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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/03/18 in Risposte
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Per aumentarne il prezzo?!...,, radiata /dupondio laureata /asse( o sesterzio) tutto il resto sono solo chiapparelle per i locchi3 punti
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Ho notato anch'io l'avanzare del fenomeno e vi confesso che personalmente spero che prosegua e addirittura si intensifichi! Per chi, come me, raccoglie monete per il loro valore storico e non per la rarità o il valore venale, ed ha un portafoglio modesto, è una manna dal cielo! Non fraintendetemi, è ovvio che spero di perderci il meno possibile, e quindi sarei contento se il valore delle mie monete si mantenesse più o meno stabile, ma una moneta in MB è comunque una moneta leggibile che ha svolto perfettamente il suo dovere, e quindi potermi permettere tipologie prima per me meno accessibili perché ora impera il motto "fior di conio o morte" non può che farmi felice! Poi a me una moneta di 200 anni che non ha mai circolato dà l'idea di una moneta "fallita", quindi spero che la maggioranza che non la pensa come me e che alimenta questa dinamica di mercato cresca sempre di più! Viva il fior di conio!3 punti
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Buonasera, sto cercando di interpretare la legenda di questa moneta del Regno delle Due Sicilie. Al dritto sono riuscito ad interpretare le scritte ma non comprendo il significato delle lettere A e P ai lati dello stemma al rovescio e il significato del titolo "Hispaniarum Infans" (Infante delle Spagne). Qualcuno esperto di monete borboniche potrebbe delucidarmi? Se possibile, anche una stima approssimativa del valore della moneta. Grazie2 punti
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Come promesso posto la mia ristretta collezione di monete milanesi dei periodi "repubblicani". Nonostante io (da appassionato di storia) non reputi si possano definire repubbliche quei due territori politici, ho deciso di collezionare comunque le monete in circolazione nei periodi (1250-1310) e (1447-1450) poiché non recano nominativi personali di qualsivoglia signore o capitano del popolo. Ovviamente il principale motivo per cui ho deciso di postare le immagini è di avere un parere da esperti sulle mie monete, dato che come sapete sono agli inizi con la numismatica e a parte le nozioni storiche non posseggo elevate conoscenze tecniche. Mi scuso in anticipo per la scarsa definizione delle immagini ma non ho a disposizione al momento strumenti fotografici migliori. Grazie a chi commenterà. Comincio con la mia unica moneta della Prima Repubblica, l'Ambrosino Piccolo (ultima emissione):2 punti
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Buonasera finalmente a Verona son riuscito a trovare questa tipologia come volevo io...le foto non son proprio il massimo ma spero rendano l'idea son molto soddisfatto grazie a chiunque si esprimerà marco2 punti
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Quello che dice Illy è giustissimo: ciascuna zecca ha delle caratteristiche ritrattatistche tali da poter essere individuata anche solo su queste basi. Aggiungo, inoltre, che zecche geograficamente vicine hanno delle analogie stilistiche tali da lasciar sospettare una sorta di scambio di incisori (da quì il dubbio che potesse essere Antiochia). Approfondendo ulteriormente il discorso, va sottolineato che tali caratteristiche del ritrattato mutano nel corso del tempo, percui conoscendo la sequenza delle emissioni e avendo ben chiaro quali ritratti si associano a ciascuno di esse, è anche possibile intuire il soggetto del rovescio. Nella fattispecie, quel ritratto e quelle leggende sono propri della zecca di Alessandria intorno al 313 (anno più, anno meno), per cui non potranno mai corrispondere a una GLORIA EXERCITVS, ma bensì a una IOVI CONSERVATORI (più comuni) o a una delle monete della serie GENIO (come invece speravo :D) .2 punti
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Si può anche collezionare tappi di birra ed io rispetterei tranquillamente la scelta. È tutta questione di studio e di documenti e di deduzioni. C'è gente che non riesce a distinguere falsi del 1854 da 120grana in Aste importanti, e c'è poi chi invece studia e interpreta (almeno ci prova) varianti. Poi alla fine restano sempre i tappi da collezionare, o i sottobicchieri. Son sempre scelte. E come tali da rispettare. Democrazia è anche questo.2 punti
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Per una questione di rispetto per commercianti ed acquirenti non sono solito pubblicamente parlare di una valutazione Economica di monete. Mi sono permesso di farlo, ma in privato, perché ho conosciuto il compratore ed ho una grandissima stima del venditore che è un serissimo e simpaticissimo professionista. A mio modestissimo parere la stima di valutazione dei gradi di conservazione del Magliocca è stata da un lato cauta e dall'altro ha tenuto in considerazione il giusto valore da attribuire a vere VARIANTI (ricordiamo di fare la giusta differenza tra DIFFERENZA DI CONIO e VARIANTE propriamente detta). Ricordiamo che un catalogo prezzario è solo un INDICE di un valore, che spesso viene superato o non raggiunto, a seconda del momento di mercato. Questa, in particolare, è una variante MOLTO importante, araldica e significativa. Uno studio che personalmente ho concluso sull'argomento, grazie anche ad apporti di un ricercatore di Cambridge, mi ha permesso di raggiungere una conclisione che sarà ben spiegata in un volume (al momento in redazione e di futura pubblicazione) che tratterà SOLO le varianti delle monete di grande modulo un argento di tutto il regno di Napoli. Volume che ho l'onore di stare approntando con il Magliocca stesso. Tornando alla variante, a parte uno studio che inserirò anche qui sul millesimo 1859 da 120g di FRANCESCO II (che chiarisce CON EVIDENZA, la volontà precipua di correggere le aquile che originariamente sul conio erano rivolte naturalmente verso l'alto), invito tutti voi, volendo, a domandarvi il perché le aquile rappresentate capovolte siano presenti SOLO su monete da 120grana nelle seguenti date: 1805 Ferdinando iv (capelli lisci, le prime coniate) 1856/57/58/59 Ferdinando ii 1859 Francesco II2 punti
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Antonio Prioli nella sua riforma monetaria che dava vita ad una vera e propria serie monetale in mistura povera, aveva emesso una gazzetta da 24 oltre al bezzo da 6 ed al soldo da 12 . Una riforma che non è stata studiata veramente a fondo. Emissione proseguita da Giovanni Corner I2 punti
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La prova che non millanto... uno dei vassoi dedicati a Costantino... Nella terza fila ci sono le 4 MARTI CONSERVATORI del topic... Per dirla tutta un giorno devo mettermi di buzzo buono e riordinarle dietro anno di emissione... Ciao Illyricum2 punti
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La patina può piacere o meno, questa anche a me non piace, disomogenea, troppo scura, impronte ecc... però la conservazione è un'altra cosa! Per Monetiere MB o qBB i rilievi molto consumati!?!? Ma dove molto consumati? Innanzitutto non ci sono colpi ( il MB lo prevede), quali sono i particolari/rilievi molto consumati? Si nota un appiattimento sulla testa del Littore, un poco su quella dell'Italia, lo scudo che in genere presenta consunzione in conservazione basse, qui non la vedo, vi sono alcune righe nei campi, non so se sotto la patina ve ne possono essere altre, ma questa non è certo una moneta MB e neppure qBB. saluti TIBERIVS2 punti
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Buongiorno ragazzi Aggiungo le foto dell'ultima entrata in collezione a Verona2 punti
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Ciao! Puoi ben dirlo .... Per la cronata, in base ad un sondaggio tenuto a Venezia tempo fa, lo spritz più gradito è quello con l'Aperol (270 voti), con il Campari (115 voti), con il Select (24 voti) e con il Cynar (10 voti). Ma in che bicchiere? Tra 12 tipi di bicchieri, ha spopolato il tumbler basso (212 voti). Ben venga uno spritz contando torneselli .... saluti luciano2 punti
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Titolo Evento: L'ass. Cult. Quelli del Cordusio con la Prof. Lucia Travaini Categoria: Eventi culturali Data Evento: 05/06/2018 00:00 L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio PRESENTA " La Prof. Lucia Travaini ( Dipartimento di Studi Storici, Università degli Studi di Milano ) racconterà venti anni del suo insegnamento di numismatica alla Statale " L'evento si terrà all'Hotel Galles, Piazza Lima 2, Milano ( fermata MM1 Lima ), in Sala Milano, dalle ore 18,30 alle 21,30 di martedì 5 giugno 2018 Link al calendario: L'ass. Cult. Quelli del Cordusio con la Prof. Lucia Travaini1 punto
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Uno scrittore storico e' colui che scrive fatti accaduti antecedentemente alla sua vita ; tutto quello che racconta vivendo non puo' considerarsi fatto storico , ma a lui contemporaneo . Con questo dato di fatto , se ogni generazione avesse avuto uno scrittore storico , oggi avremmo una storia dell' uomo praticamente completa ed ininterrotta ; e' utopia ? probabilmente si , ma da quanto ci hanno tramandato gli storici della storia romana i cui scritti sono sopravvissuti , parlo solo di questi essendo in particolare il mio campo di interesse , puo' darsi anche che non sia utopia , infatti nei testi classici che oggi leggiamo , gli storici che scrissero opere storiche spesse volte fanno riferimento a personaggi che antecedentemente a loro scrissero fatti a loro contemporanei che pero' non ci sono giunti interi se non tramite alcuni passi o citazioni riportati dagli storici postumi . Questo vorrebbe dire che limitatamente alla storia romana , da un certo punto databile agli inizi del III secolo a. C. , con Livio Andronico , Gneo Nevio e Quinto Ennio nasce la letteratura romana , per concludersi infine nel VI secolo della nostra era , con Cassiodoro ; insomma nel corso di otto/nove secoli , un esercito di storici narro' la storiografia romana ; oggi di tanto scritto pochissime sono le opere giunte dal passato praticamente intere o quasi , della stragrande maggioranza sono arrivati frammenti , non quantificabili quelle completamente perse di cui gli antichi storici ci hanno tramandato solo il nome dell' autore o dell' opera . Uno dei fortunati scrittori storici di Roma la cui opera : Storia Romana e' ampiamente sopravvissuta al tempo e agli uomini , fu Dione Cassio la cui opera originaria in LXXX libri che comprendeva quasi 1000 anni di storia , ci e' giunta mutila dei primi XXXIV libri , solo frammenti , mentre quelli XXXV e XXXVI sono meglio conservati ; i rimanenti libri fino all' LXXX sono , tranne alcune lacune , praticamente integri ; l' opera iniziava con l' arrivo di Enea per terminare al tempo di Alessandro Severo . Dal periodo di Commodo a quello di Alessandro Severo , Dione Cassio fu testimone diretto ed oculare dei fatti narrati , rimane quindi la parte maggiormente interessante e studiata perche' vissuta di persona dalla storico . A Cassio Dione la storiografia moderna riserva la massima affidabilita' come storico , specialmente del periodo da Commodo ad Alessandro Severo per il motivo sopra citato , mentre per i periodi precedenti fu costretto , come tutti gli storici , a fare riferimento agli storici vissuti prima di lui che scrissero opere fino ai loro tempi . Concludendo questa lunga premessa , si potrebbe prendere come spunto di riflessione per un Post qualsiasi riga della lunghissima Storia Romana tanto e' importante come opera storica , vorrei pero' soffermarmi su un punto particolare del libro LXXIII , Tomo III , dove si parla di uno strano evento meteorologico o astronomico , che oggi probabilmente definiremmo piu' ufologico . Questo il passo di Dione Cassio , siamo al tempo di Didio Giuliano , cioe' immediatamente , alcuni mesi dopo , l' assassinio di Pertinace . “ Costoro (Albino , Severo e Nigro) erano stati indicati dalle tre stelle che erano apparse all' improvviso intorno al Sole mentre Giuliano , in nostra presenza (Cassio Dione) , celebrava il sacrificio per il nuovo anno davanti alla Curia . Esse splendevano a tal punto che i soldati continuavano a guardarle e le indicavano l' un l' altro , diffondendo inoltre la voce secondo la quale una sventura incombeva su di lui (Giuliano) . Quanto a noi (Cassio Dione) sebbene auspicassimo e sperassimo piu' di ogni altra cosa che quella sventura accadesse veramente , a causa del timore del momento , non osavano tuttavia alzare lo sguardo verso le stelle , se non per qualche occhiata furtiva . Che cio' sia avvenuto in questo modo , l' ho constatato di persona “ Questo il breve resoconto di questo strano evento apparso in cielo , tre brillanti Stelle intorno al Sole in pieno giorno , fatto che Cassio Dione ci tiene a certificare con la sua presenza e testimonianza diretta . Per noi postumi difficile dire o immaginare cosa tanti antichi Romani videro effettivamente in cielo , fatto sta che simili apparizioni in cielo furono frequentissime in tutta la storia di Roma , medievale e rinascimentale , ma quasi tutte le apparizioni celesti furono riportate postume quindi meno attendibili per vari motivi , mentre questa di Cassio Dione e' diretta .1 punto
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Buonasera a tutti, nell' asta Bolaffi di ieri e' stato esitato un esemplare del Testone di Ancona per la Sede Vacante del 1559 di cui allego l'immagine: Di bassa conservazione, (comunque "in linea" con i pochissimi esemplari apparsi di questa tipologia) questo esemplare e' la variante a mio avviso piu' rara tra i conii che hanno sfornato questo Testone: la A di APOSTOLVS non e' prima della testa del Santo, contrariamente agli altri esemplari apparsi negli ultimi anni. allego le immagini delle altre 2 varianti di questo Testone che si differenziano per i Cordoni Singoli o Doppi al Dritto, mentre il rovescio e' per entrambe con la A di APOSTOLVS "separata dal Santo"..... Nella mia personale ricerca delle monete dei Camerlenghi avevo censito solamente 1 esemplare di questa variante, esitato alla Bank Leu 36 (coll. Cappelli) del 1985, riapparso successivamente alla NAC 12 o 16, comunque era lo stesso esemplare.... Siccome per me e' il secondo apparso, aspetto, come sempre, di condividere con questa comunita' le conoscenze di altri appassionati come me..... Buon WK a tutti Daniele1 punto
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La tipologia con il thymiaterion, utilizzato come recipiente per bruciare grani di incenso e come dono votivo nei luoghi di culto, è la più rara. All’esemplare precedente aggiungo questo della Künker 94. GRIECHISCHE MÜNZEN TROAS TENEDOS. AR-Drachme, 450/387 v. Chr.; 3.41 g. Janusförmiger Kopf (Frauenkopf mit Stephane l., bärtiger Männerkopf mit Lorbeerkranz r.)//Doppelaxt, l. Weintraube, r. Thymiaterion. SNG Cop. 515; SNG v. Aulock -. Kratzer, sehr schön. A occhio i conii sono molto simili. Devo avere in archivio una moneta di Tenedos che riconosce nel diritto Era e Zeus, i due coniugi olimpici. Come la ritrovo la presento qui.1 punto
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Ciao a tutti. Era qualche tempo che non compravo una moneta romana e mi sono lasciato attrarre da questo denario di Vitellio ad un mercato dell'antiquariato. A me sembrerebbe RIC 71, è corretto? Mi sapreste dire qualcosa sulla rarità? Grado di conservazione? L'ho pagato 150€, solitamente non pago così tanto un denario, sopratutto non in conservazione elevatissima, ma è pur sempre un Vitellio... Grazie1 punto
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Dalla foto postata ho grosse difficolta’ a riconciliare tale pezzo con le prime frazioni monetate in elettro dell’Asia Minore quale si sostiene dovrebbe appartenere. Le frazioni di elettro primitive della prima fase monetale battute in Ionia hanno una superficie liscia, compatta , arrotondata, non sono eccessivamente convesse e al rovescio esibiscono dei punchmark molto ben definiti a struttura rettangolare o quadrata nelle frazioni piu’ piccole. Sinceramente non ravviso tali caratteristiche nell’esemplate postato che mostra una superficie rugosa/granulosa, un colore giallo limone ( ovviamente desunto dalla foto in questione) una pronunciata convessità e un punchmark molto differente da quanto riscontrato nelle emissioni asiatiche. Infine la metrologia del pezzo non aiuta ad inquadrarlo nella classe delle frazioni di statere in uso in Ionia nel VII secolo.1 punto
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denaro di Pavia, Enrico II di Franconia, 1056-1106, ovviamente ci sono molte varianti per i vari regnanti enriciani1 punto
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Caro @rastan apprezzo la passione che metti nel cercare di convincere chi vuole documentazione precisa. Non si può dare torto ai novelli s.Tommaso se chiedono una cosa lecita (anche se non capisco la trasudante irritazione dalle righe di certuni). Il problema qui è che chi ha posto le aquile capovolte lo ha fatto solo in anni che hanno corrispondenza nei momenti di tensione fra monarchia e popolo, mentre gli altri errori (lettere sottili e no, caratteri diversi, punti e puntini assenti o meno, ecc.) sono equamente spalmati in tutti gli anni di regno di Ferdinando II. L'apposizione dei pennuti a testa in giù è stata fatta solo in alcune monete (per quanto si tratti di un numero consistente) e se è vero che voleva essere un atto di sfida al regnante, risulta difficile pensare che l'autore abbia lasciato documentazione del tipo "sono stato io", ma che abbia preferito nascondersi dietro le varie "varianti" che hanno afflitto tutta la coniazione di Ferdinando. Rimane (in assenza di ulteriori prove) la congettura, a mio parere estremamente probabile, basata sulla coincidenza degli anni. Hai parlato di una più approfondita documentazione che permette di meglio comprendere ed interpretare il tutto. Proporrei di sospendere questa (sterile) polemica in attesa di leggere il libro che dici in preparazione: sarà più facile, poi, giungere - tramite una critica costruttiva - ad una verità. Ma tieni presente che, qualora la documentazione risultasse chiara ed inappellabile a tuo favore, ci sarà sempre qualcuno che non vi crederà: ancora adesso - nonostante secoli di prove - c'è chi non vuol credere che la terra sia sferica...1 punto
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E' un gettone da 20 Para turco del 1913, serviva per pagare il pedaggio per poter attraversare il ponte Galata ad Istanbul. La sua scheda e la sua storia: https://en.numista.com/catalogue/pieces11075.html1 punto
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Le monete di Lugdunum di cui parlavo sono classificate nel RIC dupondi fondamentalmente per due motivi: - metallo utilizzato - tipologia di rovescio. Dimenticavo poi di menzionare i dupondi con caduceo e doppia cornucopia che l'ultima edizione del RIC attribuisce alla zecca di Roma per la circolazione in Asia e che invece il defunto Ted Buttrey da ultimo riteneva coniati sì a Roma, ma per celebrare la ricorrenza della guerra giudaica. Personalmente concordo con Carradice e Buttrey, ma certamente ognuno è libero di avere opinioni diverse.1 punto
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le cose sono due: o c'è ancora qualcuno che regala qualcosa al giorno d'oggi, oppure è stata pagata "l'effettivo" valore di mercato si può solo azzardare delle ipotesi, e possono essere tante, come lo sono i gigli al contrario, ribattiture incuse, diversi stili nelle epigrafi, testa tozza, testa piccola etc etc etc... Se volessimo dare delle ipotesi a ciascuna di queste variabili sicuramente a pensarci uscirà sempre fuori qualche supposizione... ma... cose certe? ci sono? Se non ci sono, fino a prova contraria, personalmente continuerò a pensarla come ho precedentemente scritto, tanto più, quando sento che simili varianti valgono "tranquillamente" un sacco di soldi1 punto
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Caro Daniele, credo che la variante che tu hai identificato in un testone di per sé molto raro, sia ulteriormente rara. Ho provato anch'io a ricercarla senza successo. Si tratta di una bella soddisfazione sia per l'averla ritrovata , ma più ancora per averla saputa riconoscere!1 punto
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Devo darti una brutta notizia: soffri di pareidolia!?1 punto
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Buona domenica. Emidramma direi proprio di no: dovrebbe pesare sui 2 g o meno. Dramma sotto peso può essere: come questa (Lanz 151), per intenderci. GRIECHISCHE MÜNZEN (SLG. DIEZ) INSEL VOR DER TROAS TENEDOS Drachme, ca. 450-387. Janusartiger Kopf, links Frau mit Haarbinde und einfachem Ohrhänger, rechts bärtiger männlicher Kopf mit Lorbeerkranz rechts. Rs: TENE / DI - ON, Bipennis, im Feld unten links Weintraube, rechts Thymiaterion. BMC 16; SNG Cop. 515; SNG von Aulock -. 3,29g. Schöne Tönung, sehr schön. Ex Jacob Hirsch, Auktion XIV. (27. November 1905, München) Nr. 513. Oppure, per giustificare il 'sotto peso', potrebbe trattarsi di una dramma suberata o di un elettrotipo come l’esemplare del British Museum (3,37 g) con il cantaro invece dell’incensiere sul rovescio.1 punto
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Oltre al Molin del soldo da 12 bagattini di doppio peso si conoscono esemplari del Domenico Contarini e di Alvise Mocenigo III (riportata dal Montenegro 1992) e di Francesco Corner e questa è una moneta che presenta una grossa particolarità. Una ribattitura? che fa leggere SMV FRANCC CORN al dritto e D DEFENS NOSTER al rovescio1 punto
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Le supposizioni sono tali... così come io potrei supporre che siano dovute ad una svista (come ce ne sono un'infinità su questa tipologia). Quindi, supposizione per supposizione, personalmente credo sia saggio e prudente andarci piano con le stime economiche, specie quando si chiamano in ballo cifre importanti. Non credo di sbagliare nel raccomandare prudenza. Solo questo. Poi, chiaramente, ognuno col suo denaro fa quel che vuole. Cordialmente, Fabrizio1 punto
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Veramente non lo so nemmeno io, è quello che posso dire in funzione di quanto ho raccolto. .....e' proprio per questo che condivido le mi esperienze in questo forum...... Ciao Michele, a presto Daniele1 punto
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Ciao @adelchi , ottime osservazioni , in effetti la cremazione era maggiormente in voga nella prima Repubblica , sembra infatti che la deposizione sia stata praticata per la prima volta dalla Gens Cornelia da Cornelio Scipione Barbato , in foto , agli inizi del III secolo a.C.1 punto
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Ciao, sarebbe utile vedere anche una foto del bordo. per quello che vedo direi sia buona. skuby1 punto
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Nel 99% dei casi è così, ma sono certamente dupondi (sono in oricalco), pur in presenza di ritratto con testa laureata, numerosi medi bronzi coniati a Lugdunum per Vespasiano e Tito (link). per non parlare dei dupondi di Domiziano Cesare che in nessun caso hanno la testa radiata.1 punto
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Autentici entrambi i lotti. Interesse salirebbe se riuscissi ad avere qualche riscontro circa provenienza precedente (Hoard, collezionista ecc): ne potrebbe derivare un plus per il valore dato che per entrambi si tratta di pezzi mediamente comuni.1 punto
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Buona sera a tutti, @avgvstvs peso e diametro per quanto riguarda questo esemplare oramai è tardi, a meno che chi l'ha comprato non passi da queste parti. A seguire sempre dalla rete un'esemplare non bellissimo ma con foto un po migliori, i dati metrologici non vengono forniti neanche per questo ma resta sempre un buon pezzo per le comparazioni con gli altri conosciuti, a tal proposito l'ho affiancato a quello di @magdi con il quale sembra avere molti tratti in comune e lo stesso vale per quello sopra postato, saltano all'occhio in particolar modo: la parte superiore della C (T) appiattita, colpi di martello che non li allontanano troppo dall'area toscana, forma del tondello, R con stanghetta ad arco e sembrano anche essere accomunati dall'esiguo spazio tra cerchio interno ed esterno che al dritto costringono le lettere ad appiattirsi ed allargarsi , in particolar modo la A di IMPERATOR. Che ne dite?.1 punto
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Mi associo, belli e sicuramente autentici, magari cerca di non pagarli eccessivamente dal momento che sono esemplari comuni1 punto
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Io dovrei ancora avere il catalogo a casa,ma per trovarlo dovrei noleggiare una ruspa...1 punto
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Ciao bisognerebbe capire il perché sono stati definiti " dupondi " monete con la testa laureata, Ho dato un'occhiata su vari siti e quel che ho visto sono molte monete con un peso più alto definite " Dupondius or As " senza specificare il perché o il percome. La domanda che mi viene logicamente è il PERCHE' Adriano e Antonino avrebbero dovuto sconvolgere un sistema, complicandone l'uso, coniando dupondi con la testa laureata, quando già da parecchio tempo era in uso un sistema di identificazione ben radicato e semplice. E' certo di monete in oricalco di vari valori coniate a Roma ma solo per la circolazione in provincia specialmente ad Antiochia. Rimango dell'idea che questa differenza si solo moderna come ho detto in precedenza dovuta solo a errori o a speculazioni. Silvio1 punto
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Storia riportata ieri su tutti i mass media con questo straordinario " fuggiasco " che rende il tutto quasi una favola da leggere e che ci riporta ai tempi con protagonisti i denari che diventano poi protagonisti e documento storico da studio. La moneta e' questo, e tanto di più ancora, il leggere e pensare e fantasticare a questo leggendario personaggio che si porta via il necessario probabilmente per sopravvivere sono le storie che avvicinano a questa scienza, che la rendono da raccontare a tutti e alle nuove generazioni, riflettiamo su questo e su cosa rappresenti in fondo per noi veramente la moneta e la numismatica, la storia, l'identità, il nostro passato ....1 punto
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5 franchi oro, oppure 5 lire oro. Pesavano lo stesso- Epoca metà '800 Saluti Gzav1 punto
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Al Cordusio abbiamo costruito tutto, abbiamo fatto crescere tantissimi appassionati, abbiamo donato gioie, speranze, abbiamo fatto gruppo, un gruppo che ancora oggi dice la sua portando il suo messaggio ovunque.. I giovani hanno bisogni di approcciarsi su questa piattaforma come da copione per le nuove tecnologie, ma poi sentono anche l'esigenza di conoscerci e confrontarsi con noi come è successo domenica, un rito che da sempre si ripete, una sensazione quasi magica.. Il famoso rito del Cordusio..dove tutto ogni Domenica diventa possibile.. Eros1 punto
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Purtroppo questo del divulgativo sui giovani, ma anche non giovani, e' un lavoro che va fatto sul reale e il Cordusio e' perfetto per questo, purtroppo e' una caratteristica ormai non di tutti, io ne vedo sempre meno, molto meno, divulgare e' anche donare, e oggi normalmente gli interessi di vario titolo predominano ...1 punto
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