Vai al contenuto

Classifica

  1. Rocco68

    Rocco68

    Utente Storico


    • Punti

      14

    • Numero contenuti

      10769


  2. Theodor Mommsen

    Theodor Mommsen

    Utente Storico


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      1090


  3. Legio II Italica

    Legio II Italica

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      5275


  4. eliodoro

    eliodoro

    CDC


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      7005


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/29/17 in Risposte

  1. Circa 25 km a S/E di Roma, sul punto più elevato del cratere esterno del Vulcano Laziale, a 682 m di altezza sul livello del mare, sorge l’antico abitato di Tusculum. Protetto da pendii inaccessibili che lo cingono su tre lati, il sito è raggiungibile dal solo versante occidentale, percorrendo - tra felci e ceppaie di castagni - una via lastricata, detta dei Sepolcri. Dal pianoro roccioso che, per una superficie di circa 5 ha, accoglieva il municipium romano, era possibile tenere sotto controllo buona parte della Valle Latina e del litorale laziale: l’importanza strategica e difensiva di tale sito fu chiara fin dall’antichità, quando la tradizione annalistica lo dipinse come un baluardo inespugnabile, protetto da possenti mura urbiche. Con l’ascesa politica dei conti di Tuscolo, a partire dai primi anni dell’XI secolo, l’impianto urbanistico antico venne obliterato dalla civitas medievale, che tuttavia mantenne pressoché inalterato l’originario sistema difensivo. Divenuta roccaforte del casato comitale, la città rivestì un ruolo di notevole importanza economica e politica, non soltanto per il Lazio, ma per l’intera Italia centrale: un prestigio che alimentò la rivalità con la vicina capitale e portò a un insanabile conflitto. Nell’estate del 1143 Roma si ribellò contro l’autorità papale e, con la Renovatio Senatus del 21 ottobre 1144, si costituì Libero Comune: tra le direttive del nuovo corso politico c’era la ferma volontà di ricondurre nell’orbita senatoriale le comunità limitrofe, per lo più rimaste fedeli al Pontefice. Nel 1149 il papa Eugenio III (1145-1153), cacciato da Roma, si rifugiò a Tusculum per oltre sette mesi; due anni più tardi, i principi Colonna gli cedettero le loro quote di proprietà sulla città e sulla rocca. Adriano IV (1154-1159) concesse la propria metà della città a Gionata dei conti di Tuscolo, quale feudo vitalizio, in cambio di un giuramento di fedeltà. La concessione avvenne il 9 luglio 1155, alla presenza dell’imperatore Federico Barbarossa (1155-1190), giunto a Tusculum insieme al pontefice, nei giorni immediatamente successivi alla propria incoronazione imperiale, svoltasi a Roma il precedente 29 giugno. Le ostilità fra Romani e Tuscolani si acuirono nel maggio del 1167, forse a causa del mancato pagamento di un tributo imposto dal Senato; i Romani, nonostante il veto posto dal papa Alessandro III, devastarono i raccolti intorno alla città e ne assaltarono le mura. Il conte Rainone, succeduto al fratello Gionata nella guida di Tusculum, chiese aiuto al Barbarossa, il quale inviò in soccorso un esercito guidato dal cancelliere Rainaldo di Dassel, arcivescovo di Colonia (1159-1167). L’azione militare si rivelò rovinosa e le truppe imperiali furono costrette a rifugiarsi nella rocca: soltanto l’intervento di un secondo contingente, guidato dall’arcivescovo Cristiano di Magonza (1167-1183), riuscì a capovolgere la situazione. I Romani vennero affrontati e sconfitti il 29 maggio 1167, nella piana di Prataporci, ai piedi dell’attuale Monte Porzio Catone. Nel 1170 i Tuscolani, nuovamente minacciati dal Senato, fecero atto di volontaria sottomissione al pontefice, trasferendogli la piena autorità sulla civitas. Alessandro III, dall’ottobre del 1170 al gennaio del 1173, a causa degli insanabili contrasti con il Senato, trasferì la Curia nella rocca tuscolana. Durante i ventisei mesi della sua permanenza in città, cercò di appianare le ostilità con i Romani, arrivando ad accettare nel 1172 il parziale ridimensionamento – ad extimatam mensuram – dell’impianto murario, fatte salve le fortificazioni della rocca: il patto, giurato da ottocento cittadini romani, venne puntualmente disatteso nel novembre dello stesso anno, con la distruzione a fundamentis di tutte le difese cittadine. Il pontefice, nell’impossibilità di risiedere stabilmente a Roma, tornò nuovamente a Tusculum nel marzo del 1178 e dall’agosto dello stesso anno al febbraio del 1179, poi ancora dal giugno del 1180 a quello dell’anno successivo. Alessandro III morì il 30 agosto 1181 presso Civita Castellana; gli succedette l’anziano cistercense Lucio III (1181-1185) che, pur animato dalla ferma volontà di ripristinare l’autorità petrina su Roma, non riuscì a insediarsi in città. Il Senato, approfittando dei dissidi tra il nuovo papa e l’imperatore, tornò ad accampare pretese su Tusculum: non si trattava di conquistare o saccheggiare l’odiata civitas confinante, ma di annientarla. Gli abitanti della città, all’inizio dell’estate del 1183, iniziarono a scavare fossati e a ricostruire le mura, fornendo involontariamente il pretesto ai Romani per intervenire: il 28 giugno iniziò un serrato assedio che costrinse i Tuscolani a rifugiarsi nella rocca, dove tenacemente resistettero, sebbene stremati dalla mancanza d’acqua e dal propagarsi delle epidemie. Lucio III, asserragliato a Segni, sollecitò l’intervento imperiale, che si concretizzò con l’invio di un esercito guidato dall’arcivescovo Cristiano di Magonza (1167-1183). La calata del vicario imperiale, sebbene tempestiva, non servì a molto, giacché l’esercito romano, memore della sconfitta subita a Prataporci, aveva sbrigativamente tolto l’assedio alla città. L’arcivescovo guerriero, stanziatosi a Tusculum con il proprio contingente, iniziò a minacciare Roma con una serie di veloci incursioni, ma il 23 agosto 1183, fiaccato dalle febbri malariche, morì e trovò sepoltura nella città che stava difendendo. Venuto meno il sostegno di quello che il pontefice, in una lettera indirizzata al clero tedesco, ebbe a definire vir valde providus et magnificus, i Romani si sentirono incoraggiati a riprendere le ostilità e, nell’aprile del 1184, sferrarono una nuova offensiva. A nulla valse l’intervento del legato imperiale Bertoldo di Kunigsberg, inviato nell’autunno dello stesso anno pro defensione Tuscolanae et ad recolligendam roccam de Papa, dal momento che questi venne costretto ad abbandonare la campagna romana dopo pochi e infruttuosi mesi d’assedio. Il 31 maggio 1188, papa Clemente III (1187-1191), asceso al soglio pontificio il 19 dicembre dell’anno precedente, ratificò un concordato con il Senato: tra le clausole che i Romani avevano imposto nel corso delle trattative perché si giungesse a un compromesso c’era l’abbattimento di tutte le fortificazioni tuscolane e il divieto perpetuo di ricostruirle. Il pontefice aveva acconsentito, garantendol proprio sostegno e minacciando la scomunica di quanti si fossero opposti. Tusculum resistette per tre anni alle ingerenze del Comune e della Curia, fino a quando Enrico VI di Svevia (1191-1197), su istigazione del Senato che gli assicurava di far pressione sul nuovo pontefice Celestino III (1191-1198), affinché lo incoronasse imperatore, nell’aprile del 1191 ritirò il presidio di stanza in città, lasciandola nelle mani dei Romani. Il 17 aprile 1191 Tusculum, saccheggiata, ridotta un cumolo di macerie e abbandonata dai pochi cittadini superstiti, cessò per sempre di esistere. La devastazione fu tale che si perse memoria dell’originaria ubicazione dell’abitato: neppure gli eruditi del Cinquecento, mossi dal rinato interesse per le antichità classiche, riuscirono a rintracciarne il luogo esatto. La corretta localizzazione venne raggiunta soltanto all’inizio del XIX secolo, quando gli scavatori al servizio del principe Luciano Bonaparte scoprirono casualmente i resti del teatro romano. Nel corso del secolo scorso l’interesse degli archeologi per il sito diminuì drasticamente, fino quasi a scomparire. Le ricerche ripresero soltanto tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, grazie ai rilievi topografici di Lorenzo Quilici e Stefania Quilici Gigli, che riportarono Tusculum all’attenzione della comunità scientifica nazionale. A partire dal 1994 l’Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma-CSIC, in accordo con la locale Soprintendenza e l’XI Comunità Montana del Lazio, ha intrapreso lo studio sistematico dell’area, articolato finora in venti campagne di scavo. Le indagini, inizialmente incentrate sull’abitato di epoca romana, nel 2012 vennero estese alle fasi di vita post-classiche, con particolare attenzione per l’età medievale; pertanto vennero aperti una serie di sondaggi lungo il circuito murario, individuando e indagando le sezioni di maggiore interesse.
    5 punti
  2. Buonasera a tutti, condivido con voi le monete in rame che ho in collezione del 1792 per Ferdinando IV comprese le poche varianti che sono riuscito a reperire in questi anni. Inizio con la foto di tutti i pezzi e poi con la Pubblica a seguire fino al piccolo 3 Cavalli, descrivendone le particolarita' . Chiedo a chi avesse in collezione nominali in rame del 1792 di postarli per un confronto dei conii. Ringrazio quelli che vorranno dare un contributo alla discussione e Augurando a tutti un Felice e Fortunato Anno nuovo.
    3 punti
  3. Salve, stasera sottopongo alla vostra attenzione questa piastra di Ferdinando iv capelli lisci . Ha rilievi molto bassi sullo stemma e sui capelli, ma buoni sulle scritte. Gradirei i vostri pareri, grazie.
    3 punti
  4. Raccontare può essere la chiave di lettura di questo evento, raccontare Milano, la sua zecca, le sue monete, i periodi storici da ricordare, le monete simbolo, le imprese, ma anche figure di riferimento, questo sarà Res Nummariae Mediolanenses, un filo conduttore comune, un racconto in diretta per chi sarà al De La Ville, un piacere avervi tra noi quel giorno, potervi incontrare, per chi e' socio il poter ricevere subito gli Atti a colori in edizione limitata e numerata, il poter dare la possibilità in streaming di essere comunque presente anche da lontano, il poter dare a Milano un ulteriore momento culturale e numismatico. Certamente impegno totale e assoluto per la nostra Associazione che vuole rivolgersi a tutti con questo evento che sta impegnando molti, sarà un po' una prima...ma poi arriveranno la seconda, la terza...i soci avranno modo di poter partecipare a eventi in futuro esclusivi e fatti ad hoc per loro ed ad avere prodotti cartacei dedicati sempre a loro ...vediamo di essere una voce innovativa e di riuscire a portare un po' di entusiasmo in chi ancora non conosce la numismatica ...
    3 punti
  5. Da come lo descrivi, non pare essere mancanza di informazione, ma semplice scorrettezza commerciale. Una lucidatura o una spazzolatura, come un bordo ripreso, o la rimozione di un appiccagnolo, piuttosto che un foro otturato vanno sempre dichiarati in perizia, quando rilevati. Altro paio di maniche é poi il mettersi d'accordo sul protocollo di espressione del grading da utilizzare in questi casi... (...) Esempio: moneta SPL (perchè) leggermente spazzolata, o moneta leggermente spazzolata (altrimenti) FDC . Io uso il primo metodo, altri l'altro. E per il collezionista/acquirente diventa difficile se non impossibile orientarsi, soprattutto per acquisti a distanza. Una delle "forze" degli slabbers é appunto il tentativo di unificazione generale di espressione della conservazione, cosa che in Italia non é stato possibile fare nonostante le richieste esercitate negli utlimi anni, per via di interessi ed egoismi personali e, a mio avviso, molta miopia commerciale.
    3 punti
  6. Localita' stupenda , io sono diversi anni che non salgo al Tuscolo dopo varie volte , anche se non interessa la Storia e l' Archeologia , invito tutti gli utenti che vivono a Roma e nelle localita' limitrofe a Tuscolo a recarvisi , se non altro per il meraviglioso panorama che dalla rocca si ammira , immersi nel silenzio , nel verde piu' intenso e negli odori di mille varieta' di fiori e piante ; specialmente in primavera che forse e' il periodo migliore di visitare l' antichissima Citta' la cui mitica origine risale a Telegono figlio di Ulisse , ma che in realta' dal nome arcaico dovrebbe essere stato un caposaldo etrusco . Purtroppo i ruderi diepoca romana , che non sono pochi , dalla mia ultima visita erano un po' abbandonati a se stessi , protetti solo da una rete metallica che sarebbe insufficente a proteggerli dai male intenzionati . Uno dei piu' famosi tuscolani fu Ottavio Mamilio , Principe e militare latino nativo di Tusculum , del VI secolo a.C.
    3 punti
  7. Veramente complimenti per questa iniziativa - e non è la sola - dell'Associazione cordusiana, e in particolare al suo presidente e amico Mario Limido, motore instancabile di attività numismatiche. Leggendo la locandina mi ha sfiorato un pensiero fugace: che la Lombardia possa fungere da traino nazionale anche per la numismatica ? Questa non vuol essere una riflessione presuntuosa, ma il frutto della constatazione orgogliosa che qualcosa si sta muovendo, e che sarebbe nostro desiderio che alla locomotiva si accodassero molti vagoni, di un treno che arrivi fino a Napoli, Palermo, Cagliari ecc. ecc. Detto ciò, sarei felice di poter essere a Milano per questa mezza giornata, chissà che una volta tanto ci riesca !
    2 punti
  8. Con questo 3 Cavalli concludo la mia serie in rame del 1792 ....manca ancora il rarissimo Grano SICILAR, ma prima o poi lo porto a "casa". Spero di avervi fatto cosa gradita, un saluto a tutti.
    2 punti
  9. Il volume è segnalato anche su Panorama Numismatico: https://www.panorama-numismatico.com/i-quattrini-dei-reali-presidi-di-toscana/#more-9892
    2 punti
  10. Il secondo Grano 1792 D- FERDINAN. IV SICILIAR. REX Sotto P. R- VN / GRANO / CAVALLI A. 12 P. sotto 1792 leggermente incurvato verso il basso. Questo conio presenta (a differenza dei due sopra postati) il fiocco a legare la corona. Contorno a treccia.
    2 punti
  11. 2 punti
  12. Ho cercato in tutto il forum una qualche discussione riguardante il 10 Grana con Tosone di Carlo II, ma non l'ho trovata. Qualcuno, non ricordo chi, se non sbaglio, scrisse che la rarità assegnata doveva essere rivista perchè negli ultimi anni se ne erano visti un bel po'. Sarà vero, oppure se ne sono visti soltanto tre? Ho bisogno di scrivere sull'etichetta il giusto grado del momento, perciò chiedo vostri pareri. Grazie
    1 punto
  13. Nella storia in molti hanno ritenuto di poter vedere il futuro per mezzo delle arti divinatorie, attraverso l'interpretazione degli oggetti, i segni e le situazioni più svariate. L'elenco è talmente lungo che secondo me si potrebbe arrivare seriamente a parlare anche di divinazione dei frammenti di polvere visti col microscopio. Si va dalla classica cartomanzia coi tarocchi a, per citare alcune delle più strambe: Ailuromanzia (divinazione del comportamento dei gatti) Aleuromanzia (divinazione della farina, comprende i biscotti della fortuna) Alfitomanzia (divinazione dell'orzo) Alomanzia (divinazione del sale) Botanomanzia (divinazione delle piante bruciate) Caffeomanzia (divinazione dei fondi di caffè) Catottromanzia o Catoptromanzia (divinazione degli specchi o di altri oggetti riflettenti) Ceromanzia (Ceroscopia; divinazione della cera fusa versata in acqua fredda) Ciclomanzia (divinazione delle ruote) Cleidomanzia (divinazione delle chiavi) Coscinomanzia (divinazione dei setacci pendenti) Crommiomanzia (divinazione dei germogli di cipolla) Cybermanzia (divinazione con oracoli elettronici) Dafnomanzia (divinazione di corone di alloro bruciate) Eromanzia (divinazione con i movimenti dell'aria) Estispicina, Extispicina, Ieromanzia, Ieroscopia, Geromanzia o Geroscopia (divinazione delle interiora di animali sacrificati) Gastromanzia, o engastrimanzia (interpretazione dei suoni provenienti dal ventre dell'indovino o di una persona ispirata) Geloscopia (divinazione delle risa) Lampadomanzia (divinazione della luce) Margaritomanzia (divinazione dei rimbalzi delle perle) Miomanzia (divinazione dei topi) Mirmomanzia (divinazione delle formiche) Odontomanzia (divinazione dei denti) Omfalomanzia (divinazione del cordone ombelicale) Onicomanzia (divinazione delle unghie) Plastromanzia (divinazione delle crepe provocate dal calore sul guscio delle tartarughe) Podomanzia (divinazione dei piedi) Scatomanzia (divinazione delle feci, solitamente animali) Stolisomanzia (divinazione dei vestiti) Uroscopia (divinazione dell'urina a scopo diagnostico) Ora, dico io, se si può prevedere il futuro osservando i gatti, le formiche e i lampadari, oppure buttando a terra fondi di caffè, accendendo fuochi sul carapace delle tartarughe, rovistando nelle budella di maiale... e nientemeno che interpretando i suoni provenienti dal ventre dell'indovino o di una persona ispirata... perchè non dovrebbe esistere anche la nummomanzia, ovvero la divinazione delle monete e delle banconote? E quale contesto migliore di Lamoneta per sviluppare questa nuova, fantastica arte? Ecco secondo me un buon modo di procedere: concentratevi sulla divinazione numismatica, prendete una manciata di monete e buttatele sul tavolo. In base alla distribuzione generale e il lato visibile di ognuna potrete certamente ricavare un sacco d'informazioni. Potete farlo anche con le banconote, perchè come sapete la prima lettera del numero di serie indica la stamperia in cui sono state prodotte (nella prima serie lo Stato di emissione) e poi sia i numeri del seriale che la combinazione alfanumerica del codice di stampa si prestano in modo eccellente al calcolo dell'avvenire. Altro metodo può essere l'esame delle monete che si ottengono di resto, nel qual caso conterebbero come elementi d'esame il taglio e lo Stato emittente. La nummomanzia è ancora giovane: coraggio amici nummomanti, proponete i vostri metodi, scatenate la fantasia!
    1 punto
  14. Buonasera a tutti, per tutti gli appassionati del periodo vicereale posto questo grano di Filippo IV coniato nel 1622, notate qualcosa di interessante?
    1 punto
  15. Buonasera Descrivi con una parola la tua collezione.
    1 punto
  16. Ecco qui direttamente da un grande artigiano di firenze il mio regalo di Natale. da vostra esperienza, che tipo di patina si forma da velluto verde? La patina finale dipende dal colore del velluto o è qualcosa di indipendente? grazie!
    1 punto
  17. Inserisco di seguito l'ERRATA CORRIGE, scusandomi con i miei cinque lettori per i refusi presenti nel libro: Pag. 26: Nella Tabella, nella colonna Tornese leggasi 40 al posto di 10 e 20 al posto di 5. Pagg. 45 e 46: Nelle Tabelle, nella colonna Diritto leggasi FERDINANDVS al posto di FERDINANDUS. Pag. 62: Nella descrizione della moneta (1 Quattrino con sigla P.) leggasi ·P. al posto di P. Pag. 71 e INDICE: Leggasi Napoletano al posto di Partenopeo (sic!) Ringrazio fin da ora per eventuali ulteriori segnalazioni da parte vostra.
    1 punto
  18. Intendevo proprio questo.....in forma un pò diplomatica
    1 punto
  19. Quattrino di Ferrara con San Maurelio. Mi pare il tipo per Leonello d'Este con il santo in piedi... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FELEES/4 ciao Mario
    1 punto
  20. 1 punto
  21. Leggo più sopra di "falsi&falsi" e di "falsi tout court" In una vecchia discussione ( I rarissimi stateri incusi di Pal-Mol - 13/01/2015 ) si ricordavano i 5 esemplari fin qui noti di questa estremamente rara moneta di ignota polis : 4 comparsi, già nell'800, direttamente nel mercato antiquario, il 5°, forse, resoci da una ignara vanga . 2 forse autentiche, 3 ritenute false : monete rarissime per nobili collezioni e poi per Musei . Chissà quali le odierne considerazioni su questi famosi esemplari .
    1 punto
  22. Rex Neap

    ...

    Bravo @gennydbmoney, io ricordo solo un altro..... l'asta era straniera, ma non ricordo il nome.
    1 punto
  23. Una splendida , celebre e romantica moneta repubblicana che tramanda tramite la Gens Mamilia di Tusculum , nel caso specifico Caio Mamilio Limetano , le mitiche origini della antichissima citta' . Al dritto Mercurio , al rovescio Ulisse con il cane Argo . Mi scuso con @Theodor Mommsen perche' sto andando fuori tema , ma Tuscolo e' talmente affascinante che mi rimane impossibile tralasciare un po' di storia antica , precedente al suo saccheggio che ne determino' la fine .
    1 punto
  24. Ottimo @Theodor Mommsen, provero' a venire , magari in uno dei giorni in cui sarai presente anche tu . Per chi volesse arrivare al Tuscolo , si arriva tranquillamente in macchina fino ad una grande piazza dove si parcheggia , diversi anno fa' era libero e gratuito , poi si sale a piedi alla zona archeologica tramite una bella e abbastanza ripida salita . ma ne vale la pena .
    1 punto
  25. 1 punto
  26. 1 punto
  27. Secondo me trovo più divertente cercare questi difetti tra gli spiccioli che giornalmente ci capitano tra le mani, oppure rovistando nei salvadanai di amici e parenti. Il valore di questi esemplari è sempre molto soggettivo, quindi è sempre meglio essere oculati negli acquisti. E soprattutto..ATTENZIONE AGLI ARTEFATTI.
    1 punto
  28. Salve @odjob, forse l' unica soluzione per risolvere la tua ricerca potrebbe essere quella di scrivere direttamente al Comune di Ariano Irpino il quale dovrebbe possedere un archivio storico e considerando che quell' Assemblea fu per la storia del Diritto un evento importante , potrebbe averne traccia in qualche testo e forse conoscere la durata dell' Assemblea . Ariano Irpino dovrebbe conservare la sua Storia essendo localita' storica fin dall' epoca preistorica . Per contattare il Comune di Ariano Irpino : http://www.tuttitalia.it/contatti/ Un Saluto e Buon Anno
    1 punto
  29. Aggiungo il mio Grano, Per far capire le differenze dal tipo "normale"....aggiungo che questi conii al rovescio non presentano il fiocco che lega la corona. Contorno a treccia a rilievo.
    1 punto
  30. Adesso ti fornisco il mio contributo.....uno solo però; le foto non sono il massimo, le ho fatte io...e c'è un pò di pulviscolo, ma rende l'idea di una gran bella moneta.
    1 punto
  31. Le due Corone delle Pubbliche a confronto.
    1 punto
  32. Pubblica 1792 (variante). D- FERDINAN.IV.SICIL. ET HIER.REX La legenda presenta segni di ribattitura. sotto il busto lettera P. R- PVBLICA/COMMODI/TAS su tre righe (e piu' spazio fra loro) quasi a toccare il millesimo. Sotto 1792, anche qui leggermente incurvato verso il basso. In alto Corona Reale, con parte bassa "stretta". Ai lati le iniziali A. P. (In questo caso le lettere sono corrette). Ai lati corona d'alloro con 8 bacche per fronda, terminanti con gambi sottili e con nodo appena accennato. Contorno liscio. Peso 8,59 grammi.
    1 punto
  33. Ciao Legio, il gallo è interpretato come simbolo della Campania interna e del Sannio. Saluti Eliodoro
    1 punto
  34. Ma se NGC su alcune categorie di monete afferma di non poterne garantire l'autenticità .. le antiche nella fattispecie.. resta solo un modo di descrivere l'aspetto esteriore del tondello questo "slab", e a che serve sapere che un tondello è in una certa conservazione se non so nemmeno se sia una moneta?! Vedi post 54 e sito NGC: https://www.ngccoin.com/specialty-services/ancient-coins/guarantee.aspx Per il paragone slab/italiche perizie concordo che essendo sempre fallaci esseri umani a giudicare poco e nulla cambi, ma almeno i nostri "si prendono la responsabilità" di valutare esplicitamente l'autenticità e di assicurala .. NGC ti dice direttamente fatti tuoi (per le antiche si intende) e potresti avere un tappo di bottiglia AUNC invece che una litra di peso ridotto del IV sec. a.C. in conservazione m.SPL .. E allora meglio studiare .. studiare.. studiare.. con in più il piacere di toccare e non di guardare il mondo da un oblò!
    1 punto
  35. Altro splendido esemplare Praticamente senza negatività al dritto, tranne, a voler essere pignoli, due segni tra il cappello di Liberty e le lettere U S di Pluribus. Qualche segno in più al rovescio, che nel complesso mi piace meno, siamo comunque sempre su una conservazione elevata, il dritto sfiora MS64, considerando che il rovescio è qualcosa in meno, potrebbe essere MS63/63+ petronius
    1 punto
  36. Buonasera e Buone Feste a tutti, innanzi tutto. Ho letto tutti gli interventi di questo interessante confronto. Tento di dire la mia, pur ritenendomi più un appassionato di monete che un esperto di numismatica, prendendo spunto da questa immagine. E dal post di uno dei tanti forum di mumismatica americana, che vi allego. https://forums.collectors.com/discussion/967107/unc-cleaned-coins-vs-au-problem-free-coins Se ho ben capito, in America hanno introdotto un sistema di certificazione che possa tendere il più possibile all'imparzialità ed univocità del giudizio. Gli esiti possono essere discutibili (formato dello slab, impossibilità di toccare la moneta, vedere il bordo, pesare la moneta, ecc.), ma il tentativo è chiaro. Fin qui non ci vedo nulla di molto diverso dalle perizie nostrane. Ciò che invece trovo abbastanza diverso (tra criteri di giudizio italiani ed americani), sta nella presenza o assenza di tracce di pulizia, lucidatura, spazzolatura, ecc., che costituisce la discriminante fondamentale. Le monete prive di details hanno mercato, le altre come questa no (salvo rare eccezioni). Non entro nel merito se ciò sia giusto o sbagliato, ma lo trovo un elemento di maggiore chiarezza, piuttosto che sottrarre un punto o un mezzo punto (ad esempio, declassando da SPL a BB una moneta con tracce di pulizia). A tal proposito, non mi è mai capitato di leggere in nessuna perizia italiana che una moneta presenta tracce di pulizia/lavatura, ad esclusione di alcuni lotti in una recente asta di una nota numismatica bolognese, ed a mio parere questo carenza andrebbe migliorata. Quanto al rischio che le monete in slab siano state certificate da periti che hanno una scarsa conoscenza specifica di alcune monete in particolare non americane (o peggio ancora che contengano dei falsi), credo che - al netto di posizioni partigiane e/o ideologiche - lo stesso rischio possa risiedere nelle perizie italiane, con l'aggravante del conflitto di interessi, se il perito è anche venditore. Tuttavia, tengo a precisare che ho acquistato ed acquisto monete da periti/commercianti italiani, e trattengo con essi rapporti di fiducia ed amicizia. In conclusione, non ho in antipatia questo sistema di conservazione/classificazione, fino a quando non ne emergano di migliori in un mercato sempre più globalizzato, che evidentemente richiede determinate garanzie. Spero che il mio intervento, che temo rappresentare una posizione largamente minoritaria in questo forum, possa comunque essere inteso in senso costruttivo, dato che alla fine tutti siamo accomunati da una identica passione. Un caro saluto e tanti auguri ancora.
    1 punto
  37. Babbo Natale in regalo mi ha portato i tre volumi di Romolo Calciati "Corpus Nummorum Siculorum" La monetazione di bronzo. Blaise
    1 punto
  38. Eccolo qui, niente a che fare con il tuo, ma una bella monetina degna di una buona collezione...
    1 punto
  39. Mi chiedevo l'anno 1974, vero?
    1 punto
  40. 1 punto
  41. 1 punto
  42. 1 punto
  43. Da Storie di Naufragi di Deperthes : "... Pelsart volse il pensiero alle merci ed agli effetti preziosi di ragione della compagnia, dispersi nell'isola le sue indagini non tornarono infruttuose, perchè si ritrovò tutto, ad eccezione di un anello e di una catena d'oro ma prima di sera l'anello fu consegnato al capitano." "Il 25 di settembre, il capitano ed il piloto, accompagnati dai palombari guzarati ( = gujarati, del Gujarat, India Nord- Occidentale), tornarono all'infranto vascello: il cielo era sereno e bassa la marea. Ne' primi sforzi fu trovata una cassa e poco dopo ne fu pescata un'altra; ............ etc ..................... ".
    1 punto
  44. Chris Rea--Driving Home for Christmas v.
    1 punto
  45. Per MB la moneta ha circolato parecchi anni ed incomincia a perdere i rilievi più alti ed anche le date dell'anno e del valore, ecco la moneta. Spero di esserti stato utile. Saluti Marfir
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.