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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/21/18 in Risposte

  1. Desidero richiamare l'attenzione su un altro esemplare proposto dall'interessante asta Varesi & Tinia, che merita accurata analisi (già nella discussione su Gela era stata accennata). Si tratta del lotto 50, un tetradramma di Messana: Dovrebbe essere della serie XIV di Caltabiano, che è caratterizzata da un numero piuttosto contenuto di conii del diritto con simile scena: in tutto 10 (da D203 a D212). Innanzi tutto stupisce la presenza di conii inediti sia per il diritto sia per il rovescio e già questo elemento richiederebbe molta attenzione (è una evenienza che può sempre capitare anche dopo la pubblicazione di un accurato Corpus come quello della Caltabiano). Infatti non è corretta la classificazione come Caltabiano 526.6 (con conii D208/R223). Per confronto allego un esemplare che corrisponde esattamente ai conii di Caltabiano 526, della famosa collezione Moretti (ex NAC 13), autenticissimo: Anche analizzando gli altri conii della stessa serie XIV di Caltabiano si notano alcune incongruenze stilistiche, specie nella forma delle lettere... Poi mi colpisce anche la forma un pò "trascurata" delle zampe e zoccoli delle due mule Dalla foto sembra di rilevare che la moneta è stata pulita molto male, forse per rimuovere ossidazioni. Tuttavia ho la sensazione, che andrebbe ovviamente verificata meglio dal vivo, che la moneta abbia subito un forte attacco con acidi, non so se per la cattiva pulizia oppure per creare false ossidazioni. Resta il fatto che è una moneta con conii finora sconosciuti (non ho fatto un accurato screening nei database per rintracciare un altro esemplare con la stessa coppia di conii). Certamente fa bella coppia con il Leontinoi, col quale ha in comune la possibile provenienza da Santamaria, probabilmente per diretto acquisto privato. Ho conosciuto bene Livio Santamaria, che non aveva particolare dimestichezza con le pulizie delle monete, ma neanche con il riconoscimento di falsi, specie per le greche, a differenza del più vecchio Ernesto.... Ovviamente sarebbe stato utile conoscere grosso modo l'anno di acquisto, altrimenti tale informazione (Ex Santamaria) ha ben scarso valore...
    7 punti
  2. Già...ma prima? Come a tutti noto, la parola "Dollaro" è un'evoluzione del tedesco "Thaler", il nome dato alla prima moneta d'argento europea di grande modulo, coniata per la prima volta in Tirolo nel 1486, sei anni prima che Colombo scoprisse l'America. La moneta divenne cosí popolare nel XVI secolo che molti altri paesi ne coniarono di simili, dando loro nomi derivati da "thaler": "rijksdaaler" in Olanda, "rigsdaler" in Danimarca, "tallero" in Italia, "talar" in Polonia. Nel Nuovo Mondo, la moneta simile al tallero di uso piú comune era quella spagnola da 8 reales, conosciuta come Spanish Milled Dollar o "pezzo da otto" (piece of eight), coniata principalmente nella Zecca di Città del Messico, ma anche in Bolivia, Cile, Colombia, Guatemala e Perú. Insieme alle sue frazioni era ampiamente diffusa tra i coloni dei futuri Stati Uniti, e fu pertanto naturale che la parola "Dollaro" venisse adottata ufficialmente dal Congresso come unità di misura monetaria, una decisione caldeggiata da Thomas Jefferson sin dal Congresso Continentale del 1776. Ma prima che questo avvenisse, prima che si formassero gli Stati Uniti d'America, prima ancora che nascessero le tredici colonie inglesi, e addirittura prima che l'Arciduca Sigismondo del Tirolo coniasse, nel già ricordato 1486, il Guldengroschen, il primo Tallero della storia? Cosa usavano gli indigeni? E i primi coloni europei, afflitti da una cronica penuria di monete "tradizionali", come si regolavano per il commercio e gli scambi con le popolazioni native? Cercheremo di dare una risposta a tali domande in questa discussione che, partendo dall'America precolombiana, arriverà fino alle prime coniazioni monetarie delle tredici colonie che andranno a costituire gli Stati Uniti (ma senza entrare nel dettaglio di tutte le emissioni) e ai primi dollari, trattando anche, squisitamente dal punto di vista storico, delle monete degli spagnoli che, per oltre tre secoli, circolarono indistintamente dal sud, dove erano coniate, al nord del continente. Dove inserire una discussione così? Dal punto di vista temporale, forse la più logica sarebbe stata la sezione delle Zecche straniere, dal 1500 al 1800. Ma poiché l'area geografica che sarà presa maggiormente in considerazione sarà quella che andrà a costituire i futuri Stati Uniti d'America, ho ritenuto più opportuno inserirla nella sezione che vede tra i suoi frequentatori gli appassionati di monete statunitensi, e dunque le Monete estere La storia vera e propria parte col prossimo post, intanto non poteva mancare un omaggio al "padre" di tutti i dollari, il Guldengroschen di Sigismondo del Tirolo (da asta Künker). petronius
    6 punti
  3. a mio modesto parere credo che la soluzione sia un giusto compromesso, ovvero: Il venditore/casa d'aste riceve un esemplare e ne studia i tratti per stabilirne la sua autenticità, non credo proprio che la dia per buona sulla base di un pedigree o buona fede del conferente. Una volta che il venditore si espone vendendo la moneta, automaticamente mette in gioco la sua professionalità e reputazione, ritenendo l'oggetto autentico. A questo punto chi mette in dubbio l'autenticità della moneta deve dimostrarne il perché, il venditore non deve farlo, lui ha già condotto la sua ricerca a monte. Appurando quindi che si è ben lungi dall'avere certezze in materia, tratterei ogni caso come un confronto, sereno, costruttivo, un confronto nel quale non si mettono in dubbio le capacità di nessuno bensì, offrendo differenti pareri, si regala una diversa prospettiva che alla fine dovrebbe facilitare il raggiungimento dell'obiettivo comune: la serenità di acquisto.
    6 punti
  4. Comunque, sia chiaro, le monete verranno riesaminate, a prescindere dal supporto o meno di "prove" di non autenticità. Non è nostra intenzione, nè tantomeno interesse, rifilare "sòle" ai nostri clienti; vogliamo solo essere sicuri di quello che facciamo, nel rispetto di chi ci ha dato il materiale e dei precedenti venditori
    6 punti
  5. Ciao a tutti, come anticipato in altra discussione, ecco il 15 grana di Filippo IV, appena giunto..nettamente superiore a quello di FIlippo III. Le bellissime foto sono del venditore Saluti Eliodoro
    5 punti
  6. Sia ben chiara una cosa. Non ho mai affermato che il tetradramma di Messana sia per forza falsa, ma che contiene alcuni elementi di dubbio, che ovviamente andrebbero approfonditi e sicuramente ci sono implicazioni molto interessanti, ma anche molto delicati, sulle tecniche di falsificazione. Ringrazio il buon Alberto Varesi per la sua disponibilità a un esame più approfondito, anche con terzi periti. Un chiarimento sulla mia allusione a Santamaria, che può sembrare essere perfida. Bisogna però anche specificare che un pedigree, anche se importante, non costituisce una garanzia ASSOLUTA sulla genuinità della moneta e poi c'è pedigree e pedigree... I Santamaria erano molto seri e competenti, specialmente sulle monete romane, oltre che sulle monete medievali e moderne. Tuttavia, come tutti i più grandi commercianti ed esperti, possono non essere stati sempre infallibili. Un semplice aneddoto (e che va considerato come tale). Nel corso del mio studio per un Corpus sui denari di Cornuficia (RRC 509/1-5), che è appena stampato e di imminente pubblicazione in un volumetto a cura della Editrice Diana, ho avuto modo di studiare anche alcuni vecchi falsi. Uno di questi fu allestito, con la solita approssimazione rispetto ai conii autentici ma spesso con tondelli verosimili, per il famoso commerciante e collezionista numismatico udinese Luigi Cigoi (1811-1875), e pubblicato sul volume di Brunetti (tav. 1, n, 18) che poi sono riuscito fortunosamente a rintracciare e fotografare nel Museo Civico di Udine e del quale quindi possiedo una immagine più definita rispetto all'opera del Brunetti. Inutile dire la mia grande sorpresa a rintracciare un secondo esemplare, degli stessi conii, che si sapeva esistere inizialmente sempre nella raccolta Cigoi, ma che poi scomparve al momento dell'immissione della collezione nel Museo di Udine, dopo la sua morte, venendo sostituita con un brutto e comune denario (come registrato nel cartellino a corredo). Questo secondo esemplare (e non ne ho trovati altri) era passato alla collezione Haeberlin (asta Cahn-Hess del 1933, n. 2897) che fu poi acquistato dal prof. Serafini per ben 190 marchi di allora per conto del medagliere Vaticano, dove si trova tuttora ed è stato da me esaminato. Quando espressi la mia sorpresa al dr. Alteri, che era presente durante la mia ricognizione, egli accennò che la moneta doveva essere sicuramente autentica e che il prof. Serafini si era consigliato con Pio Santamaria per il suo acquisto. Una storia intrigante, che ovviamente non ho potuto riportare in dettaglio nel mio libro, dove comunque ho condannato il pezzo nonostante il prestigioso pedigree e dove ho messo tutte le immagini. Evidentemente in quel tempo non erano stati formulati adeguati dubbi e nemmeno io sono infallibile...
    5 punti
  7. I hope you do not mind if I post my fake from this dies for comparison, I do not like the coin for sale at auction I do not understand that you always mark differences, which can be explained due die wear, different die state with different die flaws and die breaks and filled dies and recutting and differenced casued by striking. The coins minted by one die will always show differences to the die used to mint the coin from minting process and metal flow . Flan shape and surface (pressed?) does not look ok on those. http://fs1.directupload.net/images/180321/ojdx7ff4.jpg
    3 punti
  8. Le idee e i desideri numismatici possono essere veramente tanti, invito anzi con l'occasione chi volesse fare delle proposte di varie iniziative, soci o simpatizzanti, a inviarcele alla nostra mail [email protected] Nel frattempo vedo volare a 244 le visualizzazioni dello streaming , evidentemente la penisola sta ascoltando e vedendo, buon segno ...l'interesse continua...
    3 punti
  9. DE GREGE EPICURI La conferenza ormai si avvicina. La cortesia di L.Gianazza permette, a chi fosse interessato, di conoscere in anticipo nel dettaglio tutti gli oggetti che sono stati ritrovati: https://www.sibrium.org/CF/record.aspx?c=8862 Faccio presente che il materiale del ritrovamento è visibile al Museo di Sion, in Svizzera, perchè la zona specifica in cui sono stati ritrovati oggetti, ossa e monete cade in territorio elvetico.
    3 punti
  10. Salve è da un bel poco che non mi collegavo al forum: appena entrata ho visto la citazione di @appah ed eccomi qua. Francamente, a parte situazioni specifiche e comprovate da varia documentazione, io ci andrei parecchio cauta ad utilizzare i segni di interpunzione così generici come questo come elementi datanti tra emissioni di zecche diverse e/o segni di convenzioni monetarie tra di esse. Oltretutto, come ha accennato @magdi, secondo me la presunta lega monetaria toscana supposta da Herlihy non è probabilmente mai esistita (almeno non estesa a tutte quelle zecche e non in certo arco cronologico...) come stanno rivelando le analisi archeometriche dei grossi toscani che sto provando a condurre a tappeto... Infine: il tipo di grosso pisano del CNI citato è di quelli delle prime serie di questo tipo, ovvero senza segni nel campo o nel nimbo della Vergine e dubito fortemente che la sua produzione si possa essere spinta così avanti, ovvero nel terzo quarto del Duecento. Solo per i tipi con i tre punti nel campo - ovvero l'ultima serie - penso di si possa ipotizzare che la coniazione si possa essere protratta se non fino al 1254-55, come già scritto nel mio volume, al 1260 al massimo; ma per vari motivi metrologici oltre che in base ai pochi rinvenimenti in ripostiglio noti, non andrei davvero molto oltre. Un caro saluto MB
    3 punti
  11. Ciao amici, volevo portare alla vostra attenzione questa moneta, per me fantastica. desideravo avere un vostro parere riguardo alla sua conservazione nonché se possibile il suo probabile valore. Anche se come dico sempre, dalle foto un giudizio non è mai vincolante. grazie in anticipo a chiunque vorrà esprime il suo parere.
    2 punti
  12. Vorrei segnalare che, in occasione della premiazione del concorso NIA, al mattino del sabato, l’organizzazione si sta adoperando per permettere, a chi non potrà venire a Torino, di vedere ugualmente la premiazione in streaming collegandosi al link che segue dalle ore 11 alle ore 12 circa: http://www.ustream.tv/channel/bsMDWjKnUBZ
    2 punti
  13. Vorrei segnalare che, in occasione della premiazione del concorso NIA, al mattino del sabato, l’organizzazione si sta adoperando per permettere, a chi non potrà venire a Torino, di vedere ugualmente la premiazione in streaming collegandosi al link che segue dalle ore 11 alle ore 12 circa: http://www.ustream.tv/channel/bsMDWjKnUBZ
    2 punti
  14. I know it is off topic but here are some more of so many Sicilan fake tetradrachms offered to me as fake for comparison of planchet/flan shape and fabric. These fakes do look to UNIFROM and are in most cases pressed and often show typical edge cracks from pressing!
    2 punti
  15. conii inedite e un gufo di uno stile piuttosto sorprendente.... Quello di l'asta Gorny :
    2 punti
  16. Di primo acchito la moneta che ci hai mostrato non mi ha dato una buona sensazione e concordo con @417sonia sulla necessità di un approfondimento. Io trovo tutte le porzioni verticali delle H delle M e delle N molto "staccate" e innaturali...quasi dei corpi estranei. E' vero che nei grossi di questo doge le titolature hanno sempre un aspetto molto artigianale ma gli esemplari reperibili sui cataloghi non presentano caratteristiche paragonabili. Per quanto riguarda la A senza corna mi pare che l'unico esemplare con questa caratteristica sia quello passato nella vendita 12 di Negrini del dicembre 2017, lotto 1056, che qui allego Io, a causa delle porosità, dei segni evidenti di corrosione e dell'evidente colpo di scalpello (probabile segno di annullo della moneta) avevo a suo tempo considerato questo esemplare come probabile falso d'epoca e, a parte salvarne le immagini, me n'ero disinteressato. Ora compare la tua che ne condivide La larghezza della H e la forma della A... che dire? Non so! In questo campo io calpesto erba straniera per cui, dopo aver aggiunto il mio piccolo contributo, lascio a utenti più preparati l'onere di proseguire nella ricerca... un saluto Mario p.s. per i furlani...da domani sarò a lavare i miei panni in Isonzo... 100 mt oltre confine...
    2 punti
  17. Trovo suggestivo che la presunzione di autenticità debba applicarsi alle monete come la presunzione di innocenza alle persone fisiche, una tesi veramente originale.... direi quindi che si potrà dichiarare la moneta falsa solo al terzo grado di giudizio da parte di commissioni esperte nominate ad hoc ! E' stupefacente anche la tesi logica per cui la moneta è vera fino a quando terze parti non riescono a dimostrarne la falsità fornendo peraltro prove oggettive inconfutabili (che poi sappiamo non esistono) guardando una foto. Ricordo che è chi vende in asta la moneta che deve garantirne l'autenticità e per farlo dovrà basarsi necessariamente su un criterio e che questo non può essere unicamente quello di non aver ricevuto da terzi prove oggettive della non originalità. Scusate se insisto ma il ragionamento logico è a dir poco surreale... Rispetto ad obiezioni che sono state sollevate da alcuni utenti e non solo da me, come la mancanza di segni di coniazione, patina assente, conio apparentemente inedito (e queste sono evidenze oggettive !) non sono state date spiegazioni, ma solo tacciate come illazioni. Quale sarebbe la prova oggettiva che si attende ? la dichiarazione di colpevolezza del falsario ? Premetto che con tutto ciò non voglio neanche dire che la moneta è falsa, ma vorrei spare da chi la vende a questo punto perché la ritiene autentica.
    2 punti
  18. Salve, non voglio polemizzare e quindi lungi dall'essere interpretato come tale. Io penso che il condizionale sia implicito, alla fine anche quando si giudica "de visu" si tratta pur sempre di un parere soggettivo, non assoluto e soggetto ad errore. Ho avuto il piacere di conoscere e dialogare con una studiosa profonda conoscitrice della materia numismatica classica, con una carriera trentennale specializzata nello studio e nello smascheramento di falsi (in particolare di monete classiche). Ebbene, mi disse che durante la sua lunga esperienza ha avuto tra le mani repliche talmente ben realizzate dall'essere praticamente impossibile capire che non fossero originali (in un caso ebbe la certezza che un esemplare fosse falso solo perché ebbe la fortuna di perquisire lo studio del falsario dove vide tutta la filiera di realizzazione ). Alla fine mi disse che solo dissotterrando una moneta (in un contesto ben specifico) si ha la certezza della sua genuinità (quantomeno storica). Magari la realtà non è così estrema e negativa ma sicuramente condivido molto di ciò che mi ha detto.
    2 punti
  19. Salve, a mio modesto parere affermo che ci sono foto e foto, soprattutto per chi sa cosa e dove guardare, e poi leggendo i vari posts non ho letto nessuna presunzione ma una convinzione nelle proprie idee (nel caso di diversi utenti giustificata da una profonda esperienza e preparazione). Vi ringrazio per quest'interessante discussione nella quale si svelano ulteriori dettagli da tenere a mente quando ci si addentra in questo tipo di collezionismo. A.
    2 punti
  20. Trovataaaaaaaa e contento... Dritto: IMP CAESAR DIVI F, testa nuda di Augusto rivolta a destra Reverse: A PLAVTIVS PROCOS, Tempio di Afrodite a Paphos, contenente xoan conico; cortile semicircolare http://www.ancientcoingallery.net/coins/augustus-22
    2 punti
  21. Questa non è la monetazione che seguo, quindi non mi pronuncio affatto. Vorrei solo invitare @gionnysicily ad esprimersi apertamente per due motivi fondamentali: 1. Porre quesiti tecnici che possano essere correttamente riscontrati e verificati dagli operatori del settore che hanno in mano la moneta; 2. Permettere a tutti noi di accrescere e apprendere tramite lo scambio, pacifico e civile, fra professionisti. Per il resto, senza la moneta in mano, le indicazioni non possono che essere semplicemente "indiziarie" ed è quindi arduo sentenziare in merito. D'altra parte però, quando motivate tecnicamente, penso che possano dare spunti di riflessione a tutti e suggerire "piste" o riscontri da verificare a chi ha la moneta sotto mano.
    2 punti
  22. Al di la dei conio inedito che già dovrebbe insospettire, da quello che si vede dalla foto: I segni di coniazione non ci sono, come anche la caratteristiche concavità di un tondello coniato a martello. Mancano le striature di una pressatura veloce (a martello) come si notano evidenti nella moneta NAC 13 postata da Acraf. I segni di coniazione sono assenti anche dalla perlinatura tipicamente schiacciata sul lato interno per effetto della distribuzione del metallo. La patina nerastra tipica della lenta ossidazione è inesistente, anche un intensa pulizia dovrebbe comunque lasciarne traccia negli interstizi più profondi. L'etnico MESSANA è scolastico, troppo in rilievo e troppo uniforme per i miei gusti. Ci sono ossidazioni si ma sono queste facilmente riproducibili, come i cloruri del resto..... Non vedo perché a fronte di queste evidenze e una provenienza comunque non chiara e non riscontrabile, l'onere della prova (di non autenticità) dovrebbe spettare di chi afferma che è una riproduzione e non piuttosto a chi la esita in asta. A mio giudizio chi la propone dovrebbe essere lui a dimostrare che è autentica, perché molti elementi dicono invece il contrario. Medesimo discorso per Gela, e Leontini.
    2 punti
  23. Buona giornata Voilà .... saluti luciano
    2 punti
  24. Ti consiglierei inoltre, di seguire particolarmente questo forum, dove appassionati e professionisti del settore donano quotidianamente tantissime nozioni. Se osservi bene potrai trovare molte sezioni, con tutti i periodi dagli albori ad oggi della monetazione emessa su questo globo. Integra ovviamente con qualche rivista specializzata, con libri di numismatica del periodo che più ti aggrada, e se vuoi anche con questo nuovo progetto della Numismatica Italiana. Eros https://www.lamoneta.it/topic/162542-gazzettino-di-quelli-del-cordusio-settembre-2017/ https://www.lamoneta.it/topic/164606-e-nata-lassociazione-culturale-quelli-del-cordusio/
    2 punti
  25. ringrazio @dabbeneper i complimenti. Visto il successo le prossime volte vedremo di migliorare quanto migliorabile per rendere più fruibile lo streaming e i video. Uno dei progetti che mi piacerebbe portare avanti con l’aiuto di soci e consiglieri della Associazione Quelli del Cordusio sarebbe la produzione di brevi video su argomenti numismatici, dai più semplici per neofiti a più impegnativi.
    2 punti
  26. Buonasera a tutti. Ho iniziato da bambino, ricordo che scambiavo soldatini con decimali di Vittorio Emanuele III con alcuni miei amici. In quegli anni, erano i primi anni settanta ed avevo una decina di anni, ricevetti anche una monetina medievale, in pessime condizioni, ritrovata durante alcuni lavori edili. Quella moneta è ancora conservata nella mia collezione, riuscii a catalogarla solamente molti anni dopo, si trattava di una petachina emessa dalla Repubblica di Genova tra il 1443 ed il 1447 durante il dogato di Raffaele Adorno. Sono sempre stato un appassionato di storia ed archeologia, così nei primi anni '90 mi riavvicinai alla numismatica. Al Cordusio, dove mi recai per la prima volta nel 1993, trovai quello che mi serviva per rafforzare la mia passione, ricordo Ivo Zanolli che mi guidò nei miei primi passi verso la monetazione classica greca e romana, poi scoprii la monetazione milanese e quella di Cremona. Sono sempre stato un collezionista "emozionale", sempre in bilico tra la ricerca razionale delle monete di riferimento per la mia collezione e gli acquisti guidati dall'emozione. Questi ultimi sono quelli che danno più soddisfazione, trovati frugando in una ciotola oppure notando qualcosa tra le monete esposte su un banchetto. La scintilla scocca da un simbolo, un'iscrizione, qualcosa che fa nascere una curiosità legata alla moneta ed a quello che rappresenta e poi, dopo l'acquisto, di corsa a casa per cercare, catalogare e disegnare... Il primo atto dopo l'acquisto di una moneta è quello di predisporre un disegno in matita, poi ripassato ad inchiostro, sulla scheda che utilizzo per la catalogazione. L'atto del disegno ti consente di verificare anche i più piccoli particolare del conio, ti consente quasi di "vivere" la moneta, diventa un'esperienza sensoriale, emotiva e cognitiva e mi fermo qui. Federico
    2 punti
  27. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=258525
    2 punti
  28. DE GREGE EPICURI Al CCNM (Milano, via Terraggio 1) martedì 17 aprile alle 20.45 Luca Gianazza terrà una conferenza sul tema: "Nelle tasche del "mercenario": il ritrovamento del Colle del Teodulo (monete dei secoli XV-XVII)". La storia è abbastanza strana ed emozionante. Nel 1984 alcuni escursionisti presso il Colle del Teodulo, sulla via che collega la Valtournanche (Valle d'Aosta) con la Mattertal (Svizzera Vallese) scoprirono a circa 3000 metri di quota i resti di un cadavere umano, rimasto intrappolato per secoli nel ghiacciaio, insieme con un consistente numero di oggetti, fra cui 184 monete. Si trattava forse di uno dei tanti uomini d'arme in viaggio dalle terre tedesche, attraverso il Vallese, per mettersi al servizio delle signorie italiane del Cinque-Seicento. Le monete provengono per la maggior parte dall'area lombarda, piemontese e sabauda, con una percentuale più ridotta di esemplari coniati a nord delle Alpi: dunque, il tutto è coerente con quanto ci si poteva attendere, considerando le regioni messe in comunicazione dal valico. Non mancano però gli elementi di sorpresa, fra cui una notevole presenza di monete contraffatte, specie di Milano e dei Savoia, ad esempio un falso ducatone; inoltre, pezzi d'argento di grosso modulo, pesantemente tosati. Ma si trattava proprio di un mercenario? Diversi elementi potrebbero far pensare di no.
    1 punto
  29. Certo che il confronto con il rovescio postato da @Baka e sicuramente lo stesso conio.
    1 punto
  30. Le monete vanno visionate tutte con attenzione dal vivo e supportati da immagini in HD per raffronti stilistici. serve inoltre molta esperienza ed averne viste di ogni .... skuby
    1 punto
  31. Buon pomeriggio La zecca svizzera ha cambiato l'allineamento delle facce; puoi leggerlo da questo post saluti luciano
    1 punto
  32. Ciao @gennydbmoney e a tutti gli altri Ecco le foto perpendicolari e con la bella e intensa luce, di questa giornata di primavera...oggi il sole splende che è un piacere Saluti.
    1 punto
  33. "Non vedo perché a fronte di queste evidenze e una provenienza comunque non chiara e non riscontrabile, l'onere della prova (di non autenticità) dovrebbe spettare di chi afferma che è una riproduzione e non piuttosto a chi la esita in asta". Che l'onere della prova, come lo chiami tu, spetti a chi "boccia" una moneta mi sembra ovvio e, aggiungerei, doveroso. Se qualcuno solleva dubbi in merito all'autenticità il minimo che può fare è avvallare questa sua bocciatura con delle "prove". D'altronde gli elementi a supporto si basano su un esame indiretto "da quello che si vede in foto"....."dovrebbe comunque lasciarne traccia"....."troppo in rilievo e troppo uniforme per i miei gusti"....."ci sono ossidazioni ma quelle sono facilmente riproducibili". Insomma, questi sono indizi che sicuramente ci torneranno utili per riesaminare il pezzo e vedere se tornare sui nostri passi o meno ma, scusa la franchezza, non credo possano essere presi come Verbo: così è, ora dimostrami il contrario. La cosa invece che non mi piace del tuo intervento è quella frase sibillina sulla provenienza non chiara e non verificabile: che venga da Santamaria mi pare sia stato scritto ben chiaramente, che poi questo non sia "verificabile" (come non lo sono gli acquisti diretti) nel senso che non ha un passaggio d'asta con tanto di foto è vero, ma perchè metterlo in dubbio ?
    1 punto
  34. Taglio : 2 euro Nazione : Austria Anno : 2008 Tiratura : 2.600.000 Conservazione : BB Citta . Capaccio - Paestum (SA)
    1 punto
  35. Ciao Matteo, si trovavano in un lotticino di Seleucidi e qualche macedone. Dunque secondo bibliografia in tema, quello a destra (con la strana rappresentazione del monte Viaros) risalirebbe al I° sec. a.C., mentre quello a sinistra con le rocce sempre del suddetto monte ad un periodo compreso tra il 50 a.C. e il 50 d. C. Questa località è particolarmente interessante per aver dato luogo successivamente a diverse tipologie coloniali dell'impero romano. http://asiaminorcoins.com/pisidia.html
    1 punto
  36. Ecco che arrivano i Cordusiani.. Ricordo di Ivo, dei gruppi classicisti, e del fervore di quegli anni. Chissà magari ci siamo incrociati più volte, è comunque fondamentale il racconto, la vita che prende sembianza, episodi che narrano emozioni, strade che ritornano protagoniste. Mi hai fatto venire in mente quando fanciullo vedevo mio padre che con un foglio di carta e una matita ricalcava le monete, e come per incanto apparivano le sembianze del tondello. Erano le prime mancoliste tipologiche, con affianco le date mancanti, stupendi capolavori dell'ingegno numismatico, Mio padre quanto l'ho invidiato, aveva sempre un mare di monete e non solo, come me aveva l'ossessione per la ricerca e l'accumulo, ogni forma d'arte doveva esser sua. Caro ceolo, mi piacerebbe incontrarti fra quelle vie che ci hanno visti protagonisti della passione.. Eros
    1 punto
  37. Interessanti, non ne avevo mai viste. Riusciresti ad aggiungere anche l'epoca in cui furono coniate?
    1 punto
  38. Ciao, a me piace, è un bell'esemplare, pulito, fresco, con qualche debolezza di conio tipica del periodo e del modello. Legenda chiara e definita. La convenienza sta adesso in relazione al prezzo, senza tenere ciò in considerazione, per me è un bell'acquisto. Complimenti. A.
    1 punto
  39. A questo punto credo anche io, se i tuoi paesani l'hanno già ricevuta da tempo... Io proverei a contattare l'UFN telefonicamente, armati di pazienza pero... Sinceramente è la prima notizia al riguardo che sento. Di che si tratta? Ricordo qualche tempo fa una banconota da zero euro emessa dalla Germania come souvenir...adesso pure il Vaticano...bah...
    1 punto
  40. Beh questi hanno lasciato sotto il profilo artistico qualcosa..
    1 punto
  41. I tuoi “suggerimenti” se non li supporti con qualcosa di più solido e verificabile anche da noi poveri mortali, ....se non le motivi , le tue opinioni e le tue osservazioni sono e restano “solo aria fritta”. Altr hanno espresso opinioni con modi e metodi corretti e urbani, e con loro non c’è stato nulla da ridire. Tu ancora pretendi di dire quel che vuoi senza dover giustificare e motivare sensatamente le tue osservazioni. Motiva quello che dici e ti ascolterò, come ascolto tutti e se del caso seguirò i tuoi suggerimenti
    1 punto
  42. Più monete a quei tempi? fortunelli.. Sino alla fine degli anni '70 inizi '80 avevo solo qualcosina... mi viene in mente questa canzone, si può dire che ha "coniato" un modo di dire che era ricorrente...
    1 punto
  43. si la moneta è quella - http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s3645.html
    1 punto
  44. Cosi su due piedi...
    1 punto
  45. caro Eliodoro se aumenta il numero degli offerenti (dei venditori) è solo perché c'è una domanda dietro che permette di assorbire (in gran parte ) le monete in vendita. La riprova ne è proprio in quello che hai osservato tu : non è certo un paradosso se i prezzi aumentano ma la semplice conseguenza che c'è piu' domanda! La numismatica (commerciale) non è mai stata in salute migliore e il numero di collezionisti/appassionati è aumentato grandemente negli ultimi 20 anni complice anche la diffusione di internet come strumento di vendita e segnalazione. Questo vale per il discorso commercial. Un altro discorso occorrerebbe fare invece per quanto riguarda gli approfondimenti storici ee di consocenza delle monete che si acquistano o si vendono.
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  46. credo che il problema sia un altro. Zanirato non è un perito, né si definisce tale. Ma nessuno, fino ad ora, ne ha parlato palesemente. Eppure in varie aste si legge: periziata Zanirato; altri, più correttamente, segnano: sigillata. Il problema è di quei titolari di casa d'aste o dei commercianti che hanno le sue monete e si rapportano agli acquirenti meno esperti come se i tondelli del nostro conoscente piemontese fossero periziati. il problema sta, semmai, in questo equivoco. Lui, Zanirato, da un punto di vista della correttezza professionale e legale, è ineccepibile. altrimenti non sarebbe sul mercato da 20 anni. Giusto? Sul fatto che le sue valutazioni possano essere autorevoli a meno, in merito al grading, ognuno si faccia la propria idea, io la mia sulle sue valutazioni e su quella di altri "famosi" periti che tanto pontificano, col tempo me la sono fatta.. posso solo dire che ci sono periti che , notoriamente, hanno periziato monete false (e non mille anni fa) e periti che soprastiamo le proprie. Perché? perché devono venderle guadagnandoci il massimo, ovvio. Finiamola di raccontarci balle. per finire: a tutti piace giocare a fare i periti, ammettiamolo suvvia! non c'è da vergognarsi...siamo italiani e il titolo fa sempre effetto, su chi lo detiene, quantomeno. però prendersi la briga di comperare bustine, rivetti e sigillatrice personalizzata, è davvero, secondo me, una tristezza. con buona pace dell'idraulico o, rispettivamente, del Professore.
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  47. Il prezzo di $ 1440 per la medaglia in argento Pio XI - anno I è certamente anomalo; tuttavia sia in asta Heritage che in asta Bertolami le medaglie annuali in argento in alta conservazione hanno rivelato una concorrenza, che ci era ignota da anni. E una certa tensione di prezzi nel mese decorso ho notato anche nelle aste Hirsch e Gadoury. Tuttavia la percentuale del venduto non è sempre esaltante e non si può parlare di un mercato al rialzo in maniera omogenea. Il collezionista può essere incoraggiato da questi segnali ad ampliare la sua collezione , ma deve mantenere grande prudenza e cercare occasioni favorevoli. Lo scrivo soprattutto per collezionisti nuovi, che sono molto allarmati dai fenomeni dei riconi (che non esistono per la medaglistica papale dei secoli XIX e XX e per quella contemporanea) e che mi sembrano meno attenti ad ottimizzare i lori acquisti sotto il profilo prezzo/conservazione. La medaglistica papale moderna è stata forse fino ad oggi un po' sottovalutata, ma gli eccezionali prezzi recenti, che abbiamo rilevato e commentato, sono presumibilmente "una rondine" e non la primavera.
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