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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/16/17 in Risposte

  1. Ecco a voi un quadro! Di mia vecchia collezione. Firenze: Piastra Cosimo III 1677 NC Al diritto: Busto del granduca corazzato Al rovescio: Sulle rive del fiume giordano il battesimo di Gesù da parte del San Giovanni Battista, ai piedi e dietro rocce e arbusti. Quasi fs mai vista così e sono anni che controllo le aste, in questa conservazione diventa rara.. Come per molti altri anni di questa fantastica monetazione Medicea esisto e sono stati utilizzati vari e diversi coni. In questo caso il conio è più grossolano, i dettagli più grandi e alti, sembra una scultura in rilievo. Saluti Fofo
    4 punti
  2. Buonasera. Per mettere un altro po' di carne sul fuoco della conservazione posto pure questa e chiedo pure qui un parere agli appassionati delle napoletane su questo tondello comune che ho recentemente acquistato. 12 grani 1791 Grazie in anticipo.
    3 punti
  3. Buona sera a tutti gli amici del forum! In occasione dell'ultimo Veronafil, oltre a godermi le bellezze del gioiellino scaligero, ho avuto l'opportunità di fare un bel giro del Veneto. Durante questo mio mini tour, ho avuto modo di visitare Padova e, in particolare, i suoi Musei Civici. Questi comprendono, oltre alla notissima Cappella degli Scrovegni, anche un'importante sezione, la Bottacin per l'appunto, dedicata alla numismatica. Probabilmente gli utenti più esperti conoscono questo museo, ma ormai ho preso l'abitudine di parlare (e di mostrare alcune immagini) delle collezioni numismatiche che incontro lungo lo Stivale, con la speranza di farle conoscere al maggior numero di persone possibili. Spero di fare cosa gradita anche stavolta Il Museo Bottacin, come detto, fa parte dei Musei Civici patavini, e nasce nel 1865 per volontà di Nicola Bottacin, ricchissimo mercante di stoffe nonché appassionato collezionista. Oltre a sezioni dedicate agli oggetti più disparati (quadri, sculture, ceramiche, stoffe, mobili, argenteria, ecc), il museo presenta una ricca sezione numismatica (con annessa biblioteca consultabile), in cui è possibile ripercorrere tutta la storia della moneta, dalle primissime emissioni greche agli ultimi euro. La collezione abbraccia, inoltre, diverse aree geografiche, dal bacino del mediterraneo fino alla Cina. Sono anche presenti diversi tesoretti, sia rinvenuti in territorio veneto sia provenienti da altre zone ed acquistati in blocchi. Molto belli e particolari sono anche i medaglieri, fatti costruire appositamente dal Bottacin dai migliori artigiani della città. Di seguito, posto alcune foto. Chiedo perdono per la qualità (mi accorgo solo ora di quanto sia scadente), ma ho dovuto modificare e ridimensionare a dismisura ogni immagine per renderla caricabile..
    3 punti
  4. Ricordo a chi volesse partecipare alla discussione proposta da @dux-sabche siamo in una Sezione di Storia ed Archeologia , quindi di attenersi esclusivamente alla parte storica dell' argomento o dei personaggi trattati nel post . Si invitano quindi i partecipanti a non deviare in argomentazioni politiche , grazie .
    3 punti
  5. Un'opera incisoria, sia il dritto che il rovescio raccontata attraverso i tratti, i piani, la prospettiva ed il chiaroscuro.. Si hai ragione un quadro, il colore vile elemento, soppiantato dal disegno reclama il suo osteggiato racconto, attraverso un simbolismo cristiano, e un'ostentazione ritrattistica tipica del linguaggio subliminale. Un nominale che rasenta la tridimensionalità per l'importanza dei rilievi come fai giustamente notare, tipica delle medaglie di grandi dimensioni, penso alle medaglie di Palermo per Carlo di Borbone di Livio Vittorio Scheper. Modulo affascinate e in conservazione ragguardevole complimenti.
    3 punti
  6. La prossima banconota Capranesi che andrò a descrivere sarà il 50 lire "Buoi", per me la vera opera d'arte della cartamoneta italiana del Regno d'Italia. La postai tempo addietro, ma oltre ad essere saltate le immagini, mi piace riproporla in un contesto di approfondimento come questo. Il tripudio di decorazioni ed i dettagli incredibilmente minuti, rendono questo biglietto un autentico quadro da ammirare ripetutamente. La scena agreste rappresentata nel rovescio del biglietto, nella sua semplicità grafica, risulta al tempo stesso ricercata e realistica a tal punto da far quasi materializzare davanti a noi questa scena, percependo perfino i profumi contadini della buona terra agricola, prevalente attività lavorativa di quegli anni che videro anche il nostro paese sconvolto dalle brutalità della prima grande guerra. L'aquila araldica, con scudo sabaudo crociato in petto compare nei due angoli inferiori del biglietto, sormontato dai prodotti agricoli, simboli di sussistenza per intere famiglie che non condividevano altro che il duro lavoro agricolo, sin dalla più giovane età (e chi ha ancora nonni o padri che hanno vissuto quei tempi, può avere la fortuna di ascoltare direttamente da loro storie di vita al riguardo...) Al dritto troviamo la raffigurazione della dea Atena Pallade, simbolo si assennatezza e ponderatezza, con elmo e corazza, scudo nella mano sinistra e una pianta di ulivo nella sinistra, simbolo di pace e serenità... peccato sia rimasta solo una bellissima illustrazione e non anche un'intenzione, che c'avrebbe (a noi, ed a tanti altri) evitato indicibili sofferenze. Bellissima la trasparenza dei buoi raffigurati nel retro (e qui domando: era qualcosa di voluto tecnicamente? oppure si riscontra a seconda della quantità di inchiostri usati nella stampa?) Il biglietto riporta la firma del console italiano negli States: qualcuno ha ulteriori notizie in merito? Qualitativamente è un biglietto dai grandi colori, aspetto ostico da reperire su questa tipologia. Ho avuto la gran fortuna di incontrare ed acquistare (in questo preciso ordine) quasi "per caso" questo biglietto, ma ho colto al volo l'attimo fuggente (non me lo sarei mai perdonato, nonostante "il salasso" inaspettato e non indifferente che ho affrontato). La carta è croccante, con delle leggere grinze nella parte superiore destra del biglietto, che vengono enfatizzate dalla scansione. Benchè frusciante, la carta è molto sottile. E' dovuta ad un diverso processo produttivo della tipologia Barbetti, che invece l'aveva molto più pesante e corposa? Vi lascio con la stringata scheda riepilogativa, sperando in un vostro contributo a 360 gradi su questa banconota e/o anche sulla precedente. @petronius arbiter cortesemente, ti chiedo se avresti la pazienza di correggere il titolo della discussione eliminando le parole ripetute. Grazie!
    3 punti
  7. Segnalo il libro di Pietro Magliocca, edito da Neacoins e ACM Aste, dal titolo: Nuove considerazioni sulle monete di Ferdinando IV di Borbone nel periodo 1796-1798 Troverete la recensione di Roberto Ganganelli sul "Giornale della Numismatica"
    2 punti
  8. Ah, ah, ah. Ed io che mi credevo "fico" e originale perché nei carrelli dell'Esselunga metto 10p inglesi! Comunque anch'io ho alcune "croste", monetacce di cui non so cosa fare, che cerco di "restaurare" -parola grossa- o perlomeno pulire, seguendo i consigli e le dritte della sezione apposita su quest nostro forum.
    2 punti
  9. Ciao, era rara di suo quando fu emessa, è comune adesso. Mi spiego. E' una frazione di un asse con un valore abbstanza basso ma in certi periodi quando il flusso monetale era alquanto esiguo rispetto alle necessità reali (pensa a qualcosa di simile al fenomeno degli anni '70 e i miniassegni) era.. abbastanza scarsa, per cui dovettero ricorrere a vari excamortge. Ai giorni attuali è abbastanza diffusa. Ciao lllyricum
    2 punti
  10. @adolfos sono d'accordo, sono anche due mondi collezionistici ben distinti, non è raro vedere monete R4 un po malconce a prezzi contenuti andare incredibilmente invendute, significa che mediamente il collezionista è attratto di più dalle alte conservazioni, questione di gusti............e di soldi.
    2 punti
  11. Un'altra soluzione è tenerle esposte, nonostante siano illegibili, perchè sono comunque dei bellissimi reperti storici. Magari si posso tenere su uno di questi espositori a gradini
    2 punti
  12. Continua la carrellata: Iperpero di Alessio I, Costantinopoli Ripostiglio di Blagoevgrad (Bulgaria) composto da 62 trachea 1/2 e 1/4 di siliqua, coniate a Roma da Teodorico per Anastasio (qui magari faccio felice @Poemenius? ) Ducato d'imitazione coniato in India tra il 1600 e il 1800 (parlando di India e di imitazioni, forse questa potrebbe interessare @Matteo91) Avrei voluto postare diverse altre immagini: mancano molti ripostigli, tutta la sezione papale e quella del Regno e altre curiosità. Purtroppo, per farlo, dovrei ridimensionare le immagini all'inverosimile e non avrebbe più senso mostrarvele.. spero comunque di aver fatto cosa gradita, prendete questa mancanza come spunto per visitare il museo
    2 punti
  13. Ciao! Magari avessi conservato quello che mia nonna mi regalò all'età di 7 o 8 anni .... non era un oggetto bello e prezioso come i tuoi, ma la funzione era la stessa. Mia nonna abitava in Svizzera, a Chiasso, e ricordo che un giorno venne a trovarci e mi regalò un portachiavi che era costituito dal solito gancio e alla catenella era attaccato un cilindretto metallico, rivestito di pelle scura (o qualche cosa del genere), con all'interno una decina di monetine da 10 centesimi di franco. Il sistema di espulsione delle monetine era a molla e ogni volta che ne estraevo una, quella che stava subito sotto, si posizionava al posto della prima, pronta per essere estratta. Oggetto dei primi anni 60 del quale non ho la più pallida idea della fine che gli feci fare. Peccato I tuoi sono un incanto saluti luciano
    2 punti
  14. Grazie a tutti, si io prendo principalmente le monete che mi trasmettono qualcosa, per carità quando sono troppo consumate non mi piacciono ma dipende la tipologia anche un BB mi trasmette quel non so che di moneta vissuta e ricca di storia. È una bella sensazione che solo gente che ha passione, purtroppo, può capire.
    2 punti
  15. l' importante è che tu sia soddisfatto, comunque, ricordati per i prossimi acquisti, di fare attenzione ai colpetti ai bordi, abbassano moltissimo la conservazione e in caso di cessione, avresti non poche difficoltà a piazzarla. Chiaramente non è questo il caso ma con monete più importanti, sì.
    2 punti
  16. Le passioni a volte celate richiedono tempo. Nel mio viaggio lungo i percorsi della conoscenza, ho incontrato maestri di passione, portatori di passione, divulgatori di passione, entusiasti di passione, desiderosi di passione, inconsci di passione.. Ma quello che mi colpisce ancor oggi, è la nascita delle passioni, l'incontro fortuito dove nel vagar della vita, tuo malgrado inciampi magari in un coro di echi, i quali risvegliano cosi per incanto l'interesse assopito. Si, perchè l'individuo reagisce solo alle emozioni vestite di nuova passione, un po come il "dolce stil novo"... Una nuova corrente che porta entusiasmo, che parla un nuovo linguaggio, che si pone in nuovo modo, che vede con nuovi occhi, che vuole nuove passioni, che vide, visse, e volle..ed ora ancor di più vuole il nuovo raccontar... Crescere per costruire insieme quello che vorremmo, dar eco alle voci più lontane, unirsi in progetti di aree diverse, condividere emozioni ed idee, pianificare eventi, ritornare al dialogo, proporsi, ritrovarsi, parlare, parlare, parlare, e scrivere.. Insomma, aggregarsi per uscire dal proprio io, un tentativo di riconquistare la posizione che dovrebbe avere nuovamente la numismatica, percorrendo insieme questa nuova via della passione... Eros
    2 punti
  17. Fusi repubblicani Oro repubblicano da 60 assi Il ripostiglio di via Gabelli (659 denarii repubblicani rinvenuti nel '53) Medaglione di Settimio Severo Siclo di Dario I Statere di Dyrrachium Tettadrammi ateniesi di diversi periodi, piccolo argento di Egina Statere di Metaponto Bronzo di Cleopatra VII Coppa con incastonati 45 denarii repubblicani ed imperiali (metà '500)
    2 punti
  18. E così il divo Augusto, agli inizi del suo principato, usò sigillare con l’immagine della Sfinge, il simbolo del regnum Apollinis profetizzato dalla Sibilla (Plin., Nat. hist. 37,1,10; Suet., Aug. 50). Questo perché aveva trovato due sigilli di questo tipo e molto somiglianti fra loro tra gli anelli di sua madre. L’immagine di un anello del genere è tratta dal citato articolo di Gemma Sena Chiesa. In seguito, dopo la battaglia di Azio (31 a. C.) e la presa di Alessandria (30 a. C.), quando a Roma venne riconosciuto il suo ruolo di capo assoluto, Ottaviano usò come sigillo un anello con l’effigie di Alessandro Magno, prima di far incidere da Dioskourides, il famoso intagliatore di pietre dell’età augustea, il proprio ritratto allo stesso scopo. Infine, negli ultimi anni della sua vita, sembra che Augusto avesse usato come sigillo delle pratiche imperiali l’anello con l’effigie del Capricorno, il segno zodiacale la cui iconografia fu utilizzata per lungo tempo nella propaganda augustea. Si narra che quando il giovane Gaio Ottavio studiava ad Apollonia, l’astrologo Teogene cadde in ginocchio ai suoi piedi in segno di adorazione perchè aveva visto la singolare costellazione sotto cui era avvenuta la sua nascita e salutava in lui il futuro padrone del mondo. Per questo motivo Ottaviano ebbe così tanta fiducia nel suo destino che fece pubblicare il suo oroscopo e coniare una moneta d'argento con il segno del Capricorno, suo ascendente al quale all’epoca si dava più importanza che al segno di nascita (la Bilancia). Infatti il Capricorno si trova raffigurato abbastanza presto su monete e paste vitree che i seguaci di Ottaviano portavano come semplici anelli. Più tardi la costellazione verrà riprodotta in occasione di vittorie e trattati di pace, per ricordare che Augusto era stato destinato dalle stelle alla salvezza dello Stato. Come postilla, faccio notare che l’astrologo di Apollonia al quale si rivolse Ottaviano si chiama Teogene e non Teagene, come in due articoli di cui ho preso visione. Teagene è il nome del tiranno di Megara (metà sec. 7° a.C.).
    2 punti
  19. Secondo me la rarità una cosa e la conservazione è un'altra e non camminano di pari passo. Cioè la tua moneta è un B/MB ma rimane R4 anche nonostante la rottura e la mancanza di conio. Se ho ben capito il senso del messaggio. E comunque il valore storico rimane inestimabile.
    2 punti
  20. ... ma non sulla Settimana Enigmistica! Ciao a tutti! È da un paio di giorni che mi sto cimentando con il mio (anticipato) regalo di Natale ed oggi ho stampato questo espositore: Sono soddisfatto all 80%, ma per essere il primo modello che io abbia mai sia disegnato che stampato non mi sembra poi malaccio. Se qualcuno di voi magari ha interesse, possiamo scambiarci i file (io uso - per adesso - SketchUp). Servus, NJk PS: per ogni consiglio e/o idea per migliorare il mio progetto vi ringrazio in anticipo.
    1 punto
  21. Buonasera e ben trovati, nel medesimo lotto del distintivo postato nella mia precedente discussione ho trovato questa medaglia. Potete aiutarmi dandomi quante più informazioni possibili? Il diametro è 33mm senza appiccagnolo, si tratta di medaglia comune? Secondo voi può avere un valore economico oltre quello storico? Credo dalle immagini trovate in rete che il nastrino potrebbe essere coevo... Grazie mille a tutti quelli che mi aiuteranno, buona serata, Massimo.
    1 punto
  22. Ciao cari, il Jenkins è stato proprio un grande, non mi stancherò di ripeterlo... Ad esempio, stavo cercando, per un amico, un confronto per il tetradramma in asta prossimamente alla Triton, di cui allego foto. Si tratta di un Jenkins 3 (O2/R3), della serie più "primitiva". Come vedete, il rovescio è caratterizzato da una linea orizzontale al livello dell'attaccatura dei datteri al fusto e da una sorta di eccedenza di metallo (rottura di conio?) ad ore 2. Ebbene, il Jenkins, nel suo Coins of Punic Sicily riporta due esemplari di Jenkins 3, il Paris (3P) ed il London (3L). Il 3L (e non il 3P) permette di confermare la rottura di conio lineare ad ore due del rovescio. Quando si dice un lavoro accurato... Mi piacerebbe sentire vostri pareri sulla moneta in oggetto nella prossima Triton: - vi suscita dei dubbi (a me, nello specifico no, ma nessuno è infallibile)? - riuscirebbe qualcuno a caricare la foto o il link dell'esemplare 3L? Si riesce a trovare sul sito del British Museum? Grazie e a presto Emilio
    1 punto
  23. In questo periodo non riesco a seguire il Forum Lamoneta con la consueta costanza. Per farmi perdonare vi posto una piccola chicca natalizia ! Nonostante la bassa conservazione in particolare del D/ , il R/ risulta molto interessante : A differenza di quanto scritto nel catalogo d'asta al R/ e' presente una legenda retrograda Rovescio : DVX SABAV S R . Fino ad oggi mi risulta un tipo inedito ! Monaco Asta v.Gadoury ( 2 dicembre 2017) Lot 1037 Savoie, Carlo II 1504-1553 Denaro Piccolo, II type, non daté, Billon 0.92 g. Avers : KROLVS SECONDVS Écu de Savoie. Revers : DVX SABAVDIE S R au centre, dans un cercle, la lettre K gothique. Ref : MIR 444 (R10), Biaggi - Conservation : TB. Rarissime
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  24. Capito..beh,anche se non avevo nessuna intenzione di disfarmene,sapere che non ha più nessun valore é un grosso peccato.Per fortuna é l'unica moneta che ho in queste condizioni..comunque grazie ancora a tutti quanti per le vostre osservazioni prometto che ne farò tesoro..spero di partecipare insieme a voi in altre conversazioni
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  25. MEDAGLIE PAPALI - ASTE NOVEMBRE 2017 La medaglia papale più contesa nelle aste del decorso mese di novembre è stata la bella e importante medaglia in argento di Giulio II per la pace di Blois - SPL - opus Gian Cristoforo Romano. Proposta nell'asta VARESI (proveniente da vecchia asta NAC) con una base già abbastanza elevata di € 6.000, pur trattandosi di esemplare che Modesti riconduce alle riconiazioni del 17° secolo (essendo presumibilmente divenuto inservibile il conio originale del diritto) , la medaglia è stata aggiudicata per € 13000+diritti. Nella stessa asta VARESI - nell'ambito di una collezione che riguardava essenzialmente la monetazione papale- erano proposte altre 10 medaglie (più o meno), sempre con prezzi base base abbastanza difensivi. Le aggiudicazioni hanno riguardato il 50% dei lotti e meritano citazione: - Clemente XI - San Luca in argento (priva della cerchiatura per le premiazioni) - Busto frontale - SPL/FDC € 1.600+diritti: - Clemente XIII - Annuale Arco Costantino in argento - SPL - € 460+diritti; - Pio VII - Annuale argento anno XXII - SPL - € 400+diritti; - Leone XII - Annuale in argento anno II - SPL - € 300+diritti. Le due aste più corpose del mese sono state esperite on line o per corrispondenza da NEGRINI e INASTA. NEGRINI ha offerto 330 lotti, che spaziavano dalle medaglie antiche a Giovanni Paolo II con esemplari abbastanza ricorrenti . Nel settore antico ho notato esemplari quasi esclusivamente in bronzo con prevalenza di riconi e copie fuse; per le medaglie da Pio VI a Pio XII era ancora dominante il bronzo, con una pregevole presenza di annuali . Esemplari di argento si aggiungevano al bronzo per i pontificati di Paolo VI e Giovanni Paolo I. I prezzi base erano a mio giudizio interessanti per il collezionista acquirente. E' stato aggiudicato il 50% dei lotti e il collezionista ha potuto acquistare abbastanza bene. INASTA ha proposto 350 lotti con medaglie abbastanza ricorrenti, nelle quali era presente anche l'argento. I prezzi base erano abbastanza difensivi (considerati anche in rapporto alla conservazione) fino alla medaglistica di Leone XII e più invitanti per le medaglie da Gregorio XVI alle contemporanee. E' stato aggiudicato 1/3 dei lotti proposti e si è forse manifestato qualche segno di cedimento del mercato. Incidono nella bassa percentuale delle aggiudicazioni i molti invenduti per le medaglie di Paolo VI e Giovanni Paolo II (spesso proposte in più esemplari ripetitivamente): ciò - a differenza dell'asta Negrini - nella quale 40 lotti di medaglie di Giovanni Paolo II risultano venduti sostanzialmente in toto a circa € 30 per l'argento e € 15 per il bronzo + diritti. ARTEMIDE ha proposto circa 70 lotti di medaglie papali con aggiudicazioni in misura del 60%. Nelle 30 medaglie antiche - in massima parte riconi - le aggiudicazioni hanno raggiunto l'80% con prezzi di circa € 50+diritti per esemplare; per le medaglie ottocentesche - moderne le aggiudicazioni si sono attestate al 40%. Non vi era materiale importante; indicativamente segnalo i seguenti prezzi: - Alessandro VII - anno XII - Colonnato san Pietro . Bronzo - € 220+diritti; - Sede vacante - Maresciallo Chigi 1823 - Metallo bianco - - SPL - € 220+dirittti - Pio IX - Velletri - AE - SPL - € 140+diritti, - Pio X - Annuale anno XI - Argento - Spl - € 90+diritti; - Giovanni XXIII - Annuale argento anno III - € 100+diritti. Nell'asta AURORA ho notato una piccola selezione di circa 20 medaglie non comuni. La aggiudicazione è stata limitata al 30% circa. In qualche caso il prezzo base era forse un po' elevato; in altri casi non si coniugava con la rarità una buona conservazione ( penso alle due belle e importanti medaglie in argento di Gregorio XVI per i componenti della Camera di Commercio) o l'originalità (ospitalità di Pio IX a Napoli). Comunque sono state aggiudicate le due medaglie molto rare di Pio XI, fuse dal Mistruzzi nel modulo di mm. 92, tratte dalla annuale anno XVI - Pontificia Accademia delle Scienze , con prezzi di € 2000 per l'argento e € 500 per il bronzo + diritti. La medaglia Pio IX - Lavanda - anno IV Caserta in argento - SPL è sta aggiudicata per € 400+diritti e la medaglia di Benedetto XV in argento - per la fine del conflitto mondiale - opus De Castagnè - mm. 67 - in argento per € 475+diritti. All'estero HAROLD MULLER ha proposto una piccola raccolta di medaglie papali antiche in argento in conservazione media (venduta sostanzialmente in toto e con buona richiesta). Cito: - Urbano VIII - Annuale anno V - q. SPL. - € 1.250+diritti; - Urbano VIII - Annuale anno VI BB - € 550+diritti; - Urbano VIII - Annuale anno XXI - BB - € 1.350+diritti; - Clemente IX - Straordinaria anno V - Canonizzazioni - BB - € 600+diritti. WAG on line ha proposto circa 50 lotti con aggiudicazioni in misura dell'80%. Si trattava di materiale abbastanza comune. Per le medaglie antiche (mi sono parse quasi in toto riconi) il prezzo medio è stato di circa € 60+diritti. Concludo con un cenno alle aste con presenza della medaglistica papale solo simbolica. In asta THESAURUS ho visto circa 10 lotti ben aggiudicati (le due medaglie francesi in bronzo di Pio VII - Notre Dame e Visita allo Stabilimento La Moneta in bronzo sono state acquistate per € 180/200+diritti; per alcuni esemplari di annuali in oro di Pio XI il prezzo finale è stato € 2.750+diritti) In asta Picena la bella medaglia in bronzo di Gregorio XVI - Basilica San Pietro - Opus Radnitsky- è stata aggiudicata per € 200+diritti. BOLAFFI ha alienato alcuni esemplari di Pio VIII in argento e in particolare la straordinaria anno I - opus Daviddi per € 650+diritti. In asta BUSSO PEUSS era proposta l'annuale in argento di Pio VI - anno VIII, aggiudicata per € 440+diritti. Nell'asta MARCINIAK la medaglia in argento di Pio IX per il concordato con l'Austria è stata esitata per € 440+diritti. In asta SONNTAG era proposta una interessante medaglia in argento di Giulio II con difetto di conio ed è stata aggiudicata per € 1.100+diritti; la medaglia di Gregorio XIII in bronzo - Palazzo Senatorio - opus Melone - è stata aggiudicata per € 325+diritti. Concludo, citando la aggiudicazione di medaglia annuale in oro di Leone XIII - anno X per € 15.000 + diritti in asta HESS DIVO.
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  26. Ciao @Zenzero spl+? spl/fdc? qfdc??? questo è il range! servirebbero foto migliori per dirlo ma da queste che vediamo, è certamente migliore di splendido...ha le usuali debolezze sul mazzo di fiori? cornucopia? al dritto e sul fiocco nel rovescio...la patina è molto gradevole...tornando nel merito della conservazione che è direttamente legata al valore economico tra un qspl e uno spl+ e tra un spl+ e un qfdc ci sono diversi soldini di differenza diciamo che le quotazioni fanno dei bei salti verso l'alto a spanne....qspl 600€, spl+ 1100€, qfdc 1900€ e qui secondo me, quanto meno uno spl+ ci dovrebbe stare. Ciau!
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  27. Per me siamo sopra lo SPL come conservazione, e ben sopra ai 600 come prezzo.
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  28. Buonasera, Leggendo la seconda parte dell'opera di Jenkins notavo che lo studioso aveva individuato anche un terzo esemplare di questa coppia di conii, citando come riferimento senza dati ponderali la "collezione privata Y". Mi chiedo: è possibile che la collezione privata Y del "Coins of Punic Sicily" sia la medesima collezione privata Y del "The Coinage of Gela", dove sappiamo per certo trattarsi della ben nota e importantissima collezione di Athos Moretti? Qualcuno saprebbe confermare o meno?
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  29. Intanto complimenti, è in grande conservazione e patina.
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  30. Ed a proposito dei piccoli particolari riportati sulla gazzetta ufficiale dell'epoca, leggo quanto segue: Due piccoli gruppi in distanza sull'orizzonte raffigurano: quell sinistra del riguardante, un uomo a cavallo, e quello a destra aratro tirato da buoi. Un uomo a cavallo all'orizzonte? ma sono solo io che non lo vedo? Non c'è nemmeno sulle lastre calcografiche in rame originali riportati su di un mio volume
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  31. Questo bisogna domandarlo a chi era presente nelle sale di stampa cento anni fa A parte l'uso di elememti calcografici, venne sperimentata una carta ad "impasto speciale". Carta che si rivelerà poco resistente all'usura. La tua è croccante perchè è in condizioni fantastiche, ma nello stesso tempo non ne noti la robustezza. Purtroppo sulla gazzetta ufficiale del Regno che ne decreta l'emissione, su quest'impasto speciale usato per la carta non c'e' nessun riferimento specifico, si limita ad un laconico "carta bianca d'impasto speciale". Nello stesso tempo però elenca una infinità di piccoli particolari grafici che si trovano sulla banconota. Sicuramente qualcosa andò storto e ne avranno ravvisato la fragilità sin dall'inizio, non per nulla queste banconote non andarono a sostituire in toto i Barbetti, quest'ultimi continuarono a stamparli in gran quantità ancora per lungo tempo. Se ne vedono pochissime in giro in queste condizioni come la tua, meravigliosa!
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  32. Belle soluzioni! Certamente adotterò la prima e l'ultima. Almeno così continueranno a "vivere". Grazie e buona giornata
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  33. 1 punto
  34. Ciao @Sciox Se come dicevi lo stato di conservazione della moneta ti aggrada e la tua collezione non è impostata solo su monete FDC hai fatto bene a prenderla! Il costo non è assolutamente eccessivo, peso che hai fatto un buon acquisto. saluti
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  35. Letto e apprezzato... Altro esempio divulgativo, dove la passione diventa protagonista, e le emozioni raccontano a volte anche le verità nascoste... Complimenti Pietro. Eros
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  36. Grazie per le foto. Io che abito a 25 km non ci sono ancora stato.
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  37. Ciao, @Rex Neap eccola, la avevo classificata per 1854. La stanghetta mi sembra evidente.
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  38. Ciao, io lo condivido... Eccome se lo condivido...
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  39. 50 Lire – Tipo: Capranesi – “Buoi” Decreto di emissione del: 12/01/1919 Misure: 167 × 96 Mm totali; Misure della parte stampata: 156 x 84 Mm; Firme: Canovai / Sacchi; Bibliografia: Crap. 3.68; Stampa: Officine Banca d’Italia di Roma; Tiratura: 2 000 000; Filigrana: Nell'ovale sinistro Dante Alighieri; Contrassegno di Stato: Testina d'Italia e Decreto Ministeriale 1896; Allego anche dei dettagli ingranditi DRITTO: Nella destra dea Pallade elmata con ulivo e scudo; nel contorno agrumi. ROVESCIO: Nel centro coppia di buoi traenti un aratro tenuto da un contadino; nei due rosoni in basso aquila araldica. Numero di Serie: Q 119 7739 (da A116 – 0001 a V125 - 1000), ogni serie è composta da 10.000 pezzi;
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  40. Ciao a tutti, secondo me sono 2 54, il primo con problemi al punzone del 4...
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  41. Come giustamente osserva l'amico che mi precede, quello che maggiormente serve al collezionista è l'occhio del graduare la moneta, capacità che però si acquista non solo con il tempo, ma che non si smette mai neppure di affinare. L'esperienza che acquisirai ti darà anche la giusta "chiave di lettura" delle quotazioni che troverai nei vari cataloghi, permettendoti di muoverti con più disinvoltura nella valutazioni economiche. Se puoi, ti consiglierei caldamente di vedere tante tante monete in mano, senza comprarle. L'approccio alla sola visione, mantenendo a freno (l'ovvio) desiderio dell'acquisto, ti permetterà di concentrarti esclusivamente sulla moneta a mente fredda, mantenendo a freno le emozioni iniziali... vedrai che l'impegno e quelle che potrebbero apparire come "rinunce", ripagheranno ampiamente gli sforzi già solo dopo poco tempo, sempre e avrai possibilità di maneggiare monete in mano. inizialmente potresti concentrarti su monete dal basso valore commerciale (ad esempio la spiga, l'ape, la serie impero in acmonital e bronzital, l'aquilotto e le quadrighe briose per l'argento, e dopo, dato che diventano più "costosetti", potresti passare alle serie in nichelio come i leoni che sono in nichelio). Questo ti permetterà di iniziare a capire alcuni caratteristiche proprie dei vari metalli (come distinguere l'usura da una maldestra pulitura o da una debolezza di conio ad esempio ), ed anche di acquisire pian piano un tuo gusto personale che ti guiderà poi nella scelta delle monete. Cominciare da monete di basso valore commerciale avrà anche altro lato (molto) positivo: qualora "cadrai in peccato" (ed è naturale che accadrà ) acquistando qualcosa "fidandoti" di qualche parere esterno (che quasi sicuramente poi non coinciderà con il TUO parere quando maturerai numismaticamente), avrai la "consolazione" di aver speso veramente poco qualora la previsione si avverasse (diversamente, i rimpianti potrebbero essere più "pesanti"). Segui le aste che vengono riportate nell'apposita sezione. Sfoglia i cataloghi, o salvati le foto delle monete che ti piacciono, e poi aspetta i risultati di vendita (ad esempio si è conclusa l'ultima Ranieri, puoi divertirti a segnare le monete e riportare i loro realizzi di vendita in un tuo database personale, come faccio io. Meglio se poi avrai modo di vedere le stesse tipologie monetali anche in mano, per fare confronti tra quello che potevi vedere in foto, e quello che invece appare sulla moneta) http://www.numismaticaranieri.it/it/asta_numismatica__acquisto_e_vendita_monete_antiche_e_moderne/default_.aspx Un altro aspetto che può aiutarti sono i libri: a seconda della monetazione di tuo interesse, non dimenticare mai di costruirti una piccola biblioteca numismatica, anche cominciando dal catalogo montenegro che hai già, con dei primi cataloghi di aste, sono ottimi per iniziare e preziosi da conservare per consultazioni future. Insomma, viaggio lungo, ti accompagnerà per tutta la vita, in bocca al lupo, goditi il gusto della scoperta di questo affascinante mondo senza bruciare le tappe, e vedrai che ti darà grande soddisfazione. Noi siamo qui. Sempre a disposizione per eventuali domande o dubbi, anche in privato, Fabrizio
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  42. Penso che nessuno se la sia presa, anche perché se espresse in maniera pacata ed educata - come tutti noi abbiamo fatto - ogni opinione è legittima. Anzi, visto che probabilmente tu sei ben più esperto di me con questa monetazione mi fa più che piacere il confronto. Non pretendo certo di aver ragione dunque: dico che mi piacciono entrambe le monete (quella di @Asclepia come dcevo l'avevo puntata anch'io) e che sono in stato di conservazione superiore allo standard. Quella di @sicil_rex è migliore, direi che ci sta tra mezzo e tre quarti di punto di differenza, come diceva Asclepia la patina pesante della sua le dà forse un aspetto più vissuto. Questa la mia opinione, ma non è certo assoluta assolutezza; ci sono questioni su cui sono meno democratico e mi impongo quando so di aver ragione, ma non è questo il caso, anche perché le mie modeste conoscenze di monetazione ferdinandea si concentrano principalmente sull'argento.
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  43. ciao @Asclepia innanzitutto scusami per essermi intrufolato nel tuo post ma volevo solo far vedere una moneta leggermente superiore. Hai ragione, non è una foto ma una scansione. Detto questo ti dico che, secondo me, la tua moneta è gradevole, decisamente superiore ai grani che solitamente si vedono. Ottimo acquisto.
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  44. Ciao, se mi scrivi in privato la tua mail te lo giro entro domenica.
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  45. Ciao Luigi, c'è c'è. Giovanni Soranzo. Adesso non ricordo se anche il Pietro Gradenigo ha un massaro con questa sigla devo controllare. Ciao e buona giornata a tutti.
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  46. È una bellissima moneta sicuramente, dare un giudizio spassionato per queste tipologie poi, non è così semplice soprattutto da una foto. Però io sono della vecchia scuola, Nel senso che giudico complessivamente una moneta da una serie di cose e particolari che messi insieme poi, mi danno quella percezione del grado di conservazione. Quand'ero un giovanotto mi allenavo con i listini di alcuni operatori del settore, tipo De Falco, Varesi e qualche altro. Nascondevo le loro indicazioni di conservazione e poi le confrontavo con quello che pensavo potessero essere. Ritornando alla tua moneta, per me è molto più di bb, ma arrivare a parlare di splendido mi sembra un pochino esagerato.
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  47. Sono molto perplesso su questo bronzetto, che non prenderei in considerazione in uno studio specifico, un corpus, su Akragas.
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  48. Non ho sottomano il Jenkins, per cui non so quale è il numero di inventario dell'esemplare di Parigi, ma esiste il Luynes 1431, che però ha conii un poco diversi:
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  49. 2 pezzi 5 Centesmi Italia 2017 - da cassa selserfice di un supermercato, condizioni quasi fior di conio. Probabilmente il personale del supermercato ha aperto un rotolino.
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