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  1. eracle62

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/07/18 in Risposte

  1. Inoltre va considerato che sui sentieri si trova di tutto. Ecco un piccolo campionario: A sinistra, un utensile di utilizzo ignoto (probabilmente agricolo moderno), a destra in alto un chiodo da ferratura di animale e in basso parte di bossolo (moschetto?). Gli altri sono tutti chiodi da scarpone militare degli eserciti che si sono succeduti nel tempo dalla I Guerra mondiale ad oggi. Come si riconoscono? Dalla forma, dalla presenza di bava di fusione, dalla lega componente. Vi invito a leggere l’articolo (in lingua inglese, essendo stato edito su una rivista internazionale) all’indirizzo http://journals.plos.org/plosone/article/comments?id=10.1371/journal.pone.0194939 Troverete l’abstract, l’articolo completo e le “supporting information” dove troverete varie immagini. Chiaramente, si tratta di un free-text per cui la visione è assolutamente libera e non implica alcuna iscrizione o pagamento. Spero di avervi interessato anche se il tema non ha trattato il tema numismatico… fate conto che sia un’estensione delle discussioni “l’importanza dei dettagli…”. Ciao Illyricum PS: ringrazio anche l'aiuto prestato nelle fasi iniziali della ricerca dall'amico Exergus .
    4 punti
  2. In seguito all'introduzione del guldengroschen in Austria nel 1486 (ne abbiamo parlato nel post di apertura), l'idea di una moneta d'argento di grande modulo con un titolo elevato si diffuse rapidamente nel resto d'Europa. La riforma monetaria della Spagna portò alla creazione della moneta da 8 reales, un'unità di argento stabilita e regolata dai monarchi cattolici nella Pragmatica di Medina del Campo del 13 giugno 1497. Aveva un peso di 27,468 grammi e una purezza dello 0,93055%, contenendo 25,560 grammi di argento puro. Dalla sua effettiva introduzione, probabilmente negli anni 1530 (anche se alcuni studiosi la posizionano un po' prima), la moneta è stata coniata per quasi quattro secoli in una mezza dozzina di zecche in territorio spagnolo (le prime Burgos, Siviglia e Segovia), e in numero almeno quadruplo di zecche dell'America centro-meridionale, sia dagli spagnoli che dalle nazioni indipendenti che dal dominio spagnolo derivarono. Gli ultimi esemplari furono prodotti nel 1949, quando il leader nazionalista cinese Chiang Kai-shek, che ormai sconfitto stava per ritirarsi nell'isola di Taiwan, chiese alla zecca di Città del Messico di coniarne 10 milioni di pezzi per suo conto. Chiang riteneva che i sospettosi taiwanesi avrebbero accettato più facilmente queste monete che non le sue banconote, ampiamente inflazionate La Cina, del resto, che non emise la sua valuta d'argento, il Tael, fino al 1899 (e lo fece secondo il modello del pezzo da otto), era stata tra i principali destinatari di queste monete, che venivano accettate per il loro valore intrinseco. Nel corso dei secoli, numerose furono le varianti nel disegno del real de a ocho, e non essendo possibile analizzarle tutte in questa sede, ci limiteremo ad illustrarne soltanto una, che ha un'attinenza particolare col titolo della discussione La moneta, conosciuta anche come Columnario, fu coniata dal 1732 al 1773 principalmente nelle zecche di Città del Messico, Potosì e Lima (ma anche Guatemala, Popayan, in Colombia, e Santiago del Cile). Oltre al pezzo da otto, con lo stesso disegno furono coniati anche sottomultipli da 4, 2, 1 e mezzo real. Disegno che al dritto mostra al centro lo stemma della monarchia spagnola, nel giro il nome del sovrano di turno seguito da D G HISPAN ET IND REX (per grazia di Dio re di Spagna e delle Indie), a sinistra dello stemma le iniziali del saggiatore, e a destra il valore. Al rovescio ritroviamo, come nel real visto in precedenza, le colonne d'Ercole sulle onde del mare, ma stavolta tra di esse vi sono i due mondi, il vecchio e il nuovo, sormontati da una corona. Nel giro la scritta VTRA QUE VNUM, entrambi (i mondi) sono uno, e i segni di zecca su ambo i lati della data. Nella moneta illustrata, della zecca di Potosì, il marchio somiglia a... Avvolto intorno alle colonne, c'è un cartiglio, con la scritta PLUS ULTRA, di cui abbiamo parlato in precedenza. Si ritiene che a questo disegno ci si sia ispirati per il simbolo del dollaro statunitense, normalmente visto come una S, ma che è in realtà un 8. La forma è stata modificata dall'uso, e l'8 è barrato, come si fa di solito per distinguere le lettere destinate a indicare valori monetari petronius
    4 punti
  3. Buonasera, lo posto solo perchè per la tipologia non avevo mai visto una simile conservazione. Magari può far piacere a qualcuno.
    2 punti
  4. Un evento importante che unisce momenti di riflessione a quelli piú conviviali (pranzo). La locandina la dice lunga sugli interventi : dalla monetazione bizantina a quella borbonica, passando per le zecche italiane....insomma a tutto tondo e per tutti i gusti, Inoltre motivo ulteriore il ritiro del 3 gazzettino! !
    2 punti
  5. 368 visualizzazioni e continuano a crescere! Un bel segnale di interesse da parte del pubblico "silente", ma interessato. https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ
    2 punti
  6. Mi spiace con i falsi alzo zero.. la numismatica e’ troppo bella per lasciarcela inquinare da 4 falsari mentecatti e dealers poco competenti
    2 punti
  7. Gli skiantos gli ho visti nel 79 a Milano allucinati.... Per noi giovani erano dei miti...trasgressione allo stato puro.. Il pezzo mi piacion le sbarbine ha spopolato.. ma questi erano tostissimi...
    2 punti
  8. La logica della passione lo impone.. Come si farebbe a comunicare altrimenti. Come si farebbe a donare conoscenza. Come si farebbe a farci uscire dall'esser quasi misantropi. Come si farebbe a creare lo spirito di gruppo. Come si farebbe a bere la saggezza e l'esperienza. Come si farebbe ad arricchirsi di nozioni. Come si farebbe a non sentire la Travaini...
    2 punti
  9. Nell'amico Rocco ho anche notato una sorta di umorismo particolare, ................. immagino che accompagna il tutto con un classico: Viva 'o Rre. Nella mia regione per gli amanti di certa storia o tradizione, cè un fortino, quasi al confine con le marche, Civitella del tronto, l'avamposto settentrionale del regno ..... se passate da quelle parti andate a visitarlo interessantissimo , molto imponete bello e importante per certa storia. La Rocca è stata l'ultima a diciamo cedere ai gianduiotti cedere perchè in realtà non è mai caduta, i piemontesi non sono mai riusciti a conquistarla .... solo per ordine di Re francesco hanno consegnato le armi Aggiungo sempre per i fan un "ritratto" giovanile del mitico nasone. Un salutone a te e al plurivassoiato amico @Rocco68
    2 punti
  10. Personalmente sarei ben contento di pagare un biglietto d'ingresso se questo servirebbe a scoraggiare gli eventuali malintenzionati, se c'è gente che è tornata indietro per 2 euro senza neanche cercare di pensare che forse quei 2 euro possono servire a rendere più sereno il convegno allora vuol dire che sono i primi a non avere a cuore il sereno svolgimento del convegno, d'altronde in qualsiasi fiera vai ti tocca pagare se vuoi entrare eppure non mi sembra che si facciano tante storie perché ti tocca pagare, se poi per alcuni la cosa è così indigesta allora fanno bene a starsene a casa...
    2 punti
  11. Segnalo agli specialisti la pubblicazione di questo simpatico libricino dedicato alla famosa serie di Gallieno con gli animali: https://www.cgbfr.com/catalogue-des-monnaies-romaines-gallien-lemission-dite-du-bestiaire-atelier-de-rome-wolkow-cedric,lc162,a.html L'autore è un simpatico collezionista francese che conosco.
    1 punto
  12. Già...ma prima? Come a tutti noto, la parola "Dollaro" è un'evoluzione del tedesco "Thaler", il nome dato alla prima moneta d'argento europea di grande modulo, coniata per la prima volta in Tirolo nel 1486, sei anni prima che Colombo scoprisse l'America. La moneta divenne cosí popolare nel XVI secolo che molti altri paesi ne coniarono di simili, dando loro nomi derivati da "thaler": "rijksdaaler" in Olanda, "rigsdaler" in Danimarca, "tallero" in Italia, "talar" in Polonia. Nel Nuovo Mondo, la moneta simile al tallero di uso piú comune era quella spagnola da 8 reales, conosciuta come Spanish Milled Dollar o "pezzo da otto" (piece of eight), coniata principalmente nella Zecca di Città del Messico, ma anche in Bolivia, Cile, Colombia, Guatemala e Perú. Insieme alle sue frazioni era ampiamente diffusa tra i coloni dei futuri Stati Uniti, e fu pertanto naturale che la parola "Dollaro" venisse adottata ufficialmente dal Congresso come unità di misura monetaria, una decisione caldeggiata da Thomas Jefferson sin dal Congresso Continentale del 1776. Ma prima che questo avvenisse, prima che si formassero gli Stati Uniti d'America, prima ancora che nascessero le tredici colonie inglesi, e addirittura prima che l'Arciduca Sigismondo del Tirolo coniasse, nel già ricordato 1486, il Guldengroschen, il primo Tallero della storia? Cosa usavano gli indigeni? E i primi coloni europei, afflitti da una cronica penuria di monete "tradizionali", come si regolavano per il commercio e gli scambi con le popolazioni native? Cercheremo di dare una risposta a tali domande in questa discussione che, partendo dall'America precolombiana, arriverà fino alle prime coniazioni monetarie delle tredici colonie che andranno a costituire gli Stati Uniti (ma senza entrare nel dettaglio di tutte le emissioni) e ai primi dollari, trattando anche, squisitamente dal punto di vista storico, delle monete degli spagnoli che, per oltre tre secoli, circolarono indistintamente dal sud, dove erano coniate, al nord del continente. Dove inserire una discussione così? Dal punto di vista temporale, forse la più logica sarebbe stata la sezione delle Zecche straniere, dal 1500 al 1800. Ma poiché l'area geografica che sarà presa maggiormente in considerazione sarà quella che andrà a costituire i futuri Stati Uniti d'America, ho ritenuto più opportuno inserirla nella sezione che vede tra i suoi frequentatori gli appassionati di monete statunitensi, e dunque le Monete estere La storia vera e propria parte col prossimo post, intanto non poteva mancare un omaggio al "padre" di tutti i dollari, il Guldengroschen di Sigismondo del Tirolo (da asta Künker). petronius
    1 punto
  13. Arrivata proprio ora, esaminata con lente e tutto, mi sembra a posto e presenta tracce di argentatura..a me piace molto ma naturalmente i vostri pareri sono importanti. A proposito, diametro 29,3.
    1 punto
  14. @tornese71 sono tornato a leggere l'ultimo post e ti devo ringraziare, a nome mio e di tutta la redazione, per quanto scritto. Ci impegneremo sempre a mantenere la nostra linea editoriale e rimaniamo in attesa di un tuo scritto.
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  15. La Guyana Francese, oggi dipartimento d'oltremare francese e regione ultraperiferica dell'UE nel continente sudamericano, vide diversi e inizialmente infruttuosi tentativi di colonizzazione da parte di vari paesi europei a partire dal XVII secolo, ostacolati sia dall'ostilità della natura nella zona che da diverse lotte fra le potenze coloniali per accaparrarsi il territorio. Nel 1608 la sua costa venne visitata addirittura da una spedizione del granduca Ferdinando I di Toscana, nell'ambito di un progetto di fondazione di una colonia commerciale del Granducato di Toscana nella zona dell'attuale capoluogo, Cayenne, che poi non avvenne a causa della morte prematura del granduca e il disinteresse dei suoi discendenti all'espansione coloniale. A partire dal XVIII secolo sorsero tra Francia e Brasile diverse dispute sui confini della Guyana, fino al punto che un vasto e poco esplorato territorio a sud di questa (segnato sulla mappa con contorno rosso) divenne oggetto di contestazione: Come a volte succede nei territori a sovranità discussa o non ben definita, qualcuno s'inserì nella disputa pretendendo di fondare nel territorio contestato un nuovo paese, la République indépendante de la Guyane, inizialmente concepita come protettorato francese. (Tratto da Wikipedia) "La nascita di uno Stato vero e proprio in Sudamerica nord-orientale ha origine con la nomina del giornalista francese Jules Gros a sottosegretario per lo sviluppo economico della Guyana francese nel 1883: giunto nel dipartimento, Gros fa la conoscenza dell'esploratore borgognone Jean Ferréol Guignes, il quale gli comunica dell'esistenza di estesi giacimenti d'oro nell'estrema porzione meridionale del territorio. Gros acconsente dunque ad entrare come segretario in una compagnia con Guignes e con lo svizzero Paul Quartier: questi ultimi due si stabiliscono quindi a Counani, villaggio posto fra gli estuari dell'Oyapock e dell'Araguari, del quale il luogotenente era a quei tempi Nunato de Marced, la cui figlia era sposata proprio con Quartier. Il villaggio era popolato perlopiù da neri brasiliani che però, come successo anche nei vicini insediamenti di Calçoene e Amapá, avevano optato di passare de facto sotto amministrazione francese, che aveva già abolito la schiavitù a differenza di quella brasiliana. Proprio Quartier ventila a de Marced di ribellarsi apertamente al giogo brasiliano, proclamando un nuovo Stato indipendente sotto protettorato francese: contemporaneamente, lo svizzero e Guignes cominciano a vendere in Francia azioni riguardanti le inesistenti miniere d'oro del distretto. La Repubblica della Guyana Indipendente viene perciò proclamata il 23 luglio 1886, con Jules Gros (che nel frattempo è a Parigi) che ne viene nominato Presidente a vita col nome di Gros I, Jean Ferréol Guignes come Presidente del Consiglio e Paul Quartier ministro delle infrastrutture. La neonata repubblica, tuttavia, non viene riconosciuta né dalle autorità brasiliane (che anzi accusano la Francia d'intrusione in un territorio neutro), né da quelle francesi, che anzi per evitare incidenti diplomatici ingiungono a Guignes (frattanto giunto nella madrepatria per ottenere sostegno) di porre fine a questa istituzione nel 1887." Visto che nessuno voleva sapene di appoggiare l'iniziativa, Gros decise di rendere indipendente il suo particolare Stato col nome di "République de Counani": "All'arrivo dell'ingiunzione francese di terminare ogni azione nel territorio, Jules Gros decide di secedere definitivamente, bandendone Paul Quartier e cambiando anche la bandiera nazionale per renderla meno somigliante a quella francese, tentando al contempo di accattivarsi i favori dell'Inghilterra invitando delegazioni di mercanti britannici fra cui Alexander McDonald, col quale viene firmato un trattato che consente la gestione e lo sfruttamento delle risorse territoriali per un periodo di 99 anni: tuttavia, incontra la resistenza della popolazione locale, guidata dal vecchio capovillaggio Trajano Benitez, riluttante a un distacco aperto sia dalla Francia che dal Brasile. Nel l'8 luglio 1888 Gros e la sua famiglia lasciano la Francia per stabilirsi a Counani, rimanendo però assai delusi dall'aspetto fatiscente dell'insediamento e dalla mancanza delle risorse minerarie paventate da Guignes e Quartier: nel 1891 il "presidente a vita" della Guyana Indipendente riparte alla volta dell'Inghilterra, dove morirà lo stesso anno, senza che peraltro tale Stato venga riconosciuto dalla Francia, dal Brasile o dai suoi stessi abitanti. Le dispute territoriali franco-brasiliane non si sederanno fino al 1895, quando nei dintorni di Calçoene vengono scoperti ricchi filoni auriferi e quindi il triumviro brasiliano Francisco Xavier da Veiga Cabral (detto Cabralzinho) rivendica il territorio di Counani, che verrà effettivamente assegnato al Brasile il 10 aprile 1895, con arbitrato della Svizzera." Il governo di questa effimera entità politica coniò delle monete denominate in franchi di cui non è nota la tiratura e nemmeno se e quanto abbiano circolato. Il catalogo World Unusual Coins riporta quattro emissioni, tutte a nome di Repubblica della Guyana Indipendente: 10 cent di bronzo del 1887, 20 cent in cupronickel e 5 franchi d'argento del 1887 definite prove, e un 10 cent di bronzo datato 1889.
    1 punto
  16. Qualche analisi è stata già compiuta sulle leghe anche per identificare "elementi-guida" nel caso di manufatti di incerta attribuzione. In futuro dovrebbero esser svolte analisi più approfondite anche per studiare i manufatti dal punto di vista tecnologico e produttivo. Ciao Illyricum
    1 punto
  17. Ci trovammo però davanti ad un’enigma. I chiodi portavano ad una vasta dolina (avvallamento tipico del terreno carsico) e qui sembravano terminare, sparendo nel nulla. Fatto in un primo momento inspiegabile. In realtà (ma questo fu verificato solo in un secondo momento) dopo una lacuna causata da più fattori (presenza di un tratto boscoso, di humus superficiale e attuale assenza di sentieri) la strada riprende il suo decorso in direzione Tergeste. La risposta venne dai geologi: la strada era incisa nel terreno e terminava nel declivio della dolina (dolina 1) in quanto questa si era originata successivamente alla creazione del percorso viario. Verosimilmente una cavità ipogea preesistente aveva risucchiato i sedimenti superficiali creando l’ampia depressione che si nota attualmente. Analoga situazione si nota nel caso della dolina 2, ben più piccola. In conclusione sono stati identificati circa 4 chilometri di strada romana del tratto Tergeste-Tarsatica, alcuni resti della centuriazione romana, strutture non ancora indagate e circa 200 chiodi di caliga romana.
    1 punto
  18. Innanzi tutto complimenti vivissimi per il bel denario con gli stessi conii dell'aureo, una situazione non rara nella monetazione romana imperiale, dove i conii usati per l'aureo spesso sono stati usati anche per coniare i denari d'argento. Molto pertinente l'osservazione che la prima serie di Otone, con Victoria Othonis, possa essere stata ispirata anche dalla vittoria riportata dal suo legato M. Aponio Saturnino contro i Rossolani (o Roxolani), una tribù sarmata molto bellicosa che viveva tra i fiumi Don e Dnepr (quindi nell'odierna Russia). Nell'inverno 68/69 avevano superato il Danubio per occupare territori romani nella Mesia (odierna Romania). Ma furono sorpresi dalle truppe romane, più adatte ai combattimenti in pieno inverno... Riporto uno stralcio da Wikipedia: Furono quindi attaccati all'improvviso dalla Legio III Gallica e sconfitti, essendo questi dispersi nel depredare i territori, impreparati ad una battaglia, aggravati dal peso dei fardelli, ed impossibilitati a sfruttare la cavalleria a causa delle vie sdrucciolevoli. Erano infatti incapaci nel combattere a piedi e dispersi, ed avrebbero dato problemi ai Romani solo attaccando a squadroni uniti e su un buon terreno. A cagione del terreno umido primaverile i cavalli stramazzavano e le loro lunghe lance e spade che reggevano con ambo le mani non servivano a niente. I ricchi che cadevano sotto l'urto nemico non potevano rialzarsi per il peso delle corazze, e li inghiottiva la neve. Non avendo questi uno scudo, i soldati romani, agili nei movimenti, non avevano difficoltà ad ucciderli ed i pochi che sopravvissero si nascosero nelle paludi, dove l'inverno e le ferite li finirono. M. Aponio Saturnino, che reggeva la Mesia, ricevette la statua trionfale, ed i luogotenenti delle legioni ornamenti consolari (Tacito I, 79)". Siamo quindi in pieno inverno ed è compatibile con la datazione proposta per questa serie a fine febbraio 69, anche considerando i tempi tecnici per ricevere la notizia della vittoria partita dalla Mesia fino a Roma, anche se poi essa si inquadra in una più generale propaganda favorevole all'imperatore. Ringrazio per l'imbeccata, avendo nel libro trascurato questo particolare...
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  19. Ciao @Alessandro C., belle monete, complimenti! Posso chiederti la provenienza? Sono per caso da hoards? Grazie
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  20. Sono molto indeciso sulla moneta, si vedono molto i segni di una forte pulitura e poi è troppo usurata.. Cmq ora vedrò quanto chiede il venditore.
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  21. Per me è veramente bella. Complimenti.
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  22. @petronius arbiter mi hai preceduto. Consiglio anch'io di aspettare Verona. Ho acquistato da Walter e ho anche lasciato. Sicuramente è ben fornito ed ha ottimo materiale. Per quanto riguarda la cordialità è estremamente cortese. Per chi ha ricevuto brutte risposte, ...... le campane bisogna sentirle tutte e due.
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  23. è vero,non c'era molto pubblico ma di banchi vuoti ne ho visti pochi,consideriamo poi che il venerdì non tutti possono permettersi di assentarsi dal lavoro per il convegno... purtroppo oggi non ci sarò per altri impegni,ieri ho passato un paio d'ore in compagnia e tutto sommato non mi è sembrato male,mi farebbe piacere che il convegno si svolgesse serenamente e che tutti i partecipanti,commercianti e collezionisti,ne siano soddisfatti,pertanto auguro a tutti una buona giornata all'insegna della passione che ci accomuna...
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  24. Sapete cos'è e come si chiama questo modello? Pensate che alla fine del 1979 non l'ho voluto per 15.000 lire, un amico di mio papà doveva liberare il garage di cianfrusaglie varie tra cui questa motoretta funzionante ma da rimettere un pò. A quel prezzo sarebbe bastato prenderlo e metterlo da parte, adesso ci vogliono da 1.500 a 3.500 euro Ai tempi di questi due fantastici tormentoni dei Chic.
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  25. A te piace molto ....a me tantissimo . Complimentoni @O'trebla gran bel colpo.interessante e particolate la stella tra le corna.
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  26. Ma non è vero......dai, lo faccio per farvi capire quanto è bello studiare e collezionare queste monete.
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  27. Ciao @Lucolos foto decisamente migliori... Da queste foto, posso assicurarti che sono monete autentiche. Per lo stato di conservazione , direi che siamo sul qBB saluti
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  28. Buongiorno e buon sabato a tutti, @roman de la rose, a @lukas1984 io ho fatto vedere un paio di vassoi delle monete che piacciono a lui........gli altri non li ha visti ancora Non glieli faccio vedere perchè non voglio averlo sulla coscienza
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  29. Se uno torna indietro per 2 euro vuol dire che era venuto a fare altro al convegno..... Quanto poi a quei simpatici auguri no comment
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  30. Tu hai in mano una tela... Su cui poter inserire attraverso il tipo di luce e le angolazioni, il tuo linguaggio espressivo.. La fotografia è anche questo.. La numismatica è anche questo.. Tu sei l'artista..i colori li puoi creare, come il disegno e i rilievi, la luce lo strumento che farà nascere la tua opera.. Eros P.s. Mi ricordo quando bambino armeggiavo nella camera oscura degli amici di mio padre..ogni giorno nasceva una magia..
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  31. E ma non è giusto che il povero Oplita Greco perisca in questo modo.. Eh, mancavo io come al solito..questo è il risultato..
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  32. Io non sarei così catastrofico, pazienza se qualcosina non va, è fisiologico in tutte le aste, comunque ci sono tante altre monete di grande qualità tra le romane e le zecche italiane
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  33. Anch'io sono per il libero pensiero però a volte si esagera veramente, volere il male di una persona per due euro non è imbarazzante, ma assolutamente triste...
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  34. infatti ho detto irrisorio non che vale zero...
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  35. Arrivata in pauroso ritardo la copia di questo mese, finalmente ho potuto leggere gli articoli di Marzo. Si inizia con Ledy Godiva, e si susseguono molti articoli fra tutti ho apprezzato quello sulla monetazione degli Achemenidi, riportando indietro l'orologio praticamente alle prime emissioni monetali, dove tutto è nato, la numismatica, questa materia che tanto appassiona tutti noi, oltre al bell'articolo Gaio Giulio Vindice, non tralasciando la seconda parte dell'articolo delle banconote emesse in Russia, del ritrovamento da parte di Damiano Cappellari di un ritratto giovanile del conte Magnaguti, cultore della monetazione Mantovana, oltre all'imponenete articolo di Lorenzo Bellesia sugli Zecchini papali coniati a roma con un numero considerevole di informazioni e foto di queste emissioni (incredibile). Oltre a questo non vanno dimenticate le varie rubriche che offrono un vario panorama fra monetazione moderna e pubblicazioni recenti. Complimenti come sempre e speriamo che il numero di Aprile non arrivi così in ritardo come questo.
    1 punto
  36. Il venditore ha regolare P.IVA, negozio online personale e account ebay con 200 e passa feedback tutti positivi e su articoli anche da centinaia di euro pertanto leggetevi i feedback lasciati dai vari acquirenti e se ancora non siete soddisfatti e non vi fidate procedete oltre perchè nessuno vi obbliga: il web e Torino sono pieni di commercianti e periti numismatici. Per quanto riguarda Torino il controllo degli "iscritti al Ruolo Periti ed Esperti della CCIAA di Torino" (Questa la dicitura esatta) si effettua collegandosi ai link che allego e potrete fare tutti i controlli che volete: https://www.to.camcom.it/ricerca-line-periti-ed-esperti Nello specifico qui: http://alc2.infocamere.it/alc2/jsp/TO/alboPE/periti.jsp Controlli similari si possono fare più o meno per gli iscritti di tutte le CCIAA d'Italia. Dico più o meno perchè non tutte le CCIAA hanno predisposto queste procedure online. Direi infine che la presente discussione può concludersi qui visto che non aggiunge nulla a quanto già lungamente dibattuto in altre decine di discussioni similari. Saluti Simone - Staff lamoneta.it
    1 punto
  37. Succede anche abbastanza spesso che l'usura e la conservazione di una moneta antica non sia uniforme tra dritto e rovescio, in questi casi puo' capitare che si voglia restaurare un lato per portarlo a livello dell'altro. Soprattutto nei casi in cui il lato meno conservato è quello più significativo. Ecco un esempio preso a caso di una moneta con i due lati non allo stesso livello di conservazione e nella quale però non c'è stato un intervento di livellamento delle conservazioni. Un lato ha subito corrosioni, l'altro no: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=4691&category=137177&lot=3871195 Situazioni di questo tipo possono venire a crearsi per particolari condizioni di giacenza in cui uno solo dei due lati è esposto a corrosioni chimiche o meccaniche mentre l'altro lato rimane in qualche modo protetto (aderenza con un'altra moneta o con del materiale di un contenitore che finisce per proteggerlo dagli agenti esterni). Il Porto di Traiano di cui si sta parlando qui è una moneta perfettamente autentica e quindi è anche "genuina" nel senso letterare del termine, non l'ho mai messo in discussione questo. Non è però una moneta "integra" per quanto riguarda il rovescio che è stato oggetto di un restauro moderno significativo: il manufatto antico non ci è quindi pervenuto preservando completamente le sue caratteristiche che aveva in antichità perchè è intervenuto un restauro moderno che ne ha modificato l'aspetto. Questo non lo sto dicendo solo io con il mio parere da collezionista esperto in questo tipo di monetazione ma la stessa casa d'asta che l'ha venduta e che l'ha scritto nero su bianco nel catalogo dell'asta. Quindi gli esperti di numismatica della NAC che con l'autorevolezza legata al proprio ruolo e al proprio nome l'hanno giudicata in questo modo. Detto ciò i musei sono pieni di reperti archeologici restaurati ed anche molti collezionisti numismatici non si fanno remore ormai nel collezionare monete restaurate più o meno estensivamente, per cui questa moneta ha assolutamente la dignità di stare in qualsivoglia museo, il restauro è una cosa assolutamente lecita e presente da tempo. Il mio intervento era più che altro finalizzato a puntualizzare, in un forum numismatico e nel momento in cui veniva esaltata l'eccezionale conservazione di una moneta, anche il restauro moderno che tale moneta ha subito come d'altronde esplicitamente dichiarato in fase di vendita dalla stessa casa d'aste.
    1 punto
  38. ciao secondo questo articolo è in uscita questo mese http://collezionieuro.altervista.org/blog/portogallo-serie-divisionale-fdc-annuale-2018/
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  39. Caro Legio, apprezzo il tuo entusiasmo per questa iniziativa a cui va un plauso comunque per aver risvegliato un interesse storico e numismatico nei cittadini e l'orgoglio nell'ospitare il Porto di Traiano nel proprio territorio. Grazie per questo interessante report. Anche l'iniziativa del libro è sicuramente apprezzabile. Per quanto riguarda la moneta...beh rimane una moneta problematica dal punto di vista numismatico secondo me. Questo è un forum numismatico per cui cerchiamo di essere obbiettivi, almeno qua. Avevo visionato la moneta a suo tempo quando era in asta per cui parlo di qualcosa che ho visto dal vivo. E' una moneta assolutamente autentica, nessuno mette in dubbio la cosa. Il problema, da un punto di vista prettamente numismatico e di integrità storico archeologica se vogliamo, è che il rovescio con la rappresentazione del Porto di Traiano è stato pesantemente bulinato in età moderna. Ossia la rappresentazione del porto è stata restaurata secondo il gusto e la sensibilità di un restauratore moderno, che secondo il mio punto di vista ha voluto strafare, lisciando troppo i fondi ed esaltando troppo i rilievi perdendo il modellato originale con le sue prospettive e i suoi volumi. La patina dopo tale lavoro normalmente viene ricreata artificialmente per mascherare l'intervento ed omogeneizzare dritto e rovescio (questo è un passaggio obbligatorio dopo la bulinatura in quanto ci sarebbe altrimenti metallo vivo molto evidente nelle zone lavorate e che inficerebbe l'estetica della moneta). Le lettere della legenda PORTVM TRAIANI al rovescio sono state tutte ridefinite a bulino dal mio punto di vista: ora se le guardate bene infatti sembrano tutte in stampatello del ventesimo secolo, lontanissime dalla grafia latina del primo secolo dopo Cristo. La sensibilità del conio antico purtroppo è stata secondo me irrimediabilmente persa ma di questo se ne puo' accorgere di solito chi conosce il conio originale o chi è comunque esperto di monetazione romana imperiale su bronzo o è fine conoscitore di scultura e ritrattistica romana originale del periodo. Anche la casa d'asta che aveva la moneta in vendita ha voluto comunque per correttezza segnalare la situazione problematica del rovescio scrivendo a catalogo "somewhat tooled on reverse" ossia "in qualche modo bulinata al rovescio". E' chiaro che pur dovendo citare questo particolare per correttezza commerciale la casa d'aste non desiderava indugiare oltremodo su questo aspetto dovendo occuparsi appunto della vendita del manufatto e quindi non essendo interessata a descriverlo in maniera completamente negativa. Detto ciò non è che di questa tipologia ce ne siano tante di monete in vendita (è tipologia molto rara) e quindi c'era questo di esemplare sul mercato nel momento in cui a qualcuno è venuta l'idea di questa iniziativa per rilanciare l'attenzione sulla zona del Porto di Traiano. Oltretutto la moneta è comunque autentica e al 98% dei cittadini credo che i ritocchi moderni al rovescio non siano minimamente rilevabili anche ad una visione dal vivo del pezzo, ecco perchè comunque questa moneta è stata scelta per questa operazione che ha comunque una rilevanza culturale. Data la scarsità di iniziative culturali in ambito numismatico è chiaro che non è stato difficile peraltro coinvolgere poi le varie istituzioni o gli esperti numismatici della zona di Roma: è comunque una iniziativa che risveglia l'interesse in ambito culturale numismatico, la moneta non dovevano comprarla loro oltretutto ed era comunque autentica. Nessuno credo poi gli abbia chiesto una dichiarazione sul grado di restauro che la moneta aveva subito e su quanto era rimasto del modellato originale al rovescio. Per quello che serviva la moneta ha perfettamente risposto al suo scopo quindi. Ma qui siamo su un forum numismatico, ci sono persone esperte di monetazione romana imperiale e quindi non raccontiamocela troppo anche tra di noi dando a Cesare quel che è di Cesare. Moneta sicuramente rara quindi, autentica e con un rovescio storicamente significativo. Sulle condizioni e l'integrità della moneta è meglio però non lasciarsi andare a troppi voli pindarici. Un plauso comunque all'iniziativa che aveva un fine culturale ammirevole in un periodo particolarmente povero di questo tipo di attività in ambito di valorizzazione archeologico-numismatico.
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  40. Come dice Antonio Albanese alias Cetto La Qualunque.." cchiu' munete pe' tutti..." Da vedere, toccare, discuterne.....da quelle nostre a quelle dei musei, collezioni, ect, un pò come si riesce a fare ora con le belle proposte dell' Associazione quelli del Cordusio. Roberto
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  41. In quell'anno io avevo due anni...non ero patentato, ma causavo lo stesso incidenti...mio fratello era nato da poco e io in preda a gelosie varie (lui ciucciava dalla tetta di mamma e io ho dovuto smettere) tentavo abitualmente di cappottare la sua culla dal divano al pavimento e in un paio di occasioni ci sono riuscito per bene...almeno questo riferisce mia madre...incidenti domestici quindi e non stradali, ma se avessi avuto un'automobile forse l'avrei tirato sotto... Scusa Mattia Altra canzone 1980 Luna
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  42. Per la visione del video i bimbi a nanna! Dall'album a.D. MCMXC - famosissima e fantastica canzone in stile canto gregoriano degli enigma, la ricorderete sicuramente.
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  43. Ho sottoposto la foto di questo esemplare a Giuseppe Rovera ecco il suo parere : Il Grosso sabaudiese, con la stella a 6 punte, descritto in CNI.14 (collez.Marchisio) e sul MIR, è una delle monete per le quali manca documentazione, è una moneta di attribuzione incerta e sconosciuta. Nel Capitolo su Amedeo V ho fatto una ipotesi sulla sua assegnazione, che lo colloca all'ordinanza del 1300 ( svalutazione pesante delle monete) e non a quella del 1297. Non ho potuto inserire alcuna foto di questa tipologia, ma penso che sarebbe molto utile dimostrare che il contrassegno della stella a 6 punte esiste. Pensi che sia possibile pubblicarla sul Libro? Anche il peso ( così come è) e il modulo sono importanti. Complimenti. Sei l'unico che ha un Grosso sabaudiese.
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  44. Taglio: 2€ cc Nazione: Grecia Anno: 2010 Tiratura: 2.500.000 Conservazione: BB Località: Napoli probabilmente il miglior ritrovamento che farò nel 2018 . Bella moneta che mi mancava.
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  45. Settimana abbastanza anomala: in 3 giorni, al bar di fiducia, gli amici baristi mi hanno trovato queste 3 monete di San Marino: 1 euro 2013, 14, 15. Avevo già queste monete, ma è sempre piacevole, e mi stupisce la sequenza perfetta degli anni. Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 372.325 Conservazione: MB+ Località: Castelletto Cervo (BI) Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2014 Tiratura: 1.500.000 Conservazione: SPL+ Località: Castelletto Cervo (BI) Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2015 Tiratura: 1.675.600 Conservazione: SPL+ Località: Castelletto Cervo (BI)
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  46. Concordo in pieno con quanto detto da gallienus! In pratica ti sono costate circa 14 euro l'una. Buono cosi!!! Ciao
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  47. 35 franchi per i due scudi tutto incluso è un ottimo acquisto, le hai pagate poco più del peso dell'argento e ti ritrovi comunque con due bei pezzi di storia collezionabili e godibili. Se e quando le vorrai rivendere non avrai grossi problemi a recuperare quanto speso, a mio parere.
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