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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/30/17 in Risposte
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Salve, oggi ho acquistato in asta elettronica presso la Naville Numismatic , il lotto 47 ......Litra di Himera con un peso di 0,65 gr. La descrizione del rovescio ......."r .. Rev. Mill-vela incusa. SNG ANS 144. SNG Lockett 78" Mill-vela incusa ?????? Io non vedo una vela incusa , ma un astragalo lento di conio , ma un astragalo. Non ho i riferimenti che citano quelli della Naville (SNG ANS 144 , SNG Lokett 78) . Se qualcuno gentilmente , @acraf o altri, può postarlo così da verificare se trattasi di astragalo. Perché se è cosi , penso che possa trattarsi di una estrema rarità. Grazie. Gionnysicily,3 punti
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@santone @anto R in effetti le immagini sono piccole e possono trarre in errore. Provo a ricaricarle. Il segno centrale è la canonica S. Grazie per le prime risposte3 punti
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Il Tempio di Apollo Quando, come abbiamo visto, nel 36 a.C. un fulmine cadde su una parte della casa di Ottaviano, questi era tornato da pochi mesi a Roma dopo aver sconfitto Sesto Pompeo nella battaglia di Nauloco. Devoto ad Apollo, Ottaviano intendeva celebrare la vittoria costruendo un tempio, quando con questo segno eccezionale il dio manifestò la volontà di risiedere in quel luogo. Così iniziò la costruzione del Tempio di Apollo e dell'area che lo circondava (area Apollinis), ed il Tempio venne dedicato il 9 ottobre del 28 a.C. A rendere particolarmente prezioso l'edificio non erano solo i materiali utilizzati (come ad esempio l'avorio per i battenti della porta), ma anche la presenza di opere d'arte greche: statue in marmo di Paros di Apollo e Diana, risalenti al VI secolo a.C., decoravano il frontone del Tempio, mentre nella cella vi era un gruppo statuario composto da Apollo al centro (opera, si pensa, dello scultore Skopas), e ai lati dalla madre e la sorella del dio, Latona e Diana. L'area Apollinis era il vasto spazio di santuario antistante il Tempio, una piazza porticata cinta da un colonnato di ordine dorico in marmo giallo di Numidia e marmo rosato di Portasanta. Alternate alle colonne vi erano 50 statue rappresentanti le Danaidi, ognuna delle quali era fronteggiata dalla statua di un cavaliere, così come narrava il mito (le 50 figlie di Danao sposate ai 50 figli di Egitto). Davanti al Tempio vi era infine un altare affiancato dalle sculture della Mandria di Mirone. Il riferimento all'Egitto non poteva non ricordare la sconfitta di Antonio e Cleopatra nella battaglia di Azio del 31 a.C.; l'area dedicata ad Apollo, quindi, aveva un grande valore simbolico, oltre che artistico, e celebrava l'unico vincitore delle guerre civili da poco concluse. La Biblioteca di Apollo Questa Biblioteca si apriva sul Portico delle Danaidi, ed era la seconda biblioteca pubblica di Roma: sempre dal testo di Andrea Carandini scopriamo che era costituita da una spaziosa sala absidata decorata da uno o più ordini di colonne, con pareti e pavimento rivestiti di marmi colorati e decorata con arredi preziosi e statue. Sul fondo della sala, un'edicola ospitava una statua di Apollo con le fattezze di Augusto, mentre lungo le altre pareti, tutt'intorno, si ergevano colonne tra cui si aprivano delle nicchie, probabilmente per gli armadi contenenti le opere dei massimi autori dell'antichità, divise in una sezione greca e una latina. Ad aiutare nelle loro ricerche intellettuali e studiosi che vi si recavano vi erano degli schiavi e liberti, guidati dal direttore della Biblioteca, che all'epoca di Augusto era Gaio Giulio Igino, un liberto di origine ispanica. La Biblioteca di Apollo era anche il luogo in cui si riuniva il Senato, e da alcune caratteristiche (come ad esempio i gradoni all'interno della sala, destinati ai seggi dei senatori) possiamo intuire che Augusto l'aveva probabilmente progettata per svolgere entrambe le funzioni. Questo trasferimento delle istituzioni nel suo palazzo non era dovuto solo a motivi di comodità, ma mirava a svuotare di senso i luoghi tradizionali della politica, associando pian piano la casa di Augusto alla sede effettiva del potere. fonte: "La Roma di Augusto in 100 monumenti", di Andrea Carandini immagine: Wikipedia altri testi sull'argomento (entrambi di A. Carandini): "La casa di Augusto. Dai Lupercalia al Natale" "Le case del potere nell'antica Roma" Grazie per aver letto fin qui! Attendo sempre con piacere, se vorrete, vostre considerazioni o correzioni Buona giornata!3 punti
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Massimo, riporta com'era la moneta, se l'hai vista in mano, non il cartellino o la conservazione dichiarata. Che con 3240€ ci puoi comprare un bel poster di un fascione FDC.3 punti
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Buona domenica Lamonetiani Tra le monete che colleziono non manca qualche pezzo toscano per il Principato di Lucca e per il successivo Ducato. Oggi vorrei un vostro parere su questo 5 centesimi datato 1806. Un po' di riferimenti. Il 23 giugno del 1805 Napoleone costituisce il Principato di Lucca affidandolo alla sorella Elisa e al cognato Felice Baciocchi. Nel 1807 i Dipartimenti Toscani sono annessi all'Impero francese, due anni dopo Elisa è nominata Gran Duchessa di Toscana e le viene affidata l'amministrazione dei Dipartimenti Toscani. L'11 Aprile 1814 con l'abdicazione di Napoleone a Fontainbleau , Elisa e Felice cessano di regnare sul Principato . Le monete del Principato anche se datate differentemente, in realtà furono battute tra il 1810 e il 1814 dalla zecca di Firenze. Queste monete non presentano il segno di zecca, nè le sigle del direttore di zecca (Giovanni Fabbroni) nè quello dell'incisore dei coni (Giovanni Antonio Santarelli). Un altra curiosità: anche dopo che i Baciocchi cessarono di regnare sul Principato, le monete continuarono a circolare in Francia durante il Regno dei 100 giorni (20 marzo-8 luglio 1815) ed in seguito anche durante il regno di Luigi XVIII. Se è vero che non ci sono segni di zecca per le monete in argento, quella stella sui pezzi in rame potrebbe avere qualche significato? O serve solo ad abbellire la moneta? Ecco le immagini...vorrei un parere sulla conservazione e un parere sulla *. Grazie a chi partecipa.2 punti
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Esprimere le proprie sensazioni scrivendo, anche se l'argomento è complesso, è già un atto meritevole e quindi vi ringrazio tutti per la partecipazione. Antonio è oramai "scafato" e mi piace credere che ciò sia dovuto anche un poco per merito mio. La moneta è R4 e solamente Serafini la registra con due esemplari presenti nel Medagliere Vaticano. Nella Lista Pegolotti (1290) è censita come "provigiani fatti in Roma nel 1280 a once 2 denari 8" (nel riferimento al 1285 compaiono due bisanti nei quarti della croce) serie che Finetti riconosce nel tipo con ancora il pettine racchiuso nel cerchio interno (nei gruppi Caprignano successivi il pettine interseca la leggenda) e croce senza segni. L'epigrafia del dritto con riferimento POPULUS è la discriminante principale (bravo Elio). Detto questo (in sintesi), la vera sorpresa è che la moneta è un falso d'epoca. Inizialmente sono rimasto deluso ma poi riflettendo posso dire che anche così la moneta è valida e mi permetterà di elaborare informazioni importanti . Un caro saluto a tutti2 punti
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Aggiungerei la seguente legenda al diritto SENATVS POPVLVS.. la legenda dei grossi.. Scusate se dico fesserie...2 punti
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Ciao @eliodoro anche se non abbiamo peso e diametro (Adolfo ci fa stare sulle spine, vorrà vedere se ci ha insegnato bene!) dallo stile possiamo intuire che si tratta di un provisino c.d. di seconda emissione, in pratica emesso dopo i vari senatorati di Carlo d'Angiò. Tutti i provisini di seconda emissione (a parte alcune rare eccezioni tarde) hanno al diritto il pettine con simboli e legenda in riferimento al Senato, al rovescio la croce (a volte inquartata da simboli ma non è questo il caso) e legenda ROMA CAPVD MVNDI variamente abbreviata. Logiche eccezioni sono i denari di Cola e quelli di papa Bonifacio IX. Al rovescio leggo anche io ROMA CAPVD MVND quindi direi che ci siamo2 punti
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Altra discussione aperta dell'utente Occhiolungoxxl ________________________________________________________________ ________ ____________________________Buongiorno, una talpa nel mio giardino ha tirato fuori una moneta dal terreno, ____________________________è piuttosto sporca ma si intravede una data, sembrerebbe il 1466. ____________________________Ho letto qualcosa riguardo i ritrovamenti fortuiti ma non trovo il mio caso, ____________________________qualche consiglio? grazie ________________________________________________________________ _______________ ____________________________Manca la foto della moneta, peso e diametro, e non ultimo leggi le norme ____________________________che regolano l'uso del metaldetector. ________________________________________________________________ ______Ricordati che le talpe non si puliscono mai. ________________________________________________________________ __________________________ @Mi_manca79 la moneta l'ha estratta dal terreno la talpa non io, ___________________________non ho usato l'MD, quindi non dovrei avere nessun obbligo. ___________________________ @nuovo di zecca avevo intenzione di pulire la talpa con una spazzola ___________________________ per scarpe e del nero opaco come mi era stato indicato, ma se me ___________________________ lo sconsigli lascio perdere. ________________________________________________________________ Manca allora il peso della talpa e la lunghezza sino alla coda. ________________________________________________________________ Magari ti può essere di aiuto questo link che parla di monete/animali:ere di aiuto questo link che parla di monete/animali: _______ https://www.lamoneta.it/topic/163505-altri-animali-zoo-coins/?tab=comments#comment-1850709 ________________________________________________________________ Leggiti queste indicazioni riguardo i ritrovamenti fortuiti di animali: _____________________________ Gazzetta Ufficiale del 31 07 2004 ________________________________________________________________ Grazie dei link, non mi sono serviti, ma secondo voi quanto vale? ________________________________________________________________ @Occhiolungoxxl Quanto vale cosa? la talpa o la moneta? ________________________________________________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________La moneta da due euro estratta dal terreno dalla talpa, l'ho lucidata per benino, ____________________________ora la data 1466 si vede benissimo ________________________________________________________________ ____________ troll ! ________________________________________________________________ __________ eurotroll !! ________________________________________________________________ alla prossima con l'utente @Occhiolungoxxl2 punti
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Certo che hanno un buon mercato, io li colleziono da sempre (Regno e Repubblica), e direi che siamo in tanti visto come vanno le aste sui falsi. Non è questo il caso perchè vale circa 7/10 euro, adesso bisognerebbe capire se le acquisti per collezionarli oppure per, un domani, rivenderli. Comunque ci sono dei falsi d' epoca che costano parecchio.2 punti
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Un buon utilizzo per queste monete solitamente comunissime e già pluriselezionate potrebbe essere questo:2 punti
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Ciao. Volevo dare conto brevemente della "tavola rotonda" (ma in realtà la tavola era "rettangolare"...) svoltasi a Torino il 28 ottobre scorso. Nonostante alcune defezioni fra gli Ospiti (non abbiamo avuto il piacere d'incontrare il Comandante del Nucleo T.P.C. di Torino e il Sen. Malan, a suo tempo Relatore della Legge che introdusse l'art. 2-decies che, per un breve periodo, sembrò poter risolvere le problematiche dei collezionisti e commercianti numismatici, separando nettamente sul piano della tutela il materiale ripetitivo e di scarso valore economico da quello importante e raro), la presenza dell'ex Sen. Maurizio Eufemi, che di quell'articolo fu il promotore, del Dott. Federico Barello, attuale Funzionario responsabile della Soprintendenza del Piemonte per i beni numismatici nonché Professore Associato della cattedra di Numismatica all'Università di Torino, dei Colonnelli dei Carabinieri e della Guardia di Finanza Claudio Fardella Mungivera e Domenico Luppino, ha reso l'incontro certamente interessante e costruttivo. Si è esaminata dapprima la materia dell'esportazione delle monete alla luce della recente Legge 4 agosto 2017, n. 124 (pubblicata in G.U. n. 189 del 14.8.2017 ed entrata in vigore il 29.8.2017) che, per i materiali di valore fino ad €13.500 introduce una semplificazione per l'esportatore, che non dovrà più richiedere al SUE (ed attendere) l'Attestato di l.c. ma potrà "autocertificare" il valore e la non inclusione del materiale da esportare fra quello per il quale è richiesto il rilascio dell'Attestato. Al momento, poiché il decreto ministeriale a cui la Legge n. 124 ha demandato di precisare le modalità ed il tenore delle autodichiarazioni e dei Registri in formato elettronico (questi ultimi dovranno sostituire i Registri cartacei di P.S. tenuti attualmente dai commercianti numismatici), non è stato ancora emanato, il Dott. Barello ha comunicato che il Suo Ufficio non potrà che attenersi ancora alle vecchie disposizioni e ciò, evidentemente, fino a quando il Ministero non chiarirà gli aspetti pratici e burocratici ancora non esplicitati dalla legge. Da tutte le parti si è auspicato un più fattiva collaborazione tra le Istituzioni ed i privati, anche e soprattutto preventiva, allorché i commercianti ma anche i collezionisti necessitino di chiarimenti e di delucidazioni per la risoluzione di problematiche legate al possesso o alla compravendita di monete. Devo dire che ho notato una notevole disponibilità da parte del Prof. Barello e dagli Ufficiali delle Forze dell'Ordine presenti ad affrontare congiuntamente i problemi del nostro settore, che purtroppo non sono tali solo dal nostro punto di vista ma anche da quello degli Uffici, che si trovano - esattamente come noi - a dover decidere sulla base di normative quasi mai chiare e spesso, vedasi la recente legge n. 124, di incompleta formulazione. Si è poi discusso del tema dei procedimenti penali e dei sequestri di materiali numismatici, per i quali gli Interlocutori hanno riconosciuto esservi una grave anomalia fra le ipotesi accusatorie da cui originano i processi e l'esito dei processi medesimi. Personalmente, mi sono permesso di suggerire che l'azione delle Forze dell'Ordine, dinanzi a fatti concernenti beni numismatici, possa essere concertata con personale delle Soprintendenze che disponga di adeguata preparazione specifica e ciò per evitare quei sequestri generalizzati di materiali del tutto estranei alla tutale statale e alla repressione di reati, per cui le FF.OO. sono chiamate a procedere. Al riguardo, è emerso che alla base vi è innanzitutto un grave problema organizzativo e di organici, a causa del quale le Soprintendenze si trovano spesso sprovviste di personale adeguatamente preparato in numismatica (il Prof. Barello, prima del confronto, mi accennava al fatto che a seguito delle recenti riorganizzazioni delle Soprintendenze, può accadere che vengano preposti al settore numismatico funzionari in possesso della laurea in architettura, e dunque neppure specificamente formati in archeologia o storia dell'arte). Si comprende, pertanto, come anche la richiesta di coadiuvare le Forze dell'Ordine da personale specializzato in numismatica, possa essere frustrata non tanto dalla volontà di non acconsentire alla richiesta (è stato, fra l'altro, detto, che in alcuni casi questa "sinergia" già è attuata), ma dalla mancanza di personale specificamente formato in numismatica. E' chiaro, pur con tutto il rispetto comunque dovuto al Funzionario privo di formazione archeologico-numismatica (che magari eccelle nella sua specializzazione), che l'ausilio che può fornire un architetto alle Forze dell'Ordine in procinto di sequestrare una raccolta di monete, potrà risultare di ben poca utilità. L'ex Sen. Maurizio Eufemi ha poi sottolineato l'importanza di continuare la nostra "battaglia" (che a suo tempo, con l'art. 2 decies, qualche risultato lo conseguì) ricercando, soprattutto a livello politico, Interlocutori che possano farsi carico delle nostre istanze e rendendosi disponibile - Egli stesso - a farsi portavoce delle nostre richieste presso alcuni ambienti politici. L'incontro è stato franco e cordiale e tutti i partecipanti (incluso il Prof. Barello) hanno dato la Loro disponibilità a ritornare in occasione del prossimo Convegno di Torino (che si svolgerà a marzo 2018) per continuare l'interlocuzione e tenere così aperto un "canale" di dialogo che, ci auguriamo tutti, possa concorrere a risolvere anche solo qualcuno degli attuali problemi, attraverso modalità quanto più possibile condivise tra Uffici e Privati. Saluti. Michele2 punti
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Ebbene sì, le monete si comprano anche al kg anche se potrà risultare non gradito. Saranno problemi suoi cosa ci vuole fare no? Saluti Simone2 punti
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RÖMISCHES REICH, Titus als Caesar, 69-79, AE 25 COS VI =77-78, Makedonien, Stadt Stobi. Belorb. Büste r. Rs.Viersäuliger Tempel mit der Statue des Aesculapius, Sear 754, ss2 punti
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Buongiorno e ben trovato, credo che fare un prezzo "un tanto al chilo" per le monete non sia propriamente il massimo! In generale comunque posso dirle che in rete si trovano offerte di questo tipo soprattutto per la Repubblica e Regno d'Italia (dove la prevalenza delle monete è su V.E. III) che rimangono all'incirca sulle cifre da lei indicate. La maggior parte delle volte, se non la totalità, si tratta già di monete selezionate e visionate più volte e quindi difficilmente ci si trova qualcosa di interessante. Io stesso ho acquistato un grosso lotto, circa 15Kg, con l'intento di metterci al lavoro mio figlio (7 anni) in modo da coinvolgerlo nella ricerca di un qualche "tesoro" ed avvicinarlo a questa malattia che è la numismatica. Cordialmente, Massimo.2 punti
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@Asclepia @Laurentius Di 3 non ce ne è uno uguale , andiamo dallo sfiorare i 28mm, ai 28 abbondanti per poi passare ai 29 quasi 30..... motivo in più per tenerle tutte e 32 punti
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A me quello che più ha colpito è la faccetta del santo, vispa, un po' demoniaca, con questi occhietti che ti fissano, se ne potrebbe trarre un bel logo. Grazie a tutti Italo2 punti
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Visto che ho tempo e voi postate belle monete... Ne posto una anche qui, a mio avviso straordinaria per conservazione! Come al solito, NON E' (+) MIA e NON E' IN VENDITA1 punto
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Segnalo questo interessante articolo, tema come da titolo, pubblicato sul Giornale della Numismatica online http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=15471 petronius1 punto
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Il Gruppo " Quelli del Cordusio " ha patrocinato l'evento e parteciperà con un suo spazio apposito dalle ore 12,00 alle ore 12,45 durante il quale ,per chi vorrà essere presente , si potrà ritirare una copia del Gazzettino 2. Quindi sicuramente una parte del nostro intervento sara' mirato nello spiegare cosa rappresenta e la finalità di questo nuovo prodotto sia cartaceo che in digitale rivolto proprio a tutti. Vorrei che al tavolo ci fossero più persone che hanno partecipato a questi due numeri per rendere l'idea che questo lavoro e progetto e' stato condiviso da diversi appassionati e studiosi collezionisti ognuno con un suo ruolo specifico. La seconda parte del nostro intervento sara' dedicata invece a due relazioni tecniche che spiegheranno e illustreranno due degli articoli presenti in questo ultimo numero. La decisione di noi tutti e' caduta sulla scelta di due giovani, scelta non casuale e decisamente in linea con le nostre finalità e scopi per una divulgazione Numismatica aperta a tutti, giovani in primis. Mi auguro quindi che ci sia una buona rappresentanza di utenti del forum per sostenerci ed esserci vicini e nell'avere il piacere di darvi a mano il nostro Gazzettino , ma avremo modo sicuramente di ricordare il tutto nel tempo.1 punto
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Buonasera, Ho osservato qua e là diversi esemplari, nei database online, di litra con incuso geometrico di Himera e per quanto alcuni esemplari con "difetti" (conio lento, usura ecc.) finiscano per avere aspetti davvero molto simili per il rovescio all'esemplare in discussione, tutti indistintamente presentano i chiari segni di un conio incuso. Per la curiosa litra postata in apertura invece mi sembra di vedere solo rilievi in effetti, nessuna traccia in incuso, il che di per sé dovrebbe escludere l'ipotesi dell'incuso geometrico a vela. Un mistero il soggetto, che da subito ha fatto pensare anche a me ad un astragalo. Tuttavia senza un altro esemplare prodotto con gli stessi conii non si può dire come già fatto notare, ed ogni ipotesi resta sul campo, almeno finché la moneta non sarà giunta nelle mani di @gionnysicily e forse un esame dal vivo avrà potuto offrire qualche spunto in più.1 punto
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Ciao a tutti In mattinata il postino mi ha consegnato questa Qualche amico vuole commentare? salutoni1 punto
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Grazie, le conferenze del sabato, che ho trovato molto interessanti e ben fatte, le ho seguite, non ho potuto fermarmi la domenica, ma se esistesse la possibilità di avere su carta quello che ho sentito il sabato, sarebbe interessante (ho la memoria corta corta....)1 punto
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la cifra richiesta è sinonimo di pezzo anomalo. Non so come le autorità del Belgio si siano comportati sulla vicenda. Certo è che se ufficialmente è stato distrutto il quantitativo, quelle in circolazione sarebbero da sequestrare. ma non so la posizione del Belgio in materia. Storicamente, forse si può fare a meno di questa moneta. L'Europa dovrebbe essere unita. Se ognuno si mette a commemorare battaglie ..poveri noi...forse dovremmo superare questo campanilismo e guardare avanti. Le guerre vinte o no da chi era nel "giusto", comportano sempre morte e sofferenza per soldati e civili, per tutti i contendenti. E poi quella battaglia, anche se fosse stata vinta da Napoleone, non avrebbe mutato la storia presumo...ci sarebbe stata ben presto una nuova coalizione e tutto sarebbe finito comunque. Ormai l'epopea napoleonica aveva finito il suo ciclo.1 punto
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Ma figurati, ci mancherebbe! Era soltanto per precisare...altrimenti @Monetaio inizia a pensare che tutte le "sole" le rifilano a me!!!1 punto
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Buongiorno "Petronius" e"Saturno" e grazie per la vostra cortese risposta. Peccato... non vale nulla ma pazienza. Si, chiedo anticipatamente scusa per il fatto che non so come funzionano i forum tipo questo. In generale non li conosco. Spero di non essere stato troppo invadente. Grazie a tutti e alla prossima. Mauro P1 punto
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Credo che tu abbia centrato la probabile verita' : la parte di rappresentanza della Casa di Augusto piu' consona ai ricevimenti ufficiali , l' altra parte privata , piu' adatta al carattere di Augusto piuttosto riservato e lontano da inutili frivolezze . Infatti ancora Svetonio ci racconta che quando Augusto decideva "di fare qualcosa in solitudine e senza essere disturbato , disponeva nella Casa di un luogo appartato al piano superiore , un attico , che chiamava "Siracusa" o "Studio" , era li' che si ritirava" Di Svetonio ci e' giunta dal passato una lapide che lo ricorda ai posteri , si tratta di frammenti di una lastra marmorea che uniti davano una lunghezza di circa due metri e una altezza di circa un metro e mezzo . Forse la lastra venne rotta quando Svetonio cadde in disgrazia nel 122 sotto Adriano , a causa di una non chiara amicizia di Svetonio con Sabina , una specie di damnatio memoriae .1 punto
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Si Pino, sono a conoscenza della scala adottata da Montenegro anche se evidentemente non la padroneggio pienamente...e come potrei? in ogni caso, per completezza d'informazione, la moneta era indicata come FDC66... In merito ai collezionisti e commercianti in sala io personalmente ne conoscevo ben pochi e non ricordo chi se la sia aggiudicata. Seguendo il tuo pensiero evidentemente non era una moneta da strapparsi i capelli... Cordialmente, Massimo.1 punto
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Gentilissimo @Sirlad, ripeto che ho soltanto riportato ciò che ho visto in asta, non sono un esperto o tantomeno un perito/commerciante... ma ogni tanto ho come l'impressione che le monete degli altri siano sempre inferiori alle proprie.... ogni tanto un pelino di umiltà non guasterebbe... Sinceramente Massimo.1 punto
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Telesforo, divinità in forma di fanciullo, compare spesso sulle monete a fianco di papà Asclepio, il dio della medicina, o in mezzo fra Asclepio e la sorella Igea, dea della salute e dell’igiene, costituendo la cosiddetta ‘Triade di Pergamo’. Infatti a Pergamo fiorì maggiormente il culto di Telesforo, al quale è dedicato un tempio nell’Asklepion della città. E’ riconosciuto come il terzo dio della triade medica in quanto predisposto alla convalescenza, cioè come protettore nei giorni successivi a una malattia o un trauma fisico prima della guarigione completa, quando uno è più debole e quindi particolarmente esposto al rischio di ricadute e di contagio da altri malanni.1 punto
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Una medaglia portativa poco nota, la tua, e amio avviso interessante e abbastanza rara. Per porre fine alle gesta del bandito Giuliano, venne istituito il C.F.R.B., un Comando interforze di 2000 uomini (Polizia e Carabinieri) posto sotto il comando del Col. Ugo Luca. Dopo 5 giorni dalla morte di Giuliano (dichiarato falsamente ucciso in un combattimento con i Carabinieri), il Comando venne sciolto e il Colonnello Luca promosso Generale. Fu lui a ideare questa medaglia per premiare gli uomini che fecero parte del C.F.R.B. Il nastro impiegato come puoi vedere era quello tricolore che puoi facilmente reperire in un negozio di forniture militari. Ho diversi testi/cataloghi di medaglie militare italiane ma questa non compare in nessuno di essi : non so dirti quindi se è stata emessa con una Legge dello Stato oppure sia stata una medaglia-ricordo ufficiosa di reparto, fatta coniare dal suo Comandante (come penso). Una testimonianza della storia del dopoguerra, da conservare. Saluti. @Jollasa1 punto
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Grazie @clairdelunedel bellissimo e interessante post , al quale vorrei solo aggiungere la testimonianza di Svetonio circa gli arredi della Casa come erano al tempo dello storico : "Le suppellettili e l' arredamento erano semplicissimi , come si può vedere dai letti e dai tavoli rimasti ancora oggi , la maggior parte dei quali a stento appartengono ad una eleganza privata . Dicono che dormisse su un letto con modeste coperte" E ancora Svetonio a seguito di un incendio che distrusse in gran parte la Casa di Augusto , a dimostrazione di quanto il popolo romano lo amasse così tanto , che : "Quando si dovette ricostruire la casa di Augusto del Palatino , che era stata distrutta da un incendio, i veterani , le decurie , le tribu' ed anche gli uomini di tutte le classi sociali , gli donarono somme di denaro in proporzione a quanto ciascuno poteva ; Augusto però passò sopra ai vari gruzzoli di monete e prese da ciascuno al massimo un denario"1 punto
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sono vicino al commerciante, purtroppo la colpa è delle leggi e dei ladri BASTARDI !!!!1 punto
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E siccome so che ti piacciono.....ti posto anche l'altro mio pezzo.1 punto
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All’ufficio SUE più vicino a te, che è una dipendenza del MIBACT. I costi sono riconducibili al tempo che perdi e alle marche da bollo che ti richiedono. I documenti sono quelli che attestano la provenienza dell’asta in cui l’hai acquistata e la prova di avvenuto pagamento.1 punto
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Ho riletto con piacere la discussione aperta dall'ottimo @odisseo sul tetradramma geloo Jenkins 104. Effettivamente si tratta di una combinazione di conii molto interessante, sia perché capostipite della serie di tetradrammi di Gela con quadriga, sia per le riflessioni sull'origine del tipo. Sul primo aspetto, sfogliando il Jenkins si susseguono 100 didrammi (Jenkins 1-100) prodotti con 30 conii di diritto e 55 di rovescio, con tipi rispettivamente del cavaliere e della protome del toro androprosopo Acheloos, con variazioni interessanti. La serie dei tetradrammi di Gela con quadriga partirebbe proprio, secondo l'interpretazione del Jenkins, dal tetradramma in oggetto, il Jenkins 104 subito dopo una brevissima serie eccezionale con il toro androprosopo a figura intera. Sul secondo aspetto, sia Jenkins, sia ancora prima Boehringer (Syrakus), menzionano un'importante affinita' stilistica con un conio siracusano, il Boehringer V26. Riporto in allegato il confronto dei due conii. Per cui l'ipotesi circa l'origine della serie di tetradrammi geloi avviata col Jenkins 104, illustrata anche in qualche catalogo d'asta, è quella secondo la quale un talentuoso artista siracusano sia stato al seguito dei tiranni di Gela dopo la conquista di Siracusa intorno al 485 aC. E che quindi Gela abbia importato il tipo della quadriga di origine siracusana che avrebbe avuto tanto successo per indicare il nominale da 4 dracme. Nelle immagini allegate si nota la resa stilistica molto simile fra i due conii di Siracusa e Gela. ES1 punto
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Forse riesco a venire...però fino all'ultimo non lo saprò con certezza, vi saprò dire a ridosso della data...1 punto
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Interessante articolo sulla monetazione di Pio IV in GdN http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=154051 punto
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Buon giorno a tutti, vi comunico che sul sito della Società Numismatica Italiana sono disponibili a questo link due nuove storiche riviste numismatiche, integralmente digitalizzate e fruibili nel formato PDF. Ringrazio Marco Rinaldi, titolare della "Numismatica MARCO RINALDI (già Oscar Rinaldi & Figlio)" per aver dato l'autorizzazione alla pubblicazione online delle due testate. Il Numismaticao Mantovano (1927-1928) Annuario Numismatico Rinaldi (1946-1950) Matteo1 punto
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MEDAGLIA DELLA IMPERIALE REGIA ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI di Milano e Venezia, incisa da LUIGI MANFREDINI D/. Minerva galeata, seduta su un ricco scanno, tiene nella mano destra le tre Grazie, sotto lo scanno civetta sopra an'anfora. R/. COMMISSIONI STRAORDINARIE Questa medaglia veniva distribuita ai membri delle commissioni giudicanti nei concorsi di BELLE ARTI di Milano e Venezia. Argento, mm. 61,4 - Riferimenti: Arnaldo Turricchia LUIGI MANFREDINI E LE SUE MEDAGLIE1 punto
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