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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/06/17 in Risposte
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Il MEC 12 è ormai uscito da tempo e vorrei provare a presentarvi di seguito la "nuova" classificazione che viene proposta per i denari di Asti, senza nulla togliere al lavoro di classificazione "Astensis" realizzato dai soci del forum. Nel suo contributo Matzke si spinge finalmente oltre le tre fasi indicate da Promis e dal CNI per la monetazione astense, anche sulla scorta di indicazioni che provengono da alcuni ripostigli in precedenza sconosciuti o comunque non studiati adeguatamente. Matzke suddivide le monete comunali di Asti in numerose classi, ripartite a loro volta in diversi sottotipi. Questo consente allo studioso di creare una griglia tipologica a maglie molto più fini di quanto era stato fatto in passato. Non è questa la sede per un’analisi dettagliata della seriazione proposta da Matzke, forse discutibile in alcuni punti e ulteriormente perfettibile in altri, ma è evidente come essa risulti senza alcun dubbio un deciso passo in avanti per la storia degli studi delle monete di Asti e un nuovo punto di partenza per chiunque voglia studiare questa monetazione. Tratto da: L. Oddone (2017) Monete anomale della zecca di Asti o falsi cigoiani? Monete e Storia, Suppl. Archivio Veneto VI serie - n. 13. pagg. 73-87. Di seguito si riporta la traduzione delle classi così come individuate nel MEC 12, sopra illustrate: CLASSE A (1141-1160) Stile rozzo: tondello irregolare, conii sovradimensionati, bordi grossolanamente perlinati, croce relativamente piccola con braccia leggermente concave, A trapezoidale, R tripartita con gambetta triangolare, S in diagonale o inclinate. ---------------------------------------------------------- CLASSE B1 (1160-1200) Stile regolare; tondelli e conii in genere della stessa dimensione, bordi inizialmente perlinati ma in seguito finemente rigati, croce patente relativamente piccola (4-5 mm) con braccia dritte, A triangolare con semiluna sulla parte sommitale, S inizialmente inclinate, poi orizzontali, N con diagonale relativamente ampia, R con parte sommitale leggermente concava e gambetta lunga e stretta. CLASSE B2 Spina nel terzo quarto della croce al rovescio. (Torino, MR - Padova, Fasciolo hoard). ---------------------------------------------------------- CLASSE C1 (1200-1240) Stile genovese; ampia croce nel campo centrale al rovescio tangente il bordo interno, crocetta in legenda staccata dal bordo; 1 o 2 globetti sulla destra (e sulla sinistra) della legenda, grazie della X e della crocetta molto curate, E con braccia orizzontali allungate, R chiaramente tripartita, A e V realizzate con due punzoni triangolari, nelle più recenti N con globetto nella diagonale. CLASSE C2 Crocetta nella legenda al rovescio che diparte direttamente dal bordo. ---------------------------------------------------------- CLASSE D1 (1240 - 1260) Stile raffinato; crocetta al rovescio piccola (4-5 mm), in legenda al rovescio globetto sulla destra o su entrambi i lati della crocetta staccata dal bordo, S ed E con corpo e linee che si restringono e si allargano, N con diagonale fine spesso con globetto. CLASSE D2 Crocetta in legenda al rovescio in stile genovese unita al bordo interno. CLASSE D3 Crocetta staccata dal bordo ma braccio discendente privo di grazia e di forma triangolare. ---------------------------------------------------------- CLASSE E1 (1260-1290) Come la classe D ma con globetti su entrambi i lati della crocetta, braccio centrale della E con globetto (sferico o lineare); piccola spina tra la R e la A di CVNR'ADVS. CLASSE E2 Due globetti sovrapposti su entrambi i lati della crocetta in legenda al rovescio. --------------------------------------------------------- CLASSE F1 (1290-1330) Stile onciale: C ed E onciali chiuse, A con parte sommitale a semiluna, S e X con linee curve (S con corpo centrale ingrossato, come nei tornesi), piccole rosette come interpunzione, N classica.8 punti
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Buona serata a tutti. Questa sera volevo mostrarvi alcuni puledri della mia mandria. Comincerò con alcuni di Federico, per mostrare soprattutto le varie differenze che si possono ammirare su queste piccole monetine sempre affascinanti. Mi piacerebbe che tutti contribuissero a classificarli e a evidenziare particolari e varie. Magari attribuire anche il grado di rarità e di conservazione in base alle proprie conoscenze. Ecco il primo. Grammi 2.323 punti
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A conclusione del Congresso nazionale dei Circoli numismatici, il Circolo numismatico bergamasco promuove un concorso rivolto ai giovani su un tema avente per oggetto i Circoli numismatici. Il lavoro che risulterà vincente, oltre a ricevere il premio in denaro previsto, sarà pubblicato insieme con gli atti del Congresso. Questo il bando del premio:Bando concorso e biografia Marco Olivari.pdf2 punti
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Non avevo mai trovato questa monetina, peccato le pessime condizioni, non conosco il suo grado di rarità, cosa ne pensate? Aquistata in Repubblica Ceca! Cosa ci faceva là un Picciolo di Pisa del 1380-1406? Dovrebbe essere un denaro minuto (picciolo) con croce pisana e con aquila coronata su capitello con il simbolo che sembra una (n) in alto a sinistra Bald A.XVI.1a.2 punti
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Cari amici Lamonetiani vorrei farvi partecipi dell' ennesimo Bianco (A) entrato in collezione e dal momento che ne ho già diversi, ho deciso di regalarlo alla mia cara Nipotina (una monetina al mese). Nel frattempo che cresce, non vorrei che le rovinasse, le custodisco io2 punti
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"Per la morte di Clemente X, ai due di agosto, 63 cardinali si riunirono in conclave, ai 30 dello stesso mese ne giunsero altri quattro dalla Francia ed ai 20 di settembre seguì l'elezione di Innocenzo XI. Era camerlengo il card. Paluzzi Altieri e presidente della Zecca mons. Imperiali" (E. Martinori, Annali della Zecca di Roma, 1920). Sede Vacante 1676, ROMA, Testone (Munt 2, CNI 2). D/: Stemma ovale sagomato in cornice SEDE . VACAN - TE . MDCLXXVI In basso: fregio R/: Colomba radiante su pioggia di fiammelle MENTES * TVORVM * VISITA Es. RO - MA ai lati dell'armetta di Mons. Giuseppe Renato Imperiali, presidente di zecca. T/: liscio Peso 9.50 gr. MENTES TUORUM VISITA: "Visita le menti dei tuoi", dall'Inno "Veni Creator" come invocazione per il conclave Ciao a tutti! Stasera volevo presentarvi questo esemplare della mia collezione. Personalmente ritengo questo testone Rarissimo (sono piuttosto pochi i passaggi d'asta che ho registrato), e sicuramente ben più raro della sorella maggiore Piastra, che appare invece abbastanza di frequente! Nel complesso la conservazione è gradevole, con una piacevole patina uniforme e, cosa più importante, scevro di tracce di appiccagnolo o montature. Vostri pareri ed osservazioni sono graditi Michele2 punti
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DE GREGE EPICURI L' incontro ormai è imminente. A parte le notizie che ci darà Antonio sulla CHRISTIANA RELIGIO, a me veniva da riflettere sui 50 anni del CCNM. Vista la rapidità con cui oggi le cose cambiano, 50 anni sono molti, forse addirittura troppi! Voglio dire: come si può fare per mantenere attrattiva e utile una iniziativa che è partita 50 anni fa? Evidentemente, non è il caso di continuare a fare le stesse identiche cose per 50 anni. E allora? Al Congresso a Bergamo dei Circoli si è iniziata (o forse: si è cercato di iniziare) una riflessione su questo tema. Certo, occorre aggiornarsi, adeguarsi. Ma in che senso? Alcuni aspetti non cambiano poi molto: la curiosità per le monete, la passione per il collezionismo, e per lo studio della monetazione... Però, il contesto cambia: le modalità di studio, le possibilità di acquisto (ed i canali), anche i luoghi e le maniere di incontrarsi. Io però credo che le serate in un circolo, con visione di monete, chiacchiere varie e confronti siano ancora una bella cosa. E voi che ne dite?2 punti
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il quarto è uno dei più rari presenta la corona con 4 punte al posto delle solite 5, anche questo ribattuto su Carlo VIII2 punti
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Mi fa piacere l'interesse che si va manifestando per questa iniziativa. Vorrei incoraggiare chi è dubbioso riguardo alla sua partecipazione: non si tratta di scrivere un libro o un articolo di alta numismatica, ma solo di esternare alcune riflessioni personali sul mondo dei Circoli numismatici. Mi capita a volte di dover formulare dei concetti o scrivere qualche testo, e spesso imbastisco le mie idee prima di prendere sonno (e a volte le idee che mi vengono sono un ottimo sonnifero ...), per poi metterle rapidamente sulla carta. Aspetto dunque tutti i vostri contributi, saranno comunque utili per un confronto ampio sull'argomento. Non ci sarà possibile, per motivi economici, dare alle stampe tutti i lavori che riceveremo, ma certamente li posteremo sul sito del Circolo numismatico bergamasco in modo da renderli disponibili a tutti.2 punti
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Per gli amici Napoletani posto questa graziosa medaglia in argento credo coniata a Napoli per l'esposizione di Torino, giusto? Grazie P.S. la medaglia non è mia.2 punti
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Ciao Alberto. La riflessione voleva solo suggerire che il non possesso di partita IVA come Perito numismatico o il non essere esercenti di un'attività commerciale numismatica non osta acchè un soggetto iscritto nell'Elenco delle CCIAA o all'Albo dei Periti del Tribunale, possa comunque essere ritenuto adeguato all'incarico ed essere quindi nominato quale Perito (anzi, in quel caso la designazione esatta è quella di "Consulente Tecnico della Procura") in un caso particolarmente "delicato", come fu quello della moneta in questione. Neppure io so quali possano essere stati i motivi che hanno indotto la Procura ad operare quella scelta: mi limito solo a constatare che è stata fatta quella scelta. Sulla scorta di ciò, non vedrei validi motivi per non dare visibilità, oltre ai Periti-commercianti, anche ai Periti non commercianti. Sarà poi la Loro preparazione (e la Loro autorevolezza) a fare la differenza. Sono d'accordo con Te che questa sia un'anomalia del sistema, ma: 1. non è certo un'anomalia imputabile ai Periti che non hanno la partita IVA. Le "regole del gioco" non le hanno scritte i Periti non commercianti, ma è l'Ordinamento che ha sempre (almeno finora) organizzato il settore in questo modo; 2. l'anomalia che lamenti mi pare che operi più sul piano fiscale che non su quello prettamente numismatico. Pertanto, potrà ben esistere un bravo Perito numismatico che di mestiere fa il professore di disegno alla Scuole Medie (ma che per tutta la vita ha studiato la monetazione punica), anche se non potrà mai fatturare una sua prestazione peritale con tanto di partita iva (potrà però, all'occorrenza, emettere una ricevuta per prestazioni occasionali, almeno fino ad un certo importo). saluti. M2 punti
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cè un iportante studio di Paula J. Turner ( Roman coins from India) con 9 imitazioni di aurei di Settimio Severo. giamba2 punti
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Vi terrò aggiornati sulla situazione ragazzi.. Spero bene perché 150€ per me non sono pochi2 punti
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Beh, veramente non mi pare affatto che ci sia una fondamentale e netta distinzione fra il Ruolo dei Periti Esperti delle C.C.I.A.A. e quello dei Tribunali (peraltro, è lo stesso articolo che, nella parte finale, conferma che l'iscrizione nel Ruolo dei Periti delle CCIAA "può essere considerato titolo valido per l'iscrizione all'Albo dei Consulenti Tecnici del Giudice" (recte: dei Tribunale). La questione della "qualità" del Perito numismatico è destinata a rimanere irrisolta fino a quando (e non è detto che ciò accadrà mai) la "categoria" e quindi la relativa professione non sarà assoggettata ad un Albo professionale, a cui si acceda attraverso un esame di Stato e con un background di studi e/o pratica professionale standardizzati e che siano conferenti con la specifica professionalità. In attesa che ciò accada, è normale che un'Associazione privata che riunisce una parte importante dei commercianti esercenti attività numismatica, cerchi di porsi come una sorta di "Associazione di categoria" e aspiri a valorizzare al massimo il proprio ruolo e la professionalità dei propri iscritti. Personalmente ritengo che facciamo benissimo ad aspirare a ciò e a fare quello che fanno. Tuttavia, fino a quando le "regole d'ingaggio" saranno quelle attuali, nessuna Associazione privata potrà fregiarsi dell'esclusiva peritale né tanto meno, potrà rilasciare ai propri iscritti titoli di Perito numismatico di "rilevanza pubblica", equiparabili a quelli che le attuali normative accordano agli Enti citati sopra. E ciò (sarà anche paradossale, ma questa è la situazione), ancorché per divenire Perito "certificato" della N.I.P. sia probabilmente richiesta una preparazione numismatica di gran lunga più accurata di quella che alcune CCIAA richiedono a coloro che poi ottengono il "titolo" di Perito. Per tornare un attimo alla "diatriba" Periti commercianti / Periti non commercianti, mi viene in mente un ricordo pertinente con questa discussione: - quando si trattò di far esaminare da un Perito la famosa moneta da 20 Lire oro "dei Marescialli" in odore di essere una "patacca" (si era alle prime fasi dell'Indagine della G.d.F. che riguardava il Monetiere del Museo nazionale Romano, e su questo potrà intervenire a ragion veduta @elledi) la Procura della Repubblica di Roma nominò come Perito.....non un Professionista numismatico e nemmeno un Perito numismatico-commerciante......bensì andò a nominare il Prof. Enrico Piras di Sassari, esimio studioso di Numismatica (all'epoca, credo, già in pensione dal suo incarico di professore di Scuola media), nonché Perito numismatico della CCIAA e del Tribunale di Sassari. Beh, questa designazione qualche riflessione la dovrebbe suggerire, anche all'interno di questa discussione. Quanto a coloro che, per capacità personali o per sconfinata stima e fiducia verso il loro abituali "rifornitori" di monete, non vedono che necessità vi sia di trattare un argomento come quello dei Periti numismatici, della loro formazione tecnica e della rilevanza "pubblica" del loro titolo, non posso che concordare che, nel loro caso, il perito numismatico potrebbe anche non esistere....e nessuno se ne accorgerebbe o ne sentirebbe la mancanza. Tuttavia, e non vorrei nel dire questo risultare irriverente verso qualcuno, tale posizione mi sembra analoga a quella del soggetto che dice che a lui non interessa il fatto che la benzina rincari perché, tanto, lui va a piedi e non usa la macchina..... Saluti. M.2 punti
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Anche da parte mia il ringraziamento per questa lodevole iniziativa. Non mi resta che iniziare a pensare a qualche idea per partecipare...... Spero che tanti giovani aderiscano all'iniziativa e che portino una bella ondata di emozioni numismatiche!!2 punti
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@Luca_AT Gran bel lavoro. Lo metto subito in archivio. Grazie a nome di tutti Cari saluti2 punti
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Caro Gallienus, se desideravi averla hai fatto benissimo ad acquistarla, come esempio posto un esemplare appena passato nell'ultimo incanto di Bolaffi. Certo è che la vicenda storica riguardante la sua battitura postuma esalta sicuramente questo nominale, comprendo di conseguenza anche il tuo entusiasmo... Eros2 punti
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@gpbasetti Da osservante delle regole, tanto per professione quanto per inclinazione personale, mi ritengo lusingato della concessione e pertanto non posso esimermi dal partecipare. Anzi ne sono estremamente felice! @dabbene caro Mario ti ringrazio per le belle parole, che so essere sincere ed amiche. Sarò ben lieto di dare il mio punto di vista perché, come ben hai ricordato, è proprio lo scambio di opinioni a fare la differenza nel mondo della numismatica (e non solo )2 punti
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Associazione di cui sono onorato di far parte (rappresentando anche la mia ragazza). Sono davvero felice per i risultati che sta raggiungendo!2 punti
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Benché mi ritenga persona ligia a regole e regolamenti, non mi sento di escludere dalla partecipazione chi è "fuori età" per 24 ore ! Dovevamo ben porre un limite - e lo rispetteremo - , ma il buon senso penso che vada sempre applicato, con parsimonia. Aspetto quindi il tuo elaborato, e grazie per l'apprezzamento.2 punti
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!!!!! EURECA !!!! Situato . Jeton dei Paesi Bassi, ha tagliato le loro leggende. Perché? Metto immagini e leggende. MON ESPERANSE PASSE MES FORTVNES 1523 IETTOIRS DE MESSIEVRS DES FINANSES DE L Grazie mille a tutti. Un cordiale saluto2 punti
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Buonasera a tutti, vi presento uno dei miei ultimi acquisti, un pezzo che rispecchia in pieno i miei standard: conservazione modesta ma di una certa rarità. Si tratta di un pezzo curioso, il mezzo sovrano di Fiandra battuto nel 1823 alla zecca di Venezia da Francesco I quale coniazione postuma per l'impero Austriaco. Il buon Francesco I appare ancora come Francesco II (titolo pre-congresso di Vienna e pre-napoleonico) e con una bella parrucca settecentesca invece della pettinatura da "marine" che sfoggiava in epoca di Restaurazione. Il Gigante lo dà R2, personalmente non l'avevo mai visto in giro (non c'è la foto neanche sul catalogo di Lamoneta), e mi son detto che se non lo prendevo stavolta chissà quando l'avrei ritrovato. Grazie a tutti per i commenti.1 punto
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Zecca di Modena, giorgino in mistura, battuto sotto il duca Francesco I D'Este ( 1629 - 1658), M.I.R.,797. Ciao Borgho1 punto
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@Rocco68....aggiungerei anche qualcos'altro...o no ? .... riallacciandomi alla nota di @odjob....credo anche che la base del collo...sia diversa; un conio molto più alto. Rocco ... e tu già conosci altre monete dissimili come questa !!!1 punto
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Grazie @adolfos stiamo facendo progressi notevoli, hai visto a non essere permalosi?1 punto
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Complimenti al Circolo numismatico bergamasco per l'iniziativa riguardante un tema che ritengo importante, ovvero, quello dei Circoli numismatici, una realtà che, soprattutto, negli ultimi tempi pare essere in declino, ma che rappresenta, o quantomeno dovrebbe rappresentare un momento importante di condivisione della nostra passione. Trovo positivo, pertanto, una riflessione a riguardo, pertanto penso di partecipare, impegni permettendo.1 punto
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Strana la coincidenza! Concordo con la classificazione. Dovrebbe essere raretta e la moneta, nonostante sia giù di morale, è perfettamente leggibile. Sbaglio o ci sono ancora concrezioni da pulire? ciao1 punto
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Caro @Martin_Zilli, ti ringrazio di aver chiesto il mio parere accanto a quello di due "big" della numismatica quale io non sono. Cercherò di non sfigurare eccessivamente. Premesso che non sono un amante delle prove e progetti poiché non hanno goduto nemmeno d'una parvenza di circolazione, foss'anche solo attraverso monete "gemelle", se - come dici - l'hai pagata circa un terzo del valore di mercato, non hai fatto bene a prenderla: hai fatto benissimo. Ad un'asta recente è stata battuta a 1.150 € + i diritti. Nonostante la premessa, anch'io, se capita l'occasione, non disdegno di accogliere codeste prove in collezione. Una di queste l'hai vista nella recentissima discussione sulle 1.000 Lire 1970. Un'altra - ben più soddisfacente - fu l'acquisto ad un'asta del Lek prova del 1939 "bordo godronato" (FDC-R5) per poco più di 250.000 Lire (qui sotto te lo posto). Ovviamente la plastica non aiuta, ma appare chiaro che il tuo 10 Lire PROVA è una moneta prossima al FDC (com'è giusto che sia). Il sacchetto della zecca è un surplus che non guasta. Complimenti!1 punto
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Non si andrà lontano, nel senso che sarà molto improbabile attrarre nuovi clienti (o nuovi investitori che dir si voglia) in un settore non regolamentato o poco regolamentato, dove vige la legge del più furbo... Chi si fida secondo te @numa numa, ad investire tanti quattrini in un settore infestato da falsi e da peracottari? Credo poche persone.1 punto
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E' un piacere! Ho cercato di dare un volto alle varie classi proposte nel MEC12, che purtroppo a corredo iconografico è un po' carente.. c'è anche da dire che le classi proposte da Matzke in alcuni casi non soddisfano completamente la variabilità dei denari di Asti, nel senso che per un paio di varianti a me note sarebbe necessario creare una classe in più per poterle catalogare in questo sistema... mentre su un'altra ho seri dubbi. Ho avuto modo di vedere di persona gli unici 2 denari su cui si base la classe B2, e sinceramente più che una spina nel quarto terzo quarto della croce, in entrambi i casi sembra trattarsi di eccessi di metallo... magari in una futura pubblicazione sarà possibile definire meglio tali classi, comunque queste classi rappresentano sicuramente un innovativo e ottimo punto di partenza per nuovi studi.1 punto
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L'addebito è stato fatto ed anche la mail inviata. Sono in attesa di risposta, spero la mia moneta non sia andata persa.1 punto
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Aggiungo che, come quotazione di borsa, il marengo italiano ha di per se un piccolo plusvalore rispetto ad altre emissioni dello stesso tipo, percui in ottica di investimento mi sembra una buona scelta. Per la moneta in discussione la conservazione e' superiore al BB anche se effettivamente il colpo incide maggiormente sulla valutazione economica rispetto ad un'usura uniforme.1 punto
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Buongiorno, come ampiamente detto, in questo caso la conservazione poco incide sulla quotazione della moneta fatto salvo fosse un FDC... comunque MB+ mi sembra particolarmente "rigido"1 punto
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Comprata! 200 euri gli bastavano. Felice io felice lui. Grazie per i preziosi consigli!1 punto
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Se ci fate caso questa moneta sembra diversa perché ha i rilievi più alti,come quelli di una medaglia.1 punto
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Come mai nessun amico esperto dice nulla? A me piace come moneta Rispecchia anche una parte della mia "filosofia": la conservazione può non essere il meglio, quello che conta è la valenza storica!1 punto
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Secondo me, le divisionali e i 2 Euro vaticani non aumentano molto di valore perché sono state riaperte le liste, forse i commercianti ne acquistano meno ed è un periodo di forse poche disponibilità economiche per gli acquisti. Sicuramente, cambieranno molte cose... resteranno probabilmente maggiormente valutate le monete del periodo iniziale dell'Euro (dall'anno 2002 al 2005); con eccezioni del periodo iniziale di Papa Francesco è forse terminata l'epoca del "Vaticano tutto raro"; ci saranno rarità ma non ogni anno. A me piacciono, quindi le amo a prescindere!1 punto
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Salve,altra moneta a cui tengo parecchio è questa, non si tratta di moneta rara , ma è in una conservazione abbastanza piacevole. Un grano 1737 per Carlo di Borbone, zecca di Palermo.1 punto
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Numa Numa, leggo i tuoi post ormai da anni e li ho sempre apprezzati come "approfonditi, puntuali ed esaurienti". Ti faccio presente che "approfondita, puntuale ed esauriente" è la formula magica per far proprie, in un processo, le conclusioni di una perizia (consulenza); qualcuno aggiunge "e quindi pienamente condivisibile". E allora ecco la conseguenza: certo che non hai mai chiesto una perizia, le monete "te le" (scusa l'orrore grammaticale) perizi da solo! Comprendo e condivido il senso profondo della tua affermazione: prima di comprare una moneta (quale che sia il suo costo) bisogna studiare e tanto; la perizia non deve e non può essere una sorta di assoluzione da questo dovere (che dovrebbe essere gradito). Ma considera che non tutti sono al tuo livello e considera anche un altro aspetto. Metti caso che io voglia acquistare da un venditore professionista, di specchiata onestà e di eccelsa professionalità, una moneta di inestimabile valore di una determinata categoria e che gli chieda di poter far periziare questa moneta proprio da te o da altri che leggo (con un poco di invidia) in questo forum, in quanto particolarmente esperti proprio in monete di quella tipologia. Pensi che quel venditore si sentirebbe sminuito se, a un certificato di autenticità di sua provenienza, volessi aggiungere anche il parere professionale di un terzo? Mi spiego: secondo te, quando quel fortunato ha comprato il "Cristo" attribuito a Leonardo da Vinci, si è accontentato del certificato di autenticità della casa d'aste che lo metteva in vendita o ha voluto anche le perizie che lo accompagnavano o lo ha fatto periziare egli stesso? Mi rendo conto che così dicendo lambisco un altro aspetto : quello della commerciabilità della moneta. Ma non possiamo negare che pure questo aspetto debba essere preso in considerazione. Cordialità Polemarco1 punto
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@providentiaoptimiprincipis, Ciao Davide, come vedi poi tutto è quasi sempre possibile, io credo che una tua testimonianza, anche breve, sarebbe per tutti importantissima per le tue conoscenze e per il tuo essere un attore e conoscitore della Sicilia numismatica. Sicuramente le tue considerazioni potranno dare ottimi spunti di riflessione che è poi uno dei veri motivi del Concorso, quindi spero a presto, Mario1 punto
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Comunico che gli atti del Congresso, già inviati per e-mail ai partecipanti, sono pubblicati sul sito del Circolo numismatico bergamasco https://circolonumismaticobergamasco.wordpress.com/ nel paragrafo "Primo convegno nazionale dei Circoli numismatici", insieme con il bando del concorso rivolto ai giovani sul tema dei Circoli, postato anche su questo sito nell'apposita sezione. Gli atti cartacei, pubblicati insieme con il lavoro vincitore del concorso, saranno distribuiti nel corso del Convegno numismatico di Bergamo del prossimo febbraio, gratuitamente ai partecipanti al Congresso. Invitiamo tutti i Circoli a dare pubblicità al concorso e a spronare i propri giovani alla partecipazione.1 punto
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E' vero che il CNI presenta errori, omissioni, errate attribuzioni, etc. etc.....ma per molte zecche rimane ancora un'opera da cui non si può prescindere per effettuare una classificazione sistematica. Sul CNI la variante con la G prima della D è ampiamente documentata (vedi estratto dal CNI allegato). @corallino dovrebbe verificare le corrispondenze anche in riferimento alle punteggiature utilizzate sia nel dritto che nel verso...tenendo conto anche della possibilità di accoppiamenti diversi fra versioni note delle singole facce. Ciao Mario1 punto
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Buongiorno @Luca_AT, in questo momento non sono in grado di inviarti una immagine della moneta del CNI, migliore di quella da te postata. Sperando di fare cosa gradita, allego però la foto di un altro esemplare dell’imperiale di Cortemilia di Manfredo del Carretto. Buona giornata, Marco1 punto
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