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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/30/18 in Risposte
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Io credo ancora nel contatto umano. Questo contatto è fondamentale in numismatica. Oggi sembra tutto raggiungibile tramite internet, monete e conoscenza. Non è così. Molte cose importanti restano sotto la superficie del mare web. Arka3 punti
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Vedo che la discussione è andata avanti con tanti spunti interessanti e condivisibili .. mi fa piacere. Volevo innanzitutto ringraziare @ART per la bella risposta e per essere stato quello che più di tutti ha cercato di elaborare e rispondere al mio spunto. Il punto non è: Numismatica elitaria fatta per pochi ( come ahimè alcuni vorrebbero ) vs Numismatica per tutti , ma piuttosto quanto l'attuale processo evolutivo delle case d'aste, sempre più monopoliste del mercato, non soltanto possa arrecare alla categoria dei commercianti ma indirettamente anche a chi si vuole avvicinare al settore della numismatica. @principesax scrive che oggi molti commercianti organizzano anche vendite all'asta in risposta ai tempi .. verissimo ! Dal punto di vista del compratore ( specialmente il neofita ) però non è lo stesso .. un conto è toccarla in mano la moneta e sentirsela contestualizzata ( storia , tecnica di coniazione, conservazione etc ) , un conto è vederla in foto , fidarsi della descrizione e nel caso riceverla dopo qualche giorno dentro una busta. L'aumento dei prezzi è anche una conseguenza di questo processo , nessuno oramai è intenzionato a disfarsi della propria collezione vendendola ai commercianti e questo comporta che quest'ultimi siano "costretti" a comprare loro stessi alle aste : questo porta ad una spirale-prezzi senza fine. Con questo non voglio assolutamente demonizzare le case d'aste anzi , la loro espansione soprattutto dovuta ai mezzi informatici ha reso un grande servigio alla numismatica: permettendo a studiosi di scoprire nuove varianti a distanza di continenti , tuttavia volevo dire che a mio avviso la loro espansione non è solo rose e fiori , ma sotto un punto di vista economico-culturale potrebbe anche avere delle sfumature negative. Ha ragione Mario nello scrivere che servirebbe un' associazione come Q.D.Cordusio in ogni città italiana , sarebbe veramente molto bello ! Per ora godiamoci i circoli che mi sembra stiano pian piano ritornare ad organizzare e fare divulgazione3 punti
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Per chi ha...ed ha letto il Manuale..la Piastra del 40 è davvero molto rara... avevo annotato si è no.. 2/3 pezzi. Appena ne è venuta fuori una...questo il risultato. È un nuovo tipo...ho offerto fino a 200..poi mi sono fermato...era in commissione. Ma sono contento per l'acquirente...di sicuro avrà letto il Manuale.2 punti
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Vero . Anche se credo che a noi non ci batte nessuno (basta vedere cosa sta accadendo con la storia della candidatura olimpica italiana per il 2026... ogni opportunità per il Paese si trasforma in una guerra d'egemonia politica. Tristissimo... chiedo scusa per il piccolo off-topic)2 punti
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I due volumi sono del 2012. O = Obverse (di questa tipologia sono censiti 11 coni di dritto) 90.33 = della serie 90 è il numero 33 2519 è la numerazione progressiva per il censimento delle emissioni di Populonia2 punti
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Perché te la prendi così, Reboldi? Io non ho visto professori; piuttosto c'era un po' di pudore a segnalare delle anomalie moderne su una moneta di cui eri entusiasta, che avevi già comprato e comunque non di eccessivo valore. Da parte mia la vedo così. Credo poi che la possibilità di domandare sul forum ci sia sempre, anzi occorre diffidare dagli acquisti di impeto incalzati dalla fretta. Infine di nuovo non te la prendere troppo; non mi sembra ti si sia accusato di nulla. Ed errori ne abbiamo fatti tutti e continueremo a farne. Ma se mi consenti sarà quasi sempre per responsabilità solo nostra, non cercando scuse. Credo tu condividerai che le monete false o restaurate da capo a piedi perfette, con i giusti strumenti di analisi, sono davvero molto poche. Ciao e alla prossima.2 punti
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Una domenica con tanto caldo al Cordusio, una Milano comunque viva con turisti, appassionati e tanti amici. Il protagonista comunque rimane sempre lui, il Gazzettino, anche stamane le domande erano a quando il nuovo numero, mai appagati questi appassionati, ne vorrebbero uno al mese..2 punti
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Molto è dovuto anche al fatto che la nuova generazione, più sensibile alla tecnologia come aspetto proprio culturale, ha portato ad una rivoluzione espressiva. Oggi il linguaggio è diverso, la comunicazione prende atto e si diversifica. Quindi si e ok allo sviluppo e al processo di crescita, ma attenzione perchè qui rischiamo di isolarci, e la soluzione alla vita non è tutta e solo nel web. Io il mezzo tecnologico lo uso da circa trent'anni, dai primi albori, ma quello che ho imparato e acquisito lo devo principalmente al gruppo.. Ovviamente parlo di gruppi reali e non virtuali, tutto deve essere vissuto direttamente in prima persona, confronto diretto su tutto, lo stare insieme diventa fondamentale, l'isolamento porta inevitabilmente al pululare di aste e nulla più, con quello che comporterà, inesperienza, titubanza, sentito dire, solo fotografie, qiualche video che lascia il tempo che trova e cosi via..2 punti
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@favaldar.. nel mio Manuale c'è; sono stato molto, molto attento a catalogare i 6 Ducati di Ferdinando IV. Sono riuscito anche a selezionare nuove tipologie e suddividerli in ordine alle maestranze in zecca. Questo è al nr. 203 pag. 117 R2. È un conio "ibrido" nel senso che hanno utilizzato il rv dei tipi precedenti senza la collana dell'ordine di S. Gennaro e il dritto dei tipi successivi, quelli a partite dal 1770.2 punti
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Dunque stiamo parlando di un grosso da 2 soldi Crippa 4, c'è anche una tipologia il Crippa 5 con scudo più piccolo e che interrompe la legenda, il Crippa lo cataloga così : FILIPV MARIA ANGLVS DM S AMBROSIVS MEDIOANI E' segnalata comunque la variante con ABROSIV, sono monete che hanno diverse varianti per le legende2 punti
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Bella domanda.. Basta semplicemente guardarsi in giro per capire, le risposte le abbiamo sempre a portata di mano. Tira oggi, tira domani, prima poi la corda si rompe.. Bisogna tornare ad incontrarsi, bisogna tornare a confrontarsi, bisogna incominciare di nuovo, bisogna capire che non esistono solo le alte conservazioni, bisogna capire che la numismatica non è una gara, bisogna capire che esistono altri periodi e altre aree che potrebbero allargare la mente, bisogna comprendere chi non ha abbastanza denaro, bisogna capire che alcuni tondelli hanno più fascino di altri intonsi.. Insomma, questa immensa corsa al collezionista, ha fatto più danni che altro.. Molti sono fuggiti, altri si sono depressi, altri ancora hanno capito che spendere tutto quel denaro non portava a nulla e non faceva crescere. Nulla contro le aste, anche se preferivo i listini a prezzo fisso, ma cosi non si va da nessuna parte.. I commercianti sono sempre stati una pietra miliare per l'appassionato, il contatto umano, i consigli, le emozioni provate insieme, le chiacchiere, le confidenze, la crescita, i tondelli guardati direttamente visionati in tutto e per tutto, insomma altro pianeta. La numismatica ha bisogno di riprendersi il suo ruolo aggregativo, e non solo speculativo come si sta dando modo di pensare. Avvicinatevi ragazzi, uscite di casa, confrontatevi con tutti, frequentate i convegni, i mercatini, uscite dalla tana, stare isolati non fa crescere, frequentate i circoli, andate alle conferenze, la vita è fuori dalla tastiera... Infine se proprio non potete, scrivete qui sul forum, crescerete insieme a noi, ma scrivete, scrivete e poi scrivete ancora, sarà bellissimo, ma questo lo capirete dopo.. Eros2 punti
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@cipa io leggo ABROSIV' al dritto . Ora io non sono un intenditore della monetazione milanese quindi non saprei dirti ... sul Crippa non viene citata ?2 punti
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DE GREGE EPICURI In Francia ho preso recentemente questo bronzetto di circa 17-18 mm (non ho qui il peso), ve lo mostro perchè non si trova facilmente. Scusate la qualità delle foto, non sono a casa e la strumentazione non è delle migliori; inoltre, la moneta non è certo splendida. Zecca di Roma (RT). Al D., la testa velata del defunto Costanzo, e la scritta: DIVO CONSTANTIO PIO PRINC Al R., leone (direi ruggente) verso destra, legenda: MEMORIAE AETERNAE. La moneta è stata emessa ovviamente da Costantino, dovrebbe essere la RIC 124 (o 125? col RIC litigo sempre), ed è l'unica di questa serie a riportare la titolatura PRINC (principi), di cui non trovo una chiara giustificazione. Teniamo conto che i romani sui titoli erano molto precisi, direi intransigenti, anche dopo la morte!1 punto
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Bordo e perlinatura del tutto irregolari o mancanti, falso per truffare!!! Ciao Borgho1 punto
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Personalmente alcuni disegni dei 2 euro che "escono dai contorni" li trovo gradevoli. A me non dispiacciono!1 punto
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In Italia metterne d'accordo due è difficile, tre è un'impresa, oltre è pura utopia...1 punto
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Il sorprendente e' come tu riesca sempre a trovare non tanto le monete, ma le raffigurazioni che possano spiegare le stesse, grande opera divulgativa, sempre più rara purtroppo !1 punto
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Della legenda al R/ è anche importante rilevare la mancanza della S prima di ABROSIV', la legenda completa della moneta postata è: R/ . ABROSIV' MEDIOLAN. Nel BdN 32 sono catalogati ai numeri 927, 928, 929, 943, 947, 950 e 953 esemplari con la legenda che inizia senza la S, però hanno la legenda che continua con: MEDIOLAI, MEDIOLANI o MEDIOLA1 punto
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nodi fert e rosette tutti ben impressi.. si vede proprio che erano le prime battiture.. ?1 punto
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Salve gent.mi volevo chiedere se potete identificare questo pugnale arruginito che apparteneva ad un mio bisnonno. Se potrete vedrò di trovar modo di sdebitarmi. Cordialmente, Gorizia.1 punto
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Medaglia annuale ufficiale del Vaticano, anno V - 2017 Ag 986/1000 Grammi 40 Diametro 44 mm Artista: Mariangela Crosciotti Dritto: lo Stemma del Papa Rovescio: tema dei migranti che vengono salvati in mare1 punto
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ciao @adelchi! ero così preso dall'indovinello che ho dimenticato la risposta ? Io non lo spatinerei, ma stabilizzerei la patina, magari usando una lacca trasparente - in quanto se lo usi come svuotatasche potrebbe tingere cio che ci metti dentro o certi oggetti potrebbero rigare il fondo (io nel mio ci metto chiavi, orologio e portafoglio in cuoio). Esistono anche delle vernici fissative per disegni (in bomboletta), meno "aggressive" delle lacche classiche, non so però quanto siano resistenti ai graffi. Servus, Njk1 punto
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Se ci fosse una realtà come la nostra in ogni grande città, la nostra penisola sarebbe il paradiso della numismatica e di tutti gli appassionati, perchè non ci provate.. Realtà come il Cordusio a mio parere possono essere fattibili altrove, il modello e li a portata di mano, basta emularlo per la gioia di molti..1 punto
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Mi ricorda qualche decennio or sono quando vidi il mio primo sestante con patina verde incantevole, stavo svenendo per la bellezza e l'inusuale conservazione..fu emozionante, un caro amico che collezionava il mondo classico mi concesso questo privilegio.. il viaggio continua, e io mi godo lo spettacolo..1 punto
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Il n.6 è il n.13 mi piacciono di più... venendo alla moneta, forse questo acquisto è servito a chi L ha compra per capire cosa sia una moneta bulinata da una non... e non é poco. Certe cose si devono provare sulla propria pelle, in numismatica antica è fisiologico.... skuby1 punto
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Classical Numismatic Group > Electronic Auction 420 Auction date: 9 May 2018 Lot number: 371 Price realized: 260 USD (Approx. 219 EUR / 191 GBP / 261 CHF) Lot description: Anonymous. Circa 214 BC. Æ Sextans (23.2mm, 11.03 g, 3h). Grain-ear (first) series. Sicily mint. Head of Mercury right, wearing winged petasus; • • (mark of value) above / Prow of galley right; ROMA and grain-ear above; • • (mark of value) above. Crawford 42/3; Sydenham –; Type as RBW 143. VF, dark green and brown patina. Overstruck on an identifiable undertype. From the Andrew McCabe Collection. Ex Goodman Collection (Classical Numismatic Group 47, 16 September 1998), lot 1057. Unpublished overstrike, not in Crawford 1974 or 1985 or in Hersh 1953 or 1987. Whilst Punic war overstrikes are common, it is extremely rare to find a new denomination not recorded as an overtype. The undertype is indicated by a clear hair parting visible below Mercury's chin and other residuals that indicate a head of hair. This would usually indicate either Zeus from a Sicilian Ptolemaic bronze (Wolf and Lorber, NC 2011) or Poseidon from a Hieron II Syracuse bronze. However, the heaviest overstrike of the latter weighs 8.61 grams and the lightest of the former weighs 15.22 grams (RRC table XVIII). This coin is right in the middle at 11 grams. Other possibilities, such as Carthaginian triple shekels, are too heavy, Brettian coins with Zeus are too light, and whilst a Roman uncia (RRC 38/6 or 39/4) is the right weight, the visible hair parting precludes it. Indeed, a careful check of RRC table XVIII shows that from 300 listed overstrikes, not a single one is in the weight range of 9 to 14 grams from any issue except where a Roman uncia was involved. For the moment, this remains a mystery; I invite viewers or the purchaser to investigate further and let me know your views. [A. McCabe] Estimate: 150 USD ILLUSTRAZIONE: LA BATTAGLIA DELLE EGADI DEL 241 A.C. La battaglia delle Egadi fu la battaglia navale conclusiva della prima guerra punica (264 A.C. – 241 A.C.). Cartagine, dopo oltre 20 anni di scontri navali e terrestri, anche se sul mare restava dominatrice, si era dissanguata nella gestione della flotta e i suoi commerci erano rallentati. Anche Roma cominciava ad avere qualche problema nel chiedere rinforzi agli alleati e aveva dovuto sostenere tante spese per le battaglie navali e per i naufragi; inoltre Roma non aveva i soldi necessari per allestire nessuna grande flotta. Nonostante ciò, per la terza volta Roma decise di tornare sul mare e cercare di chiudere la partita. Roma all’ inizio della 1ª Guerra Punica non aveva grande esperienza navale, quindi dovette copiare le potenti navi cartaginesi (triremi = tre remi, quinqueremi = cinque remi) catturate durante scontri navali e dovette inventare una potente arma, che sarebbe servita a vincere: il corvo. Esso era uno strumento d’ abbordaggio, che agganciava la nave nemica per far diventare la battaglia navale uno scontro via terra. La fase finale e decisiva della 1ª guerra punica fu definita BATTAGLIA DELLE EGADI: essa avvenne il 10 Marzo del 241 A.C.. Il comandante romano era GAIO LUTAZIO CATULO; i comandanti Cartaginesi erano ANNONE (comandante delle truppe via mare) e AMILCARE BARCA(comandante delle truppe via terra). . La battaglia della sconfitta si svolse tra Levanzo e Trapani: Lutazio Catulo volle conquistare Trapani, che era già occupata dai Cartaginesi. Alcune flotte Cartaginesi ritornarono in patria lasciando meno protetta Trapani, che fu così conquistata dai Romani insieme alla città di Lilibeo (Marsala). A Cartagine, quando si seppe della spedizione romana, furono caricate le navi di cibo, bevande e persone in aiuto di Amilcare Barca. Annone voleva portare la flotta all’isola “SACRA”(cioè Marettimo), per scaricare i rifornimenti delle truppe terrestri e per avere delle navi più leggere e manovrabili e quindi più forti negli scontri navali ; ma Lutazio Catulo seppe dell’arrivo dei Cartaginesi e si preparò per uno scontro navale portando le navi nell’ isola di Egussa (Favignana). Il 10 Marzo 241 A.C. Catulo vide che la flotta Cartaginese avrebbe avuto il vento a favore. Riflettendo si rese conto che se avesse attaccato subito, le navi nemiche sarebbero state lente e cariche di merci e i Romani avrebbero potuto vincere facilmente. Catulo andò, quindi, a Levanzo dove aspettò il passaggio delle navi cartaginesi. Così iniziò la battaglia: Annone, per alleggerire le sue barche, ordinò di tagliare tutti gli alberi maestri, ma i Romani cambiarono la maniera di costruire le navi copiandole da quelle cartaginesi ed usarono i rostri situati a prua. I rostri dei Romani erano molto più evoluti e potenti dei rostri Cartaginesi. Inoltre le navi romane erano alleggerite al massimo e gli equipaggi erano stati tenuti in addestramento ed erano supportati da soldati di marina scelti. Per i Cartaginesi la situazione era opposta. Le navi erano cariche di merci, quindi lente nella manovra, praticamente inservibili per la battaglia; inoltre gli equipaggi erano completamente privi di addestramento ed erano stati imbarcati per l’occasione soldati di marina appena arruolati. Il risultato fu micidiale: inferiori nella manovra e nel combattimento, i Romani affondarono 50 navi cartaginesi e ne catturarono altre 70, provocando migliaia di morti. Lutazio Catulo tornò a Lilibeo, dove dovette gestire il bottino: circa 10.000 uomini erano caduti nelle sue mani. Inoltre, il comandante romano rinnovò l’assedio di Lilibeo e riuscì ad espugnare la città. Cartagine, pertanto, avendo subito alle isole Egadi una così sconfitta pesante in termini di uomini e soprattutto di navi, con le finanze esauste, dovette chiedere la pace a Roma. Dopo 24 anni di guerra si concluse così la prima guerra romano-punica.1 punto
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E finalmente l'ITALIA in una placchetta satirica dritto/rovescio di UMBERTO I 1868-19001 punto
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Ciao @nikita_ Questo Penny mi era sfuggito. E' veramente interessante, mai incontrato...1 punto
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Buongiorno a tutti, anche se co un po' di ritardo volevo ringraziare tutti coloro che si sono fermati un minuto a leggere la discussione e che hanno lasciato la loro opinione. Dopo i ringraziamenti volevo dire che ho accettato il consiglio di molti e.... vi allego una foto che esprime meglio il concetto Di nuovo grazie a tutti1 punto
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Ero in quarta elementare ed era il 1971, in quell'anno moriva un grandissimo Igor Stravinsky, compositore tra i più illustri del novecento. E nello stesso anno un tormentone imperversava a scuola.. Nella formazione era ancora presente Riccardo Fogli. Ricordo anche di due gemelline che mi facevano impazzire..1 punto
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@Mr. Coin hai omesso una cosa fondamentale: non si colleziona SOLO per rivendere, anzi quello non lo chiamo nemmeno collezionismo sinceramente. Chi colleziona per amore e non per rivendere, per come la vedo io, non butta via nemmeno un centesimo. Riguardo all'imagine profilo su FB, io personlamente ho messo spesso immagini di monete/banconote/francobolli come profilo e non sono daccordo con la tua analisi. Sono in migliaia a mettere come immagine di profilo qualcosa che non sia la propria persona (animali, luoghi, simboli ecc....) e non centra niente col fatto di "identificarsi con la propria passione", è solo un immagine che si ritiene gradevole, non ci vedo nulla di "malato" o allucinante come risulta dal tuo pensiero. Io ho una moneta come immagine di profilo ma nella realtà do priorità a tantissime altre cose nella vita che non riguardano il collezionismo quindi bisognerebbe conoscere bene i diversi casi altrimenti si rischia di cadere in sterili pregiudizi generalizzati.1 punto
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Buona sera, Monalisa : interessante l'oggetto che hai mostrato. All'apparenza si tratta di un dischetto (moneta, oppure medaglia) a cui in un secondo tempo qualcuno ha aggiunto una cornice in modo da renderla portativa, anziché praticarvi il solito devastante foro. Potresti dire se la cornice è realizzata in oro, o in quale altro metallo ? E il diametro di questa medaglia ? Potrebbe trattarsi di una moneta antica, una materia di cui non so nulla. Spero che altri frequentatori del sito riescano ad identificarla (prima di parlare di prezzi…)1 punto
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Ciao, la butto là. Mi sta bene il discorso sull'eccedenza di rame recepito dall'area anatolica ma quei territori erano già stati sotto dominio romano. Viceversa almeno a vedere gli ultimi esemplari proposti mi pare di notare che sono "di barra": non è che questa tecnica trova maggior applicazione a partire dal periodo di Marco Aurelio e magari si sia avuto un minor controllo nella precisione del peso ponderale? Ovvero, esplicitando maggiormente: abbiamo una barra metallica che viene tagliata a rondelli, dischetti (ovvero a "tondelli" ) con uno scalpello. Se non siamo esperti possiamo ottenere dei tondelli più pesanti (se temo di alleggerirli troppo) o viceversa troppo leggeri (se cerco di ottimizzare magari la resa). Oppure possiamo avere valori misti: se da una barra di tot lunghezza e peso devo ottenere tot tondelli allora magari all'inizio sarò più generoso, ottenendo sesterzi "sovrappeso" per poi magari ottimizzare la resa e ridurne lo spessore. Il punto è questo: le barre erano standardizzate come peso? Quindi sapevano che tagliando ogni 4 mm ottenevano tot peso? O magari dovevano ottimizzare lo spessore sulla base della sezione della barra (non standardizzata) e procedendo quindi per tentativi e magari potevamo avere i primi un po' sovrabbondanti? Mi sono spiegato? Minore il margine di errore per aurei e denari... materia prima più pregiata e sottoposta a maggior controllo. Eventualmente la tendenza era ad andare un po' sottopeso perchè il valore era comunque garantito e, magari, a economizzare la resa (pur riducendo il metallo fino presente). Vi paiono considerazioni condivisibili? Ciao Illyricum1 punto
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Alle 4 del mattino del 9 settembre si decide che il re e il governo abbandoneranno la capitale; su chi sia stato a prendere la decisione, a guerra finita, si è assistito per anni ad un rimpallo tra Badoglio, alcuni generali e il principe Umberto, ognuno che smentiva gli altri per non vedersi addossata la responsabilità di una decisione di fatto vergognosa <_< Arrivato a Pescara senza intoppi il lungo corteo reale prosegue poi per Ortona, dove si imbarca per Brindisi sul piroscafo Baionetta; ma il grosso dei fuggitivi rimane a terra, tra un'indescrivibile confusione, battibecchi e litigi: dalla nave qualcuno esorta: "Ovvia signori ufficiali, un pò di dignità! C'è tra noi il re!" Ma dal buio una voce anonima, risponde: "Sì, ma lui ce l'ha il posto per scappare!" :P petronius B)1 punto
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Grazie Pierguido :D Le banconote in realtà non sono granchè come conservazione, ma come sai meglio di me quelle italiane sono le più care <_< e a volte bisogna sapersi accontentare. E poi, trattandosi di biglietti che "hanno fatto la guerra" qualche segno devono pur averlo, non si può mica passare indenni attraverso un cataclisma come la seconda guerra mondiale; una banconota usurata ha una sua storia da raccontare, mentre un biglietto FDS, che ha passato quegli anni in fondo a un cassetto o nel caveau di una banca, non ha anima, non trasmette le emozioni che può darti il maneggiare un pezzo di storia, della nostra storia B) ciao. petronius :)1 punto
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Nel 1942 la necessità di poter disporre di maggiore circolante rese necessaria la riesumazione delle matrici Babetti, da tempo in disuso, in aggiunta ai consueti modelli Capranesi. Si ebbero così diverse emissioni, nei due tipi, da parte delle Officine della Banca d'Italia di Roma e, dal 28 agosto, de L'Aquila, nei tagli da 50 a 1.000 lire, per complessivi 10 miliardi e mezzo, cui si aggiunsero ancora una volta Biglietti di Stato e monete serie Impero. L'ammontare della circolazione, alla fine del 1942, era di oltre 79 miliardi di lire, con un incremento di più del 44% rispetto a prima della guerra. Adesso sì che l'inflazione cominciava a mordere :( Nell'allegato 1.000 lire "Regine del Mare" emesse dalle Officine de L'Aquila con decreto 28 novembre 1942. petronius :)1 punto
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Nell'esercizio 1940-1941 la spesa dello Stato si era triplicata rispetto agli anni della guerra d'Etiopia, con uno sbilancio fra entrate e uscite di circa 147 miliardi di lire, provocando i primi fermenti inflazionistici; purtuttavia il potenziale dell'inflazione, implicito nella situazione finanziaria e monetaria, non manifestava ancora pienamente i suoi effetti. Nell'allegato una delle più belle banconote italiane di sempre, il 500 lire "mietitrice", modello Capranesi, emesso con D.M. 15 luglio 1941. ciao. petronius B)1 punto
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Grazie apulian :) Nel 1941 l'incremento del circolante fu avvalorato da nuove emissioni, di taglio e modello analoghe all'anno precedente, per complessive lire 9.500.000.000. Nell'allegato un biglietto da 50 lire, simile a quello già postato da apulian, ma ancora stampato nelle Officine di Roma, con riferimento al D.M. 19 agosto 1941. petronius B)1 punto
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Alla cartamoneta della Banca d'Italia si aggiungevano emissioni di Biglietti di Stato (ristampa di 1 e 2 lire del 1939 e nuova tipologia da 5 lire) e monete della serie Impero. petronius1 punto
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Alla seconda guerra mondiale l'Italia era giunta militarmente impreparata e con un'economia indebolita dall'intervento nella guerra civile spagnola e dalla conquista dell'Etiopia e dell'Albania, avendo sostenuto spese per circa 240 miliardi di lire. Così per aumentare le entrate fu istituita l'IGE mentre per l'incremento del circolante si iniziò a stampare cartamoneta oltre i limiti della normale circolazione, primo passo di un sicuro processo inflazionistico <_< Si decise inoltre di trasferire le Officine della Banca d'Italia da Roma a L'Aquila (che iniziò ad emettere nel 1942) pensando così di tenere l'importantissima funzione di stampa delle banconote al riparo dai bombardamenti nemici; come vedremo, non servirà a nulla Dunque, dal 10 giugno 1940 o meglio dal D.M. 16.7.1940, datano le prime emissioni della Banca d'Italia in tempo di guerra, ancora stampate a Roma e così distinte, in base alle date dei decreti, tutti del 1940: -lire 1.000 del 16 luglio, 19 agosto e 19 dicembre; -lire 500 del 19 agosto, 22 novembre e 19 dicembre; -lire 100 del 16 luglio, 19 agosto, 23 ottobre, 19 dicembre; -lire 50 del 23 ottobre. per un totale complessivo di lire 11.800.000.000. Come potete notare i decreti si susseguivano a ritmo vertiginoso per incrementare oltre il dovuto la massa di circolante, ma l'inflazione non manifestava ancora i suoi effetti. Nell'allegato il biglietto da 100 lire modello Capranesi del 19 dicembre 1940. petronius1 punto
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