Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/07/18 in Risposte
-
Carissimi, eccomi nuovamente a voi, stasera, ops stanotte voglio donarvi un tondello speciale, qualcuno a cui piace molto questo nominale rimarrà piacevolmente colpito, gli altri penso apprezzeranno per la particolarità dello stesso, e per la sua inconsuetudine.. Si, non pecca certo per bellezza, non pecca certo per qualità, ma è li il suo fascino sta nell'esser inaspettato, un pò come a volte è la nostra vita... Eros5 punti
-
Dopo l'attacco di Pearl Harbor (7 dicembre 1941), il governo americano temeva che i giapponesi stessero per invadere le Hawaii. Temendo che gli invasori potessero impossessarsi delle riserve di dollari presenti nelle isole, si decise di ritirare tutte le banconote e di sostituirle con biglietti sovrastampati "HAWAII" e con sigillo di colore marrone, differente da quelli usati per i dollari in circolazione all'epoca (verde per le Federal Reserve Notes, azzurro per i Silver Certificates, rosso per le US Notes). Un mese dopo l'attacco, il 10 gennaio 1942 venne fissato un tetto al quantatitivo di dollari che i privati e le imprese potevano possedere (200$ e 500$ rispettivamente, oltre delle riserve per pagare gli stipendi). A fine giugno 1942 vennero messe in circolazione le nuove banconote con l'ordine tassativo che a partire dal successivo 15 luglio potevano circolare nelle Hawaii solo i dollari sovrastampati. Alla fine, ci si ritrovò con con un grosso quantitativo (200 milioni di $) di banconote ritirate; piuttosto che rispedirle in patria, con tutti i rischi conseguenti, venne deciso di distruggerle... si utilizzò prima un crematorio e poi la fornace di una raffineria di canna da zucchero. All'epoca circolavano tutti i tagli da 1 a 1000$, ma venne deciso di immettere in circolazione solo i tagli più bassi da 1-5-10-20$: 1 dollaro "Silver Certificate" della serie 1935-A 5-10-20 dollari "Federal Reserve Note" della serie 1934-A per il distretto di San Francisco (all'epoca, e tutt'oggi, competente per le Hawaii) Il biglietto da 1$ è il più comune, emesso in circa 35 milioni di pezzi. Gli altri sono meno semplici da trovare, emessi in 9,4 (il 5$), 10,4 (il 10$) 11,2 (il 20$) milioni di pezzi. Non si sa quanti esattamente siano arrivati ai giorni nostri. Poi ci sono le serie sostitutive, emesse in circa 50000 pezzi per taglio, davvero rare. Dopo aver inserito in collezione il pezzo da 1$, ho dovuto penare non poco per trovare gli altri tre ad un pezzo decente, oltre a cercare venditori americani desiderosi di spedire in Europa. Questi biglietti, 1$ a parte, non li ho mai visti dalle ns. parti. Il 5$ è il meno facile da reperire... ed infatti è il meno bello dei quattro. Il risultato finale in ogni caso mi ha lasciato soddisfatto... i quattro biglietti hawaiiani uno sotto l'altro sono davvero belli da vedere In particolare la sovrastampa aggiunge un tocco di particolarità.3 punti
-
3 punti
-
La monetazione di Sede Vacante è un'esigenza che nasce dalla necessità che oro e argento portato in Zecca potessero essere monetati anche dopo la morte del Pontefice. E' chiaro che, contrariamente ad altri regnanti, non vi era un "principe" successore, ma un Cardinale Camerlengo a nome del quale, appunto, si coniavano le monete. Per quest'ultimo si trattava anche di un lustro personale (nell'Ottocento in particolare, si veda il card. Bartolomeo Pacca) ma la bassa tiratura delle monete (non sempre) era in genere determinata dal breve periodo concesso alla preparazione dei conii prima della nomina del nuovo Pontefice. In realtà, per motivi diversi, questi conii potevano essere utilizzati per un periodo molto più lungo di quello della Sede Vacante, talora anche per anni, come avvenne a Bologna ad esempio nel 1829 dove per 3-4 anni i conii delle doppie di S.V. furono usati anche nel periodo del papato di Gregorio XVI (in mancanza di altri conii inviati da Roma per la produzione di monete d'oro). In uno stato conservatore come quello Pontificio è poi da considerare la "tradizione" legata a questa monetazione che faceva parte del protocollo in auge alla morte del Pontefice. Infine il collezionismo: era diffuso anche nel Sette-Ottocento, e non è infrequente la richiesta alla Zecca di monete di particolare scelta per soddisfare alti prelati e i clienti più vari.3 punti
-
Sabato: presente all'evento e al pranzo. Se non ho contato male sarei il 17° al desco... il 17 marzo. Per fortuna non sono eptacaidecafobo: cercherò la sedia n°17 per rimanere coerente. Del resto, anni fa presi un aereo alle 17:17. Era un venerdì 17. Non essendo precipitato, mi sono convinto che questo numero primo non è così pericoloso...3 punti
-
Ciao Luciano, il mio grazie è a tutti Voi, "vecchi" appartenenti a questo forum, che avete attivamente contribuito a costruire un vero archivio storico/numismatico al quale, noi "giovani" collezionisti possiamo attingere nozioni, storia ed importanti consigli per costruire il nostro percorso numismatico. P.S. Personalmente non posso non ringraziare sia @petronius arbiter chè @nikita_ Entrambi, hanno sempre pazientemente risposto ed eventualmente corretto i miei interventi, ed effettivamente, come da te evidenziato è sempre un piacere leggerli. Cordialmente PB3 punti
-
Un motivo per la quale mi piace la monetazione greca, magno greca e romana provinciale è data dai rovesci delle loro monete dove svariate divinità assumono sembianze pisciformi. Quella che mi piace di più è quella in cui Eros (o cupido che dir si voglia) cavalca un delfino. Mi sono imbattuto in questa rappresentazione ai tempi che furono mentre ripulivo un coloniale dell'Asia minore di Caracalla. http://eroscoin.blogspot.it/2011/03/type-21-eros-riding-on-dolphin.html http://www.ire-land.it/mitologia/divinita/eros.html Presso i Greci numerose divinità assumono sembianze pisciformi oppure sono raffigurate nell’atto di cavalcare delfini e ippocampi; il pesce è sacro, inoltre, ad Afrodite quale simbolo di fecondità e nel mito di Poseidone rappresenta la forza delle acque (il medesimo significato assume presso i romani rispetto a Venere e a Nettuno). Per via dell’assonanza tra “delphi” (delfino) e “delphy” (grembo), esso era simbolo del principio femminile e del grembo da cui si genera la vita. Inoltre, esso era sacro ad Apollo. Nell’inno omerico dedicato a tale dio, si narra che Apollo un giorno si incarnò in un delfino e balzò su una nave di mercanti cretesi diretti a Pilo, dirottandola verso Crisa, il porto ove poi sarebbe sorto il santuario di Delfi e dove egli aveva già ucciso il mostro Pitone. Delfòi stessa (Delfi) si chiamò così appunto da delfìs, delfino. La narrazione prosegue affermando che quei marinai cretesi furono preposti dal dio quali primi custodi e sacerdoti del santuario. Un altro racconto riporta che Dioniso ebbe occasione di chiedere ad alcuni pirati di trasportarlo da Argo a Nasso, ma scoprì un complotto ordito da costoro per venderlo come schiavo. Dopo essere stato legato all’albero maestro della nave, il dio scatenò la sua ira, trasformando i remi in serpenti, aggrovigliando il vascello nell’edera e paralizzandola con tralci di vite, finché i pirati non si gettarono in mare impauriti, trasformati in delfini. Da allora essi sono amici degli uomini e si adoperano per salvarli dai flutti, come espiazione e pentimento dell’antico misfatto. Ai delfini è legato anche il noto mito di Arione, la cui versione più antica è narrata da Erodoto. Arione era un musico di Lesbo al quale era stato concesso dal suo padrone – il tiranno di Corinto – il permesso di viaggiare per la Magna Grecia e la Sicilia, per arricchirsi grazie al suo canto. Allorché volle tornare in patria, i marinai della nave su cui era imbarcato congiurarono per ucciderlo e derubarlo; tuttavia gli apparve in sogno Apollo che lo avvertì del pericolo e gli promise il suo aiuto. Quando i marinai lo aggredirono, Arione ottenne di poter cantare un’ultima volta: al suono della sua voce, un branco di delfini accorse verso la nave e Arione, fidando nell’aiuto promesso, si tuffò in acqua ove venne raccolto da un delfino, che lo condusse illeso a riva. Una volta salvo e al sicuro, Arione dedicò un ex-voto ad Apollo e tornò alla nativa Corinto. In ricordo di quell’evento, Apollo trasformò la lira di Arione e il delfino che lo aveva soccorso nella costellazione della Lira. Gli antichi greci consideravano un crimine contro le leggi dell’amicizia trattenere nelle reti i delfini che vi capitavano, ancor peggio era ucciderli. Questo rispetto e affetto dell’uomo verso il delfino spiega le molteplici rappresentazioni riportate su monumenti ed oggetti d’arte; numerose furono le città sulle cui monete era incisa la figura del delfino: Argo, Sagunto, Messina, Catania, Taranto. In area romana, a parte i parallelismi già ricordati con i culti greci, troviamo ampia dissertazione sui delfini in Plinio il Vecchio, il quale, in particolare, pone il problema della loro natura di mammiferi e del loro modo di respirare, nonché rileva la loro caratteristica di emettere suoni simili alla voce umana e il fatto che essi amano essere chiamati simon(nome con il quale greci e latini li appellavano per il loro profilo camuso; simòs in greco e simus in latino significa difatti “camuso”). Egli scrisse: «Il delfino è il più veloce di tutti gli animali, non solo di quelli marini; egli supera in velocità l’uccello e la saetta. I delfini, contro la natura degli altri animali d’acqua, hanno lingua mobile, corta e larga, poco differente da quella del maiale. Invece della voce producono un gemito simile a quello dell’uomo, hanno la schiena arcuata, il muso schiacciato, che in latino si dice simo e perciò tutti meravigliosamente li conoscono questo nome, Simone, ed hanno caro d’essere così chiamati. Sono i delfini non solo amici dell’uomo, ma anche della musica e soprattutto si dilettano del suono degli organi». Plinio narra di un delfino che, ai tempi di Augusto, visse nel lago Lucrino e divenne amico di un fanciullo, che andava a scuola da Baia a Pozzuoli: ogni giorno il ragazzino montava sul delfino che lo portava a scuola e poi a casa. Poco dopo la morte precoce del bambino, anche il delfino morì di dolore per l’amico perduto. Plinio prosegue con altri fatti, come quello, ad esempio, di delfini che, nel territorio di Nimes in Provenza, accorrono alla voce di pescatori di muggini perché li aiutino nella pesca.2 punti
-
Uno dei progetti della associazione è sicuramente quello di arricchire il canale YouTube con contributi video dei vari eventi, ma anche con altri contributi aventi per oggetto monete, storia, interviste.... personalmente credo che possa essere uno strumento per rendere più fruibile la numismatica a tutti2 punti
-
Le monete non si buttuna mai,per me. Magari le regali ad un bimbino per fargli venir la voglia per la Numismatica......2 punti
-
Fermo restando l'indubbio valore del forum nel rispondere a ogni genere di quesito, mi permetto di consigliarti spassionatamente di concentrarti su un determinato periodo storico, consultare cataloghi, imparare piano piano a valutare autonomamente la conservazione delle banconote, ecc... Vedrai che in questa maniera aumenterà anche la "passione" e non solo "l'interesse" collezionistico. Saluti.2 punti
-
Secondo me siamo alla fine del 1400, Carlo V Grosso da 3 bolognini (armetta Balbani) - Bellesia 62 punti
-
Io posso anticipare che i numeri di serie sulle attuali banconote non sono affatto una novità e per chiarire questa affermazione rinvio, nel frattempo, alla lettura di questo articolo: https://www.academia.edu/29688676/F._De_Luca_Le_numerazioni_alfabetiche_sulle_monete_greche_le_antenate_degli_attuali_numeri_di_serie_sulle_banconote_PANORAMA_NUMISMATICO_Settembre_2016 Ma non vi preoccupate vi dirò tutto in maniera chiara e lineare il 17 marzo....2 punti
-
Buona giornata Grazie "PriamoB" per aver riportato in evidenza questa bella discussione di @petronius arbiter, è sempre un piacere leggerlo. saluti luciano2 punti
-
un evento che celebra altre zecche oltre che quella di Milano, oggetto del primo convegno. Un passo verso i nuovi soci che non sono soltanto milanesi.2 punti
-
Penso sia da ricercare fra le monete del regno di Sicilia...uno spunto... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FSC/5 Ciao Mario2 punti
-
ok, come convivente sei il top, ma come agente segreto... devi ancora farne di strada!2 punti
-
Carissimi Lamonetiani, avendo finalmente completato l'annata con monete in buona conservazione, desidero condividerle con Voi - come già feci con quelle del Cinquantenario - prima di archiviarle in luogo climatizzato e sicuro. Vi ringrazio fin d'ora per l'attenzione e per gli eventuali commenti.1 punto
-
Aggiunta in collezione questa piccola moneta astigiana Sesino Carlo V Imperatore per Milano1 punto
-
La fondazione del circolo è avvenuta nel 1936, quando un ristretto gruppo di collezionisti di monete e medaglie diede vita a Genova al Circolo Numismatico Ligure, allo scopo, tra l’altro, di riprendere a distanza di anni la tradizione genovese rivolta alla ricerca numismatica cui si erano dedicati Serra, Gandolfi, Ruggero, Desimoni e altri appassionati studiosi. Corrado Astengo, già a quell’epoca noto collezionista ed appassionato studioso di monete genovesi e della Liguria, fu tra i soci fondatori e fu eletto alla carica di Presidente del Circolo. Egli ottenne dalla Società Ligure di Storia Patria la facoltà di accogliere nella sua sede i soci del Circolo Numismatico Ligure, rendendo loro il beneficio di poter consultare la sua biblioteca ricca di testi di numismatica. L’apice del prestigio numismatico di Corrado Astengo fu la nomina, avvenuta nel 1959, alla presidenza della Società Numismatica Italiana. Il riconoscimento, da molto blasone al Circolo Numismatico Ligure, oltre ad imprezziosire l’efficace attività di Corrado Astengo e le sue grandi doti di studioso della numismatica. Dal 1964, anno della morte di Corrago Astego, ad oggi il circolo numismatico ligure è a lui intitolato. Come il suo predecessore il dott. Giovanni Pesce fu un illustre numismatico. Nel 1964, i soci dell’Astengo lo nominarono all’unanimità come nuovo Presidente. Sono molte le sue pubblicazioni in vari settori delle ricerche storiche, dalla paleontologia alla monetazione genovese. Nel 1975 escono i due testi fondamentali per l’approfondimento della numismatica ligure: il Nostro Presidente Giovanni Pesce e il socio Prof. Giuseppe Felloni pubblicano: “Le Monete Genovesi. Storia, arte ed economia delle monete di Genova dal 1139 al 1814”. Il libro è disponibile anche in lingua inglese. Giuseppe Lunardi altro illustre numismatico e socio del circolo pubblica il libro “Le monete della repubblica di Genova”. Ancora oggi questi due testi risultano fondamentale per l’approfondimento della numismatica ligure. Le case d’aste e i Periti fanno riferimento all’opera di Lunardi per catalogare/periziare le monete di genova. Nel 1980 viene pubblicato il libro di Lunardi sulle monete delle colonie genovesi; uno studio complessivo che raccoglie organicamente il materiale attribuendogli un inquadramento storico e cronologico. Uno studio unico anche perché il Corpus Nummorum Italicorum manca non solo dei volumi relativi alla Sicilia ma anche di quelli riguardanti le emissione degli italiani all’estero. La Presidenza del dott. Renzo Gardella, tuttora membro della Società Numismatica Italiana e Presidente onorario del circolo Astengo, fu un periodo molto costruttivo. Si segnala l’importante pubblicazione del socio comandante Maurice Cammarano, bravissimo numismatico, e dedicata ai luigini. Si tratta del Corpus luiginorum, edito nel 1998 e di cui è attesa una riedizione aggiornata. Nel 2000 il circolo ha curato la pubblicazione del libro di Enrico Janin: scritti di argomenti numismatici dal 1972 al 1999. In onore, come segno di gratitudine e di affetto per il predecessore, Renzo Gardella e i soci hanno raccolto tutti gli scritti, di argomenti numismatici del dott. Giovanni Pesce dal 1941 al 1991, in un volume, di oltre 200 pagine, pubblicato nel 2005. A questa presidenza ha fatto seguito, a partire dal 2007, quella del dott. Fabio Negrino, docente dell’Università di Genova e attuale consigliere della Società Numismatica Italiana e della Società Ligure di Storia Patria; quest’ultimo ha organizzato numerose conferenze e ha promosso iniziative e collaborazioni, nonché la traduzione in italiano e la prossima pubblicazione del volume del numismatico greco Mazarakis, dedicata alle imitazioni del ducato veneto nel Mediterraneo orientale. Ha inoltre promosso una pubblicazione dei soci Figari e Mosconi relativa alla monetazione alessandrina, contenente oltre 2000 immagini di monete romane alessandrine provenienti dalla collezione Datari; anche questa di prossima uscita. Oggi il circolo ha sede presso la Società Ligure di Storia Patria, nella prestigiosa cornice di Palazzo Ducale a Genova.1 punto
-
Grazie Mario per l'invito. Spero di esserci anche se con una bimba piccola programmi non se ne possono mai fare...1 punto
-
Il tema è certamente di mio interesse, ma non sono ancora certo di poter confermare in quanto l'evento coincide con un impegno familiare (gara di ginnastica di mia figlia per la quale sono ancora in attesa dell'orario definitivo). Mi auguro di riuscire a incastrare il tutto e fare un salto.1 punto
-
Ciao @Gianni1984, la moneta è di Siena, però dovresti inserire anche il peso, in modo da poterla distinguere tra quattrino e denaro piccolo, la prima foto, quella del R con croce patente è molto sfuocata non riesco a capire il segno dello zecchiere... Prendilo con le molle e di sicuro sarò corretto, andrei al periodo della delibera del 16 aprile 13711 punto
-
Si, effettivamente è in conservazione inusuale nonostante la facilissima reperibilità di questo millesimo. Ha il pregio, oltre alla conservazione, di avere una buona battuta (i gigli centrali ed il boccolo della parrucca sono ben nitidi) ma un tondello un po sfortunato, per i consueti graffi di conio. Peccato perchè sembra venire anche da una coppia di conii ben messi, e non è cosa facile trovarla con queste prerogative, vista la tiratura di questo millesimo. Se la cerchi ben impressa ed in alta conservazione, la ricerca sarà lunghetta (anche per un millesimo così comune come il 1798). Ti allego, sempre a questo riguardo, una piastra del 1795 proveniente da una buona coppia di conii (fondi lucenti al D/) ed in conservazione ancora "interessante" (uno Spl a tutti gli effetti, per l'esattezza qSpl il D/ e Spl+ il rovescio). conservazione contenuta, ma ha la sua "spettacolarità"1 punto
-
Ciao Mario, io purtroppo non posso esserci causa lavoro come avevo già accennato, vi guarderò su Youtube Ah dimenticavo che devi ritirare ancora la mia copia domenica vedo se riesco a fare un salto al mercatino. Grazie e buona serata a tutti1 punto
-
Ciao, io per esempio colleziono i due euro commemorativi di alcuni stati, in versione proof e fdc. Credo, almeno questo vale per me, che ognuno di noi voglia collezionare la moneta in modo che sia la migliore possibile a livello estetico, cioè, utopisticamente, sia la più bella di tutte...questo è un po' lo spirito di ogni collezionista, si spera di avere in collezione sempre il pezzo migliore. Va da se che la bellezza è un concetto relativo e soggettivo ed è per questo che trovo le monete proof estremamente eleganti e nelle quali poter apprezzare ogni dettaglio del conio. Se poi parliamo dei 2 euro cc, spesso la versione proof coincide con il tipo del circolante, ma diverge solo per la qualità e lavorazione del conio.1 punto
-
Adoro i Tari' di Ferdinando IV, il 1793 difficilmente lo si trova in miglior conservazione del tuo. Complimenti Roman1 punto
-
Ciao Mario, non ti posso ancora confermare la mia presenza, ti farò sapere la prossima settimana.1 punto
-
1 punto
-
Deposito vuol dire che gli paghi in anticipo tutte le emissioni che vorresti, poi loro ti spediranno tutto insieme all'uscita della tua ultima emissione utile. Guardando il mio, non c'è riportato il costo di spedizione, infatti gli ho fatto il bonifico dell'importo pari alla somma delle emissioni che ho contrassegnato. Comunque se gli mancano i soldi al momente che vedono il tuo ordine ti chiamano.1 punto
-
Ciao Mario, un plauso alle iniziative che come sempre porti avanti con determinazione. Non posso ancora confermare purtroppo la mia presenza il giorno 17. Spero vivamente di poter partecipare. Ci aggiorniamo tra qualche giorno Italo1 punto
-
Ciao, arrivata anche a me oggi. Mi è stata assegnata la divisionale 9 valori più tutte le divisionali proof e fdc, coincard comprese. Preciso che non ho mai acquistato nessuna divisionale essendo io nuovo cliente da ottobre.1 punto
-
Ora mettiamo una canzone indimenticabile, perfetta per un ballo lento nell'inverno del 1984... Bryan Adams 19841 punto
-
Tornando al discorso pranzo, non so in quale parte d’Italia c’è l’usanza che se ci sono 17 commensali occorre aggiungere un uovo sodo per non portare sfortuna. Visto che siamo numismatici io proporrei di aggiungere un testone di Carlo V1 punto
-
@El Chupacabra Senza parole, tutte insieme e davvero in altissima conservazione fanno un figurone con tanta tanta invidia...davvero i miei più sinceri complimenti!!!1 punto
-
La stessa austin mini clubman color crema del '76 stavo per comprarla nel 1984 di seconda mano per 600.000 lire giusto per avere una macchinetta "da strapazzo" come si suol dire, poi ho optato per la 500 del 1965 (foto nel post n.57). Ho comprato questa nuova 305 peugeot diesel per 9.300.000 lire, fu disegnata da Pininfarina, a confronto, pur avendo un bel pò di cose di meno, una Fiat Ritmo diesel base costava 10.500.000 lire . Facevo più di 30.000 chilometri l'anno, e quindi ne scusava la spesa del superbollo da 220.000 lire , però il primo pieno uscito dalla concessionaria mi è costato solo 21.500 lire. Lasciata con 180.000 chillometri ho saputo che il successivo proprietario gliene aveva fatti altri 175.000, cambiando solo l'olio, mettendo l'acqua nel radiatore e la nafta per viaggiare, non ne fanno più così... le canzoni sino ad ora inserite:1 punto
-
Buona giornata Momento nostalgia? Negli anni 80 già lavoravo e con i soldi messi da parte, mese dopo mese, riuscii ad acquistarmi la mia prima autovettura; se non ricordo male la pagai circa 3.500.000 di lire da Bepi Koelliker. Non ricordo se ho da qualche parte una sua foto ... ma era uguale a questa, con il portapacchi "America" fisso sul tettuccio. saluti luciano1 punto
-
Pezzi di storia, identità e radici, coloro che hanno in questa considerazione la numismatica possono comprendere e apprezzare questa trasversalità, purtroppo (per loro) non tutti la pensano così, spesse volte si considera la cosa solo sul lato veniale , ... posso capire i commercianti lo fanno per mestiere ovvio e loro li tengo fuori da questa considerazione mia personale, ma spesse volte e noto talora anche qui (non nel cordusio ovvio) .... ci sono personaggi la cui unica preoccupazione è il classico quanto vale .............. tutto il resto è fuffa, conta solo quello ... condizione a mio parere alquanto triste ma, ci sono però i veri amanti della numismatica, coloro che fanno la differenza, coloro che vedono, sentono e ... si riconoscono, riconoscono di essere una forza, una via e una missione , riconoscono che la loro passione unisce storia , identità e radici e senza passione, l’umanità, la storia, la letteratura e l’arte sarebbero inutili. un saluto e un'abbraccio a te e a tutto il cordusio1 punto
-
1 punto
-
Assegnata anche a me 1 fdc 9 valori. Mai prese Divisionali FS o argenti, ma prendo i 2 CC FS. Se può essere utile ai fini statistici1 punto
-
Ricordiamo per i soci e per gli amici della penisola, questo nuovo appuntamento che l'Associazione di Quelli del Cordusio, propone a tutti gli appassionati. Un momento per avere anche l'occasione di conoscerci...1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Riprendo questa un po' datata discussione, ma le monete sono sempre loro e Carlo V pure, perchè può essere un bel ripassino per entrare nel tema di una delle relazioni che ci saranno a Milano il 17 marzo in " Colori e monete della penisola numismatica " , buona lettura e se vorrete parliamone pure ancora....1 punto
-
15° giorno di terapia con acqua e samurai......Sempre più carina... Le nespole stanno maturando1 punto
-
Ed al bar, nello stesso periodo, con questo videogame (Asteroid), dopo aver speso 3.000/4.000 lire, superando il record di punteggio della giornata c'era la speranza di poter vincere una bottiglia di spumante del valore di............................ 1.500 lire!1 punto
-
1 punto
-
1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?