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  1. dabbene

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/19/17 in Risposte

  1. Anch' io mi sono laureato in storia, e anch' io ho seguito il tuo stesso percorso, facendone il mio lavoro. Siamo dunque colleghi, e forse grazie a questo riusciremo a capirci un po' meglio di quanto non è successo nei precedenti post ;-) . Sono perfettamente consapevole che i giudizi (etici, o di qualsiasi altra natura) vadano tenuti fuori dall'analisi storica, e debbano eventualmente seguire un percorso, per così dire, "parallelo" (è illusorio immaginare un'indagine storica perfettamente asettica, ma è doveroso per lo storico il serio ed onesto tentativo di perseguirla). Tornando alla questione in oggetto: non mi pare di aver dato dello sciocco a nessuno, né è mia intenzione ergermi a tutore storico di nessuno. Non ne avrei lo spessore culturale e neppure la pretesa, avendo ben appreso, in lunghi mesi di lettura dei post di questo forum, l'alto livello medio di preparazione storica. Tuttavia, e perdonami se te lo dico, escludere qualsiasi responsabilità di Vittorio Emanuele III in merito alla presa del potere di Mussolini rappresenta una deviazione dal fatto storico che è francamente inaccettabile da sostenere, e tu come storico dovresti esserne consapevole più di altri. Quando Facta si presentò dal Re chiedendogli di firmare lo stato d'assedio, il Re rifiutò con la motivazione che temeva per la fedeltà delle forze armate. Questo è il fatto storico. Indagini successive hanno appurato che i timori del Re erano infondati, e che le forze armate avrebbero risposto pressoché compattamente ad un suo ordine di spazzare via i fascisti. Probabilmente il Re ne era consapevole anche in quei momenti, ma visto che c'è un "probabilmente" di mezzo ipotizziamo che i timori del Re fossero sinceri. Ti sembra che ciò lo sollevi da responsabilità? Non puoi sostenerlo sulla base delle evidenze storiche. Se il Re avesse firmato lo stato d'assedio e l'esercito gli si fosse rivoltato contro, passando in massa dalla parte di Mussolini, allora avremmo potuto dire che, almeno limitatamente ai fatti di fine ottobre, il Re non aveva responsabilità perché aveva fatto quanto in suo potere per evitare l'ascesa di Mussolini. Invece, come sappiamo, lo accolse come un politico qualunque e gli conferì l'incarico di formare un nuovo governo, pur essendo lui il leader di un partito di minoranza (allora lo Statuto lo permetteva, ma ciò forzava una prassi parlamentare consolidata). Questi sono i fatti, e valgono sia che tu ti chiami Gallienus, Sabbatucci o Emilio Gentile! A scanso di equivoci, ciò non toglie che si possa essere tranquillamente d'accordo sul rientro della salma (a me personalmente la cosa non suscita alcuna emozione, e non posso dirmi contrario), né che qualcuno possa considerare Vittorio Emanuele III un grande re (io non sono tra quelli, e francamente aver donato la sua collezione allo Stato mi pare un ben magro risarcimento per le sofferenze che ha arrecato a tanti italiani con la sua condotta), ma qui siamo, appunto, sul terreno dei giudizi, aperto a qualsiasi istanza. I fatti invece no, quelli non si piegano, e certificano in maniera inequivocabile il ruolo del Re nell'ascesa di Mussolini.
    5 punti
  2. Intanto vediamo un po' la location dell'evento, la Sala Duomo al 1° piano dell'Hotel De La Ville, Via Hoepli 6, Milano, fermata MM1 San Babila o Duomo. Verrà allestita per conferenze con 80 posti a sedere.
    4 punti
  3. Un' altra piccolina nel mio monetiere. AUGUSTUS. 27 BC-14 AD. AR Denarius (18mm, 3.73 gm, 5h). Spanish mint (Colonia Patricia?). Struck 19 BC. CAESAR AVGVSTVS, bare head right / SIGNIS S P Q R RECEPTIS around shield inscribed CL·V; flanked by aquila and standard. RIC I 86a; BMCRE 417; RSC 265. La zecca di Colonia Patricia (attuale Cordoba) emise nel 19 a. C. degli aurei e dei denari con al rovescio la legenda SIGNIS RECEPTIS S P Q R, nel campo monetale è raffigurato uno scudo con al centro CL V e ai lati un’insegna militare ed un’aquila romana. Lo scudo al centro rappresenta il Clipeus Virtutis, lo scudo d’oro che fu posto nella Curia Iulia nel 27 a. C. accanto alla statua della Vittoria che ricordava la vittoriosa battaglia di Azio [8]. Proprio la vicinanza nella Curia con la statua della Vittoria portò il Clipeus Virtutis ad essere assimilato ad ogni vittoria che ottenne Augusto, diventando un simbolo della vocazione vittoriosa del princeps [9]; molto probabilmente fu questo il motivo che portò alla creazione del rovescio in questione su aurei e denari che raffigura lo scudo della Curia affiancato alle insegne militari. La legenda, inoltre, spiega inequivocabilmente la propaganda raffigurata: l’avvenuta restituzione delle insegne militari ad opera dei Parti; grazie alla presenza del clipeus augusteo il messaggio propagandistico che le monete trasmettevano era che la restituzione delle insegne rappresentava una vera vittoria di Roma sui Parti, anche se poi le vicende non andarono proprio così. (Cit) saluti Roberto
    3 punti
  4. Mi permetto sommessamente di ricordare di vedere in questo Network che ha una sua specifica ragione, e in particolare nella Piazzetta dove i temi dovrebbero essere comunque numismatici, più che gli aspetti storici che ci porterebbero inevitabilmente a opinioni divergenti, a vedere la figura e il quanto fatto in ambito numismatico, non è certamente poco sia la passione e l'impegno del Re, quanto abbiamo ancora oggi sia in termini collezionistici che di studio rappresentano ancor oggi la pietra miliare da cui partire per tutti.
    3 punti
  5. Posto anche il mio,3 cavalli Filippo iiii con acciarino, la data sembra 1626. Ciao.
    3 punti
  6. Domenica Gelata..Domenica Fortunata... Questa volta un giovanissimo dalla Liguria ci è venuto a trovare, insieme al suo incredibile entusiasmo ed interesse... Poi è stata la volta della consegna del Gazzettino per un amico Parigino e un'alto Di Valencia. E poi ancora divulgazione, iscrizioni, tondelli, e amicizia.. Insomma un Gazzettino che parla sempre più con "Europa"... Martín de Vos. Amberes (1532-1603). “Il rapimento di Europa”, 1590 circa, olio su rovere, 133,7 x 174,5, Museo delle Belle Arti di Bilbao
    3 punti
  7. Do anche il mio contributo a questo splendido periodo del vicereame... Filippo IV - Triplo Cavallo - 1646 - P.R. 124 MIR 276 - R4
    3 punti
  8. Un bel sesterzio in collezione. Da notare le contromarche al rovescio. Augustus. 27 BC-AD 14. Æ Sestertius (25.34 g, 2h). Rome mint. L. Naevius Surdinus, moneyer. Struck 15 BC. OB CIVIS SERVATOS around oak wreath between two laurel branches / L NAEVIVS SVRDINVS IIIVIR AAAFF around large S • C. RIC I 383 rarity: R. saluti Roberto
    2 punti
  9. Sono il nuovo proprietario di questa moneta
    2 punti
  10. In quel settembre del 1943, a Roma, ciascuno dimostrò quanto valesse. All’alba del 9 settembre Vittorio Emanuele, Badoglio e le massime autorità militari fuggono dalla città: l’esercito è senza istruzioni. Dalla mattina del 10 settembre, a Porta San Paolo, Granatieri di Sardegna, Carabinieri della legione territoriale di Roma, lanceri di Montebello, Genova Cavalleria, reparti della divisione Sassari, paracadutisti del 10° Arditi, sebbene allo sbando e senza ordini, aprono il fuoco contro i tedeschi che intendono entrare in città. Usano i mezzi pubblici per farne barricate. Soldati e ufficiali accanto a professori di storia dell’arte e fruttivendoli. Accorrono anche Sabato Martelli Castaldi e Roberto Lordi, entrambi generali di brigata aerea in congedo, che bersagliano i tedeschi con i loro fucili da caccia. Io li immagino quei due generali interrogarsi e rispondersi: “Prendiamo i nostri fucili e facciamo quello che dobbiamo fare” E’ tutto inutile e si sapeva. Cadono in quattrocento. Alle ore 17.00, i tedeschi prendono Porta San Paolo. Se proprio volessi portare un fiore sulla tomba di qualcuno, lo porterei su quelle dei due generali di brigata aerea. E non dovrei andare al Cimitero del Verano ma alle Fosse Ardeatine, perché sono sepolti lì.
    2 punti
  11. Este tipo lo publiqué en mi libro. Es un cavallo muy interesante!!!
    2 punti
  12. questa è una bella finezza... quindi siamo già sul FERRANDVS ma senza la T ... secondo le datazioni dovrebbe inserirsi all’incirca nel biennio 1486/1487 ...comunque nel breve periodo post-ribellione/pre-tramontano...
    2 punti
  13. Ottimo post @miza , molto chiaro e ben fatto. Sicuramente tornerà utile in futuro Trovo infatti che la monetazione moderna francese sia molto bella e varia visto che esistono anche molte particolarità interessanti come questa (a memoria ricordo anche quella del 50 Centimes 1965 con la scritta Repubblica Francese più grande e meno grande)... Diciamo che è molto simile a quella italiana come varietà (anche se pensiamo a tutti gli argenti) Peccato però che da quello che ho capito non riscontri molto successo nel nostro Paese. Saluti Simone
    2 punti
  14. @foglionco, mi fà piacere conoscere un altro "matto" che la pensa come me, come te colleziono anche massa e lunigiana ed ho seguito tutta l'asta nac assistendo a quella bellissima collezione andata quasi completamente invenduta; che dire, il mio pensiero è che una cosa quando è veramente rara non la trovi facilmente e visto che non tutti siamo Berlusconi dobbiamo esser contenti per quel che riusciamo ad ottenere, io sono molto contento di aver aggiunto ai miei "rottami" questa pezzettino di storia, quasi introvabile. Poi penso anche che le mode son passeggere, e se un giorno i miei figli vorranno vendere la mia collezione, se sapranno aspettare il momento giusto non saranno soldi spesi male, un giorno và di moda i pantaloni di lino e un altro giorno tutti vogliono i jeans strappati, la massa si sposta in gruppo, ma quelli che stanno meglio son quelli che se ne fregano delle mode e vanno dritti per la loro strada, se un paio di pantaloni son buoni e ci stò bene ... non li butto via, magari li porto al lavoro ma non li butto via!
    2 punti
  15. Continua la carrellata: Iperpero di Alessio I, Costantinopoli Ripostiglio di Blagoevgrad (Bulgaria) composto da 62 trachea 1/2 e 1/4 di siliqua, coniate a Roma da Teodorico per Anastasio (qui magari faccio felice @Poemenius? ) Ducato d'imitazione coniato in India tra il 1600 e il 1800 (parlando di India e di imitazioni, forse questa potrebbe interessare @Matteo91) Avrei voluto postare diverse altre immagini: mancano molti ripostigli, tutta la sezione papale e quella del Regno e altre curiosità. Purtroppo, per farlo, dovrei ridimensionare le immagini all'inverosimile e non avrebbe più senso mostrarvele.. spero comunque di aver fatto cosa gradita, prendete questa mancanza come spunto per visitare il museo
    2 punti
  16. Il 22 marzo del 1963 a seguito di alcuni lavori lungo la A45 circa a mezzo miglio a est di Chester House Farm (vedi link: http://www.chesterfarm.co.uk/Pages/home.aspx), verso il ponte sopra la ferrovia, venne scoperto un grosso contenitore in terra cotta contenente circa 42.000 antoniniani risalenti al III secolo d.C. Il vaso venne rotto durante i lavori di scavo e abbondante parte del contenuto di monete si sparse nel terreno. Altra parte era invece ammassata in blocchi poi separati e puliti. David Dickinson, il "farm manager" della Chester Farm (per il periodo 1958-1972), venne chiamato dagli operai che trovarono il deposito e appurò che la giara contenente le monete era interrata a una profondità di circa tre piedi e coperta con una lastra di pietra di tipo Collyweston (una particolare roccia stratificata che si trova nell'Inghilterra centrale e che tradizionalmente viene impiegata per la copertura dei tetti nei villaggi rurali). Dopo una prima analisi, il sig. Dickinson acconsentì per il trasferimento di tutto il materiale, recipiente compreso, al museo di Northampton. In seguito, quando fu deciso di trattenere ed esporre solamente il recipiente e parte del ripostiglio, il quantitativo rimanente fu venduto. Una buona parte delle monete venne pulita e il ripostiglio risultò coprire un arco temporale che va da Valeriano I a Probo con una data di chiusura presumibilmente di poco successiva al 282. Le monete di Probo infatti, stando a quanto riporta Bland nella tabella allegata al suo saggio "Hoarding in Britain: an overview" sono 26 e in particolare: 25 della zecca di Lugdunum, inclusi 4 esemplari della nona emissione secondo Bastien (databili appunto al 282) e 1 della zecca di Ticinum (PROVIDENT AVG -- //B, RIC 551, sesta emissione). Attualmente quanto venne trattenuto è esposto al Wellingborough Museum: Le foto mi sono state inviate direttamente dal museo... e devo dire che l'immagine del vaso con dentro le monete è d'effetto! Dopo questa doverosa premessa, passo a farvi vedere invece questi pezzi recentemente acquistati e provenienti dal ripostiglio in oggetto: 1) VICTORINVS - PIETAS AVG 2) VICTORINVS - SALVS AVG 3) TETRICVS I - LAETITIA AVG N 4) TETRICVS I - SALVS AVGG 5) TETRICVS II - SPES PVBLICA Nell'inserzione di vendita mancavano i riferimenti all'hoard... ma mi si è aperto un cassetto della memoria, una vecchia inserzione vista su vcoins: quei cartellini tondi mi parevano assai simili a quelli nella foto qui sopra (ex Irchester Hoard), così ho chiesto al venditore che provenienza avessero: presto detto, fatture d'acquisto alla mano il venditore attuale mi ha detto che si tratta di una serie di monete acquistate in vari lotti a un'asta del 2009 in cui è stata venduta la collezione Chubb (collezione iniziata a partire dagli anni '40 del '900) di cui questi esemplari facevano parte e... nell'asta in questione erano indicati come ex Irchester Hoard, proprio come i sei esemplari venduti da Den of Antiquity che in descrizione citava: In letteratura il ripostiglio in questione è citato al numero 755 del testo di A. S. Robertson "An Inventory of Romano-British Coin Hoards", ed. Royal Numismatic Society, 2000. Spero di non avervi annoiato con l'ennesimo ripostiglio del III secolo, ma - se non si era capito - ultimamente la mia collezione si sta indirizzando abbastanza verso questa tematica strettamente collegata alla storia dell'Impero Gallico
    1 punto
  17. Parte la prima iniziativa culturale dell'appena costituita Associazione Culturale Quelli del Cordusio. Sarà totalmente dedicata alla zecca di Milano con 8 conferenze dedicate agli appassionati, studiosi, collezionisti di questa zecca. La cornice sarà importante nella Sala Duomo, idonea per 80 persone, in pieno centro all'Hotel De La Ville in Via Ulrico Hoepli 6, raggiungibile facilmente con la MM1 scendendo a San Babila o Duomo. Titoli delle conferenze e relatori saranno comunicati settimana prossima con programma e orari. E' un sabato mattina, inizio ore 10 in pieno centro. L'ingresso sarà libero per tutti quelli che vorranno, sarà un piacere accogliervi , ospitarvi e poter poi parlare con tutti. Ma c'è di più, per i soli Soci, lo stesso giorno sarà disponibile l'edizione Speciale del Gazzettino con gli Atti delle Conferenze a colori cartonato con tiratura limitata a 100 copie. Uno Speciale nello Speciale... Il nostro è uno sforzo indubbiamente importante sia a livello organizzativo che gestionale ma vogliamo offrire subito agli appassionati milanesi, e non, una serie di conferenze di varie tematiche sulla zecca di Milano. Milano merita, le sue monete pure, è il primo passo che giochiamo in casa, ne arriveranno altri, ma di Milano è giusto ogni tanto parlarne, facciamolo...e speriamo in nuove passioni... Già da ora vi dico vi aspettiamo tutti, soci in primis, l'impegno e la passione del gruppo è e sarà totale, che sia una bella mattinata di cultura numismatica per tutti ma proprio tutti !
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  18. Forse qui possiamo raccogliere alcuni esempi di monete che vorremmo davvero...a parte i danni. Inizierò, con questo grande 1857 penny da Upper Canada--così tanti rim nicks.... v ------------------------------------------------------------- Maybe here we can collect some examples of coins that we would really like…except for damage. I’ll start, with this big 1857 penny from Upper Canada—so many rim nicks…. v.
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  19. Complimenti @Brennos2, la Obolos 8 offriva un gran bel gruppo di monete, grandi pedigree, grandi storie da raccontare, la seconda parte della vendita della collezione Stoecklin ha avuto un ottimo successo per un'asta elettronica, e chi ha comprato secondo me ha comprato bene. Questo tetra stando a Nomos potrebbe essere appartenuto alla collezione del Granduca russo Michailovich e venne messo in vendita da Naville nel 1922 per conto di Spink. In quell'occasione chi si aggiudicò la moneta fu un certo C.E.L. Brown, industriale anglo-svizzero, che la vinse contro Ratto e che probabilmente fu la fonte dell'acquisizione da parte del Barone Bellio. In conclusione la moneta ha potenzialmente un pedigree che risale all'800!! Ancora complimentoni Brennos!
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  20. Direi che nell'elenco dei cataloghi "must have" si può tranquillamente inserire quello della recentissima NAC 104... alcuni pezzi nella mente di molti collezionisti credo che fino a poco tempo fa fossero solo immagini in b/n
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  21. Ciò che cercavo di suscitare era una riflessione di più ampio respiro. Il nostro paese si è macchiato di crimini atroci? Certo. Conosci forse paesi con la coscienza a posto? Possiamo passarli in rassegna uno per uno, e ciò che ne risulterà è che la storia puzza di sangue, morte ed escrementi. Francia, Germania, Inghilterra, USA, Russia, Spagna, area balcanica, Cina, Giappone, la Santa Sede... e la lista prosegue fino a comprenderli tutti, ma proprio tutti. E responsabile non è mai una sola persona: gli eventi sono determinati da cause ampie e complesse, nelle quali un numero infinito di fattori risulta coinvolto. Noi possiamo provare a districare la matassa, ma più andiamo indietro nel tempo e più la realtà dell'epoca risulta lontana dal nostro mondo attuale. Per questo dicevo che la storia non va giudicata: non si può processare un episodio sulla base non solo di una legge ma di una morale e un'etica differente. Possiamo solo cercare di capirla. Dunque non assolverò Vittorio Emanuele perché non spetta a noi assolverlo o condannarlo: noi dobbiamo cercare di comprendere i fattori che hanno determinato gli eventi e riflettere sulle conseguenze e trarne magari degli insegnamenti (lo "ktema es aei" di Tucidide). Come chiacchiera da bar possiamo poi fare la classifica dei re preferiti (in Italia non ci vuole neppure granché visto che ne abbiamo avuti tre e mezzo) o giocare a far la storia con i "se", ma è un'attività che lascia il tempo che trova. Per noi oggi il fascismo è qualcosa di chiaro e ben delineato, e ci viene spontaneo catalogarlo come "male", ma nel 1922 non era affatto chiaro cosa esso fosse - e in ogni caso era qualcosa di ben diverso da ciò che sarebbe diventato il fascismo del 1926 post omicidio Matteotti e leggi fascistissime e ancor più diverso dal nazifascismo del 1938 post leggi razziali.
    1 punto
  22. Oggi vi mostro questo Vittorino: niente hoard questa volta, ma una emissione davvero insolita e interessante: D\ IMP C VICTORINVS PF AVG R\ INVICTVS *| Si tratta di una emissione che accoppia la figura della Virtus (senza scudo però) con la tipica legenda del tipo INVICTVS con il sole in corsa verso sinistra. Che ve ne pare?
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  23. ovviamente mi riferisco al lavoro in corso di stampa. Ripeto, c'è il caso dei tesoretti conservati a Gela e Agrigento che devono essere verificati. Dopo questa impresa credo che mi rivolgerò ad altro. Al momento ho la possibilità di gestire i calchi di Rizzo custoditi alla Sapienza insieme al suo carteggio di quando era direttore del "Museo dei Gessi" di Loevy e fu responsabile del trasloco delle opere da Testaccio alla città di Piacentini. Per il 2018 spero di poter presentare un progetto che mi dia modo di accedere ad un fondo o altro supporto per mandare avanti una pubblicazione di questi materiali. Chissà che non ne esca qualche dettaglio prezioso
    1 punto
  24. Io non sono un esperto ma volevo comunque farti i complimenti. bellissima moneta!
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  25. Io invece penso e l'ho detto che come Re e da un punto di vista politico, sia stato una macchietta, che ha sempre anteposto la sua famiglia agli interessi della Patria, ha favorito la presa di potere dei fascisti e ha firmato le leggi razziali, decretando la condanna a morte per molti ebrei. Qui però, e sono d'accordo con @dabbene, siamo in un forum di numismatica e dal punto di vista numismatico, è indubbio che VEIII sia stato una grande figura.
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  26. È proprio quello che mi domando, come sia possibile, con i sistemi odierni, che un pezzo del genere passi i controlli
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  27. Volendo essere cinici : la presidenza del consiglio passa ma la nobilta' resta.
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  28. Si ma Berlinguer non fece rientrare le salme in questione. Quanto al conflitto di interesse se io facessi parte di un ristretto ed elitario gruppo di persone (e la nobilta' lo e' per definizione )quanto aumenterebbe il mio prestigio all'interno dello stesso se mi trovassi in condizione di poter compiere tale operazione? O adesso I mai piu'. "A pensare male si fa peccato ma di solito ci si azzecca ". Detto questo ho voluto dare questa piega alla discussione per avere un altro punto di vista,per completezza. Lungi da me qualsiasi velleita' politica ,e' solo "pour parler" ,visto che parliamo di Savoia.
    1 punto
  29. Confermo la n°278/5 del MIR. Potete osservare infatti che al termine "anepigrafi" sul MIR fanno seguito tre punti interrogativi proprio a sottolineare i dubbi sulla presenza o meno di legenda (o quale legenda) fosse presente sulla moneta in considerazione dei pochissimi esemplari noti in cui la stessa non è leggibile. Con questo tuo esemplare è ora possibile togliere il dubbio. PS Complimenti a tutti per gli esemplari postati. Anche se la bassa conservazione solitamente è la regola in queste monete ne ho visti di veramente belli e rari!
    1 punto
  30. 1 punto
  31. Wow, davvero un bell'esemplare, direi che hai fatto un ottimo ritrovamento
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  32. Salve zenzero tra matti ci si intende, infatti ho in collezione con parecchi "rottami"specialmente per lucca, certe monete non le trovi in coservazione bb figurati spl/fdc ,la moneta di pisa ai fatto bene ha prenderla e rara per via della scritta " pisani communis" tutte le altre hanno populi pisani,sono stato tentato parecchie volte di comprarla,in compenso le tessere di pisa all'asta le ho prese io......
    1 punto
  33. La moneta è un PR 127a con riferimento al Corpus n. 851...dove si vedono dei puntini in tratteggio ad evidenziare che la moneta non è leggibile. Ma gli autori in nota dettagliano che non hanno mai visto è conosciuto esemplari del tipo Cagiati 3, cioè anepigrafi; di conseguenza potrebbe esserci stato un errore di catalogazione del Cagiati. Questa moneta confermerebbe l'ipotesi avanzata dagli autori.
    1 punto
  34. Be, nulla da ridire su ciò che hai detto, sarà sicuramente stata dura trovarsi in un ruolo che non è ciò che vorremmo, con un padre che è tutto l opposto di te e che non fatico affatto a vederlo approvare l operato di bava beccaris...che riposi pure in pace in italia, nessunissimo problema.. Però, però...un giudizio bisognerà pure formarselo nella coscienza, un giudizio anche fondato su ciò che è accaduto a noi ed i nostri cari, e su ciò che vorremmo per il futuro delle generazioni di giovani italiani.. Altrimenti, a stare qua ad analizzare la psiche di chi ha avuto potere troveremmo sicuramente traumi e situazioni difficili anche nella storia di stalin o Hitler e tanti altri. Però bisogna decidere, avere un parere, ed il mio, non me ne voglia chi la pensa diversamente, non può che essere negativo, e vorrei dire, con tutti i difetti, votata con brogli o meno, io dico nettamente e con forza: viva la Repubblica! Che con tutti i suoi difetti ci permette anche solo di esprimere le nostre opinioni su questo forum senza essere mandati al confino, o senza dover sperare che i traumi e le problematiche infantili del prossimo re non lo spingano a dare il potere ad un dittatore per risolvere i propri nodi interiori.
    1 punto
  35. Buonasera e ben trovati, per prima cosa vorrei dire che ho molto apprezzato gli interventi di TUTTI ma proprio TUTTI...discussione condotta con garbo e sobrietà seppur, a volte, con differenti punti di vista, bravi, non era facile! La mia posizione sull'argomento è molto semplice: Far rientrare la salma e seppellirla in Italia nel santuario di Vicoforte Mondovì (a non più di 15 Km da casa mia), non credo sia un gesto di "riabilitazione" (ammesso che qualcuno la ritenesse necessaria) o sinonimo di aver "dimenticato" o "perdonato" cosa il Re possa aver sbagliato o commesso (anche qui senza voler dare giudizi storici di cui non mi ritengo all'altezza) ma forse è semplicemente un modo per dire che abbiamo superato la paura di quello che poteva simboleggiare... Non si superano gli estremismi, gli abusi, il razzismo o che so altro con i divieti, con l'esilio o con le imposizioni di legge ma con la cultura, il dibattito ed il buon senso... Grazie a tutti e buona serata, Massimo.
    1 punto
  36. Non posso esserne sicuro, perché non possiedo il RIC 3. Tuttavia con il RIC 2, per il quale esiste una versione più recente, ho notato che solo l'ultima edizione utilizza referenze diverse per le monete qualora la differenza sia data esclusivamente dalla posizione della sigla S C. Nella vecchia edizione questa differenza non veniva presa in considerazione.
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  37. Solitamente una discussione funziona finché ci si confronta con rispetto e correttezza, senza che arrivi qualcuno che pretende di zittire gli altri, magari dando loro degli sciocchi. E infatti finora è andato tutto benissimo. Oltretutto mi pare che non vi sia necessità di una tutore storico: qui ci sono pochi somari, dal momento che la numismatica è una passione "seria", che presuppone una certa preparazione di base, certo superiore alla media degli utenti degli altri forum. Per questo si riescono ad esprimere qui posizioni un po' più approfondite di ciò che avviene altrove. Perché la storia, soprattutto quella contemporanea, difficilmente ha una sola chiave di lettura, e ogni episodio ha le mille sfaccettature caratteristiche della complessità del reale. Con intelligenza e preparazione, una discussione sulla storia è quanto di più interessante si possa fare. Così almeno è per me: la Storia è la mia vita; mi ci sono laureato e poi è diventata il mio lavoro. Ai miei studenti, il primo giorno di lezione, ripeto sempre l'insegnamento del mio Maestro, ossia che "la storia non va giudicata, va capita". Ed è un'attività molto più difficile di quanto si pensi.
    1 punto
  38. Non fu solo il re (volutamente in minuscolo), non fu solo la cricca di ufficiali che lo seguì nella fuga, non furono solo i gerarchi fascisti.....ma per favore non diamo la colpa a chi, ignaro, pagò per le incapacità dei sopra citati.... Per farvi un'idea nei collegamenti che seguono potete trovare l'elenco dei caduti e dei deportati della SOLA provincia di Reggio Emilia del SOLO giorno dell' 8 settembre 1943...nei giorni successivi molti altri li seguirono.. e quanti dal resto d'Italia e dai territori occupati?.. Forse molti di questi poveretti in buona fede credettero e aderirono al fascismo, forse rimasero fedeli al giuramento fatto al re...ma quella fu la loro unica colpa, non il disastro provocato dall'incapacità e dall'egoismo delle classi sopra citate... Caduti militari dell'8/9/1943 nati nella provincia di Reggio Emilia: http://www.albimemoria-istoreco.re.it/Risultati.aspx?Tabella=cadutiguerra194045&DataMorteGG=08&DataMorteMM=09&DataMorteAAAA=1943 deportati militari dell'8/9/1943 nati nella provincia di Reggio Emilia: http://www.albimemoria-istoreco.re.it/Risultati.aspx?Tabella=militariinternatiguerra194045&DataCatturaGG=08&DataCatturaMM=09&DataCatturaAAAA=1943 Volendo potete cliccare su Cerca negli Albi e selezionare un criterio di ricerca per verificare date e luoghi dal 1939 ala 1945....IMPRESSIONANTE! Per cui, dopo tanti anni, diamo pacifica sepoltura al re numismatico ma ricordiamo che molti dei nominativi che potete reperire nei collegamenti di cui sopra non hanno nemmeno avuto una degna sepoltura...e tutti ed ognuno di loro meriterebbe di essere sepolto al Pantheon. Un pacifico saluto a tutti Mario
    1 punto
  39. False tutte e due. Sotto alla "R" della firma R. BROZZI si notano i segnetti che identificano il falso.
    1 punto
  40. A parte l'ignoranza, i media sono colmi di gente imbevuta di ideologia e con una capacità di leggere e interpretare i fatti storici al livello di ragazzini di terza media. Inoltre il dibattito muore sul nascere, perché certe epoche storiche sono diventate dei tabù, tranne che per ripetere a ciclo continuo quello che il politically correct vuole.
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  41. Per me Doppia linea parziale di punti. ARAGOO, supera un O Completa = ARAGON Parziale = A / AR / ARA / ARAG / ARAGO/ARAGON Mai = ARAGOO Tutta la leggenda: REX º ET º REGINA º CAST º LEGIONIS ºARAGOO º
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  42. Buonasera Rocco, non hai idea di quanto sia curioso di vedere la tua magnifica collezione!
    1 punto
  43. Le prime due monet da 10 cent 1919 non sono buone; se si fa attenzione c'è la R di RE schiacciata (si vede bene nella seconda moneta) e inoltre il bordo è troppo sottile. In ultimo, mi dà l'impressione di essere "bombata", ossia non perfettamente piana....
    1 punto
  44. 20 Francs 1950 4 piume G.GUIRAUD 20 Francs 1950 B, 4 piume G. GUIRAUD
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  45. Questa è il 20 francs 1950 3 piume G.GUIRAUD 20 Francs 1950 3 piume GEORGES GUIRAUD 20 Francs 1950 B 3 piume GEORGES GUIRAUD
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  46. Al post n.63 vi ho mostrato un cavallo aquilano con errore nella legenda al rovescio "RECNI" . Ecco la versione napoletana con lo stesso errore. Grammi 1.89 mm 18. Di seguito le due monete.
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  47. I'd like to get the correct Arabic script of this coin (Sultanate of Demak): Around the net, I only found the latin transcript "Sultan Pungeran al-adil". I can clearly read the first line, "سلطان" (sultan) but my Arabic skills are too low to decipher the remaining parts. Can somebody help me? Thanks!
    1 punto
  48. post alcune foto dal circolo della giornata odierna, io ci sono solo in una foto ?
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