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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/10/18 in Risposte

  1. Bene, vorrei portare anch'io un piccolo contributo al vicereame, fra l'altro era un po' che non postavo tondelli.. Altro mezzo carlino di Filippo III con tosone a destra, e sigle sotto al busto.. Questo è un'omaggio a tutti i cultori del periodo ovviamente, e in particolare agli amici che seguono o il periodo precedente, o quello successivo per farli avvicinare..
    7 punti
  2. Salve a tutti, è la prima volta che partecipo a questa discussione, probabilmente perché le mie monete più interessanti provengono da altre zecche. Tuttavia il filo conduttore di tutto ciò che colleziono è il periodo della dominazione spagnola, per cui ho inserito in collezione anche qualche bel tondello napoletano. Vorrei mostrarvi un elegante mezzo ducato di Filippo II del 1575 (peso: 15,0 g; diametro: 3,5 cm), con una patina molto delicata e superficiale ed una conservazione direi nel complesso abbastanza gradevole. La legenda risulta un pò particolare, poiché manca completamente la punteggiatura e nel rovescio le E sono sostituite da F. D/ PHILIPP D G REX ARA VTR; Busto del re radiato a destra; Sigle disposte dietro (GR) e sotto il busto (VP); Data 1575 segue il senso della legenda R/ SICILIAF HIFRVSA; Stemma coronato ed inquartato in cartocci Saluti!
    6 punti
  3. Buongiorno a tutti son riuscito a far due belle foto di questo 2 baiocchi AVGVSTA PERVSIA 1795 questa tipologia non si vede troppo spesso in conservazione sopra la media....per me questo è un buon compromesso. cosa ne pensate? si avvicina allo spl? grazie a tutti marco
    2 punti
  4. Piccolo Mix: Sierra Leone - Mezzo Cent Mozambico - 100 Meticais Cook Islands - 50 Cents Tuvalu - 20 Cents Barbados - 1 Dollaro
    2 punti
  5. Esatto ..... alcuni non li hanno; altri volumi hanno riferimenti al solo Pannuti e Riccio (e poi sei costretto a prendere in mano il Corpus per le verifiche del caso, altrimenti non le trovi), altri ancora "misti", con aggiunte di altri volumi/lavori .... ecc. ecc. Se poi ti riferisci al mio Manuale (credo che questa sia stata la tua intenzione, nell'intervento), io non l'ho fatto !! Per procedere alla "stesura" del Mio lavoro ho dovuto verificarli tutti (quando i riferimenti in alcuni c'erano); se non c'erano sono andato a ritroso per tutte le verifiche del caso....ed è stato un duro lavoro, acquisendo anche foto di monete dal Museo Romano...e non solo. Ritornando al perchè non l'ho fatto.... e colgo l'occasione di scriverlo pubblicamente, considerato che ci sono delle "voci" (dietro le quinte) ... di questa mia presunta mancanza, il discorso è semplice....lineare, si tratta di a,b,c : che bisogno c'era di inserire riferimenti di monete ad altri lavori che non contengono foto di monete, che per verificarle .... è pratica impossibile ? ... non ne ho avuto affatto l'esigenza; ci sono "fotografate" tutte le monete riportate, di conseguenza te le vedi e te le controlli anche, una ad una...più di mille monete.....quindi a che serve il riferimento ... tanto per ..... ? Ho riportato, al contrario e nelle annotazioni, i riferimenti delle monete di cui ho accertato l'errore, l'incongruenza e quanto altro serviva per agevolare il lettore e lo studioso nel caso in cui chi mi ha preceduto è incorso in qualche errore. Semplice. Ti ringrazio comunque per avermi dato l'opportunità di scriverlo, anche perchè chi voleva questa spiegazione, poteva semplicemente chiederlo.
    2 punti
  6. Fatto https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE1/14
    2 punti
  7. Com'è noto il Congresso di Vienna si sforzò di restaurare la realtà ante-rivoluzione francese, restaurazione di Sovrani, di confini, di leggi, di monete e di unità di misura. Le cose non andarono esattamente come previsto. La Lira Italiana (sul piede del Franco francese) che era la valuta effettiva del Regno d'Italia, rimase effettiva e coniata solo nel Regno di Sardegna e nel Ducato di Parma. Il metro e il chilogrammo lasciarono il posto alle antiche misure. Modena non fece eccezione: si tornò a contare in Lire modenesi, a Reggio in Lire reggiane (in rapporto di 3 lire reggiane per 2 lire modenesi), divise in 20 soldi, ognuno di 12 denari, e a misurare e pesare in pertiche, braccia, pesi e once, misure leggermente diverse tra Reggio e Modena. Questo è il punto di partenza del 1815: per analizzare la circolazione monetaria 1815-1859 (ma sarebbe meglio porre il termine finale al 1862) ritengo però sia utile iniziare dalla fine. La Legge 24 agosto 1862, n. 788 È la legge che ha posto le basi della circolazione monetaria nel neonato Regno d'Italia: non c'era la forza economica nell'ex Regno di Sardegna per coniare in breve tempo la moneta da far affluire nei territori conquistati e così si stabilì una tariffa per il ritiro delle monete pre-unitarie che sarebbero finite fuori corso, e con le paste ricavate si sarebbero battute le monete italiane. In allegato alla legge comparivano dei prospetti dove, Stato per Stato, si era determinato il circolante diviso per metalli. Per il Ducato di Modena (che allora contava 616.883 abitanti) avevamo: Oro: £ 10.178.569 Argento: £ 6.168.830 Mistura: £ 1.542.207 Bronzo: £ 616.883 per un totale di circa £ 30 per abitante. Quanto a ricchezza mobiliare era lo Stato più povero d'Italia: per un confronto, avevamo circa 40 lire ad abitante nel Regno di Sardegna, nella Lombardia, Toscana e Stato Pontificio, mentre lo stato più ricco era il Regno delle Due Sicilie con 50 lire. Confrontando un'entità statale non dissimile e geograficamente vicina, Parma aveva una circolazione di £ 39,50 per abitante, il 30% in più. Ma se confrontiamo oro e argento, tra Modena e Parma, i valori sono molto più vicini: per l'argento identici (£ 10/abitante) e leggermente inferiori per l'oro: £ 16,50 contro 20. In prima approssimazione possiamo quindi dire che la carenza era nella moneta plateale, quella dei minuti commerci di tutti i giorni, e non in quella coniata in metalli preziosi. Non traiamo però da questi dati conclusioni affrettate, pensando ad uno Stato di mendicanti e straccioni: era uno Stato dove l'economia poggiava sostanzialmente sull'agricoltura, la ricchezza immobiliare c'era eccome: era invece arretrata nelle manifatture e nel terziario, le attività che hanno bisogno di capitali liquidi e circolanti. L'agricoltura di allora, ovviamente ancora non meccanizzata, aveva bisogno soltanto di braccia e di carriole: i contratti si stipulavano coi braccianti (detti «cameranti»), ed erano contratti annuali (da un S. Martino all'altro), e altri contratti (soccida, boarìa, mezzadria) raramente superavano i tre anni e comunque non richiedevano investimenti ed in gran parte erano remunerati in natura, coi prodotti della terra. Le sementi erano trattenute dai raccolti, il concime era quello autoprodotto dagli animali del fondo. E anche dove (penso soprattutto alla montagna) c'era un tessuto diffuso di piccoli proprietari, la povertà dei raccolti e della pastorizia creava un'economia di pura sussistenza che rendeva questi contadini non molto dissimili, quanto a tenore di vita, dai cameranti della pianura. Tornando in ambito più strettamente monetario, e riprendendo il filo del discorso in ordine cronologico, distingueremo due periodi nel Ducato di Modena, in base ai regnanti che si sono susseguiti: l'austero e conservatore Francesco IV, ed il più illuminato e riformista Francesco V.
    1 punto
  8. Oggi sono contento di potere mostrarvi questo quarto di soldo di Carlo Emanuele I, emesso a Vercelli con data 1581. Sarebbe forse il primo esemplare conosciuto.Peso= g0,61. Aspetto i vostri pareri, amici da questo forum. Il dritto:
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  9. Riesumo questo mio topic solo per ringraziare ancora @chersoblepte per avermi suggerito il forum World of Coins, nel quale mi è stata suggerita la corretta classificazione del mio Ga-den Tangka. Alla fine avevo sbagliato di poco, non era un Y#13E.2, bensì un Y#13E.1 ?
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  10. Monete davvero intriganti! Grazie per aver postato le foto!
    1 punto
  11. Ovvero, è una Colombo del primo tipo, SENZA fibrille petronius
    1 punto
  12. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-REERII/6
    1 punto
  13. Lo sviluppo dell'economia venezia presenta la classica curva. In questo termine interessante è il libro dello Zorzi "Monete e Mercanti della Serenissima" che stò leggendo in questo momento. Si passa dai secoli d'oro che sono il 1300 ed il 1400 per arrivare all'inizio del declino cioè 1500 e 1600. In questi 4 secoli l'economia veneziana passa da mercantile navale a terriera con un conseguente spostamento della circolazione del ducato e poi dello zecchino in varie aree. Interessanti sono le notizie delle fabbriche presenti e come si diversificano. L'APERTURA DELLE NUOVE ROTTE da e per l'America ma in special modo il passaggio dei portoghesi del Capo di Buona Speranza cambia l'approvigionamento delle merci e quindi la circolazione della moneta. Per completare la tua ricerca in Africa subsahriana niente??
    1 punto
  14. Forse 1.725 con il punto decimale di uso anglosassone, per noi 1,725 €.
    1 punto
  15. Una bella suggestione ! grazie per questi interventi @Theodor Mommsen , peccato solo che nessun altro utente dica la sua circa questo affascinante argomento delle contromarche .
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  16. ora posto una nuova discussione in merito a questa medaglia, di cui non ho trovato notizie nella pagina principale del forum (forse ho guardato male). su di un lato vi è il disegno di un fante a petto nudo con l'asta della bandiera in mano e sull'altra una spada che spezza una catena e la scritta " battaglia della sernaglia XXIV - XXIX ottobre MCMXVIII nel V anniversario. Vorrei sapere qualcosa in merito sia sulla medaglia (rara?) che sugli avvenimenti storici che la ricordano.
    1 punto
  17. Confermo anche io. Mi è arrivato il 2 euro PROOF della richiesta supplementare. Come già hanno riferito altri utenti, devo dire che non ci sono paragoni con la FDC. Veramente spettacolare.
    1 punto
  18. Ho trovato questo negozio https://www.nimescollections.fr/
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  19. Ho provato a raccogliere gli ultimi spunti emersi e a "complicare" un po' la carta. Ho tenuto sempre in considerazione l'arco temporale riguardante il XV secolo, dal momento che, almeno stando al Catalogo postato da @fabry61, se avessi considerato anche l'età moderna avrei dovuto allargare ulteriormente l'area di circolazione del ducato nel subcontinente indiano (pare che l'affermazione dello zecchino in India, come moneta o come gioiello, sia stata direttamente proporzionale al declino politico e commerciale della Serenissima in occidente), ma, di contro, avrei dovuto ridurre l'area di circolazione in occidente a vantaggio dello scudo d'oro!Ho preferito quindi continuare a riferirmi all'apogeo del '400. Nonostante il Ferragosto incipiente, tra un bagno e l'altro, non mollo lo studio! ?
    1 punto
  20. beh, i tappetini per auto sono un non plus ultra per il collezionista che vuole fare le cose per bene, non vi vedete adagiare le Vs. amate monete sui tappetini in moquette (per auto)? Io uso una vecchio pezzo di pelle avanzato da un artigiano, ma il tappetino gli darebbe quel tocco di sportività in più.... No, non credo di avervi convinto... E nemmeno io. Però a parte che vende cose diverse, le monete sono buone, poi su certificati vari dubito abbia qualcosa. Dipende cosa uno vuole
    1 punto
  21. Esattamente. Nei primi giorni di giugno del 68 d.C. la guardia pretoriana, sotto il comando di Gaio Ninfidio Sabino, si sollevò contro Nerone, che temendo per la propria incolumità, si rifugiò nella villa del liberto Faonte, sulla via Patinaria. Il Senato lo depose, lo dichiarò nemico della Patria e lo condannò a morte: vedendosi senza scampo, il 9 giugno, l'Imperatore si diede la morte. Allora, l'anziano Servio Sulpicio Galba, ricevuta la notizia della morte di Nerone e dell'investitura imperiale tributatagli dal Senato, assunse il titolo di Cesare Augusto e si diresse alla volta di Roma con le proprie legioni. A tale frangente vanno ascritte le contromarche in questione e così si spiega l'abrasione della sigla NER(o) C(aesar) P(ater) P(atriae). La testolina della divinità, invece, mi fa pensare a Vespasiano, il quale - come concordano Cassio Dione, Plinio, Svetonio e Girolamo - fece trasformare il Colosso di Nerone, in quello del dio Sole... Ma si tratta soltanto di una suggestione.
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  22. Ciao, la lettera, anche se sembra una F è un E .... se ti fai un giro sulla rete ne trovi altri con la lettera E che si presenta in questo modo (c'è una rottura in quel punto).
    1 punto
  23. Ciao a tutti, in arrivo dalle terre D'Albione. ( Chissà che ci faceva lì una moneta napoletana con effige di un monarca spagnolo) .un mezzo carlino di Filippo III (meno tosato del solito rispetto ad una tipologia massacrata dalla tosatura) in cui si leggono bene le sigle IAF e G e la mancanza della data..
    1 punto
  24. Buongiorno, ripesco oggi questa discussione che mi era sfuggita. Perché la “BEATA TRANQUILLITAS”? Ho letto recentemente un riferimento ad una “beata tranquillità” del popolo romano sotto la dinastia costantiniana. Faceva riferimento però alle emissioni londinesi che si collocano attorno al 324. E ci potrebbe stare. Ma iniziano a circolare nel 321. In realtà nel 321 Costantino (e i suoi figli) regnavano sulla maggior parte dell’Impero ma non su quella orientale, ancora sotto Licinio. Per cui il discorso di egemonia sull’Impero da parte della dinastia non regge. Cosa accade nel 321? Costantino nel 321 stabilì che la domenica dovesse essere riconosciuta anche dallo Stato come giorno festivo (dies Solis? non credo che festeggi la “beata tranquillità” del giorno di Dio. Piuttosto nel 321 esce anche la emissione VOT XX di Costantino (periodo 320-321) per festeggiare i vicennalibus (in realtà gli anni di regno sono 15 a partire dal 306). Per questi motivi ci vedo bene: L’imperatore in atteggiamento eroico (elmato) e bellicoso nell’augurio che raggiunga i 20 anni di regno (VOTIS XX) di dominio sul mondo (la figura posta sopra l’altare), offre ai suoi sudditi una “beata tranquillità” dai nemici. Azzardando, interpreterei nelle tre stelle lui e i due figli Crispo e Costantino II. Per curiosità, le stelle sono sempre 3 salvo rari esemplari di Lyon / Lugdunum dove vi sono 2 emissioni con 0 (321) e 6 con 2 stelle (322-323). Ciao Illyricum
    1 punto
  25. Buongiorno a tutti, risistemando la collezione è saltato fuori questo denario di Settimio Severo. L'ho classificato RIC 150 bb, ma non sono esperto di monete romane e vorei sapere se è corretto....COsa ne pensate di questa moneta? Inoltre vorrei sapere se, secondo voi, la minuscola macchiolina a ore 5 del rovescio della moneta (terza foto) è malachite e/o azzurrite o invece è qualcosa di peggio.... Grazie mille a tutti coloro che vorranno intervenire!! Auriate
    1 punto
  26. Ciao , hai correttamente classificato il tuo Denario , anche come conservazione puo' essere un BB+ al dritto e un BB al rovescio ; e' solo un po' decentrato , quasi normale per i piccoli moduli . Quella macchiolina verdastra quasi invisibile e' dovuta all' Argento non particolarmente fine come millesimi , niente di grave o allarmante .
    1 punto
  27. In questo esemplare la contromarca neroniana NERCPP è erasa e affiancata da una di Galba. La testina credo sia un Helios radiato o un Ercole con leonté.
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  28. Buongiorno per quanto riguarda il 2 Euro CC italiano ho appena telefonato alla Banca d'Italia di Milano e mi hanno detto di non sapere nulla. Ho telefonato alla sede di Aosta e mi hanno riferito che saranno disponibili da lunedi 13 agosto (solo quello della Costituzione) marinella
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  29. Buonasera, come preannunciato di seguito vi presento un lotto proveniente dalla Britannia (da venditore professionale). E’ un insieme di monete che hanno in comune la zecca di emissione, ovvero Londinium. Tipi abbastanza comuni ma che mi consentiranno di portare il numero di esemplari di provenienza londinese a quasi 40 esemplari (tutti diversi tra loro). Essendo gli esemplari in transito, mi devo affidare alle immagini postate dal venditore inglese. Obv: CRISPVS NOBIL C. Laureate, cuirassed, spear pointing forwards, shield on left arm. • Rev: BEAT TRANQLITAS. Altar with three stars above globe. VOT-IS-XX inscribed. F-B across fields. Mintmark PLON. • Ref: RIC VII London 250. Provenance: R.A. Merson Collection. • Condition: Very fine. Green patina. • Weight: 3.00 g. • Diameter: 19 mm. Clooke Toone 9.06.017 rated C (143 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Obv: FL IVL CRISPVS NOB CAES. Laureate, cuirassed bust right. • Rev: PRINCIPI IVVENTVTIS. Cripus in military dress, standing right holding spear & shield. Crescent in left field. Mintmark PLN. • Ref: RIC VII London 134. Rated extremely rare, R4. Provenance: R.A. Merson Collection. • Condition: Good very fine. Dark brown patina. • Weight: 2.95 g. • Diameter: 18 mm. Clooke Toone 8.11.016 rated R (4 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Obv: CONSTANTINVS IVN NC. Laureate, draped & cuirassed bust right, seen from rear. • Rev: SOLI INVICTO COMITI. Sol standing left, raising arm & holding globe. S-P across fields. Mintmark PLN. • Ref: RIC VII London 118. Rated rare, R2. Provenance: R.A. Merson Collection. • Condition: Very fine. • Weight: 3.55 g. • Diameter: 18 mm. Clooke Toone 8.09.024 rated S (11 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Obv: IMP LICINIVS P F AVG. Laureate, cuirassed bust right. • Rev: SOLI INVICTO COMITI. Sol standing left, raising arm & holding globe. S-P across fields. Mintmark MLN. • Ref: RIC VII London 60. Rated rare, R2. Provenance: R.A. Merson Collection. • Condition: Very fine. Green patina. • Weight: 2.45 g. • Diameter: 18 mm. Clooke Toone 8.06.014 rated S (20 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Obv: CONSTANTINVS IVN NC. Radiate, draped & cuirassed bust right, seen from rear. • Rev: BEAT TRANQLITAS. Altar with three stars above globe. VOT-IS-XX inscribed. F-B across fields Mintmark PLON. • Ref: RIC VII London 253. Rated very rare, R3. Provenance: R.A. Merson Collection. • Condition: Very fine. Green patina. • Weight: 2.30 g. • Diameter: 20 mm. Clooke Toone 9.06.025 rated S (6 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Obv: CONSTANTINVS IVN NC. Helmeted, cuirassed bust left. • Rev: BEAT TRANQLITAS. Altar with three stars above globe. VOT-IS-XX inscribed. F-B across fields Mintmark PLON. • Ref: RIC VII London 259. Provenance: R.A. Merson Collection. • Condition: Good fine. Green patina. • Weight: 2.90 g. • Diameter: 18 mm. Clooke Toone 9.06.026 rated C (41 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Obv: CONSTANTINVS AVG. Helmeted, cuirassed bust right. • Rev: BEAT TRANQLITAS. Altar with three stars above globe. VOT-IS-XX inscribed. Mintmark PLON. • Ref: RIC VII London 263. Rated rare, R2. Provenance: R.A. Merson Collection. • Condition: Good very fine. Green patina. • Weight: 2.65 g. • Diameter: 19 mm. Clooke Toone 9.05.010 rated S (17 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Si tratta di esemplari provenienti dalla collezione personale di Robert Anthony “Tony” Merson, numismatico inglese scomparso nel 2016 e specializzato soprattutto nella monetazione medioevale francese. ( https://en.wikipedia.org/wiki/Tony_Merson , http://www.sfnumismatique.org/necrologie/tony-merson-1950-2016/ ) Infine vi ho aggiunto due esemplari estranei alla collezione Merson: Obv: CONSTANTINVS P F AVG. Laureate and cuirassed bust right. • Rev: COMITI AVGG NN. Sol standing left, holding globe and whip, star to right. Mintmark PLN • Ref: RIC VI London 153, Huvelin 28. Rated rare. • Condition: Good very fine. • Weight: 4.75 g. • Diameter: 22 mm. Clooke Toone 7.03.006 rated CC (241 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Obv: CONSTANTINVS PF AVG. Laureate, cuirassed bust right. • Rev: SOLI INVICTO COMITI. Radiate Sol, standing right, head left raising arm & holding globe. Chlamys spread. Star in left field. Mintmark PLN. • Ref: RIC VI London 284 var (chlamys spread & rev break), Huvelin 198,198c. Rare. • Condition: Very fine. • Weight: 3.95 g. • Diameter: 24 mm Clooke Toone 7.14.003 rated C (27 esemplari nei 4 hoard di riferimento). Si tratta di due monete comuni (specie la prima) ma tra i 5-10 anni più precoci come emissioni rispetto al primo gruppo (Merson). Ciao Illyricum
    1 punto
  30. Era il 1979 e questi erano sempre più fuori, sempre più coinvolgenti ricordo fu un concerto spettacolare quello del Vigorelli a Milano con effetti speciali..altro tempo altra storia,,
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  31. Per la tipologia lo merita alla grande..
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  32. Sono più rare di quanto uno possa pensare..
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  33. Adesso che ho scoperto questa discussione non vi lascio più in pace! E visto che ha piovuto e fa fresco ho pure rigenerato un po' di energie! ? Questa l'ho presa per mia figlia, che colleziona cavalli e delfini: Danimarca, 1899 - Bronzo, 8 g, Diametro 27 mm Dritto: monogramma di Christian IX sotto la corona (Re dal 1863 al 1906) Rovescio: 5 ØRE, delfino e spiga di grano Alla prossima, Njk PS: per chi sarà il cuoricino? Un incisore innamorato?
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  34. Roman Provincial Gordian III Æ Pentassarion of Marcianopolis, Moesia Inferior. AD 238-244. Menophilus, consular legate. AVT M ANT ΓOPΔIANOC AVΓ•, confronted busts of Gordian, laureate and draped facing right, and Serapis, draped and wearing calathus, facing left / VΠ MHNOΦIΛOV MAPKIANOΠOΛITWN, city of Marcianopolis viewed from an aerial perspective: city walls punctuated by thirteen towers, two of which flank an arched gate, and with arched colonnade along the inside back wall, enclosing a temple precinct composed of a tetrastyle temple façade flanked on either side by colonnaded portico, with a lighted altar in front. Hristova & Jekov 6.37.46.8 (same rev. die); AMNG I 1167; Varbanov 1972. 12.23g, 28mm, 12h. Good Fine / Good Very Fine. An attractive architectural type. Extremely Rare. From the collection of D.G., United Kingdom. Depicting the city of Marcianopolis from an aerial perspective, this rare and attractive architectural type emphasises the religious, civic and military aspects of the city by depicting the temple, the porticoes of the forum and the city walls, elements of the city that had helped it achieve status as one of the vital municipal outposts of the empire. ILLUSTRAZIONE: COSTRUZIONE DI UN CASTRUM ROMANO IN DACIA (SCENA RAFFIGURATA SULLA COLONNA TRAIANA)
    1 punto
  35. Continuo con le iconografie e i suoi cambiamenti nelle monete di Sant’Ambrogio. Ho sempre pensato e fatto corrispondere gli eventi che si svolgono con una narrazione propedeutica di quello che avverrà qui sul forum, ne cito due casualmente che ebbero grande successo nei tempi, il Ripostiglio di Biassono e la giornata del grosso, dove se ne avvantaggiarono molto gli organizzatori in termini di partecipazione e di consenso. Puo’ anche non piacere questo tipo di approccio all’evento ma e’ quello che ritengo giusto e dovuto per una adeguata divulgazione e nello spirito di creare una discussione lamonetiana che poi diventi nei fatti kermesse reale, l’ho sempre fatto e continuerò di certo così ... Siamo ora a un grosso da 5 soldi con Gian Galeazzo Maria Sforza con reggente Ludovico Maria Sforza. Qui Sant’Ambrogio ha la rappresentatività e la scena di un regnante vero e proprio con le iniziali S A ai lati del suo busto in più . Qui ci sono altre considerazioni e verità sottese nella moneta, chi vuole dare una interpretazione... poi diro’ la mia ...
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  36. Qualche utente del forum ha Tarí del 1858 da postare per un confronto?
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  37. Tarí del 1858 con molte "curiosita" MAGLIOCCA 623 R2, @Rex Neap, concordi per un R3 ?
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  38. Salve Alain e Silvio moneta et informazioni interessanti Pensi che questi 4510 marchi abbia permesso di coniare solomente questo tipo?
    1 punto
  39. Ciao Alain Puoi calcolare che circa 245 grammi equivalevano ad un marco... Quattro marchi erano meno di un Kg, ma si può quasi utilizzare per semplificare i conti..
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  40. Ho una domanda a fare: quanti grammi per fare uno marco?
    1 punto
  41. Se può esserti utile, trovi due link che trattano, all'interno del loro obiettivo specifico, alcuni aspetti del commercio che potrebbero fornirti qualche spunto considerato il nesso che lega commercio, mercanti, monete. un saluto. Paolo http://www.unive.it/media/allegato/DIP/Economia/Note_di_lavoro_sc_economiche/NL2006/NL_DSE_Cecchini_18_06.pdf Questo tratta delle "fiere di Cambio" e dello sviluppo della finanza a vantaggio degli scambi commerciali. Indirettamente sono richiamate alcune dinamiche commerciali dei mercanti veneziani. Ce n'è una, che riporto, da cui si possono desumere alcuni sfumature che senz'altro hanno condizionate dinamiche di "zecca" e utilizzo delle monete..................Il successo delle fiere piacentine si fondava sull’abilità dimostrata dai banchieri genovesi nel commutare i loro crediti in argento spagnolo in strumenti finanziari espressi in oro, forniti da mercanti toscani, lombardi e soprattutto da mercanti veneziani, in costante fame d’argento; bisogna infatti ricordare che la città (Venezia) fungeva come uno dei più importanti centri di ridistribuzione d’argento verso il Levante, dove invece si poteva ottenere in cambio oro ad un tasso molto favorevole..... http://www.ateneo.brescia.it/controlpanel/uploads/altre-pubblicazioni/A-II-10 Pegrari.pdf In questo lavoro, dedicato alla città di Brescia ed alcune famiglie della città, ci sono diversi spunti che potrebbero darti qualche aiuto in merito all'area di interesse di alcuni commerci; te ne riporto uno particolare.................. Un’analisi delle 68 procure rogate per la famiglia Polini tra il 1565 e il 1600 dal notaio Narciso Irma coinvolto anch’egli assieme ad Ottavio nella proposta fatta alla capitale per l’acquisto di 2.000 moggia di sale destinato alla Valtrompia e alla Valsabbia, restituisce un’idea dell’ampiezza di movimento mercantile e finanziario svolto dai Polini in questi anni. Escludendo le procure fatte su Brescia o sul Bresciano, nella maggior parte dei casi si fa riferimento ad operazioni da svolgersi su Venezia (14), Milano (11), Bergamo (6), Verona (5), il Trentino, la Svizzera e la Germania (5), le fiere di Bolzano, Bisenzone-Piacenza e Lione (3). I Polini vengono invece nominati procuratori in 11 atti da mercanti di Brescia, Salò, Milano e Parigi. ......
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  42. Per completezza riporto quanto scritto ancora nel Brunetti a riguardo del n. 795 [ ubicazione Papadopoli 16.532 ; periziatori K4, K6* (Cast.) nelle note : Pap. non cita questa variante come genuina, pur possedendola nella sua raccolta. Castellani che successivamente ne compose il catalogo la elenca poi espressamente tra le cigoiane e dubbie. Il CNI invece (VII.I.27 e pag. 29 , n. 25) la cita ed anche la illustra come genuina. Trattandosi di moneta molto rara, ed essendo questa varietà epigraficamente del tutto diversa dal tipo dato per genuino da Papadopoli e poi da Castellani, e dovendo tenere nel massimo conto l'autorità di Kunz prima, di Castellani poi, nella valutazione della monetazione di Venezia, qui si trova collezionata tra le cigoiane. L'esemplare della coll. di S. M. illustrato a Tav. VII è degli stessi coni dell'esemplare della coll. Papadopoli. [* Ovvero Kunz lista 4 e 6 ; la 4 è quella della perizia giudiziaria riguardante la collezione Cigoi-Hess, la 6 comprende le schede classificate come "manoscritto 116"]
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  43. Grazie Silvio per tutte queste interessanti informazioni e per la tua perizia a proposito di queste monete. Sono sempre contento di fare ritrovamenti cosi e di potere le mostrarvi. Sara un piacere di vederla sul catalogo! Ti auguro buone vacanze d'estive. A presto. Alain.
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  44. Come dico sempre la monetazione sabauda ha ancora molto da mostrarci! Grazie Alain di permetterci di conoscere questa moneta che a me risulta per ora inedita.. le coniazioni di questi quarti di grosso coniato per il Piemonte, risultavano per Nizza, Torino e Vercelli. Coniati ad un taglio di 256 pezzi al marco ed ad un titolo di denari 0,10. Risultano coniati a Nizza 4171 marchi, a Torino dal 1580 al 1586 12022 marchi e dal 1591al 1624 marchi 33750 (ma questi devono essere del tipo per la savoia..) A Vercelli dal 1579 al 1582 marchi 4510 e sino ad oggi per quanto mi risulta non era stato ancora rintracciato nessun esemplare... il perchè su piú di un milione di monete non sia mai stato visto un esemplare rimane comunque un mistero... Aggiorno anche il catalogo, con il tuo permesso, per questo piccolo, ma importante nuovo tassello della monetazione dei Savoia!
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  45. ..... ho riso piu con queste foto che per una comica di stanlio e ollio...ultimamente non mi capita spesso
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  46. brutta... brutte peggio
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  47. Ciao @Malikalkamil , potresti provare a mostrare la tua moneta nella sezione "Sri Lanka, Nepal, Bhutan, Tibet and Mongolia" del forum: http://www.worldofcoins.eu/forum/index.php Tempo fa mi furono di grande aiuto nella classificazione di diverse monete tibetane: http://www.worldofcoins.eu/forum/index.php/topic,33166.0.html
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  48. Segue Sempre sul sito di Paolo Pitotto si trovano due gettoni di cooperative con la scritta IMPRESA VIVERI Mentre non vi sono dubbi che il primo (n. inv. 00509: rame; 2,5 g; 21,8 mm) sia di La Spezia, l’attribuzione del secondo (n. inv. 02927: ottone; 4,3 g; 24 mm) a una città di mare può essere ipotizzata dal fatto che un Cassanello Francesco Tomaso di Pietro risulta nato a Genova il 19 agosto 1842 e che a Pegli esiste una via Pietro Cassanello. segue
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