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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/22/18 in Risposte

  1. Parma 28 aprile 2018 - Copia - Copia - Copia - Copia - Copia.docxParma 28 aprile 2018 - Copia - Copia - Copia - Copia - Copia.docxEcco il programma della parte culturale di Parma, sabato 28 aprile ore 10. Dopo due anni di felici e importanti eventi con relatori giovani del forum abbiamo pensato quest'anno di prenderci un anno di pausa onde permettere di far crescere nuovi semi e nuove passioni con calma, il tema giovani è solo accantonato ma verrà sicuramente ripreso quanto prima. E quindi nasce quest'anno APPUNTI NUMISMATICI, una kermesse di relazioni divulgative numismatiche con partecipanti diversi e nostre conoscenze. Si spazia dall'ottimo @Poemenius a cui ho chiesto, anche se avrebbe potuto farci pagine alte e scientifiche, una relazione per tutti per farci capire e magare appassionare alla monetazione bizantina, Lorenzo Bellesia ci terrà in Emilia con le fantastiche monete d'oro di Ferdinando di Borbone, proseguirò io con la monetazione di Milano in un anno chiave come il 1630, anno della peste, dei Promessi Sposi, gli interrogativi saranno tanti, ma tanti saranno anche i ducatoni di quell'anno tali da formare una nuova catalogazione tra varianti inedite e rarità estreme, continueremo con Magdi Nassar @magdicon il suo recente Quaderno di Lamoneta dal titolo " Le monete di Arezzo ", quindi medioevo, Toscana, un giovane già venuto a Parma, con un po' di orgoglio perché il Quaderno è di Lamoneta, continuerà @Rex Neap, anche lui fortemente voluto, Pietro Magliocca perché ci porterà a Napoli con le sue ultime e importanti ricerche sulla monetazione borbonica e sappiamo quanto sia seguita questa monetazione. E poi News come quelle sulla nuova area nata ora su Lamoneta dei Circoli ed Associazioni, ma anche la presentazione del nuovo e terzo Gazzettino di Quelli del Cordusio con la Redazione che ve lo illustrerà e poi lo distribuirà il giorno stesso ai soci @Parpajola@anto R@eracle62@dabbene ( tra l'altro la mia relazione la potrete trovare in cartaceo perché è un articolo del nuovo Gazzettino ). E poi incontri, confronti, monete ovviamente per la parte commerciale, condivisione col pranzo e qui chiamo @incuso e @MatteoBarbieri , una giornata di festa Lamonetiana e numismatica, avremo tutto il tempo per parlarne, ringraziando per il momento gli organizzatori della Giornata cioè Il Circolo Filatelico Numismatico e del Collezionismo Parmense e il Network Lamoneta.it, il programma dettagliato è al post 1.
    10 punti
  2. A mio avviso la discussione, per quanto a tratti "accesa", è stata costruttiva ed istruttiva. Alla luce di quanto portato alla nostra attenzione sarà quindi mia premura (e non solo mia), settimana prossima, riesaminare le monete evidenziate. Ringrazio quanti hanno partecipato, tutti indistintamente.
    7 punti
  3. Buona sera, butto un'altra moneta sul fuoco. Assieme al 8 tornesi SICL ho preso pure quest'altra moneta spiccia, di uso quotidiano, un 6 tornesi per la Repubblica Napolitana (peso 20, 24 grammi) debolezze e una mancanza, ma personalmente lo ritengo sopra la media. Siete d'accordo? Fatemi sapere cosa ne pensate. Saluti e grazie come sempre.
    4 punti
  4. Con piacere ed emozione,condivido l'ultimo entrato nella collezione,un Asse di Tiberio di g 11.43x29mm,è incredibile come gli incisori sono riusciti ad imprimere sul metallo,I minimi segni caratteristici della persona quasi a lasciarci una fotografia del glorioso passato..condivido con voi anche un bellissimo video che ho visto pochi giorni fa,sulla villa di sperlonga di tiberio.
    4 punti
  5. Ciao cari, nel corso della discussione avevamo presentato gli esemplari museali noti, provenienti talvolta anche da ritrovamenti, e non sono d'accordo che quello ANS sia poco naturale o piacevole. Anzi. Quello che però possiamo riassumere é che ad oggi è noto un solo conio di dritto, quello per intenderci con i pallini del perlinato "più diradati". Ad un'analisi più attenta, si può benissimo ricostruire una sequenza di battitura fra gli esemplari noti, come aveva fatto sinteticamente @gionnysicily in alto in questa discussione. A poco a poco il conio di dritto si rovina, compare presto l'evidente rottura al bordo dell'occhio, oltre che altre meno vistose sul perlinato o fra i capelli e il perlinato o nei campi. La rottura sui capelli vicino all'orecchio mi pare di capire che sia praticamente immediata. Così, il secondo esemplare che ho allegato al post 126 fa parte delle prime battute, mentre l'ANS appena sopra fa parte di quelle più tarde, ma non ancora alle ultime, che hanno altre rotture sulla guancia. Ferme restando le 16 palline (nel tratto del perlinato evidenziato sopra) e la coerenza dell'avanzamento delle rotture del conio. Ciò che non rispetta questi requisiti rappresenta alternativamente un conio ad oggi non noto (improbabile, e meritevole della massima attenzione per una pubblicazione) o un falso. Ciao ES
    4 punti
  6. Buongiorno @4ndr€85, grazie per i dati. A questo punto si può precisare meglio il periodo di emissione della sua moneta. Il peso - che senza la mancanza doveva essere di circa 0,90 gr - conferma quanto avevo già supposto: si tratta di un esemplare di denaro delle ultime emissioni, prima dell’introduzione del terciolus, avvenuta attorno alla metà del XII scolo. Il periodo di produzione del suo esemplare dovrebbe dunque indicarsi tra il secondo/terzo decennio del Millecento e la metà dello stesso secolo. Nonostante alla sua moneta manchi un pezzo, è in eccellente stato di conservazione e, a mio parere, è anche di ottimo stile. Ma soprattutto è un pezzo molto interessante perché emesso in un periodo decisamente particolare: quello in cui le istituzioni comunali di Milano, già documentate a partire dagli ultimissimi anni del secolo precedente, si affrancano definitivamente dal giogo imperiale. Buona giornata, Teo
    4 punti
  7. Trovo suggestivo che la presunzione di autenticità debba applicarsi alle monete come la presunzione di innocenza alle persone fisiche, una tesi veramente originale.... direi quindi che si potrà dichiarare la moneta falsa solo al terzo grado di giudizio da parte di commissioni esperte nominate ad hoc ! E' stupefacente anche la tesi logica per cui la moneta è vera fino a quando terze parti non riescono a dimostrarne la falsità fornendo peraltro prove oggettive inconfutabili (che poi sappiamo non esistono) guardando una foto. Ricordo che è chi vende in asta la moneta che deve garantirne l'autenticità e per farlo dovrà basarsi necessariamente su un criterio e che questo non può essere unicamente quello di non aver ricevuto da terzi prove oggettive della non originalità. Scusate se insisto ma il ragionamento logico è a dir poco surreale... Rispetto ad obiezioni che sono state sollevate da alcuni utenti e non solo da me, come la mancanza di segni di coniazione, patina assente, conio apparentemente inedito (e queste sono evidenze oggettive !) non sono state date spiegazioni, ma solo tacciate come illazioni. Quale sarebbe la prova oggettiva che si attende ? la dichiarazione di colpevolezza del falsario ? Premetto che con tutto ciò non voglio neanche dire che la moneta è falsa, ma vorrei spare da chi la vende a questo punto perché la ritiene autentica.
    4 punti
  8. Buon pomeriggio. Niente apro sto post per ringraziarvi TUTTI. Oggi Asclepia compie un anno!!! Senza elencare nik, nomi o ruoli, posso solo dire che ho ricevuto più di quanto ho dato, mi sento in famiglia e anche se non vi ho mai visto direttamente sto cominciando a conoscervi. Qui sto imparando, maturando la mia passione (soprattutto) e anche rompendo le scatole....particolarmente quando vi evoco, anzi evocavo, a decine...se notate ho smesso. Almeno per ora. Un ringraziamento particolare a tutti gli amici che frequentano la sezione Monete e Medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia che sono quelli che mi hanno supportato e sopportato di più. Grazie a chi mi ha inviato materiale, a chi mi ha consigliato (anche in privato), a chi ha linkato, a chi ha detto la sua, ha chi semplicemente si è fatto una risata in compagnia...insomma è un forum accogliente, con molte persone disponibili e in poche parole non vi libererete tanto presto di me. Grazie ancora a tutti. Saluti. Cristiano.
    3 punti
  9. Un grande appuntamento, una ottima occasione per chi non si conosce di conoscersi. Una grande occasione per conoscere lo spirito associativo di quelli del cordusio e tutte le altre iniziative culturali previste. Sicuramente io sarò presente, probabilmente ci sarò anche per il pranzo. In questo caso con l’aggiunta familiare.
    3 punti
  10. Buonasera @4ndr€85, sì il suo denaro (le ho chiesto il peso e il diametro proprio per escludere o meno che si potesse trattare di un obolo, ma ahimè non lo è) è stato emesso entro la forchetta cronologica da lei indicata. Come le dicevo, attribuire questa moneta ad un arco temporale che dal 1039 arriva fino al 1125 non ha più senso. Oggi ci sono studi specifici e aggiornati (Bollettini di Numismstica on-line, MIR Milano, Crippa, Crippa, Le monete di Milano, MEC 12) che senza ombra di dubbio ne consentono una datazione più calzante e assai meno approssimativa. Riguardo al suo grado di reperibilità, nei decenni passati questa specifica tipologia di denarius novus (divenuto vetus nel momento di inizio produzione del terciolus) è stata scambiata spesso con il denaro terzolo e a mio avviso questo fatto ne ha un po’ falsato la rarità. Carlo e Silvana Crippa nel loro studio sulla monetazione milanese pubblicato nel 2014 indicano questa varietà con il grado R (è il tipo 1/E, a p. 283). Credo pertanto che anche in queste condizioni il suo pezzo possa valere qualche decina di euro in più rispetto a quanto indicatole da altri utenti ma io non sono un collezionista e raramente mi interessano i prezzi delle monete, per cui prenda questa mia ultima affermazione con le dovute cautele. In ultima analisi, se mi consente, il suo esemplare è un pezzo di storia: lo guardi sotto questo aspetto e vedrà che probabilmente le darà più soddisfazioni che pensarlo in termini di valore in Euro. Un saluto, Teo
    3 punti
  11. Un programma ricco di interessanti conferenze, aggiungendo poi anche la presentazione del nuovo numero del Gazzettino di Quelli del Cordusio, per chi potrà essere presente sarà veramente la massima espressione della divulgazione. Da non perdere..................
    3 punti
  12. Dal libro dell'amico Francesco Boni de Nobili (garfagnino doc), Blasonario della Garfagnana, Lucca, Comunità Montana della Garfagnana 2007, pp. 28-29: la bombarda infuocata, o granata svampante, o come volete definirla, fu impresa personale del duca Alfonso I d'Este, che la utilizzò dopo aver vittoriosamente svolte le battaglie della Polesella nel 1509 e di Ravenna nel 1512. Si tratta di un proiettile infuocato il quale "richiama la tecnica di battaglia del duca che aveva puntato l'artiglieria contro tre lati del campo nemico". Per questo, da esso fuoriescono tre fiamme in altrettante diverse direzioni. L'Ariosto aggiunse alla figura il motto loco et tempore (a tempo e luogo) giacchè esso esplode nel punto e nel momento più adeguati. Quest'impresa divenne ben presto il simbolo della provincia estense della Garfagnana e, ai nostri tempi, è stata anche adottata (in forma stilizzata) nello stemma della Comunità Montana della Garfagnana.
    3 punti
  13. Ringrazio e vorrei solo aggiungere che se abbiamo postato gli ingrandimenti che ci hanno richiesto,( e qualunque altra foto che possa essere utile) non è certo per protezionismo ma proprio per dare modo di poter fare le giuste considerazioni e giungere alle corrette conclusioni, senza pregiudizio per quali potranno infine essere. Ma se fossimo stati arroccati sulle nostre considerazioni a prescindere, non avremmo neanche risposto nella discussione. Abbiamo solo chiesto, in considerazione della storia pregressa della moneta ,di fornire motivazioni sufficientemente solide alle critiche. Non mi pare proprio un comportamento non collaborativo o chiuso alle altrui opinioni o preoccupato solo della protezione della propria reputazione come qualcuno ci ha accusato di tenere. Saluti a tutti.
    3 punti
  14. Giornata importante per noi quella del 28 aprile 2018, a Parma nell'ambito del Convegno commerciale e culturale denominato " APPUNTI NUMISMATICI " tra le varie conferenze ci sarà anche un apposito spazio per la Redazione del Gazzettino per presentare ufficialmente il terzo, quello nuovo, in quel momento. Verranno poi distribuite già quel giorno le prime copie ai soci presenti. All'inizio verrà fatto anche un resoconto su come sta andando l'area circoli e associazioni formatasi qui su Lamoneta. E vedremo di parlare anche di prospettive e scopi della stessa in ottica futura. Allego il link della discussione sull'evento dal forum generalista dove potrete trovare ulteriori informazioni.
    2 punti
  15. Io non so se vi debba essere una ragione per un solo conio, però tutti gli esemplari di questo tetra possiedono una frattura caratterizzante davanti all'orecchio (come è stato più volte rimarcato) e ciò può essere il risultato di un danneggiamento di un unico conio: ve ne fossero due non potrebbero "casualmente" presentare la stessa frattura. E' lapalissiano!
    2 punti
  16. Riguardo il segno dell'incisore:" interrogato Antonio de Rosa, riguardo il segno di ogni coniatore dice:...di ditti cugni vi fa (il mastro del conio) un segnale diverso l'uno dal altro come sono dove una rosa, dove una littera e dove una cosa et dove un'altra." "..et dettoli nel cugno di esso teste che segnale vi è dice vi è una littera G." Bovi un processo per falsificazione
    2 punti
  17. Parlando di programmi "contenitore" di cartoni animati,mi sovviene uno dei piu "antichi" del genere,non ricordo esattamente l'anno,credo la meta' degli anni '70,con la sigla cantata addirittura da Lucio Dalla. L'ho estratto direttamente dal mio subconscio...
    2 punti
  18. Nel 1981 ci fu l'ultima puntata di "SuperGulp fumetti in TV", una mezz'oretta di spensieratezza del dopo telegiornale che ci teneva incollati alla tv, cose semplici.. ma che sono rimaste in un cassetto della memoria... Indimenticabile "Ebbene sì, maledetto Carter!"
    2 punti
  19. Come abbiamo visto nel post precedente, un wampum poteva avere molteplici usi e significati. Solo gradualmente assunse quelli di dimostrazione di ricchezza e, infine, di unità di misura della ricchezza stessa. Sappiamo che raggiunse questa fase finale, diventando una forma accettata di moneta, prima dell'arrivo degli europei. Arrivo che, per quanto riguarda il territorio degli attuali Stati Uniti, ha una data ben precisa. Il 2 aprile 1513, una spedizione spagnola partita da Porto Rico, composta da tre navi al comando di Juan Ponce de León, sbarcò sul continente, in un luogo che ancora non è stato precisamente identificato, ma che si trova probabilmente sulla costa nordorientale dell'attuale stato della Florida. Ponce de León ribattezzò quel luogo "La Florida" e ne rivendicò il possesso a nome della Spagna. Lo chiamò La Florida, che in spagnolo significa fiorita, forse perché impressionato dal rigoglio della vegetazione, o forse perché il giorno dello sbarco era la domenica di Pasqua, in spagnolo Pascua Florida. La prima testimonianza europea sull'uso del wampum come moneta ci viene dall'esploratore francese Jacques Cartier, che nel 1535 ebbe modo di vederne presso una tribù di Uroni, dalle parti dell'odierna Montreal. Più tardi scrisse che tra gli indiani "avevano lo stesso uso che l'oro e l'argento da noi". Ma perché proprio il wampum? Molto probabilmente perché era piuttosto difficile da produrre: fare un wampum richiedeva un lungo lavoro e una grande abilità, e proprio per questo divenne un'unità di valore. In questo, aveva molto in comune con le famose, gigantesche monete in pietra dell'isola di Yap, il cui valore era dato dal tempo, lo sforzo, il pericolo insiti nel trasportare la materia prima (le pietre) attraverso l'oceano, sulle traballanti canoe a bilanciere usate dagli abitanti delle isole del Pacifico. Entrambi i mezzi di scambio mostrano un grado di sofisticazione assai sorprendente da parte di popolazioni spesso chiamate "primitive" E alla fine il wampum divenne così popolare sulla costa atlantica dei futuri States, da generare vere e proprie "tabelle di conversione" con le monete metalliche tradizionali. Nel 1637, le perline di wampum erano valutate sei centesimi nel Massachusetts, ed erano considerate moneta legale per le piccole transazioni, e tali rimasero fino al 1661, mentre il Connecticut le accettava in pagamento delle tasse al valore di quattro centesimi l'una. Perle di buccina o perline bianche erano meno preziose delle perle di quahog o viola; nel 1640 il Massachusetts dichiarò che le perle viola valevano il doppio delle bianche. Fino al 1693, i passeggeri del traghetto tra New York e Brooklyn potevano scegliere di pagare il biglietto con argento o wampum. L'ultimo uso registrato di wampum come denaro avvenne a New York nel 1701, ma con ogni probabilità continuarono a essere utilizzati in forma non ufficiale ancora per molti anni a seguire. petronius
    2 punti
  20. Ottimo programma : come sempre vario e di interesse!! In piú occasione per ritirare lo speciale per chi ancora non l'avesse fatto in più il nuovo gazzettino! !
    2 punti
  21. Stiamo dando le ultime limature prima di andare in stampa... Di sicuro avrete un po' da leggere
    2 punti
  22. Aggiungo anche il programma completo di Parma, 28 aprile sabato di APPUNTI NUMISMATICI Parma 28 aprile 2018 - Copia - Copia - Copia - Copia - Copia.docx
    2 punti
  23. Non dobbiamo dimenticarci il contributo del Simonetti. Simonetti diede un grande impatto all' opera arricchendola di note bibliografiche, storiche, stilistiche etc.. ..difatti i banti sesterzi e il Banti Repubblica non ha la stessa struttura ed é povera o del tutto priva di note bibliografiche considerazioni stilistiche etc.... Se non sbaglio l opera fu lasciata incompleta per un litigio tra Simonetti e Banti. Comunque un opera fantastica. Piena di riferimenti, doppia lingua e ricca di foto. Mi rendo conto che per un negoziante non é di facile utilizzo perché riporta diverse tipologie e classificazioni per ogni singola emissione. É ottima anche per scovare pedigree.
    2 punti
  24. Ragazzi, cerchiamo di mantenere La discussione nell ambito numismatico... e tagliamola con i riferimenti personali... grazie skuby
    2 punti
  25. Io sto ancora aspettando di acquistare l'edizione più recente del Bedoukian. Ho il Nercessian, ma non basta a mio avviso per approfondire questa monetazione come si deve. Vi presento il mio Smpad (1296-1298). Kardez, Peso: 1,91 gr. Bed.1707 Ex Elsen 133, lotto 730. Saluti e complimenti per gli esemplari.
    2 punti
  26. Taglio: 2 euro cc Nazione: Francia Anno: 2016 Tiratura: 10.000.000 Condizioni: qFDC Città: Alpago (BL) Taglio: 2 euro cc Nazione: Francia Anno: 2017 Tiratura: 10.000.000 Condizioni: SPL Città: Alpago (BL) Taglio: 2 euro cc Nazione: Spagna Anno: 2014 B Tiratura: 8.067.500 Condizioni: qSPL Città: Alpago (BL) Taglio: 2 euro cc Nazione: Finlandia Anno: 2016 Tiratura: 984.000 Condizioni: qFDC Città: Alpago (BL) Taglio: 2 euro cc Nazione: Belgio Anno: 2012 Tiratura: 5.000.000 Condizioni: BB Città: Alpago (BL) Taglio: 2 euro cc Nazione: Spagna Anno: 2005 Tiratura: 7.892.077 Condizioni: BB Città: Alpago (BL)
    2 punti
  27. Ciao @eracle62 Mi piace, concordo pienamente con il tuo pensiero. Penso anch'io che 1000 cose possono influire su che tipo di patina presenterà una moneta. Per esempio, ho notato che in uno stesso vassoio, monete con la stesso titolo hanno reazioni diverse, patinandosi in modo diverso. Penso inoltre che, il solo fatto di maneggiare la moneta con le mani non protette da un guanto possa influire sulla patina futura. Inoltre, monete con lo stesso titolo nello stesso vassoio hanno comunque storie diverse e di conseguenza reazioni diverse ....
    2 punti
  28. Ciao, questo è il mio esemplare migliore. Purtroppo c'è una schiacciatura di conio proprio sul busto, quindi i paramenti del santo non si vedono. Però il volto è ben nitido. Spero ti aiuti Paolo
    2 punti
  29. Avete ragione ragazzi la figata era che si poteva fare tutto................ E non si aveva nessuna paranoia, cosa che invece adesso apriti cielo... Mio padre non mi ha mai detto nulla, eppure la vita l'abbiamo scoperta e vissuta in un'attimo. Dalla mattina alla sera in strada, mi ricordo io e mio fratello 8 anni io e lui 7, mia madre ci diceva di stare in zona con la bici, invece io e Pericle (così si chiamava il mio povero fratello anche lui numismatico), andavamo all'idroscalo in bici a fare il bagno, una ventina di kilometri di distanza tanto per capirci, e magari al ritorno con acquazzone di turno o grandine.. Era bello vivere... Va beh.. un po di musica..
    2 punti
  30. Same dies as the messana tetradrachm at auction, I do not like both, which does not mean that they must be fake but there is a chance that they could be fake because they do have problems. https://www.acsearch.info/search.html?id=1411094 Authentic coins can extremely seldom look suspicious too and authentic coins had been condemned in the past too till coins from the same dies were found at excavations. Coin should be check in hand together with an authetnic example from same dies for completely reliable authentication. On transfer die fakes, very often letters and part of the dotted border are recutted so I think comparing these details with the details from authentic example from same dies will help.
    2 punti
  31. Grazie @Baka, non mi riferivo a questo tipo, ma a quello che sta in asta Tinia- Varesi . Mi sembra difficile che tu possa avere qualche conio moderno di questa tipologia. Il defunto Fichera da Canturipe, non ha mai fatto vedere i suoi conii e non si conosce che fine hanno fatto dopo la sua morte. Subito dopo il rinvenimento (1988), furono riprodotte molte monete di Leontini , Apollo " capelli bagnati" C'è voluto qualche anno (1989) affinché si scoprisse la falsificazione. Alla LEU numismatica di Zurigo , la defunta Silvia Hunther aveva raccolto un gran numero di riproduzioni del Fichera. Ancora ne circolano abbastanza . Un difetto il Fichera lo ha lasciato, dando modo di identificarli , a una condizione............ che il perlinato del dritto , sia integro da ore 9 a ore 11 circa. Pare che nella sua tecnica non ripristinava il perlinato , ma lo ricreava interamente , a modo suo. Tra qualche giorno posterò uno studio sulla discussione di Leontini , in modo che in molti potranno avere la possibilità di evitare acquisti di monete riprodotte.
    2 punti
  32. In conclusione, la provenienza è da un commerciante che è stato una delle colonne del commercio numismatico italiano , Livio Santamaria, erede di una casata di numismatico attiva dall’inizio del secolo scorso. Ha chiuso negli anni 80, quindi abbastanza precocemente rispetto al periodo di maggior diffusione delle falsificazioni di queste emissioni Per me ce ne è a sufficienza per concedere il beneficio del dubbio , ma siccome sono sempre stato possibilista, ricontrolleremo le monete alla luce di quanto da voi postato ...,esiste sempre un’altra possibilità di spiegazione per la loro eventuale presenza nello stock del proprietario se fossero false....
    2 punti
  33. Salute come discussione sulla peste di metà 1300 c'è anche questa che mi sembra abbastanza esaustiva Salutoni odjob
    2 punti
  34. Credo di aver trovato la foto del venditore: piccola per un'analisi ma sembra certamente più fresca rispetto la scansione: Posto per confronto l'esemplare della collezione Bentley esitata da Baldwin considerata "nearly Ef" e stimata 3000-4000 pounds Questa di DNW considerata "better than vf" ha realizzato 1700GPB più diritti lo scorso dicembre Infine una esitata da London Coins in "VF or slightly better with some surface marks" a 1100GPB più diritti lo scorso settembre. Sinceramente non ho mai visto immagini di questo millesimo di Londra migliori di SPL (questo in AU55 è stato venduto a 15.600 dollari da Heritage) Tutto ciò per spiegare il mio scetticismo nel considerare il tuo esemplare conservato come dichiara il venditore. Riguardo il prezzo di acquisto credo, altrimenti, quanto richiesto per la moneta in linea con il mercato attuale. Tutto ciò a patto che la moneta sia stata coniata a Londra; fosse nata a Melbourne varrebbe il fino contenuto. Credo sia proprio il caso di controllare minuziosamente. Aspetto nuove foto (non è nemmeno presente nel nostro catalogo, magari vorrai aggiungerla) per rinnovarti i complimenti. Buona serata.
    1 punto
  35. Ciao , esatti i moduli indicati da @profausto, considera anche che , a parte un po' di consumo di metallo causato dai secoli , i Sesterzi del terzo secolo sono generalmente di peso inferiore a quelli del secolo precedente , raramente superano i 20/22 grammi .
    1 punto
  36. Esatto. Ma ancora più semplicemente, per verificare lo spessore, si usava introdurre la moneta nell'apposita feritoia ricavata sui piatti del bilancino. Se la moneta non passa...si evita di accettarla.
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  37. Bellissima iniziativa come sempre... ormai è uno degli appuntamenti immancabili per i lamonetiani!
    1 punto
  38. Corretto, ma non è un caso che venga utilizzata per la Garfagnana e tutt'oggi adottata nello stemma della Comunità Montana Garfagnina. Tra gli addetti alla bombarda il reparto garfagnino era tra i migliori tra le file dell'esercito proprio dovuto al fatto che molti di essi avevano avuto a che fare con le cave di marmo delle Alpi Apuane e sapevano usare con destrezza gli esplosivi e le loro macchine
    1 punto
  39. Sul libro di Thierry sono citati solo i blocchi d'oro di Chu. E si dice chiaramente che queste furono le uniche monete d'oro di tutta la storia imperiale.
    1 punto
  40. @Asclepia qui puoi trovare qualche risposta alle tue domande: http://www.antichitabelsito.it/inibizione_corrosione.htm
    1 punto
  41. Ho trovato qualche informazione qui: http://primaltrek.com/blog/2015/03/20/chinese-burial-money/ Ora cercherò anche sull'ottimo manuale del professor Thierry e domani vi farò sapere se avrò trovato qualcosa.
    1 punto
  42. A prima vista ho detto MB+, poi ho letto che più o meno tutti si assestano intorno a questo grado, fermo restando che, come è stato già detto, il valore storico prescinde dalla conservazione, e personalmente il valore storico è la prima cosa in assoluto che guardo in una moneta! Addirittura mi capita spesso che un FDC mi dia quasi una sensazione di disagio, mentre con un bel BB non mi capita mai (e non è una questione di portafoglio)!
    1 punto
  43. Nessuno ha mai asserito che servono prove inconfutabili che dimostrino la non autenticità del pezzo, ma almeno che vengano portate delle prove oggettive e di un certo peso (l'assenza di patina o il probabile inedito accoppiamento di conii Possono essere considerati indizi, al più) e non solo frasi "per me è falsa perchè io ne ho viste tante", questo era il "succo" del discorso. questo proprio perchè chi giudica lo fa, come giustamente dici, tramite una foto a computer, con tutti i limiti che ne derivano.
    1 punto
  44. La città è Edessa, in Mesopotamia. Potrebbe essere Settimio Severo o Marco Aurelio BMC 14 Septimius Severus and Abgar VIII AE 23mm of Edessa, Mesopotamia. Laureate head of Severus right / draped and diademed bust right of Abgar VIII, holding sceptre. Text Image
    1 punto
  45. Salve, non voglio polemizzare e quindi lungi dall'essere interpretato come tale. Io penso che il condizionale sia implicito, alla fine anche quando si giudica "de visu" si tratta pur sempre di un parere soggettivo, non assoluto e soggetto ad errore. Ho avuto il piacere di conoscere e dialogare con una studiosa profonda conoscitrice della materia numismatica classica, con una carriera trentennale specializzata nello studio e nello smascheramento di falsi (in particolare di monete classiche). Ebbene, mi disse che durante la sua lunga esperienza ha avuto tra le mani repliche talmente ben realizzate dall'essere praticamente impossibile capire che non fossero originali (in un caso ebbe la certezza che un esemplare fosse falso solo perché ebbe la fortuna di perquisire lo studio del falsario dove vide tutta la filiera di realizzazione ). Alla fine mi disse che solo dissotterrando una moneta (in un contesto ben specifico) si ha la certezza della sua genuinità (quantomeno storica). Magari la realtà non è così estrema e negativa ma sicuramente condivido molto di ciò che mi ha detto.
    1 punto
  46. Buongiorno @4ndr€85, potrebbe cortesemente indicare il peso e il diametro della sua moneta. Le sarei grato se con un calibro potesse prendere anche la misura del circolo perlinato interno, come le indico nell’immagine che allego a questa risposta, grazie. E’ solo per capire se si tratta di un denaro o di un obolo, nel qual caso il suo esemplare risulterebbe molto interessante. Ad ogni modo, questa tipologia di monete fa la sua comparsa nella prima metà del XII secolo, non prima. Potrebbe trattarsi del tipo di denaro da cui alla metà del secolo discenderà direttamente il terzolo. Secondo gli studi più recenti, infatti, gli esemplari con le caratteristiche della sua moneta ma di peso vicino al grammo non sarebbero da identificare con i terzoli ma con le ultime emissioni di denari veteres prima della creazione, nel 1162, del denaro imperiale fredericiano. Se vi è possibile, come estremi cronologici di queste monete non indicate più quelli del CNI, ripresi pedissequamente nel volume di Biaggi. Dopo gli studi degli ultimi quarant’anni non ha più senso. E’ come se qualcuno oggi volesse sostenere che la Terra è piatta e il Sole le gira attorno... Saluti, Teo
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  47. Sia ben chiara una cosa. Non ho mai affermato che il tetradramma di Messana sia per forza falsa, ma che contiene alcuni elementi di dubbio, che ovviamente andrebbero approfonditi e sicuramente ci sono implicazioni molto interessanti, ma anche molto delicati, sulle tecniche di falsificazione. Ringrazio il buon Alberto Varesi per la sua disponibilità a un esame più approfondito, anche con terzi periti. Un chiarimento sulla mia allusione a Santamaria, che può sembrare essere perfida. Bisogna però anche specificare che un pedigree, anche se importante, non costituisce una garanzia ASSOLUTA sulla genuinità della moneta e poi c'è pedigree e pedigree... I Santamaria erano molto seri e competenti, specialmente sulle monete romane, oltre che sulle monete medievali e moderne. Tuttavia, come tutti i più grandi commercianti ed esperti, possono non essere stati sempre infallibili. Un semplice aneddoto (e che va considerato come tale). Nel corso del mio studio per un Corpus sui denari di Cornuficia (RRC 509/1-5), che è appena stampato e di imminente pubblicazione in un volumetto a cura della Editrice Diana, ho avuto modo di studiare anche alcuni vecchi falsi. Uno di questi fu allestito, con la solita approssimazione rispetto ai conii autentici ma spesso con tondelli verosimili, per il famoso commerciante e collezionista numismatico udinese Luigi Cigoi (1811-1875), e pubblicato sul volume di Brunetti (tav. 1, n, 18) che poi sono riuscito fortunosamente a rintracciare e fotografare nel Museo Civico di Udine e del quale quindi possiedo una immagine più definita rispetto all'opera del Brunetti. Inutile dire la mia grande sorpresa a rintracciare un secondo esemplare, degli stessi conii, che si sapeva esistere inizialmente sempre nella raccolta Cigoi, ma che poi scomparve al momento dell'immissione della collezione nel Museo di Udine, dopo la sua morte, venendo sostituita con un brutto e comune denario (come registrato nel cartellino a corredo). Questo secondo esemplare (e non ne ho trovati altri) era passato alla collezione Haeberlin (asta Cahn-Hess del 1933, n. 2897) che fu poi acquistato dal prof. Serafini per ben 190 marchi di allora per conto del medagliere Vaticano, dove si trova tuttora ed è stato da me esaminato. Quando espressi la mia sorpresa al dr. Alteri, che era presente durante la mia ricognizione, egli accennò che la moneta doveva essere sicuramente autentica e che il prof. Serafini si era consigliato con Pio Santamaria per il suo acquisto. Una storia intrigante, che ovviamente non ho potuto riportare in dettaglio nel mio libro, dove comunque ho condannato il pezzo nonostante il prestigioso pedigree e dove ho messo tutte le immagini. Evidentemente in quel tempo non erano stati formulati adeguati dubbi e nemmeno io sono infallibile...
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