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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/01/18 in Risposte
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Antoniniano argentato di Probo ..... evidente direte voi carissimi amici @O'trebla @Xenon97 @TheWhiteFly @Traiano177 mi scuso se al momento dimentico qualcuno La questione è questa , le procedure all'epoca dell'argentatura, di certo diverse dalle odierne credo, potete aggiungere qualcosa ? invito ad una discussione e ringrazio in anticipo. Se si ha tempo e se è possibile graditissimo sarebbe un'intervento di @Massenzio4 punti
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DE GREGE EPICURI In realtà, sia Gordiano III che Massimino mostrano, sui ritratti monetari, alcune anomalie anatomiche; ma molto diverse. Gordiano III (che in effetti, nelle statue, presenta ritratti normalissimi ed è addirittura bello) sulle monete mostra una fronte molto alta e a volte decisamente sporgente. Questo fa pensare a due possibili patologie: un rachitismo (da carenza infantile di vitamina D) o un idrocefalo congenito, ipotesi molto più improbabile perchè si tratta di una patologia grave, che porta a morte o quanto meno ad un grave deficit intellettivo e neurologico. Il rachitismo invece è patologia piuttosto comune (e non credo usassero l'olio di fegato di merluzzo...) Massimino invece presenta tratti acromegalici, che sembrano accentuarsi negli anni. Si nota cioè una sporgenza esagerata del mento e del naso, che danno al volto un aspetto caricaturale e un po' "da selvaggio"; la patologia è dovuta ad un tumore dell'ipofisi, che secerne troppo ormone della crescita; a parte le anomalie del volto, produce allungamento eccessivo delle ossa, crescita esagerata delle mani e dei piedi, ecc. La patologia è progressiva, e quindi, almeno in teoria, è possibile che, nelle monete, siano stati registrati questi peggioramenti graduali; ma non mi pare che la cosa sia mai stata studiata seriamente.4 punti
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Censurate subito questo genere di notizie, perché se lo sa la mia ragazza vorrà pure un anello con diamante alieno ...... che Dio salvi il mio portafoglio .......4 punti
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Ciao Alberto. Davvero un increscioso "incidente". Concordando con Te che non è il caso di "piantare un casino", tuttavia una comunicazione all'Editore inglese e, per conoscenza, a chi gli ha affidato il catalogo per la pubblicazione, la farei. Anche solo per prendere ufficialmente le distanze da un'iniziativa che, altrimenti, qualcuno potrebbe pensare che sia stata da Te avallata. Nella comunicazione farei presente che: 1. nessuna autorizzazione era stata concessa per la pubblicazione; 2. il lavoro pubblicato è incompleto e ciò determina un danno per la reputazione scientifica dell'Autore e per l'argomento trattato, che necessitava ancora di ulteriori approfondimenti; 3. che pertanto è opportuno sospendere immediatamente le pubblicazioni, ritirando, laddove possibile, le copie già distribuite. Non andrei oltre perché non conoscendo la legislazione inglese sul diritto d'autore non saprei quali diritti si possano esercitare e vantare in un caso come questo. Se, come si suppone, l'operazione non è frutto di un "genuino" fraintendimento tra Te ed il Revisore ma vi possono essere alla base della pubblicazione motivazioni di carattere speculativo, chi ha la coscienza sporca, non appena riceverà la comunicazione, si dovrebbe attivare subito per metterci una pezza, sapendo di rischiare una rognosa potenziale grana. Saluti. Michele4 punti
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Adesso vi mostro l'entusiasmo della giornata di Parma con l'asse Nord - Sud e i momenti del pranzo emblematici.. Io e @Rex Neap Qui con il mitico @dabbene @Rex Neap @parpaiola Niko, Sesino e gli altri amici E il resto della combriccola con @incuso4 punti
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Personaggio abbastanza controverso, non credo che riusciremmo a stabilire se siano maggiori le cose positive o negative da lui fatte, andrebbero messe su di una bilancia ed avremmo una risposta. Amava il ceto basso del popolo? Oppure odiava i signorotti... Molto permaloso tanto da scatenare guerre? Oppure molto nazionalista e difendeva la sua Russia? .... Definito Gendarme d'Europa, oppure solo influenzato e pilotato dall'amico ambasciatore austriaco a San Pietroburgo, il conte Karl Ludwig von Ficquelmont. Questa moneta a ricordo di quando nel 1831, il parlamento polacco depose lo Zar da re di Polonia, Nicola di conseguenza inviò le truppe russe e riuscì a reprimere la ribellione, abrogò la costituzione polacca e ridusse la Polonia a provincia russa. 10 zlot polacchi o 1,5 rubli del 1836 coniato nella zecca di Varsavia @Brios, sarebbe piacevole sapere che ne pensi4 punti
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L’ipotesi della “pila” di Bagdad mi sembra alquanto fantascientifica! Non vi erano all’epoca le conoscenze necessarie per poter costruire ed utilizzare un sistema galvanico. Erano però attestate altre conoscenze come la pneumatica e la meccanica e forse indagherei su queste prima di tutto. riguardo invece l’argentatura delle monete in antichità è bene distinguere tra monete in mistura (dove si parla correttamente di argentatura) e suberati dove invece il tondello di ferro o rame era ricoperto solitamente di argento, oro o raramente di rame (conosciamo sesterzi con anima di ferro e lamina esterna di rame). Nel caso degli antoniniani questi erano prodotti con una lega binaria di argento e rame. Nella fase più recente la percentuale di argento scende fino al 5%. Per rendere l’aspetto esteriore simile alle monete di buon argento si è sempre usata la tecnica detta di “imbianchitura” dove la moneta, surriscaldata fine al colore rosso del metallo, veniva immersa in una soluzione acida composta talvolta anche da urina. Il calore porta l’argento in superficie, ossida le particelle superficiali di rame. La soluzione acida asporta il rame ossidato a contatto con lossigeno lasciando il posto esclusivamente alle particelle di argento che, apparentemente, ricoprono l’intero tondello. Immediatamente dopo, il tondello appare assai poroso per via dell’ asportazione del rame ma, per effetto della coniazione, esso verrà appianato mostrando la sua argentatura lucente.3 punti
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Lo so...lo so, ecco perchè ti ho citato....apprezzo molto il tuo metodo di collezionare le Napoli, sei davvero in gamba e ti faccio i complimenti. La bellezza è sempre "relativa" l'omogeneità per una collezione di Napoletane e tutt'altra cosa. Quando avrai finito posso mettermi a tua completa disposizione....e se lo vorrai, per una pubblicazione su carta della tua collezione...diciamo un piccolo volumetto dove potremmo raccoglierle tutte e con le relative immagini e descrizioni, falsi acclusi. Pensaci...... non sarebbe una cattiva idea. P.M.3 punti
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Buongiorno, vi sto seguendo con molto interesse ma senza intervenire, per la poca conoscenza che ho a riguardo; Vorrei solo portarvi un piccolissimo contributo, un'esperienza personale riguardo l'usura che una moneta può avere per cattiva conservazione pur senza circolare. Da tre mesi conduco un piccolo esperimento -a basso budget- per simulare l'usura di una moneta d'argento non circolata ma mal tenuta con altre monete. Una 10 lire in italma (materiale molto "morbido", paragonabile all'argento) è ospite fissa del mio borsellino, ovviamente pieno di monete ben più pesanti (che nel nostro esempio possono simboleggiare sia delle monete d'oro del borsellino di un aristocratico che del comune rame) All'inizio dell'esperimento la 10 lire dell'80 era intonsa, (questi millesimi hanno passato la vita in un cassetto), non certo fior di conio, ma nemmeno usurata. Ho avuto l'accortezza di evitare di maneggiarla in questo periodo. Era solo "un vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro". Oltre agli ovvi graffi, abbondantissimi sul bordo e sui rilievi più alti, oggi si vedono, e all'inizio non pensavo, segni evidenti di vera consunzione, usura da circolazione (in particolare sulle punte delle spighe) in soli tre mesi la moneta è passata da uno SPL+/qFDC a qBB, mi sembra quindi possibilissimo che una grossa moneta d'argento, mal conservata in un borsellino od in un sacchetto, possa dopo anche solo pochi anni, riportare segni di usura ben peggiori (considerato poi che i suoi bellissimi rilievi sono ben più alti di quelli delle umili spighe di questo pezzo) continuo a leggervi con interesse, saluti, Stefano3 punti
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Bella moneta, ben leggibile e ancora completamente argentata. Per la catalogazione io direi... Probo Marco Aurelio Probo (in latino: Marcus Aurelius Probus) Sirmio, 19 agosto 232 - Sirmio, 282. In carica dal 276 al settembre/ottobre 282. D/IMP CM AVR PROBVS AVG, bust radiate and draped R/PROVIDEN DEOR, Providentia standing right holding two ensigns and facing Sol standing left holding globe, right hand raised Mintmark: KA dot gamma dot Center: star Mint: Serdica Reference: RIC V-2 Serdica 845 Rarity: common Ho anch'io qualche antoniniano ed una tetradracma, ma le conservazioni sono lontane da quelle di questa moneta. Ne ho comunque una che mi piace molto nonostante tutto... E dovrebbe essere RIC V-2 Ticinum 493 o 494, io non riesco a capire se sia: IMP CM AVR PROBVS AVG CONS III o IIII anche se mi pare III. Ciao! TWF3 punti
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Ci sono oggettive difficoltà per un intervento più incisivo. Mancano prove più circostanziali e non credo ci sia obbligo di una sorta di contratto per una pubblicazione. E' anche vero che l'editore non ha nessuna mia autorizzazione e ha ricevuto da terzi il mio file utilizzato per la stampa, ma non mi va di piantare grane e pure all'estero.... Comunque questa esperienza mi ha fatto meditare sui rischi che si corrono con l'enorme potenzialità dell'internet. Ora in pratica basta un allegato o una chiavetta per tirare giù un opuscolo o un libro, anche in spregio della proprietà intellettuale (qui c'è almeno il mio nome). Poi c'è la stampa digitale che costa poco, specialmente se non devi affrontare una buona rilegatura. Credo che per stampare un opuscolo, anche se in buona carta, di 25 pagine si richiede un costo intorno a 5 sterline (o anche meno) e lo rivendono sulle 20 sterline e quindi c'è il profitto, che va unicamente all'editore. Per confronto un bel volumetto come quello su Q. Cornuficius, in italiano e con esteso riassunto in inglese (corretto grazie alla cortese collaborazione di Andrew Burnett, massimo studioso di monete romane e già direttore del medagliere del British Museum), con buona rilegatura in cartoncino nero di 80 pagine, sempre a colori, con maggiore costo per l'editore che deve appoggiarsi a una officina tipografica, viene venduto a 15 euro. E' un grosso sacrificio per l'editore (Editrice Diana), considerando anche che l'opera è rivolta a una nicchia molto ristretta di lettori, ovviamente con poche copie vendute (e tutte le copie che ricevo in omaggio come autore, una decina, più eventuali ulteriori copie a prezzo di costo, vengono regalate a diretti collaboratori e ai musei che hanno inviato le loro immagini più le principali biblioteche). Io personalmente non guadagno proprio nulla e anzi ci rimetto, considerando che alcune immagini da musei le devo pagare per riceverle e le spese di spedizione delle copie in omaggio. Ma a me sta bene, grazie all'incommensurabile piacere che provo a contribuire alla crescita culturale al minimo costo possibile. Però è chiaro che se uno specula commercialmente su un argomento di forte richiamo e in inglese come quello su EID MAR, allora mi posso permettere di incazzarmi....3 punti
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La nascita dei Dioscuri I Dioscuri, mitici figli di Zeus (Διὸς κοῦροι) di nome Càstore e Pollùce, furono generati insieme ad Elena e Clitennestra dalle uova di Leda che si era congiunta prima con Zeus trasformato in cigno e poi con suo marito, il re spartano Tindaro. Leda partorì uno dopo l’altro due uova, da ognuno dei quali nacque una coppia di gemelli, rispettivamente maschio e femmina. Quando notò che una sorta di fulgore avvolgeva i neonati che erano usciti dal primo uovo, capì che quella era la coppia di gemelli generata da Zeus e a loro diede i nomi di Pollùce ed Elena. E ai loro fratelli mortali usciti dal secondo uovo diede i nomi di Càstore e Clitennestra.3 punti
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non condivido. Quando una moneta ha una sua tipologia di appartenenza, trascorso un ragionevole lasso di tempo, provvedo io direttamente (se non sono ci sono risposte adeguate ) a spostare la richiesta nella sezione di competenza. Evadere la richiesta dovrebbe servire oltre a chi la pone , anche a chi utilizza la discussione per approfondire la propria esperienza, pertanto non dovrebbe esserci un obbligo di risposta immediata , Inoltre ci tengo a precisare che per quanto mi riguarda, seguo la sezione e non lascio nulla nel dimenticatoio a meno di identificazioni impossibili,2 punti
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Confermo la classificazione Baldassarri A.XIII.1 e aggiungerei nella variante "c" oppure "d" (non lo sapremo mai perché manca una buona parte di legenda). Altro piccolo particolare la "N" al posto della "H" in INPATOR con "N " rovesciata come nell' A.XIII.1g. Quindi moneta rara e malmessa ma con la piccola soddisfazione di essere una variante ibrida "inedita". Se mi permettete vorrei giustificare @Zenzero per aver citato alcuni nomi, se @foglionco non avesse risposto, questa discussione sarebbe, come spesso accade per chi non si collega spesso, sprofondata nell'oblio. Sarebbe stato magari più opportuno spostarla nella sezione medievale dove le discussioni ristagnano ben in vista anche per mesi2 punti
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Bellissima giornata, molto bello avervi ascoltato nelle varie presentazioni con slide e tutto il resto, è sempre bello ritrovarsi e poter parlare di una passione in comune ! stefano2 punti
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Prendendo spunto dalla prossima asta NAC-Varesi vorrei cercare di capire perchè si continua a utilizzare il termine mezzo grosso per le emissioni di L. Tiepolo, anche perchè il compilatore dell'asta sembra attento alle "ultime news" (grosso Ziani con segni, Soranzo con leone...). Documenti sull'attività di zecca del periodo, come ci dice il buon vecchio Papadopoli, sono scarsi. Pare, tuttavia, molto strano che una zecca, come quella veneziana, abbia emesso due monete del tutto simili (unica discriminante il peso) e fatte circolare. Resta, almeno secondo me, la strada della contraffazione: monete simili, per stile, circolavano infatti in area balcanica (mezzo dinar) ed egea. Un'unica domanda: perchè i falsari hanno creato (rischiando tutto quello che comporta) una moneta "ispirandosi" ad una contraffazione? non sarebbe stato meglio creare un falso coerente all'originale? Contraffazione del grosso veneziano in rame 0,8 g / 14 mm. P.s.: lottando con le bimbe e scrivendo tra un'imprecazione e l'altra, spero di aver espresso abbastanza bene il concetto.2 punti
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Salve , la moneta e un Grosseto di Pisa e una moneta rara peccato la conservazione non delle migliori, riferimenti MIR. n. 423 Baldassarri zecca e monete del comune di Pisa pag.368 A.XIII.12 punti
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Io lascerei a @mfalier se e' d'accordo vista la sua abilità negli anni scorsi, io sicuramente presente penso sia al venerdì pomeriggio, che al sabato pranzo compreso con trolley coi nuovi Gazzettini appena stampati... Certo il pranzo conviviale che ricordo e' di Lamoneta e' uno spettacolo nella kermesse e da sempre un must degli appassionati di numismatica quindi chi può venga, venga...lo spettacolo inizia ...2 punti
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Salve @Alessandro C. , nessun documento storico antico cita di una malformazione cranica di Gordiano III , anzi nei tanti ritratti scultorei provenienti dall' antichita' appare con una bella testa tonda alla romana ; probabilmente solo da bambino potrebbe avere avuto un profilo "alla greca" con fronte e naso quasi sulla stessa linea , come appare in un Sarcofago trovato ad Acilia Roma , foto n° 3 , profilo migliorato poi col trascorrere degli anni . Gordiano III al Louvre , Parigi e a Palazzo Massimo , Roma , in quarta foto il sarcofago di Acilia dove compare in primo piano il giovane Gordiano III .2 punti
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Classifica finale voti non validi compresi (1/2 Urlo - 1 Bacio e 1/2 - 1 Onda e 1/2 - 1 Campo di grano) 1 - voti 5 2 - voti 2 1/2 3 - voti 1 3/4 4 - voti 1 1/2 5 - voti 1 6 - voti 1/42 punti
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Prima del Naxos citato ci sono stati tantissimi falsi ma erano soprattutto coinvolte trattative private. una volta al grande collezionista Moretti fu offerto un tetra di Leontini che lui acquisto’ ritenendolo buono. Un grande mercante gli disse che qualcosa in quel tetra non andava pur essendo una bella moneta con tutte le sue cose apparentemente a posto. Moretti si incaponi e spese per due perizie private importanti che le certificarono buona. Di nuovo il grande mercante non era convinto e Moretti per stravincere ( e convincerlo) spedi nientemeno che al British museum la moneta per un’analisi molto costosa ( piu del valore della moneta). Il BM stabili’ che il metallo era originale dell’epoca e quindi congruo con la coniazione. Trionfante sbandiero’ il certificato del British sotto il naso del grande mercante che pero’ chiese di tenere la moneta per po’ di tempo per rifletterci sopra. Dopo qualche settimana si presento’ da Moretti e mostrandogli un particolare lo convinse che il pezzo era un falso moderno. In realtà era una riconiazione ( l’antesignano di quanto oggi avviene abbastanza frequentemente) . L’analisi del British sul metallo era corretta purtroppo non andava al di la’ di quanto mostrava. Ci voleva tutta l’esperienza e tutta la sensibilità di un profondo conoscitore per accorgersi che cio’ che diceva il metallo e cio’ che appariva agli occhi non era che un artifizio - realizzato secoli dopo - ma ingegnosamente e subdolamente con lo stesso metallo dell’epoca originale. Avrebbe ingannato chiunque tranne chi le monete le ‘sentiva’ e aveva compreso da alcuni particolari che la moneta non comunicava le stesse sensazioni degli esemplari autentici pur apparendo tale. “The show must go on “ lasciamolo ai mercanti avidi e ai collezionisti superficiali o frettolosi. Sulle monete e’ bene prendersi tutto il tempo che serve per studiare e approfondire . La conoscenza di cio’ che si vuole acquistare , o anche soltanto osservare, resta fondamentale.2 punti
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In attesa delle vostre 1839 (a me ancora manca...) proseguiamo con la 1840.2 punti
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Bellissimo...un fantastico gran colpo d’occhio, una sola precisazione il sesino e’ In realtà un @quattrino ma sempre di Monete parliamo ?2 punti
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E Domenica si iniziano le danze con la consegna del numero TRE del Gazzettino per i soli associati in quel del Cordusio a Milano. Io consiglierei di iscrivervi prossimamente a chi non l'avesse ancora fatto, oltre che per il nuovo gazzettino, per un'altra chicca che sta per arrivare, a cui avranno diritto ovviamente i soli iscritti all'Associazione, e che per l'evento connesso rimarrà nella storia della numismatica.. Eros p.s. Il treno viaggia sempre più veloce...2 punti
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Era un evento Made in Lamoneta ricordiamolo dove stiamo scrivendo tutti ora che raggiunge un grande consenso sia di post che di letture, a ora 5.600 circa , indubbiamente rallegra e rende contenti tutti quelli che hanno a cuore questo Network. Però devo ringraziare anche chi ha reso possibile tutto questo, i padroni di casa, @MatteoBarbieri e @incuso, ma anche i relatori tutti lamonetiani doc in particolare @Poemenius@magdi@Rex Neap ma anche @Parpajola e @eracle62, ovviamente anche chi ha seguito sul posto o ora in streaming sul canale YouTube di QuellidelCordusio, ma anche i numerosi presenti al riuscitissimo pranzo lamonetiano ! Quindi w Lamoneta, w il Cordusio e tutti noi che ci crediamo !2 punti
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Ciao @Traiano177.....non è questione di affari...o meno; ma negli ultimi anni vedo spesso sempre dei bei Cigni...poi c'è ne sono in giro sempre più belli degli altri...ed è sempre un rincorrere a chi lo ha più bello....... questo però perchè di questi Cigni c'è ne sono tantissimi. Figuriamoci, non critico il modo di collezionare delle persone ...... ma di "brutti Anatroccoli", uno diverso dagli altri.... chi si preoccupa di radunarli tutti ? ... è questa la vera collezione (ovvio che parlo sempre delle Napoli). Collezionare, per poter poi osservare le monete di Napoli, nominale per nominale.....tutte raccolte per date.....è davvero un qualcosa di impareggiabile. Per farla breve, nelle più grandi collezioni del passato....c'erano una grandissima quantità di brutti anatroccoli !!2 punti
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@margheludo.. no, non ho sufficienti "credenziali" per "bacchettare qualcuno.... il mio era da considerare solamente come un invito a lasciare spazio a tutti coloro che vogliono intervenire, non solo alle "elite" . ... probabilmente non mi sono fatto capire...1 punto
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Con la faccia così ruotata il gettone si rivela del Caffè Terme di Acqui, antico nome dell’odierna Acqui Terme in provincia di Alessandria. Il controvalore di 1 Lira che si legge sull’altra faccia indica che il gettone era spendibile all’interno del caffè per una consumazione o un servizio di tale costo. Bello lo stile del conio.1 punto
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Intendevo dire che i falsi dello scudone del '14 passati per autentici, non li consideriamo ai fini di dimostrare che esistono autentici scudoni del '14 con apparente usura da circolazione. Siamo tutti d'accordo, spero, che i falsi scudi "circolati" non entrano nella statistica degli scudoni autentici del '14 con segni di usura "da circolazione". Gli esemplari aurei "consumati" che ho postato in precedenza sono, ad ogni buon conto, tutti periziati e garantiti autentici. Perfettamente d'accordo. Ma allora anche gli scudi del '14 "consumati" potrebbero essere divenuti tali per le stesse ipotesi valide per gli aurei consumati. Argento alla Patria, furti, razzie, saccheggi in tempo di guerra, alluvioni ecc. Non metto limiti ai casi che possono aver provocato la consumazione degli scudi, casi però alternativi alla normale circolazione monetaria. Se non piace l'idea del cassetto, metteteci l'ipotesi del borsellino che contiene lo scudo insieme ad altre monete che sfregano tra loro, il sacchetto (che può avere lo stesso "effetto borsellino" appena ricordato) , "l'argento alla Patria", i furti, l'uso dello scudo per fare "testa o croce" (anche se farlo con uno scudo....povero pollice...) e chi più ne ha (di fantasia) ne metta. M.1 punto
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Buon 1° Maggio a tutti... Ho da poco aggiunto un secondo Sebeto alla mia collezione per Carlo di Borbone. Che vi pare? 120 Grana, 1735, NEA , con alberello con chioma grande e 3 rami, sbuffo del Vesuvio piccolo e contorno liscio. La condivido con gli amici del forum. Saluti.1 punto
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@lukas1984 Che spettacolo di moneta! rara e già difficile da reperire in questa conservazione,anche una bella patina...La E di HIE sembra quasi una F capovolta?1 punto
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Ciao @Alessandro C., molto belle! Anche a me Gordiano piace come ritrattistica; inoltre come dicevi esiste una variegata gamma di tematiche( ed anche di prezzi un po' per tutte le tasche, il che non dispiace mai...). Anch'io ricordo una discussione riguardante Gordiano III dove tra le altre cose si faceva cenno ad alcuni suoi ritratti con i basettoni( mi pare avessero un rovescio oriens avgusti). Se riesco a ritrovarla ti aggiorno. Buona giornata1 punto
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In generale, considererei anche la zecca, è possibile che in talune zone del regno era presente una maggiore quantità di argento disponibile, per cui le monete erano qualitativamente migliori?1 punto
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Tranquillo amico mio oggi è un giorno di festa facciamo tutto con calma. Piu tardi posto un denarino di Traiano molto interessante credo per questa discussione. Saluti e a rileggersi.1 punto
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Un amico mi ha parlato della questione del mercurio. Il tondello veniva rivestito di questo metallo amalgamato (amalgama, lega del mercurio con altro metallo ) con l'argento .... veniva fuori una sorta di poltiglia che veniva applicata sul tondello da coniare. Il tutto veniva poi scaldato tra i 150 e i 200 gradi in modo da far evaporare tutto il mercurio, il risultato era un tondello argentato omogeneamente, poi avveniva il conio ... procedimento come vedete molto salutare. Lo stesso processo avveniva presumibilmente con la doratura. Poi ci sarebbe un sistema altro quello fella laminatura a caldo ma qui mi fermo.1 punto
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..in effetti il CNI riporta una barra orizzontale per gli anni 1399 - 1409. Ho controllato sia il MIR sia il Bernocchi, che credo più affidabili, e lo stemma raffigurato non ha la barra del CNI. Il 1420 direi che possiamo escluderlo perché ha una G sopra lo stemma. Per gli altri anni mi sembrano tutti plausibili, andrebbero individuate quelle differenze stilistiche che contraddistinguono le diverse serie come catalogate dal MIR, diciamo che non mi sento abbastanza bravo, almeno non senza un ripasso della materia comunque per chi è interessato la discussione di cui parlavo è questa:1 punto
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...intervengo solo su questo perchè dissento al 10000% !! E' l'esatto contrario: è già successo diverse volte (con 7 finali perse!!) di NON FESTEGGIARE LA VITTORIA SCUDETTO perchè di lì a breve ci sarebbe stata la finale di Champions. Con questo mio messaggio prego tutti i partecipanti Juventini o meno (che teoricamente qui sarebbero "ospiti" in quanto la discussione si chiama "e NOI juventini" :-) ) di chiudere la questione nord/sud est/ovest Napoli/Juve/Inter/Scarnafigi QUI. Auguro a tutti un buon Primo Maggio! Guido PS beninteso che gli "ospiti" sono sempre graditi sia per gli sfottò che per le eventuali congratulazioni.1 punto
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Ferdinando I d'Aragona L'Aquila cavallo 1472-1488 (prima emissione) FERDINANDVS REX, D sopra O. EQVITAS REGNI.1 punto
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Vorrei più lealtà, vorrei più coinvolgimento, vorrei più partecipazione, vorrei più unione, vorrei più gioia per i traguardi altrui, vorrei più dialogo. vorrei più giovani. vorrei che i meno giovani ci credessero ancora, vorrei sfatare i miti pessimistici, vorrei incontrarmi con gli altri, vorrei tornare a parlare di monete, vorrei sorridere ancora.. Ma non tutti siamo uguali, però a volte basterebbe davvero poco...1 punto
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Vorrei omaggiare un'altro grandissimo cantautore colto e raffinato, in un live postumo al pezzo originale dell'86, qui l'interpretazione è magistrale, con la sua vocalità e creatività esalta ulteriormente la stupenda Bella d'estate.... Ciao Pino...1 punto
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Ciao @Polluce, moneta molto bella e piacevole. Sono sicuro che in mano lo sarà ancor di più.1 punto
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Non si può non citare quest'altro pezzo di..... canzone! Compagna di Michael Cretu, insieme fondarono il gruppo "Enigma".1 punto
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Beh mi sembrava doveroso dopo una giornata speciale al convegno di Parma mostrarvi questa foto mitica... Io insieme all'amico @Rex Neap1 punto
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E va beh nikita_ ma allora provochi... Intanto ci sarei arrivato lo stesso... Anche questa è dedicato ai ragazzi del 77... che come me suonavano anche i suoi pezzi...per cuccare...1 punto
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Soldi, soldi, soldi! Altri tipi di merci e materiali erano usati come succedanei delle monete: nel New Hampshire pesce secco salato e legname, in Carolina mais, piselli, riso, tutte cose che richiedevano uno sforzo per essere trovate o prodotte. Per fortuna, i falsi non erano un problema Ma di monete vere e proprie, alla fine, gli europei non potevano fare a meno, e poichè le 13 colonie inglesi offrivano ben pochi metalli, e quei pochi dovevano essere inviati in Inghilterra, i coloni incominciarono a usare tutte quelle che c'erano, da qualunque paese venissero. Le monete straniere che si potevano trovare in circolazione nelle 13 colonie nei secoli XVII e XVIII, e poi negli Stati Uniti fin oltre la metà del XIX (a molte di loro era stato concesso il legal tender, il corso legale, che fu ritirato solo nel 1857) provenivano dall'America spagnola, dall'Inghilterra, dalla Francia, dal Portogallo, dall'Olanda, dalla Germania e da ogni dove. Come regola generale, le monete di rame provenivano dall'Inghilterra, quelle d'oro e d'argento dalle colonie spagnole in America. Atti pubblici, contratti, e altri documenti che prevedevano la presenza di denaro, erano usualmente redatti in valuta inglese o spagnola. Assai importanti erano anche le monete, soprattutto d'oro, provenienti dal Brasile portoghese. Scrive lo storico numismatico John Kleeberg: "Le monete d'oro provenivano dal Brasile (i 6.400 reis, spesso chiamati 'joes'), dal Messico le monete d'argento (gli 8 reales), dall'Inghilterra e dall'Irlanda le monete di rame (halfpence). Quelle erano le "workhorse coins' (lett.: le monete del cavallo da lavoro, nel senso delle più usate). C'erano poi altre monete 'workhorse' , da 2 reales, 1 real, mezzo real. Queste monete d'argento arrivavano dal Messico nel XVIII secolo, da Potosì nel XVII." Tra le altre monete, le olandesi assunsero una certa importanza durante la Guerra di Successione spagnola (1701-1714), quando i Leeuwendaaler, i talleri del leone (vedi foto post #34) presero il posto degli 8 reales, che non si riusciva più ad avere. Scarsa importanza ebbero invece le monete tedesche, così come quelle, pur presenti, di altri paesi. Le francesi, invece, avevano un uso preminente in Canada, e venivano scambiate anche nelle aree inglesi confinanti. Ma su tutte svettavano i "pezzi da otto", che gli inglesi chiamarono Spanish Milled Dollars, letteralmente "dollari spagnoli fresati", perché i tondelli venivano realizzati su una fresatrice, ed erano di peso e dimensioni costanti. Alla fine, cacciati gli spagnoli, superate dalla tecnologia le fresatrici, rimasero solo i dollari In foto, 6.400 reis brasiliani del re del Portogallo Joao V, anno 1743. petronius1 punto
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C'è una domanda che spesso mi pongo, o meglio, un pensiero più articolato che giorno dopo giorno mi induce una riflessione: "ma i collezionisti di cartamoneta, nel mondo numismatico sono considerati "figli di un Dio minore?" Mi spiego, leggendo, scuriosando, ed ancora leggendo ci si rende conto che la maggior parte, o quasi la totalità dei vari incontri, convegni, nonchè pubblicazioni numismatiche sono dedicate alle monete, che indubbiamente ci accompagnano dalla notte dei tempi, ed hanno contribuito a "transumare" oltre 2000 anni di storia. Tutto ciò spinge inevitabilmente il collezionismo della cartamoneta verso un "mercato di nicchia" un piccolo mondo assestante, dove, fortunatamente, forum come LaMoneta, ci offrono la possibilità di capire, informarci e crescere. La banconota fa ormai parte della nostra vita quotidiana, ma nella maggior parte dei casi non siamo consapevoli del complicato processo necessario alla sua creazione, produzione e messa in circolazione. Fino ad alcuni anni fa, ad eccezione dei collezionisti, pochi erano attratti dalla cartamoneta. Oggi, l'interesse per questo mezzo di pagamento, dal punto di vista storico e numismatico è aumentato, forse perchè ha vissuto un cambiamento tanto importante quanto quello di avere accettato l'euro e aver abbandonato le valute nazionali. La banconota è un documento, ma anche una moneta, un'incisione e come tale una piccola opera d'arte. E' stato anche un veicolo per la diffusione della cultura e in molti casi di propaganda politica. Per tali motivi, ritengo che meriterebbe un palcoscenico più appropriato. Ma alla fine della fiera la domanda è: Cosa ne rimane per noi cartamonetai? E' un piccolo sfogo, ma chi, meglio di Voi può darmi una risposta? Auguro a tutti gli amici del Cordusio una buona giornata. Cordialmente PB1 punto
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