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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/29/17 in Risposte

  1. Cari amici, sperando sia di vostro gradimento ricevere un nuovo lavoro storico-numismatico, abbiamo scritto "LE MONETE DI PLATONE". http://www.roth37.it/COINS/Plato/index.html Augurandovi una buona lettura, gli Autori Vi inviano cordiali saluti Sergio Rossi e Ottavio de Manzini
    5 punti
  2. Questo è un pezzo particolare: 4 bese con patina di zecca (Montenegro 1995, n. 773). Particolarmente raro.
    4 punti
  3. Ciao. E se invece pagassero coloro che hanno sbagliato? Come è previsto che sia? La formula "a mio parere" non salva, giacché con comporta alcuna limitazione di responsabilità. E' ovvio che il Perito formuli un giudizio sulla base delle sue conoscenze. Id est "in scienza e coscienza". Se queste conoscenze sono scarse o inesistenti e dunque il suo "parere" (cioè la sua perizia) si rivela errato, risponderà secondo i normali criteri della responsabilità civile. Il peggio che gli può capitare, al Perito che sbaglia la perizia, è di rifondere i danni a chi gli ha conferito l'incarico di periziare una moneta. Non può essere condannato all'ergastolo per una perizia sbagliata e neppure sottoposto a supplizi corporali. Il danno, economicamente quantificato, può andare dal rimborso del solo costo della perizia (se il cliente ha subito solo quel danno) , fino al rimborso della moneta e della perizia e delle ulteriori spese accessorie sostenute (ad esempio: spese di viaggio, postali. di eventuali altre perizie che si sono rese necessarie per dimostrare che la perizia commissionata è sbagliata, ecc.). Dipende quindi dai danni che, caso per caso, la perizia sbagliata ha in concreto provocato al committente. Potrebbe anche sussistere, accanto alla responsabilità civile, una responsabilità penale del perito che sbaglia intenzionalmente (dolosamente) la perizia per favorire se o altri. In questo caso, naturalmente, per sostenere anche la responsabilità penale, occorrerà provare che il Perito ha agito con dolo ai danni del committente. Saluti. M.
    4 punti
  4. Una curiosità. Nella mia professione, nel compilare un qualsiasi certificato, lo faccio "in scienza e coscienza". Se sbaglio pago, penalmente e/o economicamente. Quando un perito numismatico valuta una moneta, lo fa ovviamente "in scienza e coscienza", ma se sbaglia, ... paga? O il peggio che gli può capitare è vedersi restituire la moneta , qualora l'avesse venduta, e restituire i soldi, o perdere il cliente? Se un acquirente, o magari chiunque veda in un catalogo d'asta una patacca, lo denunciasse, .... si salverebbe dietro la formula "A mio parere ... " e con l'implicita ammissione di incapacità pur senza malafede ? Sappiamo bene che nessun numismatico professionista può essere un tuttologo, ma sappiamo anche che molti vendono di tutto rivelando (coi loro errori), non solo di non conoscere tutte le monete ma anche di non rivolgersi (prima di vendere) a chi quelle monete le conosce. Se quel venditore è un perito, anche se ogni singola moneta non è periziata e sigillata, ... quando sbaglia, dovrebbe pagare? Qualcuno ha giustamente detto che il collezionista acquirente deve essere uno studioso che sa cosa compera; qualcuno ha giustamente detto che è opportuno che si rivolga a periti "conosciuti"; qualcuno ha giustamente detto che rivolgendosi ad un perito deve avere la certezza di acquistare qualcosa di correttamente periziato. Ma se il perito sbaglia .... paga? O rischia solo una brutta figura ed eventualmente la perdita di clientela? L'associazione alla quale è iscritto, lo richiama o lo sospende qualora sbagliasse? E' mai successo? E se non è iscritto a nessuna associazione numismatica ma ha la sola qualifica di perito, a chi risponde? Alla sola legge di mercato?
    4 punti
  5. Il nucleo fondamentale dei nostri progetti è la passione. La passione è ciò che spinge un team a darsi da fare ed a sottoporsi, come in un “vero lavoro”, a ripetuti confronti, talvolta impegnativi. A noi piace condividere i valori della nostra cultura, della nostra storia, delle nostre origini, attraverso la collaborazione di gruppo, nonché la dedizione. Noi crediamo nel rispetto e nello sviluppo. Come ogni progetto che sia degno di nota, l'organizzazione sta alla base di tutto. Siamo una realtà nata da poco, fresca e no profit. Sino ad ora, si è lavorato bene ed è oramai dato oggettivo, che il lavoro ha ripagato, le nostre iniziative hanno riscosso successo. A noi piace sognare ad occhi aperti, ma sognare non costa nulla, dunque, perchè no ? Questa formalizzazione ci consente di poter guardare oltre, e vi confido che ci si sta organizzando per ottenere altre grandi soddisfazioni. Il lavoro è sempre faticoso, ma quando si intravedono i risultati, la gratifica è ancor più grande. Invito chi ancora non l'abbia fatto, a venirci a conoscere. Con tutto ciò, il mio intento non è quello di autocelebrare e complimentare gli amici con la quale collaboro, ma dimostrare a chi ancora non ci conosce, che lavorando per bene, in un gruppo per bene, quale siamo noi, si possonon fare grandi cose. Evviva gli amici che si sono apprestati a far parte del nostro neonato gruppo, evviva i sogni, evviva l' ACQDC. Davide.
    3 punti
  6. Ciao a te, e grazie della condivisione. La prima parte dello stemma, quella più visibile, è costituita dall'arma della Congregazione Benedettina Cassinese. Della quale, nel XVIII secolo, fece parte il cardinale Fortunato Tamburini. Modenese, nato nel 1683 e deceduto nel 1761, egli fu consultore della Sacra Congregazione dei Riti sotto papa Clemente XII, quando ancora non aveva ricevuto la porpora. Cosa che avvenne nel 1743 sotto papa Benedetto XIV, che lo creò prefetto della medesima Congregazione. A conferma di quanto sopra, nel giro dell'iscrizione, le poche lettere rimaste visibili recitano ...(B)VRINVS·SAC·RIT·C·(G)... Nella parte alta del timbro a secco si intravede lo stemma (d'oro, a tre pali di rosso) di papa Lambertini. Quindi possiamo dedurre che il timbro risalga al periodo 1743-1761. Nel tuo ben realizzato schizzo si notano (al di là delle inevitabili imprecisioni) i tre diversi componenti dello stemma: A - Benedetto XIV (vedi supra) B - Congregazione Benedettina Cassinese (una croce doppia, fondata su un monte di tre cime all'italiana, l'asta attraversata dalla legenda PAX) C - Tamburini (un tamburo [arma parlante], al capo d'Angiò)
    3 punti
  7. Ormai ci siamo....vediamo di alimentare e comunicare questa importante e virtuosa giornata di Numismatica. Si accende di nuovo la luce, una luce culturale e divulgativa su Milano Numismatica.... Merito della Crippa Numismatica e in particolare di Paolo Crippa che ha creduto, io ritengo giustamente, di vedere la Numismatica, non solo dal punto di vista commerciale ma a 360 gradi ,soprattutto anche sul diffonderla facendo partecipare varie componenti e anime della stessa anche molto diverse tra loro. La Associazione Culturale Quelli del Cordusio sarà presente con un suo spazio dalle ore 12,00 alle 12,45, per cui vi aspettiamo con Gazzettino, possibilità di iscrizione e due interventi tecnici inerenti a due articoli pubblicati sul Gazzettino 2 e che abbiamo scelto quelli fatti da due giovani non certo casualmente. Credo che tutto questo debba avere il suo giusto risalto e la sua buona comunicazione, certamente Milano attraversa un gran momento di impulsi e fermenti come non accadeva da tempo, noi faremo di certo la nostra parte per quello che rappresentiamo e siamo.
    3 punti
  8. Buonasera.. vi mostro questa lira 1902 facente parte della mia collezione che mi piace veramente tanto.. non solo per la conservazione... quanto soprattutto per la sua patina.. sembra non essere mai stata toccata .... I fondi sono lucenti su ambo i versi... e sopra i rilievi la patina sembra avere parecchio spessore.. é periziata fdc.. Soltanto il bordo ha qualche imperfezione di conio.. ma non colpi
    2 punti
  9. Allora sprando di farti cosa gradita, ti mostro anche la sorella maggiore
    2 punti
  10. A meno di imprevisti penso che sarò dei vostri
    2 punti
  11. Ciao a tutti! Beh Gionata complimenti! I testoni a Verona li hai presi tutti tu! A questo punto per fortuna che lavoravo e quindi non sono riuscito a venire, altrimenti sarei tornato a casa a mani vuote!!! A parte gli scherzi, bella moneta! Peso pieno, bella patina (che in mano sarà sicuramente più bella), stemma "particolare". Questa tipologia presenta diverse varianti, vi allego la mia (Munt. 9), ex Varesi 53. Michele
    2 punti
  12. Ne allego altri 3 vediamo se stavolta il venditore ci aveva preso
    2 punti
  13. @Monetaio Caro Pino, magnifica moneta, come ho avuto modo di dirti! Questa di sotto la mia, con sabbiatura di Zecca, così come le sorelline.
    2 punti
  14. Segnalo l'uscita dell'opera di Riccardo Martina: L’EDITRICE DIANA, Associazione Culturale Italia Numismatica Presenta: RICCARDO MARTINA I quattrini dei Reali Presìdi di Toscana Lo Stato dei Presìdi (1557-1801) fu un’entità statale unica ed irripetibile nel panorama storico-politico italiano. Enclave istituita da Filippo II di Spagna per garantire un approdo sicuro alle sue navi e comprendente le piazzeforti maremmane di Orbetello, Porto Ercole, Talamone e, dal 1603 Longone all’Isola d’Elba, seguì, per quasi 250 anni, le sorti della corona spagnola prima e del Regno di Napoli poi, fino all’annessione al napoleonico Regno d’Etruria. Territori di confine tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio, porti militari e commerciali, nei presìdios transitavano merci e mercanti italiani e stranieri e vi circolavano monete e valute di ogni tipo. Solamente nel 1782, regnante a Napoli Ferdinando IV di Borbone, si decise di emettere una serie monetale in rame, nei tagli da quattro, due e un quattrino, destinata espressamente alla circolazione nei territori dei Reali Presìdi di Toscana. L’autore, dopo un’ampia premessa storica, dove ripercorre la genesi della nascita dello Stato dei Presìdi e ne delinea il quadro sociale ed economico, illustra gli aspetti connessi alla monetazione, soffermandosi, in particolare, sulla questione della coniazione dei “quattrini” e affrontando le problematiche prettamente numismatiche: i motivi alla base della loro coniazione, la tipologia, le varianti, gli esemplari reimpressi, la classificazione nelle fonti e nella letteratura numismatica, chiudendo con una catalogazione riepilogativa aggiornata e, in appendice, un’ipotesi sulla tiratura dei pezzi emessi, sulla base degli studi dei documenti consultati. INDICE PRESENTAZIONE del Sindaco di Orbetello, Andrea Casamenti PREFAZIONE di Pietro Magliocca INTRODUZIONE Cap. I - LO STATO DEI PRESIDI 1. Genesi dell’enclave spagnola in Maremma 2. Il periodo spagnolo (1557-1707) 3. I Presìdi nella storia: l’assedio di Orbetello (1646) e le battaglie per Porto Longone (1646; 1650) 4. Il periodo borbonico (1734-1801) Cap. II- LA MONETAZIONE DELLO STATO DEI PRESIDI 1. La circolazione monetaria 2. I quattrini di Ferdinando IV 3. Per un aggiornamento del Corpus Nummorum Italicorum 4. Le ribattiture Cap. III-IL CATALOGO APPENDICE La tiratura del 1782 e del 1798 calcolata sulla base dei documenti del Circolo Numismatico Napoletano BIBLIOGRAFIA
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  15. Vi presento il mio ultimo acquisto: Giulio sede vacante 1769 (Muntoni 3) chiuso for di conio da Cavaliere. Purtroppo le mie foto non rendono giustizia a questa moneta. Al Veronafil ho avuto l’opportunità di mostrarla a @Monetaio, che ringrazio per avermi accolto al suo banco. Cito gli appassionati di papali: @DARECTASAPERE @sixtus78 @anto R @Sixtus85 @rcamil @Giov60 @ZuoloNomisma @latino (Perdonatemi se mi sono dimenticato di qualcuno ). Martin
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  16. Ho dei progressi Questa è la testa dell'aquila.
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  17. si, sono decisamente 2 coni diversi..... i cordoni del "primo tipo" sono blandi, quelli del secondo tipo sembrano "in tensione"..... inoltre dal post di Martin dei vari esemplari pescati in rete si nota come le punte superiori della croce di Malta sormontata dallo stemma Albani sono piu' corte e distanti dai fiocchi nel primo tipo, quasi attaccate e piu' lunghe nel secondo... Bravo Martin, hai scoperto la nona variante del Mezzo Baiocco MDCCXXXXX
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  18. si quello infatti notavo che dal vivo è molto più nitido ecco perché rifarò le foto....Grazie al forum piano piano sto capendo un pochino per volta delle cosine interessanti....che mondo fantastico!
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  19. Non esattamente, io quando compro una moneta (da un anno a questa parte) chiedo oltre alla moneta,il cartellino,la perizia,il documento di autenticità e lecita provenenza e se disponibile anche il documento di esportazione. Detto questo ricevo la moneta con il cartellino che contiene le varie informazioni base,la perizia è un documento a parte (anche formato file) con la foto che si può ingrandire per i dettagli,nome,descrizione ecc.. ecc..., autenticità e lecita provenienza è un ulteriore documento dove sono citati i registri ecc... , l'ultimo è un foglio con i timbri del ministero. Non ci sono i metodi con il quale è visionata la moneta,lenti ecc... Però tornando al discorso iniziale, un novellino che non sa molto,può pensare che quel quadratino basti e avanzi....non immagina il mondo che c'è dietro... Il problema per me è quello di informare il prima possibile i nuovi entrati nel mondo numismatico e tra le altre cose spiegargli l'esistenza di NIA, NIP, Periti ..poi sarà lui a scegliere
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  20. Buonasera, Mi sapreste dire quanto potrebbe valere e comunque quanto andrebbe pagato in caso di acquisto questa moneta? Grazie
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  21. Io non confonderei il valore astratto della perizia/garanzia/cartellino con la possibilità di sostituire la moneta di cui alla perizia/.../... (ad esempio metto una moneta con grado di conservazione inferiore al posto di quella periziata) o di intervenire sulla perizia di cui alla moneta (falsifico la precedente perizia, aumentando il grado di conservazione in essa indicato) o di creare una perizia ex novo attribuendola a un noto esperto. E' ovvio che una perizia contenente senza soluzioni di continuità una fotografia della moneta è più tranquillizzante (a parità di autorevolezza del perito) di una perizia che accompagni in autonomia la moneta periziata. Ma questo aspetto è "logicamente secondario" (che non vuol dire meno importante). Tento di spiegarmi meglio. Prima si dovrebbe parlare del valore delle perizie numismatiche, poi del valore di quella perizia in concreto e con riferimento alla moneta periziata. Non è che chiamando "perizia" una "garanzia" le cose cambino sotto il profilo giuridico. Con la perizia, il perito offre una valutazione a chi l'ha chiesta, tale valutazione potrà essere più o meno autorevole ma in ogni caso il perito (autorevole o meno) dovrà rispondere per i danni provocati dalla valutazione colpevolmente errata (N.B.: il grado di colpa richiesto per le perizie particolarmente difficili deve essere grave; per farla breve, diciamo che "non era particolarmente difficile capire che era un falso ... con tutti quei segnacci come si poteva pensare al fior di conio ..."; per le perizie "facili" è standard) . Insomma, ai fini del risarcimento dovrà valutarsi il livello di colpa in cui è incorso il perito a seconda della difficoltà dell'impegno (se la moneta è unica e misconosciuta è una cosa, se si tratta di una moneta particolarmente preziosa ma conosciutissima è altra, se il falso è pericolosissimo è una cosa, se il falso è pacchiano è altra, se ho detto che era oro - unica o comune - e invece è stagno è un'altra ancora) Con la garanzia, il venditore garantisce le qualità della moneta, ma la garanzia spetta all'acquirente (nei confronti del venditore) anche nel caso di mancato rilascio del "cartellino a garanzia" (che poi si faccia - giustamente - anche ad altri fini quali l'attestazione della provenienza o altro è diversa questione). Attenzione: l'azione di risoluzione ("tu dammi i miei soldi che io ti ridò la tua moneta") per i vizi della cosa venduta non richiede la colpa del venditore ma il venditore risponderà anche del risarcimento dei danni (cosa diversa e ulteriore alla restituzione) a meno che non provi di aver ignorato senza colpa i vizi della cosa. Altra attenzione: se la moneta è falsa, la risoluzione del contratto è possibile anche se venditore e acquirente siano stati convintissimi della autenticità della moneta. La prova del nove della differenza della responsabilità tra venditore e perito è questa: per il prestatore d'opera (il perito) scatta la responsabilità solo in caso di colpa grave quando si tratta della soluzione di problemi di particolare difficoltà; per il venditore, per la risoluzione non è chiesta colpa e il risarcimento è dovuto anche per la colpa lieve. E' ovvio che quel cartellino/garanzia è indice di massima serietà del venditore: il commerciante, in caso di controversia, non potrà dirmi di non avermi venduto affatto monete ("io non ti conosco") o quella moneta di cui mi dolgo per quelle determinate caratteristiche indicate ("io ti ho venduto un altra moneta, non questa") o che abbiamo trattato, in tutti i suoi aspetti, proprio quella moneta che ho in mano ("l'accordo riguardava proprio quella moneta che hai in mano e ti ho fatto presente che era in bassa conservazione ... un falso ... etc ..."). Non vi sto a scomodare più di tanto sull'atteggiarsi dell'onere probatorio (è il venditore a dover fornire la prova per sè liberatoria). Polemarco
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  22. Riprendo la discussione di @gennydbmoney .... Ho riscontrato anche nel mio 6 Tornesi del 1800, anche se riporta le sigle A P, segni molto evidenti di ribattitura. Alla zecca in quell'anno non badavano tanto alla "perfezione" delle monete. Qualcuno degli utenti ha pezzi da 6 con simili ribattiture? Saluti, Rocco.
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  23. La passione per la storia e' un grimaldello che permette di avvicinarsi a piu' discipline: numismatica, lingue straniere (vive e morte ),metallurgia,paleopatologia,antropologia,musica,matematica e chi piu' ne ha piu' ne metta. I miei periodi di interesse : preistoria,eta' romana,altomedioevo...ma va bene qualsiasi cosa che abbia piu' di cinquant'anni,infatti piu' passa il tempo e piu' amo mia moglie....
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  24. Ciao @Zenzero, dovrebbero essere tutti e tre della fine dell' XI sec. Enrico IV/V riferimento Bellesia 3, Matzke H3a. Se ne hai altri saremo felici di vederli.
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  25. Spettacolo! Grazie per averla condivisa.... Direi perfetta
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  26. Stiamo parlando di una modalità tipo quella di Moruzzi in cui il cartellino è indicato come "perizia numismatica" e c'è un codice alfanumerico che si può inserire su un suo sito per visionare la scheda completa della moneta con la foto e vari altri dati tra cui l'attestato di lecita provenienza. (Quelli nuovi hanno direttamente il QR). E' chiaramente una modalità nettamente più avanzata di quelle viste finora e, a parte il codice QR, concettualmente è similare all'altro certificato di Varesi e Aurora. Da notare che entrambi pongono l'attenzione sul "garantire l'autenticità" di quanto venduto ma diventano anche documenti di una certa importanza rilasciati per ottemperare a precisi obblighi di legge riguardo la lecita provenienza. (segue)
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  27. https://www.cngcoins.com/Search.aspx?IS_ADVANCED=1&ITEM_IS_SOLD=1&ITEM_INVENTORY_NUMBER=&CONTAINER_NAME=&ITEM_LOT_NUMBER=&ITEM_DESC=diobol+hermes+goat&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_1=1&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_3=1&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_2=1&SEARCH_IN_CONTAINER_TYPE_ID_4=1&VIEW_TYPE=0
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  28. Di Mondovì non mi pare ci sia molto, ma posso sbagliarmi, in questo caso chiedo scusa.
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  29. Dopo mesi e mesi passati a guardare i ritrovamenti altrui, con gente che trovava dozzine di esemplari di 50 cent Vaticano 2017, finalmente posso postare la mia. Era ora! Taglio: 50 cent Nazione: Città del Vaticano Anno: 2017 Tiratura: 2.132.411 Conservazione: SPL+ Località: Castelletto Cervo (BI)
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  30. Grazie a tutti, @lele300 e @aldo marchesi effettivamente concordo con voi che al verso i segni sono piuttosto evidenti ed aggiungo che la moneta è stata pesantemente lucidata o comunque pulita con un qualcosa di abrasivo anche se in foto non sono riuscito ad evidenziare chiaramente la cosa... quello che mi dispiace è che, ovviamente colpi a parte, sicuramente prima della lucidatura i rilievi erano sicuramente ben più alti...oggi la moneta è splendente per cui secondo me hanno sfregato parecchio...sigh sigh... @chupacabras, preciso come sempre, apprezzo molto i tuoi interventi, grazie. Sinceramente, Massimo.
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  31. Storia, materia ricca e affascinante... C'è chi la crea e chi la subisce. Chi la studia la subisce meno. Arka
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  32. Si, però, se la "perizia" è anonima.....non è una perizia, perché manca l'elemento di riconducibilità ad un soggetto che l'ha eseguita. La moneta è stata periziata autentica o non autentica. OK. Ma da chi? M.
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  33. In Italia chiunque può sigillare monete, anche Tizio Caio,anonimi, la legge non lo vieta ........
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  34. Si può dare un giudizio separato per le facce: BB+ per il D/ e q.BB (colpi al bordo e nel campo) per il R/...
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  35. Dal momento che se ho bisogno di un Perito numismatico posso attingerne il nominativo dagli Elenchi delle CCIAA o da quelli dei Tribunali, se quel Perito sbaglia ed il suo errore mi provoca un danno, mi dovrà risarcire i danni. Se poi è, oltre che Perito, anche imbianchino o pizzaiolo, ciò non cambia il fatto che, se ha sbagliato e il suo errore ha provocato un danno, dovrà risarcirlo. Ciò vale, a maggior ragione, se il Perito iscritto in quegli Elenchi è nominato da un'Autorità (Giudice o P.M.) e la sua prestazione è compromessa da un errore che ha provocato un danno e che un Perito numismatico (quindi, si suppone, un esperto della materia) non avrebbe dovuto commettere. Sul piano delle garanzie per i committenti che incaricano un Perito, dovrebbe valere ciò che vale per tutti gli altri professionisti, che sono obbligati dalla legge (così è almeno per gli avvocati) ad avere una polizza di Responsabilità civile professionale, i cui estremi devono essere comunicati al Cliente all'atto del conferimento dell'incarico. Ma non c'è dubbio che con il termine "perizia" possiamo (e nella pratica lo si fa) designare anche solo un parere. Come tale, un parere, che se volete possiamo impropriamente anche chiamare "perizia", in campo numismatico può essere rilasciato da chiunque, Al momento non c'è, per l'uomo della strada che esegue perizie numismatiche, quell'esercizio abusivo della professione nel quale incorre chi, non avendo il titolo professionale abilitante rilasciato dalla Stato, rilascia pareri e/o consulenze che sono esclusivo appannaggio delle professioni c.d. "protette". (avvocati, ingegneri, farmacisti, revisori dei conti, architetti ecc. ecc,). In numismatica è l'autorevolezza di chi "perizia" che fa la differenza. I requisiti per iscriversi nell'Elenco dei Periti/commercianti e dei Periti/non commercianti, non possono che essere solo "formali". Non è nei poteri della N.I.A. compiere valutazioni di merito sulla preparazione di questo o quel Perito, a cui una CCIAA o un Tribunale italiani hanno già accordato l'iscrizione nei loro Elenchi. Sicuramente, e qui mi limitavo a rispondera a rubber (post n. 189) che forse non aveva letto il post di apertura di questa discussione, non basta "autoproclamarsi" conoscitore di una data monetazione per ottenere l'iscrizione nell'Elenco dei Periti che intende allestire la N.I.A. Saluti. M.
    1 punto
  36. Con un po’ di ritardo intervengo anche io… eh sì, il Cordusio, numismaticamente parlando è anche casa mia, ma penso lo sia di tanti… E dunque spero che questa “nuova” e bella avventura possa confermarsi giorno dopo giorno come qualche cosa di importante, che sia una occasione di arricchimento spirituale e culturale per tutti, ma soprattutto che serva ad avvicinare tante nuove persone a questa grande Passione!! Poi, come già detto a più riprese in passato, la numismatica è un grande contenitore ed è per tutti: c’è chi si avvicina solo per dare una occhiata, chi ci è immerso da anni, chi non vorrebbe ma ci si è ritrovato…insomma veramente di tutto e dunque mettere in qualche modo un cappello a tutto questo, secondo me… è proprio una gran bella cosa…..non trovo parole più azzeccate.... Poche righe spontanee, ma che spero servano a fare capire quale possa essere l’intento e quali siano gli auspici di tutto questo….
    1 punto
  37. Caspita che bellezze! I pezzi previttoriani sono sicuramente notevoli e tutti sicuramente classificabili come UNC nella scala inglese. Sono andato a vedere il catalogo dell'asta citata ed ho scoperto che i pezzi che Graziano ci ha sottoposto sono tutti chiusi in slab. Chissà come mai? Forse perché il giudizio di un soggetto terzo permette realizzi maggiori in quanto allarga la platea a tutto il mondo? Forse perché il neofita danaroso o l'investitore può partecipare da remoto senza tema? Beh abbiamo visto quanto le opinioni dei forumisti sulle scatolette siano controverse; per quanto mi riguarda, quando e se dovrò vendere, non avrò dubbi su come conviene muoversi. Altro tema spinoso: la conversione della scala Sheldon in settantesimi, adottata dagli enti certificatori americani, alla scala italiana. Ripropongo la tabella comparativa postata da Pino @Monetaio in precedenza in questa stessa discussione. La stessa NGC pone l'FDC al MS65. Le aggiunte in rosso dovrebbero essere opera di Monetaio e personalmente, data la sua esperienza ed indubbia competenza, non posso che dirmi d'accordo e ringraziarlo per averci fatto partecipi dei suoi studi e considerazioni in proposito. Ma veniamo alle sovrane di Triton. Questa volta conosciamo il giudizio di conservazione e le foto mi paiono abbastanza leggibili. In ordine cronologico: 1818 - Giorgio III - MS63+ = qFDC 1824 - Giorgio IV e San Giorgio - MS64+ = qFDC/FDC 1830 - Giorgio IV testa nuda - MS65 = FDC 1837 - Guglielmo - MS65 = FDC Foto da conservare dunque. Il meglio a cui si possa aspirare e le stime lo testimoniano. Riuscire a capire cosa manca nelle prime due per arrivare all'FDC pieno è arduo. Secondo voi lo si evince da queste (belle) foto? La Vittoria 1839, chiusa "PF64 cameo", merita un discorso a parte. E' una moneta "proof" coniata in soli 1230 esemplari, R4, ha una stima di 10.000 dollari che potrebbe benissimo raddoppiare. Ad Agosto ne sono passate due ( PR63 pgcs) da Heritage realizzando entrambe 15.000 dollari. Basta una occhiata per capire che si tratti di un tesoro e imprimersi bene in mente come dovrebbero essere, in stato di zecca, i capelli della sovrana. Buona giornata e un ringraziamento a Graziano per averci portato all'attenzione simili meraviglie.
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  38. Le monete non si pulisconoooo, a parte il fatto che non è originale e quindi non ha valore numismatico ma se fosse originale che senso avrebbe spatinarla, privarla dello strato di metallo che con il tempo si è trasformato chimicamente ma Non è sporco , anche dal solo punto di vista economico sarebbe un danno molto rilevante
    1 punto
  39. Carissimo Brios, sotto la tua discussione trovi la mia con la medaglia originale di mm. 86, sotto questa misura probabilmente sono rifusioni, inoltre posso assicurare che la datazione sotto la spalla è 1675, puoi trovare anche molti altri riferimenti, saluti
    1 punto
  40. purtroppo anche il bordo conferma... sembra proprio un fuso e questo spiega anche il peso eccessivo... Mi dispiace... Enrico
    1 punto
  41. Ciao, concordo con i "colleghi" che mi hanno preceduto! Bellissima moneta, piacevole patina uniforme. Ottimo acquisto! Michele
    1 punto
  42. avete presente le banconote sigillate con il numerino di sopra che indica il dato di conservazione??dove si puo andare per farsi chiudere le banconote e avere uma valutazione di quel tipo? Se poi si vogliono pure sigillare è meglio che la parola "passione" la eliminiamo e lasciamo solo il termine "valore".
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  43. Arrivo come ultimo o quasi, in fondo a Verona questa volta non c'ero, la famiglia in certi casi è sempre sopra ogni possibile e anche grande passione. Non c'ero, ma ho sentito, mi hanno riferito, visto le immagini, e quindi idealmente ero con voi. Verona è sempre Verona...non è uno slogan ma un fatto, credo che questo Verona lo sia stato ancor di più. Di più perché oltre alle monete, al meeting point, al pranzo lamonetiano, diventa di fatto contenitore di news e novità nel campo numismatico. " Monete e storia ", e già il titolo mi piace molto, ha tutto per diventare un importante riferimento bibliografico nel prossimo futuro. Nel contempo ringrazio Federico @mfalierper averci ospitato nella presentazione dando la possibilità ad Antonio di presentare il Gazzettino 2 e annunciare la nascita della nuova Associazione Culturale Quelli del Cordusio. Ho visto le immagini, tanta allegria, tanto spirito di corpo, ho visto tre giovani, e non è casuale, distribuire i Gazzettini. Avremo bisogno di tutti, di giovani in primis per rivitalizzare la numismatica, numismatici, ma anche la società civile a cui vorremmo estendere innanzitutto il messaggio storico e culturale per magari si spera concludere con quello numismatico. Ringrazio molto anche io chi si è gia associato e spero in altri per avere più forza per fare quello che è stato già prefissato e programmato. D'altronde in questa fase per continuare il passaggio Associativo era praticamente obbligato e ineludibile per agire, fare e realizzare i programmi, l'alternativa era fermarsi. Tutto è in evoluzione, impossibile stare fermi, il gruppo presente al Cordusio stabilmente si è mosso velocemente anche per questi imminenti appuntamenti, Verona, domenica Crippa dove saremo presenti e il Circuito anch'esso nascente dei Circoli e Associazioni dove gioco forza strutturato devi poi esserlo per definizione. Per chi comunque volesse avere informazioni o avere le modalità per iscriversi all'Associazione può contattarci alla mail di Segreteria che è : [email protected] grazie per l'attenzione per il momento, Mario
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  44. ma i commercianti / professionisti che ESAMI SOSTENGONO ?????????????????????????????????????????????????????? sono d'accordo che vada rivisto il sistema di iscrizione alle CCIAA , con esami e altro, parlo per me , posso dire che la mia iscrizione non è stata facilissima come spesso si dice, anche se ho presentato una mole di documenti / attestati / dichirazioni etc. etc.
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  45. Magari Cari saluti luciano
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  46. E' talmente falsa che non e' neanche di Nerva..
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