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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/03/18 in Risposte

  1. Approfitto per ringraziare già in questa sede alcuni miei "fidati interlocutori" (più che altro davvero degli amici che mi hanno accompagnato nella stesura del mio nuovo Manuale, che a breve, questione di giorni, sarà disponibile) @gennydbmoney, @Rocco68 @demonetis, loro hanno capito di cosa si tratta questa nuova classificazione delle monete borboniche. A tal proposito vorrei aggiungere che considerato il lungo periodo di regno di Ferdinando IV di Borbone è proprio con questo sovrano che si avranno varietà di coni davvero infinite, ma che sono tuttavia e faticosamente riuscito a circoscrivere; questo è dovuto al lungo periodo con l'avvicendarsi di innumerevoli ufficiali diversi in zecca. Mi hanno fatto "penare" le monete di Ferdinando IV di Borbone, quelle di basso taglio, sprovviste di lettere identificative al rovescio, per intenderci i 9 cavalli, il 6 cavalli, il 4 e il 3 cavalli, ma anche qui gli ufficiali non potevano non lasciare una firma, un dettaglio per l'avvenuta variazione. Ecco come vedrete classificati, ad esempio, i 9 cavalli.... adesso faccio felice @gennydbmoney e @Rocco68
    6 punti
  2. richiedo gentilmente classificazione e valutazione della seguente moneta. Materiale: Carta e matita Diametro: 8 cm (!) Peso: n.d. che bello avere una nipotina di 9 anni che a tua insaputa inserisce un bel didramma metapontino nel suo bigliettino di auguri per Pasqua
    5 punti
  3. Buonasera proseguendo la difficile tipologica di questo papa vi presento questo 50 baiocchi II° tipo per nulla male spero riusciate ad apprezzare moneta e soprattutto patina da queste foto un saluto marco
    5 punti
  4. Ciao Mario, @dabbene, stamane ho avuto un pò di tempo a disposizione, di conseguenza presento, a volo d'uccello, quello che sarà la mia relazione. Come da titolo, sarà incentrata sulle variazioni di conio che si rilevano sulle monete borboniche di Carlo e Ferdinando di Borbone; in pratica ha inizio proprio con l’instaurarsi della dinastia dei Borbone nella città di Napoli. Queste variazioni sono analizzate in concomitanza della successione, in zecca, delle cariche degli ufficiali che vi operarono. Le monete vengono, di conseguenza, osservate, approfondite e studiate tenendo conto dell’avvicendamento di queste persone e cronologicamente rappresentate, se modificate, con l’attinente paternità dei/del coni/conio (individuali) abbinati al personaggio in attività. Vedremo quindi, queste monete, in un ordine fino ad oggi, ancora mai (scientificamente) osservato, ma che, a mio parere, segue un ben precisa classificazione; in sostanza una chiara e limpida novità. Il percorso terminerà nel 1805 il cui anno segnerà la fine dell’apposizione delle sigle sulle monete, eccezione fatta per il 40 Franchi di Gioacchino Murat del 1810 (sigle N.M.) e della medaglia per l’Istituto Salesiano (firmata dal Rega), riprese poi con Francesco II di Borbone nel 1860 e la parentesi Cariello, con le sigle A.C. sui 10 Tornesi del 1847. Dal periodo successivo, a causa della mancata apposizione di lettere sull’oggetto metallico, si apre la fase dell’anonimato, e questo accade in concomitanza dell’occupazione francese quando in zecca il Rega, il Morghen e l’Anaud (Michele) furono gli incisori ufficiali sotto questo periodo. Le monete però, a differenza del passato, iniziano a rivelarsi con dei contrassegni posizionati al dritto (con Ferdinando di Borbone) nel punto dove prima veniva allocata la lettera e/o le lettere) e durante il periodo dei Napoleonidi, ad esclusione della monetazione decimale che né fu priva, questi marchi comparvero soprattutto al rovescio. Il percorso accaduto alle monete non sarà breve, ma se avremo tempo, potremmo anche prolungarci sull’analisi di questi simboli che vennero apposti fino alla fine dei Borbone, con Francesco II e che secondo un mio parere (poichè la documentazione è assente) identificavano proprio la mano incisoria dei nuovi coni. Devo ricordare, anzitempo, che non sempre ho potuto appurare con certezza definitiva alcuni coni, e questo soprattutto nei casi di omonimia della sigle, in pratica quando le sigle tra padre e figlio non subivano alquanto una modifica, come il caso dei De Gennaro (incisori) e Maria Mazzara (mastri di zecca), ma hanno lasciato altri elementi ( da me studiati) per la loro identificazione. Per degli esempi posso già, anticipatamente, proporre alcune classificazioni (con una nuova veste) a riguardo.
    5 punti
  5. Approfittando del giorno di ferie ho fatto un giro in banca e tirato fuori dalla cassetta di sicurezza alcuni scudi, e rifotografati dopo alcuni anni di 'stagionatura' Ripropongo i due 5 Lire di Venezia 1848, entrambi ex Rauch. Quando li ho presi (Asta del 2009) erano leggermente patinati, adesso la patina si è intensificata. I fondi sono praticamente a specchio, come spesso succede su queste monete quando non sono circolate. Foto dedicate al @ilnumismatico che so apprezza questi moduli
    3 punti
  6. Nasce da un gruppo di appassionati della storia romana e di #Traiano, studiosi di numismatica e professori universitari la prima pubblicazione interamente dedicata all'Imperatore Marco Ulpio Nerva Traiano, un'impresa letteraria unica nel suo genere. Gli autori, Laura Audino, Patrizia Calabria, Paolo Calicchio, Claudio Impiglia e Umberto Moruzzi, che hanno volontariamente devoluto i loro proventi e diritti alle future imprese della Pro Loco di #Fiumicino. L’associazione locale di interesse pubblico, senza fini di lucro, è tra l’altro la promotrice della raccolta fondi che ha portato all'acquisto della rara moneta recante sul retro il porto esagonale di Traiano a Fiumicino. L’iniziativa e la pubblicazione stessa sono patrocinate dalla Città di Assessorato ai Servizi Sociali, Salute, Sport e Infanzia - Comune Fiumicinoo e dalla Regione Lazio. Gli autori hanno voluto ricostruire le imprese e la storia dell'Optimus Princeps attraverso le monete coniate dalla sua proclamazione come imperatore nel 98 d.C. fino al 117, anno della sua morte, fonti non sempre attentamente considerate. Sono infatti ben 379 le emissioni monetali raffiguranti le sue gesta, le sue opere architettoniche, la sua politica di conquista, le sue qualità umane, le virtù morali, militari e amministrative e la sua famiglia, a partire dalle quali gli autori di questo volume ci offrono un quadro dettagliato del Princeps. Delle magnifiche imprese di Traiano non ci sono testimonianze storiche dirette di autori antichi, se non il panegirico di Plinio il Giovane, suo contemporaneo, e l'opera di Cassio Dione, "Historia Romana”, scritta più di un secolo dopo, di cui sono conservati solo pochi frammenti. Il volume, prezioso manuale rivolto a tutti con particolare riguardo agli appassionati di storia romana e di numismatica antica, partendo dal problema delle fonti storiche, approfondisce l’epoca del grande imperatore, il suo essere cittadino tra i cittadini ed il suo rispetto per lo Stato e le istituzioni. I primi capitoli del libro sono dedicati alla figura di Traiano relativamente all'aspetto storico e dinastico e ai trent’anni che precedono la sua elezione ad Imperatore, avvenuta, per la prima volta nella storia, per decisione senatoria congiunta all’acclamazione militare e non per tradizione dinastica. La particolarità dell'imperatore Traiano deriva anche dalle sue origini iberiche: nativo di Italica, nei pressi dell’odierna Siviglia, fu il primo imperatore romano proveniente da una provincia. L’analisi affronta poi, attraverso le monete, l’aspetto iconografico ed epigrafico. Dalla lettura di questi aspetti si comprende quanto la moneta fosse lo strumento propagandistico d'eccellenza, il simbolo del potere e della forza di un impero, veicolo di notizie, imprese eroiche e vittorie militari. Dell’Imperatore spicca la sua liberalità, la politica popolare finalizzata al consenso attraverso importanti azioni politiche, uniche nel suo genere, come l'introduzione dell'obbligo per la classe senatoria di avere almeno un terzo del capitale investito in Italia o anche il programma degli alimenta con i quali si sosteneva la produzione agricola e l'assistenza agli orfani. Si parla anche del rapporto speciale dell'Imperatore con l'esercito, sempre al fianco delle sue truppe, e delle conquiste di Traiano in #Dacia, corrispondente grossomodo all'attuale territorio della #Romania e della #Moldavia, e in Arabia fino alla Parthia. L’analisi prosegue con la descrizione della moltitudine di opere pubbliche realizzate, costruite con lungimiranza per il miglioramento dei commerci e la messa in sicurezza dei collegamenti, alcune delle quali realizzate con la collaborazione di Apollodoro di Damasco, genio dell'antichità. A lui si attribuiscono infatti le opere principali di architettura tra cui il Foro di Traiano, la #ColonnaTraiana, il #PortodiFiumicino o il Ponte sul Danubio. Di tali opere nel libro si possono trovare approfondimenti specifici dal punto di vista storico e architettonico. Nel volume è posta particolare attenzione alla figura di Traiano quale costruttore di Porti tra cui, #Civitavecchia, #Ancona, #Terracina e Fiumicino. Quest'ultimo è raffigurato proprio su alcuni rari sesterzi, uno dei quali è stato acquistato attraverso un'operazione di crowdfunding e messo a disposizione della collettività, quale simbolo dell’illustre passato della zona e auspicio di un futuro destinato alla riscoperta della storia locale. La moneta, attraverso un’operazione senza precedenti, grazie all'impegno collettivo e alla solidarietà culturale, è giunta, dopo poco più di 1900 anni dalla sua coniazione, nel luogo che rappresentava. All’Oasi di Porto, Via Portuense 2264, alle ore 9 del 4 aprile sarà mostrato ad una rappresentanza delle scuole primarie del Comune di Fiumicino e oggetto di una breve lezione del numismatico Luca Alagna. Seguirà alle ore 11,30 la presentazione alle autorità e personalità della zona, unitamente alla pubblicazione. Il sesterzio, resterà poi a disposizione del Territorio e dei suoi abitanti, a ricordo della monumentale opera architettonica auspicata dall'Imperatore Traiano. Il libro “Traiano L'Ottimo Principe”, di 100 pagine a colori, frutto della ricerca di stimati professionisti e studiosi, narra le gesta di un uomo, di un generale, di un imperatore di grande spessore, degno di essere ricordato e riscoperto. Il volume, voluto fortemente dalla Pro Loco di Fiumicino (edizioni Espera, www.edizioniespera.com), disponibile al costo di 29 euro, quindi è anche l’occasione di una ulteriore raccolta fondi per altre iniziative socio-culturali. Fernanda De Nitto questo cio che ci ha lasciato scritto il signor moruzzi dalla sua pagina facebook,condivido anche qui con voi la bella descrizione che ne fa del libro e dell iniziativa..
    3 punti
  7. Più che Romana direi Bulgara.
    3 punti
  8. INTRODUZIONE Julius Popper fu un ingegnere e avventuriero nato il 15 dicembre 1857 a Bucarest. La sua storia è poco nota, eccetto che in Romania dov'è considerato un personaggio importante, nonostante pur essendo stato rumeno madrelingua non lo fu mai come cittadino: all'epoca la Romania faceva ancora parte dell'Impero Ottomano e in seguito la cittadinanza della Romania indipendente gli venne rifiutata. Partito per la Francia a 17 anni, Popper si laureò in ingengneria e fece studi supplementari anche in fisica, chimica, meteorologia, geologia, geografia ed etnografia. Era anche molto portato per le lingue ed oltre al rumeno parlava fluentemente tedesco, yiddish, inglese, spagnolo, portoghese e francese. Dopo la laurea si mise a viaggiare per mezzo mondo e nel 1885, mentre si trovava in Brasile, gli arrivò la notizia della scoperta di giacimenti d'oro nella Terra del Fuoco (l'estremo sud del continente sudamericano), zona all'epoca poco esplorata e selvaggia. Preso dalla "febbre dell'oro" andò a Buenos Aires e allacciò relazioni con uomini politici e d'affari argentini, proponendogli un progetto per l'esplorazione e la successiva colonizzazione della Terra del Fuoco. Popper organizzò una spedizione preliminare e nel settembre 1886 salpò per l'isola principale dell'arcipelago della Terra del Fuoco, insieme ad alcuni collaboratori e materiale vario per la ricerca scientifica, armi e cavalli. Le sue esplorazioni e ricerche ebbero una grande eco in Argentina: Popper confermò la presenza dell'oro e concluse che: "Tenendo conto del carattere generale del paese (Terra del Fuoco), sono incline a credere che il suo futuro sia rappresentato da due importanti industrie. La prima, la più produttiva, è lo sfruttamento dei giacimenti auriferi e servirà per introdurre la seconda, più positiva e fertile, che è l'allevamento ovino". Ottenute le concessioni minerarie per le terre scoperte Popper approdò alla fine del 1887 nella baia di San Sebastian. In questa regione molto ostile e ventosa costruì gli impianti di estrazione e lavorazione dell'oro e varie infrastrutture per una grande comunità: a questa colonia diede il nome di "El Páramo", dove nei primi tempi lavoravano 540 persone, a cui poi se ne aggiunsero molte altre. Ben presto, attratta delle sue gesta, arrivò a El Páramo un'ondata di avventurieri, marinai, disertori e fuggitivi vari, provenienti quasi tutti dal Cile: per proteggere la sua attività Popper reclutò nel 1888 un esercito di mercenari europei le cui uniformi vennero copiate da quelle prussiane. In seguito Popper espanse l'attività fondando altre colonie, come Beta, Cullen e Carmen Sylva , si mise ad esplorare le zone dell'isola ancora sconosciute ed entrò sempre più spesso in conflitto con cercatori d'oro e avventurieri cileni che attaccavano i suoi stabilimenti nel tentativo di rubare l'oro, ingaggiando vere e proprie battaglie. Popper viene spesso descritto come il responsabile del genocidio degli idigeni fuegini con cui venne a contatto durante le sue esplorazioni, ma in realtà fu più probabilmente un comodo capro espiatorio con cui i dirigenti argentini, anche prima del suo arrivo nella Terra del Fuoco, coprivano la pianificazione e l'attuazione dello sterminio delle popolazioni locali. Venne trovato morto il 6 giugno 1893 nella sua casa a Buenos Aires, mentre pianificava un'esplorazione dell'Antartide; il medico che effettuò l'autopsia stabilì la causa in un arresto cardiaco. LE MONETE DI JULIUS POPPER Nel 1889, durante la sua permanenza nella Terra del Fuoco, Popper riuscì ad ottenere dal governo argentino vari privilegi fra cui quello di battere moneta ed emettere francobolli, anche se questo a lungo andare gli costò l'ostilità dei governatori locali, ostilità che contribuì alla sua cattiva fama di sterminatore d'indigeni. Prima di sua iniziativa e poi con l'autorizzazione del governo coniò una moneta d'oro, il Popper, in due tagli denominati in grammi d'oro: la 1 grammo (12,5 - 13 mm, 86.4% oro 13.2% argento) e la 5 grammi (17,5 - 17 mm, stesso titolo della 1). Secondo alcune fonti 1.000 pezzi della 5 grammi e circa 5.000 pezzi della 1 grammo furono prodotti in una zecca rudimentale ad El Páramo, mentre alla zecca di Buenos Aires ne furono ricavate altre da circa 175 kg d'oro. In una lettera del 1892 a Don Bartolomé Mitre y Vedia, Popper scrisse: "[...] Ho battuto queste monete d'oro a causa della mancanza di comunicazioni regolari tra la Terra del Fuoco e la capitale della Repubblica, le frequenti fluttuazioni del tasso di cambio monetario e la necessità di evitare l'inconveniente di manipolare polvere e pepite di questo metallo. " (francobollo da 10 centesimi in oro)
    2 punti
  9. Titolo Evento: L'ass. Cult. Quelli del Cordusio con la Prof. Lucia Travaini Categoria: Eventi culturali Data Evento: 05/06/2018 00:00 L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio PRESENTA " La Prof. Lucia Travaini ( Dipartimento di Studi Storici, Università degli Studi di Milano ) racconterà venti anni del suo insegnamento di numismatica alla Statale " L'evento si terrà all'Hotel Galles, Piazza Lima 2, Milano ( fermata MM1 Lima ), in Sala Milano, dalle ore 18,30 alle 21,30 di martedì 5 giugno 2018   Link al calendario: L'ass. Cult. Quelli del Cordusio con la Prof. Lucia Travaini
    2 punti
  10. Presa la bellezza di 10 anni fa su ebay, corredata da foto ovviamente pessime e pagata la bellezza di 300€... oggi le ho fatto prendere un pò d'aria dalla cassetta di sicurezza in banca e rifotografata, la patina è nettamente migliorata... che ve ne pare? @ilnumismatico , che ne pensi?
    2 punti
  11. Caro Pietro @Rex Neap so quanto ti è costata la stesura di quest'opera; di quanti ostacoli hai dovuto superare - in particolare l'indolenza di alcune persone (tu sai a chi mi riferisco) - ma alla fine ce l'hai fatta. E questo non può che farti onore. Non vedo l'ora di leggere il tuo manuale ricchissimo di immagini e, soprattutto, rivoluzionario. Spero un giorno di incontrarti per stringerti finalmente la mano! Ad maiora!
    2 punti
  12. Moneta ripassata al bulino. Oltretutto chi ha fatto il lavoro, probabilmente non era all altezza ( a parer mio), vedasi la poca naturalezza dei rilievi ed i segni lasciati... a quel prezzo, secondo me puoi trovare di meglio... skuby
    2 punti
  13. A tal riguardo, la famosa frase del cammello nella cruna dell'ago : E’ più facile infatti per un cammello passare per la cruna d’un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio! (Luca 18:25). è un colossale errore di traduzione di "kamilos" nel testo greco, con "kamelos" latino . Perchè questa parola in greco, ha un significato differente, poichè "kamilos" indica una grossa fune o una gomena di nave , non un cammello. Il che ci rende più chiaro quello che voleva dire Gesù....
    2 punti
  14. Concordo, le scritture sono state mal tradotte ma utilizzate così per secoli. Ultima che ho avuto modo di conoscere è stata la parte in cui Gesù dice a Maria di Magdala, " non toccarmi ......" , tradotta giustamente ora in " non mi trattenere dal andare al padre mio..." Percui in molti dipinti Gesù era nell azione di ritrarsi. Mentre ora non si esclude che la Maddalena abbia potuto toccare il Cristo, gettandosi ai suoi piedi. Roberto
    2 punti
  15. Richard Hobbs del BMha confermato che dal 23 aprile sarà esposto al pubblico il controverso denario di Giulia Domna proveniente dalla art gallery della Yale University e ritrovato in Siria negli scavi degli anni 30 dello scorso secolo. Moneta interessante e assolutamente controversa.
    2 punti
  16. Ciao Emilio, guardando L immagine stavo per essere ipnotizzato...? Ciao skuby
    2 punti
  17. La presenza degli appassionati che ci seguono e aspettano i nostri eventi.. Qui poi, mancare sarebbe quasi come perdere un evento storico...
    2 punti
  18. Fra le mie preferite.. Questo è un grandissimo...
    2 punti
  19. Ecco l'indice...c'è da abbuffarsi, peggio di Pasqua e Pasquetta messi assieme https://rua.ua.es/dspace/bitstream/10045/73774/1/2017_Canto-Garcia_etal_XV-CIN.pdf
    2 punti
  20. sto leggendo con interesse PASSERA 2018 Il bronzo come strumento di scambio e riserva del valore nell’Italia di età longobarda appena uscito e tra l'altro disponibile online in pdf lo segnalo con piacere saluti Alain
    1 punto
  21. come titolo ho dato "sto invecchiando", non riesco a classificare questa monetina, ho cercato sul MIR sia Mantova che Casale ma non ho trovato niente di simile, chiedo aiuto (forse prima avrei cercato molto di più sui libri ma ora col forum ne approfitto) la moneta pesa gr.1,76 e un diametro di mm.20 circa ringrazio chi mi aiuterà o mi metterà sulla via giusta
    1 punto
  22. Dovrebbe essere come questo.
    1 punto
  23. Eeee si, stai invecchiando. Soldo do Casale per Guglielmo Gonzaga. https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-GUB/13 Ciao Mario
    1 punto
  24. Ciao @ambidestro...non seguo questa monetazione e forse questa del link l'avrai già trovata https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-GUA/15 Il rovescio sembra il medesimo, il dritto però ha il busto rivolto a sinistra, mentre nella tua il busto è a destra... Saluti.
    1 punto
  25. Se le prime monete coniate a Città del Messico furono, come si può vedere dalla foto del post #27, di buona qualità, questa andò progressivamente degradando, e così, decennio dopo decennio, monete battute a mano in maniera sempre più approssimativa, entrarono nelle tasche dei borghesi locali, per uscirne quasi subito, dirette non solo in Spagna, ma in ogni direzione, anche la più lontana. Ne sono state trovate in quantità lungo le coste della Cina, a dimostrazione che i commerci nel XVII secolo erano molto più complessi, e i contatti tra l'America e l'Asia, molto più diffusi, di quanto si credeva un tempo. Queste monete, di estetica assai cruda, furono chiamate dagli spagnoli macuquinas, e dagli inglesi cob coins, nome col quale oggi sono più conosciute, e che deriva, probabilmente, dallo spagnolo cabo de barra (fine di una barra, d'argento). Ma sulle macuquinas esiste già nel forum un approfondito e interessante studio di @rorey36, alla cui lettura senz'altro vi rimando, io per oggi ho lavorato abbastanza petronius
    1 punto
  26. Condivido! La leggenda è comprensibile. #Francesco77 dove sei? Facci vedere la tua Corona Aperta 1795 per riempire il vuoto di contrasti.
    1 punto
  27. Fai felice un po' tutti noi indubbiamente Pietro, dopo mesi di studi e ricerche nascerà questo importante lavoro che già da questi post si capisce quanto possa essere utile e innovativo. Parma sarà anche Napoli e le sue monete, spero che molti, oltre ai cari amici del forum taggati , verranno per sentirti e avere queste anteprime, grazie per questi bellissimi post intanto....
    1 punto
  28. Appunto..... mi ero già espresso e una domanda secca ho pensato ad altro, mi sono sbagliato. Pertanto mi scuso con te per come ti ho risposto, non era mia intenzione minimamente offenderti. Sai in questi giorni ho dovuto sostenere DA SOLO offese e attacchi ingiustificati, solo perché a volte non la penso come qualcun'altro. Sono sempre disponibile a parlare di Numismatica Classica e tentare di dare un contributo a chi ne ha di bisogno. ......Niente di più. Cordialmente Giovanni.
    1 punto
  29. @Ciprios, sono 3 belle monete. Il 10 centesimi e la Lira sono quelle che preferisco. Il 5 lire ha qualche segno al dritto, credo però che in mano e con la lente siano difficili da vedere, perchè ha molta luce sparata su di essa. Purtroppo anche io posto sempre meno perchè vedo che l'andamento è questo.. Si ricevono sempre meno risposte... @Betto, potremmo comunque cominciare una discussione sulla conservazione mal che vada si sbaglia parere
    1 punto
  30. Ehm... Cosa c'entra l'esser perito numismatico, col poter commerciare in monete ? Semmai sarebbe giusto il contrario, se proprio si volesse fare un discorso "etico". Chi commercia non perizia e viceversa... O perlomeno non si perizia le sue.
    1 punto
  31. Da buon milanista "sportivo" mi auguro che stasera la Juventus faccia un partitone con i madrilisti. Squadra italiana contro estero, si tifa sempre per la squadra italiana.
    1 punto
  32. Complimenti gran bella moneta. Non sembra neanche la stessa. Hai avuto un ottimo colpo d'occhio. Sta facendo una bella patina.
    1 punto
  33. Verissimo per questo siamo strenuamente impegnati per pubblicare il piu‘ possibile ..
    1 punto
  34. SI tratta di una traduzione errata dall'originale greco del Vangelo : ta othonìa keumena = fasce distese , intatte non disciolte ; allà khoris entetyligménon=ma al contrario avvolto (nella stessa posizione, non in un luogo a parte). In finale sarebbe che le fasce che avvolgevano Gesù erano intatte, non attorcigliate o scompigliate, ma distese e il sudario non era disteso sulla pietra sepolcrale ma "al contrario, avvolto (ancora sul volto di Gesù) nella stessa posizione" (eis héna tòpon = nella stessa posizione). Per questo motivo Pietro "vide e credette"; non altri. Dentro il sepolcro vuoto ci stavano le bende che avevano ancora la forma del Corpo di Gesù che poco prima avevano avvolto.... qui un interessante articolo https://www.voltosanto.net/?page_id=499
    1 punto
  35. 1 punto
  36. Non mi è mai capitato di vedere falsi di questa moneta da 20 centesimi. Bell'esemplare. Forse questo tipo di moneta è stata poco falsificata....
    1 punto
  37. Il Regno imponeva ritmi importanti per compensare la domanda della moneta spicciola. Le prime liberate potevano diversificarsi per lettere e numeri, quando il conio si sviliva e bisognava improntarne uno nuovo, capitava di utilizzare i punzoni a disposizione, e non sempre erano fedeli a quelli precedenti, questa zecca offre molte varianti proprio per il grande numero di conii improntati.. Qui nel casi dei mezzi del 38 dell'amico Rocco, addirittura tre tipi.
    1 punto
  38. Bel bronzo di Mitridate III re del Bosforo, un re cllente dei romani che regnò dal 38 al 45 d.C. https://www.acsearch.info/search.html?id=4055456
    1 punto
  39. Direi un momento altissimo, meglio di cosi cosa si può avere..
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  40. Gia ricevuti da 1 mese se riesconposto indice. Articoli molto interessanti con amplissime specializzazioni
    1 punto
  41. Puoi essere perito.anche senza essere un commerciante...c è anche l opzione nia. Cmq il perito legale è quello iscritto in camera di commercio, gli altri sono associati di associazioni di esperti numismatici (per professione o passione)
    1 punto
  42. Nel 2002 avevo quindici anni per cui non è che facessi chissà quali compere, ma ogni tanto andavo ai coin-op a farmi qualche partita, ogni gettone mi costava prima 500 lire, ovviamente senza scontrino. Poi il giorno di capodanno aprì lo starter kit che mi aveva regalato mio padre per natale e mi presi qualche 50 cent per farmi un paio di partite, arrivato lì diedi al tizio il 50 cent in cambio di due gettoni, non saranno state 1000 lire esatte ma mi aspettavo non facesse storie, come li vide quasi quasi non li volle accettare e alla fine dopo parecchie lamentele li accettò e mi diede i due gettoni. Il giorno dopo il prezzo di ogni singolo gettone passò da 500 lire a 50 cent, e poi, dopo qualche mese o settimana, ad un euro. Ovviamente non mi vide più. Altri commercianti dopo la metà di gennaio addirittura non accettavano più le lire, nonostante il termine fosse a fine febbraio, ovviamente tutti questi individui avevano effettuato il "raddoppio", e di conseguenza passato gennaio non si videro più lire in circolo. Tutto questo per dire che l'euro è solo un mezzo e se è successo quello che è successo è stata colpa di questi individui dagli intenti commerciali "suicidi", non dell'euro. Perché sì, inizialmente avranno fatto soldi, ma poi il popolo, stufo di questi aprofittatori, si è rivolto prima ai centri commerciali e ai negozianti cinesi poi allo shopping online, il tutto con l'aggiunta della crisi del 2008, facendogli passare anni molto brutti se non constringendoli direttamente a chiudere bottega. Sì, si son proprio scavati la tomba da soli.
    1 punto
  43. Emettere una legge che condanna un comportamento mi pare che sia sempre stato un ottimo escamotage per continuare a fare il proprio comodo pur apparendo , al popolo , come dei censori. La politica attuale docet.
    1 punto
  44. Ciao, io ci sarò sia sabato che venerdì pomeriggio tieni presente, certo il pranzo lamonetiano del sabato e' un vero spettacolo nello spettacolo ...
    1 punto
  45. Ricordo di aver letto come in realtà la traduzione di questo brano non ci è stata tramandata in maniera corretta (cosa non infrequente, tra l'altro), e alla luce della traduzione più "pura" l'episodio assumeva una sfumatura diversa. Devo ritrovare l'articolo in questione
    1 punto
  46. La bellissima storia del Cordusio continua.. Come l'instancabile desiderio divulgativo...
    1 punto
  47. Beh questa non è facile trovarla bella... La tua già di tutto rispetto.. p.s. Ha uno spallaccio stupendo!
    1 punto
  48. Meteoriti? La mia passione. Ne possiedo alcuni esemplari certificati. In più mi dedico con molta pazienza (sono piccolissime) alla raccolta delle micrometeoriti. Ho contenitori sparsi su tutto il tetto del mio condominio dove raccolgo l'acqua piovana in cui poi le raccolgo. In più ho una stazione di rilevazione meteore automatica che registra ogni evento meteorico che avviene la notte. Insomma tra euromonete,meteore,telescopio ho il mio bel da fare.
    1 punto
  49. A distanza di più di 10 anni ormai, il prezzo della moneta non è affatto diminuito anzi, ora sfiora i 30€ su diversi siti "ufficiali" (non aste tipo ebay & co.) p.s. Entrato da poco nel tunnel dei 2€ commemorativi
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  50. Grazie per le risposte. Sono andato a controllare la monetazione della zecca di Milano, da dove bisogna partire. La prima emissione in cui compare il trifoglio è il denaro imperiale scodellato coni trifogli. In particolare nel MEC 12 l'emissione viene collocata tra il 1230-1250 (plate 31 n. 557 e 558). Gianazza nel Bollettino di Numismatica online n. 12 propone due ipotesi (1200-1250, 1185-1240 ca. riporta la tesi di Bazzini-Ottenio). Il Crippa non prende posizione (pag. 332-333) limitandosi a richiamare le datazioni citate, però poi fa una interessante notazione, dicendo che la forma di alcune lettere che compongono la scritta MEDIOLANVM al rovescio e i cerchi che separano le legende con quelli di altre monete dell'epoca presentano forti analogie con le varietà meno antiche di ambrosini d'argento. Quindi la datazione sarebbe da spostare almeno dal 1256 in avanti. Vediamo i ripostigli: San Martino Siccomario (prima metà del Duecento) e Zernez (post 1240 circa): nessun denaro scodellato imperiale. Nel ripostiglio di Cisano (inizi '300) invece troviamo dei denari scodellati col trifoglio. Quindi i ripostigli non sono risolutivi. Cero è che se la coniazione fosse iniziata come da qualcuno ipotizzato agli inizi del Duecento, qualcuna se ne sarebbe dovuta trovare. In sintesi: proporrei di spostare alla seconda metà del Duecento, dopo il 1254, l'inizio della coniazione dei denari scodellati con i trifogli. Tutte le altre zecche avrebbero poi seguito.
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