Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/12/18 in Risposte
-
4 punti
-
Buon giovedì a tutti . Solitamente mi astengo dal comprare monete risalenti a questo periodo storico (non mi hanno mai fatto impazzire dal punto di vista estetico), tuttavia ho sempre desiderato possedere un 5 lire di Vittorio Emanuele II In alta conservazione per poter rappresentare la tipologia. I fondi sono brillanti e lustruosi, i rilievi satinati, il bordo tagliente e per finire, é avvolta da una delicata patina iridescente. Che ne pensate?3 punti
-
@Reficul @incuso @dabbene @Alberto Varesi @uzifox @odjob @numa numa @petronius arbiter @bizerba62 Scusate se intervengo solo adesso… forse fuori tempo. La discussione mi era sfuggita completamente, nonostante odjob mi abbia taggato (ma non ricordo di aver ricevuto la notifica). Ad ogni modo ecco quello che ho da dire… Al vertice del sistema italiano delle biblioteche statali ci sono le due Nazionali “Centrali” di Roma e Firenze che, tra le altre cose, hanno il compito di raccogliere, conservare e rendere disponibile per l’uso pubblico tutto quanto si pubblica in Italia, nonché di documentare quanto si produce all’estero riguardo il nostro Paese e, nel limite del possibile, la produzione straniera in generale. Nulla di strano, perciò, che la legge imponga agli editori di consegnare allo Stato (nelle modalità ricordate più su nella discussione, e quindi anche alle Nazionali Centrali) copie dei loro prodotti a titolo di deposito legale per diritto di stampa. La vera anomalia, tutta italiana peraltro, sta nel fatto che siamo l’unico Paese ad avere 2 Biblioteche Nazionali “Centrali” e non una sola, come sarebbe logico e normale. Ma questa è una circostanza che esula dal nostro ragionamento e perciò la tralascio. Al post #42 Alberto Varesi si chiede che fine fa questo materiale inviato per deposito legale. Come ha correttamente risposto numa numa al post#45, viene catalogato e messo a disposizione. E ne è una riprova proprio il fatto che la stessa BNC di Firenze, dopo aver ricevuto e catalogato il numero 1, si è preoccupata di recuperare le uscite successive, scrivendo al nostro incuso. Due considerazioni a questo proposito: da un lato ciò spiega (per rispondere alla domanda di bizerba del post #26) perché non volessero il numero 1… ce l’avevano già; dall’altro mi sento di spezzare una lancia in favore dei colleghi di Firenze. Forse non lo si sa, perché purtroppo le biblioteche stanno a cuore a pochi, ma quella importante e fondamentale Istituzione è gravemente sotto organico (ecco qui a titolo esemplificativo un articolo del 2015 apparso su Repubblica). Stando così le cose credo che sia piuttosto da ammirare la professionalità di chi, nonostante tutto, sta cercando di fare bene il proprio lavoro sollecitando le copie di un prodotto, tutto sommato, di nicchia come «I Quaderni di Lamoneta», anziché trincerarsi dietro recriminazioni, pur sacrosante, per non fare il proprio dovere nel miglior modo oggettivamente possibile. Se vogliamo, in ultima analisi, in questa vicenda ci sono due esempi di “buone pratiche”: quella dell’italiana Youcanprint, che – come ha ricordato incuso al post #28 – ha correttamente inviato a Firenze la copia legale, e appunto quella della stessa Nazionale Centrale che, sia pure in difficoltà, non ha accantonato la copia in qualche scantinato, ma anzi l’ha catalogata (infatti risulta nell’OPAC di SBN) preoccupandosi pure di provare a garantirsi i numeri successivi. Dunque quando dabbene – in vari post, e in particolare al #41 – se la prende un po’ con la burocrazia e difende un lavoro, come questo dei Quaderni, dietro il quale ci sono volontariato, generosità, divulgazione e altruismo e dice espressamente “a volte bisognerebbe pensare all’interlocutore”, ha ragione in linea generale e da un punto di vista “morale”; ma spero che, alla luce di quanto ho cercato di spiegare sopra, sia chiaro a lui e a tutti che, almeno in questa circostanza, forse non siamo dinanzi all’ennesimo cavillo burocratico, bensì in presenza di un coscienzioso tentativo di lavorare come si deve e per il bene pubblico. Ad ogni modo, nel post #52 Reficul ha chiarito che, trattandosi di un caso di “Print on Sale”, non c’è obbligo di deposito legale e questo dovrebbe tranquillizzare chi temeva di andare incontro a costi che avrebbero potuto portare perfino a rinunciare a un’iniziativa meritevole, come appunto la pubblicazione dei Quaderni. Io però, a questo punto, mi permetto di allargare un po’ il discorso e di provare a fare un appello: se non siamo obbligati “legalmente” potremmo però valutare l’idea di sentirci impegnati almeno “emotivamente” a dare un piccolo contributo alla diffusione della cultura numismatica. Se è vero, come è vero, che la molla che spinge molti di noi è quella della divulgazione, quale mezzo migliore di quello di “adottare” in qualche modo una Biblioteca, una istituzione, donando una copia dei nostri lavori? Il nostro rispettivo editore farà la sua parte, consegnando le copie legali a chi di dovere; ma ciascuno di noi potrebbe aggiungerci del suo donando un esemplare dei suoi lavori ad una Biblioteca che gli sta a cuore (magari una di quelle dove ha condotto ricerche) oppure, quando compra lavori altrui, prendendone una copia in più da regalare alla sua Biblioteca preferita. Sarebbe un bel gesto innanzitutto a favore della Numismatica, poi degli Autori (almeno quelli che non pubblicano per vedere il proprio nome su una copertina ma per raggiungere il maggior numero possibile di lettori), e infine anche nei confronti dei tanti bibliotecari che, ogni giorno, e molte volte tra pregiudizi e scarsa considerazione, si “sbattono” per fare al meglio il proprio dovere, nonostante debbano fare i conti con le riduzioni di organico e lo spaventoso aumento delle difficoltà burocratiche. Non voglio tediarvi con questioni che non riguardano direttamente questa discussione, ma vi assicuro che oggi, per una Biblioteca, comprare libri è diventato veramente complicato. E questo sia a causa dei continui tagli ai finanziamenti, che per una serie di pastoie e procedure che – sia pure concepite per rendere la gestione del denaro pubblico più trasparente – hanno finito per rendere il nostro lavoro più lento e meno efficace.3 punti
-
Mi pare che non sia stato ancora segnalato. http://www.classicadiana.it/libreria/content/mario-ladich-monete-dei-re-ostrogoti-italia2 punti
-
Ho controllato tutto e non è stata ancora inserita, bellissima canzone soft del 1985 che ascoltandola sa riportarti a quel tempo..2 punti
-
Non tutti gli inglesi, però, si dirigevano verso le Americhe per razziare le navi spagnole, alcuni di loro erano invece animati da sane e oneste intenzioni. I più famosi tra questi sono passati alla storia come The Pilgrim Fathers E' questo il nome comune di un gruppo di separatisti inglesi fuggiti da un ambiente di intolleranza religiosa, l'Inghilterra durante il regno di Giacomo I Stuart, per fondare la seconda colonia inglese nel Nuovo Mondo. A differenza dei coloni che fondarono la prima, Jamestown, come impresa commerciale della Compagnia della Virginia nel 1607, i Pellegrini migrarono principalmente per stabilire una comunità in cui poter praticare liberamente la propria religione, mantenendo la loro identità inglese. Quando Giacomo I era salito al trono, aveva adottato una moderata politica religiosa protestante. Sia ai cattolici che ai puritani era stato proibito di praticare le loro religioni, così molti di quest'ultimi avevano lasciato l'Inghilterra per l'Olanda, dove il puritanesimo era accettato. Preoccupato di perdere la propria identità culturale, il gruppo organizzò con investitori inglesi la creazione di una nuova colonia in Nord America. Una società per azioni, ansiosa di proteggere i suoi interessi commerciali in Virginia, reclutò 35 membri della Chiesa puritana fuggiti in Olanda. La società per azioni avrebbe finanziato il loro viaggio, e in cambio essi si sarebbero presi cura degli affari della compagnia in Virginia. Altri puritani, desiderosi di iniziare una nuova vita in America, si unirono al viaggio. Nel settembre 1620 (alcune fonti indicano il 6, altre il 16) salpò da Plymouth la Mayflower, con 102 passeggeri, compresi donne e bambini (di cui alcuni illegittimi) e 30 uomini d'equipaggio. I Padri Pellegrini sbarcarono a Cape Cod il 21 novembre 1620. Arrivarono a terra a Provincetown, appena sotto la punta del promontorio roccioso. Non era un buon posto per fondare una colonia: pochi giorni dopo spostarono la nave a New Plymouth, Massachusets. Il tempo invernale in questo nuovo mondo era peggiore dei loro incubi peggiori. Si affollarono a bordo della nave, e vi abitarono per i tre mesi successivi. Molti morirono di freddo e di stenti, e sarebbero morti tutti se non fosse stato per la generosità dei nativi americani. Un capo Wampanoag, di nome Massasoit, diede loro da mangiare quando i loro rifornimenti finirono. La tradizione dice che a un certo punto stavano sopravvissendo con cinque chicchi di mais al giorno. La primavera successiva, un uomo chiamato Squanto mostrò loro come piantare le "Tre Sorelle", le colture locali di mais, fagioli e zucchine. Quell'autunno, i coloni ebbero un raccolto adeguato. Sapevano ora che potevano sopravvivere in quella nuova terra Nel novembre 1621, dopo che la prima raccolta di mais dei Pellegrini aveva avuto successo, il governatore William Bradford organizzò una festa celebrativa e invitò un gruppo di nativi americani, incluso il capo Massasoit, che arrivò con 90 dei suoi Wampanoag. Ora ricordata come il "primo Ringraziamento" (Thanksgiving) americano, sebbene i Pellegrini stessi non abbiano usato il termine in quel momento, la festa durò per tre giorni. Non esiste alcuna registrazione del menù esatto dello storico banchetto, ma il cronista Pellegrino Edward Winslow scrisse nel suo diario che il governatore Bradford mandò quattro uomini a caccia di animali, e che questi tornarono con anatre, pesci e tacchini, e che gli ospiti Wampanoag arrivarono portando cinque cervi. Sembrava l'inizio di una bella amicizia tra nativi e coloni, ma pochi anni dopo, con la seconda generazione dei Padri Pellegrini, i rapporti incominciarono a guastarsi...e sappiamo come è andata a finire Chissà quanti indiani, nel corso dei secoli, hanno rimpianto che le cose, quel giorno di novembre, non siano andate diversamente petronius2 punti
-
Forse poi dipende un po' da tutti noi, dalle nostre azioni, giovani potenzialmente interessati secondo me ci sono, dipende dai circoli, dalle associazioni, società, dai fora, dai divulgatori. Spesso associamo gli aspetti commerciali ai giovani, forse dovremmo vedere più gli aspetti divulgativi, di spiegare cosa e' una moneta, cosa rappresenta, la sua storia, se si riuscirà in questo le passioni arriveranno secondo me. E quindi importante quello che stiamo facendo qui sul forum con le aree per ogni circolo, sul coordinamento, con iniziative anche qui su Lamoneta per i giovani, e poi ripeto ci vogliono le esposizioni fisse in ogni città per permettere a tutti di vederle, alle scolaresche di arrivare, ai divulgatori di poterle spiegare, tutto poi parte da qui, il poterle vedere in fondo le nostre monete e' fondamentale e può far partire il circolo virtuoso ...2 punti
-
Potrebbe essere quello che rimane di una parpagliola (o cavallotto secondo gli studi più recenti) di Casale Monferrato, mi pare di leggere una data tipo 1616 quindi lo propongo per Ferdinando Gonzaga, ma è stato emesso anche da altri duchi: https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FPP/13 EDIT In effetti potrebbe essere anche un 1610, quindi sarebbe Vincenzo I: https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-VI1/112 punti
-
Le monete in rame di questo periodo avevano un valore esclusivamente fiduciario; in pratica il materiale prezioso (??!!) contenuto non rappresentava il reale valore attribuito alla moneta ma un valore nominale assegnato forzosamente. Per tale motivo anche il peso che si può trovare è molto variabile in quanto gli ordini stessi prevedevano che le verifiche fossero condotte contando quanti esemplari andavo a costituire una libbra di peso, indipendentemente dal peso del singolo esemplare. Per questo motivo, facendo riferimento alla coeva zecca di Mantova, dei bagattini per Federico II (quelli con le imprese OLYMPOS e FIDES, già conosciuti come quattrini) se ne conoscono di peso doppio, triplo e anche quadruplo (ma anche tanti con metà del peso), classificati erroneamente come doppi, tripli (etc.) quattrini (leggasi bagattini) ma in effetti si tratta solo e semplicemente di bagattini destinati a perdersi fra le migliaia di esemplari leggermente sottopeso che dovevano costituire la libbra. E' evidente che una monete di così infimo valore liberatorio, anche se rilevata sovrappeso, non avrebbe indotto nessuno alla rilavorazione...il guadagno non avrebbe compensato i costi... Il tutto per precisare che il peso non è un parametro di riferimento per arrivare all'identificazione certa di una moneta di basso valore liberatorio perché la variabilità è sempre molto elevata. Il tuo esemplare inoltre è pesantemente incrostato di materiale estraneo al metallo originale. Un'accurata pulizia penso ridurrebbe il peso di una percentuale significativa. In definitiva: l'unico modo per poter arrivare ad una identificazione certa è la pulizia del verso...ma penso sinceramente di non essere arrivato lontano dall'obiettivo. ciao Mario2 punti
-
Mi ricordo quando usci questo pezzo, fu l'inizio di un cambiamento radicale di far musica anche a livello di musica leggera Italiana, un gruppo che arrivava da pezzi classici, ma che per essere al passo dovette proporsi.. Ci riuscì benissimo con una nuova tendenza, l'elettronica cominciava a contaminare, in questo caso un prodotto riuscito... Immensa Antonella...2 punti
-
Come segretario del Circolo Giovani Numismatici mi sento chiamato in causa Io vi posso dire che di giovani numismatici ce ne sono , certo non tantissisi , ma ce ne sono ed il forum penso che ne sia una dimostrazione. Leggo che molti di voi utilizzano come benchmark quello delle presenze hai convegni. Certamente può essere valido, tuttavia vi è da considerare che oramai con l'infinitá di aste numismatiche presenti sul web il loro ruolo sta sempre più diventando marginale, così come quello dei commercianti stessi. ( Le ragioni sono evidenti e non starò qui a elencarle ). Sulla crisi economica non ci credo tanto ad esser sincero, perché sebbene certamente la situazione economica attuale non aiuti è anche vero che si possono fare collezioni estremamente interessanti e affascinanti spendendo pochi euro. I soldi poi ci sono, piuttosto vengono mal spesi. Per quanto riguarda i circoli numismatici penso che la colpa principale sia di quest' ultimi , troppo spesso chiusi fra le proprie mura a lamentarsi , senza aprirsi al mondo in costante evoluzione che li circonda.2 punti
-
2 punti
-
Salve a tutti ho questi 10 tornesi di ferdinando ll del 1848 Vorrei sapere il valore e lo stato di conservazione Grazie1 punto
-
Ciao. Il CD doveva essere inviato unitamente all'attestato. Mi informo per sapere cosa è successo; penso che si tratti di una banale dimenticanza. Ne approfitto per chiedere a coloro che hanno già ricevuto l'attestato se hanno avuto anche il CD. Mi scuso a nome della NIA con ak72 per l'inconveniente. Saluti. Michele1 punto
-
Questa passatemela senza giudicarmi la ascoltavano le mie sorelle ma mi ci sono affezionato anch' io, mi ricorda tanta e leggera spensieratezza.1 punto
-
21 per il pranzo a ora... Nella parte introduttiva si potrà fare anche il punto della situazione e delle prospettive sulla nuova area circoli nata qui su Lamoneta, tematica molto importante e sentita oggi. D'altronde Parma ricordiamolo e' un evento organizzato da Lamoneta proprio con la collaborazione di un circolo come quello di Parma, perfetta sintesi tra un network e una realtà locale organizzata, una sinergia che ha già dato i suoi frutti con due anni di presenze dei giovani numismatici e quest'anno con " Appunti numismatici " che offrirà oltre agli spunti in programma qualche ulteriore sorpresa....1 punto
-
Mi accodo ai complimenti nemmeno io amo particolarmente gli scudi di Vittorio EM II, ma quando sono in conservazione alta e corredati da una bella patina iridescente si fanno voler bene. Ottimo acquisto Martin.1 punto
-
1 punto
-
Ciao miza grazie per la tua risposta. Le mie perplessita`era il prezzo (2 euro) Appunto dicevo se mi contraddite son contento. Se e autentica e un bel pezzo penso io. Grazie a tutti voi.1 punto
-
Diventa sempre più preziosa la tua raccolta, stupendi oggetti con anima quasi romanzesca... Eros1 punto
-
Direi fantastica tematica finalmente anche al sud, nel bellissimo Gargano, un grande evento su una monetazione a dir poco affascinante !1 punto
-
1 punto
-
Penso che prima o poi diventiamo tutti un po collezionisti. Quando si è molto giovani, non si amano particolarmente le cose vecchie e quindi si è meno propensi a collezionare, inoltre i giovani hanno tantissimi interessi e quel poco denaro a disposizione lo usano in altro modo. Ho notato inoltre, che nella maggioranza dei casi la predisposizione a collezionare arriva ad un età matura forse perché si diventa più nostalgici, si ha più tempo e qualche € in più in tasca, si comincia così a collezionare ciò che usavamo da giovani o quello che usavano i nostri genitori.... Comunque di giovani collezionisti ce ne sono e questo loro interesse va incoraggiato. Conosco alcuni che sono diventati collezionisti perché hanno ricevuto in dono una moneta, altri perché l'hanno ritrovata dimenticata in un cassetto dopo tanto tempo... o per tantissimi altri motivi. Una bella iniziativa l'ho notata in un convegno all'estero, un intera scolaresca era in gita al convegno con i loro insegnati.1 punto
-
Fatto, grazie. Ho scritto all'indirizzo email che avevi indiato nel primo post.1 punto
-
Moneta dal conio molto bello a mio parere, però la qualità dello stesso non sembra eccelsa. Direi privo di brillantezza, come fosse un tondello prodotto da molti anni.1 punto
-
1 punto
-
Tranquillo, i post saranno ben più di due Ringrazio e contraccambio la stima1 punto
-
Si, intravedendo tracce di corona di alloro, come avevo già detto mi ero orientato (anche perchè mi piaceva fosse così) sul pezzo della Lucana. Ma queste selucidi hanno gli stessi segni sul capo e coincidono come dimensioni e peso! Mi sa che questa volta ci siamo. Grazie 1.000!!1 punto
-
Juventus immensa. REAL Aiutato sistematicamente all'andata evsl ritorno. Vergognosi...1 punto
-
lo stare insieme... Questo è stato il mio scopo da quando iniziammo dieci anni fa il nostro progetto, e questi momenti con eventi di questa portata, sono il pretesto giusto per brindare insieme al trionfo della passione, che poi alla fine riconduce sempre al potersi vedere più spesso e condividere le emozioni tutte.. E per quello che vorrei le ali... Eros1 punto
-
Infatti stiamo creando un coordinamento con i circoli della penisola e non anche per questo... Abbiamo fatto a Bergamo il primo congresso sui circoli, abbiamo creato un'area gruppi qui sul forum per far interagire tutti i circoli e le associazioni, chiederei di approfittarne per proporsi e iscriversi, questo è un progetto che vuole avvicinarsi ai nuovi linguaggi comunicativi, quelli che le generazioni ultime usano quotidianamente, evitando che le identità peninsulari possano cosi rimanere circoscritte agli ambiti territoriali e delle proprie quattro mura... Di seguito i link del Congresso e dell'area Gruppi. Eros https://www.lamoneta.it/topic/161605-primo-congresso-nazionale-dei-circoli-numismatici/ https://www.lamoneta.it/clubs/1 punto
-
Appena riesco apporto il mio contributo..1 punto
-
E va beh... Davanti ad un medaglione.... Eppure con i gladiatori nel Circo Massimo... Cosa volere di più...1 punto
-
1 punto
-
infatti nel mondo anglosassone (anche numismaticamente) viene chiamato Julian the Philosopher, non apostata.1 punto
-
Se veramente è la stessa moneta sono felice che l'ha presa un amico del forum. Oramai non mi sorprendeno più di tanto i pensieri della Chiesa. Loro credono veramente che Giuliano abbia massacrato cristiani, un fatto, come detto in alcune discussioni del forum, assolutamente falso.1 punto
-
RÖMISCHE MÜNZEN MÜNZEN DER RÖMISCHEN KAISERZEIT Antoninus I. Pius, 138-161 Æs, 144/146, Magnesia ad Maeandrum (Ionia), Grammateus Diophantos; 23,94 g. Drapierte Büste r. mit Lorbeerkranz//Krieger mit Speer und Schild geht l., Kopf r., r. liegender Krieger. RPC Online 1021 (temporary number); Schultz 102 A. Von allergrößter Seltenheit. Wohl das zweite bekannte und besterhaltene Exemplar. Grüne Patina, fast sehr schön Exemplar der Sammlung Dr. Rainer Pudill. Erworben am 16. Juni 2010 bei T. Vossen, Kerkrade.1 punto
-
1 punto
-
Secondo me la passione per la numismatica nasce , come tutte le passioni , da bambini. Poi il tempo, le esperienze e la vita stessa da opportunità o meno di collezionare. Io abito lontano da grossi centri... per me andare a un mercatino o a una fiera è un evento. Ho un bimbo piccolo e le priorità sono altre... ma appena posso concedermelo vado a lustrarmi gli occhi. Se trovo l' affare acquisto.Comunque chiacchiero,chiedo e faccio tesoro delle informazioni dei più esperti. Non vedo l'ora che il mio cucciolo cresca così magari potremo andare assieme a vedere e acquistare pezzi che possano impreziosire la collezione.I giovani appassionati ci sono ma hanno poco budget e in futuro ci saranno sicuramente nuovi collezionisti. Non sono per nulla pessimista, anzi!!1 punto
-
1982 - Le prime parole in certe situazioni sono utilizzate ancora oggi, impossibile dimenticarle.... « Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. » ____________________________1 punto
-
Quelli che più si distinsero nel razziare le navi spagnole, furono però senz'altro gli inglesi. Alcuni di loro, come Henry Morgan e Francis Drake, sono entrati nella leggenda, e alle loro imprese, vere o inventate, sono stati dedicati decine di libri e di film. Ma a portare la maggior quantità di denaro spagnolo nelle casse di Albione fu un personaggio probabilmente sconosciuto ai più, l'Ammiraglio George Anson. Nato nel 1697 ed entrato in Marina nel 1712, all'età di 15 anni, Anson scalò rapidamente la gerarchia militare, diventando luogotenente nel 1716 e vice-capitano nel 1724. Con tale grado fu inviato due volte nel nord America, dove ebbe il comando di due navi. Rientrato in Inghilterra nel 1737, fu nominato comandante della nave Centurion, che sarà l'ammiraglia della sua flotta nella guerra contro gli spagnoli. Nel 1740 infatti, allo scoppio della Guerra di Successione austriaca (1740–1748), Anson, con la qualifica di Commodoro, venne messo a capo della flotta destinata ad attaccare i possedimenti spagnoli nell'America del Sud, nell'ambito della guerra dell'orecchio di Jenkins. La flotta, composta da sei navi da guerra e due vascelli mercantili, incontrò subito delle difficoltà, tanto che due navi dovettero tornare in Inghilterra prima ancora di doppiare Capo Horn. Un'altra fece naufragio lungo le coste del Cile. Nel giugno 1741 Anson giunse alle isole Juan Fernández con sole tre navi: dei 961 uomini partiti, ne rimanevano, a quel punto del viaggio, solo 335. Tuttavia, data la scarsa presenza della flotta spagnola nella zona, fu facile per gli inglesi conquistare il porto di Paita in Perù. In seguito gli uomini di Anson furono colpiti e dimezzati da una forma di scorbuto: coloro che sfuggirono alla malattia, in scarso numero e sfiniti, furono quindi fatti salire tutti sulla nave ammiraglia, la Centurion. Per un lungo periodo di tempo l'equipaggio rimase sull'isola di Tinian per poi, nel novembre 1742, fare tappa a Macao. A quel punto, avendo perso quasi tutte le sue navi e la maggior parte dei suoi uomini, Anson fece sapere che, dopo la conclusione degli affari a Macao, sarebbe partito per Giacarta, per poi tornare da lì in Inghilterra. Ma una volta in mare, lontanto da orecchie indiscrete, informò il suo equipaggio che intendeva fare un ultimo tentativo per catturare un galeone spagnolo. Queste navi da carico salpavano solo una o due volte l'anno e Anson sperava di ottenere un ultimo grande successo prima di tornare a casa. Dopo aver trascorso diversi mesi in mare, affinando la loro abilità di artiglieria in previsione dell'azione imminente, gli uomini di Anson trovarono quello che stavano cercando, il galeone Nuestra Señora de Covadonga, che salpava per Manila. Nonostante l'equipaggio del Centurion fosse stato devastato e decimato dalle malattie, dopo più di tre anni di campagne nel Pacifico, il galeone spagnolo non era alla sua altezza, e dopo una battaglia durata 90 minuti, durante i quali la nave spagnola fu colpita dalle palle di cannone e i suoi ponti spazzati dalla mitraglia, il galeone si arrese. Quando gli uomini di Anson salirono a bordo della nave catturata e frugarono tra i ponti pieni di sangue, scoprirono un enorme tesoro d'argento: 1.313.849 pezzi da otto, e 35.000 once in lingotti, oltre al resto del carico della nave. Anson si diresse a Macao con la nave catturata, e dopo molti altri mesi di riparazione, acquisto di rifornimenti, e vendita del carico catturato, salpò per l'Inghilterra nel dicembre 1743, arrivando finalmente a casa il 15 giugno 1744. La percentuale spettantegli per il carico catturato alla Nuestra Señora de Covadonga, fece di Anson un uomo immensamente ricco. E mentre lui si dedicava alla costruzione di Shugborough Hall, la residenza di famiglia, l'argento catturato agli spagnoli entrava nella Zecca Reale per essere coniato. E le monete che ne uscirono, soprattutto corone (crowns) e mezze corone (half crowns), irridevano gli spagnoli, portando, sotto il busto del sovrano Giorgio II, la scritta LIMA, capitale del Perù spagnolo, a significare la provenienza dell'argento petronius1 punto
-
Complimenti siete il "Big Bang" della numismatica, in un brevissimo lasso di tempo avete organizzato un numero eventi che non si era mai visto prima.1 punto
-
Gordian III. 238-244 AD. Æ "Medallion" (38mm, 48.02 g). Laureate, draped and cuirassed bust left, holding spear over right shoulder / View of the interior of the Circus Maximus, obelisk in the center, three metae to either side, two chariots racing around spina; in the foreground, from left to right, wounded gladiator being led away by an attendant, two boxers boxing, a pair of pancratiastae, two wrestlers, two gladiators; in the background, Gordian in a chariot drawn by six horses, Victory standing alongside placing wreath on Gordian's head, the chariot being preceded by three soldiers carrying palms. Gnecchi 27, pl. 104, 10 ("same dies"); Grueber p. 46, 5 ("this coin"). VF, dark greenish-brown patina, edge stamped RR (Robert Ready). This is an electrotype of a bimetallic medallion in the British Museum.1 punto
-
Ciao! Rispetto ad una decina d'anni fa, le monete veneziane hanno avuto un innegabile incremento, ma credo che ciò sia a "macchia di leopardo" per tipologia; però se ci si accontenta, riguardo alle condizioni delle monete, si possono ancora trovare a prezzi bassi; ma se hanno condizioni Spl .... ed in più sono rare, difficile trovarle a prezzi contenuti ed è stato sempre così. saluti luciano1 punto
-
l'ASSOCIAZIONE CULTURALE QUELLI DEL CORDUSIO PRESENTA APERITIVO NUMISMATICO CON LA PROF.SSA LUCIA TRAVAINI MILANO, 5 GIUGNO ORE 18,30, HOTEL GALLES, PIAZZA LIMA 2 Segue Locandina ufficiale dell'evento a cui seguirà la presentazione in Milano del nuovo Gazzettino di Quelli del Cordusio con la consegna dello stesso ai soci e un aperitivo veramente direi numismatico e conviviale. Visto l'eccezionalità dell'incontro e della relatrice, è gradita, vista la capienza massima della sala di 50/60 persone, confermare la presenza o qui o meglio sulla nostra mail [email protected]1 punto
-
Buongiorno a tutti,guardando con attenzione la foto dell'esemplare posto in vendita all'asta Nomisma mi sono accorto di un particolare scaturito indubbiamente da un gioco di ombre e rilievi che hanno indotto il mio cervello ad elaborare un immagine che in realtà non c'è.... però più la guardo più vedo una testa dietro al busto di Filippo IV...1 punto
-
Grazie Alfred, e' una relazione la mia che ritengo veramente interessante per più aspetti, per le consegne, per te, vorrei fare come l'altra volta, fare una consegna Speciale a mano visto dove sei, deve arrivarmi l'opportunità ma ci sarà per forza, un abbraccio, Mario1 punto
-
1 punto
-
Abbiamo vinto un po' tutti perchè tutti hanno avuto il plauso della Giuria. E tutti i partecipanti hanno ricevuto il loro attestato. Un ricordo da conservare con affetto. Mi ha colpito molto, mi ripeto, il signore ultra ottantenne, che ha descritto il suo lavoro con un entusiamo ed una passione davvero struggenti. Poichè ha preannunciato aggiunte e varianti alla sua opera mi auguro che il prossimo anno partecipi di nuovo. E se l'aggiornamento sarà come penso meritevole di plauso, sono certo che la Giuria saprà concedergli il giusto riconoscimento.1 punto
-
buonasera, questa è la mia moneta da 2 grani. La corona non ha 7 punte ma la conservazione ripaga la mancanza della punta in più.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
