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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/08/18 in Risposte

  1. Cari amici Sono 3 anni che mi lamento ogni anno di bologna. Prima per il tendone scareggioso, poi peril servizio di sicurezza pessimo (e ripetuti furti). Finalmente posso dire di essere personalmente contento! Alla fine un convegno dove si paga qualcosa per parcheggiare o entrare. Entri dentro e trovi tutto in ordine, gente sorridente, nessuno che dice di aver subito furti. Parlo con amici commercianti e mi dicono che il servizio di sicurezza è aumentato e che si sono sentiti per la prima volta sicuri a bologna! giro tra i banchi, domando a 8 differenti commercianti amici, tutti sorridenti e con la solita risposta ! Porca miseria, alla fine hanno fatto una mossa giusta, anzi, giustissima ! bravi ! anche se mettete 5 euro a parcheggio o per l'ingresso alla mostra và benissimo ! sono arci contento di come è andata ! bravi ! Fregatevene se qualcuno dice che per 2 euro se ne è andato, pensate a cosa era venuto a fare se non voleva spendere 2 euro ! bravi, anzi, bravissimi, cotinuate su questa linea. Vigilanza, tranquillità e un pelo di qualità sempre più alta ! pagare 2 o 5 euro per un parcheggio o per l'ingresso ad un evento ben organizzato non sono nulla ! bravi.
    5 punti
  2. La Guyana Francese, oggi dipartimento d'oltremare francese e regione ultraperiferica dell'UE nel continente sudamericano, vide diversi e inizialmente infruttuosi tentativi di colonizzazione da parte di vari paesi europei a partire dal XVII secolo, ostacolati sia dall'ostilità della natura nella zona che da diverse lotte fra le potenze coloniali per accaparrarsi il territorio. Nel 1608 la sua costa venne visitata addirittura da una spedizione del granduca Ferdinando I di Toscana, nell'ambito di un progetto di fondazione di una colonia commerciale del Granducato di Toscana nella zona dell'attuale capoluogo, Cayenne, che poi non avvenne a causa della morte prematura del granduca e il disinteresse dei suoi discendenti all'espansione coloniale. A partire dal XVIII secolo sorsero tra Francia e Brasile diverse dispute sui confini della Guyana, fino al punto che un vasto e poco esplorato territorio a sud di questa (segnato sulla mappa con contorno rosso) divenne oggetto di contestazione: Come a volte succede nei territori a sovranità discussa o non ben definita, qualcuno s'inserì nella disputa pretendendo di fondare nel territorio contestato un nuovo paese, la République indépendante de la Guyane, inizialmente concepita come protettorato francese. (Tratto da Wikipedia) "La nascita di uno Stato vero e proprio in Sudamerica nord-orientale ha origine con la nomina del giornalista francese Jules Gros a sottosegretario per lo sviluppo economico della Guyana francese nel 1883: giunto nel dipartimento, Gros fa la conoscenza dell'esploratore borgognone Jean Ferréol Guignes, il quale gli comunica dell'esistenza di estesi giacimenti d'oro nell'estrema porzione meridionale del territorio. Gros acconsente dunque ad entrare come segretario in una compagnia con Guignes e con lo svizzero Paul Quartier: questi ultimi due si stabiliscono quindi a Counani, villaggio posto fra gli estuari dell'Oyapock e dell'Araguari, del quale il luogotenente era a quei tempi Nunato de Marced, la cui figlia era sposata proprio con Quartier. Il villaggio era popolato perlopiù da neri brasiliani che però, come successo anche nei vicini insediamenti di Calçoene e Amapá, avevano optato di passare de facto sotto amministrazione francese, che aveva già abolito la schiavitù a differenza di quella brasiliana. Proprio Quartier ventila a de Marced di ribellarsi apertamente al giogo brasiliano, proclamando un nuovo Stato indipendente sotto protettorato francese: contemporaneamente, lo svizzero e Guignes cominciano a vendere in Francia azioni riguardanti le inesistenti miniere d'oro del distretto. La Repubblica della Guyana Indipendente viene perciò proclamata il 23 luglio 1886, con Jules Gros (che nel frattempo è a Parigi) che ne viene nominato Presidente a vita col nome di Gros I, Jean Ferréol Guignes come Presidente del Consiglio e Paul Quartier ministro delle infrastrutture. La neonata repubblica, tuttavia, non viene riconosciuta né dalle autorità brasiliane (che anzi accusano la Francia d'intrusione in un territorio neutro), né da quelle francesi, che anzi per evitare incidenti diplomatici ingiungono a Guignes (frattanto giunto nella madrepatria per ottenere sostegno) di porre fine a questa istituzione nel 1887." Visto che nessuno voleva sapene di appoggiare l'iniziativa, Gros decise di rendere indipendente il suo particolare Stato col nome di "République de Counani": "All'arrivo dell'ingiunzione francese di terminare ogni azione nel territorio, Jules Gros decide di secedere definitivamente, bandendone Paul Quartier e cambiando anche la bandiera nazionale per renderla meno somigliante a quella francese, tentando al contempo di accattivarsi i favori dell'Inghilterra invitando delegazioni di mercanti britannici fra cui Alexander McDonald, col quale viene firmato un trattato che consente la gestione e lo sfruttamento delle risorse territoriali per un periodo di 99 anni: tuttavia, incontra la resistenza della popolazione locale, guidata dal vecchio capovillaggio Trajano Benitez, riluttante a un distacco aperto sia dalla Francia che dal Brasile. Nel l'8 luglio 1888 Gros e la sua famiglia lasciano la Francia per stabilirsi a Counani, rimanendo però assai delusi dall'aspetto fatiscente dell'insediamento e dalla mancanza delle risorse minerarie paventate da Guignes e Quartier: nel 1891 il "presidente a vita" della Guyana Indipendente riparte alla volta dell'Inghilterra, dove morirà lo stesso anno, senza che peraltro tale Stato venga riconosciuto dalla Francia, dal Brasile o dai suoi stessi abitanti. Le dispute territoriali franco-brasiliane non si sederanno fino al 1895, quando nei dintorni di Calçoene vengono scoperti ricchi filoni auriferi e quindi il triumviro brasiliano Francisco Xavier da Veiga Cabral (detto Cabralzinho) rivendica il territorio di Counani, che verrà effettivamente assegnato al Brasile il 10 aprile 1895, con arbitrato della Svizzera." Il governo di questa effimera entità politica coniò delle monete denominate in franchi di cui non è nota la tiratura e nemmeno se e quanto abbiano circolato. Il catalogo World Unusual Coins riporta quattro emissioni, tutte a nome di Repubblica della Guyana Indipendente: 10 cent di bronzo del 1887, 20 cent in cupronickel e 5 franchi d'argento del 1887 definite prove, e un 10 cent di bronzo datato 1889.
    3 punti
  3. Inoltre va considerato che sui sentieri si trova di tutto. Ecco un piccolo campionario: A sinistra, un utensile di utilizzo ignoto (probabilmente agricolo moderno), a destra in alto un chiodo da ferratura di animale e in basso parte di bossolo (moschetto?). Gli altri sono tutti chiodi da scarpone militare degli eserciti che si sono succeduti nel tempo dalla I Guerra mondiale ad oggi. Come si riconoscono? Dalla forma, dalla presenza di bava di fusione, dalla lega componente. Vi invito a leggere l’articolo (in lingua inglese, essendo stato edito su una rivista internazionale) all’indirizzo http://journals.plos.org/plosone/article/comments?id=10.1371/journal.pone.0194939 Troverete l’abstract, l’articolo completo e le “supporting information” dove troverete varie immagini. Chiaramente, si tratta di un free-text per cui la visione è assolutamente libera e non implica alcuna iscrizione o pagamento. Spero di avervi interessato anche se il tema non ha trattato il tema numismatico… fate conto che sia un’estensione delle discussioni “l’importanza dei dettagli…”. Ciao Illyricum PS: ringrazio anche l'aiuto prestato nelle fasi iniziali della ricerca dall'amico Exergus .
    3 punti
  4. Come tutti sappiamo l'oro non patina. Le altre componenti della lega però si. Facendo qualche ricerca sulle origini di questo fenomeno mi sono imbattuto in questo interessante articolo; ho scoperto che il rame non è l'unico responsabile: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1001052107600308 eccone la traduzione (google): In ambiente naturale, è stata osservata l'ossidazione sulla superficie delle monete d'oro storiche e contemporanee in diversi paesi. Pochi anni dopo l'emergere delle monete d'oro del panda, sono apparsi diversi punti rossi sulla superficie. Per identificare le macchie e per esaminare i punti, sono stati utilizzati microscopio ottico (OM), microscopio elettronico a scansione (SEM), analisi a microscopia elettronica (EMPA), spettroscopia fotoelettronica a raggi X (XPS) e diffrazione a raggi X (XRD). È stato rilevato dall'osservazione al microscopio che la macchia ha un'area centrale blu scuro circondata da un'ampia area con una sfumatura di colori dal marrone al rosso. I punti rossi di solito contengono fori al centro, che sono distribuiti lungo le zone di sollecitazione forgiate formate nel processo colpito. Dalle analisi di superficie usando EMPA, lo zolfo e l'argento vengono rilevati oltre all'oro, e il contenuto di Ag e S nella parte appannante è superiore a quello nell'altra parte. Inoltre, le distribuzioni di Ag e S sono correlate con la morfologia delle macchie. L'XPS mostra che i componenti delle macchie sono Ag2S e Ag2SO4 e il primo è molto predominante. Questi risultati sono confermati utilizzando l'analisi XRD. Il test accelerato di ossidazione dell'oro in un'atmosfera contenente composti di zolfo dimostra che il fenomeno simile appare quando una piccola quantità di argento è presente sulla superficie dell'oro. Si può concludere che il verificarsi di macchie di tarnish è causato dalla presenza di Ag e S. Su youtube ho trovato filmati in cui "piccoli chimici" si industriano con vari metodi nel rimuovere i redspots: uno ancora più sbrigativo: Personalmente, almeno sulle mie monete, il fenomeno non mi infastidisce e, anzi, nei casi in cui si creano patinature iridescenti penso possano essere considerate un valore aggiunto perché caratterizzano il tondello rendendolo unico. La domanda che vorrei porre ai più esperti in metallurgia è: utilizzando questi metodi, alla luce dell'articolo riportato, c'è il rischio che rimuovendo la patina possa crearsi una mancanza di metallo (nell'articolo si parla di "fori" al centro delle macchie)? Si può verificare che, assieme alla patina, reagisca chimicamente anche il rame/argento che si trovi in superficie? Spero di aver scritto nella giusta sezione, così non fosse spostate pure questa mia. Buona domenica.
    2 punti
  5. Ciao a tutti, oggi ho migliorato il mio precedente tornese prendendone uno decisamente migliore che ve ne pare? considerato che le mie monete di questo periodo solitamente sono in mb. Non faccio questa operazione spesso perchè avrei sin troppe monete da migliorare, ma in questo caso la data 1858 del tornese che già possedevo non si leggeva nemmeno bene ed il pezzo che ho preso costava poco. Ogni volta resta il problema di smaltire la moneta sostituita... spero la prossima volta di cambiarla alla pari con una moneta estera da ciotola da 50 cent od un euro magari, fortunatamente quella delle monete mondiali di comune circolazione è una delle mie collezioni principali. Questa è quella che avevo in precedenza:
    2 punti
  6. Oggi, forse complice la gradevole giornata primaverile, molte persone sono venute al Cordusio. Molte discussioni, incontri , monete, un caffè insieme..é il Cordusio
    2 punti
  7. È un AE2 a nome Costanzo II (?) e probabilmente di Sirmium (almeno mi sembra di leggere SIRM all’esergo) al rovescio CONCORDIA MILITVM.
    2 punti
  8. Invece con 50 centesimi, ho preso questo gettone del tram :
    2 punti
  9. Questa mattina ho fatto questa pescata, con 1 euro: 1/2 piastra e 1 piastra 1935 della Siria....
    2 punti
  10. Buona domenica a tutti, nel mio solito giro per il controllo delle patine mi sono imbattuto in questa bella donna di 219 anni,
    2 punti
  11. Vorrei aggiungere qualche mia considerazione su questo convegno che in generale mi piace molto. Ci sono stato assieme ad altri due amici del forum nella giornata di ieri. Innanzitutto gli spazi della nuova struttura. Veramente ampi. Penso che una struttura così capiente dia sempre L impressione di essere mezzo vuota. In realtà ieri mattina mi sembrava ci fossero molte persone presenti. I due euro per il parcheggio non sono per me un problema. Anzi ben vengano se servono a fornire una maggiore sicurezza e una ordinata disposizione delle auto nel parcheggio. Unica nota stonata il fatto che avendo deciso di pranzare all esterno del convegno, Bologna si sa offre molto da un punto di vista culinario, ci sia stato richiesto di pagare di nuovo al rientro nell'area dopo un ora e mezza passata all esterno per pranzare. Alla fine è prevalso il buon senso anche da parte del personale all ingresso. Gli spazi X i banchetti erano abbondanti. Le monete si potevano osservare senza i soliti spintoni e la solita calca. Molti commercianti si erano organizzati con sedie X poter sfogliare gli album con calma e si erano dotati di illuminazione per una migliore visione. Monete offerte X tutti i gusti : da pochi euro fino a monete da parecchi migliaia di euro. Le 3 ore della mattina sono volate. E' il tipo di convegno che preferisco. Desidero sempre vedere le monete dal vivo prima di acquistare ed in questi spazi era una cosa piacevole. Abbiamo chiacchierato con numerosi commercianti. Visti gli spazi potrebbe essere organizzato un evento culturale, qualche relazione o una mostra a tema che andrebbe a complemento di una piacevole giornata. Italo
    2 punti
  12. Buonasera, lo posto solo perchè per la tipologia non avevo mai visto una simile conservazione. Magari può far piacere a qualcuno.
    2 punti
  13. Allego l'articolo citato nel link Buona domenica Tarnish on panda gold coins.pdf
    2 punti
  14. Ciao È una semplice variante nella legenda... Nel tuo quesito non indichi la data di questa moneta, ti posso dire che è una variante minima e presente su varie date. Nel primo periodo di Carlo Emanuele varie date possono avere questa differenza, sul nostro catalogo puoi vedere alcuni esempi, 1748,1750... Nel secondo periodo diventa cosa normale dopo il 1760, quasi tutte le date sono scritte così, dopo il 1770 si possono trovare in tutti e due i modi.. Calcola che il diametro dei due denari è parecchio ridotto e in quel poco spazio dovevano inserire veramente tante lettere per cui varianti se ne possono trovare diverse, sia per errore che per mancanza di spazio dovuto alla maggiore o minore distanza tenuta fra una lettera ed un'altra.
    2 punti
  15. Confesso, sono un “collezionista seriale”! Se avete pazienza e tempo vi racconto il mio percorso collezionistico, che, vista la mia età non più giovanile, è lungo e molto articolato. Correva l’anno 1958, da studente delle medie iniziai con i francobolli, passione che mi ha accompagnato fino al 2010. Ma probabilmente per la mia curiosità e passione per il bello, il mio “animo collezionistico” si è sviluppato su molti altri campi. 1961. Sfogliando una rivista mi incuriosì un articolo sulla storia della scoperta del primo diamante in Sud Africa, colpo di fulmine! Iniziai a studiare mineralogia ed approfondire la gemmologia, interesse che mi porterà a diventare, tra il 2000 ed il 2005, Gemmologo Europeo. Nel 1969, iniziai la mia attività lavorativa presso una primaria compagnia di Assicurazioni, dove svolgevo le mansioni di Ispettore Tecnico, ruolo che mi impegnava in ispezioni presso attività industriali, artigianali, commerciali e abitazioni, avvicinandomi al mondo antiquariale e collezionistico. Nel mio breve soggiorno Milanese (1970-72) frequentavo il Cordusio per i miei interessi filatelici. Lo studio della filatelia e delle tecniche di stampa, iniziarono a stuzzicare la mia curiosità nel settore delle stampe antiche e così iniziai a studiare gli incisori italiani, fiamminghi e tedeschi tra il 1400 ed 1600, realizzando una discreta raccolta di fogli (150 pezzi) di Grandi Maestri. Come detto in precedenza il mio lavoro mi portò ad avvicinarmi al settore antiquariale e così iniziai gli studi di porcellane e tappeti, studi che contagiarono anche mia moglie che ancora adesso colleziona tazzine del 1700-1800. Nel 1972 venni trasferito ad Alessandria, dove iniziai a frequentare i laboratori orafi e di gioielleria di Valenza Po, e vista la mia passione per la gemmologia, sviluppai in maniera esponenziale le mie conoscenze nel settore, ampliando gli studi ad argenterie e oreficerie antiche, in particolare italiane ed inglesi, iniziando a cercare pezzi di particolare interesse. Nel 1979 il lavoro, mi portò a Brescia, dove, sempre per lavoro, ebbi occasione di conoscere un commerciante di tappeti iraniano, e così, con il suo aiuto iniziai ad approfondire questo settore, principalmente per i manufatti dell’800. Durante le mie visite a mercatini antiquariali, conobbi un ragazzo inglese che vendeva Mosaici Minuti Romani, conosciuti come “micro mosaici”, manufatti realizzati a Roma tra la fine del ‘700 e la fine dell’800. Questi mosaici venivano realizzati in smalti vetrosi dai “sanpietrini romani” (artigiani-artisti che curavano i mosaici della Basilica di San Pietro) come souvenir per i turisti del Gran Tour, oggetti di grande fascino! Iniziai a studiare questo settore di gioielleria popolare e naturalmente iniziò la “grande caccia”! In 28 anni metto insieme una collezione di circa 80 pezzi, che verrà pubblicata su un testo realizzato da un Maestro dello Studio del Mosaico Vaticano. Nel 1984, mi capita di acquistare una raccolta di francobolli e oggetti di altra natura, ed in una busta trovo due denari repubblicani romani, il primo contatto con la numismatica! Come mia abitudine iniziai ad approfondire la conoscenza di questa materia, ma la cosa non mi prese molto e così abbandonai……. Purtroppo! Nel 1989 rientro a Roma, nei quadri dirigenziali della Compagnia e quindi per mancanza di tempo, sono costretto a ridurre i miei interessi collezionistici, limitandomi alla gemmologia che nel 2005 si concretizza nel Diploma di Gemmologo Europeo, dopo un anno e mezzo di corsi, e due esami (da brivido!). Avendo lasciato la Compagnia nel 2004, inizio la professione di Perito Gemmologo, occupandomi di certificazione di qualità e di stime, e pare strano, ma è proprio qui che inizia la mia avventura numismatica. Occupandomi di stime, più di una volta mi è capitato di valutare beni ereditari costituiti da gioielli e monete d’oro, le così dette “monete di borsa”. Ma nel 2009 mi capitò una raccolta di monete di borsa ed un insieme di monete di poco conto, tra le quali c’erano due denari di Federico II, che il committente mi regalò. Da queste due monetine è iniziato tutto. Ho cominciato a studiare la monetazione dell’Italia Meridionale, dai Normanni agli Angioini, e navigando sul web ebbi modo di conoscere uno studioso e collezionista di Reggio Calabria che mi mise a disposizione i doppioni della sua collezione e iniziai a studiare anche la monetazione bizantina per le zecche siciliane. Nel 2011 entrai nel Forum e qui conobbi @carlino che si occupava dell’aggiornamento e dello sviluppo del Catalogo; iniziai a collaborare con lui per le Zecche dei Principi Normanni dell’Italia Meridionale, come amministratore delle categorie Amalfi, Capua e Salerno; nonché per la monetazione della Sicilia, come amministratore delle categorie Roberto il Guiscardo, Ruggero I e Ruggero II. Un’altra conoscenza sul Forum, @vox79, (Vincenzo Contreras) mi permetterà di approfondire la conoscenza della monetazione medioevale dell’Italia Meridionale e di essere con lui coautore di un articolo su Panorama Numismatico. Come si sa l’appetito vien mangiando, e cominciai a allargare i miei interessi alla monetazione borbonica e poi a quella del Regno d’Italia e dello Stato Pontificio ed ultimamente alla monetazione USA. Nel 2016, faccio la domanda alla CCIAA per essere inserito nei ruoli Periti ed Esperti, nella categoria Preziosi, e, quasi per scherzo, (e forse con una certa presunzione!), anche nella categoria Numismatica e a Settembre mi ritrovo Perito Numismatico. Devo dire che lo studio di questa Scienza (ho più libri di numismatica che monete!) è stato veramente appassionante, ancora più della filatelia, e ho un grande rammarico: “Perché quei due denari romani non mi hanno contagiato subito?!” sarebbe stata tutta un’altra storia!
    2 punti
  16. Anche a a me, ma ci vorrebbero entrambi I lati della moneta,il peso,il diametro,foto migliori,un buon giorno,un per favore e magari anche un grazie.
    2 punti
  17. richiedo gentilmente classificazione e valutazione della seguente moneta. Materiale: Carta e matita Diametro: 8 cm (!) Peso: n.d. che bello avere una nipotina di 9 anni che a tua insaputa inserisce un bel didramma metapontino nel suo bigliettino di auguri per Pasqua
    2 punti
  18. @Rex Neap@Rocco68 Ecco vedete ho imparato dell'altro e questo è meraviglioso, sono purtroppo finiti i like per oggi ma prenderò nota. Non lo pensare nemmeno rocco, il fatto dello sminuire o meno , mai pensato poi ad ognuno il "suo mestiere" e al sua arte. amo la storia del Sud, sono abruzzese e mi sento fieramente meridionale. colleziono per di piu monetazione medievali della nostra diciamo zona, ma istintivamente il 7/800 borbonico ci doveva stare. faccio un piccolo esempio, riguardo il nostro sud, e parliamo anche di Napoli, i mie interessi iniziali sono ad esempio questi; Qui ce Napoli, Taranto e loro antica alleanza il delfino (taranto) sulla colonna (napoli)
    2 punti
  19. A parte l'evidenza, mi piacerebbe sapere qualcosa in più a riguardo la questione delle P (mancanti o meno).
    1 punto
  20. Complimenti come al solito! Ciao galaad
    1 punto
  21. DE GREGE EPICURI D'accordo anch'io. Credo che al rov. si legga:...ΛΟΝΙΚΕΩΝ.
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  22. Malconcia ma al prezzo di 3 monete x 1€ dovevo salvarla dalla ciotola e portarla a casa al sicuro I Repubblica Romana (1798-1799) - 2 Baiocchi - Zecca di Roma Saluti Simone PS Il resto erano tutte comunissime monetine mondiali e lire repubblica e per completare il trio ho dovuto optare per un quarter USA e un 200 lire di San Marino...
    1 punto
  23. buonasera, hai ragione Adelchi, scusate per la mancanza di educazione. grazie Massenzio, confermo la tua acuta osservazione.
    1 punto
  24. Grazie! Oggi mi sono letteralmente scannato con un altro collezionista per aggiudicarmi il secondo possibile esemplare, che sembrerebbe dello stesso conio.
    1 punto
  25. 1 punto
  26. Adesso che l'asta è finita, voglio esplicare una domanda che mi sono fatto quando ho letto questa discussione, e cioè: Possibile che mentre per due monete si siano fatte discussioni di dieci pagine asserendone la supposta falsità senza peraltro riuscire a dare una prova definitiva, basandosi su foto e portando a supporto improbabili e improvate supposte abilità oculari e critiche, mettendo in dubbio anche la provenienza dichiarata ola sua affidabilità( Santamaria..LIVIO, per chiarire), e invece su questa tetradracma di atene, i soliti soloni con la vista di superman, non abbiano avuto nulla da ridire? Eppure a Barry Murphy ( e a Odisseo)è stato subito lampante che fosse un altro esemplare di una emissione condannata e ben conosciuta dagli addetti ai lavori in questo specifico campo,ed è stato per Barry molto semplice fornire prove inopinabili del fatto, tant'è che l'abbiamo ritirata subito... Non vorrei che questa tetradracma , a differenza delle altre due monete bistrattate, facesse parte di uno schieramento diverso, a cui non appartenevano quelle criticate e che neanche la provenienza dichiarata delle due suddette( santamaria) facesse parte del lato soleggiato della distribuzione, e che questa sia stata una fondamentale discriminante per dare o no la stura alle chiacchiere ( perché di questo alla fine si è trattato) dei soliti... I soliti che non si sono accorti, stranamente, della trave rappresentata dalla Tetradracma di atene di cui era ben dichiarata la provenienza, (di cui potevano produrre facilmente una abbondanza di prove a suo carico come falso), ma si sono accorti dei fuscelli rappresentati dalle monete Santamaria di cui, alla fine sono riusciti a dire poco o nulla, Baka a parte....... Questa disparità di attenzione mi sembra parecchio sospetta e potrebbe far ipotizzare l'esistenza di monete figlie di un Dio maggiore( o di più Dei maggiori) di cui non si deve parlare, e monete figlie di un Dio minore, da stroncare senza pietà ,anche solo con le chiacchiere...e che buona parte di questa differenza dipenda anche dai canali di distribuzione rispettivi...uno "protetto"( per qualche ragione che non sto a ipotizzare) e uno no... Sarà che , come diceva Andreotti a pensare male si faccia peccato.....
    1 punto
  27. Direi di sì anche la tipologia è ricorrente per questa città
    1 punto
  28. Ci sarò anche io salvo imprevisti, pranzo compreso. L'occasione secondo me è duplice quando c'è il connubio fra la possibilità di acquistare e scambiare monete con un momento di cultura numismatica. Sarebbe una bella idea affiancare anche ad altri convegni commerciali eventi di divulgazione come questo. Penso a quanto potrebbero fare i circoli in questo senso e in occasione degli eventi commerciali che vengono organizzati nelle rispettive città. L'occasione potrebbe essere quella di avvicinare chi è appassionato di monete più come oggetto a una visione storica e di approfondimento della numismatica.
    1 punto
  29. Potrebbe essere una tessera religiosa o di pietà del XV-XVI sec. ( Le lettere S.M. = SANCTA. MARIA?). CIao Borgho
    1 punto
  30. Zecca di Firenze, quattrino (II serie), battuto sotto il graduca Ferdinando I de Medici (1587 -1609), M.I.R.,246 (debolezze di conio). Ciao Borgho
    1 punto
  31. Si è di zecca casalinga friulana... ??? Guarda sul volume di Brunetti e osserva anche lo stile dell’aquilino che ho pubblicato io nel supplemento dell’Archivio Veneto Monete e Storia ? Se mi fai avere pesi, diametro e una foto migliore te ne sarei grato perché ci sono diversi particolari che mi interessa vedere meglio dal momento che sono simili a pezzi di altre “zecche” e che secondo me potrebbero essere anch’essi falsi cigoiani. Un caro saluto, Marco
    1 punto
  32. Benvenuto intanto Claudio, ti ringraziamo di questa bellissima testimonianza che denota un cammino decisamente personale e importante che ti fa sicuramente onore ! Mario
    1 punto
  33. Bella moneta , necessità solo di un po' di tempo per patinarsi perché è stata pulita in maniera eccessiva. Giusto una precisazione è Tomaso non Tommaso
    1 punto
  34. Classificata come quattrino di Mantova per Federico I Gonzaga https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FE1/1 Penso che questa moneta meriti una verifica sia nell'attribuzione del nominale (bagattino invece che quattrino) che nell'attribuzione all'autorità emittente. In questo caso ritengo corretta l'attribuzione del CNI perchè più coerente dal punto di vista stilistico e ponderale alle emissioni a nome di Federico II. ciao Mario
    1 punto
  35. Queste sono le belle notizie che fanno del bene alla numismatica, poi rivedere cartaceo "Cronaca numismatica" fa sicuramente tornare indietro nel tempo a quel mensile che accompagnava le serate di ogni mese con le sue rubriche ed i suoi articoli, una meraviglia da leggere. Io posso dire che mi abbonerei subito, speriamo si raggiunga un numero congruo per poter rivedere questa rivista tra gli scaffali. Complimenti a Ganganelli lo aspettiamo sicuramente intanti.
    1 punto
  36. E certo è l'unico centauro insieme a Chirone più ospitale.. Gli altri centauri sono tutti ostili con me, ne deriva che...
    1 punto
  37. Verso la fine dell'anno scorso ho aperto un thread con lo stesso titolo nella sezione banconote ( https://www.lamoneta.it/topic/164030-la-strana-situazione-libica/ ) per parlare della situazione particolare in cui si è venuto a trovare il paese con le banconote, che si ripropone ora anche con le monete. Molto sinteticamente, ad oggi la situazione istituzionale della Libia vede due governi di fatto: quello internazionalmente riconosciuto di Tripoli (guidato da al-Sarraj, che controlla il nord-ovest del paese) e quello di Tobruk (guidato dal gen. Haftar, che controlla il centro e l'est), più altre zone sotto controllo di varie milizie. (mappa) https://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_civile_in_Libia#/media/File:Libyan_Civil_War.svg Come spiegavo più dettagliatamente nell'altro thread, dato che entrambi i governi si ritengono quello legittimo di tutta la Libia entrambi hanno emesso autonomamente, attraverso le due diverse sedi della Banca Centrale Libica sotto il rispettivo controllo, lo stesso modello dei tagli da 20 e 50 dinari della nuova serie di banconote libiche, che variano solo per alcuni particolari e nella firma. Ma nel territorio controllato da Haftar è stata emessa sempre attraverso la banca centrale anche una nuova moneta da 1 dinaro per sostituire le banconote dello stesso taglio, spesso molto logore e riparate col nastro: questa decisione non è riconosciuta della sede di Tripoli, la quale ha dichiarato che l'emissione è da considerarsi illegale in quanto fatta senza le procedure corrette e in ogni caso violando l'autorità della Banca Centrale di Libia.
    1 punto
  38. Ciao, per il fermacarte da un chilo posso segnalarti quest'asta finita con un compratore, è importante che lo sia, perché tra le proposte di vendita e quelle effettivamente vendute a volte c'e' una differenza abissale. 30 dollar 1993
    1 punto
  39. Voliamo allora ...se insieme meglio però ?, allora abbiamo detto che ci vogliono i divulgatori però ci vuole anche la materia prima, in questo caso le monete. E le monete devono essere esposte e mostrate ed essere disponibili con esposizioni fisse, per tutti, magari anche poche ma rappresentative, che possano permettere a nuovi appassionati, a giovani, scolaresche di capire questi pezzi di storia che poi non sono solo mezzi di pagamento ma nostri simboli , rappresentano le nostre identità, le nostre storie. Ma se manca questo il circolo virtuoso difficilmente partirà ...
    1 punto
  40. Tu te ne stavi beato a bere il vino che ti ha offerto il centauro Folo...
    1 punto
  41. Eh che dire... parole degne di un grande poeta.. complimenti a te per il tuo linguaggio espressivo.. è difficile oggi giorno trovare persone come te che si esprimono con la poesia .
    1 punto
  42. Non mi esprimo sull'originalità, ma è un denario di Settimio Severo del 201 d.C., RIC 176
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  43. Ma poi in fondo il problema e' che stanno sparendo i divulgatori della numismatica senza interessi se non quelli di far conoscere cosa si cela dietro a una moneta. Alcuni sono indubbiamente ancora qui, in fondo Lamoneta e' poi il vero motore divulgativo aperto a tutti e per tutti senza vincoli di alcun tipo e vera voce, nei limiti consentiti, libera e spontanea. Per anni in tanti convegni che venivano di fatto comunicati, commentati e lanciati da qui non ho mai sentito una parola ne' di ringraziamento, ne' di citazione di Lamoneta, a volte era innonimabile, ultimamente in qualche caso e' capitato soprattutto da quando i lamonetiani sono diventati reali, operativi e presenti a questi consessi. Quindi certamente il virtuale e' importantissimo ma per arrivare a una divulgazione totale si deve passare alla fase due, per esempio costituendo Associazioni reali come la nostra, creando eventi, facendo streaming, prodotti divulgativi come il Gazzettino, in poche parole i nickname devono diventare nomi e cognomi e i divulgatori devono metterci anche la faccia, dai salotti la divulgazione non si fa per tutti ma solo per pochi, questo bisogna anche poi dirlo ...
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  44. wow una nuova moneta da stessa coppia di coni della moneta che fu venduta da Vecchi nel 1999 su NAC 106 https://www.sixbid.com/browse.html?auction=4763&category=140861&lot=3928611
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  45. @rcamil @Giov60 @Gallienus @Silver70 @sixtus78 @DARECTASAPERE @Zenzero Sono finalmente riuscito a fare qualche foto nuova!
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  46. RIC 115, moneta abbastanza comune, ma molto ricercata per il soggetto e la connessione con l'inaugurazione dell'Anfiteatro Flavio. Non mi dà impressione di autenticità.
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  47. Ciao. Si, la notizia è stata comunicata dallo stesso Roberto allo scorso Convegno di Torino. C.N. dovrebbe tornare presto fra noi, inizialmente solo online ma, non appena si potrà contare su un certo numero di abbonamenti, anche in versione cartacea su base trimestrale. Stiamo tutti facendo il tifo per Roberto........ M.
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  48. Ciao Antonio, si il 10 cent del cinquantenario non é così difficile trovarlo in altissima conservaizone. Attenzione però agli eventuali trattamenti che subiscono, in genere, le monete in rame nell'ultimo periodo. Non sono in grado da queste tue foto di dire se questo é un esemplare di quelli "trattati" o meno, rilevo solo un probabile piccolissimo colpetto al bordo a circa ore 8 del dritto. Riguardo ai trattamenti che subiscono, vi consiglio di guardarne il colore in primis: se tendono al blu/viola, sono state spazzolate con bicarbonato. Se tendono al rosa/arancione vivo, gli hanno fatto lo shampoo. Anche quando sono particolarmente rosse, sono state lavate con shampoo e poi fatte riposare all'aria per un certo periodo.
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