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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/22/17 in Risposte
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Buongiorno a tutti...tante offerte vanno male ma qualcuna riesce...ecco l'ultimo arrivato, un 2 quattrini per i Reali Presidi del 1782 moneta non comune che tra i vari quattrini per i possedimenti toscani si fa vedere forse più di altre...resta però sempre molto difficile trovare questi spiccioli in buona conservazione, io ad esempio, avevo già lo stesso nominale e lo stesso anno in collezione, comprato come BB ,ma sinceramente lo classificherei qbb al massimo (poi magari posterò le foto per un confronto)...comunque, credo di aver migliorato la conservazione di qualche spanna con l'ultimo arrivato... Ecco qualche dato e poi a voi i commenti sulla moneta e sulla sua conservazione: monetina in Cu con un tondello di 21 mm Al D : FERDI. IV. D.G. SICILIAR. REX P sotto il busto Al R: C C REALI PRESIDII QVATTRINI 17 II 82 Grazie in anticipo a chi parteciperà. Scusate le foto ma la moneta è sotto plastica...so già che devo liberarla ma faccio sempre fatica ad avvicinare una forbice ad una perizia5 punti
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Ciao a tutti, Per quanto mi riguarda ho visto e sentito realtà diverse ma con i medesimi intenti, la voglia di migliorare il proprio circolo, non solo economicamente ma sopratutto umanamente, perché è proprio delle persone che i circoli sono composti. Penso che se Bergamo abbia potuto far incontrare da Aosta a Padova magari Parma potrà unire Genova e Massa poi Roma unirebbe i circoli Centrali fino Napoli e via così fino ad arrivare ai circoli Siciliani. Ricordo che quasi tutti i circoli Italiani conosciuti sono stati invitati ad intervenire con una relazione, capisco per vari motivi l' affluenza è stata ridotta, ma come si è già detto " il primo passo è quello difficile".... Un caloroso saluto a tutti i circoli numismatici. Roberto5 punti
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Se doveva essere un inizio, inizio e' stato, una grande partenza, la strada e' tracciata, ora bisogna seguirla nel segno del coordinamento, della collaborazione, del fare squadra. Il fare squadra non e' tipico della nostra Numismatica, ma oggi si respirava un'aria diversa, la voglia di camminare e agire insieme per il bene delle nostre realtà numismatiche. Dialogo, confronto, proposte, idee, il tutto per evitare l'isolamento e per avere azioni comuni concordate. 10 ottime relazioni che verranno nel tempo pubblicate, 2 altri circoli impossibilitati a venire oggi che però aderiscono idealmente allo spirito di questa giornata, 12 un numero importante per una prima. Un arricchimento per tutti, esperienze diverse, un cammino deciso insieme per il prossimo futuro, non ricordo un momento in Numismatica di così grande solidarietà e valenza e di intenti comuni. Si continuerà con quello che e' stato deciso che e' il primo importante passaggio, ne arriveranno altri successivi, io sono sempre fiducioso ma tutto mi fa pensare positivamente per il futuro. Partira' un coordinamento, saranno pubblicate le relazioni, saranno fissati obiettivi comuni da raggiungere insieme, ora attendiamo altre realtà italiche come compagne di viaggio, tutto dipenderà come sempre da noi, dagli uomini, certamente oggi il vento della Numismatica spirava verso una sola direzione.... Complimenti infiniti a tutto il Circolo Bergamasco per la splendida e fantastica accoglienza e organizzazione, un grazie al nuovo Presidente Lamperi, al past President Volpi e all'infaticabile grande Basetti. Bergamo oggi e' stato il teatro sicuramente di un evento unico e storico della nostra Numismatica, auguri a tutti noi e anche complimenti per la determinazione, la grinta e la passione che oggi ho visto in molti ...4 punti
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Certo Genova c'era con la tua ottima relazione dell'Astengo, storico circolo. Recapitolando, 10 realta' presenti che inizieranno quanto prima a comunicare in un coordinamento tra loro. La comunicazione potrà avvenire in più modi o tramite le classiche mail o magari proprio su questo sito con uno spazio ad hoc creato per lo scopo e qui coinvolgerei magari anche subito @Reficulonde sentire come potrebbe Lamoneta aiutare questa esigenza comunicativa. Le relazioni saranno diffuse pubblicamente per tutto il mondo numismatico in tutti gli ambiti che vorranno magari anche qui su questo Network. Vorrei già da ora coinvolgere in questo percorso comune chi aveva aderito qui come idea/progetto e poi non poté' venire, in particolare il circolo di Lanzo @savoiardo e quello di Massa @DARECTASAPERE Ovviamente l'invito ora e' rivolto a tutti quelli che vorranno e che penseranno che unire le forze, credere in idee comuni , comunicare e dialogare ,e poi fare insieme , possa essere di aiuto e produttivo per tutte le realtà italiane di ogni bacino geografico. Credo ci voglia più Unione e unire e condividere tra volonterosi per il bene comune numismatico, ci ritroveremo in primavera probabilmente a casa di un altro circolo, spero e mi auguro che il fronte comune si possa nel contempo allargare e ampliare dopo questo primo e importante passo che e' sempre il più difficile. Tante idee e progetti comuni potranno nel tempo accomunarci e potremo condividere insieme sia fatti da un singolo circolo che in modo collettivo, penso ai giovani, penso al vedere monete con mostre itineranti, le tematiche possono essere veramente tante. Il sasso e il messaggio sono stati lanciati , e anche bene secondo me, bisogna continuare ora il percorso anche pensando che in fondo nulla e' impossibile, ovviamente bisogna crederci e anche un po' lavorarci sopra.....forza !3 punti
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DE GREGE EPICURI Giornata molto interessante, come potrete vedere quando usciranno i testi delle 10 relazioni. Con qualche differenza di tono, ciascuno ha illustrato i "punti di forza" ed i "punti di debolezza" del proprio gruppo; questi racconti secondo me sono stati molto stimolanti, e per niente deprimenti (nonostante le reali difficoltà, descritte molto sinceramente). Alcune attività potranno sicuramente ispirare delle analoghe iniziative in altri circoli. Ma soprattutto, su alcuni temi cruciali (i giovani nelle nostre attività; rapporto fra circoli e web; la situazione legislativa...) a mio avviso, lavorando insieme, si faranno dei reali passi avanti. Spero che, a questo punto, altri Circoli si aggiungeranno.3 punti
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Buona sera a tutti, secondo voi quanto può valere questa 500 lire matrice 1910 periziata SUP da Straziota? Grazie mille a tutti per le eventuali risposte2 punti
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DE GREGE EPICURI Trovo che si parla pochissimo (anzi, quasi niente) della monetazione romano-campana. E' vero che i pezzi di Ag sono molto rari e costosi, ma i bronzetti sono relativamente accessibili; eppure pochissimi li collezionano. Azzardo un'ipotesi: chi colleziona le repubblicane non le considera "veramente repubblicane", e chi si interessa alla monetazione greca non le considera greche. Insomma, sono figlie di nessuno. Ma questo secondo me riflette la loro difficile collocazione storica; non sono aggiornatissimo in proposito, ma finora non ho capito fino in fondo chi abbia coniato queste monete, per conto di chi e a quale scopo. I campani per conto di Roma? Ma su mandato ufficiale di Roma (e a sue spese), o di loro iniziativa, per i commerci con Roma? E da usare dove? In territorio magno-greco ancora semi-indipendente, o in area francamente romana? Tanto più che il 3° secolo a.C. è quello in cui cambia tutto. @acraf, non è che ci diresti in sunto qualcosa? Per non essere troppo teorico posto questo bronzetto di 2,0 g. e 15,5 mm. Mi pare sia la Sear 73, Sydenham 29, Belloni 57, RRC 26/3. Al D la testa di Marte a dx (scusate, è sfocata!). Al R un cavallo impennato verso sinistra, sora una linea di esergo; in mezzo, ROMA.2 punti
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Giornata veramente ricca di spunti, un grazie agli amici bergamaschi per averci ospitato e par aver organizzato l'ottimo pranzo. Adesso attendo (attendiamo) la pubblicazione degli atti e poi...via col secondo passo... Ad maiora Antonio2 punti
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Trovo qualche notizia su "Il Sole 24 Ore" di ieri. Il quotidiano rileva che il testo dell'articolato in corso di elaborazione considera la nuova norma come interpretativa con conseguenti effetti retroattivi; questa impostazione è ritenuta nell'articolo del giornale contrastante con lo statuto del contribuente. Viene anche evidenziato che, a quanto risulta a "Il Sole", l'articolato sottoposto dal MEF al MIBACT non ha trovato appoggio. Speriamo che almeno il Ministero per i beni culturali si faccia carico della tutela del collezionista, che non ha certo prevalenti interessi economici o speculativi e che in genere, alla fine dei conti , "paga un contibuto" per la sua passione e al tempo stesso favorisce la conservazione organizzata di un patrimonio culturale. E speriamo che faccia prevalere il buon senso.2 punti
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purtruppo come già scrissi non sono potuto venire , mi piace però prtecipare postandovi un interessantissimo documento che ho rinvenuto accidentalmente proprio in mttinata mentre facevo ordine fra gli scaffali della sede del Circolo Astengo. Si tratta del verbale della "Riunione dei Presidenti di Circoli Numismatici " tenuta il 16 Novembre 1969 presso il Circolo Torinese. Un evento di cui sinceramente ignoravo l'esistenza e che sicuramente può essere d'aiuto nel fare un confronto sulla situazione dei circoli a distanza di quasi 48 anni. Certamente i tempi sono combiati, me leggendo alcuni punti del verbale sembrerebbe che alcune delle problematiche dell'epoca sono le stesse dei giorni d'oggi. Spero riusciate a leggere il testo dalle immagini2 punti
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Leggo che le prime attestazioni di culto dell'Immacolata risalirebbero all'oriente cristiano del VI-VII secolo, poi passate in occidente verso il X secolo, e successivamente riprese nel XIII-XIV secolo soprattutto da parte dei Francescani che, per questo, dapprima vennero addirittura accusati di eresia. Non so se questi dati siano utili, ma possono forse indirizzare la ricerca della committenza verso i Frati Minori i quali, per non fomentare le gravi accuse di cui erano fatti oggetto, potrebbero aver volutamente ridotto le frasi di commento alle sole iniziali.2 punti
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Questo pulsante non doveva esserci, un "residuo" di qualche vecchio aggiornamento. Rimosso / risolto.2 punti
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dovrebbe essere questa Denarius - Dritto: SALVSGENERISHVMANI - Vittoria rivolta a sinistra in piedi su di un globo, tenendo in mano una ghirlanda ed una palma. Verso: SPQR - Leggenda su una riga all'interno di ghirlanda di quercia. [Pubblicato da un ignoto generale durante la Guerra Civile]. Marzo - Maggio 68 (Gaul).2 punti
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Mi permetto di riesumare questa discussione vecchia di sette anni, perché nel mio "fantasticare collezionistico" mi trovo ad identificarmi pienamente nell'ipotetico collezionista del primo post. Da quando ero bambino "raccolgo" (uso questo termine nel rispetto della differenza tra "raccolta" e "collezione" che molti utenti condividono) monete e banconote contemporanee, italiane ed estere, senza eccessivo riguardo alla conservazione, e con ampia libertà (pur con qualche filone d'interesse privilegiato). Devo dire che la cosa continua a gratificarmi molto, forse perché, da insegnante di storia, mi affascina di più il ruolo di testimonianza delle singole monete piuttosto che gli aspetti "sistematici" del collezionare. Proprio in virtù di questo sta balenando in me l'idea di affiancare alla mia raccolta di contemporanee altre piccole raccolte (diciamo una quindicina di pezzi ciascuna massimo) contenenti le monete più rappresentative, proprio nel senso inteso in questo thread, delle altre epoche storiche (antichità, Medioevo, Età moderna), naturalmente salvaguardando la compatibilità con le mie non capienti tasche! Ovviamente questa intenzione, per ora, rimane confinata al mio "fantasticare collezionistico", dal momento che ho appena iniziato a farmi un'idea delle monetazioni precedenti al 1800, sia sfogliando il forum che leggendo alcuni manuali di base (ho letto di recente "Monete romane di Savio, e sto iniziando "La moneta medievale in Italia" di Cavicchi), e non mi arrischio di certo a buttare soldi senza sapere proprio nulla delle monete che acquisterei. Tuttavia, in un futuro più o meno lontano, magari senza aspettare di diventare un vero esperto (non mi basterebbe una vita, e dubito si possa diventare esperti di tutte le monetazioni), ma affidandomi a professionisti seri per gli acquisti, quali monete medievali dovrebbero, secondo voi, far parte di questa "carrellata" sulla storia della moneta? Oppure, dal momento che già nei precedenti post sono emerse quasi tutte le monete "simbolo" del Medioevo, perché non corredare le vostre liste "aggiornate" da un range di prezzo di mercato per ciascuna moneta (diciamo di tipologia comune e di conservazione intorno al BB)? Vi prego di scusare l'ingenuità del mio post, ma per i più esperti potrebbe essere un'occasione per giocare, mentre per me di alimentare i miei "sogni numismatici" (vorrei aprire una discussione simile nelle altre sezioni, visto che non ne ho trovate cercando nel forum, che ne pensate?) Grazie ancora a tutto il forum per l'enorme contributo che sta dando alla mia formazione numismatica!2 punti
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Medaglia apparentemente devozionale, bronzo/ottone, fusione rozza, XVI - XVII sec., italiana? D/ Le raffigurazioni sono molto insolite, La figura del D/ rappresenta L'Immacolata, su crescente lunare (notare il sole raggiato in basso a sx, insolito per questa iconografia? la colomba sopra la Madonna ha laspetto di una civetta! Scritta RO - MA, i volti dei cherubini sono molto brutti (aspetto terrificante?). - R/ Cristo risorto dal sepolcro con il vessillo e mantello somigliante ad ali di farfalla, con volto dai tratti animaleschi o bestiali, davanti a lui figura stupita o spaventata di un soldato. Le lettere sia D/ che al R/, non sono per me comprensibili? Potrei ipotizzare che sia una medaglia di qualche associazione segreta o misterica? Comunque e la prima che vedo di questo genere, sentiamo anche altri pareri, medaglia da studiare molto interessante! Ciao Borgho2 punti
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Ciao eccoci di ritorno da una bella e interessante giornata passata a Bergamo al 1° congresso dei circoli, a discutere sulle problematiche che i vari circoli devono affrontare ( almeno per quelli presenti o quelli che hanno inviato una loro relazione) e che sono le stesse, sono state poste le basi per cercare di unire le forze per migliorare la comunicazione e il dialogo tra i vari circoli che al momento è molto scarsa e se il buongiorno si vede dal mattino siamo sulla buona strada. Silvio2 punti
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Ciao a tutti! Sto dando una sbirciata al forum a cui mi sono iscritto su consiglio di un amico! Trovo molto interessante questa discussione, posto anche il mio gettone ☺️ Pino, ti ricorda qualcosa? ciao a tutti ☺️2 punti
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Approfitto di questa nuova sezione, (era ora :) ) sulla monetazione partenopea per parlare di una moneta, appartenente ad una collezione privata, un po particolare... E’ noto che all’inizio del regno di Filippo IV a Napoli, per un breve periodo, sono state attive, oltre a quella ufficiale che si trovava nel convento di Sant’Agostino, altre due officine di zecca. Una nella cittadina di Torre Annunziata e l’altra presso l’arsenale del porto della città. Per spiegare Il motivo di queste ulteriori officine di zecca bisogna dire che a quei tempi la città fu colpita da una forte carestia dovuta ad una grave carenza di grano. Ciò a causa, oltre che agli scarsi raccolti avuti negli anni precedenti, di un persistente periodo di maltempo che, con continue piogge e mare mosso, ostacolava i rifornimenti della città sia mare che via terra. Pare addirittura che diverse navi da carico, stivate con grano ed altre vettovaglie, destinate ad alleviare la fame ed il malcontento della popolazione, facessero naufragio proprio a causa delle imperverse condizioni metereologiche ed i forti venti di scirocco. Un galeone carico, che dopo varie peripezie, riuscì ad attraccare nella piccola isola di Nisida, a pochi chilometri da Napoli, rallegrò momentaneamente il viceré il cardinale Antonio Zapata che invitò a ringraziare il santo protettore San Gennaro nel Duomo cittadino. Ma per un carico giunto altri furono destinati ad andare persi, causa, oltre il maltempo, le scorrerie di pirati turchi nelle acque del Mediterraneo. Il vicerè poi, per tranquillizzare la popolazione, fece in modo di farsi vedere in giro, ma fu proprio in uno di questi viaggi verso il duomo che si sentì apostrofare, dal popolo scontento, insulti nei propri confronti e lamentele a riguardo alla cattiva moneta circolante. Infatti i napoletani erano convinti che, oltre il problema della carestia, la crisi era dovuta proprio alla monetazione circolante, sempre più tosata ed adulterata. In particolare si riferivano ai mezzi carlini, volgarmente detti zannette o squame di pesce che ormai risultavano quasi totalmente tosati. Per far fronte a questo problema, le autorità delegarono, attraverso sette pubblici banchi, di far giungere a Napoli “tre milioni d’argento di coppella” per la coniazione di nuovi tarì che sarebbero dovuti andare a sostituire la “cattiva moneta”. Ma siccome l’urgenza di nuova moneta era tale da non poter aspettare molto, si iniziarono a coniare i nuovi tarì prima ancora di avere tutto l’argento a disposizione e questa situazione fu il preambolo ad una vera e propria truffa da parte della zecca. Infatti, in considerazione che non poteva essere scambiata la moneta vecchia per quella nuova, nei banchi, ad ogni immissione di “nuova moneta”, nella zecca rientravano un pari numero di monete “nuove” che venivano rifuse in pani e riconiate. In pratica con la stessa quantità di argento si fecero due tornate di coniazioni per far sembrare di aver coniato un numero doppio di pezzi rispetto alla realtà. Scoperto il tutto, i responsabili furono processati, e per timore di sommosse da parte del popolo, si decise di spostare la zecca di Napoli nella città di Torre Annunziata dove tra l’altro fu sperimentato il sistema della coniatura a bilanciere, ma passato il momento di crisi, la zecca fu di nuovo riportata nel convento di Sant’Agostino. Probabilmente fu proprio in questo periodo che si decise di sfruttare anche l’arsenale di Napoli per la produzione di monete, solo che in questa sede le monete prodotte non furono coniate, ma fuse e, probabilmente, l’unica tipologia emessa, sia stata la pubblica del 1622. Questa moneta però, sia a livello estetico che economico, non rispecchiava i canoni, già poco apprezzati, dell’epoca, infatti il processo di fusione non migliorava il risultato finale della moneta, anzi li peggiorava notevolmente rendendo i tondelli irregolari ed i rilievi poco nitidi. 33 mm - 23 g. - P/R 52 Veniamo ora alla moneta presentata. Come si può vedere chiaramente, la moneta risulta ottenuta per fusione e non per “battitura” ed abbiamo al D/ il busto volto a sinistra del re con dietro le sigle del mastro di zecca Michele Cavo MC ed intorno la legenda PHILIPPVS∙D∙G∙1622 mentre al R/ in una ghirlanda d’alloro, su quattro righe, la legenda PVBLI / CA /•/ COMMO / DITAS. Ulteriore particolarità di questa moneta è il suo peso di g 23, nettamente superiore alla media. Infatti, osservando i pesi riportati nelle descrizioni del CNI vol. XX, si può notare che solo in un caso abbiamo una moneta che si avvicina ad esso ed è la n°149, indicata come appartenente alla collezione Catemario, che pesa g 22,07. Purtroppo però il CNI non specifica se si tratta di moneta fusa o coniata. Un peso così alto discosta da quanto affermato dai documenti dell’epoca, infatti le monete di rame dovevano essere coniate per un controvalore di 42 grana per libbra ed addirittura sembra che nella zecca dell’arsenale il “sostituto mastro di banca” Matteo Catuogno ed il suo credenziere maggiore (addetto alla bilancia grande) Giovanni Andrea Russo, per trarne profitto, liberassero monete in rame per un controvalore di 50 grana per libbra di metallo. Quindi in base ai documenti il grano di rame doveva pesare 171 acini, pari a 7,61 grammi e quindi la pubblica presentata, considerata di un valore di 2 grana, sarebbe dovuta pesare 15,22 g, quindi non con un divario di oltre 7 grammi sul peso del nominale, senza poi considerare eventuali speculazioni di zecca. Tutto ciò mi porta ad ipotizzare che questa moneta, insieme ad altre di peso notevolmente maggiore, sia stata tra le prime ad essere emesse, quasi un saggio od una prova prima di affinare le tecniche di fusione per poter rispettare i pesi delle emissioni. A riprova di quanto affermato vi sono i precedenti casi di monete considerate dei multipli del loro nominale proprio a causa del loro peso maggiore. Infatti, senza dimenticare i multipli di cavallo del periodo aragonese, anche durante il regno di Filippo III si riscontrano monete considerate multipli di tornese aventi un peso superiore ai 20 grammi rispetto ai g 5,25 del tornese regolare, e sotto Filippo IV vi sono altri casi di monete considerate multipli di grano a causa del loro peso di molto superiore al dovuto. La caratteristica che accomuna questi multipli è la loro estrema rarità ecco perché a mio avviso sono da considerarsi delle prove o dei saggi di coniazione. Scusate se mi sono dilungato, fedafa.1 punto
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Eheh sì in effetti non hai avuto modo di godertela molto! Ma è stata lampo anche la "trattativa", in perfetto stile Monetaio ? Ora il gettone nn è con me, ma spulciando in galleria ho trovato queste ?1 punto
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@Asclepia compliment, Concordo con chi ti ha dato lo SPL, in queste monete è veramente raro vedere tutte le righe dei capelli, la bustina non aiuta anche perché in alcuni punti la moneta sembra piegata, ma è solo un effetto dovuto alla plastica, c'è da dire anche che il colore che si vede di più su queste monete è quel rame rossiccio tipo la seconda da te postata mentre il verde scuro della prima oltre che più raro (o meglio, è raro vederlo uniforme) e' anche molto delicato, ho lo stesso problema su un bel quattrino 1791 che ogni volta che lo prendo per contemplarlo mi sembra che perda un pezzetto di patina.1 punto
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1860 Medaglia commemorativa DUOMO DI MILANO D/ Veduta prospettica della facciata e del lato destro del Duomo di Milano. In esergo: CATEDRALE / DI MILANO in piccolo J. WIENER F. R/ Veduta prospettica dell'interno del DUOMO DI MILANO. In esergo: PRINCIPIATA 1386 / DA GIO: GALEAZZO VISCONTI. / FACCIATA DEL PELLEGRINI. Bronzo, mm. 601 punto
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Sicuramente si, tieni presente comunque anche un altro aspetto, rappresentativa può essere una moneta simbolo, il fiorino di Firenze indubbiamente lo e', ma ricordati anche delle monete povere quelle che effettivamente circolavano sia in Italia che all'estero, e se parliamo di Medioevo il denaro di Pavia e quello di Lucca sono le monete che ebbero maggior successo e circolazione in un certo periodo . Fare un po' il generalista non e' facile e richiede tempo, certo il consiglio che posso darti che all'inizio non capivo molto e' di comprare almeno un libro e poi una moneta, se due libri meglio ancora, ci sarà più consapevolezza storica del tuo nuovo acquisto, in fondo poi il bello e' anche questo ....1 punto
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Grazie per avermi chiamato in causa, io non sono un esperto sulle conservazioni, infatti più delle volte chiedo consiglio....possiedo anch'io questa moneta ma non a questi livelli, forse siamo ai livelli della tua sostituita che concordo con te sia un qBB. La moneta è molto bella, il profilo del sovrano meraviglioso! Qslp, spl, poco cambia, io le avrei dato tranquillamente uno spl. Ottimo acquisto.1 punto
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Mi associo a dux.sab ed al sempre ottimo Alberto che "ci vede bene". Già nel 1884 (sic) il Gariel aveva letto CAROLUS RX ma in seguito(v.Arslan :1995 Un tremisse aureo longobardo...), erano stati interpretati altri nomi, uno diverso dall'altro,mentre sia al diritto che al rovescio noi leggiamo: CAROLUS RX. Ora lascio agli esperti lo stabilire il perchè una zecca longobarda abbia coniato a nome di Carlo (Magno?).Dubito anche che questa monetazione fosse circolante.Forse un omaggio al re, un donativo del re etc. Comunque questa moneta oltre ad essere di ottimo stile,rarissima,ha un fascino indescrivibile. E' del Museo di Brescia(V.Arslan 1995)1 punto
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@Giulicarp Bella monetina Potresti anche dare un'occhiata alla scheda che riguarda la tua moneta nel Catalogo online del nostro Forum https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-LU12/1 cordiali saluti1 punto
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Pienamente condivisibili le prime riflessioni di @borghobaffo, ma escluderei la committenza "misterica", quanto meno nel senso laico del termine: viceversa, la medaglia avrebbe contenuto figure eterodosse, o comunque immediatamente allusive a una tale associazione "segreta". Aggiungo altre riflessioni in ordine sparso: - le faccine rozze (che quasi ricordano i bassorilievi dell'arte longobarda) testimoniano una mano semplice, probabile conseguenza di una committenza certo non raffinata o occulta; - il dogma dell'Immacolata Concezione venne proclamato nel 1854, ma ciò non toglie che il suo culto fosse già ufficiosamente vivo in precedenza; - il crescente lunare e il sole potrebbero essere il corpo e il volto di un essere malefico vinto da Maria, una specie di scorpione di cui sembra di intravedere una sorta di chela (evidenziata dalla losanga rossa qui sotto): In questo schema ho evidenziato i probabili raggruppamenti delle lettere, e le figure pertinenti: - L M (per Maria) - C S P B (per l'ambito celeste di cui Maria fa parte?) - C B S A A A A (per il Risorto) - S P B (per il sepolcro) - H S H A C P (per il soldato a guardia del sepolcro, il quale sotto la mano sinistra regge una spada o uno scudo) - R S R S (per la destinazione celeste del Risorto? o generica espressione di giubilo per la resurrezione?)1 punto
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Ciao miza, grazie per l'interessamento. Il venditore mi sembra sia stato onesto (prima dell'acquisto mi ero segnato un po' di prezzi di "massima"), precisando di non essere troppo pignolo sugli stati di conservazione. Comunque considerava il tutto intorno al BB, un po' scarso per le 2 Lire Impero, superiore per i 20 c. 1921. Totale con sconto 50 Euro: 25 Euro per il Buono da 2 Lire, 10 Euro per Libertà Librata '21 e 5 per le altre.1 punto
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Buona serata Bravi tutti .. se da una parte c'è il rammarico da parte mia di non aver potuto partecipare, dall'altra sono lieto che questo passo, il primo, si sia compiuto (è sempre quello più difficile); e che passo ... vedo rappresentati non pochi Circoli, importanti e dinamici. Saluti luciano1 punto
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Questo è un altro 5 cent questa volta Napoli 1862. Esemplare forse meno bello del milanese, ma mi interessava confrontarlo per sentire il Vostro parere. Grazie Italo1 punto
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DE GREGE EPICURI @Omar75Non è possibile "attaccarsi" ad una qualunque discussione per porre un quesito, devi aprire una discussione specifica cliccando sulla finestra "Nuova discussione" partendo dalla schermata "Monete romane imperiali". Anzi, per un quesito del genere, è più adatta la "Piazzetta del numismatico". Tornando invece alla moneta postata, e lasciando da parte il problema del costo, la trovo molto interessante, oltre che rara. @FlaviusDomitianus: che cosa dice esattamente la legenda del rovescio, che qui si legge poco?1 punto
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Ciao! Infatti, mi sembra che uno simile sia già apparso sul forum; un peso monetale del (TRO)no, cioè della Lira veneziana emessa sotto il dogato di Nicolò Tron che venne chiamata - appunto - Lira Tron o Trono. saluti luciano1 punto
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Anche questo esemplare di Napoli, come da catalogo, presenta al R/ un fantasma ed anche qui abbiamo una frattura di conio (sempre al R/) che va da ore 3 ad ore 6. La conservazione, però, è inferiore a quello di Milano del 1867 che hai postato precedentemente. Meno lustro e il bordo deturpato, non imputabile solamente a debolezza di conio, lo fanno scendere di circa mezzo punto nella conservazione. E' sempre moneta piacevole e collezionabile, ma mi spiace, anche se la foto del pezzo d'asta è piuttosto piccola e non se ne può apprezzare appieno la conservazione, a mio modesto parere, è sicuramente migliore del tuo. Miglior lustro, ottima patina, bordo ben definito, ecc.1 punto
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Ah ecco .. non si conoscono le greche .. perche ti assicuro che chi invece le conosce li ci lasciava gli occhi pochissimi esemplari ma tutti con qualità e provenienze ineccepibili abituati ormai a vedere tanti di quei tarocchi oppure ruzziche impresentabili, li sembrava una boccata d'ossigeno da Everest1 punto
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Al n. 3 potete osservare l'ubicazione dell'Arsenale. Fonte:"Pianta della citta di Napoli come esiste nel presenta anno 1790" di Giovanni Antonio Rizzi-Zannoni.1 punto
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Buon giorno, giusto quanto detto da profausto, si tratta di un lucensis micinus così denominato perché nella discesa progressiva del fino in argento qui siamo circa a metà cioè con un contenuto in argento di 500 millesimi con gli altri 500 in rame, gruppo H3b 1105-1125 sotto Enrico V. In queste emissioni il peso cala rispetto alle precedenti e scende sotto il grammo, questo pare essere un po" leggerino".1 punto
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Fantastico! Retroattivo! E poi si domandano xchè anche i privati che vendono lo vogliono fare in nero!!! Pagate pagate con la carta di credito, così magari tra 20 anni metteranno una nuova tassa sui caffè, retroattiva di 20 anni...1 punto
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Buongiorno Amici, @lukas1984, molto belle e molto rari i tuoi "orgogli".....ora ti mostro il mio ultimo acquisto... Uno spicciolo del popolo, uno dei primi anni di produzione....una conservazione molto rara a reperirsi....quasi quanto la tua Piastra dello stesso anno. @Rex Neap, Pietro che rarita' le devo assegnare? Saluti a tutti e alla prossima "bella".1 punto
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La classificherei Muntoni 281a (Chimienti sbaglia classificandola come 281, che è l'anno 1778). Ciao, RCAMIL.1 punto
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