Vai al contenuto

Classifica

  1. giancarlone

    giancarlone

    Utente Storico


    • Punti

      10

    • Numero contenuti

      5236


  2. ilnumismatico

    ilnumismatico

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      4762


  3. gpittini

    gpittini

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      14384


  4. villa66

    villa66

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      3499


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/31/17 in Risposte

  1. DE GREGE EPICURI La serata di martedì 12 dicembre al CCNM (Milano, via Terraggio 1) sarà veramente eccezionale: il nostro centro infatti compie i 60 anni dalla sua rifondazione post-bellica (1.1.1957). Una vita così lunga, nonostante tutte le difficoltà, e così proficua va celebrata come si deve! Ce ne parlerà Gianpietro Sanavia, già lungamente nostro socio ed ora associato al Circolo Patavino. Si vedranno documenti, foto di eventi, medaglie da noi coniate, insomma ricordi di tutto quel che è stato fatto, con una prospettiva verso quel che si farà. Non vogliamo essere imbalsamati, ma adeguarci ai nuovi tempi. Il nostro archivio è abbastanza ricco, anche se non quanto si vorrebbe: abbiamo qualche dubbio anche sui nomi dei primi presidenti. Ma qualche socio storico (leggi: Giancarlone ed altri) ci darà una mano. Però non si è voluto limitarsi al festeggiamento senza parlare di un tema numismatico. Abbiamo arruolato perciò un socio giovane e brillante (Antonio Rimoldi, cioè @anto R) che ci parlerà di un tema medievale mediolanense-pavese-veneziano: i denari carolingi CHRISTIANA RELIGIO col tempietto. Sarà un discorso sintetico, vista la densità della serata: verranno descritte soprattutto le emissioni di Ludovico il Pio (814-840), e in special modo, appunto, le monete delle zecche di Milano, Pavia e Venezia. Il rovescio col tempietto tetrastilo e la scritta CHRISTIANA RELIGIO riporta sull'altro lato una croce ed il nome del sovrano, e sarà presente nelle emissioni del Regnum Italicum fino al X secolo. Ma come distinguere la zecca emittente? Qui sta il busillis, e qui attendiamo che Antonio ci sciorini la sua scienza.
    6 punti
  2. Attenzione. Io ho chiesto direttamente alla zecca e hanno confermato che è solo una moneta colorata. Non ho MAI visto una foto reale della moneta col 1967, solo bozzetti all'epoca del l'emissione e poi mai più. Anche i bozzetti attuali sul sito della zecca non presentano il 1967. Acquisto regolarmente da un venditore olandese e non ha mai venduto alcuna moneta col 1967. A quello che risulta a ne questo progetto è stato abortito, anche perché sulla corona non è consentito aggiungere dettagli da parte delle singole zecche
    4 punti
  3. Confermo Filippo Maria Visconti. Le due lettere che vedi a lato del castello sono infatti una F e una M Qui un esempio https://www.sixbid.com/browse.html?auction=4249&category=116165&lot=3514119
    3 punti
  4. Questa sera voglio raccontarvi quando il forum ricco di animosità, riempiva quotidianamente l'animo di tantissimi appassionati del nostro meraviglioso giardino affacciato sul mare.. Erano tempi dove non si riusciva a rispondere alle discussioni, da quante se ne aprivano quotidianamente,tutte le sezione raccontavano di un momento speciale, una sorta di boom da piattaforma numismatica, si cresceva, ci si ritrovava, e le giornate non vedevi l'ora finissero per arrivare alla sera e potersi leggere. Insomma un momento magico quando ti collegavi vedevi un numero impressionate di amici online, e scattava il desiderio di esserci e confrontarsi.. Questo preludio per accompagnare il tondello che vado a presentarvi, si perchè arrivò proprio in quegli anni, dove ogni giorno conoscevi gente nuova di ogni realtà peninsulare, amici che sono rimasti virtuali ma pur sempre grandissime persona che ancora sento e con cui condivido la passione. Un emblema per il periodo Borbonico Napoletano.. E per me momenti indimenticabili di forte emozioni.. - REGNO DELLE DUE SICILIE - Ferdinando II - 120 Grana - 1841 Testa Grossa - P.S. La luce continua ad esser preponderantemente Caravaggesca... Eros
    3 punti
  5. Spero che voi ragazzi sarà stare con noi e magari aggiungere prospettive di tua scelta. Prendo atto, per il divertimento (numismatica), al momento storico che ci ha dato la 1949j 50-pfennig che ha iniziato questa discussione...insieme con gli altri strumenti di pezzi di 50-pfennig 1949-datato, è stato il primo della denominazione prodotta dopo la guerra...Germania a quasi-zero...l'immagine della donna piantare la piantina di quercia era metafora nella vita reale, in tempo reale. Come molti di noi qui sanno già, questa moneta J-zecca è da Amburgo. Solo pochi anni prima, zecca di Amburgo era produrre monete che visualizzato svastiche. Cantieri navali della città stavano lanciando U-boot nel Elbe. Inglesi e americane le bombe cadevano sulla città, e sulle persone che vi vivevano... Nel 1949, tuttavia, questo 50-pfennig cadde nuovo di zecca della moneta-stampa in una città in pace... una città che lottano, per essere sicuri, ma una città in pace. Persone erano occupati piantatura dei semenzali del rovere. Monetina meraviglioso, questo 1949j 50-pfennig. Loquace, troppo! Ancora una volta, spero che voi ragazzi rimarrà con noi. v. ------------------------------------------------------------------ I hope you guys will stay with us, and maybe add perspectives of your own. I note, for (numismatic) fun, the historical moment that gave us the 1949j 50-pfennig that began this thread…together with the other 1949-dated 50-pfennig pieces, it was the first of the denomination produced after the war…Germany at near-zero…the image of the woman planting the oak seedling was metaphor in real-life, in real-time. As many of us here know already, this J-mint coin is from Hamburg. Only a few years earlier, Hamburg’s mint was producing coins that displayed swastikas. The city’s shipyards were launching U-boats into the Elbe. British and American bombs were falling on the city and on the people who lived there… In 1949, however, this 50-pfennig fell brand-new from the coin-press into a city at peace…a city struggling, to be sure, but a city at peace. People were busy planting oak seedlings. Wonderful little coin, this 1949j 50-pfennig. Talkative, too! Again, I hope you guys will stay with us. v.
    3 punti
  6. Ciao a tutti, Anche se non ne possiedo, per i falsi d'epoca ammetto di avere un debole... e se poi sono della serie Barbetti, e con il contrassegno di stato "decreto ministeriale...", non ho esitato... Lo stato di conservazione è modesto (fori da piegatura e macchie) , ma mi è piaciuta subito molto proprio per questo, segno tangibile che "ha viaggiato" parecchio (ingannandone tante di persone?) ed anche per la mancanza dell'annullo...domanda: ... segno che è rimasta "attiva" fino all'ultimo? Chissà se poi l'ultima persona che se l'è ritrovata in mano ha cercato di cambiarla con le nuove emissioni degli anni '50 (venendo così a conoscenza della sua falsità al momento del cambio e rimanendone "alleggerito"?), oppure l'avrà tenuta per ricordo. ignorandone assolutamente la falsità? Cosa ne pensate? Vi piace come falso? Li collezionate? L'avreste comprata? E perché? scusate il terzo grado, ma spero possa nascerne uno spunto di dialogo e perché no... anche un modo affascinante e curioso per viaggiare con l'immaginazione sulle traversie nascoste dietro il lungo viaggio di questa banconota falsa. fab
    2 punti
  7. Crete Sybrita Estimate: CHF 15'000.00 Stater (Silver, 10.98 g 11), c. 300. Youthful Dionysos, wearing long chiton and holding a thyrsos in his left hand, riding on panther leaping to left. Rev. Hermes, nude but for headband and cloak hanging over his shoulders, standing left, his right foot on a rock, leaning forward and tying the laces of the sandal on his right foot; to left, upright kerykeion. BMC 1. Franke/Marathki 117 var. Gulbenkian 569. Kraay/Hirmer 553. Le Rider p. 35, 266, pl. IX, 11 (this coin). Svoronos 6. Extremely rare. Of exceptional late classical style. Attractively toned. Some metal faults, otherwise, extremely fine. From the collection of C. Gillet, 1022, and from the Phaestus Region Hoard of 1953 (IGCH 152). The gods on this coin are perfect examples of the late classical artistic style of the later 4th century. Dionysos has perfect parallels from Greek painting, as on late Attic and Campanian Red Figure pots, and on the famous mosaic from the House of the Masks on Delos (LIMC III, sv. Dionysos 430-434). Hermes reflects a more sculptural tradition, and is probably the best representation we have of the famous Hermes tying his sandal by Lysippos, otherwise only known from later marble copies with extraneous supports (LIMC V, sv. Hermes, 958-960).
    2 punti
  8. Tra l'altro è proprio grazie alle informazioni fornite da Svetonio che siamo certi dell'identificazione della Casa di Augusto. In merito al rapporto fra Augusto, lo spazio pubblico e lo spazio privato, vorrei suggerire il bel saggio del compianto Augusto Fraschetti, Augusto, Roma-Bari 2013.
    2 punti
  9. Radiato imitativo dell'impero gallico. Una imitazione ibridata i cui probabili prototipi sono appunto Tetrico I (al dritto) e Vittorino (al rovescio: VIRTVS). La legende è assolutamente incoerente e degenerata, non di senso compiuto e con alcune lettere retrograde a testimoniare che la fabbricazione del conio è opera di maestranze illetterate e, visto lo stile, non particolarmente abili nell'arte incisoria. Pezzo interessante che rappresenta bene un periodo particolare della storia dell'impero romano. Date le dimensioni direi che il pezzo si colloca verso la fine dell'impero gallico, dopo il 270 d.C.
    2 punti
  10. Immagino stiamo parlando di monete medievali in argento. Se una moneta è molto circolata, consunta in entrambe le facce, possiamo accantonarla. Non ci può servire molto per questa l'indagine. Ovviamente sarebbe utile avere monete poco usurate. Ma i cambi erano piuttosto frequenti e di solito abbiamo monete che per quanto usurate presentano sempre parte dei rilievi nelle leggende e nelle figure che non sono consunti e qui possiamo considerare la profondità delle incisioni dei coni. In aiuto ci possono poi essere mancanze dovute a riempimenti di parti dei coni (non dimenticando però che venivano sicuramente spazzolati per ovviare a questi problemi) e soprattutto a fessurazioni e rotture che spesso vediamo in progressione.
    2 punti
  11. Salve a tutti! Continuando la mia "passeggiata letteraria" tra gli edifici di epoca augustea vorrei soffermarmi sul Tempio di Apollo Palatino e la contigua Biblioteca di Apollo, sperando che l'argomento possa interessarvi Per parlarne, seppur brevemente, credo sia però necessario prendere in considerazione l'ambiente circostante, al quale questi due edifici sono strettamente collegati. Dalla casa di Ottaviano a quella di Augusto Quando Ottaviano decise di andare ad abitare sul Palatino non lo fece solo perché quello era il luogo dove era nato, ma anche perché questa scelta aveva un grande valore simbolico. Il Palatino, infatti, era il luogo dove, secondo la leggenda, Romolo aveva fondato la città. Il messaggio era quindi chiaro: andando ad abitarvi, Ottaviano appariva idealmente come il fondatore di un nuovo scenario, una nuova Roma. Prima di trasferirvisi, sappiamo da Svetonio che abitò nella casa che era stata dell'oratore Gaio Licino Calvo, sopra le "scale degli orefici", nei pressi del Foro Romano; nel 42 a.C. acquistò quindi sul Palatino la casa di Quinto Ortensio Ortalo. La casa non era particolarmente lussuosa, ma Ottaviano la scelse per la sua posizione privilegiata: essa si trovava, infatti, proprio dirimpetto alla casa Romuli , reputata la dimora del primo re di Roma, e probabilmente nei pressi del Lupercale, la grotta dove i gemelli vennero allattati dalla Lupa. Pochi anni dopo, tra il 40 e il 36 a.C., Ottaviano acquistò e fece demolire alcune abitazioni vicine, dando inizio ad un ampliamento della sua dimora, trasformandone la struttura interna e migliorando inoltre la decorazione degli ambienti con lussuosi pavimenti in marmo e affreschi. Questa dimora non aveva confronti con le altre abitazioni dell'epoca, e poneva di fatto Ottaviano al di sopra degli altri aristocratici della Repubblica. I lavori di costruzione, però, si interruppero bruscamente a causa di un evento improvviso e straordinario: nel 36 a.C. un fulmine si abbatté su una parte della proprietà. Ottaviano interpretò questo avvenimento come un segno divino: Apollo, suo dio protettore, reclamava un posto accanto a lui, ed egli decise quindi di edificare un Tempio nel punto in cui il fulmine si era abbattuto. La struttura abitativa fu così radicalmente stravolta, venne smantellata e in parte interrata, e sfruttata come basamento su cui costruire quella che diventerà la Casa di Augusto. Ovidio descrive così il complesso augusteo: "Febo ne possiede una parte, l'altra fu assegnata a Vesta; Augusto in persona occupa quella che rimane"; possiamo quindi immaginare che il complesso era unitario ma tripartito. Dal testo La Roma di Augusto in 100 monumenti di Andrea Carandini sappiamo che la casa di Augusto sorgeva all'interno del santuario di Apollo: proprio accanto al podio del Tempio, infatti, si trova un nucleo di strutture riconducibili ad una casa privata (la domus privata Augusti). La monumentalità di questa abitazione era evidente soprattutto per via della facciata, che la faceva assomigliare ad un tempio: infatti, una scalinata conduceva alla domus, e alla base di essa si trovava un altare dedicato al Genius Augusti; in cima alla scalinata vi era il vestibolo entro cui si trovavano le statue dello stesso Genius e di Marte e Venere. Al centro del vestibolo si apriva la porta, inquadrata da trofei e sormontata da un frontone con iscrizione e con appesa la corona di quercia, simbolo del potere concesso ad Augusto dal Senato nel 27 a.C. L'eccezionalità di questa abitazione consisteva quindi non tanto nelle dimensioni o nel lusso, quanto proprio nel suo carattere sacrale. in immagine: affresco della Stanza delle Maschere
    1 punto
  12. Ciao bella banconota, sicuro che sia falsa? Nel corso degli anni non ho mai incontrato una Stringher Accame dei primi del '900 contraffatta, mentre me ne sono capitate parecchie del tipo senza matrice emesse dagli anni '30 in poi. Li collezionavo ed al momento ne posseggo solo qualcuna, a dire il vero non mi hanno mai catturato completamente, li reputo molto interessanti questo si, ma se non mi "ammaliano" non mi ci appassiono. Una volta che le 50 lire matrici sono state stampate sino al 1936, non possiamo dare per scontato che è stata prodotta nel primo decennio del 1900, stando al decreto si, ma negli anni '20/30 i falsari potrebbero aver preso a modello qualsiasi biglietto che si trovava già in circolazione. Ai contraffattori interessa ottenere solo un ottimo effetto d'insieme, la banconota doveva essere visivamente e velocemente accettata per buona, firme, numerazioni e decreti non erano importanti. Come è arrivata sino a noi? Magari qualcuno che non ha voluto rischiare ed ha interrotto la ruota non reinserendola in circolo. Tutto sta a sapere quando questa ruota si è interrotta. Centodieci anni fa 50 lire era un medio/grosso valore, nel dicembre del 1951 (data ultima per il cambio) era una cifra molto modesta. Praticamente ti potevano dare in cambio dieci pezzi da 5 lire in alluminio, il tipo delfino è uscito proprio quell'anno, non ne valeva la pena.... e forse è stata messa da parte per ricordo. L'anno successivo o buona o falsa era ormai la stessa cosa.
    1 punto
  13. 1 punto
  14. Se facciamo rientrare il tutto in una variante (o secondo conio), dobbiamo prendere come punto di partenza il grado di rarità (R) che per questi due millesimi (1861 e 1862) della zecca di Napoli viene loro assegnato dai cataloghi. Quindi sono anch'essi, perlomeno, di grado R: se siano di una rarità superiore, dipende da quale rapporto intercorre fra le due varianti. Supponiamo che si incontri un "N grande" ogni 10 o 20 "N", allora possiamo parlare di R2... Ma questo lo possono stabilire solo coloro che vedono passare nelle loro mani (o che seguono più aste possibili) molti esemplari di questi 2 centesimi. Se dovessi stare ai miei 6 pezzi equamente divisi, potrei dire solo che hanno il medesimo grado di rarità. Ecco perché, sottolineavo, sarebbe opportuno che i vari compilatori di cataloghi rivedessero l'intera questione inerente i 2 centesimi "N grande" e sarebbe interessante sapere da dove trae origine la storia sul punzone utilizzato prendendolo dal 5 centesimi, anche perché, se si confronta la "N" del 5 centesimi con quella del 2 "N grande", il sospetto che si tratti di una "leggenda metropolitana" affiora prepotentemente... e se si trattasse semplicemente di una "variante" di conio (un 2° conio)?
    1 punto
  15. 1932 NAPOLI XIII ADUNATA NAZIONALE, oltre 40.000 alpini arrivati da tutta Italia sfileranno per le vie della citta. D/. Profilo dell'alpino, sopra tre aquile. R/. Visione moderna del Vesuvio Originale, bronzo - Aut. LANDI - Conio D.V.DIANO
    1 punto
  16. Beh mi sembra in linea con la legge in effetti. Il problema semmai è un altro. Io provai a seguire la strada per richiedere il certificato (moneta del 1700). Non è neanche complesso piú di tanto. Peccato che la mia domanda sia semplicemente sparita nel nulla... Per tornare al quesito iniziale, direi che copia della pagina del catalogo d'asta con foto della moneta dovrebbe essere piú che sufficiente. A questa aggiungerei i certificati di esportazione per Spagna, Francia o comunque stati che lo richiedono. Fattura o aggiudicazione mi sembrano secondarie alla lecita provenienza.
    1 punto
  17. buongiorno a voi del forum e scusa Rocco per il ritardo ora ti posto il rovescio comunque questa non è una piastra in mio possesso è mi devo decidere se comprarla perchè anche se le piastre di ferdinando sono le mie preferite collezionando le varianti entri in un mondo infinito tra cui tante sono conosciute è riportate sui cataloghi altre li sto conoscendo ora e chissà quanto ne usciranno fuori.Comunque Rocco secondo un mio parere personale fra tutte queste varianti sulle piastre di ferdinando c'è ne sono tante fatte volontariamente.
    1 punto
  18. Sicuramente molto di più delle cifre indicate sopra Saluti Simone
    1 punto
  19. Bel nummo @El Chupacabra autentico anche per me, complimenti.
    1 punto
  20. Grande Fabio, grazie
    1 punto
  21. L'incisore è Manetti Dante a dx del fascio il monogramma potrebbe essere GF o CF o OF la scheda: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME61N/175
    1 punto
  22. Probabile che la "nitidezza" o la freschezza del conio siano semplicemente dovuti alla conservazione differente dei due esemplari aggiungo il link alla pagina con un po di storia http://www.atlantegrandeguerra.it/portfolio/aquileia/ questa la scheda in catalogo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MG692/60
    1 punto
  23. Sesino/Quattrino di Piacenza con San Antonino. Tipo anonimo, periodo papale. Ciao Mario
    1 punto
  24. Republic of Congo, 1965 10-francs, lion. v.
    1 punto
  25. penso più che altro di @angelonidaniele,
    1 punto
  26. non credo sia d'argento.....si trova a 1-2 euro nelle bancarelle
    1 punto
  27. In ordine: va richiesta in un lasso di tempo che è molto discrezionale...una volta si parlava di sei mesi, ultimamente cercano di farlo apparire come contestuale all'importazione...un altro dei pasticci all'italiana. Consiglio mio: chiedila subito appena la moneta arriva in dogana o a casa..... Per i privati funziona come per i commercianti fa fede la fattura e/o evidenza di acquisto e la prova di pagamento. Esenta dalla richiesta al Sue del permesso di esportazione ma non dall'obbligo di comunicare allo stesso l'uscita del bene per permettere allo stato di esercitare , eventualmente, la prelazione all'acquisto che gli spetta sempre
    1 punto
  28. Grazie per l'oggettiva conferma. Come avevo accennato, l'impressione che avevo dalla foto era proprio quella, confrontando la brillantezza davvero molto accesa di tutto il rilievo adiacente quei piccoli segni: In caso di usura, o comunque di metallo "toccato", la brillantezza del metallo non sarebbe stata ne così spiccata, e così omogenea in tutto il rilievo, manifestandosi con delle zone di colore più scuro.
    1 punto
  29. Ciao @pier67...a prima vista, un radiato imitativo. Tetrico o Vittorino..con la Fides..forse.. Saluti Eliodoro
    1 punto
  30. raccoglio55 mi sembra un duca di discendenza proprio un sangue bleu,personaggio ben azzeccato potrebbe fare una fiction ed avere grande successo.
    1 punto
  31. Bel centesimino Buono Sergio
    1 punto
  32. Buongiorno e buona domenica amici del forum! Approfitto di queso uggioso inizio di giornata che mi vede bloccato in un letto (alla mia età anagrafica dovrei aggiungere un paio di zeri..) per mostrarvi il mio ultimo acquisto: si tratta di un bronzetto provinciale, un "rottame" se vogliamo usare un termine che non mi piace molto, coniato a Marcianopoli, in Tracia, sotto Elagabalo. La moneta non è in alta conservazione, tutt' altro, ma i bronzi provinciali mi piacciono vissuti (e poi, purtroppo, bisogna anche fare i conti col portafogli..). Il motivo che mi ha spinto all' acquisto è il rovescio, curioso, in cui troviamo rappresentato Telesforo. Ma chi era costui? "Telesforo (in greco antico Τελεσφόρος Telesphòros, "che porta alla realizzazione") era figlio di Asclepio e dio della convalescenza. Spesso accompagnato da sua sorella, Igea, era rappresentato con il capo coperto da un cappuccio o berretto frigio. Il suo culto è probabilmente nato intorno all'anno 100 nell'area di Pergamo (a lui è infatti dedicato un tempio nell'Asklepion di Pergamo), come parte del grande culto di Asclepio presente nella zona. La sua popolarità è aumentata nel secondo secolo: le sue rappresentazioni si trovano principalmente in Anatolia e nelle regioni nei pressi del Danubio." Fonte: wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Telesforo_(divinità) Statuetta di Telesforo; fonte: wikipedia Veniamo ora alla moneta: coniata a Marcianopoli tra il 218 e il 222 (Moushmov, Ancient Coins of the Balkan Peninsula, n. 652), pesa 2,84 g e misura 17 mm circa. Al D/ AVT K M AVR ANTWNEINOC; testa laureata a destra. Al R/ MARKIANOPOLITWN; Telesforo. Le foto: Spero che questo pezzo possa incuriosire ed interessare anche voi. Quella provinciale non è assolutamente la mia monetazione, quindi qualunque intervento, specie se volto ad approfondire il tema, è ben accetto. E che Telesforo, dio della convalescenza, mi faccia compagnia Buona domenica! ps: il pezzo è ovviamente di lecita provenienza, ringrazio @Tinia Numismatica
    1 punto
  33. Per me è buono, è troppo bello per essere falso, la sigla dell'incisore e la posizione del punto sono giuste, persino il 7 lievemente inclinato. Stiamo parlando di moneta da 1 centesimo i falsari non potevano dedicare troppe attenzioni per un ricavo così modesto. Ma magari mi sbaglio attendiamo pareri più autorevoli. Buonaserata Italo
    1 punto
  34. Mappa della Georgia su questo quarto di dollaro USA del 1999. Spicca la centro dei confini della nazione la pesca Bell, vanto di questo stato. Se ne parla addirittura in una puntata di Star Trek, una cassetta di queste pesche è portata a bordo dell'USS Enterprise e messa in criostasi, così sarebbero rimaste fresche come nel giorno in cui son state colte
    1 punto
  35. la cifra richiesta è sinonimo di pezzo anomalo. Non so come le autorità del Belgio si siano comportati sulla vicenda. Certo è che se ufficialmente è stato distrutto il quantitativo, quelle in circolazione sarebbero da sequestrare. ma non so la posizione del Belgio in materia. Storicamente, forse si può fare a meno di questa moneta. L'Europa dovrebbe essere unita. Se ognuno si mette a commemorare battaglie ..poveri noi...forse dovremmo superare questo campanilismo e guardare avanti. Le guerre vinte o no da chi era nel "giusto", comportano sempre morte e sofferenza per soldati e civili, per tutti i contendenti. E poi quella battaglia, anche se fosse stata vinta da Napoleone, non avrebbe mutato la storia presumo...ci sarebbe stata ben presto una nuova coalizione e tutto sarebbe finito comunque. Ormai l'epopea napoleonica aveva finito il suo ciclo.
    1 punto
  36. In effetti il sorriso è tutto un programma Questa è la variante più rara, catalogata R.I.N.C.75
    1 punto
  37. Ebbene sì, le monete si comprano anche al kg anche se potrà risultare non gradito. Saranno problemi suoi cosa ci vuole fare no? Saluti Simone
    1 punto
  38. Massimo, riporta com'era la moneta, se l'hai vista in mano, non il cartellino o la conservazione dichiarata. Che con 3240€ ci puoi comprare un bel poster di un fascione FDC.
    1 punto
  39. Buongiorno e ben trovato, credo che fare un prezzo "un tanto al chilo" per le monete non sia propriamente il massimo! In generale comunque posso dirle che in rete si trovano offerte di questo tipo soprattutto per la Repubblica e Regno d'Italia (dove la prevalenza delle monete è su V.E. III) che rimangono all'incirca sulle cifre da lei indicate. La maggior parte delle volte, se non la totalità, si tratta già di monete selezionate e visionate più volte e quindi difficilmente ci si trova qualcosa di interessante. Io stesso ho acquistato un grosso lotto, circa 15Kg, con l'intento di metterci al lavoro mio figlio (7 anni) in modo da coinvolgerlo nella ricerca di un qualche "tesoro" ed avvicinarlo a questa malattia che è la numismatica. Cordialmente, Massimo.
    1 punto
  40. 1929 ADUNATA ALLA CITTA' DI CONTRIN, dopo l'ADUNATA NAZIONALE DI ROMA del mese di aprile, è stata fatta questa ma REGIONALE, l'importanza di questa BELLA medaglia è che la incisa GIUSEPPE ROMAGNOLI, lavorò all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato dal 1909 al 1954 e diresse anche la Scuola della Medaglia in Roma. Realizzò molti modelli di monete del Regno d'Italia, dell'Impero Etiopico, dell'Albania, della Somaglia e della Repubblica Italiana. Originale, bronzo - Autore GIUSEPPE ROMAGNOLI
    1 punto
  41. Scusami.....e che non sono riuscito a postare il link....
    1 punto
  42. FILIPPO D’ALENCON 1381-1387 Piccolo Mistura D/ + FILIPVS + PA Giglio R/ + T RI AR CA . Croce intersecante la leggenda Bernardi 61
    1 punto
  43. puoi dirci quanto ti è costata ? spero che tu abbia tenuto conto dei colpi.
    1 punto
  44. Più che altro hanno la capacità di "catturare" quei clienti che di monete non ne sanno nulla... e parlo da persona che, incautamente, ha acquistato da loro
    1 punto
  45. credo che uno non sia obbligato a stare dietro al loro gioco. è come il lotto sono passati a tre estrazioni settimanali oltre quelle istantanee. non devi necessariamente farle tutte se non puoi.
    1 punto
  46. Ciao @nikita_...per me autentica, ossidata, con il dritto molto liso e un rovescio invece ancora piacevole...per 20 euro e per te che ami le monete circolate e vissute, un ottimo acquisto
    1 punto
  47. Anch'io l'avrei comprata ad occhi chiusi, complimenti per la bella moneta e per il prezzo a cui l'hai comprata, autentica anche per me.
    1 punto
  48. Ciao @nikita_, la moneta a mio parere è autentica, quell'ossidazione è comune sugli argenti borbonici, ne ho viste di analoghe. Il R/ a me pare ancora gradevole, quindi direi che per 20 euro è un acquisto di cui non ti pentirai: queste monete in alta conservazione costano un mezzo capitale.
    1 punto
  49. Salute la moneta,secondo me ,è autentica.Ritengo sia quella catalogata dal Gigante con una sola R di rarità. Se hai fatto bene ad acquistarla?Dipende se l'hai acquistata per rivenderla o se l'hai acquistata per inserirla nella tua collezione.Nel secondo caso bisognerebbe vedere in che conservazione sono le altre monete della tua collezione,se "stona" o meno Salutoni odjob
    1 punto
  50. Questo è un tondello che ho inseguito per una vita.. Una vita dedicata alle passioni, alla ricerca, all'arte e a tutte le sue forme espressive. Un periodo dove la zecca Palermitana ha offerto straordinari nominali, per raffinatezza stilistica e incisoria, dove la simbologia e i suoi messaggi riuscirono a parlare con tutti.. Questa tipologia per coloro che non la conoscono e davvero ardua da reperire, se poi ci mettiamo anche la conservazione che arriva abitualmente a malapena a far intravedere sia l'aquila al dritto, che il valore nominale al verso, immaginiamo cosa possa riservarci un tondello come questo di ben 31 grammi in rame... Vagai per diversi lustri, ma alla fine ti incrociai, volli come l'Alfieri, e mi inchinai alla tua dolce visione.. Eros - Palermo Ferdinando III 10 Grani 1801 -
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.