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  1. dabbene

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/13/18 in Risposte

  1. Ci possono essere più soluzioni, non credo la classica tipo Cronaca Numismatica in edicola o abbonamento, ci vorrebbe un editore pesante, tutto può capitare ma non la vedo a oggi. Se pensiamo a un contenitore digitale di news e articoli Lamoneta lo e' già di fatto, se c'è un evento, un Convegno, una Giornata di Studi, un nuovo libro, una rivista, un'asta, curiosità varie dove vai oggi ? Qui, non vi sono dubbi Lamoneta e' Il giornale numismatico quotidiano, poi si può razionalizzare, evidenziare, migliorare ma oggi già lo è. Se invece si entra in un discorso cartaceo ovviamente il tutto si complica per organizzazione, struttura, tempistica, anche costi . Personalmente ritengo entrambe le modalità necessarie ma indubbiamente il cartaceo e' il mio preferito . Ho vissuto e vivo due esperienze entrambe cartacee, quella dei Quaderni di Lamoneta e quella del Gazzettino del Cordusio. Una utilizza il sistema on demand Amazon in pratica stampano e vendono su richiesta a domanda, e il guadagno e' di Amazon, Lamoneta non guadagna, l'altro il Gazzettino si sviluppa su due uscite annue circa cartacee per i soli soci dellAssociazione Culturale e dopo sei mesi va in digitale per tutti , e' un contenitore di news, approfondimenti, riflessioni articoli fatto sempre da lamonetiani. Viene recapitato a tutti e ha il costo associativo annuo di 20 Euro compresi Speciale a colori come quello di Res Nummariae Mediolanenses e attività ed eventi vari per i soci, e 10 Euro per i giovani, vi assicuro che guadagni anche in questo caso non ci sono, puramente divulgazione. L'aspetto forse più problematico e' l'aspetto organizzativo e di editing veramente gravoso, controllare, accettare, modificare e poi editarli questo e' gravoso , impegnativo , ci vogliono bravi volontari, con tempo a disposizione e concentrazione, oggi il Cordusio ha questa struttura però potrebbe farlo anche Lamoneta, due modi diversi di fare divulgazione cartacea e digitale possibili e attuabili, personalmente sono e siamo a disposizione per ogni forma di collaborazione o comunque di dialogo, in fondo siamo tutti lamonetiani e sotto forme diverse la divulgazione numismatica e' ancora possibile sia in digitale che in cartaceo, qualunque idea può essere valutata sotto ogni possibile veste o come collaborazione.
    5 punti
  2. Questa volta, anziché proporvi una nuova moneta proveniente da qualche ripostiglio registrato, come ormai son solito fare, volevo portarvi un po' "dietro alle quinte" e farvi vedere come, questa attività (il collezionare monete da hoard) non sia cosa così semplice. Perché una moneta sia di provenienza certa bisogna comunque andare un po' a fondo e, per tutte le monete che finora ho acquistato, a monte (e talvolta anche a valle!) ho sempre fatto un certo lavoro d'indagine se non addirittura di intelligence. Le casistiche possibili sono molte, si va dal caso più semplice con l'asta di vendita iniziale con catalogo pubblico in cui viene presentato il ripostiglio, fino alla moneta che ormai è in circolazione da moltissimi anni e che ha subito un sacco di passaggi rischiando di perdere addirittura la traccia di provenienza originaria richiedendo quindi un attento lavoro di ricerca a ritroso. Accanto a questi vari gradi di difficoltà, ci sono poi i casi - come quello in cui recentemente mi sono imbattuto - in cui una moneta viene data come proveniente da hoard ma che in realtà, da hoard proprio non viene... perché? Sostanzialmente perché o il venditore vuole lucrare su questa caratteristica (che accresce il valore della moneta) o perché a sua volta l'ha presa come tale e quindi in buona fede la rivende così. Il caso concreto riguarda questa monetina: Claudio II (moneta di consacrazione), antoniniano; 18 mm - 1,60 gr - AE; Zecca: officina locale? D\ "DIVO C[...]IO", busto radiato e drappeggiato a destra. R\ "[...]ECRATIO", aquila stante frontalmente con testa girata a destra. La moneta viene descritta come proveniente dal ripostiglio di Morgat-en-Crozon (Finistère) il che ovviamente ha suscitato subito il mio interesse. Contattato privatamente il venditore mi riferisce di averla in collezione da più di 20 anni, di averla sempre classificata con questa provenienza ma di non disporre di particolare documentazioni né memorie circa la precedente provenienza, ma di essere piuttosto sicuro dell'attribuzione a questo ripostiglio in quanto non è cosa comune - dice lui - trovare un antoniniano di consacrazione con l'aquila vista frontalmente e che consultando un po' di bibliografia troviamo proprio un esempio di aquila frontale proveniente da questo ripostiglio. Orbene, pur tendenzialmente fidandomi della buona fede delle persone e trattandosi di un acquisto pulito e regolare in quanto per l'eventuale transazione avrei ricevuto documentazione regolare, restava comunque aperta la questione della provenienza da ripostiglio... e allora via, partiamo con le indagini! Cosa so di questo hoard? Nulla, se non che si tratta di un ripostiglio spesso citato in vari lavori e quindi di una certa importanza. Disponibile in rete non si trova nulla o quasi. Un buon punto di partenza però lo offrono il catalogo online della Biblioteca Nazionale Francese e il sito www.ric.mom.fr Il RIC online (www.ric.mom.fr) innanzitutto mi dice che: a) non esistono antoniniani ufficiali attribuiti alle zecche operative con Claudio II / Quintillo che presentino per la serie di consacrazione con Aquila un busto drappeggiato... primo elemento non proprio confortante. b) tra le opere di riferimento nel ric online trovo il titolo del saggio di studio di questo specifico ripostiglio "J.-Y. Éveillard, 'La trouvaille d'antoniniani de Morgat-en-Crozon (Finistère)', TM II (1980), 31-58" che dev'essere sicuramente una rielaborazione approfondita dello studio preliminare che avevo beccato in rete - sempre a livello di solo titolo: " Un Trésor monétaire du III siècle à Morgat en Crozon [Bulletiin de la Société archéologique du Finistère", 104, 1976] J.-Y. Eveillard et A.-H. Dizerbo". c) infine, sempre dal RIC online scopro che esiste un esemplare, il numero 780 del ripostiglio di Morgat-en-Crozon, con "Eagle stg. right, head turned left" e tre esemplari (781-783) con "Eagle stg. left, head turned right" Il catalogo della Biblioteca Nazionale di Francia invece mi riporta un po' di bibliografia di riferimento: a) "J.-Y. Éveillard, 'La trouvaille d'antoniniani de Morgat-en-Crozon (Finistère)', TM II (1980), 31-58" b) " Un Trésor monétaire du III siècle à Morgat en Crozon [Bulletiin de la Société archéologique du Finistère", 104, 1976] J.-Y. Eveillard et A.-H. Dizerbo" c) e un catalogo di vendita "Trésor du Rest-Menen en Plestin-les-grèves : 100 haches en bronze. Trésor de Sarcelles... Trésor de Morgat en Crozon... 2e partie du trésor de St-Colombier en Sarzeau...: [Vente à Marlaix, Galerie des ventes, le 5 mars 1978. commissaire-priseur Boscher] Di positivo ci sono alcuni aspetti interessanti: il ripostiglio conteneva alcuni - pochi - esemplari di antoniniani della serie DIVO CLAVDIO / aquila e che le monete (quali? quante?) sono poi state vendute in un'asta pubblica poco tempo dopo la loro scoperta e catalogazione, quindi è plausibile trovare in circolazione monete provenienti da questo ripostiglio. Rimane da capire come legare la moneta (busto non consono) con le monete catalogate... stiamo parlando degli anni '70, primi '80 quindi le attenzioni per queste monete erano ancora limitate sebbene si stesse iniziando un lavoro di catalogazione seria e di studi approfonditi sulle imitazioni locali proprio in quegli anni... può starci che il pezzo sia stato mal classificato o magari inserito in eventuali imitazioni locali e quindi non meglio precisato nella catalogazione... certo avere i libri di riferimento potrebbe aiutare! E qui arrivano in soccorso i forum di numismatica esteri, in particolar modo dalla francia dove, parlando con un po' di "colleghi collezionisti" riesco a recuperare due paginette interessanti tratti dal lavoro più recente: a) la composizione del ripostiglio b) il catalogo delle monete della serie di consacrazione Certo, non ci sono immagini... per sperare di trovar qualcosa bisognerebbe procurarsi questo: ma è alquanto introvabile e comunque, dalle informazioni che ho ricevuto dovrebbero essere riportate le immagini delle monete più rare e di maggior importanza. E quindi? A quali conclusioni si possono arrivare? Mi sono predisposto questa serie di punti fissi: 1) secondo il RIC online, la moneta in questione è quella che viene classificata come: "Eagle stg. left, head turned right", visto che non fa menzione di "eagle stg. front"... ma cozza con la descrizione del ripostiglio che invece farebbe cadere il pezzo nel numero 780, presente in un solo esemplare... e in più i concetti di left/right spesso sono equivocati: destra di chi guarda il tondello o destra di chi è raffigurato nel tondello?!? 2) non sono repertoriate imitative della serie DIVO CLAVDIO con aquila nel ripostiglio, quindi la presenza del busto anomalo non trova una possibile spiegazione in un'ottica di produzione locale 3) volendo attribuire per certo la moneta al ripostiglio, in assenza dei dati fisici precisi per i singoli pezzi (nel report viene riportato solamente il peso medio, ma non è in nessun modo indicativo), dobbiamo considerare unicamente la descrizione... mettendo da parte quella relativa al busto dell'imperatore e quella relativa alla posizione dell'aquila... rimane solamente la chiave di lettura della legenda: - il pezzo in esame ha rovescio con legenda leggibile "[...]ECRATIO", al più, essendo generosi, "[...[...]SECRATIO"; i due tipi (per complessivi 4 esemplari) descritti nel report del ripostiglio invece hanno legenda: "CONSECRA[...]" e "CONSECRATIO" quindi non ci sarebbe alcuna corrispondenza tra il nostro pezzo e quelli descritti nel ripostiglio. In sintesi quindi sia tipo di busto che legenda del rovescio attualmente leggibile sono in apparente contrasto con quanto descritto come appartenente al ripostiglio, certo, le immagini sarebbero l'elemento determinante, ma è alquanto probabile che di immagini non ve ne sia traccia nemmeno nel catalogo di vendita per cui, in assenza di una ricevuta d'acquisto che leghi la moneta alla vendita pubblica del 1978 si può dire con ragionevole sicurezza che la moneta in questione non proviene dal ripostiglio analizzato. Ad aver tratto in inganno il venditore attuale, di cui non metto assolutamente in dubbio la buona fede, potrebbe essere stata molto probabilmente una precedente catalogazione a livello di riferimento bibliografico: molto spesso gli antoniniani del III secolo, specialmente i gallici e certi pezzi di Claudio II, Gallieno e altri imperatori più o meno contemporanei, vengono classificati anche con i cataloghi dei principali ripostigli del periodo e Morgat-en-Crozon è proprio uno di questi. Il fatto di aver davanti un antoniniano di consacrazione con aquila rappresentata frontalmente deve aver spinto il classificatore iniziale a usare il riferimento di questo ripostiglio francese per la catalogazione del pezzo dando così origine all'equivoco. Perché ho scritto questo lungo post? Perché a volte credo si bello vedere anche cosa sta dietro alla ricerca di un singolo pezzo e, nel mio piccolo, per illustrare un metodo (non IL metodo!) di lavoro per offrire uno spunto anche a chi, per la prima volta, vuole provare a cimentarsi con un approccio un po' differente al semplice (e dignitosissimo!) collezionismo di sola sensazione (ovvero = prendo la moneta semplicemente perché mi piace). Sperando di non avervi annoiati, vi saluto e vado a caccia di nuovi pezzi!
    3 punti
  3. All' inizio ero anche io un lupo solitario, troppo lontano da associazioni o circoli, per mentalità o solo per poca conoscenza. Poi un di, entrando sul forum, ho scoperto molto, molti di voi che vivevano con e per la numismatica e mi sono trovato a CASA. Anni dopo in una giornata al Museo Verri di Biassono mi sono legato ad alcuni di quelli che reputo fondamentali divulgatori per questa numismatica, entrai poi nel gruppo quelli del Cordusio ed ora faccio il possibile per presenziare e allargare il bacino numismatico informando e relazionandomi con giovani o meno. Roberto
    3 punti
  4. Si questo progetto è anche una scusa per raccogliere tanti lupi solitari, nelle valli, nelle radure, nei boschi, negli aglgomerati urbani, che vagano, continuano fortemente a vagar, e la parte positiva è sicuramente il movimento, la ricerca, l'osservare, ma anche se pur inconscio il desiderio di incontrar. L'amico Mario, fa cenno alla frammentazione, che il più delle volte non da forza necessaria per poter creare risonanze che altresì permetterebbero di portare al destinatario il messaggio. Un messaggio che vaga nell'etere in cerca di potersi fermare definitivamente in luoghi dove la passione impervia, e dove gli appassionati questa volta organizzati attendono solo l'incontro fatidico. Presupposti che da tempo sul forum sono presenti, e che hanno formato parecchi cultori, un lavoro che oggi sta dando i suoi frutti, in particolar modo ai convegni con grandi pranzi e ritrovi, cicli di conferenze in occasione delle manifestazioni più importanti, ultimamente nuovi eventi extra convegni, la nostra Associazione che sta creando aggregazione e curiosità. Tutti esempi che servono ad unire e poter desiderare sempre più il desiderio di essere parte di ciò che poi ci accomuna da sempre. Eros
    3 punti
  5. DE GREGE EPICURI Sembra un solido suberato, cioè con nucleo di rame sotto una sottilissima lamina d'oro. Falso d'epoca.
    2 punti
  6. domani al Cordusio ci saremo, tutta la collina novarese al completo
    2 punti
  7. Buona serata Complimenti per la discussione. Giusto per mettere "una ciliegina venetica" relativamente alla gente Cornelia; Andrea da Mosto, nel suo libro sulla vita dei dogi veneziani, scrive che vari storici e cronisti fanno derivare dalla gente cornelia la casata dei Cornaro (Corner) che fu una tra le 4 più antiche e denominate per questo evangeliste, che seguivano le 12 ancor più vecchie, chiamate apostoliche. Pare anche che nei primitivi tempi la famiglia si chiamasse Coronetta o Coronella e solo verso il 1152 si trasformasse in Cornara. Chiaramente, su queste derivazioni, non ci giurerei; sappiamo bene quanto ti tenessero tante famiglie nobili ad attribuirsi avi importanti se non importantissimi; a volte pescando anche nella mitologia. saluti luciano
    2 punti
  8. e' un orgoglio far parte di questa splendida famiglia,sono grato a tutti voi soprattutto perche' l'entusiasmo che vedo e sento, da' una linfa non comune. ricordo come fosse ieri quando Mario era ad aspettarmi alla fine della scala mobile della MM e li e' incominciata l'avventura. Il Gazzettino e' frutto della passione che dimostrano i membri dell'associazione. grazie ancora per l'impegno che mettete.
    2 punti
  9. Ciao. Una Rivista cartacea, con cadenza mensile/bimestrale, dovrebbe rimane sempre l'obbiettivo primario. Gli esperimenti di editoria "virtuale" (vedi il GdN) non mi sembrano sempre del tutto appaganti, troppe essendo le variabili non controllabili da cui dipende il mantenimento e quindi la fruibilità costante dei contenuti pubblicati su queste riviste online, che oggi si visualizzano...ma...domani? Boh. Chi lo sa? Quelle di numismatica non sono riviste di gossip o modaiole e non so davvero a chi passerebbe mai per la testa di farsi il mazzo per redigere uno studio che finirà solo online, quando non si ha poi la certezza che esso: 1. permanga a tempo indeterminato; 2. possa godere della tutela sul copyright (sul web si scrive una cosa e poi te la ritrovi copiata a destra e a manca); 3. possa essere citato in altri studi con un preciso riferimento bibliografico e non con un cavolo di u.r.l., che oggi c'è e domani chi lo sa. Le iniziative editoriali cartacee "locali" sono certamente encomiabili ma mantengono, inevitabilmente, e non per loro demerito, un alto tasso di spontaneismo (lo dico in senso buono, intendiamoci) che non sempre permette loro di competere con Riviste strutturate e, sopratutto, dirette da professionisti del settore. Questo, lo ribadisco, non per "colpa" degli entusiasti animatori e contributori di quelle iniziative, pur bravissimi, ma perché un Rivista numismatica meritevole di questo nome necessita di un coordinatore/curatore che svolga professionalmente questo lavoro. Personalmente non metterò mai più solo online uno studio, un saggio o comunque un lavoro che mi è costato tempo e fatica. Non so cosa ne pensiate Voi, ma rilasciare soltanto sul web i risultati del proprio lavoro è una mancanza di rispetto alla propria fatica e al proprio impegno. Piuttosto che buttare dentro il calderone del web i frutti delle proprie fatiche, mi tengo i miei appunti e i miei documenti nel cassetto! Saluti. M.
    2 punti
  10. Il Cassanelli è l’unico testo che affronta compiutamente l’argomento. Recentemente anche Chimienti con un testo del 2015 su la “Conii e incisori della Zecca di Bologna” ha approfondito l’argomento presentando i coni tuttora disponibili dei 10 e 5 Paoli. Trovo comunque che il costo del Cassanelli sia trascurabile per un testo tutto sommato interessante. Purtroppo le fotografie sono di qualità scadente (il testo è stato fatto un po’ in economia). Vale comunque la pena di acquistarlo. Sono presenti le foto di tutti i tipi. P.S. in una recente discussione di questa stessa sezione ho postato i due articoli dei Cassanelli da cui è stato tratto successivamente il volume.
    2 punti
  11. Buongiorno. Riprendo questa discussione per condividere con voi questa new entry...niente di eccezionale ma spero che nonostante i difetti vi piaccia...in ogni caso che conservazione scrivo sul cartellino secondo voi? Io un'idea ce l'ho ma i pareri come sapete sono sempre graditi...ciau Aspettate aggiungiamo un po' di dati D: FERDINAN.IV.D.G.SICILIAR.REX P R: R.C. REALI PRESIDII QVATTRINI 17IIII98 (non vorrei dire una broccoloata ma sui 4 quattrini la D di PRESIDII sembra sia stata realizzata battendo una I sopra ad una O...che dite? io distinguo la I, dalla pancia della D.) NOTA: peso scarso 5,86 Grazie a chi dirà la sua.
    2 punti
  12. Buongiorno. Okio direi che se uno cerca un 10 paoli quello più facile da trovare è un 10 paoli 1797 con mura piatte come quello che posti tu...ma sempre per confermare quanto scrivi cioè che ogni tipo è un caso a sé, ci sono esemplari del 97 con mura piatte rari da bekkare (lo dico in base hai pezzi che ho censito) tipo questo sotto, in cui la veduta della città e la punteggiatura in legenda sono diversi.Per curiosità che grado di rarità ha sul Cassanelli questo tipo? Grazie. Grazie Martin...io quando ne trovo una migliore di BB, che mi manca in collezione e al prezzo giusto difficilmente resisto...tra i vari propositi da collezionista c'è anche quello di mettere in fila il maggior numero possibile di varianti di questa moneta...ho una fissa per i 10 paoli
    2 punti
  13. Concedetemi una provocazione. Io credo che in questo forum ci siano le conoscenze, le competenze e le capacità necessarie e, visto che siamo tanti, anche le risorse. Immaginate una rivista cartacea di LaMoneta? Stuzzichiamo @Reficul
    2 punti
  14. E' in fondo tutto uno splendido viaggio iniziato qui non sapendo dove sarei andato e che continua dopo anni con 14.000 post alle spalle. Eppure c'è sempre la stessa voglia di entusiasmarsi con nuove avventure, nuove sfide, questa e' sicuramente una ulteriore ma ne arriveranno altre, tante, anche più importanti e diverse da questa. E più sono difficili e più c'è gusto e ci sarà soddisfazione, i progetti ci sono già, le idee anche fin troppe, bisogna crederci, svilupparle, fare con lo spirito che vorrei fosse un po' di tutti di fare per la soddisfazione di vedere qualcosa di compiuto. In fondo il tutto sempre fatto con leggerezza, con l'intento di realizzare qualcosa per la numismatica, per la divulgazione, in fondo mi sono sempre chiesto dal primo giorno cosa ho da perdere ? Nulla, assolutamente nulla e con questo spirito vorrei che si unissero altri volontari divulgatori, lasciamo qualche segno se ci riusciamo . Il mondo della numismatica non e' facile, e' molto frammentato, spesso diviso, ogni novità viene vista con sospetto, invece si dovrebbe pensare alla ricchezza che può dare un nuovo gruppo associativo che proprio perché costituitosi ora può agire a 360 gradi con grandi motivazioni e speranze. Arriveranno nuove sfide, nuovi appuntamenti , mi auguro che prevalga sempre dovunque il giusto spirito verso chi fa per il bene comune, questo e' poco ma sicuro e in fondo Lamoneta rappresenta e ha sempre rappresentato questo spirito, questi ideali, dare per la comunità cercando di seminare il segno della passione, della cultura, della nostra storia ...e' questo che cercheremo di fare virtualmente sempre qui su Lamoneta e poi nel mondo reale ....
    2 punti
  15. Buonasera a tutti, anche oggi vi propongo, come di consueto, un pezzo che non eccelle in conservazione ma comunque di interesse storico: la mezza piastra del 1706/1707 con il tipo di Tobia e l'Angelo. Proprio la particolarità del tipo merita di attratte la nostra attenzione: non mi ci dilungo io in quanto un bell'articolo di Roberto Ganganelli su GdN lo tratta estesamente: http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=2495 Io mi sono limitato a inaugurare gli acquisti del 2018 con un esemplare decisamente economico (70 euro) di questa rara moneta. Il pezzo in mio possesso è un po' martoriato (buco e montatura) ma i rilievi sono discreti: si leggono i volti non solo al D/ ma anche quelli più delicati al R/ e le nuvole mantengono consistenza. Complessivamente piacevole a mio parere. So che alcuni di voi non amano le monete forate o riparate, come ho già avuto modo di dire invece io ne sono abbastanza attratto, e volevo condividere con voi un pezzo che mi ha dato tanta soddisfazione e che sono lieto di inserire nella mia modesta collezione di catorci, visto appunto che resta di una certa rarità. Sarebbe bello se qualcuno postasse il proprio esemplare di questa moneta, non ho trovato altre discussioni su questo pezzo sul forum, e meriterebbe invece un piccolo spazio. Concludo con le "informazioni personali"... 38 mm il diametro, 15,84 grammi il peso. Buon fine settimana a tutti!
    1 punto
  16. I Cornelii furono una delle più antiche ed importanti Gens romane , nel corso dei secoli ricoprirono tutte le magistrature dello Stato in particolare il Consolato più di tutte le altre Famiglie romane , per ben 106 volte . La Gens Cornelia era divisa in diversi rami , quasi tutte di rango patrizio , come gli Scipioni , i Lentuli , i Dolabella , i Merulae , i Sullae , i Balbi e i Cinna . Vi furono anche alcuni rami di condizione plebea , quali i Nepotes e i Galli . I Cornelii , in particolare il ramo degli Scipioni , avevano propri culti e tradizioni e si distinguevano da tutte le altre Gens per la pratica dell' inumazione dei defunti in alternativa alla più diffusa cremazione , pratica alla quale facevano uso le altre famiglie romane ; famoso , come luogo di inumazione dei propri morti , è il monumentale Sepolcro degli Scipioni ancora conservato sulla Via Appia Antica , ubicato dopo la repubblicana Porta Capena e poco prima di uscire dalla imperiale Porta Appia . Il celebre Sepolcro fu scoperto nel 1614 e in seguito nel 1780 , infine il complesso divenne proprieta’ dello Stato Italiano nel 1880 . La prima notizia della scoperta del sepolcreto degli Scipioni e’ nota tramite due iscrizioni su sarcofagi che vennero rinvenuti nel 1614 , uno , intatto , conteneva il corpo di L. Cornelius Scipio che fu Questore nel 167 a.C. , l’ altro sarcofago era di L. Cornelius , figlio di Scipione Barbato , che fu Console nel 259 a.C. ; questo secondo sarcofago venne aperto e l’ iscrizione venduta ad un tagliapietre , fortunatamente un certo Grimaldi compro’ l’ iscrizione che rivendette ai Barberini che giunse cosi’ fino a noi . Nel 1780 , i fratelli Sassi gia’ proprietari del luogo , acquistarono tutto il terreno dove il secolo precedente vennero trovati i due sarcofagi degli Scipioni , ed essendo i due fratelli dei viticultori , allargarono la loro cava per farne cantine per il vino , venne cosi’ alla luce tutto il complesso ipogeo . Purtroppo i fratelli Sassi dediti esclusivamente alla viticultura arrecarono danni enormi al sepolcreto : i tanti Sarcofagi contenenti i corpi degli Scipioni furono spezzati , alcune iscrizioni si salvarono e furono portate in Vaticano , tutto l’ aspetto originario delle varie cripte fu devastato per fare spazio alle botti da vino , furono dispersi tutti gli oggetti trovati dentro i sarcofagi , un anello d’oro , sigillo di uno degli Scipioni con incisa una Vittoria su Corniola , l’ unico anello in oro di cui si ha notizia certa , venne venduto dai fratelli Sassi ad un commerciante Francese che poi lo rivendette ad un Lord inglese e chissa’ quanti altri oggetti preziosi , sfuggiti alle cronache dell’ epoca , fecero un simile fine ; pezzi unici ed inestimabili di storia arcaica romana dispersi per sempre . Quando la notizia di questo ritrovamento usci’ dall’ ambiente romano , il danno ormai fu compiuto , ma le ossa di un rappresentante di questa illustre Gens , le uniche sopravvissute alla devastazione dei Sassi , che altimenti sarebbero state disperse chissa’ dove , vennero riscattate da Angelo Quirini , un Senatore di Venezia , cosi’ Lucio Cornelio Scipione , figlio del Barbato , ebbe il privilegio di aver salve le sue venerabili ossa le quali vennero depositate dal Quirino in un’ urna di marmo in una Villa vicino Padova . Il primo Scipione che venne deposto nell’ ipogeo fu il Console del 298 a.C. Lucio Cornelio Scipione Barbato , il cui bel sarcofago in tufo peperino si trova ora ai Musei Vaticani ; presenta una lunga iscrizione in latino arcaico la quale elenca le virtu’ personali del personaggio , le cariche pubbliche ricoperte in vita e le conquiste militari ottenute da Console . CORNELIVS·LVCIVS·SCIPIO·BARBATVS· GNAIVOD·PATRE PROGNATVS·FORTIS·VIR·SAPIENSQVE—QVOIVS·FORMA·VIRTVTEI·PARISVMA FVIT—CONSOL CENSOR·AIDILIS·QVEI·FVIT·APVD·VOS—TAVRASIA·CISAVNA SAMNIO·CEPIT—SVBIGIT·OMNE·LOVCANA·OPSIDESQVE·ABDOVCIT Cornelio Lucio Scipione Barbato, generato da Gnaeus suo padre, uomo forte e saggio, la cui apparenza era in armonia con la sua virtù, che fu Console , Censore ed Edile fra voi - Catturò Taurasia Cisauna nel Sannio - soggiogò tutta la Lucania e ne tradusse ostaggi La prova che la Gens Cornelia , almeno del ramo Scipioni , era dedita alla inumazione , e’ che non furono mai trovate in questi ipogeo , olle con ceneri di defunti , ma solo sarcofagi contenenti corpi interi . Il piu’ famoso dei Corneli Scipioni , l’ Africano , non e’ certo dove fosse stato sepolto , se a Literno secondo tradizione o in questo Ipogeo , neanche nell’ antichita’ e Tito Livio stesso , si giunse con certezza a sapere dove l’ Africano fosse stato deposto , in merito esiste solo un cenno di Seneca il quale scrivendo al suo amico Lucilio afferma che si trovava a Literno per rendere omaggio alla memoria dell’ Africano presso un altare che forse rappresentava la sua tomba . Oggi l' Ipogeo presenta una serie di gallerie dove troneggia una copia del famoso sarcofago del Barbato il cui originale e' ai Musei Vaticani . In foto : Grande sarcofago che conteneva il corpo del Barbato Ingresso attuale dell' Ipogeo Pianta dell' Ipogeo dell' epoca del Piranesi e Pianta attuale Ipotesi ricostruttiva del fronte antico dell' Ipogeo
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  17. 1,21 gr. 21,36 x 21,36 mm
    1 punto
  18. Una pubblicità subliminale?
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  19. Salve Luciano @417sonia, sono d' accordo con te , queste derivazioni "moderne" dai nomi delle antiche Gens romane furono per lo piu' "invenzioni" delle famiglie nobili italiane nate improvvisamente dall' anonimato ; certamente accostare i loro cognomi che iniziavano con le stesse lettere di quelli antichi , nobilitava le casate e le arricchivano di antichita' . Ad esempio una antica e nobile casata qui a Roma , la Famiglia Massimo , fa risalire la sua origine a Fabio Massimo il Temporeggiatore , personaggio importante della Gens dei Fabii che combatte' Annibale e giusto per rimanere in argomento post , non mancano neanche gli Scipioni moderni . P.S. ALtra Famiglia nobile romana , i Frangipane , facevano derivare il loro nome "cristiano" di spezzare e dividere il pane , dalla Gens Anicia , una delle prime Gens cristiane romane . Una buona serata Claudio
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  20. Visto che le emissioni da qualche anno sono due, e non più una, probabilmente un certo equilibrio nelle tematiche probabilmente non scontenterebbe nessuno. Potrebbero proporre un tema religioso per una moneta e uno un po' più "laico" per l'altra. Io poi resto in attesa di una serie tematica, che sino ad ora in 17 anni il Vaticano non ha mai proposto per i 2 Euro commemorativi. Qualcosa che abbia un seguito per qualche anno e che renda particolari le emissioni. Un argomento che mi piacerebbe moltissimo e che secondo me renderebbe tantissimo in termini grafici potrebbe essere "Le grandi cattedrali cristiane nel Mondo"
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  21. Grazie carissimo, un saluto intanto, domani si replica al Cordusio per chi vorrà ogni domenica e' una nuova storia, un nuovo incontro con la numismatica ...
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  22. eh @Poemenius da quando si è scaricata la pila del bilancino un secolo fa la mia indolenza mi ha impedito di andare a prendere una pila nuova. Giuro che lo faccio
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  23. Ciao, recente acquisizione. Non comunissima (almeno, io non ne ho viste così tante) A tal proposito mi piacerebbe discutere sulle percentuali di rarità con cui troppo spesso (e male) vengono valutate (in euro) le monete. Mi spiego, moltissime R o RR ecc, indicate come tali dai nostri cari Cohen o RIC, oggi non lo sono più (per un sacco di motivi). Però molto spesso le quotazioni continuano a fare riferimento a quei testi. Provate a pensare a monete considerate "comuni" e che non avete mai visto in vita vostra. A voi le considerazioni
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  24. Buonasera Nikita, nel mio post ho scritto che non avevo conoscenza di falsi d'epoca della Pubblica....questo non vuol dire che non sia possibile che sia un falso. Il mio dubbio sta nel fatto che ai falsari sarebbe convenuto falsificare i nominali in argento, tipo le Piastre (guadagnandoci di piu') e non i pezzi in rame. Ti consiglio di fare foto alla luce naturale del pezzo...in varie pose (alla @Asclepia per farti capire). E comunque il pezzo andrebbe visionato e confrontato dal vivo. Saluti, Rocco.
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  26. Beh, però quando se ne va un Direttore (e non penso proprio che Roberto sia andato via "dalla sera alla mattina"), una Testata intenzionata a continuare le pubblicazioni si organizza per tempo per l'avvicendamento del Direttore. Mi pare abbastanza anomalo che si lasci andar via il Direttore senza avere pronto immediatamente il sostituto. Sempre, ovviamente, che l'intenzione dell'Editore sia quella di proseguire il lavoro. Le valutazioni sull'opportunità di continuarlo suppongo le abbiano già fatte. O aspettavano che Roberto se ne andasse per valutare la situazione? Mi sembra, "aziendalmente" poco verosimile che l'Editore si metta solo adesso a fare le valutare di convenienza. Fra l'altro, lasciare in stand-by il Portale, senza dare alcuna comunicazione ai Lettori, è abbastanza anomalo. Tutto ciò non mi fa ben sperare. M.
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  27. Ecco la moneta dopo asportazione di quell’esperienza tracce di verde come giudicate il risultato? Foto con luce naturale
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  28. Veramente, se parliamo di sovrane e marenghi (di borsa), la "passione" non c'entra proprio nulla. Sono sostanzialmente "lingotti monetati". M.
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  29. Per questa banconota da 500 lire Capranesi, su di un mio volume ho trovato raffigurato il punzone originale in rame riproducente Leonardo da Vinci con berretto, quest'ultimo utilizzato per imprimere la filigrana sulla carta. ___________ Ed una porzione della lastra calcografica originale per la riproduzione del retro del biglietto. Si tratta dell'allegoria che rappresenta la "legge", la figura è in negativo, questo particolare si trova a sinistra del gruppo marmoreo. Banconota da 100 Franchi della Banca Nazionale dell'Albania del 1940, vi è riportata la stessa figura femminile rappresentante l'agricoltura presente sul 500 lire Capranesi.
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  30. Ciao , l' oricalco era una lega usata per le monete in bronzo che corrisponde grosso modo all' attuale ottone . L' oricalco era una lega composta di rame e zinco che dava un aspetto simile all' oro ed era in percentuale composto piu' o meno da otto parti di rame e due di zinco , con questa lega la moneta in bronzo acquistatava piu' durezza e resistenza all' usura rispetto alla vecchia lega di bronzo composta da rame e stagno ; si chiamava anche "rame d'oro" .
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  31. Speriamo che un giorno si avveri un progetto di risanamento e ristrutturazione dei navigli. Roberto
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  33. Buongiorno, aggiungo alla discussione sulla serie in rame quest'immagine che ho trovato nel mio archivio, penso che sia utile.....si tratta di un 3 Cavalli 1792 con due rovesci: in rilievo e in incuso. Cosa ne pensate?
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  34. Buongiorno, Posto l'ultimo nominale della serie del 1792. Il Carlino è ostico da reperire....e ancor di piu' in alta conservazione. Questo che inserisco in discussione proviene dalla famosa Civitas Neapolis, (Varesi 17 Novembre 2003). Lotto N° 605, peso 2,02 grammi. Conservazione qBB. Collezione composta da pezzi in conservazione eccezionale....immaginate la rarita' del Carlino a reperirsi sopra il BB.
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  35. Beh se per quello il Gaazzettino del Cordusio potrebbe benissimo offrire una alternativa valida come d'altronde in parte sta facendo, tenendo conto che coloro che scrivono sono tutti Lamonetai...La voce del forum in parte e già rappresentata, e può dare spazio a chiunque voglia proporsi... Eros
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  36. Che vengano introdotte banconote da 1€ è impossibile, meglio farsene una ragione. Ci si può consolare pensando che le nuove generazioni che non hanno mai conosciuto la lira contano su sempre più "leva", e l'effetto di dare poca importanza alla moneta non li riguarda visto che sono nati direttamente con la percezione dei valori del contante che hanno sempre usato. Io mi preoccuperei della possibilità di scomparsa futura del contante, che in certi stati comincia già ad essere un rischio concreto. Ci vorrà molto tempo prima che vengano prese decisioni così radicali. Come già detto per ora sta prendendo piede una specie di movimento per la sostituzione delle banconote da 5 con monete con l'anello di polimero.
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  37. Mi ricordo quando la Domenica al Cordusio si viveva la gioia settimanale, un'appuntamento che ancor oggi ci tiene trepidamente in attesa, dove poter cogliere l'essenza dello stare insieme e cacciare il tondello fatidico. Ma quello che poi ci fece arrivare al Gazzettino, fu questa continua necessità di espressione, per ogni piccola scoperta, per ogni titubanza, per il perchè delle cose, per i continui confronti, per le domande rimaste inevase, per la frenesia di elargir emozioni. Si, perchè poi alla fine ti accorgi che non ti basta, non c'è mai abbastanza tempo, non hai mai finito di dire realmente quello che volevi, il poter udire chissà anche l'eco dei tuoi pensieri... Il Gazzettino di Quelli Del Cordusio, "forse il brano più bello che abbia mai sentito echeggiar per i sentieri della Numismatica" Eros
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  38. Mi spiace dirtelo ma: "Investimento" , "Collezione di monete" , "Piccola somma" nella stessa frase non vanno molto d'accordo. Con simpatia.
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  39. Cos'è Si sono messi a bulinare tutto il Tondello? Beh se penso che quando andai per la prima volta in bottega fuori Accademia a far pratica con il bulino..effertivamente qualche allievo come me potrebbe anche aver potuto far pratica su un vecchio rottame.. Mah.. la vedo molto dura caratteri non conformi numeri...etc. etc..
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  40. Buongiorno scusate il ritardo ho provato a fare le foto con il cellulare con luce naturale ma sono negato.
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  41. Grazie @Martin_Zilli, Continuo con il Tari' che considero molto raro. Questo in particolare....provieniva dalla InAsta N° 7, 28 Marzo 2004 in lotto con un 20 Grana 1859 di Francesco II. ( lotto N° 2476). Peso 4,54 grammi, conservazione qSPL. Caratteristica di questo pezzo è la Corona al rovescio che si trova molto alta a ridosso della....corona d'alloro.
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  42. Buongiorno a tutti, per me la moneta è autentica ma il dritto è stato ritoccato, in malo modo, probabilmente perché era molto usurata,in questo modo hanno cercato di tirare un po' fuori i rilievi ma hanno fatto più un disastro che altro...
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  43. Buonasera gente...do anche io il mio contributo fotografico alla discussione...che così con le vostre mezze e la mia facciamo tre.
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  44. Il collezionista solitario... Un simbolo, come tanti altri che vagano per il Cordusio, appassionati che nonostante il tempo sia trascorso inclemente, la solitudine li attanaglia. Molti li abbiamo avvicinati, e hanno aperto il loro cuore alle passioni, altri proseguono la via del rispettoso e assordante silenzio. Mi colpirono molto queste figure, quando bambino giravo fra i banchi del Cordusio, osservavo nelle buie domeniche invernali avvolte dalla nebbia Milanese, le sagome quiete nel lor ondeggiar. Si potea scorger, l'infinito volger della passione, una pellicola avvolta per troppo tempo.. Rimane il fascino di anni irripetibili, dove la cultura esprimeva magnificenze, dove i tondelli si trovavano, dove però le caste imperavano. Forse anche per loro abbiamo unito le nostre passioni, dando a molti l'opportunità di uscire da quelle sagome avvolte dalla nebbia da quel dolce sapor vagamente numismatico... Eros
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  45. Esiste una rivista "L'Arte del Francobollo" (giunto al n. 75) che contiene un inserto dedicato alla numismatica "L'Arte della Moneta" (giunto al n. 66). Qualche mese fa l'editore pubblicò un questionario per valutare la rispondenza del lettori ad un'eventuale sdoppiamento delle riviste: Francobollo e Moneta. Non conosco l'esito del questionario. Ma, hai visto mai che si possa ripetere la vicenda di Cronaca Filatelica che dopo alcuni anni si sdoppiò in due con Cronaca Numismatica?
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  46. Ciao @Lafayette...intanto non è corretto chiamarla moneta è più giusto definirla medaglia o gettone... Sul valore?....dipende dalla conservazione...come sempre del resto... la così detta "mezza lira" la trovi in condizioni quasi perfette dallo spl+ in su a circa 50 euro ...eccone una ora in asta... https://felsinea.bidinside.com/it/lot/31410/milano-ferdinando-i-dasburgo-lorena-/ la "lira" sempre in conservazione alta essendo un po' più rara costa qualcosina di più... C'è una coppia in asta in conservazione spl che per il momento è ferma a 75€ ecco il link https://negrini.bidinside.com/it/lot/9102/milano-ferdinando-i-1835-i-1848-lira-e-/ Sulla baia le trovi spesso in vendita a cifre un po' gonfiate... In bb/bb+ io non comprerei la coppia a più di 50 euro... In qspl trovi anche ora la coppia ad un ottantina di euro... Qui la mia mezza lira...al tempo la comprai come qfdc e come "lira" del giuramento, il peso e il diametro non era dichiarato...una volta arrivata a casa la peso e capisco che è una "mezza lira"...scontento, ma non troppo, contattai la casa d'aste con cui poi mi accordai per uno sconticino nei futuri acquisti...questo per dire cosa...che da allora ho imparato a distinguere una lira da una mezza lira senza conoscerne il peso o il diametro, basta guardare un paio di cose...al rovescio la scritta AVITA ET AUCTA ,motto dell'ordine della corona ferrea, nella "mezza lira" va oltre gli estremi della corona ferrea, mentre nella "lira" è contenuto entro gli estremi della corona(vedi foto), mentre nel dritto la legenda della mezza lira quasi si chiude sotto il busto di Ferdinando I viceversa resta larga nella lira(vedi foto)...è una cosa forse banale ma che ho imparato a mie spese spero possa essere utile a chi leggerà. Ciau.
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  47. Una volta inquadrata la moneta, prestare attenzione a sfruttare la massima risoluzione disponibile dall'inquadratura del vostro telefono Accertatevi che la messa a fuoco sia accettabile, senza dettagli particolarmente sfocati e/o con parti della moneta non catturati nell'inquadratura. Preferibilmente scattare la foto con la moneta NON periziata e/o contenuta in bustina. Vi eviterà problematiche con riflessi di luce e otterrete un risultato migliore. Ultimo controllo alla regolazione della luce, per quello che lo schermo del vostro telefono vi permetterà di notare. Procedete allo scatto facendo attenzione a non muovere il telefono. Allego le foto che sono il risultato di questo procedimento. Le ho solamente ritagliate e montate con dritto e rovescio, ma potrete tranquillamente postarle anche singolarmente. Spero di aver fatto cosa utile e divertente anche per chi non ha molta voglia di smanettare dietro ad una reflex, ma si contenta anche di uno scatto senza tanti fronzoli. Qualsiasi cosa, fatemi sapere Fabrizio
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  48. Aggiunto in collezione un nuovo esemplare
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