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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/14/17 in Risposte
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Parte la prima iniziativa culturale dell'appena costituita Associazione Culturale Quelli del Cordusio. Sarà totalmente dedicata alla zecca di Milano con 8 conferenze dedicate agli appassionati, studiosi, collezionisti di questa zecca. La cornice sarà importante nella Sala Duomo, idonea per 80 persone, in pieno centro all'Hotel De La Ville in Via Ulrico Hoepli 6, raggiungibile facilmente con la MM1 scendendo a San Babila o Duomo. Titoli delle conferenze e relatori saranno comunicati settimana prossima con programma e orari. E' un sabato mattina, inizio ore 10 in pieno centro. L'ingresso sarà libero per tutti quelli che vorranno, sarà un piacere accogliervi , ospitarvi e poter poi parlare con tutti. Ma c'è di più, per i soli Soci, lo stesso giorno sarà disponibile l'edizione Speciale del Gazzettino con gli Atti delle Conferenze a colori cartonato con tiratura limitata a 100 copie. Uno Speciale nello Speciale... Il nostro è uno sforzo indubbiamente importante sia a livello organizzativo che gestionale ma vogliamo offrire subito agli appassionati milanesi, e non, una serie di conferenze di varie tematiche sulla zecca di Milano. Milano merita, le sue monete pure, è il primo passo che giochiamo in casa, ne arriveranno altri, ma di Milano è giusto ogni tanto parlarne, facciamolo...e speriamo in nuove passioni... Già da ora vi dico vi aspettiamo tutti, soci in primis, l'impegno e la passione del gruppo è e sarà totale, che sia una bella mattinata di cultura numismatica per tutti ma proprio tutti !7 punti
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Credo che una delle basi di una passione sia condividerla con altri, e la partecipazione ad un evento come questo rende possibile tutto ciò, oltre che chiaramente assistere a quelle che saranno interessanti relazioni. Questa giornata rappresenterà al meglio lo spirito della associazione e del suo oggetto.5 punti
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Sarà un occasione importante ( la prima di una serie) per incontrarci e confrontarci personalmente ...siamo già tanti.... nello spirito della nostra associazione costituisce una colonna portante l'ascolto della voce di tutti i soci. Vogliamo incontrarvi,sentirvi e raccogliere i vostri suggerimenti condividendo i nostri progetti . Sappiamo che da voi verranno quelle energie e quegli spunti per crescere e costruire qualcosa di nuovo e coinvolgente. Vi aspettiamo! Ma ovviamente aspettiamo anche tutti quelli che hanno la curiosità di sapere chi siamo e il desiderio di capire cosa possiamo fare prima di associarsi ed iniziare con noi questa avventura.4 punti
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Buon pomeriggio lamonetiani. Oggi mi è arrivato un altro grano da aggiungere alla collezione, che fare allora se non postarlo e condividerlo con voi. I grani siciliani del 14 e del 15 per iconografia si difendono benissimo e io personalmente li adoro...nel forum vedo però non vanno poi molto... Questo che vi posto è considerato raro ed è la variante con il valore G.1. in caratteri piccoli. Sono monetine spicciole e sono sempre difficili da trovare in conservazioni eccelse, qualche esemplare in alta conservazione compare ma si fa pagare molto bene...questa secondo me è uno squisito compromesso...voi che dite? Il ritratto mi pare in ottime condizioni. Grazie in anticipo a chi commenta. Saluti. p.s. le foto non sono il massimo perché il sole nun c'è e la luce artificiale non fa lo stesso effetto... Ah, i ponderali che non guastano mai e una breve descrizione... questa pesa 2,99 grammi (3 grammi) e misura 18mm Al D: FERD.III.P.F.A.SIC.ET HIER.REX. 1815 a circondare la testa coronata di Ferdinando III. P.F.A. sta per PIUS FELIX AUGUSTUS espressione in uso presso i romani, in cui il titolo onorifico di Augusto assegnato agli imperatori è associato agli epiteti pius e felix ma anche ad altri... Al R: un grappolo d'uva con accanto sigle del maestro di zecca V.B. Vincenzo Beninati e sotto il valore G. 1. (sigle V.B. che troviamo in tutti i nominali in Cu del 14 e del 15 oltre che nei 12 tarì del 1810) Datemi i vostri pareri.3 punti
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Non so se sono nella sezione giusta, vorrei portare in visione ai collezionisti come venivano portate in tasca le monetine nei loro contenitori (vediamo se sono gradite)3 punti
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Gioiosa è la leggendaria spada personale di Carlo Magno, il primo Imperatore del Sacro Romano Impero. La leggenda narra che la spada fu forgiata dai frammenti della Lancia Sacra di Longino,anche detta Lancia Del Destino l'arma che secondo le sacre scritture fu utilizzata dal legionario romano per trafiggere il costato di gesù mentre era sulla croce per sincerarsi della sua morte,da quel momento quell’arma assume un valore particolare, perché entrata in contatto con il sangue di Gesù. Nel corso dei secoli il fascino di questa reliquia cresce notevolmente tutti la desideravano, convinti del suo potere, convinti che possederla significasse diventare invincibili. In tempi ben piu moderni torno ad affascinare anche un altro personaggio storico bramante di potere,un giovane Adolf Hitler ma questa è un altra storia. (Sotto la lancia sacra di Longino) https://goo.gl/images/86idAi Altre leggende affermano che la spada sia stata forgiata degli stessi materiali della "durlindana" di Orlando e della "Cortana" di Ogier. Nella canzone di Orlando viene descritta, fra gli altri passi, in questo modo: (Carlo Magno) indossava il suo bel mantello ed il copricapo in oro con pietre preziose, al suo fianco era appesa Gioiosa, e non c'era altra spada che lo accompagnasse, il suo colore cambiava trenta volte al giorno. Tale spada viene descritta in questa maniera nella Chanson de Roland: “Abbiamo molto da dire sulla spada Nostro Signore fu ferito sulla Croce Carlo, grazie a Dio, ne ha la punta. L’ha fatta custodire nel pomello d’oro. A ragione di questo onore e di questa grazia, Il nome di Gioiosa fu dato alla spada. I baroni francesi non devono dimenticarlo: E’ da li che deriva “Montjoie”, il loro grido di battaglia; E’ per questo che nessun popolo può resistere loro”. Settecento anni dopo le gesta di Carlo, i racconti della "Mitologia del Bulfinch" descrissero Gioiosa come la spada che decapitò il comandante saraceno Corsuble e nominò cavaliere Ogier il Danese. La spada venne presumibilmente persa in battaglia e Carlo Magno promise di donare delle terre a chiunque gliel'avesse riportata. Uno dei suoi soldati la ritrovò e la consegnò al suo sovrano durante una battaglia nella regione dell'Ardèche. L'imperatore mantenne la sua promessa: piantò la spada al suolo e dichiarò seduta stante il soldato signore e padrone di quelle terre,egli quindi rinominò quel luogo Joyeuse, proprio in onore della spada. La spada che oggi viene identificata con la Gioiosa si trova al Louvre di Parigi, e fu utilizzata per l'incoronazione dei re francesi dal 1270 con Filippo III sino al 1824 con Carlo X. La spada venne conservata dal 1505, nella Basilica di Saint Denis, mentre dal 1793 è custodita dal Louvre. Una terza versione della leggenda vuole che la Gioiosa sia stata sepolta al fianco dell'imperatore stesso. La leggenda della sepoltura della spada potrebbe sposarsi con la costruzione del Karlsschrein, l'ossario reale fatto costruire da Federico II di Svevia nel 1215, nel quale vennero trasferite le ossa dell'imperatore. https://goo.gl/images/RyFUhM Recentissimi studi hanno confermato l'appartenenza delle ossa a Carlo Magno, e Federico II potrebbe aver trovato la spada all'interno della precedente sepoltura nella cattedrale di Acquisgrana e averla conservata, per poi esser utilizzata per incoronare gli imperatori del Sacro Romano Impero dal 1270 in poi. Dopo aver perso la sua valenza di arma, la spada subì diverse modifiche nel corso degli anni. Il pomolo fu sostituito, così come l'impugnatura, il guardamano e il fodero, e vennero aggiunte molte decorazioni per conferirle un aspetto più prestigioso. Questi interventi resero Gioiosa un interessante miscuglio di stili provenienti da tutta Europa. Carlo X fu l'ultimo sovrano di Francia a usare Gioiosa per la sua cerimonia di incoronazione nel 1824. Alcuni sostengono che la spada oggi custodita al Louvre sarebbe una replica, ma non ci sono prove a sostegno di questa tesi. Gioiosa rimane a tutt'oggi una delle spade più celebri e importanti di Francia, dato il suo valore cerimoniale nella proclamazione dei nuovi re. È un simbolo di potere e di gloria, ma anche emblema di prestigio ed eleganza, e il suo splendore è giunto immutato sino a noi. La sua leggenda è immortale e indiscussa, visto che è anche una delle armi storiche più replicate al mondo. FONTI: https://www.google.it/amp/s/www.notizie.it/spada-carlo-magno-cambiava-colore/amp/3 punti
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Un risultato molto scarso dopo 5 giorni nell'acqua demineralizzata. (foto prima/dopo) rimarrà così2 punti
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Mha ....... credo tre: un 35/36 con fiore (o rosetta a 6 petali) - un 35/36 con stella a 5 punte - un 35/36 con stella a 6 punte.2 punti
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Lo spirito caro Eros e' questo da sognatori ma molto realisti, organizzati, appassionati tesi a raggiungere ambiziosi e importanti obiettivi per la Numismatica e per Milano città. Abbiamo constatato con mano in questi giorni che oltre al consenso dei più importanti numismatici italiani ci sia anche la società civile che e' interessata alla storia, alla identità, alla cultura, la numismatica e' poi anche tutto questo. Un bisogno, uno spazio, una esigenza che c'è e bisogna intercettarla nel segno dell'innovazione e del cercare nuovi modi di approccio e divulgazione. Si può fare ? Si, se c'è passione, lavoro volontario, idee, gruppo che parla e agisce in sintonia. Il gruppo e' sempre decisivo nel bene e nel male, stiamo lavorando da molto alla prima importante e complessa iniziativa, la passione ci spinge e ci motiva sperando di coinvolgere e contagiare sempre più persone . Ma ora e' il momento dell'azione reale, a breve qui col primo evento, ne arriveranno altri nel segno di una numismatica sempre più aperta, per tanti, con al di sopra gli interessi divulgativi e il realizzare veri e propri service per una città come Milano e per la nostra numismatica, ovviamente contiamo su tutti !2 punti
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E come solito posto qualche foto della bella serata, rinnovo i complimenti per gli oratori, BRAVI2 punti
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Anche se non più "giovane" mi unisco alla discussione perché sento molto la necessità di circoli e associazioni numismatiche ben funzionanti, a mio avviso le attività centrali di un circolo dovrebbero promuovere la cultura della moneta ad ogni livello e quindi focalizzarsi su didattica e divulgazione, la conoscenza delle monete non dovrebbe limitarsi ai soli ambiti universitari e accademici ma avere un fulcro più vasto, flessibile e innovativo, corsi monografici su determinate monete o tipologie monetali, su periodi storici indagati dal punto di vista numismatico, su settori particolari come ad esempio la numismatica islamica, indiana ed orientale, ma anche corsi sulle lingue classiche ed orientali in relazione all'oggetto moneta, disponibilità di monete e medaglie da osservare e toccare dal vivo per capire a fondo e "apprendere" l'oggetto monetale...le possibilità sono ampie, ma al centro dovrebbe sempre esserci il potenziale conoscitivo e didattico della moneta; il corollario di questo approccio porta anche alla disponibilità di una biblioteca specializzata in cui confluiscono testi accademici e divulgativi di libero accesso per soci, studiosi e appassionati, così come archivi fotografici di monete e database bibliografici... quindi didattica ad ampio raggio, disponibilità conoscitiva tramite materiale bibliografico specializzato e attività divulgativa fatta in sede e in altri ambiti adeguati, connessione la più ampia possibile con altre realtà e istituzioni specializzate del territorio di competenza come università, musei, associazioni, archivi e biblioteche. Un circolo o associazione è come una cellula viva e dinamica che produce continuamente semi, la conoscenza numismatica avrà un futuro grazie a questi semi....2 punti
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Personalmente nutro dei dubbi sull'esistenza di un vero 1836. Infatti ..... ma quello che volevo dire...e che poi è stato scritto da @Principe di Linguaglossa..e che ci sono due tipi di 5 trasformati a 6. Ovvio che ho fatto anche ricerche...e manco a farlo a posta nella coll. Reale non hanno inserito un 10 Tornesi 1836......sicuramente perchè il Re aveva in collezione tipi come questi. Ma .... per completare poi la serie (annata) guarda caso, hanno inserito un 36 con rif. al Cagiati...il quale aveva riportato un 36.... (che poi secondo da quando abbiamo appurato, potrebbe essere uno 35 modificato). Non avremmo mai prove che la moneta del Cagiati sia un 36 esatto..... In definitiva gli autori del Corpus, non hanno "rischiato" una data 36 !! P.S. noto con piacere, e faccio i complimenti a tutti, che queste discussioni...servono...eccome se servono.2 punti
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Vabbè essere regionalisti...ma considerare Ferrara una città d'oltre confine mi sembra troppo.... Scherzi a parte si tratta di un quattrino di Ferrara, se leggo bene, della tipologia attribuita a Leonello d'Este https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FELEES/4 ciao Mario2 punti
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Moneta acquistata involontariamente, in quanto inserita in un lotto che mi interessava. Vorrei cortesemente una conferma della classificazione e il vostro parere sulla conservazione (MB - qBB - BB)? Grazie! Luca Stato Pontificio - Zecca di Parma - Giovanni XXII - Jacques Arnaud d’Euse di Cahors (Francia), 1316-1334. Denaro imperiale. D/: + ° P^P ° IOhES ° XXII Mezza figura, di fronte, del Papa mitrato e con pianeta, benedice con la destra e tiene la croce nella sinistra; c. rigo. R/: + S ° ECCLIE ° RO (omega) E ° Due chiavi decussate e legate; C. rigo CNI IX/403/2-3. Muntoni I/26/6. Berman 174. Molto Raro. Link: http://www.icollector.com/Stato-pontificio-Giovanni-Denaro-imperiale_i10009803 https://www.coinarchives.com/w/results.php?search=Giovanni XXII parma denaro2 punti
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Caro Luca, classificazione ineccepibile. Se vuoi, puoi aggiungere il periodo di emissione: seconda metà del 1326 - agosto 1328. Nota come le chiavi decussate poste a tutto campo nella moneta (non come interpunzonatura della legenda, già presenti dal periodo di papa Clemente V) fanno la loro comparsa proprio sulle monete parmigiane a nome di papa Giovanni XXII. In precedenza erano state utilizzate sempre poste in palo. Un piccolo “primato” della città emiliana. ? Buona giornata, Marco2 punti
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Molti amici del forum si sono iscritti, molti personaggi della Numismatica Italiana ci hanno lusingato, molti appassionati della penisola ci hanno confermato la loro stima aderendo alla associazione, insomma grandi numeri che non fanno che appagare il lavoro svolto ad oggi per i giovani e per la divulgazione di questa scienza in diversi ambiti culturali. Un progetto che fondò le basi quasi un decennio fa, un lavoro di squadra che ci ha portato a grandi traguardi, un'entusiasmo che da tempo non si scorgeva, insomma la passione che trionfa e vince. Vorrei ringraziare apertamente, tutti coloro che con me iniziarono questa avventura timidamente e quasi increduli, tutti coloro che mi sono stati vicini nei momenti più difficili del mio cammino, tutti gli appassionati di questa incredibile realtà ( Lamoneta) che ci ha permesso di divulgare e sentirci finalmente uniti, e a tutti quelli che da poco sono approdati su questa piattaforma e contribuiscono quotidianamente a dar vita alla passione. Ci sono uomini meno noti, grandi maestri, grandi padri, vorrei dedicare a loro questo progetto, a loro che hanno vissuto nell'anonimato più totale, a loro insieme alla speranza e il desiderio di continuare e di doverli ripagare per l'enorme contributo che ci hanno lasciato, e per quello che ancor oggi ci donano..GRAZIE... Eros2 punti
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Ma tutte tu le trovi???? Comincerei col dire che questo nominale è sempre un terno al lotto. Per fare un esempio della serie di Ferdinando III degli anni 14 e 15 è sicuramente il più fantasma. Se poi ci mettiamo pure la conservazione, davvero molto ma molto difficoltoso. Un fascino che regge anche con i nominali più importanti e maggiori, è minuto come tondello, ma stupendo come iconografia e quindi più affascinante, e poi con il fatto che si vede poco, sale sempre di più il suo appeal. Ti dico solo che il tuo esemplare è migliore dei tre che ha in collezione il Banco di Sicilia.. Parliamo di una collezione da paura per le Siciliane. Questo può in linea di massima, far capire quanto sia difficoltoso reperire questo grano in condizioni discrete. Per i testi, oggi rimane ancora lo Spahr come riferimento più rappresentativo, poi metterei l'ottimo lavoro di Vico D'ncerti del 59, e perchè no, il testo sulle collezioni del Banco di Sicilia edito da Silvana Editoriale. E comunque per i mezzi che abbiamo oggi a disposizione, diventa più celere la ricerca, aste di ogni tipo, il nostro forum, il noto sito, la comunicazione in genere, cosa che fino a qualche decennio fa era molto ma molto più lenta. Penso anche ai convegni, alle associazioni, ai circoli, un mondo in evoluzione, a nuovi progetti che stanno nascendo, stiamo crescendo tutti insieme, e questo fa ben sperare. Eros p.s. Come si fa a non avere un debole per la monetazione Borbonica Palermitana...2 punti
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Taglio: 2 euro CC Nazione: Finlandia Anno: 2016 B Tiratura: 989.000 Conservazione: SPL Località: Castelletto Cervo (BI) Note: dopo 2007, 2009 Emu, 2010, 2012 Tye (x2) e 2013, ecco questa...sembro avere un feeling con le finlandesi! Aspettando la 2004...2 punti
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Salve..ho questa moneta che dovrebbe essere una dracma celtica ma....al dritto la testa di Artemide al rovescio non è raffigurato il solito leone ma pare più una sorta di cane col muso a punta..inoltre non vedo la scritta massa..usura della moneta nella parte superiore del rovescio? O è lei così? Mi piacerebbe avere una vostra opinione e in più sapere a che tipologia appartiene..grazie a tutti 16mm 2gr (bilancia senza decimali)1 punto
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Ciao cari, il Jenkins è stato proprio un grande, non mi stancherò di ripeterlo... Ad esempio, stavo cercando, per un amico, un confronto per il tetradramma in asta prossimamente alla Triton, di cui allego foto. Si tratta di un Jenkins 3 (O2/R3), della serie più "primitiva". Come vedete, il rovescio è caratterizzato da una linea orizzontale al livello dell'attaccatura dei datteri al fusto e da una sorta di eccedenza di metallo (rottura di conio?) ad ore 2. Ebbene, il Jenkins, nel suo Coins of Punic Sicily riporta due esemplari di Jenkins 3, il Paris (3P) ed il London (3L). Il 3L (e non il 3P) permette di confermare la rottura di conio lineare ad ore due del rovescio. Quando si dice un lavoro accurato... Mi piacerebbe sentire vostri pareri sulla moneta in oggetto nella prossima Triton: - vi suscita dei dubbi (a me, nello specifico no, ma nessuno è infallibile)? - riuscirebbe qualcuno a caricare la foto o il link dell'esemplare 3L? Si riesce a trovare sul sito del British Museum? Grazie e a presto Emilio1 punto
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Ciao @Asclepia , quella di destra è il dopo Non parliamo di strumenti... ho già fatto uno sforzo estremo a metterla a bagnomaria per tutto questo tempo. Ho notato solamente una minima "pulizia" a sinistra della cartella (foto), una piccola porzione dell'ornato si è in parte liberata di qualche particella biancastra, ma va bene così dai1 punto
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Zecca di Messina, denaro, battuto sotto Giovanni D'Aragona (1458-1479), M.I.R.,233 var., la moneta presenta una doppia battitura, a mio parere il tondello è stato ruotato parzialmente tra la prima e la seconda battitura. Ciao Borgho1 punto
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DE GREGE EPICURI Per quanto si riesce a vedere, tre quadranti anonimi della riduzione semi-onciale (dopo il 90 a.C.)1 punto
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questi contenitori per "spiccioli" vanno dalla metà ottocento alla metà del secolo appena trascorso rispondo anche a gcs, generalmente 5 per ogni postazione ma ne ho uno molto grosso che ne conteneva 50 ma era per marenghi francesi1 punto
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Per la serie non c'abbiamo 'na lira...oppure...finirà tutto a tarallucci e vino... o birra...1 punto
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L'usanza germanica di dare un nome alle spade e armi in genere, mi ha sempre affascinato.1 punto
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Ciao @clairdelune, grazie a te per l' apprezzamento . In effetti rileggendo i classici nei ritagli di tempo , tornano alla mente tante sfumature dei caratteri dei nostri personaggi ; la conoscenza dei destini dell' uomo tramite lo studio della posizione in cielo delle stelle e dei pianeti , legati al momento della nascita secondo le credenze astrologiche , ha da sempre intrigato la fantasia degli uomini fin dai tempi antichi , i Caldei erano infatti ritenuti i maestri di questa scienza antichissima . Anche Augusto non fu esente da queste credenze , pur non essendo astrologo praticante come Tiberio . Un saluto1 punto
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Salve @Legio II Italica , grazie per l'interessante post, non sapevo di questa passione di Tiberio per l'astrologia. In effetti, purtroppo, Tiberio è spesso ricordato proprio per il suo carattere chiuso e per aver accordato molta, se non troppa, fiducia a Seiano, con le relative conseguenze... Certo non deve essere stato facile per lui (che, mi sembra, tra l'altro era un uomo "di stampo repubblicano") succedere ad Augusto, ma è stato anche un grande comandante militare e capace amministratore, quindi grazie per aver mostrato questo ulteriore aspetto della sua personalità! Un saluto1 punto
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...continuano i festeggiamenti per i 60 anni del CENTRO CULTURALE MILANESE1 punto
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Maggiori informazioni; impossibile. Grazie mille a tutti. Alla prossima Un caro saluto dalla Spagna.1 punto
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Come promesso: https://www.academia.edu/35417912/CHRISTIANA_RELIGIO_-_Guida_per_lappassionato_italiano_Centro_Culturale_Numismatico_Milanese_12_dicembre_2017_1 punto
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Comunque @Alexio85 come ti hanno già detto, stai tranquillo perchè non ti hanno dato una fregatura, diciamo che probabilmente l'hai pagata qualcosina in più ma sono cose che capitano a tutti. Le fregature in numismatica sono ben altre e anche a me, purtroppo, ne hanno rifilate più d'una. Perchè vedi nel commercio numismatico, oltre naturalmente ai (pochi) commercianti onesti, ci sono tanti farabutti che sono subito pronti a fregarti, quindi bisogna fare molta attenzione, siate diffidenti, perchè le "sole" sono sempre dietro l'angolo.1 punto
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Il problema è capire se si tratta di una modifica postuma alle monete del 1835 o se invece è una vera e propria modifica del conio del 1835. Secondo me questi sono frutto di una modifica ai coni originali del 1835. La prova è lo spostamento spaziale della sola ultima cifra, rispetto al conio primigenio. Questi invece sembrano essere frutto della sofisticazione di monete del 1835. La prova è data dal fatto che l'ultima cifra, pur mutata nell'aspetto, occupa esattamente lo stesso spazio del conio primigenio.1 punto
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ovviamente sono solo tentativi...tenendo presente che il busto e il viso sono alterati dalla consunzione......il busto sembra laureato...... ma a me pare un denarino alto impero.... del quale è rimasto ben poco....... questo è Hadriano,1 punto
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Tra le oltre settanta case chiuse ancora attive a Napoli al 20 settembre del 1958 (entrata in vigore della Legge Merlin) quella più frequentata era la “Pensione Gianna” al Vico Cordari; la marchetta (materialmente un gettone, in ottone traforato al centro con un il nome della Casa inciso sul bordo, o anche a volte, un semplice talloncino di carta) costava 250 lire, un quarto di Euro. Fonte https://lecronachediferdinandoterlizzi.blogspot.it/2013/08/bei-tempi-le-case-chiuse-caserta-e.html1 punto
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Ciao @lira51! Se sei completamente a digiuno in materia di numismatica antica, ti consiglio di partire da qualche testo generale. Puoi iniziare con: - Istituzioni di numismatica antica, di Ernesto Bernareggi - Numismatica antica, di Laura Breglia - La numismatica antica, di Ermanno Arslan - Monete romane, di Adriano Savio A questi ti consiglio di affiancare un buon libro di storia romana, se è il periodo su cui ti vuoi concentrare. In questo modo potrai decidere se impostare la collezione sulla repubblica, sull' impero o su entrambi. Una volta deciso questo, potrai concentrarti su testi ed argomenti più specifici. Tieni presente che, secondo me, lo studio (che dovrebbe essere la prima cosa) ed il collezionismo delle monete antiche richiedono un'impostazione un po' diversa rispetto ad altre monetazioni. In un certo senso, si tratta di cambiare proprio forma mentis e, per farlo, è fondamentale avere delle basi, ed è per questo che ti ho consigliato testi generali. Personalmente, non penso ci sia nulla di male a collezionare solo monete coniate a Roma o comunque in territorio italico. Certo, è un' impostazione particolare che forse ti fa perdere qualcosa per strada, ma è un modo come un altro di collezionare. Se serve altro, chiedi pure.1 punto
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Come notato in precedenza, il ritratto del Giubileo è stato adattato per l'uso regolare di emissione e ha fatto la sua comparsa iniziale che lo stesso anno su questo 1913a pezzo prussiano del 5-mark. Wilhelm stava invecchiando, e il suo 1888 ritratto necessario aggiornare, ma è difficile immaginare una somiglianza che avrebbe giocato in stereotipi stranieri del Kaiser più pienamente di questo "busto militare". Come il nuovo ritratto regolare-problema, sarebbe, presumibilmente, hanno continuato il— assenza della prima guerra mondiale. Ma la prima guerra mondiale fatto intromettersi, per motivi non estranei a questo ritratto. Cosa buffa è, è stato Hindenburg che divenne l'icona del popolo, e povero Wilhelm fu presto spinto in background. Statue di legno di Hindenburg sono stati istituiti in diverse città tedesche, e per un prezzo people potrebbe martello chiodos in loro, contribuendo a farli, infine, in Monumentos a "l'uomo di ferro". A Berlino i chiodi del ferro costano un singolo contrassegno. Ma c'erano chiodi d'argento e chiodi d'oro troppo, sicuramente solo piastra, che potrebbe anche essere acquistati. A Berlino i chiodi dell'oro costano venti contrassegni. E le unghie d'argento mezzo-della-strada? Un 5-Mark pezzo come questo avrebbe fatto il lavoro esattamente. v. ----------------------------------------------------------------- As noted earlier, the Jubilee portrait was adapted for regular-issue use and made its initial appearance that same year on this 1913a Prussian 5-mark piece. Wilhelm was getting older, and his 1888 portrait needed updating, but it’s difficult to imagine a likeness that would have played into foreign stereotypes of the Kaiser more fully than this “Military Bust.” As the new regular-issue portrait, it would, presumably, have continued on—absent WWI. But WWI did intrude, for reasons not unrelated to this portrait. Funny thing is, it was Hindenburg who became the people’s icon, and poor Wilhelm was soon pushed into the background. Wooden statues of Hindenburg were set up in several German cities, and for a price people could hammer nails into them, helping to make them, finally, into monuments to “The Iron Man.” In Berlin the iron nails cost a single mark. But there were silver nails and gold nails too, surely only plate, that could also be bought. In Berlin the gold nails cost twenty marks. And the middle-of-the-road silver nails? A 5-mark piece like this one would have done the job exactly. v.1 punto
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Stiamo attraversando un periodo di transizione, dove la numismatica ricerca l'identità perduta. Molto è stato fatto in quest'ultimo decennio, la nascita di questa piattaforma, la divulgazione conseguente attraverso iniziative portate avanti da gruppi sorti e cresciuti da essa. Complice una nuova fioritura della cultura, il panorama formativo si sta arricchendo, avvicinando le nuove generazioni all'ideale. Si perchè quello che l'individuo ha sempre colto e cercato è l'idea, il progetto, il gruppo, qualcosa che potesse rendere ancor più vivo l'interesse e la curiosità dove poter attingere ricercando. In questo fine ventennio del nuovo millennio, il pensiero non può che andare all'intraprendenza e alla sfrenata passione che contraddistinse le avanguardie artistiche dell'inizio secolo scorso, dove la ricerca espressiva, vide diversi ambiti culturali unirsi per creare e dar voce liberamente al proprio ingegno attraverso le varie forme di comunicazione. Si penso che qualcosa di simile stia avvenendo nella cultura italiana, e proprio questo nascente entusiasmo si sta riflettendo anche nel nostro ambiente, le iniziative si susseguono, i gruppi, i circoli, le associazioni, divulgano creando interesse. Gli intellettuali riprendono a ritrovarsi nei caffè, i circoli organizzano convegni fra loro, personaggi storici dell'ambiente creano giornate a hoc, insomma il fermento impervia, e la numismatica non può che ringraziare.. Eros1 punto
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Secondo me è un saggio e "salutare" modo di collezionare il tuo: ti diverti e ammazzi il tempo praticamente senza spendere denaro.....1 punto
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Io colleziono solamente quelle circolate sia commemorative che non. Il problema è che ogni anno sono sempre di più da trovare. Ad esempio quest'anno solo della germania sono 15 le commemorative e varie nazioni ne hanno fatte 3 mentre prima era raro anche 2.1 punto
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