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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/20/18 in Risposte
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E' un grande onore ora menzionare con i nick gli 11 autori, preciso tutti lamonetiani, alcuni navigati, addirittura quattro invece al loro primo articolo, e' veramente emozionante e bello dire questo...in fondo abbiamo parlato con loro, si sono convinti, hanno avuto una occasione e tutti l'hanno ripagata splendidamente, i 4 articoli dei nuovi, diversi tra loro, per me sono semplicemente spettacolari ed essere riusciti a dare loro la voce e nel tempo comunicare i loro scritti sia in cartaceo che poi in digitale e' secondo noi semplicemente fantastico. Eccoli @fofo @Parpajola @davide1978 @eracle62 @ak72 @Testone68 @dabbene @italpen @anto R @adolfos @alfred Editoriale a cura di @Parpajola5 punti
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Buonasera a tutti, questa e' una di quelle discussioni che mai avrei pensato di aprire nel forum, e quindi e' con immenso piacere che vi presento l' ultimo inaspettato arrivo nella mia collezione: esitato stamattina all' asta Negrini nr. 44 al lotto 422, il Testone della S.V. 1621 "era l' unica data di Sede Vacante mancante nella collezione De Falco di Testoni ( nac 81). Non ho nessun riferimento di passaggi in asta o listini di questo testone, inutile citare in quale delle collezioni papali piu' importanti del passato sia stato assente...... Come sempre, in attesa di condividere la Vs. conoscenza in merito, buona serata Daniele4 punti
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Non so se si possa parlare effettivamente di denario. Tanto meno di prova di un aureo. Generalmente le prove degli aurei si facevano su leghe meno nobili dell'argento. Mentre con i conii degli aurei si facevano anche denari d'argento, in questo senso è stato proposto come denario da Leu sebbene, giustamente, virgolettato. A mio avviso più che di denario vero e proprio si può parlare con maggior cognizione di causa di "emissione" donativo fatta per qualche evento/occasione/persona particolare... tuttavia è gran difficile stabilirlo con certezza! Il pezzo va inserito in una limitata emissione con differenti tipi di rovescio che condividono i medesimi conii di dritto (vedi esemplare attualmente in asta ed esemplare venduto nell'asta Jacquier 42 noto in due pezzi): conio di dritto che a sua volta è condiviso con questo aureo conservato al British Museum: Indubbiamente si tratta di un gruppo di emissioni strettamente connesse tra loro. Sarebbe da capire/approfondire la bontà del metallo del pezzo in asta da Leu... per verificare se si tratta di un buon argento (del tenore delle emissioni di Postumo) o di una lega più svilita con sola argentatura superficiale come farebbe appunto supporre la visione del pezzo venduto da Jacquier che appunto è della medesima lega degli antoniniani di Vittorino e quindi presumibilmente dotato di argentatura solamente superficiale... Insomma, se qualcuno me lo regala potrei fare delle analisi più approfondite!4 punti
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buon divertimento! https://www.doaks.org/research/publications/books/catalogue-of-the-byzantine-coins-in-the-dumbarton-oaks-collection-and-in-the-whittemore-collection-1 https://www.doaks.org/research/publications/books/catalogue-of-the-byzantine-coins-in-the-dumbarton-oaks-collection-and-in-the-whittemore-collection-2 https://www.doaks.org/research/publications/books/catalogue-of-the-byzantine-coins-in-the-dumbarton-oaks-collection-and-in-the-whittemore-collection-3 https://www.doaks.org/research/publications/books/catalogue-of-the-byzantine-coins-in-the-dumbarton-oaks-collection-and-in-the-whittemore-collection-4 https://www.doaks.org/research/publications/books/catalogue-of-the-byzantine-coins-in-the-dumbarton-oaks-collection-and-in-the-whittemore-collection-53 punti
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Buon pomeriggio a tutti! Oggi mi sono arrivati 2 follis: uno di Costantino e un altro di un suo familiare che, secondo me, è poco considerato. Il personaggio in questione è Delmazio (o Dalmazio) figlio del console Flavio Dalmazio e nipote di Costantino. Nel 355 l'imperatore lo elevò a cesare, ponendogli i territori della Grecia, Macedonia e Tracia sotto il suo controllo. L'obiettivo principale di Delmazio era quello di difendere le 3 province dalle incursioni gote. Nel 337 Costantino morì e lasciò le redini dell'Impero ai suoi 3 figli (Costantino II, Costante I, Costanzo II) e ai 2 nipoti Delmazio e Annibaliano. Quest'ultimo era il fratello di Delmazio e secondo i piani di Costantino doveva essere il re di un nuovo, e latino, Regno del Ponto. Sempre nel 337 Delmazio incontrò l'opposizione dell'esercito, che preferiva la linea dinastica diretta al trono. Nello stesso anno l'esercito, con l'aiuto dei figli di Costantino, ordinarono una purga di tutti i membri maschili della dinastia costantiniana, e di funzionari imperiali, che potevano ambire al trono. Perirono Delmazio, il fratello Annibaliano e il padre Flavio Dalmazio. Ora passiamo alla monetina! Il follis in questione è una "Gloria dell'esercito", l'unica tipologia presente nei follis ridotti di Delmazio. La zecca è di Siscia (BSIS) e la classificazione è RIC VII Siscia 256, con rarità R1. Purtroppo quelle di Siscia sono le monete più comuni per Delmazio ma sono molto soddisfatto dell'acquisto. Dal vivo è veramente molto bella! Inoltre si vede una piccola chiazza rossiccia-marrone nella corona, sinceramente non saprei da cosa è stata scaturita e spero che non sia l'inizio di un cancro. Credo di aver scritto un po' troppo...Attendo i vostri pareri su questa moneta. A presto! Xenon972 punti
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Se per "circolazione" intendi quelle disponibili sul mercato collezionistico, sicuramente moltissime, soprattutto nei tagli minori. E' probabile che molti, quando ormai nel 1950 i tagli fino a 10 lire non valevano quasi più nulla, e quelli da 50 e 100 poco di più, non abbiano nemmeno perso tempo a portarle in banca per la conversione. A meno che non ne avessero un grosso quantitativo, avranno preferito tenerle per ricordo, in fondo è quello che è successo con le lire all'avvento dell'euro. Più difficili, ma non certo impossibili da trovare, i tagli maggiori, 500 e 1000 lire all'inizio degli anni '50 erano ancora una discreta somma, e non erano molti quelli che potevano permettersi di conservarle per ricordo. Sinceramente, non mi sento di azzardare una cifra della disponibilità attuale, non so se qualcuno ci si è mai provato, ma è ripeto, considerevole, in rapporto, naturalmente, alle richieste del mercato collezionistico. Certo però, che in quel link che hai postato, ce ne sono di caz...e Per restare solo a quelle numismatiche, che altrimenti finisco col parlare di politica, e non voglio, questa è una vera e propria scoperta: "Le AM-Lire vennero distribuite delle forze armate di occupazione alleata fino al 1950, ma successivamente per alleviare le voci che stavano dilagando in tutto territorio Italiano della presunta continua occupazione da parte degli USA, fu imposto alla BANCA D’ITALIA di stampare altre AM-LIRE. Questo ordine arrivò direttamente dal governo Statunitense ed è interessante notare come la Banca d’Italia in quel momento fosse governata da un commissario speciale imposto dagli americani, i quali avevano ricostruito dal nulla sia la banca d’Italia sia il ministero del tesoro." Quindi, anche dopo che le am-lire erano andate fuori corso (giugno 1950) e, forse, addirittura in prescrizione, la Banca d'Italia avrebbe continuato a stamparle su ordine degli americani...mi chiedo, a che prò? E la Banca d'Italia, nel 1950, era governata da Donato Menichella, nominato da Einaudi, suo predecessore e poi Presidente della Repubblica, anche lui imposto in tale altissima carica, immagino, dagli americani Ed è una bufala anche quanto si legge nelle righe successive, che la Banca d'Italia avrebbe stampato am-lire dal 1946 al 1950 (oltre che dopo). La BdI non ha mai stampato am-lire, limitandosi a metterne in circolazione un contingente residuo della serie 1943A, del quale si era fatta carico (anche fisicamente, trasferito dalle Casse Militari degli Alleati ai caveau della Banca) dopo il DLL del Capo Provvisorio dello Stato del 12 dicembre 1946 n. 441, che fissava i termini dell'accordo monetario sulle am-lire tra Italia e Alleati: decreto legge nel, quale, naturalmente, non si fa alcuna menzione del fatto che la Banca d'Italia, da quel momento, fosse autorizzata a stampare am-lire. petronius2 punti
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Ringraziamo nuovi e vecchi autori che ci hanno permesso con i loro articoli di "assemblare" questo Gazzettino.2 punti
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Grazie Mario per l'opportunità che state dando a tutte le voci della numismatica. Il mio pezzo e' semplicemente il racconto di ricordi di infanzia, ancora vivi nella memoria proprio per merito dei nostri beneamati tondelli. Mi dispiace non poter essere a Parma e sono sicuro che anche questo numero del Gazzettino sara' un successone. In bocca al lupo e continua a rafforzare il gruppo con tutta l'energia che ti contraddistingue. Italo2 punti
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Bene riapriamo le iscrizioni è arrivata la primavera, una ventata nuova saluta il Cordusio2 punti
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Ciao Alberto, certamente si, ci si può sempre iscrivere, poi vista la quota di 20 Euro e le pubblicazioni che avete o avrete io non ci penserei un attimo. Rimetto il promo con IBAN che serve per te ma per tutti, siamo 111, ma possiamo diventare 112...113, più forza avremo più potremo fare, ma ricordo non per noi, per la numismatica ...2 punti
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Ciao, volevo mostrarvi questo comune nummo giunto or ora. Sono stupito dalla bellezza di questa semplice moneta, e dal gusto che gli antichi avevano nel rappresentare le cose in un seppure piccolo spazio. Devo ammettere che la numismatica ha come pregio il fatto di dare notevoli soddisfazioni senza necessariamente svenarsi da un punto di vista economico. Mi sono sorpreso, quando è arrivata, a fissarla come inebetito in una sorta di goduria.......Spero vi piaccia.2 punti
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Sono assolutamente d'accordo con te, io, per esempio, oltre a collezionare banconote del nostro Paese, ho iniziato a raccogliere cartamoneta spagnola e se andiamo a vederne alcune dei primi del 900, anche in questo caso ci si rende conto dell'involuzione artistica avvenuta soprattutto dagli anni 90 in poi. Allego alcuni pezzi della mia collezione. PB2 punti
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Un'altro spettacolo nello spettacolo... Sarebbe da scrivere pagine intere su questo tondello... La sua visone, e da sindrome stendhaliana..2 punti
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Va beh allora metto un'altro monumento di quegli anni insieme a Barry White... Ma dove si trovano artisti come questi, due mostri sacri.. Si è rotta la macchinetta....purtroppo. Io mi reputo fortunato per aver potuto attingere emozioni in quegli anni attraverso la loro musica.2 punti
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Di sicuro la bruttezza sconcertante delle banconote euro non attira nuovi estimatori...2 punti
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Io faccio solo una riflessione, dipende cosa vuole uno dalla vita, ti gratifica una moneta in più come quelle che ho visto in un'asta ieri, certo e' bello averla, però e' anche gratificante, sempre che uno possa, magari utilizzarla per scopi diversi, divulgativi, culturali, ho fatto un ragionamento con quella moneta potresti per esempio aiutare non uno ma tre circoli con tutto quello che ne conseguirebbe, e' un esempio, però a volte, bisognerebbe anche riflettere su che ideali, valori tendiamo ...2 punti
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Pronti allora! Decido inderogabilmente che la votazione avrà termine alle 00.00 della notte tra DOMENICA e LUNEDI prossimi. Niente coalizioni. Chi arriva primo vince tutto. Con tanti saluti alla Casellati e compagnia bella. TUTTI gli iscritti possono e DEVONO votare, vale anche iscriversi con nomi falsi e/o corrompere gli altri a cambiare voto per far vincere la propria banconota Dimostriamo al mondo di saper formare un governo che duri 5 anni. Sempre confidando sulla vostra HonestàH !11!!12 punti
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Salve, ho acquistato un mezzo tarì 1751 in condizioni spettacolari, ma pagato pochissimo presso un negozietto amatoriale di numismatica, solo 30 euro! La questione è che ad esempio su ebay lo vendono in condizioni peggiori a quasi 200 euro, quindi il mio dubbio è il seguente: è autentico? Per la patina vi dico già che sarà stata pulita perché è abbastanza lucente1 punto
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Anche peggio . E' chiaramente una composizione fantasy, giusto per poterla piazzare al pollo di turno ad un prezzo maggiorato.1 punto
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La maiorina dovrebbe essere una moneta piuttosto grande visto il nome. Il centennionale dovrebbe essere più piccolo della maiorina. Il nummo dovrebbe essere la moneta più piccola. Il condizionale è d'obbligo. Arka1 punto
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Buongiorno, sulle 50 lire 1993 senza rombo va fatta una precisazione, a mio parere non esiste la VARIANTE senza rombo, ma solo il difetto di conio che la fa diventare tale. Mentre le varianti esistono per il 1990-91 e 92, la variante senza rombo si riconosce perchè la scritta è più staccata tra ROMAGNOLI E GIAMPAOLI INC. Mentre il 1993 senza rombo appunto ha le firme attaccate.1 punto
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si molto molto interessante, certo questa che pare una fusione impallidisce nei confronti dell'esemplare del British .... in punta di piedi, dico che mi pare un prodotto orientale e non ravennate...ma mi occupo solo di monete1 punto
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Non vorrei aver capito (intuito) male, ma ho la sensazione che sia il mignolo ad infastidirti. Lo possiamo sempre mozzare, nel caso1 punto
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E' una buona idea. Da decidere la forma. Magari un post in alto in sezione. Ci penso su Saluti Simone1 punto
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Buongiorno, la moneta è sicuramente gradevole ma dichiararlo spettacolare è un po' esagerato, mi aspettavo un fior di conio ma dalle foto sembra che a stento arriva al BB... Ecco perché lo hai pagato 30 euro... Che poi provano a venderlo anche a 200 questo è un'altro discorso... La moneta, a mio avviso, è originale...1 punto
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probabile! dai forse era più corretto "risposta brusca", intendevo solo dire che qualcuno alle prime armi, sentendosi fare un discorso così, è facile che ci rimanga male. Nulla di più1 punto
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Ovviamente una volta "saggiate" varranno ancora meno perchè ulteriormente deturpate. Sappiamo già il titolo delle due monete in argento, non serve farle saggiare. E certamente col valore dell'argento contenuto, se non fosse per il plusvalore numismatico che hanno e che stai andando ulteriormente ad abbassare, non ci ripagheresti i soldi del test. Più che te, qui il fenomeno é il "professionista" che ti ha proposto il saggio, direi.1 punto
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Scusate se divago un attimo dal tema "rarità". Che ne pensate di quella mancanza sul bordo? Personalmente ho avuto il piacere (e la fortuna) di poter esaminare la moneta dal vivo e credo, data la regolarità del taglio ed il peso pieno dell'esemplare, che si tratti di un aggiustamento ponderale del tondello (operazione quindi effettuata in zecca). Personalmente posso paragonare l'operazione alla medesima effettuata dalla zecca milanese nella seconda metà del '600 coi filippi di Carlo II. Mi rivolgo a voi per una conferma (o smentita!!) su questa caratteristica tecnico-produttiva in ambito di coniazioni pontificie.1 punto
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Mi piace come moneta e queste tracce di argentatura la rende ancora più godibile. Hai fatto veramente un ottimo acquisto! Poi sono d'accordo con il tuo giudizio riguardo il fatto che la numismatica dia notevoli soddisfazioni anche senza spendere troppo. Comunque che coincidenza! Pure a me oggi sono arrivate 2 monete, di cui una di Costantino. All'altra gli dedicherò una discussione visto che è un familiare di Costantino poco considerato.1 punto
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Mi pare infatti che due delle monete che Valteri ha messo nel post di apertura presentino la O a forma di rombo. Anche questa è una particolarità interessante della moneta. Nell'alfabeto greco la O a forma di rombo parrebbe presente solo nell'alfabeto più antico (per quel che poco che leggo dalla tabella che allego)1 punto
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Considerato che hai spesso usufruito della disponibilità dei ns esperti, sarebbe opportuno che qualche volta, quando sei soddisfatto del riscontro avuto, metti un "mi piace" cliccando sul "cuoricino" in basso a destra ...1 punto
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Che incantevole tondello quello di Vittorino, quanta simbologia nell'evento raffigurato al verso, è uno stile particolare, ma di effetto sicuramente, se poi teniamo conto pure che è il secondo esemplare conosciuto...e beh... Andiamo...1 punto
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Potrebbe essere un falso, ma anche per me non è un souvenir ...........riprende i soggetti della quinconce di Luceria con Apollo laureato e Dioscuri1 punto
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DE GREGE EPICURI Con quella patina e quelle ampie chiazze verdi (in parte asportate, forse addirittura limate!) non può essere un prodotto moderno.Potrebbe essere una moneta di Colofone (Ionia), ma anche altro.1 punto
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E vediamo allora un piccolo antipastino di questi nuovi Gazzettini in esclusiva per Lamoneta1 punto
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sembra un quattrino di Innocenzo X - per Gubbio ( prova a compararlo....)1 punto
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@O'trebla, macchè grande, è che mi sono "malato" di Giulianite circa 18 mesi prima di te! Ciao! TWF1 punto
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Monete-ascia (ma anche di altre forme) in rame, sono illustrate in diversi codici aztechi del XVI secolo, la loro produzione, iniziata come detto tra il 1200 e il 1300, andò avanti ancora a lungo dopo l'arrivo degli europei, e dovette essere assai cospicua, se si considera che, nei secoli successivi, gli archeologi ritrovarono veri e propri "tesoretti" con centinaia di pezzi. Varie furono le forme e misure di queste "monete", che, originariamente, avevano valore solo se trattate fino a renderle splendenti (gli esemplari giunti fino a noi, purtroppo, sono ormai corrosi dal tempo). Quelle a forma di T (ne vediamo degli esempi nella foto allegata), valevano 250 semi di cacao (un altro mezzo di scambio ampiamente utilizzato), e prima dell'arrivo degli europei con uno dei più grandi (potevano arrivare fino a 14 pollici, più di 35 cm.) si potevano comprare 80 schiavi. Ma dopo lo sbarco degli spagnoli il loro valore diminuì drasticamente, tanto che, una volta che questi si furono insediati stabilmente in Messico, con un'ascia di grandi dimensioni si potevano ormai avere solo due schiavi e mezzo (chissà se si poteva scegliere tra la metà di sopra e quella di sotto o forse te lo tagliavano in verticale ). Anche in questo caso, come più a nord col wampum, gli europei accettarono di buon grado questo tipo di moneta, arrivando a fissare tassi di cambio con quelle tradizionali. Nel 1548, secondo quanto scritto in una lettera da Oaxaca (Messico sudoccidentale), quattro di esse, se nuove, venivano scambiate per 5 reales spagnoli. Se invece erano rovinate, anche leggermente (diciamo qFDC ) venivano svendute a peso di fusione, 10 per 1 real. Questo enorme deprezzamento, forse dipendeva dal fatto che le asce, quando perfettamente lucidate, avevano un colore che le faceva assomigliare all'oro, colore che gli esemplari più o meno danneggiati o ossidati finivano gradualmente per perdere. Il loro uso ebbe termine all'incirca nel 1600, e come al solito ne vediamo alcuni esemplari nell'allegato. petronius1 punto
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Eccomi, scusate ma vedo solo ora che è stata riesumata questa discussione. Purtroppo non mi sono più occupato delle recenti razzie un po' perchè c'era poco interesse e un po' per mancanza di tempo. Andrei per ordine. Le banconote circolate sono piuttosto facili da trovare, i metodi possono essere tanti: qualcuno va per vacanza o lavoro in un determinato paese e prende le banconote anche per gli altri, è già successo e credo che continui ancora a livello di iniziativa personale di qualcuno. Banalmente, chi vuole le corone danesi, va in una qualsiasi banca medio-grande e le ordina, non c'è bisogno di andare in Danimarca. Così come per le sterline, i dollari, e tutte le valute più scambiate. Per le banconote non circolate invece quello che avevo messo in piedi diversi anni fa - e mi pregio di essere il primo ad aver lanciato sul forum gli acquisti collettivi, poi evolutisi in razzie - era decisamente diverso. Ma ne parliamo fra un attimo. Qualcuno paventava anche l'utilizzo di appositi intermediari che girano il mondo e si riforniscono direttamente alla fonte di banconote nuove. Ne conosco qualcuno, ma non è detto che ci sia questo gran risparmio per quello che vogliamo fare (e abbiamo fatto) noi. Ho imparato in tanti anni che la quantità fa il prezzo e di soldi da spendere ne servono veramente tanti. Innanzitutto l'intermediario si deve coprire tutte le spese di viaggio e ci deve anche guadagnare qualcosina, in secondo luogo non è proprio così facile come si può pensare: vai allo sportello della banca centrale, cambi i tuoi euro o i tuoi dollari (tanti e rigorosamente tutti in contanti) e ti danno le banconote nuove di pacca. Le difficoltà sono molteplici e cambiano di paese in paese: provo ad elencarne qualcuna, le più comuni, tralasciando ovvi fattori geopolitici :rolleyes: Il cambio: non è mai detto che il cambio verificato su internet (il cd. spot) sia poi quello effettivo, più la valuta è debole e volatile più lo spread aumenta, per coprirsi appunto dal rischio di cambio. The bribes: le mazzette - intese come tangenti -, molti impiegati hanno fiutato il business e se vuoi le banconote nuove mi devi pagare la stecca. E il prezzo sale. Perfino nella civilissima Danimarca c'è la stecca legale: se vuoi le banconote non circolate c'è una commissione fissa, credo intorno ai 10€. Esportazione di valuta: non tutti la permettono o la permettono entro certi limiti, questo può avere un costo ulteriore. Se vai in Uganda per rifornirti delle nuove banconote non ne prendi per l'equivalente di 1000-2000€, non ne vale la pena ;) Ricordiamoci anche che a loro le banconote servono per la vita di tutti i giorni, se vengono esportate perchè nel mondo ci sono dei collezionisti malati :bash: , loro sono costretti ad aumentare la base monetaria, con aggravio di costi, ecc. ecc. Riassumento quindi la convenienza c'è, se aumenta la quantità: a noi che servono 1-2... toh 10 pezzi conviene rifornirci dai commercianti. Ma veniamo a ciò che avevo messo in piedi io. Con un lavoro di intelligence sopraffina :silly: avevo cominciato a stilare per me un elenco di contatti all'interno di banche centrali dai quali era possibile acquistare direttamente le banconote non circolate a titolo di vendita di oggetto da collezione (come per i francobolli per le Amministrazioni postali, per intenderci). Alcuni vendevano direttamente al cambio, altri richiedevano delle commissioni fisse, altri ancora avevano delle spese di spedizione molto alte, i bonifici (si paga solo con bonifico) andavano fatti in euro su banche corrispondenti UE ma dirette a paesi extra UE oppure in dollari o altre valute. E i costi salivano. Da solo non aveva convenienza comprare 1-2-10 banconote al cambio ma con 50-100€ o più di spese sopra. Mi venne allora l'idea di condividere con il forum questa esperienza e provare. Qualcuna l'abbiamo fatta ma le difficoltà erano tante. Scegliemmo dei paesi particolari (ricordo l'Albania e la Papua Nuova Guinea) e tenni io i rapporti con i contatti e mi occupai dell'organizzazione. Nel tempo poi la cosa andò a morire per tanti motivi (in primis la mia mancanza di tempo a gestire una razzia con diverse persone): difficoltà nell'interfacciarsi a distanza con gli impiegati (lingua, procedure, regole per molti versi a me sconosciute... era pur sempre una banca centrale!), lentezza nell'evasione degli "ordini", poca serietà di alcuni partecipanti che abbandonarono la razzia e mi lasciarono con il cerino in mano, una marea di denaro da anticipare e poi tentare di recuperare dai singoli, le spese che aumentavano e se eri in pochi non le ammortizzavi. Mi stufai, avevo già un lavoro e questo doveva essere un hobby. Erano anni diversi, ero inesperto, mentre oggi le razzie sul forum sono ben organizzate e gestite da chi se ne fa carico, anche se ancora molto macchinose a mio avviso. Ma non so se ricomincerei in questo senso, forse si può riprovare ma con dei paletti decisamente più rigidi. PS: una curiosità. Recentemente la Papua Nuova Guinea ha demonetizzato tutte le vecchie banconote di carta e la banca centrale ha svuotato i propri forzieri di rimanenze - ovviamente non circolate - vendendole (pare) ad un grosso commerciante sloveno.1 punto
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