulla vostra esperienza. grazie a tutti quelli che vorranno rispondere.
    1 punto
  34. PER ME Vai tranquillo, azzarderei un "decisamente meglio di spl" (forbice di conservazione PRESUPPOSTA, secondo me, tra lo spl/fdc ed il qfdc, lustro ne vedo in quantità generosa, non mi sembra di vedere segno di pulizia ma solo segnetti da contatto, fastidiosi si ma non da abbassare così tanto la valutazione di grading, secondo me, ma quella commerciale si. Per me vale comunque più di 50€) nonostante le foto in alcuni punti fuori fuoco. Bella!
    1 punto
  35. ... comunque per me non è piemontese...
    1 punto
  36. Anche se la luce della foto "abbaglia" e non è chiara la moneta (anzi è troppo chiara ) i rilievi mi sembrano alti e tutti presenti, cosa che in questa tipologia con rilievi bassi non sempre si trova... per me bella moneta!
    1 punto
  37. Ma la scienza e la cultura mondiale,che piaccia o no,lo sono !.
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  38. il bronzo, da che mondo e mondo, ha sempre subìto dei lavori di restauro e/o pulitura: è nella sua natura.... Sesterzi veramente "untouched" sono rarissimi e, generalmente, fuori dalla portata della maggior parte dei collezionisti. Secondo me è giusto che il singolo collezionista decida il limite di intervento per lui accettabile, oltre il quale non si deve acquistare il pezzo. Vi sono interventi che non hanno snaturato il pezzo (come in questo caso, pur notando una mano non proprio professionale, ritengo che la moneta non sia stata "ricostruita") e quindi, a mio gusto, si possono mettere in collezione.
    1 punto
  39. Ciao, mi trovo ad intervenire prima che la discussione trascenda. Periodicamente emerge la discussione sul tipo di acquisti e la conservazione... avevamo tempo fa "il talebano" della conservazione medio bassa... qualcuno che parlava addirittuta di "rottami"(pessimo termine) ... di "ruzziche"(termine scherzoso)... etc etc... e ora arriviamo ai "catorci" (altro termine assolutamente pessimo) Personalmente ritengo che in primis ciascuno acquisti monete secondo propria disponibilità economica, mediando qualità e spesa. E vi giro una domanda cui rispondere sinceramente: ma voi non avete mai effettuato acquisti dei quali ora vi pentite e non compireste?! Oppure non avete mai acquistato un esemplare pensando "è quello che è ma è pur sempre un pezzo di Storia, costa pochissimo e tra l'altro esula dai miei interessi precipui di collezione"? O ancora semplicemente "me lo offrono a un buon prezzo, chiudo un occhio sulla conservazione..." O anche "soffro di stress da acquisto compulsivo... devo comperarmi una moneta... " Io con il cuore in mano vi rispondo - di acquisti che non rifarei... una iosa... forse la maggior parte... ma non vi siete mai innamorati per qualche motivo di una moneta? - ritengo SEMPRE una moneta un riflesso della Storia... anni fa acquistai un denario di Cesare/Enea e Anchise in condizioni scarse perchè pur esulando dal mio periodo precipuo di interesse rappresentava Storia con la S maiuscola e costava pochissimo - mai accettato compromessi di questo genere? Beati voi! - è tipico del periodo iniziale delle collezioni quando acquisteresti di tutto... poi inizi a ponderare... l'Oceano è infinito!!! E poi vi dirò... una moneta che mostra di aver "vissuto" a me non dà fastidio. La preferisco "vissuta" che non "stravolta" come certi esemplari che si vedono in giro dalle quotazioni stratosferiche. Diverso poi se la vostra visione è quella da collezionista/investitore. Io acquisto per conservare, per poter godere dalla loro visione, per poterle maneggiare e pensare quanti lo hanno fatto e sognarne il perchè. Sono un romantico? Forse sì... Con ciò non critico il collezionista/investitore; sono scelte. Personali e tutte condividibili o meno. De gustibus. Dovessi collezionare per investire IMHO sceglierei altre monetazioni (ed infatti lo faccio) più recenti, meno complicate nella gestione almeno qui in Italia. Ma questo non vuol dire che critichi scelte o opinioni diverse dalla mia. Ma tornando alla discussione... il buon @alb123 è giovane, sta approfondendo le sue conoscenze (bravo!), tenta di acquistare qualche esemplare con i mezzi economici che ha a disposizione e privilegia l'aspetto storico. Un ragazzo si interessa, apprezza il riflesso di Storia che trasmette la moneta.. perchè sminuirlo? Mi ricorda un giovane Illyricum che si rigirava tra le mani un comune antoniniano di Diocleziano da sempre presente in famiglia e provava emozione a farlo. Io apprezzo il suo entusiasmo... averne di giovani come Alberto! Ciao Illyricum
    1 punto
  40. Sono d'accordo con Luciano, certo la fantasia artistica delle monete veneziane non può rivaleggiare con quella di altre zecche coeve, in ogni periodo della sua lunga storia. Nel '200 le zecche di Aquileia e Trieste, solo per fare un esempio, curavano molto più di quella veneziana le incisioni, nel rinascimento poi non c'è assolutamente paragone tra i capolavori di Mantova, Ferrara, Milano, Roma ecc. e Venezia.. Nei secoli successivi, in effetti, escludendo le oselle rimane ben poco di "artistico". Il problema da sempre esistito nell'immobilismo iconografico, però, d'altra parte ha potuto far emergere a mio avviso una certa ricercatezza nelle raffigurazioni di base, vedi le centinaia di leoni tutti diversi, qualche madonna e pochi altri soggetti che hanno avuto vita breve. Credo che su questa scelta obbligata di raffigurazioni (e sulla conseguente impresa improba di ravvivare lo stile) si possa vedere la artisticità di alcune (non tutte, si intende!) le monete della Repubblica. Credo che il discorso sia intrigante, e che forse se dobbiamo trovare l'arte nella numismatica veneziana, si potrebbe considerare come l'evoluzione stilistica plurisecolare di una manciata di soggetti. Lo stesso avviene, se ci si pensa, anche all'arte figurativa "ufficiale", basta farsi un giro a palazzo Ducale o in una qualsiasi chiesa della città.
    1 punto
  41. Direi che si tratta di un soldo di Carlo Emanuele III tipo questo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE3/2 Ma potrebbe essere anche Carlo Emanuele IV https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CARIV/1 Anche se propendo per il primo, controlla tu con la moneta in mano
    1 punto
  42. Ciao a me sembra solo pulita male e ripatinata. I fondi non sono stati lisciati, i capelli non sono ritoccati, le lettere presentano segni di pulizia ma non un restauro che ne falsi totoalmente lo stile. E' il risultato della pulizia di un incompetente
    1 punto
  43. Estonia era sotto il dominio danese molti secoli fa, che era come Estonia ha ottenuto il suoi tre leoni, e Cipro era sotto amministrazione britannica inizio circa 1878 e fu annessa dagli inglesi in conseguenza della prima guerra mondiale, che è come Cipro trovato (per un po') sua tre leoni. Guernsey e Jersey erano isole catturati il matrimonio e il conseguente divorzio della Normandia e della Bretagna, che è come la Jersey e Guernsey ottenuto loro tre leoni. Ma di Gran Bretagna, Normandia e Danimarca—e come tutti hanno loro tre leoni—le risposte sono molto vecchio e un po ' sfocata. Solo che non so i pro ei contro di esso, o anche la prima cosa, davvero... Ma non mi sorprenderebbe per imparare che i Vichinghi figurato nella storia in qualche modo! v. --------------------------------------------------------- Estonia was under Danish rule many centuries ago, which was how Estonia got its three lions, and Cyprus was under British administration beginning about 1878 and was annexed by the British as a consequence of WWI, which is how Cyprus got (for awhile) its three lions. Guernsey and Jersey were islands caught in the marriage and subsequent divorce of Normandy and Britain, which is how Jersey and Guernsey got their three lions. But about Britain, Normandy and Denmark—and how they all got their three lions—the answers are very old and somewhat fuzzy. I just don’t know the ins and outs of it, or even the first thing about it, really… But it wouldn’t surprise me to learn the Vikings figured into the story somehow! v.
    1 punto
  44. http://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=Anonymous Follis
    1 punto
  45. Il tema del topic penso includa anche la riflessione, per i non espertissimi come sono io, sull'acquisto di una moneta non periziata rispetto a una che lo è. Io da buon inesperto-passionale-antieconomo sono molto spesso preso dal fascino di acquistare una moneta non periziata - pagandola il richiesto - e poi chiedermi se possa avvicinarsi a un certo grading e di quanto. Se invece, per monete comuni e anni diffusi, voglio inserire nell'album a tutti i costi un determinato grading, preferisco comprare la moneta già periziata da un nome che conosco un minimo o da casa d'asta rigorosa. In realtà mi entusiasmo di più nel primo caso, scatena il mio istinto di ricercatore...
    1 punto
  46. Certo che si Poi ci sarebbe anche questa soluzione che avevo visto in un museo a Bologna
    1 punto
  47. Complimenti per l'iniziativa, cui purtroppo temo di non poter partecipare. Leggero' avidamente gli atti, non appena pubblicati. Sperando di fare cosa gradita, aggiungo qui le foto di una mia "amica", rilevata qualche mese fa da un collezionista. Mi perdonerete, spero, la poca nitidezza delle immagini.
    1 punto
  48. Vi posto le immagini (scattate dal venditore) di una denarino di Asti , appena vinto su Ebay :) Da un paio di mesi cercavo questa tipologia ,che pur comune , non appare spesso nelle aste e nei negozi torinesi ; finalmente dopo averne persa una precedente per un paio di euro sono riuscito ad aggiudicarmela Non mi pare neanche mal conservata , cosa dite ? D/ CUNRADUS II nel campo REX con lettere disposte a triangolo R/ Crocetta e ASTENSIS ; croce patente I cerchi che chiudono i campi al D/ e al R/ sono perlinati Le S delle legende sono quasi del tutto coricate La crocetta nel campo e' di dimensioni varie da 6 a 3,5 mm. Nella parola REX nel campo al D/ vi puo' essere un punto centrale , mentre sulla lettera E a volte e' presente un globetto Esistono diverse varianti nel tipo , nella disposizione e nel numero dei segni Diametro mm. 18/13 , peso gr. 0,93/0,39 Biaggi N°232
    1 punto
  49. Per me il denaro è un mezzo... non un fine. Quindi divino quanto un autobus. :D Arka
    1 punto
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