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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/06/18 in Risposte

  1. è solamente il primo passo di un percorso più lungo, ma comunque rimane una bella soddisfazione Se qualcuno fosse interessato a leggere la tesi, la può trovare su academia https://univp.academia.edu/MatteoSchivo
    8 punti
  2. Un francesino simpatico appena arrivato. Augustus. 27 BC-AD 14. AR Denarius (3.83 g, 2h). Lugdunum (Lyon) mint. Struck 15 BC. AVGVSTVS DIVI • F, bare head right / IMP • X across field, ACT in exergue, Apollo Citharoedus of Actium, wearing long drapery, standing facing, head left, holding plectrum in right hand and lyre in left. RIC I 171a; Lyon 28; RSC 144;
    3 punti
  3. Aggiungo ora il link del sito con gli ultimi aggiornamenti con anche le immagini di " Res nummariae mediolanenses " Un plauso doveroso al giovane webmaster @Dave95 http://www.quellidelcordusio.org/
    3 punti
  4. BBBissima ^___________^ ... proseguo poi affermando ........... ed è cosi senza sembrare chissà cosa ( non bevo superalcolici nè vino) ma ........ (rullo di tamburi) Se il mare fosse birra, io sarei un sottomarino.
    3 punti
  5. Moneta ben leggibile, sono 20 soldi di Vittorio Amedeo di Savoia (re di piemonte e sardegna) del 1794
    3 punti
  6. Giusto ieri ho acquistato da un venditore inglese un Alletto che si sta rivelando più interessante del previsto. Metto le mani avanti e chiedo venia per eventuali dati mancanti e pochezza di immagini degne di tale nome, ma al momento non ho altro per le mani al di là di quello che vado a presentarvi: D\IMP C ALLECTVS PF AVG, busto corazzato e radiato a destra; R\ VICTORIA AVG, S-A / ML, la Vittoria andante a destra con trofeo; Un'immagine "migliore" del rovescio: L'esemplare si presenta in condizioni mediocri ma è perfettamente identificabile. Erroneamente era stato catalogato dal venditore come "VICTORIA GERM" che è un raro tipo di Alletto che non si vede spesso in vendita. E sulla scorta di questa classificazione, un po' frettolosamente per non farmelo scappare - ammetto - l'ho preso. Tuttavia analizzando a bocce ferme la moneta ho visto che il pezzo non ha appunto nulla a che vedere con la "VICTORIA GERM" in quanto appunto trattasi di una apparentemente più comune titolatura terminante in AVG. ...e qui la sorpresa: con questa legenda, questi segni di zecca e questo tipo di Vittoria raffigurata è un "not in RIC" a differenza della VICTORIA GERM. Piacevole sorpresa! Approfondendo ho trovato citato solamente un altro esemplare che proviene dal Elveden Hoard 2005 ed è musealizzato al British Museum: ...di questa sì dispongo di foto migliori che permettono di apprezzare meglio il tipo! Sul dritto non mi pronuncio, ma mi sembra di individuare quanto meno per il rovescio un'identità di conio. I riferimenti con i dettagli li trovate qui: http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?assetId=560120001&objectId=3033776&partId=1 Qualche dato sul ripostiglio invece è presente qui: https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/111304 Mentre a questo link un piccolo report sintetico: http://grey-lit-suffolkarchaeology.s3.amazonaws.com/2006_032.pdf Il catalogo completo del ripostiglio mi è stato riferito essere presente in un libro che ahimè non possiedo: The Gloucester Hoard and other coin hoards (Coin Hoards from Roman Britain XIII; Moneta 113, Wetteren), pp. 174-185. Non ho trovato altre fonti né riferimenti o immagini per questa tipologia di moneta, per cui al momento mi è nota solamente in questi due esemplari. Nel saggio di Andrew Burnett The coinage of Allectus: chronology and interpretation (BNJ, 1984) manca come tipologia. Proverò a chiedere qualche informazione nel FAC per verificare se il tipo è noto in altri ritrovamenti e/o cataloghi. Come al solito, son sempre gradite le vostre osservazioni! Prometto foto migliori e dati sul peso e diametro quando arriverà la moneta.
    2 punti
  7. La mia piccola e misera raccolta della zecca di Pavia (dagli Ottoni a Federico II)
    2 punti
  8. Ciao a tutti, mi presento anche qui con un pezzettino carino della mia collezione opus Granfrancesco Enzola: La mia è uniface: qualcuno vuole condividere quelle coi rovesci? L'avete mai vista quella in argento? Buona serata!
    2 punti
  9. Te lo metto io il mi piace perché se su altre piattaforme si sprecano qui sembra quasi siano a pagamento
    2 punti
  10. Un bel denario per aumentare la collezione. Ric 42a
    2 punti
  11. Qui trovi anche quella col rovescio, in argento mai vista.
    2 punti
  12. Si in effetti di questa moneta si trovano varie tonalità di color bronzo, questa una delle mie:
    2 punti
  13. Ciao @Asclepia, ti mostro questo 10 grani 1803, nel catalogo NC. Che ne pensi?
    2 punti
  14. Buonasera Luca, le medaglie "brutte" sono a mio avviso quelle più recenti, se vai indietro nel tempo troverai delle vere opere d'arte con uno stile decisamente migliore. Io le tengo in un monetiere fatto a mano da un falegname, 12 cassetti con 16 spazi 45x45. Cordiali Saluti Silver
    2 punti
  15. Cosa mi porta a iniziare questa discussione è la stessa che ha portato un anno fa a iniziare denari di Lucca,discussione seguitissima alla quale tuttora partecipo e che continua a stupire con tanti spunti e tanti punti interrogativi ;perchè Pavia,per tanti motivi ,per i rapporti tra le due monetazioni molto contigue quella pavese e lucchese,perchè moneta molto diffusa dal 900 in avanti ,perchè di fatto moneta ufficiale del Regnum Italicum,moneta diffusa nel nord Italia,nell'Europa del Nord ,a Roma ,anche nel Sud della penisola,quindi moneta di riferimento. In teoria potremmo,se ritenete,se vi piace analizzare tutto il periodo che va dall'800 fino a Federico II cioè fino al 1250;in pratica adesso vorrei iniziare ad analizzare il periodo di questa monetazione ,quella degli imperatori ottoniani ,che impegna un periodo temporale di circa 120 anni;una premessa mi è d'obbligo,sono solo un semplice appassionato di questa monetazione,come lo sono di quella di Lucca o di Milano,un collezionista che cerca di imparare e mi piacerebbe farlo insieme a voi; so anche che nel forum ci sono importanti studiosi di questa monetazione ,se vorranno darci una mano ,illuminarci,personalmente gliene sarò grato;da parte mia oltre la passione,posso impegnarmi a postare alcuni esempi di denari in mio possesso per permettere l'inizio e la continuazione della discussione stessa. Ma iniziamo con un denaro e subito un problema ,è un Ottone I e Ottone II;perchè inizio da questo ?Qui è in atto una discussione che si è aperta con i recenti studi di Saccocci sulla classica cronologia del periodo ottoniano. Facciamo il punto sul CNI,sul Brambilla,sul Mir abbiamo questa cronologia: Ottone I imperatore-962-973-con Augustus al rovescio Ottone I imperatore ed Ottone II re-962-967 con Otto Pius Rex al rovescio Ottone II imperatore -973-983-con Inclita Civitas al rovescio Ottone III imperatore -983-1002-monete con H Tercius e varianti e con Imperator o Civitas Gloriosa al rovescio Cosa fa il Saccocci con il suo studio "il Ripostiglio Galli Tassi di Lucca" cambia questa cronologia ,poi vedremo il perchè,in questa: Ottone I Imperatore e Ottone II re-962-967 con Otto pius Rex Ottone I imperatore e Ottone II Imperatore-967-973 con Imperator/Imperator Ottone II Imp.-973-983 con Imperator/Augustus Minorità di Ottone III Imp.-983-996 con Imp/Inclita Civitas Ottone III Imp.-dopo il 996-con Tercius-Civitas Glorio Ottone III Imp.-post 996-1002 con Tercius-/Imperator I cambiamenti proposti dal Saccocci non sono di poco conto,perchè tutto questo? Cercherò di esssere breve,poi eventualmente approfondiremo:la cronologia v iene cambiata in base ai ritrovamenti e alla cronologia dei ripostigli,in particolare nel ritrovamento di Galli Tassi di Lucca e in altri con datazione precedente al 973 si trovano solo monete del tipo Otto Pius e invece l'assenza del tipo Augustus per cui risulterebbe la prima emissione degli Ottoni quella con Otto Pius riconducibile al tipo Ottone I Imperatore e Ottone II re;in queste considerazioni il Saccocci non prende in considerazione aspetti stilistici,nè varianti,ma si basa solo su aspetti storici e sui ritrovamenti reali avvenuti e certi. Il tutto non è in contrasto con gli aspetti di abbassamento ponderali sulle varie tipologie monetali rispetto agli studi precedenti ma anzi rispetterebbe una certa riduzione dei pesi per cui abbiamo: Pius Rex circa 1,25 g. Augustus circa 1,13 g. Civitas Gloriosa circa 1,21 . Tercius circa 1,21 g. Vorrei sentire il vostro parere intanto su queste nuove teorie e poi posterei finalmente questo bel ottone I e II di g.1,12 e diametro 17 mm. Nell'analisi di questi denari verranno fuori ,se vorremo vederli bene insieme tanti interessanti variabili dalle legende,il cerchio perlinato,il puntino in mezzo a Otto in alcuni casi,un triangolino in altri,la forma differente delle lettere e così via...
    1 punto
  16. Ciao amici, da qualche tempo ho questo piccolo di Andrea Dandolo (sic!, secondo il venditore), mi potete eventualmente confermare la sua attribuzione? Purtroppo lo so le foto non sono il massimo (eventualmente ne farò altre di mio), ma il tondello, la forma delle croci ed il peso sono congrui perlomeno con il periodo. Grazie a chi si vorrà cimentare in questa ardua impresa! Alvise
    1 punto
  17. MI è capitata questa monetina d'argento dall'aspetto più che vissuto e spero di aver aperto questo topic nel posto giusto. Quello che posso dire è che si tratta di Carlo VI° d'Asburgo come Imperatore del Sacro Romano e Re di Napoli (III° come Re di Sicilia) ..... se non erro. D; carol lII.d.g. (c.p.) Testa laureata con lunga capigliatura volta a destra R; rex.si (corona) et.hie (s.m.) Aquila coronata con stemma sul petto M° di zecca Simone Maurigi anno 1734 sphar 68 - MIR 538 Dovrebbe trattarsi di un tarì ha un diametro di 19 mm e pesa grammi 2,15 Ne ha passate di tutti i colori e si vede, ma ora ^______^ riposa tranquillamente in una capsula quadrum. Giuro che è l'unica moneta della mia collezione che è stata trovata (e non da me) nel classico cassetto, questo da mio zio che un giorno mi chiamò per farmi vedere una moneta di un certo carlo, ed ero convinto , visto dove abito, che si trattasse di un classico cavallo di Carlo VIII° (1495) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-C3C
    1 punto
  18. eh andre, lo conosco bene quello! grazie ma per ora solo originali.
    1 punto
  19. Molte grazie per averci segnato questo sito che ad esser sincero non conoscevo.... Ora che ho avrò un po' di tempo penso che potrei creare una discussione dove riunire tutti i siti potenzialmente utili per l'identificazione delle monete estere medievali
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  20. Chi è appassionato alla numismatica milanese non deve lasciarsi scappare lo speciale.
    1 punto
  21. Ciao @miza, grazie per i complimenti. Il problema con questo nuovo stativo è il faro a LED da 20W molto potente. Le foto che ho postato nel passato (quelle migliori) potevano usufruire del flash per avere maggior profondità, adesso, con questa nuova illuminazione devo rivedere metodo e parametri (queste sono state fatte a ISO 400, ma sembra abbia risultati migliori a ISO 800). Tornando alle monete, sono state tutt'e tre pulite con glicerina e acquaragia che ha rimosso lo sporco NON la patina. Essendo monete dozzinali e di bassa conservazione hanno subìto anche una spazzolatura ad alta velocità che ne ha esaltato la brillantezza. Ma il colore era quello già presente. Per completezza d'informazione il mio pusher numismatico non crede che questi colori siano naturali, nonostante gli abbia sottoposto, oltre le foto qui presentate, anche una seria di 7 monete (sempre 10 centesimi impero) che formavano una scala cromatica dal giallo al marrone. Io rimango dell'idea che non la lega in sé avesse i componenti in quantità variabile, bensì fosse la mescolanza degli stessi a non essere uniforme (una fusione non perfetta). Per cui la lastra da cui venivano estratti i tondelli presentava zone dove il colore variava anche notevolmente. Se, come supponi tu, il 10 centesimi "giallo" avesse subìto un trattamento con "aceto e limone" - dato il notevole tempo trascorso - si sarebbe già riscurito, non pensi? Comunque, supposta la lega metallica ben amalgamata, è molto probabile che le monete trattate tutte allo stesso modo, risultino dello stesso colore o quasi. Qui, invece, abbiamo tonalità molto distanti ( devo averne da qualche parte anche una con riflessi verdastri: la cercherò...): bisogna supporre che ognuna abbia subito un trattamento diverso, possibile, ma improbabile. Oltretutto, ho sottoposto alcune delle più usurate ad abrasione mediante mola per verificare l'interno del tondello ed ho trovato lo stesso colore della superficie...
    1 punto
  22. Ci sei andato vicino: Micipsa (figlio di Massinissa) Bronzo https://www.cgbfr.com/numidie-royaume-de-numidie-massinissa-ou-micipsa-unite-tb,bgr_354692,a.html
    1 punto
  23. Mi auguro possano emetterne anche una versione FDC... come sempre, discutibile è il fatto di emettere solo la proof, che è la "moda" di questi anni.
    1 punto
  24. Bel Ducatello; sul Massaro non so bene come si distinguessero (e se...) nelle sigle Alvise Minotto e Angelo Malipiero, visto che entrambi hanno operato sotto Giovanni II Corner.
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  25. Si fa quel che si può ??
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  26. 20 Franchi Svizzeri sono circa 17, 00 euro + spese di spedizione. Siamo in linea se è FDC, prova a chiedere altre immagini
    1 punto
  27. Da loro direttamente un domaninpotrai sempre farti costruire qualcosa su misura. Nbravi artigiani ve ne sono anche se il punto piu delicato sono proprio i vassoi che pochi danno fare bene. Bellissime ke medaglie di Paolo VI postate sopra. Rimangono tra le mue prederite e le ho quasi tutte ( le ufficiali naturalmente, le coniazioni private non mi interessano).
    1 punto
  28. Penso che l'attribuzione sia giusta.
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  29. Comperare sul denaro e vendere sulla lettera....Il top!
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  30. Concordo sul fatto che le monete in altissima conservazione si sono rivalutate nel tempo... il problema però è che se poi utilizzi come canali di acquisto e vendita le case d'asta va a finire che il guadagno lo perdi con le commissioni da pagare... quando acquisti paghi circa il 20% in più... quando vendi la percentuale può variare non so di quanto.. però siamo all'incirca tra 10% ~ 20%... per cui non so fino a che punto si può parlare di investimento. .. io lo considero solo un hobby che ha i suoi costi.. diversi o uguali ad altri hobby... un domani quando si venderà si cercherà di recuperare il più possibile senza troppe illusioni
    1 punto
  31. Buona gionata Non dimentichiamoci che le oselle, sia quelle in argento, sia quelle in oro, sono state usate spessissimo come ciondolo o come spilla. Non è un caso che se ne trovano tante in commercio con evidenti segni di appiccagnolo rimosso (spesso malamente) o delle graffette che le ritenevano in una precedente montatura. Talvolta le si trova ancora intatte con questi suppporti. saluti luciano
    1 punto
  32. Anche per me Andrea Dandolo. Prima della N c'è sicuramente una A dalla forma particolare con le estremità inferiori oblique. Arka
    1 punto
  33. Che aggiungere, noi amanti di numismatica non siamo altri che amanti dell'arte, vediamo sul lato artistico, poetico e metafisico ciò che un tempo (sottolineo un tempo) era di mero interesse economico. Meraviglioso poi abbinare le discussioni con altri tipi di riferimenti artistici , "immagini esterne" che ti proiettano altrove in una sorta di spazio tempo come le monete e "immagini interne" che vengono assorbite nel nostro animo, derivate dall'arte di modellare con le mani e applicare sapientemente pigmenti colorati ..... i loro esecutori e loro storia. poi un tempo le monete sapevano farle oggi non si riesce nemmeno a quello, proviamo a sotterrare o riporre in uno scantinato una moneta da 1 euro, dopo 1 annetto non ne rimarrà più nulla altro che patine ^____^. n.b. precisazione, da non fraintendere che chi faccia il numismatico per mestiere non sia anche un'amante della numismatica e dell'arte, è un mestiere molto importante specialmente per noi collezionisti. cit. “Torniamo all'antico e sarà un progresso.” G. Verdi. E per quanto riguarda la Sicilia meravigliosa terra, gradirei aggiungere se permettimi quanto segue, non mangio dolci....... solo salati, ma a queste opere d'arte non resisto.
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  34. Credo sia un giudizio realistico, considerando che non ce ne sono molte in questo stato conservativo. Poi mi pare di capire che questo tipo di moneta parta con delle intrinseche debolezze di conio.
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  35. Caro Biagio 71, come sempre quando ci si trova d'innanzi alla novità si tituba sempre. D'altronde come non essere colpiti da questo busto a destra? D'altronde come non essere colpiti dalle sigle? (anche se secondo me non sono ancora state censite tutte) D'altronde come non esser colpiti da alcune incongruenze nella leggenda? ( vi sono errori nel periodo borbonico con coniazione a bilanciere, figurati qui con battitura a martello e due secoli prima) D'altronde come non essere affascinati da un simile tondello? D'altronde come non essere innamorati del vicereame... D'altronde l'esemplare a mio avviso e pure buono... D'altronde cosa sarebbe senza queste buone novelle... Eros
    1 punto
  36. Salve @Gallienus giusto qualche giorno fa l'amico Toffanin mi ha portato a vedere le prime bozze del volume. notizia buona: bello, come tutte lo opere del Toffa. notizia cattiva: non si riuscirà a contenere tutta la monetazione papale in 3 volumi, ne serviranno 4. il secondo tomo, contenente 100 anni di monetato (1521-1621), vedrà la luce nel secondo semestre del 2018, probabilmente in occasione di Veronafil grazie per l'interessamento
    1 punto
  37. la prima moneta e commemorativa 2018 Taglio: 2 euro ccNazione: AustriaAnno: 2018Tiratura: 18.100.100Conservazione: qFDCLocalità: Milano Note: NEWS!!!
    1 punto
  38. Non è menzionata neanche sul MIR Salutoni odjob
    1 punto
  39. Buona giornata Quindi il ducato del post 103 non ha i fatidici 3 puntini (in effetti non erano chiarissimi), ma 4, messi a croce .... lo stesso i successivi ed è tutta un'altra storia. Quella dei sultanati e principati è una attribuzione tutta da documentare, mentre è chiaro che i compilatori dei cataloghi di alcune aste, quando non sanno che pesci pigliare, buttano li Scio! saluti luciano
    1 punto
  40. dalla BBC. svelato il codice segreto utilizzato da re Ferdinando d'Aragona per dare istruzioni a Gonzalo de Cordoba , comandante militare nell'Italia meridionale. Un codice segreto vecchio di 500 anni usato nelle lettere tra uno dei più famosi monarchi spagnoli e un comandante militare è stato rotto. Le lettere di Ferdinando d'Aragona hanno stormentato gli storici per secoli. Costruito utilizzando più di 200 caratteri speciali, sono stati decifrati dall'agenzia di intelligence del paese. Era dietro la riconquista finale - Reconquista - della Spagna dai Mori nel 1492 e dei viaggi di Colombo nelle Americhe. Le lettere tra Ferdinando e Gonzalo de Córdoba includono istruzioni sulla strategia durante le campagne militari in Italia all'inizio del XVI secolo. Sono stati scritti usando il codice segreto nel caso in cui cadessero nelle mani dei nemici. Le lettere sono esposte al Museo dell'Esercito della Spagna a Toledo e ci sono voluti servizi di intelligence quasi sei mesi per decifrarne quattro, alcune delle quali andate avanti per oltre 20 pagine. Il codice-cracking è stato descritto da alcuni come un momento di "Rosetta Stone", nella speranza che possa portare a decifrare altre lettere in codice. Immagine copyrightRADIO TELEVISION ESPANOLA Didascalia delle immaginiLe lettere furono scritte da Ferdinando d'Aragona, che fu il primo re di quella che divenne la Spagna odierna. I dettagli delineati nelle lettere vanno dalle istruzioni sui dispiegamenti delle truppe per ammonire il comandante per non aver consultato il re prima di lanciare iniziative diplomatiche. Agli inizi del XVI secolo, ci vollero 15 giorni perché le lettere arrivassero tra le residenze del monarca nell'Italia sud-orientale, dove era situato il comandante. Che aspetto aveva il codice Il misterioso sistema di codifica usato da Ferdinando d'Aragona e Gonzalo de Córdoba era molto complesso. È stato costruito utilizzando 88 simboli diversi e 237 lettere combinate. Per ogni lettera c'erano da due a sei caratteri figurativi come triangoli o numeri. Per complicare ulteriormente le cose, i simboli usati nelle lettere sono stati scritti senza separare parole e frasi. Chi stava combattendo contro chi? All'inizio del XVI secolo, Spagna e Francia combatterono per il controllo del Mediterraneo. Tra il 1499 e il 1504, la lotta si concentrò sul Regno di Napoli. La Spagna strappò il controllo di Napoli dalla Francia nel 1504 e la governò fino al 1647.
    1 punto
  41. Buona Domenica Contraffazione di un ducato di Scio, imitazione a sua volta del ducato veneziano; non so se attribuibile a qualche zecca indiana (in genere hanno una iconografia stilizzata che non è riscontrabile sul pezzo in parola), certo che quelle lettere così "arabescate" fanno pensare a chi, nelle lettere, vedeva una forma d'arte .... zecca musulmana? saluti luciano
    1 punto
  42. Ritenta ancora, Stessa casa.. https://www.deamoneta.com/auctions/view/557/3
    1 punto
  43. Purtroppo la scarsa aderenza dei cataloghi alla realtà del mercato è cosa nota. Se potessi vendere la mia collezione a prezzo di catalogo sarei già ad arrostirmi le chiappe alle Bahamas...
    1 punto
  44. VENEZIA Monetazione anonima - Mezzanino con la Madonna (decreto del 16 settembre 1497)
    1 punto
  45. E' la moneta che hanno usato in Olanda per assegnare l'Agenzia del Farmaco ?
    1 punto
  46. Caro Mario ricordiamo anche l’archetipo di questi concorsi, quello che venne prima di tutti e che forse ispiro’ iniziative similari che si sono succedute negli anni: il concorso riservato a giovani numismatici dedicato alla memoria del numismatico “Nino Rapetti” indetto, nel 2010 ( pubblicazione degli atti nel 2011) in collaborazione tra LaMoneta e la SNI la cui premiazione, memorabile, si svolse nientemeno che alla Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco. Fu un momento magico con tanti slanci e passioni che vennero a convergere nell’ottima riuscita del concorso. La pubblicazione degli atti fu pfferta dall’Associaziond Italia Numismatica attraverso la casa editrice Diana dell’amico Antonio Morello che vorrei ringraziare ancora una volta. Numerosi furono poi gli sponsor che offrirono premi e doni ai partecipanti. Anchd li l’età di alcuni partecipanti era bassissima ( ricordo un paio di 14enni). Inoltre uno dei vincitori, allora studente universitario, Simone Ardizzi, si è avviato ad una promettente carriera di studioso numismatico, oggi è un operatore museale molto apprezzato, ed ha anche partecipato, vincendo un Borsa di studio al Congresso Numismatico internazionale che si è tenuto a Taormina nel 2015. E fa davvero piacere aver ritrovato nel concorso di Bergamo un altro partecipante al Nino Rapetti, Magdi Nassar che da allora ha avviato e proseguito un’instancabile attività pubblicistica e organizzativa che lo ha visto fondare il Circolo dei Giovani Numismatici, la rivista il Tondello, oltre a numerosi articoli e contributi che Magdi ha realizzato nel corso di questi anni. come vedi Mario, il seme di queste iniziative è prezioso e se ben piantato può ben germogliare, convogliando tante risorse, che in assenza, magari sarebbero andate disperse, e fungendo da catalizzatore alla passione di tanti giovani che trovano in questi concorsi la possibilità di esprimere il loro talento e condividerlo con gli altri. Complimenti a te e a Giampietro e agli altri organizzatori per questa lodevolissima iniziativa. E complimenti a tutti i partecipanti. Bravi. Avanti cosi!
    1 punto
  47. Buona giornata Grazie della spiegazione che condivido; credo proprio che sia impossibile trovare una fonte nella quale venga spiegato con quale successione si dovevano imprimere i coni; chissà poi se effettivamente c'era un manuale per spiegarlo. Non penso, perché queste informazioni potevano variare da moneta a moneta, erano frutto di esperienza e maestria del preparatore dei conii; credo che queste operazioni venissero tramandate verbalmente dall'operaio più esperto a quello più giovane. saluti luciano
    1 punto
  48. guarda qui date uguali ma molto diverse.
    1 punto
  49. A beh .... allora posto anche il mio Vedo adesso, dal confronto, che il mio ha l'anellino come segno segreto, mentre i vostri sono del tipo senza ... vedo anche che, a schiacciature, non sono indenne.
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  50. Il terzo non mi convince per lo stile, la patina ed altro. IL primo ha subito pesanti interventi di bulino. Il secondo potrebbe essere l'unico interessante ma occorre vederlo da vicino per dare una valutazione
    1 punto
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