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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/29/18 in Risposte
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Ciao a tutti, più che altro, a me sembra, che il problema della numismatica stia diventando il fatto che ormai sono più i venditori che gli acquirenti.. chiunque, dopo un mese di collezionismo, ritiene di essere diventato tanto bravo, da poter cominciare a vendere..poi aggiungiamo le aste a ciclo continuo. Quello che vedo, ahimè, è che l'aumento Delle monete e dei venditori, invece di far diminuire i prezzi, li ha fatti aumentare, in quanto il venditore, anche sprovveduto ed occasionale, quando vende una moneta, e' sempre rara ed in conservazione alta, quando compra, invece, la medesima moneta diventa una comune BB..7 punti
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Bella domanda.. Basta semplicemente guardarsi in giro per capire, le risposte le abbiamo sempre a portata di mano. Tira oggi, tira domani, prima poi la corda si rompe.. Bisogna tornare ad incontrarsi, bisogna tornare a confrontarsi, bisogna incominciare di nuovo, bisogna capire che non esistono solo le alte conservazioni, bisogna capire che la numismatica non è una gara, bisogna capire che esistono altri periodi e altre aree che potrebbero allargare la mente, bisogna comprendere chi non ha abbastanza denaro, bisogna capire che alcuni tondelli hanno più fascino di altri intonsi.. Insomma, questa immensa corsa al collezionista, ha fatto più danni che altro.. Molti sono fuggiti, altri si sono depressi, altri ancora hanno capito che spendere tutto quel denaro non portava a nulla e non faceva crescere. Nulla contro le aste, anche se preferivo i listini a prezzo fisso, ma cosi non si va da nessuna parte.. I commercianti sono sempre stati una pietra miliare per l'appassionato, il contatto umano, i consigli, le emozioni provate insieme, le chiacchiere, le confidenze, la crescita, i tondelli guardati direttamente visionati in tutto e per tutto, insomma altro pianeta. La numismatica ha bisogno di riprendersi il suo ruolo aggregativo, e non solo speculativo come si sta dando modo di pensare. Avvicinatevi ragazzi, uscite di casa, confrontatevi con tutti, frequentate i convegni, i mercatini, uscite dalla tana, stare isolati non fa crescere, frequentate i circoli, andate alle conferenze, la vita è fuori dalla tastiera... Infine se proprio non potete, scrivete qui sul forum, crescerete insieme a noi, ma scrivete, scrivete e poi scrivete ancora, sarà bellissimo, ma questo lo capirete dopo.. Eros7 punti
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Buonasera a tutti, dopo tanto ricercare è arrivato in Collezione il Tarí di Ferdinando II millesimo 1834. MAGLIOCCA 599 R44 punti
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Grazie del carissimo e saggio intanto, che poi saggio non lo so, certamente ho le mie idee questo si ... Io credo che oggi la numismatica debba essere vista a 360 gradi, un aspetto non può essere staccato dall’altro, ricerca, commercio, collezionismo, studi, esposizioni museali, associazionismo ... Tutti dovrebbero muoversi per un fine ultimo che e’ la crescita culturale e sociale della nostra collettività, in fondo se ci pensiamo ogni componente ha bisogno delle altre e ci dovrebbe essere più sincronia, più sinergie, più obiettivi comuni. Senz’altro un aspetto che li unisce e’ la divulgazione, il proselitismo, se c’e’ questo avremo più appassionati, più collezionisti, più lettori, più acquirenti, più studiosi, in poche parole una comunità più consapevole della propria identità, della propria storia. Sulle aste nello specifico prediligo quelle che permettano a tutti di poter partecipare, il che non vuole dire che non ci debbano essere pezzi pregiati ma che ci siano anche quelli per chi inizia, pezzi anche con rarità non eccelse ma da studio, una numismatica per tutti che non esclude i grandi pezzi. Grandi pezzi che ormai hanno raggiunto cifre molto importanti, quindi c’e’ comunque un grande collezionismo, nel contempo c’e’ anche un mondo associativo che vivo e vedo quotidianamente che divulga e funge da collettore per nuove passioni e che soffre, ha difficoltà, a volte penso con una sola moneta in meno di queste si potrebbe permettere a una realtà associativa due o tre gestioni tranquille o qualche atto o gesto divulgativo per l’intera comunità, capisco che non e’ da tutti, però anche questo merita nella nostra numismatica una attenta riflessione da parte di tutti affinché il circolo virtuoso possa ancora continuare ...4 punti
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Allora il forum a cosa serve? Indubbiamente nel forum sono presenti persone esperte,trovo intelligente approfittarne ,soprattutto in vista di acquisti piu' o meno importanti,e' vero che raramente si raggiunge un verdetto univoco ma "acca' nisciuno e' ffesso" e ognuno alla luce di dati oggettivi puo' giudicare e prendere una decisione di conseguenza. Nella mia esperienza,non solo numismatica,e' meglio un parere in piu' che uno in meno,d'altronde non facciamo cosi anche leggendo piu' libri possibile? Oppure leggendo piu' giornali? Si acquisiscono la maggior mole di dati per poi farci un' idea precisa. Il forum,a mio avviso,e' una notevole risorsa,perche' non usarla? Prima possibilmente.3 punti
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Sperando di fare cosa gradita , essendo un argomento a me particolarmente interessante come anche il mio nickname conferma , inizio questo primo Post narrando la storia delle Legioni cesariane facendo riferimento come fonte primaria a quanto ha raccontato Cesare nel De Bello Gallico e Civili a proposito delle battaglie combattute da queste Legioni nella conquista della Gallia , le stesse che poi lo seguiranno fedelmente nella guerra civile contro Pompeo ; oltre al De Bello Gallico e Civili e di Wikipedia , per successive notizie , seguiro' per maggiori informazioni anche un altro rarissimo testo di parecchi anni fa sull' Esercito Romano : Legio , Storia dei soldati di Roma , testo pubblicato dall' Esercito Italiano nella sua Rivista Militare , nelle Sezioni : Quaderni in formato libro , testo specialistico scritto da una Prof.ssa in Lettere Classiche e Archeologia e da un alto Dirigente dello Stato . A completamento del presente argomento seguira' poi un secondo Post sui Legionari Imperiali . Per dare un ordine alle Legioni di Cesare ne seguiremo una breve storia e l' evoluzione in base alla loro numerazione , iniziando quindi dalla prima legione cesariana , la Legio VII . LEGIO VII : questa Legione fu arruolata nella Gallia Cisalpina che corrispondeva alla Pianura Padana e a tutti i territori che gravitavano intorno al fiume Po ; ebbe il battesimo del sangue a Bibracte , successivamente insieme alla Legione XII combatte' al fiume Sabis , forse l' attuale Sambre , contro i Nervi e i loro alleati ; fu anche una delle Legioni che con Cesare misero per prime piede in Britannia dove cadde in una imboscata tesa dai Britanni ma reagi' veementemente anche grazie al tempestivo soccorso portato da Cesare ; partecipo' poi alla seconda spedizione in Britannia . Tornata di nuovo in Gallia per arrestare una sollevazione dei Celti partecipo' vittoriosamente alla battaglia svoltasi vicino Lutetia Parisiorium , Parigi , insieme ad altre due Legioni disponendosi all' ala destra , quella piu' importante dello schieramento romano . Terminata la conquista della Gallia , la Legione VII combatte' con Cesare in Spagna nel 49 , a Farsalo nel 48 e in Africa nel 46 . Venne sciolta nel 46 al termine della guerra africana , ma nel 44 fu rifondata da Ottaviano combattendo con successo a Filippi . Durante l' Impero di Claudio venne rinominata Legio VII Claudia con il Toro come simbolo di Legione , da questo momento combatte' per l' Impero un po' ovunque finche' le sue ultime notizie si arrestano nell' area danubiana in Mesia , Viminacium , anno 400 circa . LEGIO VIII : non e' dato sapere quando e dove venne costituita in quanto al tempo di Cesare era gia' presente nella Gallia Cisalpina , serbatoio principale per le Legioni di fine Repubblica , combatte' i Gallia con Cesare al fiume Sabis insieme alla Legione XI e alla VII , combattendo e vincendo inizialmente i Viromanduri e poi i Nervi accorsi in aiuto agli alleati , partecipo' all' assedio di Gergovia dove avvennero fatti eroici da parte di due Centurioni e di alcuni Legionari , tutti della Legione VIII . Durante la guerra civile contro Pompeo la Legione VIII raggiunse Cesare a Corfinio , fu poi presente a Farsalo e a Tapso , finche' finita la guerra fu sciolta ; venne poi rifondata da Ottaviano nel 44 combattendo a Filippi e a Modena ; ebbe come simbolo di Legione il Toro . Nel periodo imperiale divenne la Legione VIII Augusta rimanendo nell' area danubiana renana , partecipando ad alcune spedizioni in Britannia . Scompare nel tardo Impero , ultima dislocazione conosciuta : Germania Superiore . Argentorate , anno 406 . A seguire Legio IX2 punti
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Prolungo questa bellissima discussione condividendo l'ultimo entrato in collezione, che raramente si vede in giro: si tratta di 1/4 di Tollero con la veduta della vecchia fortezza di Livorno, fatta coniare nel 1683 da Cosimo III De'Medici, ha un diametro di 26mm e un peso che può oscillare dai 6,67 ai 6,85 grammi2 punti
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Salve a tutti, un mesetto fa ho preso in un'asta questa prutah di Alessandro Ianneo con ancora e ruota. La posto per chiedervi alcune delucidazioni sulla classificazione. Sul cartellino della casa d'aste era indicata la classificazione "S. Cop 59", che dovrebbe corrispondere a "Sylloge Nummorum Graecorum - Copenhaghen 59", è corretto? Ho fatto anche qualche ricerca online per vedere se riuscivo a trovare la classificazione dell'Hendin, ed ho trovato che dovrebbe trattarsi del n. 1150 della quinta edizione (o del 469 della quarta edizione). Ho però un dubbio: non ricordo su quale sito ho trovato che il n.1150 ha delle varianti, tra le quali un 1150c che dovrebbe indicare una prutah con la sola legenda in greco (alexandrou basileon, se non erro) intorno all'ancora, senza la corrispondente legenda in ebraico tra i raggi della ruota. E' il caso della mia moneta? Per completezza aggiungo che il peso è di 2,23 grammi e il diametro medio di 14,5 millimetri circa. Grazie a chiunque vorrà intervenire Il rovescio. Grazie ancora a tutti.2 punti
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No, il tuo discorso era che ogni volta che appare una moneta “ importante” salta fuori qualcuno a metterla in dubbio per il solo fatto che è “ importante “...un po’ come la volpe e l’uva...invece non è così...monete importanti ne ho viste tante ma non ne ho mai messa in dubbio nessuna solo perché era”importante “...casomai perché erano “ importanti “ i dubbi che mi faceva venire. A prescindere da chi l’avesse venduta...2 punti
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Anche per questo serve il Forum , se consultato prima degli acquisti magari si evita di pagare 280 euro per un lavoro di restauro . Dopo l' acquisto diventa tutto piu' complicato .2 punti
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Interessante. Credo che oggi ci siano già tutti i tipi di asta desiderabili. Basta scorrere i siti che aggregano le aste numismatiche per trovare aste con monete di svariata qualità e per tutte le tasche. I fattori che, a mio parere, possono frenare il neofita dal partecipare alle aste, sono: l'iniziale timidezza nei confronti del canale di vendita non ancora sperimentato, la garanzia solo formale di autenticità (non faccio qualunquismo, ne possiamo parlare in dettaglio), la talvolta limitata qualità delle fotografie, e l'assenza di dialogo con il venditore. Dopo tutto, e correttamente, la casa d'aste rappresenta il venditore. Ora, fermo restando che l'asta rappresenta oggi il canale principale di commercializzazione delle monete, quello che manca a mio parere è un luogo di ritrovo (il vecchio circolo fisico) dove poter commentare con altri appassionati ante asta ed esaminare post asta i propri wins. Internet è un buon surrogato, ma non è un perfetto sostituto... ES2 punti
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Dalla Macedonia ( Filippo III 323-317 ) un bronzo con al diritto il classico scudo macedone, qui con gorgoneion, ed al rovescio un elmo con imponente cresta . Passerà a giorni in Naumann 68 al lotto 71 : naturalmente sperando che già non sia passato nella ns. discussione .2 punti
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...Scusate, secondo me se non la proponete in prelazione al nostro @Sirlad, per il quale "è una splendida moneta, la trovo molto affascinante e il rovescio è molto intrigante", gli fate un torto.2 punti
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Anche nelle più comuni del 1622, dobbiamo, però, fare Delle distinzioni: - 1622 con sigla MC, esemplari coniati, comuni; - 1622 con sigla MC, esemplari fusi dell'arsenale, molto rari; - 1622 con sigla MC P, molto rari; - 1622 Legenda PVBLICE COMMODITAS, rarissimi ( sul nostro bollettino del Circolo Numismatico Romano Laziale, Appunti Numismatici 2018, c'è un bellissimo articolo di Fabrizio Arpaia dedicato a questa legenda con una spiegazione assolutamente condivisibile); - 1623 esemplari con rarità R2.. quindi, completare la tipologia della Pubblica di Filippo IV, che sembra estremamente comune, è molto difficile. Saluti Eliodoro2 punti
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Si, concordo anche per me il non turrito mi fa propendere per un ritratto maschile. Certo è che uno statere cosi con doppio ritratto merita una lode, raffinatezza stilistica, ed espressività incantevole, dove il messaggio simbolico e subliminale fa poi il resto..2 punti
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Spero che l'eventuale verificarsi di un casino come quello prospettato dall'articolo faccia riflettere Canada e Australia sull'opportunità di mantenere lo status formale monarchico.2 punti
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Dovrei essere l'ultimo a parlare dato che non ho mai partecipato a un'asta in vita mia, e in più la mia formazione numismatica è stata completamente da autodidatta, ma vorrei fare lo stesso una piccola considerazione. La mia collezione si basa al 99% su quanto comprato al Cordusio di Milano, che fin'ora per la mia tipologia di collezione è bastato e avanzato, anche se ormai sono arrivato a un limite in cui se voglio porgredire seriamente dovrò per forza rivolgermi anche altrove. Quindi potrei idealmente rientrare nella categoria dei fans sfegatati dei commercianti, ma il mio livello di socialità pari quasi a zero m'impedisce l'aggregazionismo, almeno quello dal vero: da neofita (si parla di quando Internet odierno non esisteva) per la formazione ho dovuto arrangiarmi inizialmente col nulla e poi con le riviste come la vecchia "Cronaca numismatica". Prevale dunque il lato positivo o negativo? Non lo so, almeno nel mio caso è stato del tutto indifferente.2 punti
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Sulla necessaria cautela nel considerare il ritratto non turrito come un secondo ritratto di Afrodite si legga la seconda colonna della pagina 264 del libro "The Cesnola Collection of Cypriot Art: Stone Sculpture" https://books.google.it/books?id=OsHUAgAAQBAJ&pg=PA264&lpg=PA264&dq=Pnytagoras+APHRODITE&source=bl&ots=6t_kmN2-H8&sig=-AsU48yvS18QA9Ytv7gClOLI-NE&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi3nM_vo8XcAhUCYxoKHdaHAFsQ6AEwCHoECAIQAQ#v=onepage&q=Pnytagoras APHRODITE&f=false1 punto
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Il n.6 è il n.13 mi piacciono di più... venendo alla moneta, forse questo acquisto è servito a chi L ha compra per capire cosa sia una moneta bulinata da una non... e non é poco. Certe cose si devono provare sulla propria pelle, in numismatica antica è fisiologico.... skuby1 punto
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DE GREGE EPICURI Forse c'è qualcosa in alto sull'altro lato, ma il foro disturba. Si legge invece la zecca: Qustantiniia, Costantinopoli.1 punto
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Un modo curioso di vivere la numismatica. Buone vacanze a tutti. Catalogo dei Sigilli italiani medievali del Museo Civico di Bologna: Il sigillo non della Corporazione dei monetari di Orvieto, ma della zecca. Il pezzo ha un diametro di 38 mm. e reca raffigurati sotto due archetti due monetari seduti uno di fronte all’altro: quello di sinistra martella un tondello su un incudine, quello di destra colpisce con un martello il conio che tiene con la mano sinistra, sotto il quale è un oggetto rettangolare che rappresenta il conio d’incudine. Da notare la forma diversa dei martelli usati dai due operai. Intorno, l’iscrizione: S. LABORANTI: E: MONETARI: D’URBIS: VETERI. Secondo un’ipotesi del Lopez i laborantes sono gli operai che preparano i tondelli, i monetari quelli che coniano la moneta.1 punto
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Intanto la perlinatura al rovescio è parecchio strana, te che dici? Quanto al “ monete importanti” viste , non farmi ridere.... e relativamente al l’essere esperti, caro Rorey, io probabilmente un po’ lo sono, tu ?1 punto
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sposo anch'io il partito del conservarla, anche perchè il fatto che non abbia il marchio dell'oro (quello dei gioielli) mi sembra suggerir l'ufficialità dell'emissione. in ogni caso è un oggetto veramente interessante1 punto
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le mie prime monete che avevo trovato in un cassetto dei miei nonni e che ho conservato, senza aver intenzione di collezionale, ma solo di tenerle per ricordo, furono i 5 e 10 cent. in rame di Vittorio Emanuele III . Dopo parecchi anni in occasione del 150° dell'Unità d'Italia, assieme ad un amico iniziammo a collezionare il Regno, ripresi anche quelle poche monete. Ora da qualche anno sono solo interessato a monete della zecca di Milano.1 punto
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Mi pareva che altri non fossero così convinti della moneta, quindi ho chiesto....le discussioni DEVONO nascere, ci mancherebbe altro che solo perché dietro c’è una casa daste o un commerciante prestigioso, non si dovesse discutere o esprimere perplessità....siamo arrivati agli acquisti fideistici?1 punto
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Scudo illirico con gorgoneion, museo di Apollonia (Albania)1 punto
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Con paypal puoi contestare l’oggetto ma ti ci vorrà una perizia per farti rimborsare.1 punto
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Sinceramente mi sembra che l'evidente alterazione del profilo di Filippo non possa che essere il frutto di bulinatura eseguita da mano non sufficientemente "educata".1 punto
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Altro tondello che mi racconta, vedo le gesta, odo i rumori, e riesco ad interpretare i messaggi.. Magnifico.. p.s. Io lodo sempre i tondelli, ma le tue illustrazioni sono straordinarie, una simbiosi a volte imprescindibile a mio avviso.1 punto
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@talpa @snam grazie per i vostri due ultimi interventi. Se parliamo di numismatica dobbiamo abbandonare i normali criteri di economicità: uno lo fa perchè gli piace non perchè ci guadagna. Vorrei vedere chi su questo forum non ha preso la sua brava fregatura, la moneta falsa o la moneta pagata troppo etc. etc.. Per fortuna 500 euro pagati in più non mi cambiano la vita.... Va bene così...1 punto
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io facendo una ricerca veloce ho trovato solo quel dupondio che ho riportato come esempio, sicuramente con 14 grammi sembra piu un sesterzio che un asse o un dupondio, penso che non sia troppo comune data la scarsità di immagini rispetto alla quantità di esemplari in rete, sentiamo chi ha più materiale di confronto per un giudizio definitivo1 punto
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Io sono andato al mercatino di embankment, ma sono rimasto deluso... Solo un paio di vassoi di romane e prezzi medio alti1 punto
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Buongiorno, dopo le due monete a tema "Britannia" eccone tre da tema "Britannia" e soprattutto "Londinium mint". La prima viene da venditore inglese, con bella patina verde oliva (che dalle foto sembra salvia). RIC VII, 215, Huvelin 108-108a, CT 7.06.002. ? CONSTANTINVS P F AVG, Busto laureato e corazzato rivolto a destra. R: PRINCIPI IVVENTVTIS, Principe in abiti militari rivolto a sinistra reggente due stendardi. Stella in campo destro, PLN in esergo. 22,5 mm di diametro, 4.0 g. Rated scarce dal Clooke Toone (18 esemplari nei 4 hoard di riferimento) e scarce dal RIC. Non comune quindi e con buoni dettagli e patina accattivante. Le due successive provengono dalla Gallia e sono sempre emissioni costantiniane londinesi. RIC VII, 222, Huvelin 122-122b, CT 7.07.003. ? CONSTANTINVS P F AVG, Busto laureato e corazzato rivolto a destra. R: PRINCIPI IVVENTVTIS, Principe stante rivolto a sinistra, mantello sulla spalla sinistra, mano destra reggente un globo e una lancia verso il basso nella sinistra. Stella in campo destro, PLN in esergo. 23 mm di diametro, 4.4 g. Rated C dal Clooke Toone (74 esemplari nei 4 hoard di riferimento) e C dal RIC. 311-312 d.C. Sempre PRINCIPI IVVENTVTIS ma nella variante "globo e lancia" anzichè "due stendardi" come nel primo caso. Tra le due risulta più comune quest'ultima versione. RIC VII, - , CT 8.07.001. D: IMP CONSTANTINVS AVG, Busto laureato e corazzato rivolto a destra. R: GENIO POP ROM, Genio stante rivolto a sinistra, modius o torre sul capo, mano destra reggente una patera e una cornucopia con la sinistra. S / P, MSL in esergo. 20 mm di diametro, 3.3 g. Rated R dal Clooke Toone (1 esemplare nel Bourton on the Water Hoard). Tardo 314-inizio 315 d.C. Un Genio Pop Rom, di suo tipo diffuso ma non troppo comune per questa emissione, anzi. Le aree scure sembrano essere residui di patina. Queste tre si aggiungono alle 23 già nel vassoio dedicato alle costantiniane da Londinium (escludendo follis grosso modulo e carausiane/allettane) per un totale di 26 ... comincia a dare un bel colpo d'occhio. In attesa della successiva Greetings from Londinium (part 2) e del suo contenuto, vi saluto... Ave! Illyricum1 punto
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Dato il tempo da mare quest'oggi volevo condividere con voi le immagini di questo fantastico esemplare di 20 Dollari 1857-S Double Eagle che di mare se intende visto che c'è stata dal 1857 al 2014, in quanto proveniente dal relitto della SS Central America https://en.wikipedia.org/wiki/SS_Central_America. Verrà esposta all' American Numismatic Association 2018 Philadelphia World’s Fair of Money®. Trovo che la patina che si è formata in questi anni sia qualcosa di veramente eccezionale, soprattutto considerando che si è formata su di una moneta d'oro e non d'argento. Personalmente ammetto che non pensavo neppure che fosse possibile. per maggiori info https://coinweek.com/us-coins/us-gold-coins/amazingly-toned-gold-coin-recovered-with-ss-central-america-treasure/1 punto
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Ma veramente fate? Che follia! Su Amazon UK è disponibile nuovo a 290 sterline: https://www.amazon.co.uk/exec/obidos/ASIN/B01IQHR7OU/ref=nosim/15571 punto
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Ciao , giustamente come dici Filippo era di origini arabe , pero' in Arabia non c' erano elefanti che potessero influenzare da Imperatore i suoi ricordi infantili , piuttosto l' animale simbolo arabo era il cammello o il dromedario , come compare in alcune monete emesse da Traiano . L' allegoria del rovescio con l' Elefante e il guidatore rappresenta la ricorrenza millenaria della nascita di Roma , l' Aeternitas di Roma e degli Augusti , in questo caso di Filippo e della sua famiglia sotto i quali cadevano i Mille anni di Roma , ecco perché compare dopo Aeternitas , Augg al plurale . Inoltre l' elefante era uno dei tanti animali che furono impiegati nell' Anfiteatro Flavio per queste festivita' .1 punto
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...voleva una ricevuta. Non era abituale, ma nessuno dei due fratelli sollevò obiezioni. Allora Manuel Peres, con tutta la prolissità sbilenca dell'ubriaco, dettò che il tale giorno, alla tale ora, nella taverna di tizio, dove stavano cenando, avevano ricevuto da Manuel Peres Vigário, in cambio di qualcosa, in pagamento di non si sapeva cosa, la somma di un milione di reis, in banconote da cinquantamila. I fratelli firmarono. Quando, il giono successivo, si presentò l'occasione di cambiare la prima banconota da centomila reis, il tipo che la stava per ricevere la restituì subito, perché era palesemente falsa. Così come rifiutò la seconda e la terza... E i due fratelli, guardando attentamente le banconote, videro che neanche un cieco le avrebbe prese. Fecero una denuncia alla polizia, e fu chiamato Manuel Peres, il quale alzò le mani al cielo per ringraziare la sbronza provvidenziale che gli aveva fatto richiedere la stupida ricevuta sulla quale c'era scritto: 'Un conto di reis in banconote da cinquantamila reis'. Se i fratelli erano in possesso di banconote da cento, non era da lui, da Vigário, che le avevano ricevute. Ricordava bene, nonostante la sbronza, di aver pagato con venti banconote, e i fratelli, continuò Manuel Peres, non erano tipi da prendersi banconote da cento invece che da cinquanta, perché erano uomini d'onore e rinomati in tutto il paese. Così, secondo giustizia, venne mandato in pace. Il caso però non poteva rimanere segreto, poco a poco si diffuse dappertutto e la storia del conto di reis di Manuel Vigário, abbreviata dopo che ormai se ne era dimenticata l'origine, divenne il 'conto di Vigário', destinato all'immortalità popolare. I molti, imperfetti imitatori del maestro ribatejano, per tornaconto personale o politico, non arrivarono mai, a quanto ne so, a un qualsivoglia simulacro degno dell'esemplare stratagemma. Per tale motivo, ricordo con tenerezza il gesto di questo grande portoghese, e mi immagino, fantasticando, che se c'è un paradiso per gli imbroglioni, come risulta vi sia per i buoni, lì non dev'essere venuta meno l'accoglienza degli stessi grandi maestri della realtà." L'espressione conto di Vigário trae origine dalla storia, vera, di un simpatico imbroglione che si presentava come erede di un ricchissimo vicario portoghese, e che, ai primi dell'Ottocento, si imbarcò da Lisbona per il Brasile, e tornò poi tranquillamente in Portogallo lasciando la sua attività a Rio de Janeiro soffocata da "pagherò", mai, ovviamente, pagati. La versione che ho voluto proporvi, è quella del famoso scrittore portoghese Fernando Pessoa (cui il suo paese ha dedicato la banconota da cento escudos), che gioca sull'equivoco tra il conto (termine che indicava, popolarmente, la somma di un milione di reis) e la parola conto nel senso letterale di racconto. E Vigário, in questo caso, è un cognome, scelto di proposito poiché gli imbroglioni erano detti vigarista. Pessoa suggerisce che i vigarista sono uomini d'onore, e lo spiega nel racconto che avete letto, pubblicato per la prima volta sulla rivista Sol nel 1926 (e da me illustrato, per l'occasione, con banconote dell'epoca ), con il titolo A un grande portoghese, narrazione esatta e commossa di che cos'è il conto do Vigário petronius1 punto
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si il conio di retro è molto simile ma non c'è identità, mi pare con nessuno dei retri citati nell'articolo1 punto
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