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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/14/18 in Risposte

  1. La posizione che si ottiene per mezzo del susseguirsi degli eventi di qualcosa in evoluzione, è data dalla rigidità mentale che si applica nei confronti dei cambiamenti di ciò che osserviamo. Qualsivoglia evento della storia ha generato successivamente commenti e riflessioni, allo stesso modo, qualsivoglia individuo dotato di una discreta elasticità mentale, può intuire l'importanza di una esposizione permanente per la città di Milano. Dal punto di vista culturale, questa città sta raggiungendo dei livelli da andarne fieri, in Italia tanto fermento non è cosa comune. Iniziative simili richiedono molta organizzazione, risorse, lavoro.. e volontà. Volontà di attuare tutto ciò che è stato elencato precedentemente, e volontà fondamentalmente di fare qualcosa. Attualmente nelle scuole la numismatica non viene insegnata e con l'esposizione all'Ambrosiana sarà possibile portare i nostri bambini, ragazzi e dare dimostrazione tangibile di cosa e chi siamo stati nel corso della storia. Scoprire ciò che ha caratterizzato il nostro modo di vivere, di comunicare ( tra di noi stessi e con la fede ) attraverso simboli e raffigurazioni presenti nelle nostre monete. Ciò sarà per le nostre future generazioni entusiasmante. Se tali informazioni non vengono impartite, tali storie raccontate, insegnate, difficilmente un bambino le potrà conoscere e successivamente approfondire. Rendere partecipe, specialmente le generazioni più piccole a questi eventi, credo sia un modo più piacevole e produttivo per imparare. Guardiamo loro negli occhi e capiremo cosa vogliono, guardiamo coi loro occhi e riscopriremo il piacere della scoperta, e da scoprire ce n'è sempre, e parecchio.. Tra l'altro l'Ambrosiana è ricca di bellezza, italica e non, facciamo un salto ogni tanto, non andiamo a cercar la bellezza altrove, l'Italia ne è piena.. Davide
    5 punti
  2. Il sogno diventa realtà se ad alimentarlo c'è la passione e l'amore di chi con tenacia ha saputo lavorare, aggregare e guardare al futuro fissando obiettivi per molti irrealizabili. Onore e plauso a voi fautori di questo piccolo "miracolo" numismatico.
    4 punti
  3. Ciao Eros, come diceva anche Pietro, la presenza di numerosissime varianti rende il periodo vicereale napoletano ( non so se le coniazioni contemporanee milanesi presentassero lo stesso numerosi errori, e lo chiedo a te in quanto espertissimo della monetazione meneghina, idem per le coniazioni sarde, di cui leggo sempre gli interessantissimi interventi di @Philippus IX) molto divertente ed appassionante per la ricerca di monete. Riguardo il concetto di rarità, la mia idea è che, relativamente al periodo vicereale, essa dipenda non tanto dal numero di monete coniate, quanto dall'integrità del tondello.. Ad esempio, il carlino richiamato nell'articolo di Francesco citato da Raffaele è, a differenza del mio, molto tosato.. Altro esempio, il 15 grana che allego e già presentai all'epoca.. Si trova abbastanza facilmente ma spesso, se non sempre, è tosato, col tondello integro raramente.. Riassumendo, riguardo la monetazione argentea del periodo vicereale napoletano, per me l'assenza di tosatura aumenta la rarità della moneta Saluti Eliodoro
    4 punti
  4. Giusto oggi, visto che mi mancava una sua moneta, mi sono regalato questa... 18 mm circa. Le foto sono quel che sono, ma rendono abbastanza l'idea. Di codesto usurpatore conosco poco, praticamente solo quello che ho letto su Wikipedia. Voi cosa mi dite? Necessito anche una mano per la catalogazione. Grazie. TWF
    3 punti
  5. Nell'ultima asta Nomisma 4 E-live è passato all'incanto, al lotto 3704, un particolare cavallo a nome di Pietro Giovanni Paolo Cantelmo attribuito alla zecca di Sora. La sua peculiarità sta nel fatto di riportare per intero il nome della cittadina ora laziale SORE mentre solitamente è abbreviato con le sole due lettere SO. Il CNI ne censisce solo tre esemplari con questa caratteristica ai nn°32-33-34 ma nessuno appartenente alla Collezione Reale. Ho anche fondati motivi per ritenere che gli esemplari descritti al n°32 e 33 del CNI altro non siano che la stessa moneta il che riduce a due gli esemplari censiti. Ovviamente si tratta di una semplice variante di legenda ma di certo apprezzata da chi la cercava da tempo. D/ CAROL (...); stemma di Francia coronato. R/ PE (° I ° P °) CA ° SORE ° AL ° DX °; croce ancorata. L'immagine è quella (ruotata) della casa d'aste.
    3 punti
  6. Annalisa è una bellissima persona, chiacchierando l ho invitata ad associarsi e lei subito, " ok, a chi mi devo rivolgere ?"... così l ho accompagnata da Eros. R.
    2 punti
  7. Ciao. Innanzitutto, complimenti per l'iniziativa parmense (o parmigiana?...) che denota una rinnovata attenzione da parte di alcuni "poli" numismatici verso la valorizzazione e la sottoposizione a tutela dei medaglieri pubblici. Non vi è dubbio che la strada giusta da percorrere sia quella indicata a Parma e l'auspicio è che il segnale venga recepito a livello nazionale e non lasciato alla buona volontà, lungimiranza e sensibilità di questo o di quel Funzionario. Va dato atto che qualcosa finalmente si sta facendo, dopo anni di immobilismo e persino, talvolta, di iniziale "ostruzionismo", verso quei pochi Funzionari che si sono impegnati, anche con l'ausilio di privati cittadini, a schedare il patrimonio numismatico di alcuni medaglieri pubblici. L'esempio di Parma è dunque molto incoraggiante, anche se non va taciuto che proprio nel museo di Parma, nel 2011, venne scoperto un furto di circa 200 monete auree tardo romane che non mi risulta siano state finora recuperate e che, pur mai esposte al Pubblico, sparirono misteriosamente dal caveau del museo. Se è giusto apprezzare il buon lavoro divulgativo e di tutela che si è fatto in questa circostanza e darne atto con gratitudine ai Responsabili, mi pare però altrettanto corretto ricordare ciò che non ha funzionato e non già per eventi plateali come rapine, furti con scasso o altri fatti che non possono essere contrastati con la ordinaria diligenza, ma per sparizioni di materiale che, almeno teoricamente, avrebbe dovuto riposare nelle cassaforti del museo..... proprio per evitare che la loro fruizione Pubblica, causa la mancanza di fondi per i sistemi di allarme e per il personale di sicurezza, potesse esporle a furti!!!! (ma, evidentemente, qualcuno se l'è fregate lo stesso...direttamente dal caveau e senza neppure bisogno di forzarlo.....).. Per quanto attiene al discorso della "crisi" della numismatica, se non ci si intende prima sul significato da attribuire a questo termine, il rischio è quello già capitato di confondere i "cessi veri e propri" con i "gabinetti di numismatica". Se parliamo degli studi, pubblici e privati, e della valorizzazione del patrimonio numismatico pubblico, concordo con Teofrasto che la situazione - almeno da un quinquennio a questa parte - sia tutt'altro che critica...anzi. Se invece intendiamo la numismatico solamente come mercato, dovremo fare dei distinguo e rilevare come alcune monetazione siano in crisi per motivi di attuale abbondanza di offerta sul mercato (vedi, ad esempio, la monetazione del Regno d'Italia), oppure per un contesto normativo (almeno italiano) che ne penalizza la circolazione e, quindi, la raccolta (vedi le classiche). In generale, non sembrano patire invece alcuna crisi, le monete in alta e altissima conservazione. Mi scuso per l'analisi estremamente sintetica, la quale tuttavia mi è servita per rilevare come voler parlare di "crisi" della numismatica senza circostanziarne (almeno un minimo) l'ambito di riferimento, non permette poi di comprendere a cosa ci si voglia riferire e può ingenerare persino banali equivoci. Saluti. Michele
    2 punti
  8. Ricordo ancora con piacere la iniziativa presso l'ambrosiana svoltasi lo scoarso anno a cui avevo presenzaito. Con mio grande dispiacere questa non ho portuto partecipare . Oltre ai complimenti doverosi per chi si adopera a rendere piu' viva la "Milano Numismatica", ringrazio per aver reso disponibile il servizio fotografico che ha ben reso la idea della atmosfera vissuta. un saluto
    2 punti
  9. potrebbe essere qualcosa di simile https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/a802/a802.html AETERNITATI AVG
    2 punti
  10. Oltre alle foto vorrei esprimere il mio più grande apprezzamento per la gionata di ieri, dove la numismatica ha trinfato, dove tante persone, cultori, appassionati e collezionisti si sono trovati assieme per poter godere di uno spettacolo simile, prova che anche i sogni si possono realizzare. Vorrei ringraziare anche gli amici Milanesi del Cordusio per la loro calorosa accoglienza, e per l'impegno che hanno profuso nel realizzare tutto ciò che ieri ho potuto ammirare. Vorrei ringraziare in particolare Mario perchè da protagonista ha saputo dare un volto alla numismatica di una città come Milano. Sempre più fiero di appartenere ad una Associazione come questa posso solo dire a tutti GRAZIE..............................per far crescere la mia passione.
    2 punti
  11. Buonasera cari piastristi, questa piastra mi è appena arrivata, ne avevo un'altra dello stesso anno ma questa è in conservazione superiore ed era ad un prezzo a mio avviso interessante. Mi piacerebbe avere un vostro parere, in particolare sul grado di conservazione. Cordiali saluti a grazie a chiunque voglia intervenire Silver
    1 punto
  12. Cari amici, tutti hanno sogni nel cassetto, anche i numismatici, gli amanti della propria storia, della loro identità, dei propri simboli. Possono essere piccoli, grandi, in questo caso parliamo di un grande sogno che diventa per loro splendida e fantastica realtà. Un sogno agognato, cercato, voluto e che si realizzerà nella nostra amata Milano e in una storica e prestigiosa istituzione cittadina, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Da tanti, tanti anni, da sempre si parlava di avere una esposizione permanente di monete sulla storia della Zecca di Milano per tutti, un percorso cronologico divulgativo, di esempio, accessibile a tutti, che rappresentasse la nostra città, la sua storia, l'arte, l'economia, i simboli cittadini, che fosse monito e ricordo per noi e per le future generazioni, in pratica chi siamo e chi siamo stati. Ma Milano non lo aveva purtroppo... Sembrava tutto impossibile, inattuabile, eppure la comunità numismatica come primissimo desiderio poneva quello di vedere le nostre monete. Il sogno...rimaneva sogno...ma un giorno quando aprì il Gabinetto Numismatico in Ambrosiana intravidi una possibilità, una luce. Non è stato certo facile ma oggi grazie all'apporto di tutta l'Ambrosiana, del Prof. Giancarlo Alteri, Capo del Gabinetto Numismatico, degli sponsor quali il Rotary Club Milano Aquileia che ha finanziato le splendide teche e l'Associazione Culturale Quelli del Cordusio che ha finanziato il Catalogo dell'esposizione permanente di monete della Zecca di Milano e seguito il progetto, ora siamo qui a parlare di un sogno realizzato e da mostrare a chi è già appassionato, ai giovani, alle scolaresche, a chi magari vedendo queste monete troverà il modo di ricercare e ripercorrere il percorso della propria storia, delle proprie radici. L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio nel contribuire fattivamente a questo progetto, a questo Service culturale per Milano ritiene che gli sforzi associativi debbano essere indirizzati verso reali obiettivi divulgativi che possano arricchire indistintamente tutta la comunità per una crescita culturale personale e collettiva. L'inaugurazione ufficiale avverrà il 7 maggio 2018 ma sarà solo per l'Ambrosiana, le autorità Comunali, gli sponsor. Per il mondo della numismatica e per i nostri soci per un massimo di 40 persone l'inaugurazione avverrà il giorno sabato 12 maggio ore 10 trovandosi all'ingresso dell'Ambrosiana. Seguiranno come da locandina allegata col programma, le presentazioni del Service e successivamente la visione delle monete nelle teche e per i soli soci presenti sabato 12 maggio la distribuzione gratuita del Catalogo delle monete della Zecca di Milano esposte nel Medagliere dell'Ambrosiana. Per i lamonetiani interessati e che desiderano essere presenti è prevista una quota di ingressi a loro dedicati. Vi aspettiamo quindi numerosi in un giorno che sarà di festa, di gioia, da non dimenticare, chi desidera assistere al sogno potrà comunicare la sua presenza o qui sul forum o alla nostra mail [email protected] Ora tutti, pagando un semplice biglietto d'ingresso, potranno vedere le nostre monete, la nostra storia, i nostri simboli, la nostra identità, tutti i giorni grazie a questo unicum per Milano città e grazie alla sua esposizione permanente di monete milanesi. A volte anche i sogni che sembrano impossibili...possono diventare realtà, fantistica realtà per tutti ma proprio tutti.. L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio AMBROSIANA PER CORDUSIO - Copia.pdf
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  13. Ciao a tutti, vi posto un carlino appena preso.. classificato comune, ultimamente non se ne vedono spesso in giro.trovo interessante la sigla del coniatore saluti Eliodoro
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  14. Le ricerche condotte a partire dal 2000 in località Campo della Fiera di Orvieto hanno consentito di riportare alla luce uno straordinario complesso di strutture che, estendendosi per oltre cinque ettari, testimonia l’esistenza di una grande area sacra frequentata per più di 2000 anni, dal VI sec. a.C. al XV secolo. Sono stati catalogati reperti etruschi, romani e medioevali. Con questa antipastiera cerco di ripercorrere l'excursus storico locale arricchendolo con denari, medaglie e sigilli (bolle) di una modestissima e malconcia collezione privata. La base presenta il sigillo conservato nel museo medievale di Bologna mentre l'ovale centrale, il denaro orvietano del XIII secolo. Gli scomparti a raggiera iniziano dal capoccione etrusco ( il guerriero Larth), poi la frase sul donario di sant'omobono: sconfitta di Volsinii ad opera del console Flacco. Segue un simbolo ostrogoto. Si passa allo stemma di Urbano IV che scrisse la bolla : transiturus de hoc mundo , poi si vede il Mosè di Benvenuto Cellini, Ut Bibat Populus, per il Pozzo della Rocca. Infine lo stemma di Paolo III Farnese, di discendenza orvietana, che porta a compimento il famoso pozzo. Orvieto è sempre stato un centro di produzione di terracotta prima , buccheri e di ceramica, riconosciuto ed apprezzato dagli etruschi, dai romani ed infine famosissimo nel XIII secolo. I suoi manufatti sono visibili nella Collezione Morgan (USA), Museo di Faenza, museo di San Paolo (Brasile) in musei tedeschi. Per questo motivo ho richiesto ad artigiani locali la realizzazione del monetiere in ceramica. E' dipinto con verde ramina e petrolio, meno tossico dell'azzurro manganese, colori creati ed utilizzati dai vascellari (ceramisti del XIII secolo). Sono molto soddisfatto.. Buon lavoro a tutti.
    1 punto
  15. Ciao a tutti, ecco una serie di link da cui poter monitorare lo stato delle spedizioni verso le principali DESTINAZIONI INTERNAZIONALI. E' necessario solamente conoscere il codice di tracking della raccomandata (13 cifre, es: RR123456789IT ) e inserirlo nell'apposito spazio sul sito estero. Se ne avete altri da proporre fate un post, impostandolo possibilmente come in questa lista, e aggiornerò la discussione principale. Sappiate comunque che se siete voi a spedire potete utilizzare comunque il sito di Poste Italiane che seguirà la spedizione fino alla consegna. Poste Italiane: Qui -------------------------------------------- Argentina: Qui (Inserire il codice nell’apposito spazio, inserire il codice di controllo e premere “Consultar”) Australia: Qui (Inserire il codice nel box a fondo pagina e premere “Search”) Belgio: Qui (Inserire il codice nel box e premere “Rechercher”) Brasile: Qui (Inserire il codice direttamente nel box in homepage e premere “Buscar”) Canada: Qui (Inserire il codice e premere “Track”) Danimarca: Qui (Inserire il codice e premrere “Sog”) Estonia: Qui (Inserire il codice nel primo campo e premere “Otsi”) Francia: Qui (Inserire il codice e premere “OK”) Giappone: Qui (Inserire il codice e premere Tracking Start) Indonesia: Qui (Inserire il codice nel box a destra e premere “Search”) Inghilterra: Qui (Inserire il codice e premere “Track item”) Irlanda: Qui (Inserire il codice e premere Invio) Portogallo: Qui (Inserire il codice e premere “Pesquisar”) Russia: Qui (Inserire il codice, inserire il codice di controllo e premere “Search”) Nuova Zelanda: Qui (Inserire il codice e premere “Track Parcel”) Singapore: Qui (Inserire il codice nel box a sinistra e premere “Track”) Spagna: Qui (Inserire il codice e premere su “Consultar”) Stati Uniti: Qui (Inserire il codice nel box a sinistra e premere “Find”) Svizzera: Qui (Inserire il codice nel box “Track and trace” nel menù a colonna a sinistra e premere “Start”) Thailandia: Qui (Inserire il codice e premere “Invia”)
    1 punto
  16. Ancora non riesco a capire perché alcune volte sono varianti e alcune volte curiosità .
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  17. c'erano offerte in sala, live e al telefono..... Questa e' una di quelle monete che il Muntoni, non trovandone traccia, riprende l'immagine dal Serafini che, a sua volta riprende quella del Vaticano....insomma una filiera simile a quella del Baiocco con la stella a 8 punte di una mia vecchia discussione Resto comunque sempre disponibile per qualsiasi info in merito Buona serata Daniele
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  18. In generale è pressappoco quanto ipotizzato nel post #3: anche se nell'ultima riga della citazione mi sono spiegato male, perchè avrei dovuto scrivere: "fungesse più da mezzo per il commercio locale e presumibilmente al minuto." Come affermato da L. Milano l'argento non avrebbe potuto essere usato per il piccolo commercio dato il suo valore troppo elevato. Se aggiungiamo la teoria di Goetzmann, riportata nella citazione (escludendo solo la mia aggiunta riguardo il commercio al minuto) abbiamo una spiegazione concreta di come venisse usato l'argento. Mentre per il piccolo scambio accessorio alla distribuzione generale, e dove per qualche motivo si decideva di non ricorrere al baratto, secondo me è facile che facessero da "moneta" i chicchi d'orzo.
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  19. A te manca quella del 1814, a me manca questa che hai postato gran bella moneta.
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  20. Grazie Gabriele da noi tutti, certo Lamoneta è stata partecipe e teatro anche lei di tutto questo, sia nella prima discussione del gennaio 2010, che in quella di questi giorni, in fondo anche di far partire una realtà associativa reale che avesse delle radici qua era stata anni fa oggetto di discussione attiva. Nel mio intervento che potrete risentire sul nostro canale youtube quellidelcordusio, Lamoneta è citata tra l'altro più volte... https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ
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  21. Allego un interessante articolo di Lucio Milano sulla circolazione di beni e argento in Mesopotamia, dal quale ho estratto i seguenti passaggi. Se ne deduce che grosso modo quello che andiamo dicendo in questa discussione non sia così campato in aria: esiste un sistema di redistribuzione e, in qualche misura, esistono anche dei mercati. Magari non aperti a tutti e per tutti gli acquisti quotidiani, ma comunque presenti. Pareri? Lucio Milano, p. 6 Lucio Milano, pp. 11-12. L. Milano, i modi della circolazione.pdf
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  22. Per creata artificialmente, intendo dire che probabilmente si è formata in seguito all'applicazione di qualche liquido monetale... Se guardi bene, la patina non è uniforme sia nei contorni della legenda, che tende a sparire (come in fondo allo stemma), sia nel centro della moneta (sempre nel dritto) dove la patina è pressochè inesistente.
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  23. Buongiorno a tutti, volevo rispondere al sig. Romagnoli, io sono la figlia di Nasi Walter, nonchè sua collaboratrice, e le volevo solo puntualizzare che le informazioni che ha trovato su internet sono errate: 1 - dell'Australia sul sito per ora abbiamo inserito solo 3 biglietti (1988-2016 e 2017) e niente degli anni 70 https://www.bancostema.it/epages/56771.sf/it_IT/?ObjectPath=/Shops/56771/Categories/Banconote/Banconote_Mondiali/Oceania/Australia 2 . non abbiamo il negozio e non siamo di Bologna, ma solo un ufficio a Modena dove riceviamo su appuntamento. quindi penso che questi utenti di internet parlassero di qualcun altro, volevo solo chiarire. Buona giornata
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  24. Ciao @Salvopc , nel tuo discorso va tutto bene , tranne che le monete che intenderesti collezionare in relazione alle "figurine" , non sono del basso impero , bensi dell' alto e medio impero ; nel basso impero , assi e sesterzi , non vengono piu' coniati . Un saluto
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  25. Dato che Il Vittoriano è stato citato ,ecco altre opere del 900. Porta san marco livorno Giardino dell'orticultura Ponte real ferdinando sul garigliano
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  26. Caro Marco, il piacere è reciproco. Se poi potessimo anche darci del "tu" (io già mi permetto di rivolgermi così a Te, salvo la cosa non faccia piacere...e allora modificherò di conseguenza il post...) il piacere sarebbe totale. Sulla "presunta crisi" della Numismatica intesa come scienza, sono perfettamente in sintonia con Te; talvolta, però, sul Forum si parla di "crisi" dando per scontato che tutti capiscano in quale senso la crisi debba essere intesa, per poi scoprire - quasi sempre molto dopo l'apertura della discussione - che Tizio intendeva riferirsi al mercato della monete classiche, Caio a quello dell'editoria numismatica, Sempronio a quello delle monete moderne e Mevio a quello della legislazione del settore. Ma il Forum è anche questo....se lo conosci, questi fraintendimenti sono all'ordine del giorno e non sorprendono. In merito alla sparizione delle monete, scrivi che ho ragione "in parte", ma - dalle Tue osservazioni - se mi posso permettere, non riesco a vedere in quale altra parte non avrei invece ragione. D'accordo, io ho scritto che le monete sono state sottratte dal caveau del museo mentre Tu scrivi che "erano ben custodite entro stipi chiusi a chiave e in una stanza il cui accesso era interdetto a qualunque persona esterna". Non mi pare tuttavia che fra le nostre affermazioni siano riscontrabili sostanziali differenze. Non capisco, pertanto (e non volermene...) perché sull'argomento del furto degli aurei avrei ragione "in parte". Sul fatto che le indagini siano ancora in corso dopo sette anni dalla scoperta della sottrazione, temo si tratti di una "pietosa" bugia. Nel senso che è abbastanza evidente che se dovesse casualmente emergere, anche a distanza di molti anni dal fatto per cui si è indagato, un riscontro o un'evidenza che permetta di "riaprire l'indagine", ciò verrebbe certamente fatto. Che però dopo sette anni di inutili (a quanto pare) indagini, che non hanno portato nè al rinvenimento della refurtiva ma neanche all'individuazione dei responsabili e dunque, ad un "rinvio a giudizio" degli stessi, si possa pensare che su quella specifica indagine (tecnicamente definibile "contro ignoti") si stia ancora lavorando, lasciami dire che trovo la cosa, anche proceduralmente, abbastanza singolare. Dopodiché, se domani un "pentito" rivelasse elementi tali da permettere l'individuazione delle monete e/o dei responsabili del furto o se in un'asta venissero "avvistate" una o più di quelle monete sottratte al museo, è chiaro che l'indagine potrà riaprirsi; ma pensare che senza questi o altri simili "assist" ci sia chi, ancora oggi, sta lavorando a quel caso, lo trovo abbastanza sorprendente. In genere queste vicende si risolvono solo se qualcuno che sa, "parla", o finisce "intercettato", o c'è chi si accorge che uno o più di quelle monete passa in asta o su un listino. Quest'ultima ipotesi è ovviamente legata al fatto che le monete sottratte siano state fotografate a suo tempo (e pare che queste di Parma lo fossero) e che, sopratutto, chi è preposto ai controlli si accorga del loro passaggio sul mercato. Altrimenti, dopo sette anni di indagini......senza alcun risultato.... in mancanza dei suddetti "assist"... su cos'altro di vorrebbe indagare che già non si poteva indagare nei sette anni trascorsi? La tardiva "chiusura delle stalle" è uno di quegli aspetti che più "bruciano" a coloro che hanno svolto indagini o che si sono adoperati proprio per mettere in sicurezza il patrimonio numismatico pubblico e che hanno trovato non sempre "terreno fertile" non dico per andare a riprendere "i buoi" scappati (che sarebbe stato pretendere troppo...o comunque non facile) ma in qualche caso anche solo per ottenere l'ammissione che le "stalle" erano state aperte e lasciate incustodite....ed anzi, in qualche caso persino "spalancate", a seconda di chi fosse il..."veterinario" in visita ai "buoi". Ci tocca usare metafore "georgiche" per rendere l'argomento meno pesante, ma ci sarebbero diverse cose gravi da rammentare e che, pur a distanza di ormai quasi un ventennio dal loro avvio, hanno lasciato molta amarezza non tanto e non solo in molti appassionati (e ciò potrebbe anche lasciare il tempo che trova) ma negli stessi Funzionari dello Stato che si sono trovati nella spiacevole situazione di dover indagare o di dover agire contro altri Funzionari dello stesso Stato. Tu giustamente rivendichi il diritto di prendere le doverose distanze da fatti lontani nel tempo e riferibili a contesti e soggetti che magari conoscerai solo per sentito dire o perché li hai letti da qualche parte. Se le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, a maggior ragione le responsabilità di alcuni Funzionari non possono e non devono segnare il percorso dei Funzionari che, incolpevoli, sopraggiungono. E questo mi pareva il senso della Tua risposta ad @elledi, in un post che hai scritto poco più su. Non è però semplice (o meglio, può non essere semplice per tutti,....perchè dipende dal grado di coinvolgimento di ciascuno), mettere una pietra sopra il passato e focalizzare l'attenzione solo su quanto di buono, anzi di ottimo, viene fatto oggi, dimenticando le "stalle aperte" e concentrandosi solo su quelle che ora vengono finalmente "chiuse" con i buoi correttamente custoditi e vaccinati.(). La difficoltà da parte di taluno a superare un certo sentimento di diffidenza (e - Ti assicuro - lo dico da parte mia senza alcuna polemica), è tuttora persistente a causa di taluni confronti fra privati e pubblico ancora caratterizzati da gravi deficit di comunicazione e che non depongono a favore di una visione rinnovata (quale è quella, invece, che emerge da eventi come Parma) della politica di gestione dei beni numismatici pubblici e che restituiscono a volte una visione paradossalmente quasi "privatistica" (nel senso deteriore del termine) del bene pubblico. Non voglio andare troppo fuori tema, anche per attenermi al giusto invito rivoltoci dal vice Amministratore a stare "sul pezzo", ma è purtroppo abbastanza evidente che ancora oggi (non, dunque, 20 anni fa) vi sono delle palesi resistenze da parte di alcuni settori della numismatica pubblica a dialogare con il privato su temi che, francamente, divengono imbarazzanti solo dopo che qualcuno si rifiuta di rispondere a delle innocue richieste. Perché prima del rifiuto (espresso, fra l'altro, in forma quasi totalmente omissiva o, nel migliore dei casi, interlocutoria...e anche questa è una modalità di rapportarsi con i cittadini davvero discutibile), non sembra neppure che ciò che si richiede possa rivestire un "segreto di Stato" o possa comunque "destabilizzare" la Numismatica Pubblica. Avrai capito che ogni riferimento alla "Nota 56" è puramente voluto. Quindi ben venga il Pubblico, quando realizza eventi come quello di Parma che denotano non solo una preparazione professionale di prim'ordine dei Responsabili ma anche un'apertura mentale che dimostra la volontà di condivisione del materiale e delle conoscenze, compiendo, al contempo, una fondamentale attività di tutela mediante la pubblicazione dei materiali; ma, consentimi, non me la sento (quanto meno, allo stato delle cose e seppure incidentalmente, perché qui discutiamo di altro) di sottacere anche altre situazioni che purtroppo non hanno la stessa positività di tante iniziative numismatiche pubbliche analoghe a quella di Parma e che, per qualche motivo che francamente non riesco a spiegarmi, rendono talvolta molto "sgradevole" rapportarsi con il Pubblico. Ti ringrazio per lo scambio di opinioni e mi auguro anch'io di poter fare presto (magari al prossimo Convegno di Verona?) la Tua conoscenza di persona. Saluti. Michele
    1 punto
  27. Buongiorno a tutti, come sempre complimenti a Corbiniano per quanto riesce a estrapolare e a far notare anche da un semplice sigillo. Ogni occasione è buona per farsi prendere per mano e andare per mondi...araldici e non. Credo che con qualche prudenza si potrebbe attribuire l'arma in questione ai Calcagni di area Bresciana. La prudenza scaturisce dal fatto, che, come ovvio, nel sigillo è presente una fascia che nello stemma da me proposto e tratto dall'Armerista Bresciano di A. A. Monti della Corte non c'è. Tuttavia qualche corrispondenza con gli smalti e la presenza di gigli che anche nel sigillo paiono "male ordinati" potrebbero corroborare l'ipotesi. I Calcagni danno notizia di sé in Brescia sin dal '400. Uno di loro, Lorenzo, fu promotore dell'escavazione della Roggia Calcagna sul fiume Mella a Corticella Pieve (notizie tratte sempre da'"L'Armerista"). Superfluo (ma va fatto) sottolineare la funzione "parlante" dello stivale/gamba. Un caro saluto a tutti.
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  28. Nulla di strano, è un esemplare coniato nella zecca di Halandri (Atene). Le monete greche del 2002 esistono tutte nella versione con lettera e senza lettera, perchè la zecca di Atene ha dovuto farsi aiutare da alcune zecche straniere per coniare il quantitativo necessario che sarebbe poi andato in circolazione dal 1/1/2002.
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  29. Questa spilla, mostrata in mano a più persone, sempre con risposte come : per me è buona eccetera, è stato fatto un unico appunto per il retro, non liscio, un poco malconcio. Mi chiedo: Un falsario che riproduce una spilla con dimensioni e peso in linea con l'originale, non magnetica, solo l'ago è attratto dalla calamita, ottimi particolari sempre in linea con le spille prodotte dalle molte ditte produttrici, crea, per la corretta identificazione un dubbio per il retro, di cui non aveva nulla da toccare e taroccare? Ho detto la mia. Grazie. PizzaMargherita.
    1 punto
  30. Però mica male...questo ha fatto male di brutto... Impatto notevole, poi nell'osservarlo ti accorgi della morbidezza e rotondità dei particolari..
    1 punto
  31. io ricordo anche qualcosa come Mata Ban, in arabo il Re seduto o qualcosa del genere?
    1 punto
  32. Si... e sai cosa uso? Una procopiatrice formato AE3! :-) Ciao! TWF
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  33. Avevo espresso il mio apprezzamento per un gettone pubblicitario nel quale il gestore del caffè era indicato in tutta evidenza con nome e cognome e non viceversa, come capita di vedere con maggior frequenza su questo genere di emissioni dell’epoca (ma non solo!). Riporto integralmente un aneddoto riguardante Giosuè Carducci. Un giorno si presentò a Giosuè Carducci, quando era professore a Bologna, uno studente, pregandolo di volergli firmare il libretto di frequenza. «Come si chiama lei?», gli domandò il Poeta. E quello, timidamente, rispose (poniamo) Rossi Giovanni, dicendo prima il cognome e poi il nome. Bruscamente, quasi sgarbatamente, il Carducci gli restituì il libretto senza neppure aprirlo, dicendogli: «Tenga: Le farò la firma quando avrà imparato a dire correttamente il suo nome!» Cadendo dalle nuvole, lo studente guardò il professore con aria interrogativa. E il Carducci, più brusco che mai: «Per sua regola, si dice sempre e si scrive sempre il nome prima del cognome. L’eccezione è ammessa solo in caso di necessità alfabetiche!» E il libretto non fu firmato. L’importanza di seguire questa regola si vede proprio da questo gettone. Il gestore del Caffè Corona d’Oro si chiamava Bruno e Pietro era il cognome oppure si chiamava Pietro e Bruno era il cognome, come lo studente Rossi Giovanni? E aggiungo io: “Bruno Stella sarà un aitante giovane di cognome Stella oppure un’aitante giovane di cognome Bruno?”
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  34. Complimenti Roman, veramente un bel pezzo di Costantino II. ?
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  35. Mmmmm... siiii!?!??! Appena sufficiente! Alla prossima spero di vedere qualcosa di meglio! :-) Direi... RIC VII Siscia 182, rarità C2. A parte gli scherzi, mica male... un gran bel "rivedere"!!! :-) Ciao. TWF
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  36. Questo l'ho voluto scrivere in questo modo.
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  37. Buonasera Ragazzi, l'ultimo acquisto: Ferdinando II Tari' 1858 falso d'epoca. Non ho ancora la moneta (le foto sono del venditore) e non ne conosco diametro e peso. A voi tutti chiedo gentilmente un parere. Saluti
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  38. Immagini, immagini di questa giornata che deve rimanere nei nostri cuori e nelle nostre menti ... arrivano all’ingresso Ambrosiana ... Ci siamo ...
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  39. Confermo per il pranzo di sabato 4 torinesi e 1 valdostano Angelonidaniele menu Blaise pizza Cembruno5500 pizza piergi00 pizza Fabio menu
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  40. Beh Eros mi fai arrossire a dir poco, comunque grazie, certo ieri e’ esplosa la gioia , lo stress che era contenuto da circa 18 mesi, il gioco era da roulette e si poteva fare da solo e’ riuscito che meglio non si poteva, certo oggi sono un uomo felicissimo, di una felicità incontenibile, certo la prova e’ stata da nervi d’acciaio e di grande diplomazia e cooperazione tra entità diverse che non si conoscevano, sicuramente il progetto che ho visto nascere, svilupparsi e concludersi e’ stato il più difficile in assoluto nettamente, e’ andata molto bene, certo la prova e’ stata durissima dal punto di vista personale, d’altronde se non era mai stata fatta qualche motivo ci sarà pur stato ...
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  41. Ecco una prova che gli eventi storici col tempo tendono a ripetersi, infatti anche se questa è una prova di monetazione, che poi non ha mai visto la luce, da un segnale ben preciso, infatti la sritta REPUBBLICA ITALIANA, fa pensare subito ai nostri tempi, invece è una moneta del XIX secolo. Insomma in tempi di seconda o terza repubblica, si scopre in passato già era sorta una Repubblica Italiana con la sua breve storia e la sua traspormazione in Regno d'Italia, anche questo con un ritorno storico nel 1861. Ma questa è solo una delle monete che in se racchiudono parte della storia di Milano e di tutta la penisola, inaftti come si vede anche dagli altri post le meraviglie non finiscono.
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  42. Ciao @Astericz grazie tante per l'apprezzamento...diciamo che per il momento prevale la passione, essendo una delle prime monete che tento di migliorare, la competenza arriverà con l'esperienza. Di certo questo 5 grani è migliorato e non è rimasto danneggiato dal mio intervento, anche grazie ai consigli ricevuti nel forum, tutto ciò è già un ottimo risultato. Saluti e buona Domenica.
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  43. Ciao amici . Stavo facendo pure io la stessa cosa ma le tue immagini rendono meglio, la stanghetta della presunta A è troppo bassa se confrontata con una A certa...quindi sono d'accordo con te @gennydbmoney
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  44. E' rimasto bello alto, mentre quello del 14 è parecchio basso. Io ho pesato il mio 1815 e non supera i 31,7g e il diametro è di 36 mm... Non ce ne è una di uguale
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  45. La D coricata è presente anche su alcuni nominali in rame, appena mi sarà possibile posterò qualche foto... Ricordo di aver letto in qualche asta che la stessa veniva classificata come uno scudo...
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  46. Ciao Eros. E' proprio la cosiddetta "usura di circolazione" che su monete come lo scudo del '14 (ma potrei indicare anche monete auree di V.E. III in BB o anche con conservazione inferiore), non mi convince. Non sarà che quell'usura sia la conseguenza di una custodia non accurata della moneta? Che uno scudo del '14 sia finito "causalmente" nella ordinaria circolazione; che ci sia rimasto tanto a lungo da degradarsi a BB o anche meno; senza che nessuno dei soggetti nelle cui mani sarebbe passato se ne accorgesse, tanto da essere tratto dalla circolazione solo quando era ormai piuttosto usurato; in un ipotetico contesto circolatorio non certamente "popolare", dal momento che monete come quella non sarebbero state abitualmente usate dal "popolo" ma, al più, da soggetti di censo e cultura tali da consentire loro di sapere che monete come quelle dovevano essere tesaurizzate immediatamente; in un contesto storico in cui la monetazione argentea divisionale stava sparendo e, di lì a poco, anche messa fuori corso; e considerando anche il fatto che parliamo di una moneta che già dopo 4 anni dalla sua emissione veniva trattata come moneta numismatica e, come abbiamo visto dal listino del Cagiati, trattata commercialmente a 5/6 volte il suo valore facciale. Insomma, per pensare che quella moneta abbia "circolato", e abbia "circolato" a sufficienza da degradarsi a BB o anche a meno, dovremmo ipotizzare una serie di eventi casuali, fortunosi, accidentali e "miracolosi", tali da essere davvero poco credibili. D'altro canto, ho notato che la cattiva custodia di monete che hanno un secolo o anche meno di esistenza, può benissimo causare usure che ricordano molto da vicino quelle delle monete realmente circolate. Quindi, prima di accettare l'idea che qualche scudo del '14 abbia "circolato" come moneta, avrei necessità di ben altre prove, che non siano quelle della semplice usura. Saluti. Michele
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  47. Non so se si possa parlare effettivamente di denario. Tanto meno di prova di un aureo. Generalmente le prove degli aurei si facevano su leghe meno nobili dell'argento. Mentre con i conii degli aurei si facevano anche denari d'argento, in questo senso è stato proposto come denario da Leu sebbene, giustamente, virgolettato. A mio avviso più che di denario vero e proprio si può parlare con maggior cognizione di causa di "emissione" donativo fatta per qualche evento/occasione/persona particolare... tuttavia è gran difficile stabilirlo con certezza! Il pezzo va inserito in una limitata emissione con differenti tipi di rovescio che condividono i medesimi conii di dritto (vedi esemplare attualmente in asta ed esemplare venduto nell'asta Jacquier 42 noto in due pezzi): conio di dritto che a sua volta è condiviso con questo aureo conservato al British Museum: Indubbiamente si tratta di un gruppo di emissioni strettamente connesse tra loro. Sarebbe da capire/approfondire la bontà del metallo del pezzo in asta da Leu... per verificare se si tratta di un buon argento (del tenore delle emissioni di Postumo) o di una lega più svilita con sola argentatura superficiale come farebbe appunto supporre la visione del pezzo venduto da Jacquier che appunto è della medesima lega degli antoniniani di Vittorino e quindi presumibilmente dotato di argentatura solamente superficiale... Insomma, se qualcuno me lo regala potrei fare delle analisi più approfondite!
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