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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/15/18 in Risposte

  1. Buongiorno, ho 20 anni e mi sono avvicinato alla numismatica già da diversi anni; mi fa piacere raccontarvi la mia esperienza. Da quel che vedo io di giovani collezionisti ce ne sono molti, ma come già detto da qualcuno, tendono ovviamente a collezionare la moneta corrente. Anch'io ho iniziato così: mentre mio babbo curava la sua raccolta (collezione è un termine troppo "dispendioso" per certe categorie di monete ) di lire e monete straniere, io cominciavo una collezione di euro circolanti e circolati di cui oggi posso anche vantarmi (nonostante le moltissime mancanze). L'arrivo dell'euro secondo me è stata una spinta per la formazione di giovani collezionisti, poiché permette di iniziare una raccolta ampia, nuova e propria, indipendente da quella "antica" dei genitori che ci pare così pesante e carica di "responsabilità". Per me la collezione di euro è stata un punto di partenza per sviluppare una grande passione che penso non mi abbandonerà più. L'euro è fantastico per come facilita il cominciare una collezione. Chi inizia da zero spesso è incerto se prendersi questa responsabilità, ma con l'euro si ha contatto diretto con un amplissima serie di monete straniere: può capitarmi per le mani senza problemi una moneta Estone, a quanti di voi al bar avevano mai dato di resto una corona estone, invece? Dal mio punto di vista l'euro permette di iniziare una collezione molto più ampia in modo molto meno impegnativo. Certamente oggi i giovani collezionisti sono meno che in altri periodi (penso al boom pazzesco che tutte le forme di collezionismo hanno avuto negli anni 70 specialmente sui giovani. C'erano pubblicità di filatelia su Topolino!!) ma non crediate che si siano allontanati dalla numismatica: semplicemente è difficile, per età, che frequentiamo le conferenze e gli altri luoghi "canonici" del collezionismo. Credo anch'io che conti molto la zona in cui si abita, per me andare ad una fiera è un evento veramente raro. Oggi "gestisco" le collezioni riunite mie, di mio padre e di mio nonno, cosa che mi ha permesso di ampliare molto il mio raggio d'azione. Con la scoperta -purtroppo solo molto recentemente- di questo forum, poi, mi si sta aprendo un mondo di nuove conoscenze da assorbire. Spero che vi sia interessata la prospettiva di un ventenne (che poi è pure possibile che mi sbagli, d'altronde "a vent'anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell'età") saluti, Steto.
    5 punti
  2. Si lo ammetto @aemilianus253 pur non essendo notoriamente collezionista e avendo pochissimi pezzi, questo a 260 euro, sospettano ciò che potrebbe forse essere, non me lo sono proprio perso...
    4 punti
  3. che si possa avere il dubbio se Anastasio o Giustino I lo accetto .... (ammesso e non concesso che non si tratti di una di quelle dalla Serbia...visti alcuni tratti al dritto....) ...ma che una casa d'aste scriva NEPOTE no... mi rifiuto di crederlo... io getto virtualmente la spugna http://romanumismatics.com/auction/lot/0749/
    2 punti
  4. Di tutto questo e di altro si parla nel sito specifico dell'Associazione Culturale di Quelli del Cordusio. A oggi ci sono già 18 discussioni che vengono riprese a seconda degli interessi degli iscritti, 131 a oggi, ci sono molte riflessioni, spazi per tematiche anche alte, quasi un pensatoio, oggi sarebbe difficile farlo in Piazzetta, qui i ritmi sono lenti, le discussioni rimangono lì, si può riprenderle senza trovarsi il giorno dopo in seconda pagina. Io consiglio di leggerlo questo sito nel sito, è altro per taglio, per impostazione, certamente c'è spazio anche per eventi, news, monete... Lo linko qui ma lo trovate facilmente insieme agli numerosi box di Circoli e Associazioni cliccando Circoli in alto. https://www.lamoneta.it/forum/207-discussioni/ Riporto qui un post che ho fatto lì e che si inserisce bene in quello che stiamo dicendo ora qui : " Ma poi il gruppo formato da singoli può tutto ? No, non può, semplicemente perché per fare quanto già fatto e quanto vorremmo fare dei singoli non lo avrebbero potuto fare. Non puoi fare pubblicazioni, prendere sale in hotel per eventi, contattare personalità, avere rapporti con le istituzioni, realtà varie, periodici stessi e via dicendo... L'Associazione nasce per fare di più e fare cose che solo lei può realizzare, ecco spiegata perché una esplosione di eventi, iniziative, semplicemente perché ora volendo si possono fare...e li facciamo... Ma non basta farle, bisogna poi comunicarle a 360 gradi, quello che voi vedete su Lamoneta è solo la punta dell'iceberg della comunicazione totale e qualcuno questa comunicazione deve pur farla, perché se hai fatto belle cose e poi non le comunichi e nessuno sa che ci sono, mi domando perché farle, se sono poi per tutti ? E qualcuno che si offra, ci vorrà pure, con il io non posso, non ho tempo, non ho voglia, una Associazione non va avanti, ci vuole una grande condivisione di intenti e di operatività, ci vogliono volontari operativi e questi vi assicuro non bastano mai... Mi piacerebbe però coinvolgere qualche altro su questa tematica non so magari @ciosky68o @giamba54o @italpeno @flepre o chi vorrà ovviamente, tema decisamente aperto e vario...e per tutti "
    2 punti
  5. Se non ricordo male 1 o 2 le dovrei avere. Comprate ai vecchi tempi da Savoca. hai presente quando ti "innamori" di un imperatore e comperi tutto quello che trovi in giro (e ti puoi permettere)? :-) Anche ora, per quanto messe peggio di quella dell'amico @romanus, trovi su ebay... Ciao! TWF
    2 punti
  6. Eccomi, sono stato molto veloce e certosino. Quindi, con il nero ho disegnato tutti i tratti del conio sardo (da 10 reali di Filippo IV), mentre con il rosso quelli del sottostante spagnolo (8 reales di Filippo III). Confermo, inoltre, che si tratta di Filippo III, infatti è uscita la base del III. Buona visione!
    2 punti
  7. Discussione piacevole. Vorrei sottolineare alcuni aspetti sul grading: Quando si una il prefisso "bello" "buon", esso è equivalente al "+". Es. "bel BB" o "buon BB" equivale BB+. Né più né meno. Il termine "ottimo" non ha alcun significato specifico: vorrei dire che è commerciale (per vendere meglio) o, al massimo descrittivo. Se, ad esempio, una moneta fosse definita ottimo BB, non può essere un BB/SPL perché altrimenti sarebbe stata definita in tal modo (più "remunerativo"). Ottimo FDC, in particolare, non può voler significare FDC+ e neppure FDC/Ecc . Meglio lasciar perdere tali aggettivi, che creano solo confusione!
    2 punti
  8. Condivido ogni singola parola. Era quanto succedeva a chi come me maneggiava le lire tutti i giorni da bambino e poi si è allargato ad altri ambiti: collezionare il circolante è stata una palestra fondamentale per fare l'occhio alle diverse conservazioni, ai diversi metalli e a come essi si comportavano quando sottoposti a qualsiasi agente chimico o fisico (ad esempio nel caso di manipolazioni varie volute o meno). E il tutto a costo zero perchè in qualsiasi momento esemplari della collezione o intere tematiche si potevano reimmettere nel circolo senza perderci nulla. Ho notato poi che questa impostazione mentale è stata un vantaggio anche in età adulta rispetto a chi si approcciava direttamente in età matura limitando di molto fregature e facili entusiasmi interessati perchè sponsorizzati da questa o quella "sirena" (= operatori commerciali) Saluti Simone
    2 punti
  9. Buongiorno E',a mio avviso, il più bel gettone satirico su Vittorio Emanuele II. Creazione di completa fantasia che ha il modulo del 5 centesimi ufficiale,le sembianze del Re sono volutamente grossolane,senza contare la data 1881... e il segno di zecca T...(come tutti sanno non esistono 5 centesimi coniati dalla zecca di Torino ne tantomeno datati 1881...dato che morì nel 1878). Chiaro l'intento satirico e sempre a mio avviso l'intenzione da parte dell'autore di non incorrere nel reato di falsificazione,scegliendo data e segno di zecca di fatto impossibili. la legenda è poi a dir poco esilarante...Vittorio emana le date a Natalia;e il 5 centosemi (intesi come figli) al rovescio si riferisce alla numerosa progenie avuta da Vittorio Emanuele II anche al di fuori del matrimonio (non a caso era ritenuto,in tutti i sensi,il Padre della Patria). Allego un link dell'amante ufficiale più famosa del Re dalle quale ebbe anche dei figli. https://it.wikipedia.org/wiki/Rosa_Vercellana Il mio intervento è chiaramente a puro scopo informativo,in quanto personalmente ritengo Vittorio Emanuele II il migliore tra i 3 Re d'Italia.
    2 punti
  10. Salve a tutti, si tratta di un esemplare ricco di fascino e storia, davvero molto strano che abbia riscosso così poco interesse. Bellissimo, @marmo87, a volte facciamo un po' di sana concorrenza. Del 10 reali di Filippo IV, zecca di Cagliari, si riesce ad intravedere parte della legenda del dritto ([P]HILIP . P[. ARA . ET . S]ARDINIE), le estremità del volto, ossia parte del naso e della bocca (accanto allo stemma sottostante spagnolo) e la A di C/X-A. Mentre nel verso si vede una buona porzione della legenda, la quale è stata battuta due volte (INIMICOS [EIVS INDVAM C]ONFVSIONE, ossia INIMICOS EIVS INDVAM [CONF]VSIONE) e parte della croce con due globetti. Passiamo ora al conio spagnolo. L'8 reales spagnolo sottostante è molto ben conservato e visibile, la zecca è indubbiamente Segovia. Nel dritto si vede perfettamente lo stemma, il segno della zecca e una piccola parte della legenda (HILIPP), mentre nel verso solo parte della croce con i due castelli. Dopo una breve analisi dello stile dello stemma e della croce nel verso, il sovrano potrebbe essere Filippo III o, meno probabile, Filippo II. Grazie per l'intenso grattacapo e saluti!
    2 punti
  11. Riporto le affermazioni sulla zecca di Orvieto di una proficua discussione del 2014: I documenti descritti dal Fumi sono importanti perché ci dicono che nel 1257 e 1258 i " denari Urbenitanis " c'erano e probabilmente ci si riferisce proprio a denari di Orvieto. E questo è un dato, l'altro è quello citato nel trattato di aritmetica della Columbia University dove si parla di " orvitani vechi ", è una lista di monete datata al 1280 circa. Poi abbiamo la quietanza che lei ha ricordato di Bernardo Rossi del 1265 fatta al Comune di Orvieto pagata in " buoni denari orvietani ed aretini piccoli, usuali ". Tre documenti, tre dati che fanno concludere al Lisini che Orvieto lavorò come zecca almeno dal 1256 al 1265. Quindi pochi anni, sicuramente il circolante era formato da più monete oltre ai denari di Orvieto, Arezzo, Siena....e poi una domanda che questa volta giro a lei e a tutti :blum:, orvitani vechi fa pensare che poi ci fosse anche una emissione nuova successiva a quella più antica, nel caso quelli nuovi sarebbero del 1280 del trattato sopra ricordato. Quindi una forbice cronologica forse troppo stretta quella del Lisini se nel 1280 ci sono i nuovi che circolano, due emissioni probabilmente in un periodo più ampio.....ragionamento personale in diretta.... Sperando di essere accolto nel mondo di "Lamoneta.it" e nelle Sue interessanti discussioni mi permetto di proporre e di ravvivare la precedente discussione sulla zecca di Orvieto (2014) . Ho la fortuna ed il piacere di poter visionare contemporaneamente 3 denari orvietani. Ho notato e posso descrivere che la battitura è irregolare nel senso che non viene rispettata la simmetria tra il dritto e rovescio, la convergenza della V non corrisponde alla linea della verticale della croce. ; lo farò vedere nel corso della discussione mostrando altre foto. Un dato che secondo lo scrivente emerge è che il denaro a sinistra (con la V quasi capovolta) non sembra essere fatto in mistura. Ringrazio per la collaborazione che potrete offrirmi al fine di comprendere ed analizzare i denari attraverso la lente della vostra competenza.
    1 punto
  12. ho atteso che l'asta "Cesare" Tinia + Varesi finisse ... ma questa moneta veniva così descritta: Zecca N/D, Longobardi a nome di Maurizio Tiberio, Tremisse, 582-602, Au (0,73g x 15mm); D/ D N MA [...] P AVG; busto con diadema di perle, drappeggiato e corazzato. R/ VICTORIA AVG [...]; COMOB (esergo); croce. Grading/Stato: MB+ mi viene in realtà il sospetto che possa trattarsi di un mezzo tremisse (che in realtà è una "pezzatura" rara, ma che esiste), proprio di Ravenna, non longobarda, credo, ma a nome di Eraclio simile tra virgolette al tremisse DOC 275 leggo infatti DN HERACL - I PERP AVC VICTORI HERACLI AVC - CONOB cosa ne dite? cosa ne pensa @Alberto Varesi o @Tinia Numismatica?
    1 punto
  13. Stavolta ho difficoltà ad identificare la moneta originaria ma credo che col vostro aiuto sia possibile. Mi sembra di intravedere il sottostante segno di zecca di Segovia Peso: 25,55 g Vi ringrazio.
    1 punto
  14. Salve Potete dirmi a quale tipologia posso attribuire questa monetina di Giuliano II ? mm 20 - gm 3,19 Grazie romanus
    1 punto
  15. Spesso si parla di riferimenti cristiani nella monetazione Costantiniana o di quale siano le prime emissioni cristiane, recentemente però sono apparse alcune teorie su messaggi cristiani presenti nella monetazione di Costantino e famiglia. Alcune appaiono piuttosto forzate e ne parlerò in seguito, altre invece potrebbero apparire interessanti e meritevoli di una certa attenzione. Non è ovviamente detto che tali riferimenti siano stati imposti da Costantino ma piuttosto lasciando a ciascuno di noi la libertà di interpretarli potrebbero essere stati in realtà opera di incisori cristiani addetti alla produzione dei conii. Altra precisazione andrebbe fatta anche sulla creazione dei conii, sembra corretto pensare che venissero mandati dei busti negli angoli più remoti dell’impero per far conoscere la fisionomia dei nuovi reggenti e alle zecche per realizzare i conii di incudine ma è anche vero che quando veniva creato un tipo monetale questo veniva realizzato da una specifica zecca e poi una moneta di quel tipo veniva inviata presso altre zecche per copiare e produrre quel tipo. Si potrebbe pensare quindi che l’eventuale ricorrenza di questo eventuale messaggio Cristiano sia partito da una zecca e poi copiato involontariamente dalle altre zecche più o meno fedelmente lasciando sempre quel margine di libertà fisiologico di una copiatura. Partiamo con la tipologia SOLI INVICTO COMITI, emessa do Costantino presubilmenre per 8 anni fino al 318 d.C. in tutte le zecche Costantiniane. Sembra che la raffigurazione del Sol o l’interruzione della legenda metta sempre in rilevanza le lettere IC, Iesus Cristus. Come potete vedere dalle immagini si viene a creare un’interruzione della legenda che isola IC, la mano destra del Sol mette in evidenza le lettere IC oppure la mano destra che punta la I e il globo sulla C o ancora la I da anti la testa del Sol e la C subito dietro. Alcune invece evidenziano VIC, interpretato con VIVAT IESVS CRISTVS. Andiamo ora dalle classiche porte del campo, la teoria è che la stella presente nel cielo di questa tipologia abbia riferimento alla porta celeste, quindi la porta del paradiso, come San Giovanni riporta nell’apocalisse “Dopo ciò ebbi una visione: una porta era aperta nel cielo” oltre a ciò sembra che in alcuni affreschi di antiche chiese la porta dei cieli sia raffigurata in maniera simile a quella presente su questo tipo di monete vale a dire molto stretta. Il va gelo secondo Matteo riporta “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; 14quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano” Altro messaggio Cristiano sembra presente sulla serie HOS SIGNO VICTOR ERIS, in pratica l’interruzione della legenda sembra sempre formare la parola NOVIC, abbreviazione di novicius vale a dire “novizio”, un iniziazione alla cristianità. Ovviamente soprattutto in questa tipologia già sono presenti simboli cristiani come il labaro e quindi un relativo messaggio imperiale. Per una più fluida comprensione del testo avrei voluto inserire le immagini direttamente nel testo ma non ho idea di come si faccia.
    1 punto
  16. Dalla rete, 3 stateri della non comune monetazione di Itanos con il simbolo cittadino del Tritone, Tritone che predominante sul diritto delle prime due, si trova poi relegato come simbolo secondario al rovescio della terza . Polis a vocazione marinara, probabilmente di antiche origini, situata nell'estremo lembo orientale dell'isola di Creta, città di quel Corobio pescatore di porpore che avrebbe raggiunto portato dal vento ( Erodoto IV , 151 ) la Libia .
    1 punto
  17. leo VI ok l'altra qua sopra è un follis anonimo come questo https://cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=159133
    1 punto
  18. Quindi, riepilogando tutta la questione leggermente complicata. Per quanto riguarda l'esemplare apparso su Panorama Numismatico do ottobre 2017 si tratta di un 10 reali di Filippo III coniato con i coni di Filippo II su un esemplare da 8 reales di Filippo III (con tondello regolare). Mentre in questo caso si tratta, secondo la mia opinione, di un 10 reali di Filippo IV semplicemente coniato su un 8 reales di Filippo III (con tondello regolare). L'elemento, quindi, che accomuna i due tondelli sono i pezzi da 8 reales di Filippo III su cui sono stati coniati. Saluti!
    1 punto
  19. E questo è un altro, immagino, anonimo... Vi presento per 4 grammi di peso e 25 mm di diametro... ...una bellissima moneta di cui non so nulla! :-) HELP! Thanks. TWF
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  20. Grazie ora é molto più chiaro su quale moneta é stata coniata. Si tratta dello stesso conio sul quale é stato ribattuto il 10 reali di Filippo II pubblicato su panorama numismatico di ottobre 2017 e attribuito per questo motivo a Filippo III, anche quello un maltagliato "non maltagliato" .
    1 punto
  21. Grazie per la risposta. Saluti.
    1 punto
  22. A questo punto mi arrendo e mi ritiro nella mia tana, ero convinto fosse molto più rara... grande white..studiero' di più.
    1 punto
  23. Cari amici, Condivido con voi due mie nuove recenti piastre di Ferd II che ho messo in collezione. Premetto che pur essendo una tipologia che mi piace molto, non sono un esperto di queste monete. Il mio obiettivo era avere di qualità e tipologia superiore (sia per il 2 tipo che 4 tipo), al dilà dell'unica altra piastra di cui dispongo (del 55, 6 tipo), che è più comune ed in conservazione inferiore. Spero di aver fatto bene, anche per lo sforzo economico ... Secondo me ognuna di queste ha pregi e difetti; magari con il vostro contributo, mi suggerirete ulteriori spunti di analisi. Li vado ad elencare: - entrambe le monete dovrebbero avere una lieve velo di patina coeva (più chiara nel 38 e dichiarata in perizia) - il dritto migliore è del 38, il rovescio sicuramente del 44 per la totale assenza di graffi di conio - tra i difetti, i graffi di conio sullo stemma borbonico del 38 (so che non sono un difetto, a non li amo tantissimo) e l'alone/macchia al collo del sovrano sul 44 (che dovrebbe essere considerato garanzia di assente pulizia/lavaggio, ma che indubbiamente balza all'occhio). - il criterio (scala) di valutazione dei periti è diverso, anche se (credo) abbastanza coincidente. - ultima considerazione sulla mia modalità di conservazione: da qualche mese a questa parte, ho deciso di tagliare le perizie (pur fotografando le monete prima e conservando il talloncino). Devo dire che le monete si godono di più su un vassoio in velluto, ma il taglio della perizia non è mai (per me) un'operazione che faccio a cuor leggero. Ovviamente mai avrei proceduto all'acquisto di queste due monete, senza la perizia (data la mia inesperienza), e mi sento di considerarli tra quelli più autorevoli nel panorama numismatico italiano. Nei prossimi gg. vi dirò come sono state chiuse. Fatemi sapere il vostro spassionato parere (per quel che si può vedere dalle foto), poichè spero di poter inserire l'ultimo pezzo mancante alla mia collezione (una piastra di Ferd II del primo tipo). Per il moneto mi accontento solo di averne una per tipo, poichè collezionarle per millesimo è troppo impegnativo. Un cordiale saluto.
    1 punto
  24. Ho oscurato gli ultimi post, in cui si davano giudizi personali su alcuni utenti. Invito tutti a restare nel merito di quanto sta accadendo in Siria, in caso contrario lo staff sarà obbligato a chiudere la discussione. petronius
    1 punto
  25. Come detto in altra discussione, mi pare riguardasse le monetine vandale.. Questi ne mettono in vendita troppe, quasi ci sia un rifornimento diretto , meglio, che tra produttori e venditori ci sia sintonia o collaborazione. Altrimenti e' incapacita' ma a questi livelli e' difficile crederci. Che si mettano in vendita alcune monete come qugli assi romani vuol dire non aver idea di cosa si vende oppure...
    1 punto
  26. Seconda metà del XVIII sec.- Ciao Borgho
    1 punto
  27. Ripostiglio di Serravalle, pubblicato su Archivio Storico Cenedese 3 del 2017.
    1 punto
  28. Grazie a te per il tempo speso a cercare di capirci qualcosa. Questa moneta proviene da una collezione vecchia di decenni ed il proprietario la classificava come ribattuta su un 8 reales di Filippo II zecca di Toledo, 1647. Affascinato dall'importante presenza del conio precedente gli ho fatto un'offerta ed ha accettato. Tuttavia a me pareva mal classificata: la zecca é sicuramente segovia e concordo con Philippus IX nel vederci Filippo III soprattutto per la forma della coda dei leoni al rovescio. Non mi resta che cercare di intravvederci delle date e magari anche il segno dello zecchiere.
    1 punto
  29. Se l’approccio e’ commerciale, ma anche nel caso fosse culturale, sicuramente sabato e’ il giorno di maggiori presenze commerciali .
    1 punto
  30. Dal vecchio, bel libro di numismatica " I Cesari " ( Stringa 1970 ), le note degli Autori L. von Matt ed H. Kuhner sul primo imperatore cristiano, Costantino .
    1 punto
  31. Apr. 2018 Un euro e mezzo per due monetine, oggi è andata così così... il 200 lire proviene dalla circolazione e ne porta i segni. Vaticano 1999 Slovacchia 1939
    1 punto
  32. Faccio notare che la forma della E di VE è resa in nesso con la V, cioè l'asta verticale destra della V è contemporaneamente l'asta verticale della E e le tre barrette orizzontali risultano, nella moneta, simili ad un piccolo pettine. La medesima soluzione stilistica che si trova sul mediatino veronese che iniziò ad essere coniato nel 1342 e che fu la moneta di gran lunga più utilizzata a Verona dalla fine degli anni Quaranta fino agli anni Sessanta del Trecento. Venezia guardò con sospetto a queste coniazioni di piccoli e mediatini scaligeri e nel luglio del 1346 decise di mettere al bando dai propri territori i "denari parvi croxati plurium manerium". Vittorio Veneto apparteneva al territorio veneziano, quindi sarebbe strano trovare in un ripostiglio monetine veronesi...
    1 punto
  33. Pazienza, ti meriti di averla presa perché l'hai notata, contrariamente ad altri superficiali o distratti, come il sottoscritto (mi rimprovero entrambe le cose). Vorrà dire che se un giorno deciderai di cederla, mi metterò in fila. Intanto goditela, te la sei ampiamente meritata.
    1 punto
  34. Bravissimo. Sono allora sollevato per il fatto di non aver riguardato con attenzione il catalogo e non aver fatto offerte, altrimenti temo che te l'avrei fatta pagare un po' di piu'. neanche io sono propriamente un collezionista, ma queste cose mi intrigano. Good eye! Buona domenica.
    1 punto
  35. Cari amici, Riprendo un mio vecchio post per aggiornarvi su una delle due piastre. Ho deciso di far sigillare PCGS una delle due (quella che mi sembrava più bella). I risultato è un MS62 (proveniente ta un "ottimo FDC" attestato dal perito italiano). So che la mia decisione (ricorso allo slab) risulterà ampiamente minoritaria in questo forum, e vi chiedo di non mettermi in croce per questo. Al netto delle critiche / pareri discordanti, volevo invece focalizzare l'attenzione sul fatto che mi sembrano due valutazioni assolutamente sovrapponibili, il che sembrerebbe sconfessare (ed uso il condizionale) la supposta scarsa conoscenza delle monete italiane, da parte dei graders americani. Ovviamente, un caso singolo non fà testo, ma è comunque una buona indicazione. Per quanto mi riguarda, è certamente una ottima indicazione sull'autorevolezza del perito-commerciante da cui l'ho acquistata. Per quanto concerne le motivazioni di mettere una moneta in slab (ed in particolare di questo valore), ci sono evidentemente fattori soggettivi, sui quali potremo discuterne. Un cordiale saluto a tutti.
    1 punto
  36. Buongiorno a tutti, ieri mi è arrivato l'ottimo libro del sig. Mario Pin , grande studioso e collezionista di Piastre 120 Grana di Ferdinando II. 140 pagine "fumate" in poco più di un'ora, da non perdere se si è appassionati di questa tipologia. Dopo questa lettura, ho iniziato ad osservare meglio le mie piastre, questa per esempio che ho postato recentemente, ha 4 torrette nello stemma centrale al posto dei pallini ed il Leone senza coda. Saluti e buona Domenica Silver
    1 punto
  37. Veramente una bella collezione! Qualche anno fa ne trovai uno bellissimo in argento, inglese di fine ‘800, presso un antiquario a Firenze ma il prezzo proposto era un po’ troppo oltre il previsto. Rimane il fascino di oggetti che in passato hanno fatto parte della quotidianità ed erano mediamente di ottima fattura.
    1 punto
  38. Mi rispondo da solo. Ha realizzato solamente 260. Complimenti a chi se lo è aggiudicato, spero sia lo stesso Alain. Se mi fossi ricordato in tempo di riguardare il catalogo prima della vendita (purtroppo ho avuto impegni di lavoro e problemini extra) probabilmente sarebbe stato necessario un prezzo più alto per prenderla.
    1 punto
  39. E io che pensavo che la differenza tra toro e bove fosse la presenza o assenza delle palle.
    1 punto
  40. Ti seguo e continuo piacevolmente ad apprezzare il tuo impegno... Eros
    1 punto
  41. Stasera ho voglia di fare uno strappo alla regola... Nella mia personalissima top ten, questo pezzo forse sul podio.. Lui un'immenso...
    1 punto
  42. IONIA. Magnesia ad Maeandrum. Ae (Circa 88-85 BC). Eukles and Kratinos, magistrates. Obv: Helmeted head of Athena right. Rev: MAΓΝΗΤΩΝ ΕΥΚΛΗΣ ΚΡΑTΙΝΟΣ. Horseman galloping right, holding spear. BMC 44-45. Condition: Very fine. Weight: 7.7 g. Diameter: 21 mm.
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  43. Quelli che più si distinsero nel razziare le navi spagnole, furono però senz'altro gli inglesi. Alcuni di loro, come Henry Morgan e Francis Drake, sono entrati nella leggenda, e alle loro imprese, vere o inventate, sono stati dedicati decine di libri e di film. Ma a portare la maggior quantità di denaro spagnolo nelle casse di Albione fu un personaggio probabilmente sconosciuto ai più, l'Ammiraglio George Anson. Nato nel 1697 ed entrato in Marina nel 1712, all'età di 15 anni, Anson scalò rapidamente la gerarchia militare, diventando luogotenente nel 1716 e vice-capitano nel 1724. Con tale grado fu inviato due volte nel nord America, dove ebbe il comando di due navi. Rientrato in Inghilterra nel 1737, fu nominato comandante della nave Centurion, che sarà l'ammiraglia della sua flotta nella guerra contro gli spagnoli. Nel 1740 infatti, allo scoppio della Guerra di Successione austriaca (1740–1748), Anson, con la qualifica di Commodoro, venne messo a capo della flotta destinata ad attaccare i possedimenti spagnoli nell'America del Sud, nell'ambito della guerra dell'orecchio di Jenkins. La flotta, composta da sei navi da guerra e due vascelli mercantili, incontrò subito delle difficoltà, tanto che due navi dovettero tornare in Inghilterra prima ancora di doppiare Capo Horn. Un'altra fece naufragio lungo le coste del Cile. Nel giugno 1741 Anson giunse alle isole Juan Fernández con sole tre navi: dei 961 uomini partiti, ne rimanevano, a quel punto del viaggio, solo 335. Tuttavia, data la scarsa presenza della flotta spagnola nella zona, fu facile per gli inglesi conquistare il porto di Paita in Perù. In seguito gli uomini di Anson furono colpiti e dimezzati da una forma di scorbuto: coloro che sfuggirono alla malattia, in scarso numero e sfiniti, furono quindi fatti salire tutti sulla nave ammiraglia, la Centurion. Per un lungo periodo di tempo l'equipaggio rimase sull'isola di Tinian per poi, nel novembre 1742, fare tappa a Macao. A quel punto, avendo perso quasi tutte le sue navi e la maggior parte dei suoi uomini, Anson fece sapere che, dopo la conclusione degli affari a Macao, sarebbe partito per Giacarta, per poi tornare da lì in Inghilterra. Ma una volta in mare, lontanto da orecchie indiscrete, informò il suo equipaggio che intendeva fare un ultimo tentativo per catturare un galeone spagnolo. Queste navi da carico salpavano solo una o due volte l'anno e Anson sperava di ottenere un ultimo grande successo prima di tornare a casa. Dopo aver trascorso diversi mesi in mare, affinando la loro abilità di artiglieria in previsione dell'azione imminente, gli uomini di Anson trovarono quello che stavano cercando, il galeone Nuestra Señora de Covadonga, che salpava per Manila. Nonostante l'equipaggio del Centurion fosse stato devastato e decimato dalle malattie, dopo più di tre anni di campagne nel Pacifico, il galeone spagnolo non era alla sua altezza, e dopo una battaglia durata 90 minuti, durante i quali la nave spagnola fu colpita dalle palle di cannone e i suoi ponti spazzati dalla mitraglia, il galeone si arrese. Quando gli uomini di Anson salirono a bordo della nave catturata e frugarono tra i ponti pieni di sangue, scoprirono un enorme tesoro d'argento: 1.313.849 pezzi da otto, e 35.000 once in lingotti, oltre al resto del carico della nave. Anson si diresse a Macao con la nave catturata, e dopo molti altri mesi di riparazione, acquisto di rifornimenti, e vendita del carico catturato, salpò per l'Inghilterra nel dicembre 1743, arrivando finalmente a casa il 15 giugno 1744. La percentuale spettantegli per il carico catturato alla Nuestra Señora de Covadonga, fece di Anson un uomo immensamente ricco. E mentre lui si dedicava alla costruzione di Shugborough Hall, la residenza di famiglia, l'argento catturato agli spagnoli entrava nella Zecca Reale per essere coniato. E le monete che ne uscirono, soprattutto corone (crowns) e mezze corone (half crowns), irridevano gli spagnoli, portando, sotto il busto del sovrano Giorgio II, la scritta LIMA, capitale del Perù spagnolo, a significare la provenienza dell'argento petronius
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  44. Quando Gesu' ha svolto la sua missione di evangelizzazione girando in lungo e in largo i posti del suo territorio, tra i suoi discepoli vi era chi teneva la borsa dei denari ( dati da fedeli che si convertivano che vendevano i propri averi e il denaro lo davano ai discepoli incaricati per le elemosine) tra questi Matteo e Giuda il traditore. Quindi ben vengano questi eventi nonostante le critiche danno lavoro ad un po di persone.Credo che molti turisti sono attirati dal Colosseo anche per il fatto che venissero ammazzati i cristiani. Tutto gira attorno al denaro , chi ha fede non la compra e chi ha denaro non la puo' comprare,nessun imprenditore ti da del denaro se non puoi spezzare il pane per la tua famiglia ma molti sacerdoti con le offerte dei fedeli riempono di gioia le famiglie che sono in difficolta'. Per quando riguarda la Sindone io non metto in dubbio la parola dei scienziati dell'Enea ,ma di quelli che dicono che è falsa oltre alle tante ipotesi che fanno perchè non riproducono un lenzuolo uguale a quello ? Hanno tecnologia sufficiente oggigiorno per farlo pero' dovrebbero usare i metodi che erano in uso a quel tempo se no sarebbe troppo facile.
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  45. Ciao , il fatto stesso che la Scienza non sia stata ancora in grado di fornire una spiegazione valida e concorde tra chi l' ha esaminata , su come si sia formata quell' immagine , dimostra la sua singolarita' . Se fosse stata opera , come si pensa , di un qualsiasi personaggio medievale o rinascimentale , vedi il sospettato Leonardo da Vinci , con i moderni mezzi scientifici di indagine sarebbe stato gia' da tempo smascherato e dimostrata la sua origine . La Sindone rimane ancora e probabilmente lo sara' per sempre , un reperto unico e misterioso che assillera' scienziati e credenti circa la sua origine e questo e' cio' che il reperto religioso o artificiale vuole che rimanga ; qui mi torna alla mente una frase di Gesu' : "beati quelli che pur non avendo visto , crederanno" Per quanto riguarda la Chiesa , e' vero che non esiste una presa di posizione ufficiale sulla Sindone , ma il fatto che sia venerata anche da Papi dimostra comunque qualcosa .
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  46. Buonasera a tutti, leggendo le disavventure ripetutesi ben due volte mi viene da pensare che un po' di leggerezza da parte di chi ha spedito ci deve pur essere stata... Seppur in altro ambito, ma con gli stessi due corrieri menzionati, lo scorso anno abbiamo fatto e ricevuto ben oltre 4.000 spedizioni tra Italia e resto del mondo incappando in un solo ed unico problema poi risolto ma dovuto alla dogana turca... Di certo la continua ricerca del contenimento dei costi e quindi come conseguenza l'utilizzo di personale poco o per nulla qualificato non aiutano...ma questa è storia lunga ed annosa.... Buona serata a tutti, Massimo.
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  47. questa è l'ultimo portabanconote
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  48. Con l'ultimo post ci hai spiazzati: ci aspettavamo una scatola di ebano e avorio riccamente intarsiata, un cofanetto d'argento con decorazioni barocche ma non........ un sacco di tela!!!
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  49. siamo agli sgoccioli, questo "tubetto" conteneva 50 marenghi francesi (visto personalmente) venduti anni fa ad in negozio della mia zona, quindi 50x20 =1000 franchi Francesi
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