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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/27/18 in Risposte

  1. quando non si ha molta esperienza, bisognerebbe avere una buona dose di umiltà , quindi ascoltare e cercare di carpire quanto piu' possibile da chi ne sa piu' di te. . Servirà per il futuro. ............"sparare" a caso, non è produttivo . PS ....c'entrava ... non centrava -..... l'ho fatta .... non lo fatta... mi sa che la terza media non l'hai finita.
    6 punti
  2. A me piacerebbe che venisse annullata la distanza che attualmente esiste tra il mondo accademico che si occupa della numismatica e gli appassionati di numismatica, noi, troppo spesso riguardati con fastidio dai primi....
    5 punti
  3. Ciao. Non condivido assolutamente questa valutazione, che mi sembra fra l'altro assai ingenerosa nei confronti di chi, dentro la SNI, si fa silenziosamente "il mazzo" per divulgare la Numismatica. Ne approfitto per ricordare che negli ultimi due anni è in corso un imponente progetto di digitalizzazione delle Riviste italiane di numismatica (R.I.N.) e di altre 15 testate complete e quasi tutte inedite in digitale. C'è poi la digitalizzazione del Vocabolario del Martinori e l'altro imponente progetto delle circa 160 schede biografiche dei Numismatici italiani. E che dire delle "Giornate" della SNI. Se ne sono già svolte 3 in altrettante città italiane, con conferenze e visite ai Medaglieri. A breve sarà presentata la quarta "Giornata". Vorrei poi ricordare i quaderni delle "Comunicazioni", che da qualche tempo ospitano i contributi di molti studiosi, presenti anche su questo Forum. Ho riportato le prime cose che mi sono venute in mente ma sono certo di essermi dimenticato molto altro. Se questo è "immobilismo"....... Saluti. Michele
    4 punti
  4. Mi rincresce non averci pensato per primo, con tutta quella patina... una vita a cercare di capire come toglierla e bastava guardare meglio al supermercato! Certo che anche voi da esperti quale siete non averlo mai suggerito... Speriamo i miei figli non arrivino mai a questo video, potrebbero pensare di fare un regalo al loro papà lucidandogli le monete. Auguri
    3 punti
  5. Mario: Buona Pasqua da Cesare Augusto...da oggi sono anch'io del Cordusio... A presto
    3 punti
  6. Già...ma prima? Come a tutti noto, la parola "Dollaro" è un'evoluzione del tedesco "Thaler", il nome dato alla prima moneta d'argento europea di grande modulo, coniata per la prima volta in Tirolo nel 1486, sei anni prima che Colombo scoprisse l'America. La moneta divenne cosí popolare nel XVI secolo che molti altri paesi ne coniarono di simili, dando loro nomi derivati da "thaler": "rijksdaaler" in Olanda, "rigsdaler" in Danimarca, "tallero" in Italia, "talar" in Polonia. Nel Nuovo Mondo, la moneta simile al tallero di uso piú comune era quella spagnola da 8 reales, conosciuta come Spanish Milled Dollar o "pezzo da otto" (piece of eight), coniata principalmente nella Zecca di Città del Messico, ma anche in Bolivia, Cile, Colombia, Guatemala e Perú. Insieme alle sue frazioni era ampiamente diffusa tra i coloni dei futuri Stati Uniti, e fu pertanto naturale che la parola "Dollaro" venisse adottata ufficialmente dal Congresso come unità di misura monetaria, una decisione caldeggiata da Thomas Jefferson sin dal Congresso Continentale del 1776. Ma prima che questo avvenisse, prima che si formassero gli Stati Uniti d'America, prima ancora che nascessero le tredici colonie inglesi, e addirittura prima che l'Arciduca Sigismondo del Tirolo coniasse, nel già ricordato 1486, il Guldengroschen, il primo Tallero della storia? Cosa usavano gli indigeni? E i primi coloni europei, afflitti da una cronica penuria di monete "tradizionali", come si regolavano per il commercio e gli scambi con le popolazioni native? Cercheremo di dare una risposta a tali domande in questa discussione che, partendo dall'America precolombiana, arriverà fino alle prime coniazioni monetarie delle tredici colonie che andranno a costituire gli Stati Uniti (ma senza entrare nel dettaglio di tutte le emissioni) e ai primi dollari, trattando anche, squisitamente dal punto di vista storico, delle monete degli spagnoli che, per oltre tre secoli, circolarono indistintamente dal sud, dove erano coniate, al nord del continente. Dove inserire una discussione così? Dal punto di vista temporale, forse la più logica sarebbe stata la sezione delle Zecche straniere, dal 1500 al 1800. Ma poiché l'area geografica che sarà presa maggiormente in considerazione sarà quella che andrà a costituire i futuri Stati Uniti d'America, ho ritenuto più opportuno inserirla nella sezione che vede tra i suoi frequentatori gli appassionati di monete statunitensi, e dunque le Monete estere La storia vera e propria parte col prossimo post, intanto non poteva mancare un omaggio al "padre" di tutti i dollari, il Guldengroschen di Sigismondo del Tirolo (da asta Künker). petronius
    2 punti
  7. Premetto che sono solo un socio della SNI e parlo a titolo personale. Sinceramente questo "silenzio assordante" mi sembra più che giustificato. Non è opportuno, e ritengo neppure conforme alla legge, rendere noti in un contesto pubblico come questo quanto è successo in un contesto "privato" qual'è l'Assemblea di una ONLUS. L'Assemblea di una Associazione non è aperta al pubblico. Possono parteciparvi solo i Soci e coloro eventualmente invitati con il consenso dei presenti. Ne consegue che ciò che accade in Assemblea non è liberamente divulgabile, salvo quanto per legge è oggetto di pubblicità.
    2 punti
  8. Buongiorno @cippal, I sali di nitrato d’argento, sono stati utilizzati già dagli ultimi decenni del secolo scorso per antichizzare i falsi, alcuni Periti di quegli anni, dopo averne scoperta la tecnica, “marchiavano “ le monete con un segno distintivo, che è presente anche sulla moneta della discussione, per evitare che queste potessero circolare sul mercato. Il prodotto poteva essere utilizzato sia sul bronzo che sull’argento e le reazioni si differenziavano a secondo del metallo e del modo di utilizzo, oggi questa tecnica, almeno per l’argento, è in disuso perché facilmente riconoscibile. Un utente, il cui post è passato inosservato, non mi ricordo se ad inizio di questa discussione o di quella della leontini, aveva centrato in pieno il discorso del colore del metallo e proprio per quanto affermato da questo utente, il metallo di questa moneta non si ossiderà mai in maniera naturale e le ossidazioni che si vedono adesso, logicamente sono artificiali. Consiglio inoltre, visto che ancora sulla leontini si sta valutando il ritiro e che, nonostante i numerosi riscontri oggettivi e l’intervento di altri illustri esperti, non si è ancora arrivati alla decisione finale, di confrontare se questo può essere di aiuto, le ossidazioni presenti nella quarta moneta ( un tetra di siracusa ) di un post di baka nella pagina n. 3 con quelle della leontini, oppure in alternativa, considerato che non si può raggiungere ad una conclusione univoca e che la difesa sostiene l’esistenza di “ questo secondo conio “ ed anche in considerazione del fatto che oggi con delle apparecchiature idonee si può analizzare la composizione del metallo, di intraprendere questa strada, per cercare di accertare la "dubbia " esistenza di “questo secondo conio” la cui scoperta, sicuramente sarebbe una scoperta rivoluzionaria della storia di questa zecca, perché di fatto al momento, nè da parte della difesa né dal punto di vista bibliografico, ci sono riscontri oggettivi in merito. Cordialmente Babelone
    2 punti
  9. Si i giovani, ma oggi sono poco portati, trascinati o meglio affascinati dai giochi elettronici e dagli smartphone, bisognerebbe far conoscere la numismatica, o meglio le monete, partendo dalla scuola elementare, affiancandola al programma di storia. Solo così imparerebbero a conoscerle e in qualche caso ad appassionarsi e il seguito viene poi.
    2 punti
  10. Buona Giornata. E' il collezionista del popolo ( che economicamente guadagna una somma tale che gli permette di arrivare a fine mese se non fa sprechi e se non spende per il superfluo, dove ahimè rientrano il collezioni e la spesa culturale a tal fine) e di questo ne sono un testimone: ormai vado solo ai convegni il più vicino possibile e non acquisto nulla o al massimo spendo un 30/40 €. Nel 2017 ho speso per la Numismatica 15 € per un il libro di Philp Grierson "Tarì follari & denari, la numismatica medievale nell'Italia meridionale". Nel 2016 ho speso € 50 tra il libro di Raffaele Iulia "La zecca medievale di Salerno nella collezione numismatica del Museo Diocesano «San Matteo» di Salerno" e una moneta della zecca di Salerno. Nel 2015 ho speso € 85 per 4 monete della zecca di Salerno. Come si nota sempre in calo, sperando in tempi migliori. La cosa positiva, grazie a Internet, è che si può leggere e vedere tanto sulla Numismatica. Questa è la mia esperienza, ma parlando con altri amici, sembra che la storia si ripeta per cui per molti di noi bisogna attendere tempi più floridi. Ma l'importante è non perdere completamente la Passione Numismatica.
    2 punti
  11. Buongiorno a tutti, dopo tanto tempo ho messo in collezione la Piastra del 1825 di Francesco I.
    2 punti
  12. Questo appena postato mi sembra un conio ancora diverso. Forse è meglio smettere di collezionare monete antiche e trovare un altro hobby.. I think this is a different die compared to the coin analyzed. Maybe it is better to stop collecting ancient coins and find another hobby..
    2 punti
  13. Sta di fatto che c'è penuria di tondelli... c'è penuria..c'è penuria, come diceva il grandissimo principe... Gente che ha piccioli e anche assai...ma il materiale è tutto ammucciato...e se lo tengono stretto.. La domanda ovviamente sale e se sale..c'è gente che non riesce a comprare nulla allora compra tondelli di altre zecche pur di compensare l'astinenza...
    2 punti
  14. 2 punti
  15. Notevole... _________________ anche come voce naturalmente... _______________ 1980
    2 punti
  16. Nessun Titano, semplicemente "qualcuno" ha saputo fare quello che " altri" non hanno saputo fare: fornire qualcosa di " concreto" e non solo parole , ipotesi e opinioni più o meno personali, ma qualcosa di concretamente confrontabile e su cui impostare una valutazione il più possibile oggettiva.....la "goccia" non c'è...c'è un processo di esclusione che porta a certi risultati o ad altri... Quando sarà fatto anche sulle altre due nello stesso grado , saremo più che disponibili a riconsiderare la questione.... ma ho l'impressione che se non interviene di nuovo il nostro amico con le sue foto o qualcuno con evidenze come le sue, a natale staremo ancora aspettandovi. Per adesso, come scritto sul post 142 ( nella discussione sul Leontini) abbiamo un'argomento principale e oggettivo che ci spinge verso una certa scelta...e non sono certo le tue "spiegazioni."
    2 punti
  17. Si, il tipo è noto: un esemplare apparentemente analogo (manca foto) è presente anche nel Cunetio Hoard. A mio avviso si tratta di produzioni di natura fraudolenta realizzate da quelle maestranze infedeli della zecca di Roma che lucravano sulle operazioni di coniazione in maniera sempre più spinta fino ad arrivare a sottrarre il metallo prezioso destinato alla "Moneta" e a portare la situazione sull'orlo della guerra civile con la sanguinosa repressione attuata da Aureliano. @Flavio_bo meno male che non sei l'esperto di Claudio II del forum
    2 punti
  18. Con quello scudo crociato savoia a prima vista! ...anche se a volte genova ci può trarre in inganno....
    2 punti
  19. Wise decision Regardless of the differences of our opinions no one can say that you didn't take the case seriously and you spent a considerable amount of your time in responding. I wish other auctioneers follow your example!
    2 punti
  20. Buona sera, butto un'altra moneta sul fuoco. Assieme al 8 tornesi SICL ho preso pure quest'altra moneta spiccia, di uso quotidiano, un 6 tornesi per la Repubblica Napolitana (peso 20, 24 grammi) debolezze e una mancanza, ma personalmente lo ritengo sopra la media. Siete d'accordo? Fatemi sapere cosa ne pensate. Saluti e grazie come sempre.
    1 punto
  21. Buongiorno a tutti, avendo deciso di iniziare una collezione su Vittorio Emanuele II volevo sapere se qualcuno sa consigliarmi qualche buon libro (sempre che ce ne sia uno) sul suo regno con riferimenti alla numismatica del periodo. Grazie
    1 punto
  22. Buonasera amici, ho appena acquisito una discreta collezione di monete papali, vi volevo mostrare una di queste. Spero di farvi cosa gradita, ha dei fondi davvero belli.
    1 punto
  23. Ciao Domenico. L'assemblea di sabato scorso, alla quale non ho potuto partecipare trovandomi a Torino (ma ho delegato un socio che mi ha rappresentato), aveva all'ordine del giorno quanto già Matteo (rongom) ha indicato nel post d'apertura: "Come di consueto l'assemblea sarà aperta dalla relazione del Presidente; il bibliotecario Girola illustrerà l'attività della nostra Biblioteca. Il direttore della RIN, Prof. Savio, presenterà il volume 2018. Successivamente i curatori presenteranno il 10° Volume della Collana di Numismatica e Scienze Affini "Saggi di Medaglistica" che verrà consegnato ai soci assieme alla RIN." Come si può leggere, gli argomenti da trattarsi non erano, almeno sulla carta, tali da provocare "colpi di scena" o altro genere di "gossip numismatico", ma rientrano piuttosto nella routine delle attività associative. Mi chiedo quindi quali conseguenze dovrebbe avere il "silenzio assordante"(??) sull'esito dell'Assemblea, fra l'altro del tutto legittimo, dal momento che non si capisce perché si dovrebbe notiziare il Forum sui lavori assembleari... Se si vuole sapere che cosa succede alle Assemblee della SNI, basta associarsi e partecipare alle suddette assemblee. Se poi invece ci sono notizie particolari che qualcuno conosce pur non avendo partecipato all'Assemblea ma che non si vogliono rivelare perché si aspetta che siano altri a farlo....beh, sarebbe a questo punto il caso di rompere gli indugi e di raccontare quello che si sa, lasciando perdere i "silenzi assordanti" e altre allusioni che francamente non capisco. Vi chiedo fra l'altro: avete memoria di altri "resoconti" delle Assemblee della SNI riportati qui sul Forum, che non fossero quelli conseguenti alle elezioni di un nuovo Consiglio Direttivo o di un nuovo Presidente? Non mi pare che nei 14 anni che sono iscritto al Forum mi sia mai capitato di leggere qui i resoconti delle Assemblee della SNI o di altre Associazioni e tanto meno non ho ricordi che i mancati resoconti di dette assemblee fossero percepiti come "silenzi assordanti" o avessero un significato recondito "che la diceva lunga"....(??). Francamente non capisco cosa si vorrebbe sapere di quell'Assemblea e la cosa comincia ad incuriosirmi..., sopratutto poi quando si ha come l'impressione che chi sembra essere in attesa di notizie....in realtà le conosca già..... ma per qualche ignoto motivo non sia disposto a rivelarle. Mah. Saluti. M.
    1 punto
  24. Secondo me mancano fare eventi ad esempio legati tra i soci dei circoli e serate assieme sia numismatiche che cene, dove parlare ritrovarsi, magari pernottare in alberghi convenzionati per visitare musei o collezioni private ad eventi sponsorizzati, magari dove poter visualizzare e poter comprendere meglio la nostra passione. Magari serate legate anche a del buon vino o cibo..oppure ad arte di diverso tipo. Anche a buona musica.. Potrebbe così avvicinare e rendersi più interessante la numismatica e anche il collezionista di oggi, più dinamico e brioso e meno noioso e fermo.
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  25. E ci sara' un valido motivo per queste mancanze volute
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  26. Ci sono tante belle storie nella nostra numismatica, poi purtroppo ci sono anche quelle brutte, mi telefona ora il nostro socio più anziano, 90 anni portati benissimo, presente a Colori e Monete, mi chiede dove poter comprare albumini e poi commenti eccezionali sul libro della monetazione di Carlo V appena ricevuto per posta a dir poco entusiasmanti, complimenti che giro direttamente a @santone, e poi commenti ulteriori ma come hanno fatto a fare un'opera così grande e poi che gran belle monete con Carlo V, sentirlo tira su il morale, in fondo gli amatori in numismatica non hanno proprio eta' e averne uno così appassionato e curioso per noi e' veramente un vero onore ....
    1 punto
  27. Più che un lavorone, c'è voluta tanta pazienza. Ho la fortuna, per lavoro, di avere la fotocopiatrice che fa fronte e retro, per cui alla sera lanciavo la stampa di un volume e al mattino lo trovavo pronto. Poi alla rilegatura e in fine con file excel adattare le etichette in funzione della larghezza. Però quando fai le cose che piacciono, non pesano tanto. Come dico sempre : pazienza e tanta pazienza perchè le cose fatte di fretta non riescono mai bene. Mi sembra che tutto sommato sia uscito un bel lavoretto.
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  28. Si, la moneta dovrebbe essere in argento invece non lo è, per essere calamitabile sarà formata da una lega di bassa qualità con una componente in ferro, è quanto si evince da queste macchioline presenti sul tuo tondello. Chissà cosa ci mettono nel crogiuolo sti cinesi! Una "imitazione antica" vuol dire che è stata imitata/riprodotta una vecchia moneta, non che è stata prodotta nell'antichità. Purtroppo siamo in presenza di una riproduzione moderna senza alcun valore, non è nemmeno una moneta falsa prodotta all'epoca per essere spacciata per buona, eventualmente sarebbe stata anche interessante. Hanno riprodotto pure quell'usura diffusa ed uniforme dando al tondello una parvenza di circolazione, il dischetto di metallo utilizzato è stato solo impresso con meno forza.
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  29. Grazie Eracle e buona Pasqua anche a te ed atutti gli amici del Forum e del Cordusio; per Mario: ho terminato proprio ieri la bozza delle note sui sassanmidi, almeno la parte storica, inizia adesso il lavoro di "lima" e la disperata ricerca di foto delle monete un po' di tutti i regnanti, ne ho presi in considerazione 28 se qualcuno di voi può aitare il buon cesare mancano ancora: Vhaharan 1°,2° e 3°; Artaxerxes 2° Isdigerd 2° Hormisdas 1°e 3°; Balas e Zamasp Grazie a tutti e tra breve inizierò a pubblicare il primo capitolo; mi piacerebbe sulla piazzetta, sempre rivolto ai giovani; ma credo che questa volta sarò d'uopo andare un po' di più su specifiche sezioni; ancora un augurio di Buona Pasqua a tutti da nonno Cesare
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  30. Ho comprato questo libro che penso sia interessante: Memmo Cagiati. Numismatici, Raccoglitori e raccolte di monete e medaglie in Italia, a cura di Luca Lombardi, Biblionumis Edizioni 2018.
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  31. Anni fa ma figlia frequentava la 1 media , d' accordo con la professoressa portai qualche sesterzio e qualche antoniniano.. nulla di speciale o numismaticante di valore, ma in un'oretta si riuscì a catturare il loro interesse , con domande interessanti,,, per esempio spigando loro che quelle monete circolavano per tutto l impero. Ma é solo un esempio... Un esempio concreto é anche il libretto a fumetti publicato 2 anni fa dalla NIP : ottimo nei disegni e nella storia!! Poi certo esistono gli eventi degli addetti ai lavori, ma questo é un' altra cosa.
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  32. Arrivata anche a me oggi la 9 valori ... Bella serie, molto bello anche il 5€ anche se non di percepisce il contorno non circolare ... Devo dire che è anche bella la disposizione in verticale del folder In più ho notato che ricorre il .medesimo errore dello scorso anno sul 20 cent con la scritta ATOUE
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  33. Mah .... Considerato che sotto il Venier ne furono coniati milioni di esemplari ed è quello che si trova più spesso, insieme a quelli battuti sotto Andrea Contarini e Michele Steno, è probabile .... però non è chiarissima la legenda!
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  34. Credo un Venier: +ANTO VE...O DVX
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  35. Ma per realizzare l'operazione è necessario mettersi anche il pigiama che indossa il personaggio?...... M.
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  36. Gettone - Medaglia Ponte del Diavolo Lanzo (TO) gr.12,91 mm.28,59 argento titolo 800 Tiratura numerata questo è il n.925
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  37. In fondo si colleziona per sognare ad occhi aperti e per rivivere epoche lontane....Grazie per i tuoi feedbacks, Eros.
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  38. Caro Baronetto, nulla è impossibile, quando c'è la vera passione.. Il nostro gruppo è nato un decennio fa, anche se l'associazione e stata costituita solo a fine 2017. Ci sono voluti tanti sacrifici, tante battaglie, tanto sudore, ma alla fine abbiamo vinto contro tutto.. Riuscire a fare gruppo è molto difficile ma non impossibile, se si parte da uno zoccolo duro e si crede nel progetto poi le cose vengono conseguentemente. E' importante avere un punto di riferimento, questo aggrega molto, una piazza, un mercato, un locale, insomma qualcosa dove ci si possa trovare periodicamente e scambiare sensazione ed emozioni, magari guardando qualche tondello. Molti dei nostri abitano fuori città, però vista la passione si spingono oltre i confini. E' ovvio bisogna avere a portata di mano una città con delle realtà. Peccato che non sei vicino a noi perchè lo spirito non ti manca. Se riesci passa a Verona cosi conosci tutti noi.. Eros
    1 punto
  39. Il tempo alla fine è solo relativo, io osservo i tondelli da te postati e attraverso le illustrazioni divento un cavaliere celtibero, e nessuno osa fermarmi... Eros
    1 punto
  40. Il mio "mi piace" è per la bionda...bella figliuola, poteva cantare anche nella vecchia fattoria ia ia oo ma il "mi piace" lo davo comunque. Anche Babooshka non scherza....
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  41. porosità, bolle, evanescenza etc etc
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  42. 1 punto
  43. Tutti ormai concordano sulla tua collezione da museo! Ciao galaad
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  44. Ciao @grigioviola gli ibridi con dritto di Claudio e con rovesci di Gallieno pur non essendo comuni non sono infrequenti: Andrea Markl nel Numismatische Zeitschrift no.16 del anno 1894 menziona un esemplare con cervo tra gli ibridi (lui lo classifica tra le primissime emissioni assieme ad altri ibridi con rovescio di Gallieno) con legenda al rovescio DIANAE CONS AVG (cervo stante a destra) e al dritto zecca di Roma legenda IMP C CLAVDIVS AVG busto tipo radiato, drappeggiato, corazzato, visto da 3/4 dietro. In esergo Z. La tipologia con il cervo è descritta anche nel "vecchio" RIC V parte I al nro 29. Alcune altre tipologie menzionate di rovescio di Gallieno/Salonina con dritto di Claudio (sempre zecca di Roma) FECUNDITAS AVG (SALONINA) - ABUNDANTIA AVG - FID MILITUM - FORTUNA REDUX - IOVI CONS AVG - IOVI FULGERAT - IOVI PROPUGNAT - LAETITIA AVG - LIBERAL (ITAS) AVG - LIBERO CONS AVG - MARTI PACIFERO. Una particolarità hanno tutti conio molto grezzo e frettoloso. Nella sua opera datata 1884, Markl sostiene che quando Claudio ascese al potere, solo 6 delle 12 officine esistenti entrarono in produzione. Tale ipotesi si basava sul fatto che quando veniva acclamato un nuovo Imperatore c’era la necessità di “innondare” l’Impero con monete con la sua effige. Per accelerare i tempi si usavano i coni con il rovescio delle ultime emissioni dell’Imperatore precedente. Nel caso di Claudio per esempio i temi della sua ultima emissione sono ripresi dall’unica emissione romana di Quintillo e nella prima di Aureliano. Non fu però possibile utilizzare questa prassi per le prime emissioni di Claudio II perché le ultime emissioni di Gallieno furono i cosiddetti “bestiari” e di certo non era un soggetto che poteva essere utilizzato per il Gotico, considerata la situazione politica, sociale esistente e che necessitava di messaggi urgenti di tutt’altro genere. Pertanto Markl sostiene che mentre 6 officine producevano le prime monete con i coni utilizzabili di Gallieno (non a caso "gli afferma" che la I emissione di Claudio contempli tutte monete con rovescio di Gallieno), le altre 6 officine lavoravano per fare nuovi coni. Tale tesi sembra però un po’ azzardata ed in effetti sia Gricourt che Bastein e Pflaum considerarono tali presunti primi esemplari, spesso di cattiva fattura, come meri ibridi, di produzione assolutamente non seriale. In tali esemplari peraltro spesso al dritto compariva anche la legenda breve, considerata non compatibile con le prime fasi di un regno. Infatti per prassi si può notare che le titolature lunghe sono le prime ad essere utilizzate, per subire poi un processo di semplificazione. Alla stessa conclusione arrivarono anche studiosi successivi che basandosi sulle tipologie delle monete rinvenute nei vari ripostigli, considerando che un’officina romana di norma produceva sempre uno specifico tipo di rovescio, confermarono che le officine operanti dovevano essere necessariamente 12 sin dall’inizio delle coniazioni delle monete di Claudio. Quindi la tesi di Markl viene un po' a cadere.............
    1 punto
  45. Spain, Denarius,Bascunes, c. 120-20 BC, AR, (g 3,95, mm 17, h 7). Male head r., Rv. Warrior on horse-back r., holding short sword. Villaronga 10. Old cabinet tone. good very fine/about extremely fine. ILLUSTRAZIONE: CAVALIERE CELTIBERO
    1 punto
  46. Geniale davvero. Io possiedo solo un volume CNI originale, ma ho avuto l'incauta idea di usarlo per consultazione nei primi tempi successivi all'acquisto, col risultato che mi si è strappata la copertina dalla costa per il peso del volume quando è aperto. I volumi originali vanno bene da collezionare, ma vanno presi e conservati con tutte le cure, possibilmente senza mai aprirli. Per la consultazione meglio la versione digitale oppure le fotocopie come in questo caso.
    1 punto
  47. Se pensate che Nomos ha dovuto rimandare di una settimana la chiusura dell'asta Obolos perché la piattaforma che gestisce il sito non è era in grado di gestire un così grande numero di utenti attivi allo stesso momento il giorno della chiusura. Incredibile no ? Vuol dire che nelle aste precedenti non era mai successo e non si erano posti il problema...Questo aneddoto la dice lunga sull'interesse per le monete direi.... Come altri hanno già osservato tutto si sta spostando dai circoli, dai mercatini, dai convegni a internet. Fino a vent'anni fa se volevi vedere un po' di monete giravi per convegni, al più ti arrivava un catalogo a casa e potevi fare offerte in busta chiusa da spedire....., foto solo in bianco e nero anche un po' bruttine... Adesso le monete le trovi ovunque, su centinaia di siti di negozi on line, aste praticamente ogni giorno, ebay ! Cataloghi on line, libri, acsearch, windwilds, ecc... Quello che sembra perdersi a parer mio è la condivisone di una passione, incontrarsi e parlare di monete, questo forum è una grande cosa, ma il rapporto umano io lo preferisco di gran lunga ! Spero che poco a poco si prenda consapevolezza della necessità di ritrovare i rapporti umani e associazioni come quella del Cordusio sia il primo di tanti altri esempi.
    1 punto
  48. Come abbiamo visto nel post precedente, un wampum poteva avere molteplici usi e significati. Solo gradualmente assunse quelli di dimostrazione di ricchezza e, infine, di unità di misura della ricchezza stessa. Sappiamo che raggiunse questa fase finale, diventando una forma accettata di moneta, prima dell'arrivo degli europei. Arrivo che, per quanto riguarda il territorio degli attuali Stati Uniti, ha una data ben precisa. Il 2 aprile 1513, una spedizione spagnola partita da Porto Rico, composta da tre navi al comando di Juan Ponce de León, sbarcò sul continente, in un luogo che ancora non è stato precisamente identificato, ma che si trova probabilmente sulla costa nordorientale dell'attuale stato della Florida. Ponce de León ribattezzò quel luogo "La Florida" e ne rivendicò il possesso a nome della Spagna. Lo chiamò La Florida, che in spagnolo significa fiorita, forse perché impressionato dal rigoglio della vegetazione, o forse perché il giorno dello sbarco era la domenica di Pasqua, in spagnolo Pascua Florida. La prima testimonianza europea sull'uso del wampum come moneta ci viene dall'esploratore francese Jacques Cartier, che nel 1535 ebbe modo di vederne presso una tribù di Uroni, dalle parti dell'odierna Montreal. Più tardi scrisse che tra gli indiani "avevano lo stesso uso che l'oro e l'argento da noi". Ma perché proprio il wampum? Molto probabilmente perché era piuttosto difficile da produrre: fare un wampum richiedeva un lungo lavoro e una grande abilità, e proprio per questo divenne un'unità di valore. In questo, aveva molto in comune con le famose, gigantesche monete in pietra dell'isola di Yap, il cui valore era dato dal tempo, lo sforzo, il pericolo insiti nel trasportare la materia prima (le pietre) attraverso l'oceano, sulle traballanti canoe a bilanciere usate dagli abitanti delle isole del Pacifico. Entrambi i mezzi di scambio mostrano un grado di sofisticazione assai sorprendente da parte di popolazioni spesso chiamate "primitive" E alla fine il wampum divenne così popolare sulla costa atlantica dei futuri States, da generare vere e proprie "tabelle di conversione" con le monete metalliche tradizionali. Nel 1637, le perline di wampum erano valutate sei centesimi nel Massachusetts, ed erano considerate moneta legale per le piccole transazioni, e tali rimasero fino al 1661, mentre il Connecticut le accettava in pagamento delle tasse al valore di quattro centesimi l'una. Perle di buccina o perline bianche erano meno preziose delle perle di quahog o viola; nel 1640 il Massachusetts dichiarò che le perle viola valevano il doppio delle bianche. Fino al 1693, i passeggeri del traghetto tra New York e Brooklyn potevano scegliere di pagare il biglietto con argento o wampum. L'ultimo uso registrato di wampum come denaro avvenne a New York nel 1701, ma con ogni probabilità continuarono a essere utilizzati in forma non ufficiale ancora per molti anni a seguire. petronius
    1 punto
  49. Anche questi come quello italiano sono normali 50 cent e non sono rari, al massimo un po' difficili da trovare in circolazione.
    1 punto
  50. Buona giornata Complimenti; molto interessante. :good: Avevamo già in altre occasioni preso atto di una sorta di "fil rouge" tra le famiglie dogali di Venezia ed i reali ungheresi nel periodo 1000/1300. http://www.lamoneta.it/topic/148957-denaro-ungherese-con-san-marco/?hl=veneziano Anche le monete hanno lasciato tracce di questa "italianità", nel nome e nelle immagini! saluti luciano
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