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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/01/18 in Risposte
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Nell’esaminare una moneta gli appassionati ed i professionisti del settore hanno un grande alleato l’INGRANDITORE. L’idea di creare un post su questo argomento è nata ascoltando alcuni commenti di collezionisti, quasi tutti riguardanti il potere di ingrandimento della lente usata, del tipo “la mia ingrandisce 30 volte!”, dicitura che si trova spesso sulle confezioni di lenti di produzione cinese o sul supporto che contiene la lente stessa, con l’obbiettivo di chiarire le idee su tale argomento. Ho volutamente usato il termine generico INGRANDITORE per indicare uno strumento che permetta l’ingrandimento dell’immagine di una moneta, in quanto abbiamo a nostra disposizione diversi tipi di questo strumento dai più semplici a quelli complessi. Il post sarà articolato in più parti (per una questione di peso delle immagini) e nel seguente modo: 1. I tipi di lenti 2. Le aberrazioni 3. Lenti semplici e composte 4. Luminosità della lente - Trattamento antiriflesso 5. Il potere d’ingrandimento 6. Il microscopio 7. Quale tipo di ingranditore usare in numismatica? 8. Quale lente acquistare? 1- I tipi di lenti Le tipologie di lenti ottiche sono due: divergenti o negative convergenti o positive. Le lenti negative rimpiccoliscono l’immagine e quindi per le nostre finalità si utilizzano le lenti positive. Le tipologie di lenti positive sono tre (fig. 1): · piano convessa (presenta un lato piano ed uno convesso); · convessa (presenta i due lati convessi, con diverse curvature, detta “asferica”); · biconvessa (presenta i due lati convessi, con una stessa curvatura). 2- Le aberrazioni Tutte le immagini che passano da un mezzo ottico meno denso (aria) ad un mezzo ottico più denso (vetro ottico, policarbonato ottico) subiscono delle alterazioni sia per quanto concerne la planarità dell’immagine, sia per quanto riguarda i colori -frange di colore ai bordi- (aberrazioni cromatiche). Se utilizzate una lente piano convessa per osservare un foglio a quadretti, potrete notare che l’immagine si presenta con i lati dei quadretti concavi (aberrazione a cuscino), mentre se utilizzate una lente convessa, i lati si presentano concavi (aberrazione a barilotto) -fig. 2-. Per evitare, parzialmente, queste alterazioni di planarità dell’immagine si deve utilizzare una lente, biconvessa, che, come abbiamo visto, presenta due diverse curvature dei suoi lati, detta “asferica”. 3- Lenti semplici e lenti complesse Le aberrazioni prese in esame nel punto precedente riguardano le lenti semplici (lente singola) ed allora per eliminare completamente queste alterazioni dell’immagine vengono realizzate le così dette “lenti complesse”. Le lenti complesse sono realizzate tramite l’accoppiamento di due lenti positive, generalmente due lenti piano convesse o due lenti biconvesse. (fig.3) fig.3 Queste lenti, dette “doppiette”, risolvono il problema della planarità, e vengono definite “aplanatiche”, ma non risolvono le aberrazioni cromatiche. Per eliminare queste ultime, è necessario interporre tra due lenti positive, una lente negativa, costituendo una “tripletta”, definita “aplanatica e acromatica”. (fig. 4). fig. 4 In commercio si trovano svariati tipi di lenti complesse, anche alcune che permettono di ottenere diverse tipologie di ingrandimento (fig. 5-5a). 4- Luminosità di una lente complessa - Trattamento antiriflesso L’assemblaggio di più lenti migliora la qualità dell’immagine dal punto di vista di planarità e cromaticità, ma diminuisce più o meno sensibilmente la luminosità della lente. La luminosità della lente è determinata dalla quantità di raggi luminosi che attraversano il complesso ottico ed è un fattore da valutare in funzione del suo utilizzo. Per ovviare a questo inconveniente i costruttori di lenti complesse, per alcuni prodotti, utilizzano dei trattamenti antiriflesso che fanno sì che possano passare il maggior numero di raggi luminosi possibili (fig. 6). Questo trattamento, che può essere “mono strato” o “multi strato” si può riconoscere osservando le lenti che presentano una leggera tonalità violetta (figg. 7-7a). Ovviamente le lenti che presentano queste caratteristiche hanno un costo decisamente superiore a quelle non trattate.6 punti
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Discussione davvero interessante, grazie a @matteo95 per lo spunto. Partendo da un fatto ovvio ("con l'avvento dell'era di internet il commercio numismatico è cambiato"), ci si sofferma a riflettere su di un aspetto chiave: è un bene o un male questo cambiamento? Nello specifico, è un bene o un male la proliferazione delle aste? E di seguito si contrappone l'attività della casa d'aste a quella del commerciante tradizionale. A mio parere questo è un primo punto discutibile: le aste non le fanno certo i "verdurai", come provocatoriamente (spero) qualcuno sostiene più avanti, ma quelli che prima erano semplici commercianti. Partendo magari dal negozio ebay e allargandosi poi ad altre piattaforme. Non credo all'esistenza dei "verdurai" per un motivo molto semplice: il dilettantismo in un hobby che vede un cospicuo giro di denaro come la numismatica non è immaginabile: il dilettante che si cimenta con il commercio farebbe la stessa fine dello sprovveduto che tenta l'affare su ebay: finirebbe pelato e triturato. Dunque non ci troviamo di fronte a uno scontro tra il vecchio commerciante e la nuova casa d'aste, ma a una trasformazione di molti dei primi nelle seconde. Certo il discorso non vale per tutti, ma solitamente a rimanere fuori dal cambiamento non sono i pilastri della numismatica ma i "tizi col bugigattolo delle monete" in centro e che rifilano spesso più "sòle" di ebay. Riguardo poi al "ruolo importante di formazione dei neofiti da parte dei commercianti" ci andrei MOLTO cauto: ci sono certo commercianti con questa vocazione, ma molti altri che si limitano a fare il loro lavoro: i commercianti. Ossia quelli che - come il caro verduraio - alla domanda "ma è buono il tuo prodotto e vale quello che costa" avranno una risposta univoca sempre pronta: a voi indovinare quale. Colleziono monete da un quarto di secolo, ho iniziato da bambino e di questi presunti "formatori" ne ho visti a iosa: francamente fosse per loro avrei fatto meglio a collezionare figurine. Ripeto: poi ci sono poi i maestri che formano nel modo corretto i giovani (faccio anche un nome, per incoraggiarlo a proseguire in questo modo visto che alla fine è un giovane pure lui: Fabio Grimoldi, e chi lo conosce mi capisce), ma prima che dai "maestri" io la numismatica la farei dipendere dai libri: sia ognuno anzitutto il maestro di sé stesso, poi il confronto sarà un passo successivo. Quando si sa di cosa si parla quando si parla di monete. Perché la numismatica è anzitutto questo: CULTURA dannazione, CULTURA! Non posso far altro che applaudire poi il caro @eracle62 quando dice " bisogna capire che non esistono solo le alte conservazioni, bisogna capire che esistono altri periodi e altre aree che potrebbero allargare la mente, bisogna capire che alcuni tondelli hanno più fascino di altri intonsi": questa potrebbe essere la mia filosofia, da collezionista onnivoro quale sono - spazio dalle antiche alle preunitarie, laddove mi porta il fascino della Storia - ma non cerco mai alte conservazioni, preferendo anzi spesso le monete che portano su di sé i segni della vita vissuta... Bene, stando al mercato - e a quello che i commercianti propagandano - io sono un demente che raccoglie solo ciarpame. Un amico commerciante mi ripete che dovrei "comprare meno monete ma cercare le alte conservazioni", ché poi "le vorrò cambiare e nessuno vorrà i miei BB"... intanto è passato un quarto di secolo e di monete ancora non ne ho volute cambiare, anzi amo ognuna di loro, quindi evidentemente la mia è una tara molto pervicace. Concordo poi sull'importanza dei convegni: ero un grandissimo estimatore di Vicenza numismatica, d'altra parte sono di formazione un numismatico accademico; amo meno il Cordusio - e francamente, non abbiatene a male, trovo un po' stucchevole tutta questa incensazione di una realtà sicuramente meritevole ma con i suoi limiti: sono stato al Cordusio due volte e in una di queste sono stato truffato in una maniera tanto spiacevole quanto quasi mai mi è capitato in 25 anni di mostre, mercati e mercatini in giro per tutta l'Italia e l'Europa. Per la formazione a mio parere risulta più efficace un luogo (o non-luogo se preferite) come lamoneta: tante voci a confronto, nessun interesse in ballo, ogni discussione è una vera tavola rotonda. E se è vero che le monete vanno viste dal vivo, è anche vero che la fotografia digitale con il famoso "formato pizza" ci permette di osservare dettagli che dal vivo ci sogniamo, specie se non in un ambiente attrezzato (come capita molto spesso ai convegni) e con tutta la calma del mondo per lo studio, elemento anche questo determinante per l'accademico che è in me. Una cosa su cui non concordo assolutamente è che internet abbia portato a un aumento dei prezzi. E' vero esattamente il contrario, come qualsiasi commerciante con un'esperienza pluridecennale potrà confermare. L'aumento esponenziale (globale!) dell'offerta fa sì che, per le più elementari leggi dell'economia, il prezzo risenta della concorrenza. L'aumento si nota per le alte conservazioni, come effetto collaterale: è internet che ha contribuito alla mania del FDC. Faccio un esempio semplice: 25 anni fa collezionavo regno d'Italia. Cercavo i 2 lire Aquila: nella mia zona li possedeva un solo commerciante, in conservazione attorno al BB (più sotto che sopra). Prezzo: duecentomila lire l'uno. Mi feci regalare il 1907 per Natale e il 1906 per il compleanno. Erano i gioielli della mia collezione. In questo momento, su ebay trovo in vendita 83 pezzi del 1906 e 74 del 1907... ovvio che se volessi acquistarne uno lo pagherei radicalmente meno di quanto feci allora. La conseguenza è che con l'abbondanza di offerta si vada a cercare dunque l'eccellenza, ed è lì che i prezzi tornano a salire: tutti possono avere il pezzo circolato, ma pochissimi il FDC, e per quello si riattiva l'effetto che portava me nel 1994 a svenarmi (anzi, a far svenare i miei genitori) per l'Unico Pezzo Disponibile. Ora mi rendo conto di esser stato esageratamente prolisso e mi fermo qua... il resto dei miei pensieri son già stati perfettamente espressi da @bizerba62. p.s.: un'ultima domanda: non ho capito cosa si intenda per casa d'aste "pop"... qualcuno me lo sa spiegare?4 punti
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E Cercando di avere la possibilità di visionare direttamente più tondelli possibili, da casa non si vede abbastanza.. L'esperienza vera si fa sul campo.. In prima linea, ai convegni alle conferenze, partecipando e iscrivendosi ai circoli e alle associazioni. A volte si ha la soluzione di tutto a portata di mano, di una semplicità imbarazzante.. E continuiamo a chiederci il perchè e il percome... Solo attraverso il dialogo e il confronto diretto si cresce veramente, è qui che entra in gioco il gruppo, si il forum mette le basi ma poi il resto va vissuto di prima persona, e un'equazione semplicissima. Io ho appreso in mezzo secolo di numismatica, la mia conoscenza in gran parte vivendo l'ambiente, frequentano numismatici di livello o semplici appassionati, il Cordusio mi ha aiutato in questo, ma sempre sul campo, perchè ricordiamoci che tutti ci donano in un modo o nell'altro, bastano anche dei semplici mercatini a volte, li si trovano tutti poi.. Avanti con i confronti, avanti con i pranzi ai convegni, avanti con gli aperitivi numismatici, avanti ad incontrarsi in qualunque ambito, siamo tutti ricchissimi cominciamo a donare anche agli altri.. Pensate solo quanti siamo qui sul forum, una giornata magari in centro italia tutta dedicata a noi, con tondelli da vedere, amici da riincontrare, volti nuovi da conoscere, sarebbe la giornata delle giornate della numismatica un'evento storico, almeno lasceremmo qualcosa ai posteri tutti nel nostro piccolo, e finalmente sarebbe il trionfo.. A volte basta poco..4 punti
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Non so bene come cominciare questa risposta in quanto molto anzi moltissimo è già stato detto. Da parte mia ormai mi reputo un veterano dell'euro nonostante la mia età (anno 1986). Ho cominciato collezionando le lire usate tutte i giorni, cercando di mettere da parte tutte le annate e tipologie che mi capitavano sotto mano con fierezza e tanta soddisfazione quando trovavo pezzi vaticani e sammarinesi. Ma ormai la Lira era già alla fine del suo percorso e decisi di proseguire con l'euro (all'inizio solo l'emissione italiana) e dal 2004 con tutte le nazioni grazie ai commemorativi. Nel 2009 subii una grande batosta collezionistica con il furto delle mie monete circolate. Mi fermai fino al 2012 quando decisi di ricominciare non con poca fatica e sacrificio. L'ero per me è soddisfazione, storia, cultura e arte tutto racchiuso, ma anche attualità, l'euro mi ha fatto imparare molto di questa nostra Europa. Quindi la vedo come una collezione per tutti dai più o meno giovani, collezione che sa dare bellissime soddisfazioni e grande interesse culturale. Un saluto a tutti Ale3 punti
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Come giustamente già detto, le fregature sono sempre dietro l'angolo, sia che si tratti di ex verdurai convertiti alla numismatica oppure di rinomate case d'asta. E allora come fare per evitare di prendere le "sole"? L'unico metodo che conosco è lo studio approfondito delle monetazioni che interessano, prima di comprare bisogna documentarsi molto bene. Oltre alla lettura di testi specifici, è poi fondamentale vedere "dal vivo" tante monetine, frequentare le varie associazioni numismatiche, scambiarsi pareri e opinioni, insomma piano piano bisogna farsi le ossa. Infine diffidate sempre da chi vi propone "l'affare del secolo", perché si tratta ( nel 99% dei casi) di una grossa "sola". Saluti3 punti
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8- Quale lente acquistare? Spesso e volentieri quando è il momento di acquistare una lente di ingrandimento la soluzione più utilizzata è quella di andare sui vari siti web e acquistare quella più conveniente economicamente. Questa scelta porta ad avere, tranne alcune eccezioni, uno strumento che non risolve le problematiche, esposte in precedenza, con il rischio di crearci anche qualche problema alla viste se lo strumento è usato con frequenza. La nostra attività di analisti nel settore diamanti, prima di iniziare lo stesso percorso per le monete, ha sicuramente influito sulle scelte strumentali, ma sugli strumenti è sempre opportuno adottare il detto “chi più spende meglio spende”. Qui di seguito indico marche di lenti professionali, che come tali hanno costi abbastanza elevati, ma sia per la qualità ottica sia per quella costruttiva, sono strumenti che dureranno per tutta la vita, unitamente al alcune lenti più economiche che però hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione. Intanto iniziamo a dire che le lenti possono essere costruite sia in cristallo ottico sia in policarbonato ottico. Ambedue i materiali possono essere trattati con i processi antiriflesso. Le lenti in cristallo ottico, generalmente subiscono anche un trattamento antigraffio, cosa che non accade per quelle in policarbonato. Questo fa sì che le prime hanno un costo decisamente più elevato rispetto alle seconde. Due parole sulle lenti di produzione cinese di basso prezzo. Sono realizzate con vetro non ottico, quindi presentano molti difetti, dalle piccole bolle alle tensioni interne, e quindi veramente di scarsa qualità e l’utilizzo a lungo andare può creare qualche problema alla vista. Detto questo diamo un elenco delle lenti di qualità ed i relativi prezzi di mercato: Zeiss D 36 (fig.11): 3X+6X per avere 9X, aplanatica e acromatica 120-150€ Eschenbach 3+6=9 (fig.12): 3X+6X aplanatica e acromatica 190-210€ Bausch & Lomb (fg.13) 5X asferica in policarbonato ottico 20-30€ Bausch & Lomb (fig.14) 4X in cristallo ottico 20-30€ Per le 10X: Bausch & Lomb (fig.15) 10X tripletta aplanatica e acromatica 50-60€ Belomo (fig.16) 10X aplanatica 50-60€ Nikon (fig.17)10X aplanatica 80-90€ Zeiss D40 (fig.18): 10X aplanatica e acromatica 90-120€ Schneider (fig.19): 10X aplanatica e acromatica 180€ Per le cinesi posso consigliare due lenti munite di illuminatore LED, molto comode nei convegni, dove l’illuminazione è sempre problematica; non conoscendo la marca alleghiamo solo le foto. La prima (fig.20-20a) è una 4X diametro 35 mm che permette l’osservazione dell’intera superficie di una moneta anche di grande modulo. L’altra (fig.21) è una 10X di buona qualità con lenti in vetro ottico ed un illuminatore circolare molto utile. Costi: 2-8€ la prima, 30€ la seconda. In questo panorama, non voglio trascurare le lenti di produzione russa degli anni ’70-‘80, che sono manufatti di alta qualità ottica e ancora si possono reperire a prezzi molto contenuti. Qui di seguito alcune foto di questi prodotti (fig.22>26). Conclusioni Credo di aver fornito un quadro abbastanza completo delle caratteristiche degli ingranditori, comunque rimaniamo a disposizione per chi volesse ulteriori approfondimenti sull’argomento, o chi avesse difficoltà di reperimento. Grazie per l’attenzione3 punti
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5- Il potere d’ingrandimento di una lente Argomento delizia e cruccio degli utilizzatori! Determinare con precisione il potere di ingrandimento (PI) di una lente, è cosa abbastanza difficoltosa, ma c’è un metodo che permette di avere un risultato apprezzabile, senza dover ricorrere a formule complesse. Misurate, in millimetri, la distanza di messa a fuoco che corrisponde alla “lunghezza focale” (LF) della lente che state utilizzando (fig. 8). Dividete 200 con la misura che avete verificato e otterrete il potere di ingrandimento (approssimativo) della vostra lente. Es.: LF=20 mm PI= 200/20= 10X; LF=50 mm PI= 200/50= 4X Da questi esempi si può capire che maggiore è il PI, minore è la LF, quindi quando leggete su una lente (spesso avviene su prodotti cinesi!) 30X o 40X, quanto dovrebbe essere la LF? Basta fare 200/30X=DF 6,666 mm o 200/40X=DF 5 mm, che significa che dovreste tenere la lente a una distanza di 6,5 mm o 5 mm dall’oggetto, cosa che manualmente è praticamente impossibile! Con le lenti manuali si possono raggiungere al massimo i 20X (LF= 10 mm) e bisogna fare un bell’allenamento per utilizzarle, anche perché presentano un campo visivo alquanto ridotto. 6- Il microscopio Il microscopio è un ingranditore complesso, costituito da un sistema di lenti che permette di arrivare anche ad altissimi ingrandimenti, mantenendo planarità e assenza di aberrazioni cromatiche. Ne esistono diverse tipologie in funzione degli esami che si devono eseguire. Per l’utilizzo in campo numismatico, sia per la verifica di genuinità di monete antiche sia per operazioni di restauro, il più indicato è il “microscopio stereoscopico”, che permette una visione tridimensionale della moneta. Di questo tipo ne esistono due versioni con diversi sistemi ottici (fig. 9) In alcuni casi è necessario utilizzare anche un altro tipo di microscopio, il “microscopio metallografico” che permette di esaminare la superfice del metallo eseguendo osservazioni specifiche ad alti ingrandimenti, con un sistema di illuminazione particolare come si può vedere dalle figg. 10 e 10a. 7- Quale tipo di ingranditore usare in numismatica? Girando per convegni, spesso, abbiamo notato che sia collezionisti che operatori, per verificare lo stato di conservazione di una moneta, spesso utilizzano lenti da 10X, che riteniamo non adeguate a tale scopo. Se teniamo conto che tali tipi di lenti vengono utilizzate come standard internazionale nel grading dei diamanti dove è necessario individuare i più piccoli difetti, va da sé che tale strumento non è adatto per il grading numismatico, pena incappare in un giudizio completamente sbagliato, valutando difetti del metallo che in realtà tali non sono. Per tale attività riteniamo che le lenti più adatte sono quelle con un potere d’ingrandimento 4-5X, che dovrebbe essere adottato come standard operativo, in maniera che tutti noi sapremmo vedere i difetti allo stesso modo. Tale potenza d’ingrandimento permette di stabilire la maggiore o minore visibilità di un difetto, permettendo allo stesso tempo la completa visione della moneta in esame. L’utilizzo di una lente 10X va riservata per l’esame dei particolari che permettono di stabilire la genuinità di una moneta quando non si ha a disposizione un microscopio. Per chi si dedica al restauro monetale, invece, è assolutamente necessario utilizzare il microscopio stereoscopico con un adeguato illuminatore. Fine seconda parte3 punti
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Poco tempo fa....ho preso questo Grano....perchè mi piace moltissimo; appena ho tempo lo devo misurare perchè mi sembra di diametro più largo dello standard....mi è sembrato tale a vista...quindi "preso"; sono sempre molto curioso.2 punti
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Non ho ancora capito dove convenga andare......al Cordusio? Con la mia sono 10 citazioni in questo topic.2 punti
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volevo ringraziare pubblicamente l'Ufficio Vaticano nella persona del Sig. Caprilli del customar care per avermi, con estrema gentilezza, reperito una capsula sostitutiva che avevo segnalato qui qualche tempo fa danneggiata e di difficile reperimento.2 punti
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Intanto potete vedervi Quelli del Cordusio, che poi si puo' sempre implementare... https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ2 punti
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Credo sia una riproduzione montata su oro a bassa caratura tipo questa https://www.amazon.com/Reproduction-Pendant-Crisol-Jewelry-Shipwreck/dp/B01MUFTI8S Lo stemma, come già detto da chi mi ha preceduto, è quello dei reali di Spagna, probabilmente Filippo V.2 punti
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Sperando di fare cosa gradita , essendo un argomento a me particolarmente interessante come anche il mio nickname conferma , inizio questo primo Post narrando la storia delle Legioni cesariane facendo riferimento come fonte primaria a quanto ha raccontato Cesare nel De Bello Gallico e Civili a proposito delle battaglie combattute da queste Legioni nella conquista della Gallia , le stesse che poi lo seguiranno fedelmente nella guerra civile contro Pompeo ; oltre al De Bello Gallico e Civili e di Wikipedia , per successive notizie , seguiro' per maggiori informazioni anche un altro rarissimo testo di parecchi anni fa sull' Esercito Romano : Legio , Storia dei soldati di Roma , testo pubblicato dall' Esercito Italiano nella sua Rivista Militare , nelle Sezioni : Quaderni in formato libro , testo specialistico scritto da una Prof.ssa in Lettere Classiche e Archeologia e da un alto Dirigente dello Stato . A completamento del presente argomento seguira' poi un secondo Post sui Legionari Imperiali . Per dare un ordine alle Legioni di Cesare ne seguiremo una breve storia e l' evoluzione in base alla loro numerazione , iniziando quindi dalla prima legione cesariana , la Legio VII . LEGIO VII : questa Legione fu arruolata nella Gallia Cisalpina che corrispondeva alla Pianura Padana e a tutti i territori che gravitavano intorno al fiume Po ; ebbe il battesimo del sangue a Bibracte , successivamente insieme alla Legione XII combatte' al fiume Sabis , forse l' attuale Sambre , contro i Nervi e i loro alleati ; fu anche una delle Legioni che con Cesare misero per prime piede in Britannia dove cadde in una imboscata tesa dai Britanni ma reagi' veementemente anche grazie al tempestivo soccorso portato da Cesare ; partecipo' poi alla seconda spedizione in Britannia . Tornata di nuovo in Gallia per arrestare una sollevazione dei Celti partecipo' vittoriosamente alla battaglia svoltasi vicino Lutetia Parisiorium , Parigi , insieme ad altre due Legioni disponendosi all' ala destra , quella piu' importante dello schieramento romano . Terminata la conquista della Gallia , la Legione VII combatte' con Cesare in Spagna nel 49 , a Farsalo nel 48 e in Africa nel 46 . Venne sciolta nel 46 al termine della guerra africana , ma nel 44 fu rifondata da Ottaviano combattendo con successo a Filippi . Durante l' Impero di Claudio venne rinominata Legio VII Claudia con il Toro come simbolo di Legione , da questo momento combatte' per l' Impero un po' ovunque finche' le sue ultime notizie si arrestano nell' area danubiana in Mesia , Viminacium , anno 400 circa . LEGIO VIII : non e' dato sapere quando e dove venne costituita in quanto al tempo di Cesare era gia' presente nella Gallia Cisalpina , serbatoio principale per le Legioni di fine Repubblica , combatte' i Gallia con Cesare al fiume Sabis insieme alla Legione XI e alla VII , combattendo e vincendo inizialmente i Viromanduri e poi i Nervi accorsi in aiuto agli alleati , partecipo' all' assedio di Gergovia dove avvennero fatti eroici da parte di due Centurioni e di alcuni Legionari , tutti della Legione VIII . Durante la guerra civile contro Pompeo la Legione VIII raggiunse Cesare a Corfinio , fu poi presente a Farsalo e a Tapso , finche' finita la guerra fu sciolta ; venne poi rifondata da Ottaviano nel 44 combattendo a Filippi e a Modena ; ebbe come simbolo di Legione il Toro . Nel periodo imperiale divenne la Legione VIII Augusta rimanendo nell' area danubiana renana , partecipando ad alcune spedizioni in Britannia . Scompare nel tardo Impero , ultima dislocazione conosciuta : Germania Superiore . Argentorate , anno 406 . A seguire Legio IX1 punto
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La ringrazio, troppo gentile. Il testo è di immediata comprensione. Lo acquisterò!1 punto
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Ero con il cell. e non riuscivo a caricare....adesso si; ecco il rovescio. Secondo un mio parere, questo 10 Tornesi...qui, in alta conservazione...ci vogliono parecchi soldini...... !! Magliocca 675, pag. 365.1 punto
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Mah ...credo che un mercato, un punto di riferimento, un teatro numismatico come questo, e non lo nomino, non esista in Italia, aggiungiamoci che Milano e' un bel bacino, ci sono tanti che transitano e un raduno così ogni domenica e' un toccasana, ci vorrebbe in ogni città, può piacere poi o meno, ma questo e'...1 punto
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Gettone turco/Ottomano Mahmud II (Anno 622 del calendario islamico). Ottone: 8,85 g, 38 mm. https://en.numista.com/catalogue/pieces61570.html1 punto
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@bizerba62 io personalmente ho notato che specie nelle aste per tutti si verificano con maggiore frequenza casi di errata identificazione, anche evidenti. Giusto l'altro giorno un utente del forum, che pure ha scritto in questa discussione e che si diletta a raccogliere monete di genova , mi ha mandato un messaggio whatsapp con il link di un lotto in asta che gli interessava ( solitamente ce lo diciamo a vicenda così da evitare di rilanciarci a vicenda ) pensando che fosse, avendo letto la descrizione del catalogo, un quartaro. Si trattava invece di un banalissimo e comunissimo denaro tanto che nonostante la bassa stima gli ho consigliato di evitare. Distinguerli è molto semplice, ma posso capire che per un neofita o un banale raccoglitore la fregatura è dietro l'angolo.1 punto
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Quanto riportato da Flavio Vegezio Renato è estremamente interessante. Riassunte in 5 righe i motivi che hanno portato al successo della Repubblica prima, e dell'Impero poi.1 punto
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Riporto a conclusione dell' argomento quanto scrisse Flavio Vegezio Renato che fu un funzionario imperiale e scrittore romano vissuto tra il 350 e 400 circa . Appartenne al ceto più alto dell' aristocrazia tardoromana , fu autore dell’ "Epitoma rei militaris" , ma non fu un soldato di professione . Il nome Renatus e il fatto che riporti la formula del sacramentum militare , nell’ Epitoma (II , 5) , fanno pensare che sia stato di religione cristiana . Epitoma rei militaris , libro I ,1 : "I Romani sottomisero il mondo intero esclusivamente per l' abilita' nell' uso nelle armi , per l' organizzazione disciplinare negli accampamenti , per l' impiego dell' esercito . Infatti quale successo avrebbe mai potuto conseguire il limitato numero dei soldati romani contro la moltitudine dei Galli ? come avrebbero potuto i Romani , di modesta statura , sovrastare i gagliardi Germani ? E' altresi' inconfutabile che gli Iberici erano piu' numerosi di essi e piu' vigorosi nel corpo . La scaltrezza e la ricchezza degli Africani furono sempre superiori a quelle dei nostri soldati ; nessuno pote' mai dubitare che i Greci soverchiassero la nostra stirpe nel sapere e nell' arte"1 punto
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Non capisco perché un'asta "per tutti" dovrebbe essere gestita da "venditori di frutta e verdura", incompetenti e cialtroni. Chi l'ha stabilito? Già oggi ci sono diverse aste che offrono monete per tutti e non mi pare che siano organizzate da incompetenti solo perché i prezzi delle monete in vendita sono bassi. Francamente mi sfugge l'equiparazione aste per tutti = venditori cialtroni. Mah. M.1 punto
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Buongiorno a tutti, io l'unico canale che conosco di numismatica è questo https://www.youtube.com/channel/UCd9kEnrrT7J5hlkepb9PiFg/videos. Per quanto riguarda la creazione di un canale Youtube che parli della numismatica si può fare, ma non vi aspettate tante views e iscrizioni...Per arginare questo inconveniente si possono portare altri contenuti, argomenti etc in modo tale da attirare più persone. Io avevo l'idea di creare un canale Youtube incentrato sulle curiosità storiche, talvolta accompagnato da qualche gameplay solamente di giochi storici e video su qualche moneta riguardante il periodo storico riportato nel gioco (esempio gioco ambientato nel periodo napoleonico ---> successivo video su 1 centesimo, 3 centesimi e 1 soldo di Napoleone).1 punto
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Purtroppo di contro ci sono video scandalosi come il canale di un signore che mostra le monete della Repubblica dei primi anni in condizioni MB dichiarandole "perfette, non circolate" o gente che mostra modi barabari di pulizia. Se volete farvi due risate amare ecco...1 punto
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Buongiorno. Approfitto per mostrarvi la mia, appena entrata in collezione, per un vostro parere... Saluti1 punto
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Ciao. Se parliamo di neofiti, francamente non capisco perchè l'acquisto di una moneta effettuato in un'asta "per tutti", dovrebbe esporli a rischi maggiori e diversi da quelli cui gli stessi neofiti sono esposti acquistando altrove. La casa d'aste, anche se l'asta è "per tutti", deve garantire il materiale che esita in asta nello stesso identico modo in cui garantisce il materiale delle aste "per pochi". Dire che il neofita deve "stare in guardia" quando acquista in un'asta "per tutti" (anche se poi, non avendo le conoscenze numismatiche, ci sarebbe da chiedersi come il neofita possa "stare in guardia"...) è un suggerimento che per il neofita (ma. direi, per tutti..) vale sempre e non è che valga di più se il suddetto acquista monete da un'asta "per tutti" piuttosto che altrove. Anzi, rispetto ad altri canali di vendita a cui un neofita solitamente si rivolge all'inizio della sua esperienza collezionista (ad es.: eBay), un'asta "per tutti" gli offrirebbe ben maggiori garanzie di sicurezza ed affidabilità. Se poi un neofita non ha neanche quella minima esperienza che gli consente di capire che cosa sta comprando, allora qualunque acquisto egli faccia (da eBay, da commercianti, da case d'aste "per tutti" e non, ecc.) sarà sempre e comunque per lui un "salto nel buio". Saluti. M.1 punto
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Chi volesse divertirsi a datare monete, epigrafi e iscrizioni varie sulla base della potestà tribunizia, delle acclamazioni imperatorie, della titolatura ecc. ecc. può procurarsi (e cercando bene si trova) il seguente volume: Dietmar Kienast, Römische Kaisertabelle. Grundzüge einer römischen Kaiserchronologie, Darmstadt 2004. Il testo è in tedesco, ma nulla di incomprensibile: per ogni imperatore vengono riportate in ordine cronologico tutte le cariche assunte, con le relative attestazioni epigrafiche, numismatiche e letterarie. Così, per esempio, se ho un Severo Alessandro TR.P. XIV, sfoglio il Kienast e trovo che tale indicazione è relativa al periodo che va dal dicembre 234 al febbraio/marzo 235.1 punto
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Bellissima iniziativa aacraf complimenti! Anch’io misi insieme a suo tempo una raccolta di scritti in memoria di un numismatico , carissimo amico, prematuramente scomparso. L’editore Morello, generosissimo, ci offri’ di pubblicare gratuitamente il volume e nacque “Iuvenilia” ... antesignano di tutti i concorsi prr giovani venuti successivamente. credo che pubblicare qualcosa in memoria di un amico sia uno dei modi piu’ belli per ricordarlo1 punto
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E arriviamo alla prima media, siamo nel 1973 e loro grandissimi uscivano con questo pezzo storico.. Vi posto una chicca un video promo del pezzo.1 punto
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È qui entrano in gioco le associazioni i circoli i mercatini, il popolo insomma, quello che ha reso moneta la vita e quello che da sempre la fa vivere.. Realtà come il Cordusio e il forum sono alla base di tutto quello è apprendimento e controinformazione, meno male che esistono..1 punto
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Però qui poi entrano in gioco i fattori che possono portarci a rendere appassionante il nostro amore per le monete, il fare divulgazione, anche qui su Lamoneta, il dare informazioni, il fare gruppo nei circoli, associazioni, il portarci sempre più sui valori, il far capire ai nuovi, giovani e non, che la moneta non e' solo commercio, il quanto vale, e' storia, studio, ricerca, identità, e qui ci vogliono poi i divulgatori, i commercianti qualificati che sappiano spiegare e condurre per mano gli appassionati, ci sono entrambi, certo i divulgatori senza interessi diventano sempre più merce rara ...mentre la parola plusvalenza oggi anche tra i collezionisti privati aleggia di più rispetto a cosa rappresenti e che messaggi dia la moneta stessa....1 punto
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Ciao @Legio II Italica Non sono intervenuto perché aspettavo che finissi la rassegna. La tua osservazione è giusta però si deve capire che la maggior parte degli argomenti trattati qui sono un po' specialistici e non tutti hanno le nozioni di base e quindi il coraggio di intervenire con proprie idee o domande. Pensa al post che ho aperto io su Pitagora, con la consapevolezza che rimarrà lì intonso per anni, ma ho voluto comunque lanciarlo con la speranza che un giorno ci si imbatta qualcuno che ne sarà affascinato e magari deciderà di fare qualche approfondimento.1 punto
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C'è un errore di fondo.Proprio perché è conosciuto nell'ambiente , Lanz avrebbe dovuto scrivere se la moneta è autentica o meno e,nel dubbio,non avrebbe dovuto metterla in vendita.Se poi la moneta parte da 1 euro o da 1000 se è autentica farà il prezzo che vale in quel determinato ambito di vendita. Il centesimo 1902 è una moneta importante e non va venduta,qualora sia autentica,senza pedigree o certificazione di autenticità fatta da un perito rinomato . Salutoni odjob1 punto
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Io più che stranezze le considero fonti innumerevoli di studio e ricerca. Il vicereame mi colse subito, appena vidi il primo tondello capii le potenzialità espressive, ogni tondello una storia diversa, ogni tondello la sua personalità, ogni tondello la mano del battitore, ogni tondello il messaggio dell'incisore, ogni tondello la vita del tempo, ogni tondello le voci del popolo.. Ogni tondello un nuovo messaggio..1 punto
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Una persona squisita e belle aste. Possiedo gran parte dei cataloghi, una perdita significativa sia numismaticamente che umanamente.1 punto
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Ciao Fabio, ipotesi interessante. Lo Stemma del Ducato di Lucca è ridondante di pezze araldiche, alcune delle quali sembrano comparire anche sullo stemma che appare nella moneta; inoltre ho trovato l'immagine di una moneta che dovrebbe essere stata emessa dal Ducato Ho trovato inoltre la foto di una moneta con impressa la croce, che può avvalorare la tua ipotesi. La mia ignoranza in materia di numismatica antica è abissale, per cui mi astengo dall'avanzare ipotesi a caso. Magari potremmo sentire l'espertissimo Curatore della Sezione Araldica, Corbiniano.1 punto
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Ciao. Presento una new entry curiosa, in quanto di forma eptagonale, catturata all'ultimo Veronafil: 100 Kina 1978 Metallo: AU .900 Peso: gr. 9,57 Diametro: mm. 27. Tiratura: 4.751 pz. PROOF: 400 pz. UNC. Zecca di emissione: Franklin Mint (U.S.A.) Al dritto: emblema nazionale rappresentato dall'uccello del paradiso appoggiato ad un lancia e due tamburi. Al rovescio: ritratto della farfalla Goliath Birdwing (Ornithoptera Goliath), che è la seconda farfalla più grande del mondo. (La più grande, per la cronaca, è la "Regina Alessandra"). Papua Nuova Guinea è uno Stato indipendente dell'Oceania nell'ambito del Commonwealth dal 1975, con Capitale Port Moresby. Saluti. M.1 punto
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Ho atteso a rispondere. Conoscevo bene Valeria ed era difficile conoscere una bella persona di grande dolcezza e sensibilità. Aveva una passione veramente genuina per le monete antiche e i miti greci, mostrando grande competenza pur essendo insegnante di scienze, molto amata dai suoi allievi. Una sua grande passione era in particolare la vulcanologia e quindi anche tutti i miti legati all'Etna. Poco prima che si ammalasse aveva iniziato con me una ricerca su un misterioso gruppo di litre, con testa di ninfa/protome di cinghiale e una leggenda ancora poco decifrata, che sembra ricondursi alla zona di Morgantina. Pur mancando del suo decisivo contributo, ho deciso di ricuperare tutti gli appunti per cercare di dare corpo a questa ricerca, da pubblicare in sua memoria...1 punto
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Sono nato nel 1991 e nel 2001 mi innamorai della 500 lire commemorativa del 1997 che mi capitò casualmente tra le mani. Da lì è nato tutto. Intrapresi la collezione delle lire aiutato dai miei genitori e dai miei zii ma il 2002 era alle porte e la lira era ormai destinata a cedere il suo posto all’euro. Perché collezionare euro? In primo luogo per amore, per passione; in secondo luogo perché la moneta è testimonianza, l’euro è dunque testimonianza. Qualche esempio? Si pensi al 2€ commemorativo 2004 della Grecia che rappresenta appunto le Olimpiadi del 2004 tenutesi in Grecia. Si pensi, ancora, al 2004 quale anno dell’allargamento dell’Unione Europea, evento testimoniato dal 2€ finlandese del 2004. Piccola parentesi, la moneta è anche arte, l’euro è anche arte. Come spiegare l’allargamento dell’Unione Europea? La Finlandia ci riesce raffigurando «un pilastro stilizzato dal quale germogliano dieci foglie che simboleggiano i nuovi Stati membri dell’Unione europea»[Cit BCE]. Non vorrei risultare prolisso ma mi concedo comunque un ultimo esempio. Personalmente trovo affascinante la tematica delle Sede Vacanti, tipologia molto antica che racchiude in se parecchi secoli e di conseguenza parecchie monete differenti tra cui anche l’euro (Sede Vacante del 2005 e del 2013). Trovo interessanti, infine, anche i tagli ordinari: testimonianza di cultura, arte, storia del proprio paese di origine. Oggetto di studio è anche la relazione che intercorre tra le monete pre-euro ed euro, come dimostrato in questa discussione. Spero, con queste poche righe, di aver trasmesso la mia passione per la monetazione in Euro.1 punto
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...per fortuna il sondaggio è sui sesterzi, per un momento mi sono sentito in difficoltà !1 punto
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